Realizzazione di un prototipo di condensatore 55
5.1.
Introduzione
Seppur risultati soddisfacenti si sono ottenuti con la sola sostituzione dei fili in acciaio con quelli in rame, poiché rimane comunque poco conveniente e difficilmente automatizzabile la realizzazione delle saldature dei fili in rame sul tubo in acciaio, lo studio viene rivolto alla realizzazione di un prototipo di condensatore interamente in rame.
La realizzazione di tale condensatore ha avuto luogo presso l’officina di Tecnologia Meccanica del Dipartimento di DIMNP.
5.2.
Realizzazione della serpentina
Come primo passo è stato necessario ricercare sia tubo che fili di dimensioni prossime a quelle del condensatore standard.
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Tale ricerca ha portato alla scelta di un tubo avente diametro esterno di 6 mm per uno spessore di 1 mm e di fili con diametro 1,4 mm.
Il passo successivo è stato quello di effettuare trattamenti termici sul tubo per favorire l’operazione di piegatura del tubo stesso.
In seguito, poiché non reperibili strumenti di piegatura per tubi di così piccole dimensioni, è stata ideata e realizzata una struttura di base. Mediante tale struttura è stato possibile realizzare la serpentina evitando l’insorgere di cedimenti nella sezione trasversale del tubo (in prossimità dei gomiti) che avrebbero altrimenti costituito delle strozzature al passaggio del fluido.
Di seguito vengono mostrate le immagini della struttura di base e della serpentina in rame.
Fig. 5. 2 Struttura di base Fig. 5. 3 Serpentina in rame
5.3.
Operazione di saldatura
Dovendo realizzare un condensatore come prototipo da testare nelle prove di consumo è stato realizzato manualmente e secondo processi affatto automatizzabili.
Dopo un primo posizionamento dei fili in tensione su un primo lato della serpentina (fissata ad un basamento in legno) vengono effettuate le prime saldature a stagno.
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Fig. 5. 4 Posizionamento dei fili. Fig. 5. 5 Saldatura dei fili sul primo lato.
Alcuni inconvenienti si sono verificati nella realizzazione delle saldature sul secondo lato della serpentina poiché gli eccessivi riscaldamenti del tubo in fase di saldatura portava al distacco dei fili precedentemente saldati sul primo lato.
