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1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

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Academic year: 2021

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(1)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 1 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

REVISIONI REV. DATA

VALIDITA’ MOTIVAZIONE VERIFICA per

EMISSIONE APPROVAZIONE per UFFICIALIZZAZI

ONE 4 28/11/2002

Revisione generale a seguito

emissione MQ ed. 1 rev. 0 (adeguamento a ISO 9001:2000)

Rev. precedenti superate in archivio storico 5 14/01/2003 Revisione a seguito

RAC n° 3/03 Stefano Lenzi Marino Ricciardone INDICE

INDICE ...1

1. Scopo...3

2. Campo di applicazione...3

3. Riferimenti ...3

4. Termini e definizioni...3

5. Modalità operative ...5

5.1 Descrizione del processo di Gestione delle Rilavorazioni...5

5.1.1 Gestione prodotti colorati...6

5.2 Descrizione sotto processi...8

5.2.1 Fine olio ...8

5.2.1.1 Descrizione...8

5.2.1.2 Committente:...8

5.2.1.3 Modalità Operative: ...8

5.2.2 Prodotti non conformi per la qualità della miscela ...12

5.2.2.1 Descrizione...12

5.2.2.2 Committente:...12

5.2.2.3 Modalità Operative: ...12

5.2.3 Svuotamento serbatoi o Bonifica ...15

5.2.3.1 Descrizione...15

5.2.3.2 Committente:...15

5.2.3.3 Modalità Operative: ...15

5.2.4 Prodotti da travasare...19

5.2.4.1 Descrizione...19

5.2.4.2 Committente:...19

5.2.4.3 Modalità Operative: ...19

(2)

5.2.5 Imballi danneggiati, scaduti o in Giacenza Statica. ...23

5.2.5.1 Descrizione...23

5.2.5.2 Committente:...23

5.2.5.3 Modalità Operative: ...23

5.3 Emergenze...28

5.4 Gestione materiali ausiliari e accessori...28

5.4 Gestione Vasca Spandenti...28

5.5 Gestione Rifiuti...28

5.6 Gestione sostanze pericolose ...29

5.7 Rintracciabilità ...29

5.8 Sicurezza e Salute ...30

6. Responsabilità ...31

(3)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 3 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

1. Scopo

Parallelamente ai processi di produzione e confezionamento, all’interno dello stabilimento avviene il processo di gestione delle rilavorazione.

Scopo di tale processo è definire le responsabilità e le modalità con cui avvengono tali lavorazioni.

2. Campo di applicazione

Si applica a tutte le rilavorazioni che avvengono all’interno dello stabilimento.

3. Riferimenti

• UNI EN ISO 9000:2000 ed UNI EN ISO 9001:2000

• UNI EN ISO 14001:1996

• Manuale Qualità

• Manuale Ambiente

• PA09

• PA17

• PA18

• PSICU02

• PSICU09

• PSICU20

• IA04

• IA08

• D.Lgs 626/94 e successivi aggiornamenti 4. Termini e definizioni

Valgono i termini e le definizioni delle citate Norme Uni ISO, con le integrazioni di seguito riportate:

• CQ - Controllo Qualità

• GESAP - Gestione Sistemi per Approvvigionamento e Produzione.

• GESTMAG – Ditta che si occupa della movimentazione all’interno del magazzino.

• QHSSE - Responsabile Funzione Qualità, Sicurezza, Ambiente

(4)

• UCON - Unità Confezionamento

• UMAG - Unità Magazzino

• UPRO- Unità Produzione

• BC – Bar Code

• Committente: Processo che attiva la “Gestione delle Rilavorazioni”

• Giacenza Statiche – Zona dello stabilimento in cui vengono immagazzinati quei prodotti che temporaneamente non possono essere rilavorati.

• Rilavorazione – insieme di operazioni eseguite col fine di riutilizzare il prodotto.

• SAP – Sistema di gestione informatico

• Sostanze Pericolose: Tutte quelle sostanze che, se venute a contatto con l’uomo o con l’ambiente, presentano o possono presentare rischi immediati o differiti. I contenitori di tali sostanze sono sempre etichettati in modo adeguato, al fine di poter riconoscere la pericolosità del contenuto.

• Vasca Spandenti – Contenitore, situato nella Zona Spandenti, in cui viene riversato il prodotto non confezionabile, ma riutilizzabile.

• Z.SP – Zona Spandenti: settore dello stabilimento in cui avvengono le operazioni di

rilavorazione.

(5)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 5 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

5. Modalità operative

5.1 Descrizione del processo di Gestione delle Rilavorazioni.

Il processo n° 15 “Gestione delle Rilavorazioni” definisce la gestione, all’interno dello stabilimento, delle situazioni in cui è richiesta una operazione di rilavorazione. Quest’ultima è intesa come la riutilizzazione, fino a quanto è possibile, del prodotto e dei materiali che:

• sono usciti dalle normali fasi di produzione

• sono resi da clienti

• sono provenienti da altri stabilimenti.

