• Non ci sono risultati.

Università degli Studi di Parma. Esempi. I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri. I crediti - Esempio di cessione di crediti

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Università degli Studi di Parma. Esempi. I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri. I crediti - Esempio di cessione di crediti"

Copied!
7
0
0

Testo completo

(1)

Università degli Studi di Parma

Esempi

I crediti, i debiti e i fondi per rischi e oneri

I crediti - Esempio di cessione di crediti

L’azienda cede crediti per Euro 250.000 e la società di factor accredita Euro 240.000 1. Cessione pro-soluto e metodo consigliato nella cessione pro-solvendo p g p

_____________________ __________________

Diversi a Crediti verso clienti 250.000

Banca c/c 240.000

Sconti per cessione crediti 10.000

_____________________ ___________________

Cessione pro-solvendo (metodo consentito)

_____________________ ___________________

2

Diversi a Debiti verso factor 250.000

Banca c/c 240.000

Sconti per cessione crediti 10.000

_____________________ ___________________

_____________________ ___________________

Debiti verso factor a Crediti verso clienti 250.000 250.000

_____________________ ___________________

(2)

I debiti – I prestiti obbligazionari convertibili in azioni

I prestiti obbligazionari convertibili in azioni sono titoli di credito che offrono al sottoscrittore la possibilità di chiedere il rimborso dell’obbligazione sottoscritta ovvero la facoltà di chiedere la conversione del titolo in azioni sottoscritta ovvero la facoltà di chiedere la conversione del titolo in azioni.

La società Alfa S.p.A. emette nell’esercizio x un prestito obbligazionario convertibile in azioni per nominali Euro 10.000 (n. 10.000 obbligazioni da nominali Euro 1,00 cadauna) alla pari; nell’esercizio x+2 alcuni obbligazionisti si avvalgono del proprio diritto di opzione e convertono n. 5.000 di obbligazioni in n. 5.000 azioni ordinarie della società dal valore nominale di Euro 0,95. Si procede alle seguenti rilevazioni a bilancio:

Emissione del prestito nell’esercizio x:

3

_____________________ _____________________

Banca a Obbligazioni Convertibili 10.000 10.000

_____________________ _____________________

Conversione parziale del prestito nell’esercizio x+2:

_____________________ ___________________

Obbligazioni convertibili a Diversi 5.000

Capitale sociale 4.750 Riserva sovraprezzo azioni 250 _____________________ ___________________

I fondi - Esempio di accantonamento al fondo per rischi e oneri

Gli amministratori della società Alfa S.p.A., nell’effettuare le scritture di assestamento al 31.12.X, stimano di dover effettuare uno stanziamento a fondo rischi di Euro 25.000 per una causa in corso con un dipendente licenziato dalla medesima società. Nell’esercizio successivo (esercizio X+1), alla luce dell’evolversi della causa, i legali stimano l’importo da dover presumibilmente corrispondere al dipendente in Euro 20.000.

Ipotizziamo i diversi scenari di chiusura della causa:

1 vittoria della società;

2 soccombenza della società e obbligo di versare al dipendente Euro 20.000;

3 soccombenza della società e obbligo di versare al dipendente Euro 15.000;

4 soccombenza della società e obbligo di versare al dipendente Euro 30.000.

Gli amministratori dovranno eseguire le seguenti rilevazioni contabili:g g

- Esercizio X: si imputano Euro 25.000 a CE nella voce accantonamenti per rischi (voce B.12) e come contropartita si accredita la medesima somma ai fondi per rischi e oneri.

- Esercizio X+1: occorre ridurre lo stanziamento operato precedentemente di Euro 5.000. A tal fine si rileva a CE una sopravvenienza attiva di tipo ordinario per Euro 5.000 e si storna la medesima somma dal fondo per rischi e oneri alimentato

(3)

I fondi - Esempio di accantonamento al fondo per rischi e oneri

Esercizio di chiusura della lite: a seconda dell’ipotesi di chiusura della lite si configurano diverse rilevazioni contabili, che vengono di seguito elencate.

1. Se la società vince la causa occorre stornare per l’intero importo accantonato il fondo rischi (Euro 20.000) e rilevare a conto economico una sopravvenienza attiva di pari importo.

2. Se la società perde la causa ed è obbligata al versamento di una somma esattamente pari a quella precedentemente stimata, occorrerà stornare il fondo per rischi per l’intero importo (Euro 20.000), rilevando al contempo un debito verso il dipendente per Euro 20.000.

