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e aziende che allevano animali da reddi- to, in particolare quelle della Pianura Pa- dana e delle aree collinari e montane a zoo- tecnia forte,utilizzano numerose tipologie di strutture rurali.Per struttura rurale si inten- de, in generale, un manufatto realizzato in ambito agricolo che prevede una consisten- te,se non preponderante,componente edili- zia. Quando tale componente si manifesta con la presenza di un vero e proprio fabbri- cato,caratterizzato da una struttura portan- te e da una copertura, si parla più precisa- mente di edificio rurale.Gli usi ai quali possono essere destinate le strutture rurali sono essenzialmente i se- guenti:
allevamento di animali (stalla, ovile, por- cilaia,pollaio,ecc.);
svolgimento di specifiche attività inerenti l’allevamento (ad esempio la zona di mungitura nelle stalle da latte);
stoccaggio,trattamento e preparazione di alimenti (fienili,sili,impianti di essiccazio- ne per foraggi, mangimifici aziendali, ecc.);
stoccaggio di lettimi;
ricovero di macchine e attrezzi e officina aziendale per piccole riparazioni;
stoccaggio, trattamento e sfruttamento energetico di effluenti zootecnici (conci- maie, vasche per liquami, impianti per produzione di biogas,ecc.).
una migliore organizzazione del lavoro e il risparmio di manodopera nelle opera- zioni di stalla;
la limitazione dei consumi energetici e lo sfruttamento di risorse energetiche alter- native;
la possibilità di installare agevolmente nuove dotazioni tecnologiche e di appor- tare modifiche alle strutture.
I vincoli normativi possono tra l’altro ri- guardare:
l’impatto ambientale (prevenzione e ridu- zione dei rischi di inquinamento);
il benessere animale;
la qualità igienico-sanitaria dei prodotti;
la salute e sicurezza dei lavoratori;
l’assetto urbanistico e il paesaggio.
Ad ulteriore testimonianza di quanto sia ri- levante l’edilizia per il settore zootecnico, si vogliono ricordare due aspetti,fra i tanti:
1. la stragrande maggioranza delle indica- zioni e dei parametri misurabili riportati dalle normative europee sul benessere animale fa riferimento ad aspetti pretta- mente edilizi (sistemi di stabulazione, superfici minime d’allevamento,controllo ambientale dei ricoveri, sistemi per l’ali- mentazione e l’abbeverata, tipi di pavi- mento);
2.le nuove strutture d’allevamento o gli inter- venti di ristrutturazione di ricoveri esistenti, oltre a richiedere investimenti particolar- mente impegnativi che possono incidere in modo rilevante sul bilancio aziendale, condizionano fortemente e per lungo tem- po la vita e la produttività degli animali e dell’uomo.
L’ALLESTIMENTO DEI PROGETTI La realizzazione di un nuovo ricovero per l’allevamento di animali,quindi,è un’opera- zione assai complessa dal punto di vista tec- nico-progettuale,per i differentiaspetti che si devono considerare e per i numerosi vin- coli che si devono rispettare.Una fase parti- colarmente delicata è certamente quella iniziale dell’allestimento del progetto, per- ché da essa dipende in misura rilevante la
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Le strutture per l’allevamento
INTRODUZIONE
L’edilizia rurale, branca tecnico-scientifica che si occupa appunto delle strutture e degli impianti per l’agricoltura, ha assunto negli ultimi 40 anni un’importanza crescente nel comparto agrozootecnico e ha permesso, unitamente al progresso scientifico e tecno- logico in altri campi coinvolti nella produ- zione (genetica, alimentazione, ecc.), il pro- gressivo miglioramento delle tecniche pro- duttive e l’aumento del reddito dell’azienda agricola.L’edilizia zootecnica,in particolare, è tanto più rilevante in una realtà produttiva come quella padana,nella quale i principali comparti zootecnici (bovino,suino ed avico- lo) si sono sviluppati con sistemi di alleva- mento in regime stallino e, spesso, con ele- vata concentrazione di animali.