Il processo è costituito da due fasi principali:

a) “Pianificazione”: fase decisionale in cui avviene:

• la verifica di tipo e quantità di materiale in entrata;

• la distinzione tra il materiale rilavorabile e non

• la scelta del tipo di ricondizionamento;

l’esecuzione, in base alle disposizioni precedenti, di una delle seguenti:

b) “Rilavorazione” del prodotto:

• si esegue la lavorazione (riconfezionamento e/o versamento a Vasca Spandenti)

• si rende il prodotto disponibile per la messa in magazzino;

c) “Gestione non rilavorabile”: quando il prodotto non può essere lavorato si procede a mandarlo, secondo il caso:

• a smaltimento (se è giudicato permanentemente non rilavorabile)

• a “Giacenze Statiche” (se è giudicato temporaneamente non lavorabile) Il processo sarà attivato nel caso di:

• Fine olio

• Prodotti non conformi per la qualità della miscela

• Svuotamento serbatoi

• Prodotti da travasare

• Imballi danneggiati, scaduti o in Giacenza Statica.

Vincoli alla sua esecuzione saranno:

• la disponibilità del personale

• la capacità del magazzino prodotti finiti

• la disponibilità dei materiali ausiliari e accessori

(6)

• la capacità della Vasca Spandenti

Input dello stesso saranno, in funzione della singola attività, alcuni dei seguenti processi dello stabilimento:

• 3: Pianificazione Confezionamento

• 7: Confezionamento

• 11: Magazzino Materiali Ausiliari e Accessori

• 12: Stoccaggio Prodotti Imballati

• 14: Stoccaggio Materie Prime e Miscele Output saranno alcuni dei seguenti:

• 16: Gestione Rifiuti

• 17: Slop

• 18: Giacenze Statiche

• 12: Stoccaggio Prodotti Imballati

Le unità, che, caso per caso, potrebbero essere coinvolte nel processo, saranno: GESAP, UPRO, UCON, GESTMAG, UMAG, CQ

5.1.1 Gestione prodotti colorati.

Sono esclusi completamente dal normale iter del processo i prodotti colorati. Questi, qualora siano input della “Gestione delle Rilavorazioni”, vengono sempre inviati direttamente alle Giacenze Statiche.

.

(7)

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TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 7 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE 15b:

Rilavorazione

15c:

Gestione non rilavorabili

16:

Gestione Rifiuti

17:

Slop

18:

Giacenze statiche

• 3

• 7

• 11

• 12

• 14 12: Stoccaggio

Prod. Imb.

15a:

Pianificazione

Rilavorabili

Non Rilavorabili 15: Processo Gestione

Rilavorazioni

14

Vendita

Vendita

Trasferimento ad

altro stabilimento

(8)

5.2 Descrizione sotto processi 5.2.1 Fine olio

5.2.1.1 Descrizione

Questo processo è attivato al termine di ogni attività di confezionamento, a seguito del riempimento parziale degli ultimi imballi.

Lo scopo è quello di utilizzare il prodotto, confezionandolo negli imballi adeguati.

5.2.1.2 Committente:

Processo n° 7: Confezionamento 5.2.1.3 Modalità Operative:

Input:

di documenti;

• 7: confezionamento (“modulo”) di materia:

• 7: confezionamento (carico imballi)

• 11: Magazzino materiali accessori e ausiliari (carico mat. Acc. e aus.) Attivazione processo:

L’addetto alla linea confezionamento:

• verifica la situazione e attiva la procedura

• compila il rigo 1 “modulo” con la descrizione del prodotto, indicando:

• n° imballi da trasferire

• codice prodotto

• descrizione prodotto

• partita prodotto

• Identifica gli imballi da trasferire a Z.SP GESTMAG

L’addetto alle movimentazioni di magazzino trasferisce imballi a Z.SP I fase

Sottoprocesso 15a: Pianificazione

L’addetto alla Z.SP

(9)

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TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 9 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

• verifica il tipo e la quantità del materiale in arrivo, con i dati riportati nel

“modulo” rigo 1. In caso di verifica negativa, risolve il problema con UCON

• pesa il prodotto ricevuto

• salvo altre indicazioni, decide come ricondizionare il prodotto; in caso di problemi chiede supporto a UCON

II fase

Sottoprocesso 15b: rilavorazione L’addetto alla Z.SP

• verifica con attenzione il tipo di prodotto che sta per manipolare e prende le precauzioni del caso

• esegue il lavoro, adottando le seguenti indicazioni:

• crea le etichette con il SAP, utilizzando l’identica partita e descrizione del prodotto da confezionare

• etichetta sempre i contenitori vuoti prima di riempirli

• riporta sulla confezione le eventuali frasi di rischio previste

• in caso di rabbocco, utilizza miscele dello stesso tipo e provenienti dallo stesso lotto di produzione

• pesa il prodotto rimanente che verrà versato nella Vasca Spandenti

• controlla che la Vasca Spandenti sia capace di contenere il versamento prima di effettuarlo

• contabilizza con il SAP il prodotto riconfezionato

• contabilizza con il SAP lo scarico dal Magazzino Materiali Ausiliari e Accessori degli accessori da mandare a smaltimento

• contabilizza con il SAP il prodotto versato in Vasca Spandenti

• compila il “modulo”

• inserisce la data, il numero sequenziale dell’operazione eseguita nel giorno, la sua firma elettronica

• inserisce al rigo 2 il peso totale del prodotto da lavorare

• in caso di travaso, riempie i righi 3, con i dati del nuovo prodotto

• in caso di versamento a Vasca Spandenti, riempie il rigo 4 con la quantità versata.

