Inail Nazionale Rubrica
23 Corriere della Sera 17/04/2015 LA MANO ARTIFICIALE "INTELLIGENTE" 3
28 la Stampa 17/04/2015 ARRIVA LA MANO ROBOTICA MADE IN ITALY STAMPATA IN 3D,
COSTA COME UNO SCOOTER (I.Lombardo)
4
18 il Giornale 17/04/2015 PARTE LA START-UP PER PRODURRE LA MANO BIONICA 6
27 Avvenire 17/04/2015 ECCELLENZA TUTTA ITALIANA NELLA MANO ARTIFICIALE 7
13 il Tempo 17/04/2015 ECCO LA PRIMA MANO BIONICA MADE IN ITALY (S.Mancinelli) 8
18 Giorno/Resto/Nazione 17/04/2015 ECCO LA MANO STAMPATA IN 3D "COSTERA' COME UNO SCOOOTER" (R.int.)
9
8 Il Secolo XIX 17/04/2015 "LA MANO BIONICA 3D CHE MI CAMBIA LA VITA" (I.Lombardo) 10
8 Roma 17/04/2015 ECCO LA PRIMA MANO STAMPATA IN 3D 11
Inail Territoriale Rubrica
13 il Resto del Carlino - Cronaca di Bologna
17/04/2015 VIGORSO 'STAMPA' LA MANO IN 3D "COSI' SONO TORNATO A VIVERE" 12
Inail dal web Rubrica
Adnkronos.com/IGN 16/04/2015 INAIL E ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA: REALIZZATO PRIMO PROTOTIPO DI MANO ARTIFICIALE MADE IN ITAL
14
Adnkronos.com/IGN 16/04/2015 RICERCA: DE FELICE, DA INAIL CONTRIBUTO A WELFARE CON INNOVAZIONE
16
Adnkronos.com/IGN 16/04/2015 SANITA': 3.600 AMPUTATI D'ARTO SUPERIORE L'ANNO, DA INAIL MANO ROBOTICA NEL 2017
18
Adnkronos.com/IGN 16/04/2015 SANITA': LORENZIN, MANO ROBOTICA INAIL POTREBBE ENTRARE NEI LEA NEL 2017
20
Agi.it 16/04/2015 ECCO LA MANO ARTIFICIALE MADE IN ITALY, DISPONIBILE DAL 2017 21
Ansa.it 16/04/2015 PRONTA PRIMA MANO STAMPATA IN 3D 23
Askanews.it 16/04/2015 ARRIVA IL PROTOTIPO DI MANO ARTIFICIALE ROBOTICA MADE IN
ITALY
24
Corriere.it 16/04/2015 PRONTA PRIMA MANO STAMPATA IN 3D 26
Diregiovani.it 16/04/2015 SALUTE: TESTATA CON SUCCESSO SOFTHAND, LA PRIMA MANO
ARTIFICIALE MADE IN ITALY, STAMPATA IN 3D [VIDE
27
Ilrestodelcarlino.it 16/04/2015 ECCO LA PRIMA MANO ARTIFICIALE: CAPACE DI MUOVERSI NATURALMENTE SI INDOSSA COME UN GUANTO
30
Ilsecoloxix.it 16/04/2015 E' PRONTA LA PRIMA MANO ARTIFICIALE STAMPATA IN 3D,
COSTERA' COME UNO SCOOTER
32
Ilsole24ore.com 16/04/2015 ECCO LA PRIMA MANO ROBOTICA MADE IN ITALY E STAMPATA IN 3D: «COSTA COME UNO SCOOTER»
33
Ilsole24ore.com 16/04/2015 LA MANO ARTIFICIALE IN 3D, UN SUCCESSO DEL MADE IN ITALY 35
Ilsussidiario.net 16/04/2015 SANITA': LORENZIN, MANO ROBOTICA INAIL POTREBBE ENTRARE NEI LEA NEL 2017
37
Iltempo.it 16/04/2015 SANITA': 3.600 AMPUTATI D'ARTO SUPERIORE L'ANNO, DA INAIL
MANO ROBOTICA NEL 2017
38
Immediapress.it 16/04/2015 RICERCA: DE FELICE, DA INAIL CONTRIBUTO A WELFARE CON INNOVAZIONE
39
It.finance.yahoo.com 16/04/2015 ## ARRIVA IL PROTOTIPO DI MANO ARTIFICIALE ROBOTICA MADE IN ITALY
41
Lastampa.it 16/04/2015 E' PRONTA LA PRIMA MANO ARTIFICIALE STAMPATA IN 3D,
COSTERA' COME UNO SCOOTER
42
Lastampa.it 16/04/2015 LA MANO ARTIFICIALE MADE IN ITALY DISPONIBILE DAL 2017 44
LiberoQuotidiano.it 16/04/2015 RICERCA: DE FELICE, DA INAIL CONTRIBUTO A WELFARE CON INNOVAZIONE
46
Quotidianosanita.it 16/04/2015 ARRIVA LA PRIMA MANO ARTIFICIALE E ROBOTICA TUTTA MADE IN 48
TgCom24.Mediaset.it 16/04/2015 E' ITALIANA LA PRIMA MANO STAMPATA IN 3D: TESTATA CON SUCCESSO SULL'UOMO
57
Tiscali.it 16/04/2015 IIT, NASCE LA PRIMA MANO ROBOTICA STAMPATA IN 3D 58
Wallstreetitalia.com 16/04/2015 RICERCA: DE FELICE, DA INAIL CONTRIBUTO A WELFARE CON INNOVAZIONE
60
Wired.it 16/04/2015 LA PRIMA MANO ROBOTICA TUTTA ITALIANA 62
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Fatti . PA Informa . Economia, affari e finanza . Inail e Istituto Italiano di Tecnologia: realizzato primo prototipo di mano artificiale made in Italy di derivazione robotica. Sarà disponibile a partire dal 2017
Fonte: inail