3. Se la società perde la causa ma è obbligata al versamento di una somma inferiore a quella precedentemente stimata, occorrerà stornare il fondo per rischi precedentemente appostato per l’intero importo (Euro 20.000), rilevando al contempo un debito verso il

5

appostato per l intero importo (Euro 0.000), rilevando al contempo un debito verso il dipendente per Euro 15.000; la differenza tra il debito e il fondo stornato (euro 5.000) va imputata alla voce sopravvenienze attive.

4. Se la società perde la causa ma è obbligata al versamento di una somma superiore a quella precedentemente stimata, occorrerà stornare il fondo per rischi precedentemente appostato per l’intero importo (Euro 20.000), rilevando al contempo un debito verso il dipendente per Euro 30.000; la differenza tra il debito e il fondo stornato (euro 10.000) va imputata alla voce sopravvenienze passive.

Le operazioni in valuta – Esempio 1

attività e passività diverse dalle immobilizzazioni

Operazioni in valuta sorte nell’esercizio in chiusura Nel corso dell’esercizio si rileva: z

-un debito verso fornitori in valuta per 10.000 dollari; il tasso di cambio corrente euro/dollaro è pari a 1/0,96;

-un credito verso clienti in valuta per 20.000 dollari; il tasso di cambio corrente euro/dollaro è pari a 1/1,20.

Al termine dell’esercizio il debito non è stato pagato ed il credito non è stato incassato.

Alla data di chiusura dell’esercizio le operazioni sopra indicate rientrano

d ll i d ll i i à i i à i l di d ll

6 dunque nella categoria delle attività e passività in valuta diverse dalle immobilizzazioni e devono essere convertite al tasso di cambio a pronti rilevato a fine esercizio; a tale data il tasso di cambio euro/ dollaro è di 1/1,25.

Si procede alla determinazione dell’utile o della perdita su cambi da iscrivere in

bilancio .

(4)

Le operazioni in valuta – Esempio 1

attività e passività diverse dalle immobilizzazioni

DEBITO

Importo in valuta = 10.000 dollari

CREDITO

Importo in valuta = 20.000 dollari V l i i i l i i i bili à Valore iniziale iscritto in contabilità =

10.000/0,96 = 10.416,67 euro Tasso di cambio al 31.12 = 1/1,25 Valore da iscrivere in bilancio al 31.12 = 10.000/1,25 = 8.000,00 euro

Differenza = 2.416,67 euro = utile su cambi

Valore iniziale iscritto in contabilità = 20.000/1,20 = 16.666,67 euro Tasso di cambio al 31.12 = 1/1,25 Valore da iscrivere in bilancio al 31.12

= 20.000/1,25 = 16.000,00 euro Differenza = 666,67 euro = perdita su cambi

7 Al 31.12 si rileva dunque un utile netto su cambi pari a 1.750,00 (differenza algebrica fra utile e perdita su cambi = 2.416,67 - 666,67), da imputare a conto economico nella voce C. 17-bis.

Le operazioni in valuta – Esempio 2

attività e passività diverse dalle immobilizzazioni

Operazioni in valuta sorte negli esercizi precedenti all’esercizio in chiusura

Nell’anno 2006 viene iscritto un debito in valuta per euro 15.625 a fronte un debito in dollari per 15.000

Anno Importo iscritto Tasso di cambio euro/dollaro Nel corso del 2006

debito per 15.625 1/0,96

31.12.2006

debito per 15.789,47 1/0,95

31.12.2007

debito per 13.636,36 1/1,1

Al 31.12.2007 si rileva un utile su cambi

pari a 15.789,47 – 13.636,36 = 2.153,11

(5)