• identifica i nuovi prodotti per il trasporto al Magazzino Prodotti Finiti

• identifica i materiali ausiliari e accessori per lo smaltimento GESTMAG

L’addetto alle movimentazioni di magazzino:

(10)

• trasferisce i prodotti nuovi nel Magazzino Prodotti Finiti

• carica le giacenze di magazzino tramite il sistema BC.

Output:

di Materia e Movimenti Contabili verso:

• 12: Stoccaggio Prodotti Imballati (carico prodotto finito)

• 17: Slop (carico miscela) solo Movimenti Contabili verso:

• 11: Magazzino materiali ausiliari e accessori (scarico materiali accessori e ausiliari)

• 14: Stoccaggio materie prime e miscele (scarico miscele) di materia:

• 16: Gestione Rifiuti (carico rifiuti da smaltire) di documenti:

• Archivio (carico “modulo” da archiviare)

(11)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 11 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

Processi Stabilimento Produzione Lubrificanti di LIVORNO:

PROCESSO n°15 - Gestione delle Rilavorazioni (Fine Olio)

PROCESSO

Gestione delle Rilavorazioni

- Fine Olio Processo di

Origine INPUT Processo Analizzato OUTPUT Processo di Destinazione VINCOLI

•la disponibilità del personale

•la capacità del magazzino prodotti finiti

•la disponibilità dei materiali ausiliari e accessori

•la capacità della Vasca Spandenti

UNITA’ - UCON - GESTMAG RISORSE - Sistemi Informatici 7: Confezionamento

Carico P.F.

11: Magazzino Materiali Accessori e

Ausiliari

“Modulo”

Imaballi

Materiali accessori e

ausiliari

“Modulo”

Prod. Finito

Scarico Misc.

Carico Ib.

Ibrido

Scarico Misc.

Rifiuti

Scar M. Ac e Au

12: Stoccaggio Prodotti Imballati

14: Stocc. Mat. Prime e Misc 17: Slop

14: Stocc. Mat. Prime e Misc 16: Gestione Rifiuti

Archivio 11: Mag. M. Ac. e Au

(12)

5.2.2 Prodotti non conformi per la qualità della miscela 5.2.2.1 Descrizione

Questo processo è attivato quando l’analisi del prodotto, effettuata dal CQ all’inizio del confezionamento, dà esito negativo.

Il prodotto non conforme viene sempre versato nella Vasca Spandenti.

5.2.2.2 Committente:

Processo n° 7: Confezionamento 5.2.2.3 Modalità Operative:

Input:

di documenti;

• 7: confezionamento (“modulo”) di materia:

• 7: confezionamento (carico imballi)

• 11: Magazzino materiali accessori e ausiliari (carico mat. Acc. e aus.) Attivazione processo:

il conduttore impianti riceve l’esito delle analisi dal CQ, se il risultato è negativo attiva la procedura:

• compila il rigo 1 del “modulo” con la descrizione del prodotto, indicando:

• n° imballi da trasferire

• codice prodotto

• descrizione prodotto

• partita prodotto

• Identifica gli imballi da trasferire a Z.SP GESTMAG

L’addetto alle movimentazioni di magazzino trasferisce imballi a Z.SP I fase:

Sottoprocesso 15a: Pianificazione L’addetto alla Z.SP

• “modulo” rigo 1. In caso di verifica negativa, risolve il problema con UCON

(13)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 13 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

• pesa il prodotto II fase

Sottoprocesso 15b: rilavorazione

• verifica con attenzione il tipo di prodotto che sta per manipolare e prende le precauzioni del caso

• controlla che la Vasca Spandenti sia capace di contenere il versamento

• esegue il versamento del prodotto nella Vasca Spandenti

• contabilizza con il SAP lo scarico dal Magazzino Materiali Ausiliari e Accessori degli accessori usati da mandare a smaltimento

• contabilizza con il SAP il prodotto versato in Vasca Spandenti

• compila il “modulo”

• inserisce la data, il numero sequenziale dell’operazione eseguita nel giorno, la sua firma elettronica

• riempie il rigo 2 con la quantità versata in Vasca Spandenti

• identifica i materiali ausiliari e accessori usati per lo smaltimento Output:

di Materia e Movimenti Contabili verso:

• 17: Slop (carico miscela) solo Movimenti Contabili verso:

• 11: Magazzino materiali ausiliari e accessori (scarico materiali accessori e ausiliari)

• 14: Stoccaggio materie prime e miscele (scarico miscele) di materia:

• 16: Gestione Rifiuti (carico rifiuti da smaltire) di documenti:

• Archivio (carico “modulo” da archiviare)

(14)

Processi Stabilimento Produzione Lubrificanti di LIVORNO:

PROCESSO n°15 - Gestione delle Rilavorazioni (

Non conformi per qualità miscela

)

PROCESSO

Gestione delle Rilavorazioni

- Non conformi

per qualità miscela Processo di

Origine INPUT Processo Analizzato OUTPUT Processo di Destinazione VINCOLI

•la disponibilità del personale

•la capacità della Vasca Spandenti

UNITA’ - UCON - CQ - GESTMAG RISORSE - Sistemi Informatici 7: Confezionamento

11: Magazzino Materiali Accessori e

Ausiliari

“Modulo”

Imballi

Materiali accessori e

ausiliari “Modulo”

Carico Ib.