Inail e Istituto Italiano di Tecnologia: realizzato primo prototipo di mano artificiale made in Italy di derivazione robotica. Sarà disponibile a partire dal 2017
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Articolo pubblicato il: 16/04/2015
Inail e IIT consolidano la loro collaborazione ed il loro impegno sui temi della disabilità. Una nuova start-up si occuperà della produzione e commercializzazione sia a livello nazionale che internazionale (Europa ed USA), puntando su competitività, contenuto tecnologico e design ROMA - Roma, 16 Aprile 2015 – Inail e IIT – Istituto Italiano di Tecnologia -, hanno completato il primo prototipo di mano artificiale poliarticolata e polifunzionale, antropomorfa, derivata dalla tecnologia robotica dell’IIT e perfezionata verso il paziente grazie alle competenze tecniche del Centro Protesi Inail di Budrio. La nuova mano è stata presentata oggi alla presenza di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, Massimo De Felice, Presidente Inail, Gabriele Galateri di Genola, Presidente IIT, Giuseppe Lucibello, Direttore Generale Inail, Roberto Cingolani, Direttore Scientifico IIT, Giovanni Paura, Direttore Centrale Prestazioni Sanitarie e Reinserimento Inail, Simone Ungaro, Direttore Generale IIT e Coordinatore del Progetto Rehab Technologies, Angelo Andretta, Direttore del Centro Protesi Inail. Durante la presentazione il Signor Marco Zambelli, il primo paziente del Centro Protesi Inail che ha sperimentato la nuova mano, ha mostrato le funzionalità e il buon livello di utilizzo della stessa, dopo un primo periodo di addestramento. La nuova mano consente il recupero della funzionalità complessiva ai pazienti amputati di arto superiore. Realizzata con il contributo della tecnologia 3D- printing, in materiale plastico e con alcune componenti metalliche, la mano artificiale è robusta e leggera (meno di 500 gr) ed estremamente flessibile, grazie all'ingegnerizzazione di un tendine artificiale che consente di riprodurre i movimenti naturali. Il paziente controlla la mano protesica attraverso 2 sensori che recuperano il segnale naturale dei muscoli residui. Il dispositivo non prevede operazioni invasive per il paziente ma rappresenta uno strumento indossabile con semplicità sull'arto amputato. Obiettivo è ottenere un dispositivo altamente ergonomico e con consumi ottimizzati. Entro il 2017, a conclusione della fase di sviluppo preclinico con i pazienti del Centro Protesi Inail di Budrio, il dispositivo verrà reso disponibile alle persone con specifica disabilità. La produzione e la commercializzazione saranno affidate ad una nuova start up che sta nascendo in seno ad IIT, con l’obiettivo di valorizzare questa tecnologia sia sul mercato nazionale che internazionale (Europa ed USA in primis), grazie alla competitività dei costi, all’avanzato contenuto tecnologico e ad un design unico nel settore. Il progetto completamente “made in Italy”, vede la luce dopo circa 1 anno dalla sigla dell’accordo Inail-IIT,
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Catalano di IIT, è stato sviluppato verso il paziente grazie al lavoro congiunto con Rinaldo Sacchetti, Emanuele Gruppioni e Simona Castellano per Inail. Il gruppo di lavoro ha visto il coinvolgimento di 20 fra ricercatori, sviluppatori dei laboratori IIT e personale tecnico e medico presso il Centro Protesi Inail di Budrio. Questo dispositivo protesico rientra in una più ampia strategia progettuale nata dalla collaborazione fra IIT e Inail denominato Rehab Technologies ( www.iit.it) che prevede lo sviluppo di tecnologie che permettano all'uomo di migliorare la propria qualità della