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Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca On.le Stefania Giannini

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Academic year: 2022

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Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca On.le Stefania Giannini

Al Ministro della Salute On.le Beatrice Lorenzin

Al Sottosegretario Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca On.le Davide Faraone

Al Sottosegretario Ministero della Salute On.le Vito De Filippo

Al Direttore generale - Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore

Dott.ssa Maria Letizia Melina

Al Direttore generale – Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale

Dott.ssa Rossana Ugenti LORO SEDI

Prot. n.215/16 PN/pu Roma, 24 agosto 2016

Oggetto: Iscrizione Massofisioterapisti post 99 al terzo anno del Corso di Laurea in Fisioterapia in seguito Sentenza del Consiglio di Stato 01105/2015

Si torna a informare della gravissima situazione che si va verificando in diversi Atenei di varie Regioni per le numerose domande di massofisioterapisti in possesso di semplici attestati regionali rilasciati dopo il 1999, che chiedono e talvolta ottengono l’ammissione al terzo anno di corso per l’ottenimento della laurea in Fisioterapia, in spregio ad ogni programmazione ministeriale.

Il tema è stato affrontato anche in occasione di una riunione presso il MIUR ancora nel mese di febbraio c.a., alla presenza della dott.ssa Melina, cui è seguita una nostra nota in data 4 aprile 2016 (in allegato), auspicando un intervento da parte dello stesso Ministero, per le implicazione che la vicenda comporta.

Infatti, in questo modo non viene alterato solamente l’impianto del calcolo del

fabbisogno formativo concordato con il MS, le Regioni e le Professioni, ma si creano percorsi

che possiamo definire “facilitati” per l’accesso a questo CdL che ogni anno vede moltissimi

giovani concorrere ai test regolarmente banditi dalle sedi universitarie.

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La questione ha ormai assunto valenza nazionale ed è sfociata anche in numerosi contenziosi avanti la Giustizia Amministrativa, che si è diversamente pronunciata, affermando, in alcuni casi, che i titoli di massofisioterapista non sono equipollenti alla laurea in fisioterapia e non consentono l’esercizio della professione, ma nel contempo sostenendo l’obbligo per l’Università di considerare questi percorsi formativi senza necessità che i richiedenti passino prima per i test di ammissione. Per sostenere queste decisioni si fa riferimento, a nostro avviso in modo improprio, a quanto previsto dall' art. 5, comma 7, d.m.

22 ottobre 2004, n. 270.

Altre implicazioni e possibili interventi erano stati evidenziati nella riunione e sono riportate nella nota citata, cui si rimanda.

Nei mesi successivi e fino ad oggi il ricorso ai TAR Regionali si è accresciuto e, per quanto risulta dagli atti in nostro possesso, sono interessate le sedi di Napoli, Catania, Roma Sapienza, Brescia, Catanzaro, Genova, Napoli II, Palermo, Pavia, Torino.

Si sta in altre parole facendo strada una sorta di vera e propria sanatoria di fatto, visto che con un artificio giuridico-legale, applicando impropriamente e al di fuori della sua ratio una norma dettata ad altri fini, si stanno ipotizzando equipollenti ad un percorso di laurea i titoli rilasciati da una scuola per massofisioterapisti che dovrebbe formare solo operatori sanitari ausiliari di interesse regionale, a cui si accede con un diploma di scuola media inferiore e che non è quindi di livello universitario.

Inoltre, e ciò è ovvio, l’Università non è parte di questa formazione.

Se non si interviene prontamente nell'immediato futuro le università si troveranno costrette ad immatricolare centinaia di questi massofisioterapisti e saranno costrette ad alterare la normale programmazione formativa a scapito degli studenti in corso che hanno avuto accesso attraverso la normale programmazione del fabbisogno formativo e hanno superato i test di ammissione.

Si ritiene che tutto ciò nel nostro Paese non debba e non possa accadere e pertanto, con la presente si chiede di voler intervenire al più presto per fornire alle Università un orientamento certo sulla linea da seguire in riferimento alla normativa esistente.

Nel contempo si chiede che venga presa ogni necessaria iniziativa volta a risolvere la questione anche con eventuali interventi di tipo normativo.

Si resta a completa disposizione per fornire ogni supporto documentale e istruttorio, chiedendo altresì una nuova convocazione d’urgenza di un tavolo tecnico-giuridico per affrontare le predette tematiche.

Cordiali saluti.

Il Presidente Nazionale A.I.FI.

Dott. Mauro Tavarnelli

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