Ibrido

Scarico Misc.

Rifiuti

Scar M. Ac e Au

17: Slop

14: Stocc. Mat. Prime e Misc

16: Gestione Rifiuti

Archivio

11: Mag. M. Ac. e Au

(15)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 15 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

5.2.3 Svuotamento serbatoi o Bonifica 5.2.3.1 Descrizione

Questo processo è attivato qualora, a completamento delle operazioni di confezionamento e/o di carico di miscela sfusa su autobotte, vi è una piccola rimanenza nei serbatoi prodotti finiti, ma serve che questi siano svuotati, o quando deve essere bonificato uno dei serbatoi.

La miscela, in essi contenuta, viene travasata in dei contenitori, che vengono trasferiti in Z.SP.

Lo scopo è quello di confezionare il prodotto rimanente in imballi adeguati.

5.2.3.2 Committente:

14: Stoccaggio materie prime e miscele 5.2.3.3 Modalità Operative:

Input:

di documenti;

• 14: Stoccaggio materie prime e miscele (“modulo”) di materia:

• 14: Stoccaggio materie prime e miscele (carico imballi)

• 11: Magazzino materiali accessori e ausiliari (carico mat. Acc. e aus.) Attivazione processo:

il responsabile UPRO verifica la situazione e attiva la procedura.

• Comunica al conduttore impianti Blender di:

• compilare il rigo 1 del “modulo” con la descrizione del prodotto, indicando:

• n° imballi da trasferire

• codice prodotto

• descrizione prodotto

• partita prodotto

• comunicare all’operatore Blender di trasferire gli imballi a Z.SP

• scarica con il SAP il prodotto da trasferire e confezionare

• comunica a UCON il trasferimento degli imballi in Z.SP.

• L’operatore Blender trasferisce gli imballi a Z.SP

(16)

I fase:

Sottoprocesso 15a: Pianificazione L’addetto alla Z.SP

• verifica il tipo e la quantità del materiale in arrivo, con i dati riportati nel

“modulo” rigo 1. In caso di verifica negativa, risolve il problema con UPRO

• pesa il prodotto ricevuto

• salvo altre indicazioni, decide come ricondizionare il prodotto; in caso di problemi chiede supporto a UCON

II fase:

Sottoprocesso 15b: rilavorazione

• verifica con attenzione il tipo di prodotto che sta per manipolare e prende le precauzioni del caso

• esegue il lavoro, adottando le seguenti indicazioni:

• crea le etichette con il SAP, utilizzando l’identica partita e descrizione del prodotto da confezionare

• etichetta sempre i contenitori vuoti prima di riempirli

• riporta sulla confezione le eventuali frasi di rischio previste

• in caso di rabbocco, utilizza miscele dello stesso tipo e provenienti dallo stesso lotto di produzione

• pesa il prodotto rimanente che dovrà essere versato nella Vasca Spandenti

• controlla che la Vasca Spandenti sia capace di contenere il versamento prima di effettuarlo

• contabilizza con il SAP il prodotto riconfezionato

• contabilizza con il SAP lo scarico dal Magazzino Materiali Ausiliari e Accessori degli accessori da mandare a smaltimento

• contabilizza con il SAP il prodotto versato in Vasca Spandenti

• compila il “modulo”

• inserisce la data, il numero sequenziale dell’operazione eseguita nel giorno, la sua firma elettronica

• inserisce al rigo 2 la quantità totale di prodotto da lavorare

• in caso di travaso, riempie i righi 3, con i dati del nuovo prodotto

• in caso di versamento a Vasca Spandenti, riempie il rigo 4 con la quantità versata.

• identifica i nuovi prodotti per il trasporto al Magazzino Prodotti Finiti

• identifica i materiali ausiliari e accessori per lo smaltimento

GESTMAG

(17)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 17 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

L’addetto alle movimentazioni di magazzino:

• trasferisce i prodotti nuovi nel Magazzino Prodotti Finiti

• carica le giacenze di magazzino tramite il sistema BC.

Output:

di Materia e Movimenti Contabili verso:

• 12: Stoccaggio Prodotti Imballati (carica prodotto finito)

• 17: Slop (carica iscela) solo Movimenti Contabili verso:

• 11: Magazzino materiali ausiliari e accessori (scarico materiali accessori e ausiliari)

• 14: Stoccaggio materie prime e miscele (scarico miscele) di materia:

• 16: Gestione Rifiuti (carico rifiuti da smaltire) di documenti:

• Archivio (carico “modulo” da archiviare)

(18)

Processi Stabilimento Produzione Lubrificanti di LIVORNO:

PROCESSO n°15 - Gestione delle Rilavorazioni (

Svuotamento Serbatoi

)

PROCESSO

Gestione delle Rilavorazioni

- Svuotamento

Serbatoi Processo di

Origine INPUT Processo Analizzato OUTPUT Processo di

Destinazione VINCOLI

•la disponibilità del personale

•la capacità del magazzino prodotti finiti

•la disponibilità dei materiali ausiliari e accessori

•la capacità della Vasca Spandenti

UNITA’ - UPRO - UCON - GESTMAG RISORSE - Sistemi Informatici 14: Stoccaggio Mat.

