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RELAZIONE DI GESTIONE SEMESTRALE DEL FONDO ANIMA CRESCITA ITALIA AL 30/6/2017

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Academic year: 2022

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A.

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ANIMA SGR SPA

Capitale Sociale: Euro 23.793.000,00 interamente sottoscritto e versato.

La SGR è soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’azionista unico Anima Holding S.p.A.

Consiglio di Amministrazione

Presidente: Claudio Bombonato (indipendente)

Amministratore Delegato Marco Carreri e Direttore Generale:

Consiglieri: Maurizio Biliotti Alessandro Melzi D’Eril Livio Raimondi (indipendente) Gianfranco Venuti

Laura Furlan

Collegio Sindacale

Presidente: Antonio Taverna

Sindaci effettivi: Marco Barassi Tiziana Di Vincenzo

Sindaci Supplenti: Enrico Maria Mosconi Carlotta Veneziani

Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Depositario BNP Paribas Securities Services SA – Succursale di Milano

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INDICE

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DI ANIMA SGR S.p.A. ... 4 Anima Crescita Italia ... 9 Anima Iniziativa Italia ... 18

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A.

4 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DI ANIMA SGR S.p.A.

SULLA RELAZIONE DI GESTIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2017

Forma e contenuto della Relazione di Gestione Semestrale

La Relazione di Gestione Semestrale è stata redatta in conformità al Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio, emanato con Provvedimento della Banca d’Italia del 19 gennaio 2015 e successive modificazioni ed è costituita dalla Situazione Patrimoniale e dalla Situazione Reddituale.

Mercati finanziari

Il 2017 ha preso avvio con un’intonazione positiva sui mercati azionari, confortati da valutazioni diffusamente positive sulla ripresa della crescita globale, malgrado il periodico riemergere di tensioni nei contesti di crisi geopolitica (Medio Oriente, Nord Corea) abbia avviato alterne fasi di riduzione del rischio.

L'andamento positivo dei mercati azionari è stato alimentato da uno scenario macroeconomico benevolo e da una stagione positiva degli utili societari. Qualche temporaneo rallentamento negli Stati Uniti è derivato dallo scetticismo degli investitori in merito all’effettiva attuabilità della politica economica e fiscale promossa dall’amministrazione Trump, mentre il mercato azionario europeo ha reagito positivamente all’ampia vittoria alle elezioni francesi del candidato europeista Macron e del suo partito.

In Europa, tra maggio e giugno, i mercati hanno subito alcune prese di beneficio. Oltre all’indebolimento del tema reflazionistico, permangono alcuni rischi politici: alcune spinte euroscettiche, l’evoluzione del negoziato sulla Brexit, l’incerto quadro politico italiano limitano parzialmente l’effetto positivo dei dati sulla crescita. Flussi e performance positive sui paesi emergenti hanno tratto giovamento dalla debolezza del dollaro Usa. Dal punto di vista settoriale, nel primo semestre dell'anno, le sofferenze dei comparti legati alle materie prime sono da ricercarsi nelle flessioni dei prezzi del petrolio. A livello globale, le migliori performance nel semestre sono state registrate nel settore della tecnologia, seguito da quelli della salute e dei beni di consumo.

I mercati obbligazionari hanno registrato alterne dinamiche e fasi di volatilità. Il primo semestre 2017 ha riportato risultati complessivamente positivi negli indici globali in valuta locale, sia per la componente governativa sia per quella corporate bond. Per gli investitori europei, il rafforzamento della divisa comune ha completamente eroso le suddette performance portandole in negativo. Le aspettative di rialzo dell’inflazione e dei tassi sono state frenate da incertezze e tensioni di natura politica. L’incognita rappresentata dalle diverse tornate elettorali europee aveva agito da catalizzatore per un marcato rialzo degli spread. Le azioni e la retorica delle banche centrali hanno evidenziato un approccio prudente e moderato nel perseguire i prefissati obiettivi di politica monetaria.