vita, eliminando le barriere derivanti da inabilità temporanee o permanenti. Gli ulteriori dispositivi attualmente in fase di pre-industrializzazione sono un esoscheletro motorizzato per la deambulazione di persone paraplegiche e una piattaforma robotica per la riabilitazione in campo ortopedico, neurologico e tutte le patologie connesse all'invecchiamento. Queste tre linee di produzione saranno sviluppate industrialmente e commercializzate dalla start up di IIT entro il 2017. Con questi progetti, Inail e IIT consolidano la loro collaborazione ed il loro impegno sui temi della disabilitò, per rendere disponibili dispositivi avanzati a costi competitivi, maggiormente sostenibili dal sistema sanitario e dai pazienti. Obiettivo di Inail è offrire ai propri infortunati sul lavoro dispositivi tecnici evoluti che facilitino il percorso di reinserimento nel contesto lavorativo e sociale, mettendo i risultati di tale innovazione a disposizione di tutte le persone con analoga disabilità. Obiettivo di IIT è rilanciare l’industria italiana grazie al trasferimento di tecnologie ad alto contenuto innovativo nel tessuto produttivo del Paese. (16 aprile 2015)
Comunicato stampa
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TAG: IIT, Protesi Inail, paziente
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Soldi . Economia . Ricerca: De Felice, da Inail contributo a welfare con innovazione
Ricerca: De Felice, da Inail contributo a welfare con innovazione
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Articolo pubblicato il: 16/04/2015
Con il primo prototipo di mano artificiale robotica, realizzata in collaborazione con l'Istituto italiano di tecnologia, "l'Inail mostra come un ente semiautonomo all'interno dello Stato, qual è il nostro, possa
contribuire alla politica sociale, in termini moto innovativi. E anchealla politica della ricerca perché si tratta di un esempio importantissimo di collaborazione con l'Istituto italiano di tecnologia". Lo ha detto Massimo
De Felice, presidente Inail, allapresentazione, a Roma, della protesi hi-tech. Un incontro a cui hanno partecipato anche i ministri del Lavoro Giuliano Poletti e della Salute Beatrice Lorenzin.
"Oggi siamo particolarmente orgogliosi - ha detto De Felice all'Adnkronos Salute - perché l'Inail riprende un tragitto cominciato negli anni '60 con la produzione di una mano di legno, sostitutiva di un arto. Ora, invece, presentiamo una mano poli-articolata di origine robotica: una frontiera della ricerca".
Per il presidente dell'istituto assicurativo la giornata è importante "anche perché abbiamo un po' cambiato lo stile della comunicazione. Oggi, infatti, non facciamo un annuncio su cose progettate
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che si faranno. Ma facciamo un annuncio concreto perché possiamo vedere concretamente all'opera una realizzazione del progetto".
La mano robotica rientra in una più ampia strategia progettuale nata dalla collaborazione fra Iit e Inail denominato Rehab Technologies (www.iit.it) che prevede lo sviluppo di tecnologie che permettano all’uomo di migliorare la propria qualità della vita, eliminando le barriere derivanti da inabilità temporanee o permanenti.
Gli ulteriori dispositivi attualmente in fase di pre-industrializzazione sono un esoscheletro motorizzato per la deambulazione di persone paraplegiche e una piattaforma robotica per la riabilitazione in campo ortopedico, neurologico e tutte le patologie connesse all’invecchiamento.
Queste tre linee di produzione saranno sviluppate industrialmente e commercializzate dalla start up di Iit entro il 2017.