Prime e Miscele

Carico P.F.

11: Magazzino Materiali Accessori e

Ausiliari

“Modulo”

Imballi

Materiali accessori e

ausiliari

“Modulo”

Prod. Finito

Scarico Misc.

Carico Ib.

Ibrido

Scarico Misc.

Rifiuti

Scar M. Ac e Au

12: Stoccaggio Prodotti Imballati

14: Stocc. Mat. Prime e Misc 17: Slop

14: Stocc. Mat. Prime e Misc 16: Gestione Rifiuti

Archivio 11: Mag. M. Ac. e Au

(19)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 19 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

5.2.4 Prodotti da travasare 5.2.4.1 Descrizione

Questo processo è attivato nel momento in cui, in fase di “riesame fattibiltà prodotti imballati”, si valuti che le produzioni richieste dal Cliente siano in quantità limitate, ovvero tali da non giustificare economicamente il confezionamento e che per le stesse siano presenti in magazzino produzioni confezionate in imballo diverso.

Lo scopo è quello di riconfezionare il prodotto in nuovi imballi.

5.2.4.2 Committente:

Processo 3: Pianificazione Confezionamento 5.2.4.3 Modalità Operative:

Input:

di documenti;

• 3: Pianificazione confezionamento (“modulo”) di materia:

• 12: Stoccaggio prodotti imballati (carico imballi)

• 11: Magazzino materiali accessori e ausiliari (carico mat. Acc. e aus.) Attivazione processo:

il responsabile GESAP verifica la situazione e attiva la procedura:

• compila il rigo 1 del “modulo” con la descrizione del tipo di prodotto da trasferire, indicando:

• n° imballi da trasferire

• codice prodotto

• descrizione prodotto

• partita prodotto

• compila i righi 2 del “modulo” con la descrizione del travaso da eseguire 12: Stoccaggio prodotti imballati

il responsabile UMAG:

• vista il “modulo”

• Identifica gli imballi da trasferire a Z.SP

(20)

GESTMAG

L’addetto alle movimentazioni di magazzino:

• carica il prodotto, con il sistema BC, sull’ubicazione 600-9020 corrispondente alla Z.SP

• trasferisce gli imballi a Z.SP I fase:

Sottoprocesso 15a: Pianificazione:

L’addetto alla Z.SP

• verifica il tipo e la quantità del materiale in arrivo, con i dati riportati nel

“modulo” rigo 1. In caso di verifica negativa, risolve il problema con UMAG

• blocca a SAP gli imballi ricevuti, rendendoli indisponibili al magazzino Prodotti Finiti

II fase:

Sottoprocesso 15b: rilavorazione

• verifica con attenzione il tipo di prodotto che sta per manipolare e prende le precauzioni del caso

• in base all’ordine riportato nei righi 2 del “modulo”, esegue il travaso, adottando le seguenti indicazioni:

• crea le etichette con il SAP, utilizzando l’identica partita e descrizione del prodotto da travasare, salvo diversa indicazione

• etichetta sempre i contenitori vuoti prima di riempirli

• riporta sulla confezione le eventuali frasi di rischio previste

• in caso di rabbocco, utilizza miscele dello stesso tipo e provenienti dallo stesso lotto di produzione

• pesa il prodotto rimanente che dovrà essere versato nella Vasca Spandenti

• controlla che la Vasca Spandenti sia capace di contenere il versamento prima di effettuarlo

• sblocca e contabilizza con il SAP il prodotto travasato

• contabilizza con il SAP lo scarico dal Magazzino Materiali Ausiliari e Accessori degli accessori da mandare a smaltimento

• contabilizza con il SAP il prodotto versato in Vasca Spandenti

• compila il “modulo”

• inserisce la data, il numero sequenziale dell’operazione eseguita nel giorno, la

sua firma elettronica

(21)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 21 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

• dopo il travaso, riempie i righi 3, con i dati del nuovo prodotto

• in caso di versamento a Vasca Spandenti, riempie il rigo 4 con la quantità versata.

• identifica i nuovi prodotti per il trasporto al Magazzino Prodotti Finiti

• identifica i materiali ausiliari e accessori per lo smaltimento GESTMAG

L’addetto alle movimentazioni di magazzino:

• trasferisce i prodotti nuovi nel Magazzino Prodotti Finiti

• carica le giacenze di magazzino tramite il sistema BC.