Dal mese di marzo i tassi di interesse obbligazionari hanno mostrato una generale flessione. A guidare il movimento, oltre ai timori legati alle tensioni geopolitiche, la difficoltà dell'amministrazione americana nell’intraprendere il percorso di riforme promesse e la conseguente revisione delle aspettative di rialzo dei tassi da parte della Fed di 25 punti base nel FOMC di metà giugno, dopo quella di marzo, ampiamente attesa e già incorporata nei prezzi. I dati di crescita in Europa hanno continuato a sorprendere positivamente. In area Euro il differenziale tra BTP e Bund dopo aver toccato un picco massimo oltre la soglia di 200 punti base in prossimità di metà aprile, è poi sceso sensibilmente, collocandosi a fine semestre in prossimità di 168 punti base. La riduzione del rischio politico in area Euro ha guidato una ripresa del tratto a lunga scadenza dei mercati obbligazionari, in particolare nei paesi periferici.

Da inizio anno il mercato valutario ha mostrato, con fasi alterne, un progressivo rafforzamento dell’euro ed un indebolimento del dollaro Usa, sia nei confronti dell’euro sia delle altre principali divise (sterlina, yen). Il rafforzamento della sterlina britannica, in seguito all’annuncio di elezioni anticipate in Gran Bretagna, ha perso sensibilmente consistenza dopo la consultazione elettorale, alla luce del deludente esito per il partito di Governo.

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A.

5 Scenario macroeconomico

Le aspettative globali di crescita hanno mostrato alcuni segnali di incertezza. Il quadro macroeconomico appare eterogeneo: solidi i dati sulla produzione, dinamica dei consumi più debole, sostegno dalle indagini sulla fiducia di consumatori e produttori. Le aspettative di inflazione hanno attraversato una fase di debolezza, indotta in particolare dalla componente energia. Le politiche monetarie stanno assumendo connotazioni meno accomodanti: la Fed potrebbe effettuare un ulteriore terzo rialzo dei tassi nel corso del 2017 e non è escluso che la BCE possa mutare la rotta, qualora l'economia dell'area Euro continui a migliorare. In alcune aree restano vive tensioni geopolitiche (Medio Oriente, Russia, Nord Corea).

La Federal Reserve ha aumentato i tassi ufficiali di un ulteriore +0,25% (nella forchetta 1,00% - 1,25%), confermando di fatto le attese degli operatori. Sono previsti ulteriori aumenti dei tassi con gradualità e l’inizio della riduzione dei reinvestimenti, per iniziare un processo di graduale normalizzazione della politica monetaria, tenuto conto dell’evoluzione della politica fiscale e degli sviluppi dello scenario macroeconomico. Quest’ultimo si caratterizza per un quadro d’insieme positivo, alla luce di una crescita ed un’inflazione moderate e di un miglioramento progressivo del mercato del lavoro. La crescita statunitense rimane sostenuta dai consumi, degli investimenti e delle esportazioni, mentre la dinamica inflattiva stenta a raggiungere il target del 2% e non riesce a decollare il processo di riforme (in particolare quella fiscale e quella sanitaria) annunciato in campagna elettorale dal Presidente Trump.

La fase positiva dell’economia europea ha trovato conferma sia nei dati macroeconomici più recenti sia nella stagione degli utili, con revisioni prevalentemente al rialzo delle stime sugli utili aziendali. I risultati relativi al primo trimestre 2017 si sono confermati i migliori degli ultimi sei anni per le aziende europee, con crescita degli utili superiore al 20%. Le previsioni nel corso del semestre hanno fornito indicazioni verso prospettive di crescita stabili (il PIL 2017 aggregato in area Euro viene visto a +1,9%). La riunione della BCE di giugno ha confermato l’orientamento espansivo, garantendo il permanere di condizioni finanziarie accomodanti per favorire la ripresa e la convergenza dell’inflazione verso il target 2%. Sarà in buona parte l’andamento dei salari a determinare modi e tempi dell’uscita della BCE dalla politica monetaria espansiva. Lo scenario politico ha superato le incertezze connesse all’esito delle elezioni francesi, delle regionali tedesche, e, temporaneamente, al rischio di elezioni anticipate in Italia. Tali sviluppi hanno sensibilmente ridotto il rischio politico percepito nell’area Euro.