Con questi progetti, Inail e Iit consolidano la loro collaborazione e il loro impegno sui temi della disabilità, per rendere disponibili dispositivi avanzati a costi competitivi, maggiormente sostenibili per il sistema sanitario e i pazienti. Obiettivo di Inail è offrire ai propri infortunati sul lavoro dispositivi tecnici evoluti che facilitino il percorso di reinserimento nel contesto lavorativo e sociale, mettendo i risultati di tale innovazione a disposizione di tutte le persone con analoga disabilità. Obiettivo di Iit è rilanciare l’industria italiana grazie al trasferimento di tecnologie ad alto contenuto innovativo nel tessuto produttivo del Paese.
TAG: Massimo De Felice, ricerca, robotica
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Fatti . Cronaca . Sanità: 3.600 amputati d'arto superiore l'anno, da Inail mano robotica nel 2017
Sanità: 3.600 amputati d'arto superiore l'anno, da Inail mano robotica nel 2017
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Articolo pubblicato il: 16/04/2015
Sono 3.600 le amputazioni di arto
superiore ogni anno in Italia, e l'80% di queste riguarda la mano.Offrire alle persone amputate la possibilità di riprendere una vita normale è l'obiettivo dell'Inail che, oggi a Roma, ha presentato il primo
prototipo di mano artificiale 'made in Italy' di derivazione robotica.Sarà disponibile a partire dal 2017. Il progetto nasce da una collaborazione con l'Istituto italiano di tecnologia.
L'Inail e l'Istituto italiano di tecnologia hanno completato il primo "prototipo di mano artificiale poliarticolata e polifunzionale, antropomorfa, derivata dalla tecnologia robotica dell’Iit e perfezionata rispetto alle esigenze del paziente attraverso le competenze tecniche del Centro protesi Inail di Budrio. La nuova mano - che consente il recupero della funzionalità complessiva in chi ha perso l'arto superiore - è stata realizzata utilizzando anche la tecnologia 3D-printing,
in materiale plastico e con alcune componenti metalliche. La protesi, in pratica, è robusta eleggera (meno di 500 grammi) ed estremamente flessibile, grazie all’ingegnerizzazione di un
tendine artificiale che consente di riprodurre i movimenti naturali. Il paziente controlla lamano protesica attraverso 2 sensori che recuperano il segnale naturale dei muscoli residui.
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Il dispositivo non prevede operazioni invasive per il paziente ma rappresenta uno strumento indossabile con semplicità sull’arto amputato. Obiettivo è ottenere un dispositivo altamente ergonomico e con consumi ottimizzati. Entro il 2017, a conclusione della fase di sviluppo preclinico con i pazienti del Centro Protesi Inail di Budrio, il dispositivo verrà reso disponibile alle persone con specifica disabilità. La produzione e la commercializzazione saranno affidate ad una nuova start up, che sta nascendo in seno ad Iit, con l’obiettivo di valorizzare questa tecnologia sia sul mercato nazionale che internazionale (Europa ed USA in primis), grazie alla competitività dei costi, all’avanzato contenuto tecnologico e ad un design unico nel settore.
Il progetto, completamente 'made in Italy', vede la luce dopo circa 1 anno dalla sigla dell’accordo Inail-Iit, del dicembre 2013 per lo sviluppo di nuovi dispositivi protesici e riabilitativi avanzati, con investimenti congiunti complessivi pari a 11,5 milioni di euro. Il progetto scientifico, guidato da Antonio Bicchi, Giorgio Grioli e Manuel Catalano di IIT, è stato sviluppato verso il paziente grazie al lavoro congiunto con Rinaldo Sacchetti, Emanuele Gruppioni e Simona Castellano per INAIL. Il gruppo di lavoro ha visto il coinvolgimento di 20 fra ricercatori, sviluppatori dei laboratori Iit e personale tecnico e medico presso il Centro Protesi Inail di Budrio.
TAG: sanità, amputati, mano robotica, inail
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Fatti . Cronaca . Sanità: Lorenzin, mano robotica Inail potrebbe entrare nei Lea nel 2017
Sanità: Lorenzin, mano robotica Inail potrebbe entrare nei Lea nel 2017
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Articolo pubblicato il: 16/04/2015
La mano robotica presentata questa mattina all'Inail, nata dalla
collaborazione dell'ente assicurativo pubblico con l'Istituto italiano di tecnologia, "potrebbe essere
inserita nei Lea, livelli essenziali di assistenza, per il 2017, anno in cuisarà concretamente disponibile per i pazienti". Lo ha annunciato il
ministro della Salute Beatrice Lorenzin, durante la presentazionedel primo prototipo di mano artificiale robotica made in Italy, la cui sperimentazione terminerà proprio nel 2017.