Output:

di Materia e Movimenti Contabili verso:

• 12: Stoccaggio Prodotti Imballati (carica prodotto finito)

• 17: Slop (carica miscela) solo Movimenti Contabili verso:

• 11: Magazzino materiali ausiliari e accessori (scarica materiali accessori e ausiliari)

• 14: Stoccaggio materie prime e miscele (scarica miscele) di materia:

• 16: Gestione Rifiuti (carica rifiuti da smaltire) di documenti:

• Archivio (carica “modulo” da archiviare)

(22)

Processi Stabilimento Produzione Lubrificanti di LIVORNO:

PROCESSO n°15 - Gestione delle Rilavorazioni (

Prodotti da travasare

)

PROCESSO

Gestione delle Rilavorazioni

- Prodotti da

travasare Processo di

Origine INPUT Processo Analizzato OUTPUT Processo di Destinazione VINCOLI

•la disponibilità del personale

•la capacità del magazzino prodotti finiti

•la disponibilità dei materiali ausiliari e accessori

•la capacità della Vasca Spandenti

UNITA’ - GESAP - UMAG - UCON - GESTMAG RISORSE - Sistemi Informatici

3: Pianificazione Confezionamento

Carico P.F.

11: Magazzino Materiali Accessori e

Ausiliari

“Modulo”

Imballi

Materiali accessori e

ausiliari

“Modulo”

Prod. Finito

Scarico Misc.

Carico Ib.

Ibrido

Scarico Misc.

Rifiuti

Scar M. Ac e Au

12: Stoccaggio Prodotti Imballati

14: Stocc. Mat. Prime e Misc 17: Slop

14: Stocc. Mat. Prime e Misc 16: Gestione Rifiuti

Archivio 11: Mag. M. Ac. e Au 12: Stoccaggio

Prodotti Imballati

(23)

Eni S.p.a. Divisione Refining & Marketing - Stabilimento Produzione Lubrificanti di Livorno – Manuale Aziendale

TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 23 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

5.2.5 Imballi danneggiati, scaduti o in Giacenza Statica.

5.2.5.1 Descrizione

Questo processo è attivato quando:

• il prodotto risulta non conforme per la qualità del prodotto o dell’imballo;

• recupero di prodotto in giacenza statica (responsabilità: diversa, già definita al momento dell’entrata in stabilimento);

Lo scopo è quello di utilizzare il prodotto, quando possibile, o mandarlo a Giacenze Statiche o smaltirlo.

5.2.5.2 Committente:

12: Stoccaggio Prodotti Imballati 5.2.5.3 Modalità Operative:

Input:

di documenti;

• 12: Stoccaggio prodotti imballati (“modulo”) di materia:

• 12: Stoccaggio prodotti imballati (carico imballi)

• 11: Magazzino materiali accessori e ausiliari (carico mat. Acc. e aus.) contabile:

• 12: Stoccaggio prodotti imballati (scarico imballi) Attivazione processo:

Quando il responsabile UMAG verifica una delle situazioni suddette, attiva la procedura

• compila il rigo 1 “modulo” con la descrizione del prodotto, indicando:

• n° imballi da trasferire

• codice prodotto

• descrizione prodotto

• partita prodotto

• ubicazione del prodotto

• Identifica gli imballi da trasferire a Z.SP

(24)

GESTMAG

L’addetto alle movimentazioni di magazzino:

• carica il prodotto, con il sistema BC, sull’ubicazione 600-9020 corrispondente alla Z.SP

• trasferisce imballi a Z.SP I fase:

Sottoprocesso 15a: Pianificazione L’addetto alla Z.SP

• verifica il tipo e la quantità del materiale in arrivo, con i dati riportati nel

“modulo” rigo 1. In caso di verifica negativa, risolve il problema con UMAG

• pesa il prodotto ricevuto

• se uno degli imballi ricevuti non garantisce l’integrità del prodotto contenuto, in particolare per imballi di provenienza esterna allo stabilimento, deve chiedere autorizzazione a UMAG sul tipo di operazioni da eseguire, eventualmente dichiararlo non rilavorabile

• se il prodotto non può essere lavorato dallo stabilimento, deve dichiararlo non rilavorabile

• se il prodotto è scaduto deve chiedere a UMAG se lo stesso è stato dichiarato utilizzabile, in caso negativo dichiararlo non rilavorabile

• salvo altre indicazioni, decide come lavorare il prodotto da ricondizionare; in caso di problemi chiede supporto a UCON

II fase:

Se il prodotto è rilavorabile:

Sottoprocesso 15b: rilavorazione

• verifica con attenzione il tipo di prodotto che sta per manipolare e prende le precauzioni del caso

• esegue il lavoro, adottando le seguenti indicazioni:

• crea le etichette con il SAP, utilizzando l’identica partita e descrizione del

prodotto da confezionare. Nel caso di sostituzione di singole confezioni

(quando il riconfezionamento riguarda ad esempio una scatola di taniche),

utilizzare confezioni dello stesso prodotto e preferibilmente dello stesso lotto

di produzione. Nel caso il lotto sia diverso, chiedere a UCON cosa riportare

sull’etichetta

(25)

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TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 25 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

• etichetta sempre i contenitori vuoti prima di riempirli

• riporta sulla confezione le eventuali frasi di rischio previste

• in caso di rabbocco, utilizza miscele dello stesso tipo e provenienti dallo stesso lotto di produzione