Oltre Manica permane un clima di incertezza in seguito all’esito delle elezioni anticipate indette dal primo ministro May caratterizzate da un responso inatteso e sfavorevole al partito di governo. In Italia i dati macroeconomici confermano un graduale ma contenuto percorso di recupero del PIL (con revisioni al rialzo) e dell’inflazione. La crescita confida sulla dinamica positiva dei consumi interni e sui benefici congiunti di una politica di bilancio moderatamente espansiva, un politica monetaria accomodante e bassi prezzi delle materie prime. Il primo trimestre 2017 ha registrato un lieve calo della disoccupazione, collocata a 11,6%. Le situazioni di crisi nel settore finanziario hanno trovato una risoluzione verso la fine del semestre. Il Governo ha implementato una correzione per l’anno in corso idonea a soddisfare la correzione dei conti richiesta dalla Commissione UE e ad evitare procedure di infrazione, in un quadro di sostenibilità della finanza pubblica. Il recente insuccesso del tentativo di riforma della legge elettorale ha reso molto meno probabile il ricorso anticipato alle urne. Tuttavia, si osserva una risalita del rischio politico, con un incremento di volatilità che potrebbe caratterizzare il periodo prima delle prossime elezioni.

In Giappone la crescita del PIL è trainata dagli investimenti, ma l’inflazione rimane ben lontana dall’obiettivo del 2%. Prosegue la fase di stabilizzazione dell’economia cinese (con crescita del PIL annualizzato a 6,9%), la dinamica del credito permane fluida e sostenuta, gli indicatori ciclici risultano orientati positivamente.

Prospettive future

Le previsioni sullo scenario economico globale permangono in generale orientate positivamente. Il superamento di alcuni timori di natura politica hanno consentito di rimuovere parte delle incertezze gravanti sul futuro dell’area Euro. I premi per il rischio continuano ad essere generalmente compressi.

Emergono segnali di stabilizzazione dell’economia: i mercati finanziari stanno iniziando a prezzare un incremento del livello di crescita globale più contenuto rispetto al passato. Le azioni delle banche centrali vedono la Fed procedere lungo il sentiero di normalizzazione della politica monetaria con uno stretto monitoraggio dell’inflazione, mentre la BCE appare manifestare un approccio ancora prudente in merito ad un futuro tapering, alla luce delle dinamiche dei prezzi. Sullo scenario globale permangono alcuni significativi fattori di incertezza e di potenziale rischio, il cui focus è particolarmente concentrato in USA, sulla reale efficacia delle azioni dell’amministrazione Trump. Occorre comunque considerare che gli

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6 indicatori macroeconomici statunitensi convergono in direzione di una continuazione della espansione economica. In area Euro la fiducia delle imprese ha continuato a crescere, suggerendo una possibile fase di accelerazione del PIL nell’arco dei prossimi trimestri. Sussiste la convinzione che la seconda metà dell’anno vedrà un’accelerazione della crescita, soprattutto per il contributo dei paesi emergenti e della Cina.