"Non posso che plaudire - ha detto il ministro - alla collaborazione tra Inail e Iit. Auspico che questa collaborazione possa arricchirsi del sostegno del ministero della Salute. Ora dobbiamo porci il problema di come dare a tutti i pazienti questa tecnologia. In questo modo sarà possibile superare il gap economico tra chi può accedere a questa tecnologia e chi no" .
Lorenzin ha ricordato che "abbiamo in corso l'approvazione dei nuovi Lea. E credo che nel 2017, quando questo prodotto sarà pronto, sarà anche possibile inserirlo nei livelli essenziali di assistenza. Il tema delle risorse è un falso problema. Perché i soldi si trovano se si usano bene quelli che ci sono".
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Ecco la mano artificiale made in Italy, disponibile dal 2017
13:58 16 APR 2015
(AGI) - Roma, 16 apr. - E' pronta la prima mano artificiale made in Italy e sara' disponibile dal 2017. Inail e Iit - Istituto Italiano di Tecnologia, hanno infatti completato il primo prototipo di mano artificiale poliarticolata e polifunzionale, antropomorfa, derivata dalla tecnologia robotica e
perfezionata verso il paziente grazie alle competenze tecniche del Centro Protesi Inail di Budrio. La nuova mano e' stata presentata oggi dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Il progetto completamente made in Italy, vede la luce dopo circa un anno dalla sigla dell'accordo Inail- Iit, del dicembre 2013, per lo sviluppo di nuovi dispositivi protesici e riabilitativi avanzati, con investimenti congiunti complessivi pari a 11,5 milioni di euro. Durante la presentazione Marco Zambelli, il primo paziente del Centro Protesi Inail che ha sperimentato la nuova mano, ha mostrato le funzionalita' e il buon livello di utilizzo della stessa, dopo un primo periodo di addestramento. La nuova mano, spiega una nota, consente il recupero della funzionalita' complessiva ai pazienti amputati di arto superiore.
Realizzata con il contributo della tecnologia 3D-printing, in materiale plastico e con alcune componenti metalliche, la mano artificiale e' robusta e leggera (meno di 500 gr) ed estremamente flessibile, grazie all'ingegnerizzazione di un tendine artificiale che consente di riprodurre i movimenti naturali. Il paziente controlla la mano protesica attraverso due sensori che recuperano il segnale naturale dei muscoli residui. Il dispositivo non prevede operazioni invasive per il paziente ma rappresenta uno strumento indossabile con semplicita' sull'arto amputato.
Entro il 2017, a conclusione della fase di sviluppo preclinico con i pazienti del Centro Protesi Inail di Budrio, la nuova mano artificiale sara' resa disponibile alle persone con specifica disabilita'. La produzione e la commercializzazione saranno affidate a una nuova start up, che sta nascendo in seno a Iit. Il progetto scientifico, guidato da Antonio Bicchi, Giorgio Grioli e Manuel Catalano di Iit, e' stato sviluppato verso il paziente grazie al lavoro congiunto con Rinaldo Sacchetti, Emanuele Gruppioni e Simona Castellano per Inail. Il gruppo di lavoro ha visto il coinvolgimento di venti fra ricercatori, sviluppatori dei laboratori Iit e personale tecnico e medico del Centro Protesi Inail di Budrio.
Questo dispositivo protesico rientra in una piu' ampia strategia progettuale nata dalla collaborazione fra IIT e INAIL denominato Rehab Technologies che prevede lo sviluppo di tecnologie che permettano all'uomo di migliorare la propria qualita' della vita, eliminando le barriere derivanti da inabilita' temporanee o permanenti. Gli ulteriori dispositivi attualmente in fase Salute
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La mano bionica dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e Inail
Pronta prima mano stampata in 3D
Bene i test sull'uomo, in commercio entro 2017
16 aprile, 11:37
E' pronta la prima mano artificiale stampata in 3D, e' robusta e leggera ed ha affrontato con successo i primi test sull'uomo.
