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PENALE DAL 1865 FINO AL CODICE DEL 1988. L’ISTITUTO DELLA PERIZIA NEI CODICI DI PROCEDURA CAPITOLO PRIMO

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I

CAPITOLO PRIMO

L’ISTITUTO DELLA PERIZIA NEI CODICI DI PROCEDURA

PENALE DAL 1865 FINO AL CODICE DEL 1988.

Sommario:

1. La perizia nel codice di procedura penale del 1865. 2. La riforma liberale del codice Finocchiaro-Aprile del 1913. 3. L’impronta inquisitoria del codice Rocco.

4. Cenni sugli effetti della Costituzione Italiana e della normativa pattizia sulla procedura penale e la riforma novellistica del 1955.

5. Il progetto preliminare del 1978.

6. L’attuale codice di procedura penale del 1988. 7. I limiti all’indagine peritale.

(2)

II

CAPITOLO SECONDO

IL LIBERO CONVINCIMENTO DEL GIUDICE NEL PROCESSO

PENALE ED IN PARTICOLAR MODO NELLA VALUTAZIONE

DELLA PROVA SCIENTIFICA.

Sommario:

1. Dalle prove legali all’intimo convincimento.

2. Il libero convincimento del giudice per la realizzazione della difesa sociale del regime nel codice italiano di procedura penale del 1930.

3. Dal rifiuto di un giudice istruttore verso la statuizione positiva di regole legali di ammissione, acquisizione delle prove…

3.1. (Segue)…e criteri legali di valutazione…

3.2. (Segue)…In vista di una decisione “giusta”, oltre ogni ragionevole dubbio.

4. Lo spazio del libero convincimento del giudice nella valutazione della prova scientifica.

4.1. La prova scientifica al confine tra tipicità ed atipicità probatoria.

4.2. Il doppio stadio della valutazione della prova scientifica.

5.La riformulazione del concetto dello “Iudex peritus peritorum” alla luce della garanzia dell’obbligo di motivazione e della regola di giudizio

(3)

III

dell’“oltre ogni ragionevole dubbio”, argini contro le fallacie della prova scientifica.

6.Le sentenze Franzese e Quaglierini: la prova scientifica inserita nella logica dialettica della disciplina della prova in generale.

7.Le sentenze Cozzini e Cantore precisano il ruolo degli esperti e del giudice nella valutazione della prova scientifica

CAPITOLO TERZO

NEUROSCIENZE E PROCESSO PENALE.

Sommario: Sezione 1:

1. Definizione di neuroscienze ed ambito di interesse. 2. L’attività cerebrale in diretta: le Neuroimaging.

2.1. Gli strumenti utilizzati.

2.2 Esplorazione funzionale del cervello e comportamento.

3. Geni e modulazione del comportamento.

4. Dal poligrafo alle moderne metodologie per l’individuazione di tracce di memoria.

(4)

IV 4.2. Autobiographical Implicit Association Test (aIAT).

5. Neuroscienze e diritto: libero arbitrio, un’illusione biologicamente indotta?

6. Il concetto di libertà morale come limite all’assunzione della prova neuroscientifica. Prospettive di possibile applicazione.

Sezione 2:

7. La prova neuroscientifica nel giudizio di imputabilità e la capacità di intendere e di volere.

8. Il travagliato iter nella definizione del concetto di infermità.

8.1. Il paradigma medico ed i vari orientamenti seguiti dalla Corte di Cassazione. A) Orientamento organicista. B) Orientamento nosografico. C) Orientamento psicopatologico. 8.2. Il paradigma psicologico. 8.3. Il paradigma bio-psico-sociale.

9. Imputabilità ed infermità mentale: la svolta della sentenza Raso delle Sezioni Unite, 25 Gennaio 2005, n.9163

10. La casistica giurisprudenziale: neuroscienze ed imputabilità.

(5)

V 10.2. Il caso di Como.

11. Neuroscienze e prova testimoniale: il caso di Cremona.

12. Il contributo delle neuroscienze nella prima fase del giudizio di imputabilità: la diagnosi.

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