Relativamente alle valutazioni delle principali classi di attivi, nel medio termine, si ritiene opportuno privilegiare la classe azionaria rispetto a quella obbligazionaria. Il giudizio sui mercati azionari è complessivamente positivo pur con alcune fasi di volatilità ed assestamento. La prospettiva positiva nel breve termine è supportata dal permanere di una politica monetaria nel complesso accomodante, da un buon momento macroeconomico e dai solidi ritorni societari. Ulteriori eventuali futuri catalizzatori a livello globale potrebbero trovare sostegno nel disegno di obiettivi comuni per il rilancio dell’economia europea, nell’effettiva implementazione di una politica fiscale espansiva negli USA, nel soddisfacimento delle attese di inflazione in Giappone, ed in una possibile accelerazione dei mercati emergenti, incluso quello cinese. In Italia non mancano le incertezze: il mercato più avanti nell’anno potrebbe prezzare un incremento del rischio politico, con prese di beneficio prudenziali nel periodo che precederà le prossime elezioni. Inoltre, la positiva performance da inizio anno potrebbe ridurre nel breve i margini di apprezzamento. Rimangono evidenti le difficoltà di intraprendere un percorso riformatore virtuoso e di riduzione del debito pubblico. Alcuni elementi inducono tuttavia a giustificare un atteggiamento sempre costruttivo: i dati macroeconomici confermano il graduale, per quanto contenuto, percorso di recupero del PIL; la revisione degli utili societari è positiva. Scongiurato il ricorso anticipato alle urne, l’orizzonte più probabile dell’attuale governo appare collocarsi a fine legislatura, nel febbraio/marzo 2018. Il settore bancario, nonostante il problema dello smaltimento dei crediti deteriorati, sembra avere superato la critica situazione delle banche venete ed il momento più acuto della crisi. Successivamente al rialzo dei tassi da parte della Fed, la perdurante debolezza del dollaro Usa continua a costituire un fattore di sostegno per i mercati Emergenti. I fondamentali in miglioramento, il differenziale di crescita nel confronto con i paesi sviluppati, le valutazioni a sconto rispetto a questi ultimi, la crescita attesa e le revisioni positive sulle aspettative degli utili aziendali rappresentano ulteriori elementi di supporto. Sul comparto obbligazionario nel suo complesso viene espresso un giudizio leggermente negativo connesso ad un percorso di normalizzazione della politica monetaria che continuerà a caratterizzare le principali aree sviluppate. Questo vale nel medio periodo anche per la duration, tenuto conto delle dinamiche prospettiche dei tassi di interesse che si rifletteranno sui rendimenti obbligazionari attesi. Non sarà possibile escludere fasi di volatilità e battute d’arresto e la necessità di adottare approcci tattici dinamici. Riguardo alle principali valute, i giudizi attuali prevedono neutralità per le relazioni sterlina e yen vs euro. Sul dollaro la view permane negativa in relazione allo scenario generale molto costruttivo per l’area Euro. Il venir meno del rischio connesso all’esito delle presidenziali francesi ha contribuito a sostenere la forza della divisa europea. Andrà valutato l’andamento dell’euro nel breve periodo in relazione alle eventuali azioni disposte dalle Banche Centrali: il tema che prevale appare quello della convergenza. L’avvio di una fase di tapering da parte della BCE costituirebbe l’elemento con il maggior potenziale di spinta a favore di un rialzo dell’euro. L’esito delle elezioni anticipate in Gran Bretagna ha determinato un impatto sulla sterlina negativo nel breve termine; nel medio/lungo occorrerà verificare l’approccio dell’UE, finora improntato a posizioni nette nelle negoziazioni per la Brexit.

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7 Principi contabili

Registrazione delle operazioni

• Gli acquisti e le vendite di strumenti finanziari sono contabilizzati nel portafoglio del Fondo sulla base della data di effettuazione dell’operazione, indipendentemente dalla data di regolamento dell'operazione stessa.

• Nel caso di sottoscrizione di titoli di nuova emissione, la contabilizzazione nel portafoglio del Fondo avviene invece nel momento in cui l’attribuzione dei titoli è certa, ovvero, in ogni altro caso, nei termini previsti dal programma di offerta o dagli usi e consuetudini di Borsa.

• Il costo medio di acquisto ed il cambio medio di acquisto sono calcolati sulla base del valore di libro degli strumenti finanziari alla fine del periodo precedente modificato, rispettivamente, dal costo degli acquisti del periodo e dal loro cambio.