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Presentata a Roma, è stata realizzata nell'ambito dell'accordo firmato nel dicembre 2013 da Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e Inail per lo sviluppo di protesi tecnologicamente avanzate e con ANSA > Scienza&Tecnica > Biotech > Pronta prima mano stampata in 3D
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Home / Altre sezioni / Scienza e Innovazione /Arriva il prototipo di mano artificiale robotica Made in Italy
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Arriva il prototipo di mano artificiale robotica Made in Italy
Roma, 16 apr. (askanews) - Arriva il primo prototipo di mano artificiale derivata dalla tecnologia robotica Made in Italy. Si tratta di un arto poliarticolato, polifunzionale e antropomofo che sarà disponibile a partire dal 2017. Il progetto nasce da un accordo tra l'Istituto italiano di Tecnologia e l'Inail ed è stato presentato nel corso di una conferenza che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, del presidente dell'Inail, Massimo De Felice, e del presidente Iit, Gabriele Galateri di Genola.
Durante la presentazione Marco Zambelli, il primo paziente del Centro Protesi Inail che ha
sperimentato la nuova mano, ha mostrato le funzionalità e il buon livello di utilizzo della stessa, dopo un primo periodo di addestramento.
La nuova mano consente il recupero della funzionalità complessiva ai pazienti amputati di arto superiore. Realizzata con il contributo della tecnologia 3D-printing, in materiale plastico e con alcune componenti metalliche, la mano artificiale è robusta e leggera (meno di 500 grammi) ed
estremamente flessibile, grazie all'ingegnerizzazione di un tendine artificiale che consente di riprodurre i movimenti naturali. Il paziente controlla la mano protesica attraverso 2 sensori che recuperano il segnale naturale dei muscoli residui. Il dispositivo non prevede operazioni invasive per il paziente ma rappresenta uno strumento indossabile con semplicità sull'arto amputato. Obiettivo è ottenere un dispositivo altamente ergonomico e con consumi ottimizzati.
Entro il 2017, a conclusione della fase di sviluppo preclinico con i pazienti del Centro Protesi Inail di Budrio, il dispositivo verrà reso disponibile alle persone con specifica disabilità. La produzione e la commercializzazione saranno affidate ad una nuova start up, che sta nascendo in seno ad Iit, con l'obiettivo di valorizzare questa tecnologia sia sul mercato nazionale che internazionale (Europa ed
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pubblicato il 16/apr/2015 12:44
Progetto Inail-Iit. Sarà disponibile dal 2017
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#salute
Video unico nel settore".
Il progetto completamente "made in Italy", vede la luce dopo circa 1 anno dalla sigla dell'accordo Inail-Iit, del dicembre 2013 per lo sviluppo di nuovi dispositivi protesici e riabilitativi avanzati, con investimenti congiunti complessivi pari a 11,5 milioni di euro.
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SCIENZE E TECNOLOGIE
Pronta prima mano stampata in 3D
12:31 (ANSA) - ROMA - E' pronta la prima mano artificiale stampata in 3D, e' robusta e leggera ed ha affrontato con successo i primi test sull'uomo. Presentata oggi a Roma, è stata realizzata nell'ambito dell'accordo firmato nel dicembre 2013 da Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e Inail per lo sviluppo di protesi
tecnologicamente avanzate e con investimenti congiunti complessivi pari a 11,5 milioni di euro. Potrà essere in commercio entro il 2017.
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Comunicato Stampa - INAIL e IIT Istituto Italiano di Tecnologia -, hanno completato il primo prototipo di mano artificiale poliarticolata e polifunzionale, antropomorfa, derivata dalla tecnologia robotica dell’IIT e perfezionata verso il paziente grazie alle competenze tecniche del Centro Protesi INAIL di Budrio.
La nuova mano è stata presentata oggi alla presenza di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute.
Massimo De Felice, Presidente INAIL, Gabriele Galateri di Genola, Presidente IIT, Giuseppe Lucibello, Direttore Generale INAIL, Roberto Cingolani, Direttore Scientifico IIT Giovanni Paura, Direttore Centrale Prestazioni Sanitarie e Reinserimento INAIL, Simone Ungaro, Direttore Generale IIT e Coordinatore del Progetto Rehab Technologies, Angelo Andretta,
Direttore del Centro Protesi Inail.
Durante la presentazione il Signor Marco Zambelli, il primo paziente del Centro Protesi INAIL che ha sperimentato la nuova mano, ha mostrato le funzionalità e il buon livello di utilizzo della stessa, dopo un primo periodo di addestramento.