Le operazioni in valuta – Esempio 3

accantonamento a riserva utili su cambi

1.Utile di esercizio superiore all’utile netto su cambi non realizzato

Utile netto su cambi non realizzato 100

Utile d’esercizio 150

Risultato effettivo

(Utile d’esercizio – Utile netto su cambi non realizzato) 50 Ammontare da accantonare a riserva legale 7,5 Ammontare da accantonare a riserva per utili su cambi 100 Quota di utile liberamente distribuibile 42,5

i d ff i d di d i i d ll’ il d ll’ i i è l

9 La scrittura da effettuare in sede di destinazione dell’utile dell’esercizio è la seguente:

_____________________ ___________________

Utile d’esercizio a Diversi 150

Riserva legale 7,5

Riserva utili su cambi 100

Riserva utili a nuovo 42,5

_____________________ ___________________

Le operazioni in valuta – Esempio 3

accantonamento a riserva utili su cambi

2. Utile di esercizio inferiore all’utile netto su cambi non realizzato

Utile netto su cambi non realizzato 150

Utile d’esercizio 100

Risultato effettivo

(Utile d’esercizio – Utile netto su cambi non realizzato) (50)

Ammontare da accantonare a riserva legale 5

Ammontare da accantonare a riserva per utili su cambi 95

Quota di utile liberamente distribuibile 0

10 La scrittura da effettuare in sede di destinazione dell’utile dell’esercizio è la seguente:

_____________________ ___________________

Utile d’esercizio a Diversi 100

Riserva legale 5

Riserva utili su cambi 95

_____________________ ___________________

(6)

Le operazioni in valuta – Esempio 3

accantonamento a riserva utili su cambi

3. Conseguimento di una perdita d’esercizio

Utile netto su cambi non realizzato 200

Utile d’esercizio (100)

Risultato effettivo

(Utile d’esercizio – Utile netto su cambi non realizzato) (300)

Ammontare da accantonare a riserva legale 0

Ammontare da accantonare a riserva per utili su cambi 0

Quota di utile liberamente distribuibile 0

11 L’utile netto su cambi non realizzato risulta interamente assorbito dalla perdita

effettiva conseguita dalla società; non è dunque necessario accantonare alcuna somma alla riserva utili su cambi .

Le operazioni in valuta – Esempio 3

accantonamento a riserva utili su cambi

4. Conseguimento di una perdita su cambi

Perdite su cambi 100

Utile d’esercizio 500

Riserva per utili su cambi 200

Poiché la rideterminazione dell’importo imputabile a utile o perdite su cambi ha portato alla rilevazione di una perdita su cambi, la riserva accantonata nei precedenti esercizi può essere interamente liberata. p p

La scrittura contabile sarà la seguente:

_____________________ ___________________

Riserva utili su cambi a Riserva libera 200 200

_____________________ ___________________

(7)

Le operazioni in valuta – Rilevazione successiva:

immobilizzazioni in valuta

Esempio:

Nell’anno 2005 l’impresa acquista un macchinario negli Stati p q g Uniti al prezzo di 50.000 dollari (controvalore in euro al momento dell’acquisto 45.454,55, tasso di cambio euro/dollaro pari a 1/1,1).

A fine esercizio si possono realizzare due scenari:

¾ non si riscontra alcuna perdita di valore : il macchinario resta

i itt i bil i i t i 45 454 55

13

iscritto in bilancio per un importo pari a euro 45.454,55.

¾ si riscontra un tasso di cambio inferiore a quello storico e la

riduzione è giudicata durevole (euro/dollaro pari a 1/1,3); il

macchinario deve essere iscritto sulla base del tasso di cambio

vigente alla fine dell’esercizio, quindi per euro 38.461,54.

Riferimenti

Documenti correlati

In tutte le tipologie di contratto, Sifin, previa richiesta del Cliente, potrà anticipare il prezzo dei crediti fino al 100% dietro pagamento degli interessi fino alla data

164/2006 invece il credito IVA infrannuale chiesto a rimborso e confermato nella dichiarazione IVA annuale può essere ceduto con le stesse modalità del

[r]

Tabella 1 - TOTALE FLUSSI STANDARD ADDEBITI INIZIALI - ANNO 2011 Dati Iniziali notificati al 31 maggio 2012 (importi all'intero di

Ai fini del riconoscimento e dell'attribuzione dei crediti, il Consiglio di Sede, su proposta dei Consigli d'Indirizzo e dei Consigli di Area 1 e di Area 5 valuta

Ciò premesso, ove il credito che l’ente vanta verso la società fallita non sia da ritenere accertabile per cassa, la mancata riscossione dell’entrata nei confronti

In ogni momento il Cedente può consultare lo stato corrente dell’annuncio nel processo in corso di vendita del

Il totale generale della colonna (f) corrisponde all'importo del fondo crediti di dubbia esigibilità accantonato nel risultato di amministrazione... Non richiedono l’accantonamento