• Le plusvalenze e le minusvalenze sugli strumenti finanziari riflettono gli scarti tra il costo medio di carico ed il valore derivante dalla valorizzazione del portafoglio alla data della Relazione.

• La differenza tra il cambio medio di carico e il cambio alla data della Relazione origina le plusvalenze e le minusvalenze da cambio sugli strumenti finanziari in valuta detenuti e sulla giacenza di liquidità in divisa estera. Tali importi andranno a rettificare i valori di carico degli strumenti finanziari in portafoglio all’inizio dell’esercizio successivo.

• Gli utili e le perdite sui realizzi sono costituiti dalle differenze tra i costi medi di carico ed i relativi prezzi di vendita degli strumenti finanziari alienati nel corso del periodo, tenendo conto delle commissioni di negoziazione.

• Gli utili e le perdite da realizzi su cambi per operazioni in strumenti finanziari sono determinate dalla differenza tra il cambio medio degli acquisti effettuati nel periodo, come sopra indicato, ed il cambio del giorno dell’operazione.

• Gli utili e le perdite su negoziazione di divise sono originati dalla differenza tra il controvalore della divisa in giacenza, modificato dal controvalore medio degli acquisti effettuati nel periodo, ed il controvalore della divisa effettivamente negoziata.

• Le compravendite di divisa a termine concorrono alla determinazione del valore netto del fondo in termini di plusvalenza o minusvalenza in base al valore nominale valutato confrontando il cambio a termine pattuito con un cambio di riferimento, cioè il cambio a termine che si verrebbe a pattuire alla data della valutazione per un’operazione avente le stesse caratteristiche e stessa scadenza, calcolato utilizzando una curva tassi di mercato. Gli utili o le perdite da realizzi su cambi sono determinati quale differenza tra il cambio a termine del contratto di copertura ed il cambio di chiusura dell’operazione.

• Le differenze di cambio derivanti dalla conversione delle voci espresse in valuta estera sono contabilizzate in voci separate nella Relazione tenendo distinte quelle realizzate da quelle di valutazione; sempre nella sezione riguardante il risultato della gestione cambi sono state registrate le componenti reddituali delle operazioni di copertura del rischio di cambio.

• Le operazioni di deposito bancario sono registrate alla data di effettuazione. Il rateo interessi viene distribuito proporzionalmente lungo tutta la durata del deposito.

• Le operazioni di “pronti contro termine” e assimilabili sono registrate alla data di effettuazione delle operazioni e non influiscono sulla movimentazione di portafoglio, mentre i movimenti della liquidità a pronti trovano corrispettivo in movimenti di pari importo della liquidità da consegnare o da ricevere.

• La differenza tra i prezzi a pronti e quelli a termine viene distribuita, proporzionalmente al tempo trascorso, lungo tutta la durata del contratto come componente di reddito.

• La vendita o l’acquisto di contratti futures influenzano il valore netto del fondo attraverso la corresponsione o l’incasso dei margini di variazione, i quali incidono direttamente sulla liquidità disponibile e sul conto economico. Tali differenziali vengono registrati per competenza sulla base della variazione giornaliera tra i prezzi di chiusura del mercato di contrattazione e il costo dei contratti stipulati o i prezzi del giorno precedente; il valore degli Equity Swap è calcolato determinando il controvalore del nozionale iniziale più l’apprezzamento (oppure meno il deprezzamento) e gli eventuali dividendi, più o meno gli eventuali acquisti o vendite. Il valore attuale sarà dato dalla sommatoria delle quantità per il prezzo di chiusura dell’azione sottostante più l’eventuale dividendo netto staccato e non ancora incassato.

• I dividendi dei titoli azionari quotati nelle Borse Nazionali ed Internazionali sono rilevati in base al criterio della competenza riferita alla data dello stacco, al lordo delle ritenute d'imposta. Ove ciò non sia possibile gli stessi sono rilevati alla prima data utile successiva o al momento dell’incasso.