La nuova mano consente il recupero della funzionalità complessiva ai pazienti amputati di arto superiore. Realizzata con il contributo della tecnologia 3D-printing, in materiale plastico e con alcune componenti metalliche, la mano artificiale è robusta e leggera (meno di 500 gr) ed estremamente flessibile, grazie all’ingegnerizzazione di un tendine artificiale che consente di riprodurre i movimenti naturali. Il paziente controlla la mano protesica attraverso 2 sensori che recuperano il segnale naturale dei muscoli residui. Il dispositivo non prevede operazioni invasive per il paziente ma rappresenta uno strumento indossabile con semplicità sull’arto amputato. Obiettivo è ottenere un dispositivo altamente ergonomico e con consumi ottimizzati.
Entro il 2017, a conclusione della fase di sviluppo preclinico con i pazienti del Centro Protesi INAIL di Budrio, il dispositivo verrà reso disponibile alle persone con specifica disabilità. La produzione e la commercializzazione saranno affidate ad una nuova start up, che sta nascendo in seno ad IIT, con l’obiettivo di valorizzare questa tecnologia sia sul mercato nazionale che internazionale (Europa ed USA in primis), grazie alla competitività dei costi, all’avanzato contenuto tecnologico e ad un design unico nel settore. l progetto completamente “made in Italy”, vede la luce dopo circa 1 anno dalla sigla dell’accordo INAILIIT, del dicembre 2013 per lo sviluppo di nuovi dispositivi protesici e riabilitativi avanzati, con investimenti congiunti complessivi pari a 11,5 milioni di euro. Il progetto scientifico, guidato da Antonio Bicchi, Giorgio Grioli e Manuel Catalano di IIT, è stato sviluppato verso il paziente grazie al lavoro congiunto con Rinaldo Sacchetti, Emanuele Gruppioni e Simona Castellano per INAIL. Il gruppo di lavoro ha visto il coinvolgimento di 20 fra ricercatori, sviluppatori dei laboratori IIT e personale tecnico
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SCIENTIFICAMENTE Salute: testata con successo Softhand, la prima mano artificiale Made in Italy, stampata in 3D [VIDEO]
di Neal
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campo ortopedico, neurologico e tutte le patologie connesse all’invecchiamento. Queste tre linee di produzione saranno sviluppate industrialmente e commercializzate dalla start up di IIT entro il 2017.
Con questi progetti, INAIL e IIT consolidano la loro collaborazione ed il loro impegno sui temi della disabilitò, per rendere disponibili dispositivi avanzati a costi competitivi, maggiormente sostenibili dal sistema sanitario e dai pazienti. Obiettivo di INAIL è offrire ai propri infortunati sul lavoro dispositivi tecnici evoluti che facilitino il percorso di reinserimento nel contesto lavorativo e sociale, mettendo i risultati di tale innovazione a disposizione di tutte le persone con analoga disabilità.
Obiettivo di IIT è rilanciare l’industria italiana grazie al trasferimento di tecnologie ad alto contenuto innovativo nel tessuto produttivo del Paese.
Disponibile dal 2017, presentata oggi a Roma, la Softhand, avrà un costo competitivo e un'ampia gamma di funzionalità. Si tratta di una protesi polifunzionale e poliarticolata che ha affrontato con successo i primi test sull'uomo. Sarà in commercio entro il 2017. Secondo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il dispositivo potrebbe essere inserito nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
"Credo che per il 2017, quando la mano automatica sarà pronta, sarà possibile inserirla nei Lea, superando così il gap finanziario ed economico che fa la differenza tra chi può averla e chi no", ha dichiarato il ministro Lorenzin, presente alla conferenza stampa. "Ora dobbiamo porci il problema - ha aggiunto - di come trasferire questa tecnologia a tutti i pazienti". Il ministro ha inoltre osservato che "l'elenco protesi era fermo da lustri" e che "quello delle risorse è un falso problema percé' le risorse si trovano se vengono utilizzate bene quelle che ci sono".
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La SoftHand Pro, mano artificiale poliarticolata e polifunzionale, antropomorfa, derivante dalla tecnologia robotica della Pisa/IIT SoftHand, è un sistema protesico di arto superiore composto da mano e polso.
Le protesi di arto superiore sono la principale sfida per il settore della protesica. La complessità dell’arto superiore è infatti molto elevata, in quanto la mano svolge funzioni non ripetitive ed estremamente variegate che richiedono diversi gradi di precisione e forza.