• pesa il prodotto rimanente che dovrà essere versato nella Vasca Spandenti

• controlla che la Vasca Spandenti sia capace di contenere il versamento prima di effettuarlo

• contabilizza con il SAP il prodotto riconfezionato

• contabilizza con il SAP lo scarico dal Magazzino Materiali Ausiliari e Accessori degli accessori da mandare a smaltimento

• contabilizza con il SAP il prodotto versato in Vasca Spandenti

• identifica i nuovi prodotti per il trasporto al Magazzino Prodotti Finiti

• identifica i prodotti per il trasporto a Giacenze Statiche

• identifica i materiali ausiliari e accessori ed, eventualmente, il prodotto per lo smaltimento

Se il prodotto non è rilavorabile:

Sottoprocesso 15c: non rilavorabili

• informa UMAG delle condizioni del prodotto. Questi, secondo il caso, gli dispone di:

• mandare a Giacenze Statiche il prodotto che non si può temporaneamente lavorare

• mandare a smaltimento il prodotto che non può essere più lavorato

• contabilizza a SAP il prodotto mandato a Giacenze Statiche

• contabilizza a SAP il prodotto mandato a smaltimento Alla fine:

• compila il “modulo”

• inserisce la data, il numero sequenziale dell’operazione eseguita nel giorno, la sua firma elettronica

• inserisce al rigo 2 la quantità totale di prodotto da lavorare

• in caso di travaso, riempie i righi 3, con i dati del nuovo prodotto

• in caso di versamento a Vasca Spandenti, riempie il rigo 4 con la quantità versata

• in caso di prodotto da trasferire a Giacenze Statiche, riempie i righi 5 con i

dati del prodotto

(26)

• in caso di prodotto trasferito a smaltimento, riempie i righi 6 con i dati del prodotto.

GESTMAG

L’addetto alle movimentazioni di magazzino:

• trasferisce i prodotti nuovi nel Magazzino Prodotti Finiti

• carica le giacenze di magazzino tramite il sistema BC.

• trasferisce i prodotti a Giacenze Statiche Output:

di Materia e Movimenti Contabili verso:

• 12: Stoccaggio Prodotti Imballati (carica prodotto finito)

• 17: Slop (carica miscela)

• 18: Giacenze Statiche (carica prodotto non lavorabile) solo Movimenti Contabili verso:

• 11: Magazzino materiali ausiliari e accessori (scarica materiali accessori e ausiliari) di materia:

• 16: Gestione Rifiuti (carica rifiuti da smaltire) di documenti:

• Archivio (carica “modulo” da archiviare)

(27)

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TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 27 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

Processi Stabilimento Produzione Lubrificanti di LIVORNO:

PROCESSO n°15 - Gestione delle Rilavorazioni (

Imballi danneggiati, scaduti e in G.S.

)

PROCESSO

Gestione delle Rilavorazioni

- Imballi danneggiati,

scaduti e in Giacenza

Statica Processo di

Origine INPUT Processo Analizzato OUTPUT Processo di Destinazione VINCOLI

•la disponibilità del personale

•la capacità del magazzino prodotti finiti

•la disponibilità dei materiali ausiliari e accessori

•la capacità della Vasca Spandenti

UNITA’ - UMAG - UCON - GESTMAG RISORSE - Sistemi Informatici

Carico P.F.

11: Magazzino Materiali Accessori e

Ausiliari

“Modulo”

Imballi

Materiali accessori e

ausiliari

“Modulo”

Prod. Finito

Carico Ib.

Ibrido

Rifiuti Carico Imballi

12: Stoccaggio Prodotti Imballati

17: Slop

16: Gestione Rifiuti Archivio 11: Mag. M. Ac. e Au 12: Stoccaggio

Prodotti Imballati

Sc. M. Ac. e Au Carico Pr. N.L.

Pr. Non Lavor. 18: Giacenze

Statiche

(28)

5.3 Emergenze

Le emergenze dovranno essere gestite secondo la procedura ambientale PA09 e quella di sicurezza PSICU20.

5.4 Gestione materiali ausiliari e accessori

Durante le operazioni di lavorazione, che vengono svolte all’interno della Z.SP, vengono utilizzati materiali ausiliari e accessori come: contenitori vari, etichette, sigilli, tappi e altro.

Questo materiale viene, all’occorrenza, ritirato dall’addetto della Z.SP e portato all’interno dell’area di lavoro.

La gestione contabile di tali prelievi viene tenuta dallo stesso addetto nel momento in cui tale materiale viene utilizzato.

5.4 Gestione Vasca Spandenti

Quando l’addetto deve versare del prodotto nella Vasca Spandenti, sistematicamente controlla che essa sia capace di contenerlo.

Nel caso in cui ciò non sia possibile, l’addetto stesso procede a trasferire la miscela dalla Vasca Spandenti ai serbatoi dello Slop. Per fare ciò deve:

• verificare con UPRO se i serbatoi dello Slop sono capaci di contenere la nuova miscela, in caso contrario risolvere il problema con il responsabile UPRO

• attivare la pompa per il trasferimento della miscela

• notifica a UPRO l’avvenuta operazione

• UPRO, allo stesso tempo, provvederà all’aggiornamento della contabilità di carico e scarico di:

• Vasca Spandenti

• Serbatoi polmone

• Serbatoi Slop

La Vasca Spandenti è dotata di allarme luminoso e sonoro che indicano il livello di “troppo pieno”.