OBIETTIVI AZIENDALI E VINCOLI NORMATIVI
Questa complessa materia cerca di fornire ri- sposte a numerose esigenze che, per sempli- cità,possono essere raggruppate in due cate- gorie: fabbisogni degli allevatori e problemi derivanti dall’applicazione di normative va- rie.Tra gli obiettivi delle aziende rientrano:
il miglioramento delle prestazioni produt- tive degli animali;
il contenimento delle patologie;
l’adeguata assunzione degli alimenti e dell’acqua di bevanda, con limitazione degli sprechi;
Capannone rurale adibito a deposito alimento/lettime.
possibilità di realizzare una struttura razio- nale ed adeguata alle necessità aziendali.
Per questo è basilare rivolgersi a progettisti qualificati, con esperienza consolidata nel campo dell’edilizia rurale,che sappiano co- niugare le esigenze del committente con la conoscenza tecnica, la tradizione locale e l’innovazione derivante dalla ricerca e dalla sperimentazione. È bene ricordare, infatti, che errori commessi nella fase progettuale, così come nelle successive fasi di costruzio- ne dell’opera,determinano inevitabilmente aggravi nei costi di produzione e un peggio- ramento dell’efficienza gestionale e tecnica dell’allevamento.
Bisogna inoltre considerare che l’attuale dif- ficile situazione della zootecnia italiana po- ne molte aziende di fronte ad un bivio: o in- vestire subito, nonostante tutto, per miglio- rare radicalmente la situazione strutturale e organizzativa del proprio allevamento,pun- tando a un miglioramento della redditività dell’impresa, ma esponendosi al contempo a notevoli sforzi finanziari;oppure aspettare tempi migliori, stringendo i denti e conti- nuando a produrre magari in condizioni non ottimali sia per l’uomo (lavoro, sicurez- za),sia per gli animali (benessere,salute,igie- ne), sia per l’impresa (quantità e qualità dei prodotti).
Per personale esperienza,possiamo dire che in genere le aziende dotate, almeno sulla carta,di un “solido futuro”in termini di risor- se umane (figli giovani intenzionati a rima- nere in azienda per continuare il lavoro dei padri) scelgono la prima strada, che certo non è sgombra di insidie,ma che spesso è l’u-
nica che consente effettivamente all’impre- sa di avere una continuità generazionale.
Fra l’altro,investire in periodi di crisi è mossa strategicamente accorta, benché rischiosa, per la speranza di ritrovarsi alla sospirata ri- presa in condizioni di potenziale vantaggio rispetto alla concorrenza.
UNA SCELTA PONDERATA
Si può quindi dire che i ricoveri per animali rappresentano un mezzo di produzione di straordinaria importanza, che può fare la fortuna di un’azienda agro-zootecnica, ma anche creare molti problemi se la progetta- zione e la realizzazione non sono state cura- te in modo adeguato. Un ricovero corretta- mente progettato e realizzato consente agli animali ospitati di dare il meglio delle pro- prie potenzialità produttive, minimizzando l'influenza negativa delle variazioni micro- climatiche giornaliere e stagionali, garan-
tendo superfici e volumi congrui e creando condizioni di benessere ambientale.
È utile ricordare,però,che un “buon”ricovero per l’allevamento di animali non può suppli- re a carenze gravi nella gestione dell’azienda.
Questa semplice constatazione può essere verificata in molte situazioni reali, laddove il management inadeguato vanifica la vali- dità della dotazione strutturale e impiantisti- ca dell’azienda.Così come è possibile consta- tare anche l’opposto,e cioè che una gestione particolarmente curata e attenta riesce, al- meno in parte, a limitare i danni di strutture d’allevamento carenti e inefficienti. In so- stanza, la qualità delle strutture d’alleva- mento è elemento fondamentale che non si discute, punto di partenza per ogni azienda zootecnica che voglia ottenere reddito dai propri animali, ma poi serve dell’altro. Detto in altri termini,“una cosa è la qualità del vei- colo,un’altra è l’abilità del conducente”.■
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Sopra, silo orizzontale a trincea.
In alto a destra, vasche fuori terra di calcestruzzo armato per stoccaggio liquami.
(Foto Wolf System)
A destra, concimaia a platea per stoccaggio letame.