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I dispositivi attualmente presenti sul mercato mirano al massimo recupero delle funzionalità, fornendo ai pazienti un considerevole numero di opzioni di presa. Resta però evidente la distanza dalla mano umana che, con i suoi molti gradi di libertà e l’elevato numero di ricettori sensoriali, è in grado di adattarsi sia a compiti di precisione che di potenza, svolgendo inoltre un ruolo centrale nella vita di tutti i giorni, sia da un punto di vista funzionale che sociale.
La mano protesica di Rehab Technologies sarà realizzata con lo scopo di essere facilmente utilizzabile, robusta, a basso costo e semplice ma con la capacità di raggiungere un livello di versatilità di presa ed un aspetto paragonabili a quelli della mano umana.
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Ecco la prima mano 'bionica': costruita con la stampante 3D, si indossa come un guanto
Via al made in Italy di derivazione robotica: sarà disponibile a partire dal 2017 grazie al lavoro congiunto di Inail e Iit.
una nuova start- up si occuperà della produzione e commercializzazione FOTO
Budrio (Bologna), 16 aprile 2015 - Inail e Iit (Istituto italiano di tecnologia), hanno completato il primo prototipo di mano artificiale poliarticolata e polifunzionale, antropomorfa, derivata dalla tecnologia robotica dell’Iit e perfezionata verso il
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Bologna, la prima mano 'bionica'
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paziente grazie alle competenze tecniche del Centro protesi Inail di Budrio (FOTO). La nuova mano è stata presentata alla presenza di Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Beatrice Lorenzin, ministro della Salute. Massimo De Felice, presidente Inail, Gabriele Galateri di Genola, presidente Iit, Giuseppe Lucibello, direttore generale Inail, Roberto Cingolani, direttore scientifico Iit Giovanni Paura, direttore centrale prestazioni sanitarie e reinserimento Inail, Simone Ungaro, direttore generale Iit e coordinatore del Progetto rehab technologies, Angelo Andretta, direttore del Centro protesi Inail.
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Questo dispositivo protesico rientra in una più ampia strategia progettuale nata dalla collaborazione fra Iit e Inail denominato Rehab Technologies (www.iit.it) che prevede lo sviluppo di tecnologie che permettano all’uomo di migliorare la propria qualità della vita, eliminando le barriere derivanti da inabilità temporanee o permanenti. Gli ulteriori dispositivi attualmente in fase di pre-industrializzazione sono un esoscheletro motorizzato per la deambulazione di persone paraplegiche e una piattaforma robotica per la riabilitazione in campo ortopedico, neurologico e tutte le patologie connesse all’invecchiamento. Queste tre linee di produzione saranno sviluppate industrialmente e commercializzate dalla start up di Iit entro il 2017. Con questi progetti, Inail e Iit consolidano la loro collaborazione ed il loro impegno sui temi della disabilitò, per rendere disponibili dispositivi avanzati a costi competitivi, maggiormente sostenibili dal sistema sanitario e dai pazienti. Obiettivo di Inail è offrire ai propri infortunati sul lavoro dispositivi tecnici evoluti che facilitino il percorso di reinserimento nel contesto lavorativo e sociale, mettendo i risultati di tale innovazione a disposizione di tutte le persone con analoga disabilità. Obiettivo di Iit è rilanciare l’industria italiana grazie al trasferimento di tecnologie ad alto contenuto innovativo nel tessuto produttivo del Paese.
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È pronta la prima mano artificiale
stampata in 3D, costerà come uno scooter
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«La mano costerà come uno scooter» e la
commercializzazione avverrà nell’ambito di una start up, che sta nascendo nell’ambito dell’Iit., ha detto il direttore scientifico dell’Iit, Roberto Cingolani, nell’evento organizzato a Roma per presentare la mano robotica e al quale hanno partecipato i ministri della Salute, Beatrice Lorenzin, e del Lavoro, Giuliano Poletti, e il presidente dell’Inail, Massimo De Felice.
«È una mano vera e semplice da utilizzare, anche se è il risultato di una tecnologia complessa», ha osservato il padre del progetto, Antonio Bicchi, direttore del centro ricerche Piaggio dell’università di Pisa. Realizzata in materiale plastico con alcune componenti metalliche, la mano artificiale è robusta, leggera e flessibile. Un tendine artificiale permette di riprodurre i movimenti naturali, mentre due sensori catturano i segnali naturali dei muscoli residui.
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