5.5 Gestione Rifiuti

La Gestione dei Rifiuti è regolamentata attraverso la procedura PA18.

In particolare l’addetto alla Z.SP dovrà tenere attiva una raccolta differenziata dei rifiuti,

distinguendoli, in appositi contenitori, tra:

(29)

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TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 29 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

• materiali intrisi d’olio (fusto rosso)

• rifiuti solidi urbani (fusto giallo)

• plastica pulita (fusti verdi)

• plastica sporca (fusti azzurri)

E’ necessario precisare che eventuali imballi che hanno contenuto sostanze pericolose dovranno essere gestiti separatamente dagli altri. In questi casi si dovrà procedere alla segregazione del rifiuto e, con il supporto di QHSSE, all’adeguato smaltimento.

Periodicamente avviene il trasporto dei rifiuti nell’Isola Ecologica dello stabilimento.

Nel caso di gestione di imballi che hanno contenuto o contengono colorante è prevista una gestione distinta secondo la IA08.

5.6 Gestione sostanze pericolose

Nel caso in cui l’addetto si troverà a manipolare o stoccare sostanze pericolose, dovrà seguire le istruzioni operative dettate dalla IA04.

5.7 Rintracciabilità

La rintracciabilità della produzione viene garantita dalla compilazione del “modulo”, in cui sono indicati:

• i dati del prodotto da lavorare

• i dati del prodotto riconfezionato

• la data e il progressivo dell’operazione effettuata

• l’operatore che l’ha eseguita.

Ogni parte del “modulo” viene compilata dalla persona competente a farlo. Ciò è garantito dalla procedura di riconoscimento obbligatoria, da effettuare all’inizio della compilazione.

Per rintracciare il percorso che un qualsiasi prodotto ha seguito all’interno della Z.SP si partirà dal BC riportato sulla sua etichetta, da cui si può ricostruire:

• quando l’etichetta è stata creata e quindi quando è avvenuta la lavorazione

• se il prodotto è stato riconfezionato nella Z.SP. (La garanzia di quest’ultimo dato è fornita dalla presenza delle cifre 933 all’inizio del BC, che identificano la stampante posta nella Z.SP.

Quest’ultima è utilizzata solo dagli operatori di tale zona per la stampa di etichette per imballi in essa prodotti).

Commento [APS1]: Quando verrà fatta la richiesta alla sede centrale dell’aggiunta di una lettera all’etichetta che identifichi inequivocabilmente la Z.SP e se verrà accettata, la stampante potrà essere svincolata dall’uso unico a cui è adesso destinata.

(30)

Una volta conosciuta la data di lavorazione e il tipo di prodotto, attraverso l’archivio storico dei

“moduli”, sarà possibile conoscere quali lavorazioni ha subito il prodotto, come sono state eseguite e da chi.

5.8 Sicurezza e Salute

Nella Z.SP esiste un aspiratore, che convoglia le eventuali emissioni in ambiente esterno.

Il punto di emissione, ai fini della normativa vigente, è dichiarato come poco significativo.

Vengono periodicamente effettuate indagini ambientali volte ad escludere eventuali esposizioni a rischio chimico di aerosol d’oli.

Sulla base delle evidenze disponibili, vengono in oltre programmate le opportune indagini sanitarie.

Per le attrezzature utilizzate durante le lavorazioni e per le attività svolte è stata fatta la valutazione

dei rischi ai fini del D.Lgs 626/94 , costantemente aggiornate, e sono stati individuati i necessari

D.P.I. che devono utilizzare gli addetti.

(31)

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TIPOLOGIA DI DOCUMENTO CODICE PAGINA

PROCEDURA GESTIONALE INTEGRATA STAP LI 31 di 31

TITOLO NUMERO EDIZIONE DATA VALIDITA’

1 GESTIONE DELLE RILAVORAZIONI

NUMERO REVISIONE DATA VALIDITA’

POI01.000

NORME DI RIFERIMENTO

UNI EN ISO 9001:2000; UNI EN ISO 14001:1996

PROCESSO AZIENDALE CUI L’ATTIVITA’ REGOLAMENTATA E’ DI SUPPORTO

SISTEMA di GESTIONE: QUALITA’ - SICUREZZA - AMBIENTE

6. Responsabilità

La responsabilità del personale e delle operazioni svolte per il processo di Gestione delle Rilavorazioni sono di UCON.

E’ responsabilità dell’addetto Z.SP fornire a GESAP tutte le indicazioni necessarie per ribaltare gli extra costi conseguenti alle rilavorazioni / travaso del prodotto non conforme.

E’ responsabilità di GESAP emettere le note contabili, verificare l’effettivo pagamento.

E’ responsabilità di tutte le funzioni coinvolte nella presente procedura operare affinché la

correttezza dei dati inseriti porti all’effettivo bilancio di materia fra ingressi e uscite.

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