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• Gli oneri di gestione e le commissioni d’incentivo vengono registrati secondo il principio della competenza mediante l'iscrizione di appositi ratei sulla base di quanto previsto dai Prospetti informativi dei fondi.

• Gli interessi, gli altri proventi e gli oneri a carico del fondo sono calcolati secondo il principio della competenza temporale, anche mediante rilevazione dei ratei attivi e passivi;

• Le sottoscrizioni ed i rimborsi delle quote di OICR sono rilevati a norma del Regolamento del fondo e secondo il principio della competenza temporale.

Valutazione degli strumenti finanziari

• Per le azioni e gli strumenti assimilabili quotati, la fonte ufficiale di valorizzazione è prezzo di chiusura o l’ultimo prezzo disponibile rilevato sul mercato di quotazione. Nel caso in cui lo strumento non faccia prezzo in un dato giorno (ad esempio per mancanza di scambi o chiusura del mercato) verrà mantenuto il prezzo invariato. Nel caso di sospensione per oltre tre mesi, il titolo è trattato come non quotato.

• Per le azioni e gli strumenti assimilabili non quotati, la valorizzazione è effettuata mediante la stima del presunto valore di realizzo, tenuto conto di tutte le informazioni disponibili al momento del calcolo.

• Per i titoli obbligazionari liquidi la fonte ufficiale di valorizzazione è il prezzo Bloomberg Generic (media di prezzi calcolata dall’info provider Bloomberg) di fine giornata. Qualora, in un dato giorno, non sia stato fatto registrare un prezzo su tale fonte prezzo, ovvero questa sia evidenziata come anomala dal sistema di controlli, verranno utilizzati i prezzi alternativi rilevati su sistemi multilaterali di negoziazione o singoli contributori quali BofA Merrill Lynch, Bloomberg CBBT, Trax.

• Per i titoli obbligazionari illiquidi la valorizzazione è effettuata sulla base di un prezzo teorico calcolato mediante un apposito modello di valutazione. Nel caso in cui non si disponga di un adeguato modello di valorizzazione, la valorizzazione è effettuata mediante la stima del presunto valore di realizzo, tenuto conto di tutte le informazioni disponibili al momento del calcolo.

• La valutazione delle parti di OICR quotate è effettuata sulla base degli stessi criteri applicati alle azioni. La valutazione delle parti di OICR non quotate è effettuata sulla base dell’ultimo valore della parte stessa reso noto al pubblico, secondo le disposizioni del Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio emanato dalla Banca d’Italia.

• Per le posizioni in strumenti finanziari derivati quotati e liquidi, la fonte ufficiale di valorizzazione è il prezzo di regolamento o l’ultimo prezzo disponibile rilevato sul mercato di quotazione. Nel caso in cui lo strumento non faccia prezzo in un dato giorno (ad esempio per mancanza di scambi o chiusura del mercato) verrà mantenuto il prezzo invariato.

Le posizioni in total return swap e in currency forward sono valorizzate sulla base del prezzo teorico calcolato mediante un apposito modello di valutazione.

Le posizioni in strumenti finanziari derivati non quotati o illiquidi, diversi dai total return swap e dai currency forward, sono valorizzate sulla base del prezzo di mercato a cui gli operatori sono disposti a negoziare lo strumento stesso. Tale prezzo può essere fornito da una sola controparte (inclusa la controparte dell’operazione) o essere basato sui prezzi ricevuti da più controparti (ad esempio, la loro media). Nel caso in cui tale prezzo non sia disponibile o sia evidenziato come anomalo dal sistema di controlli, tali posizioni sono valorizzate sulla base del prezzo teorico calcolato mediante un apposito modello di valutazione.

• Le poste denominate in valute diverse da quella di denominazione dei fondi sono convertite in quest’ultima valuta utilizzando il tasso di cambio rilevato giornalmente dalla WM/Reuters accertato attraverso le rilevazioni dei principali contributori, calcolati da WM Company, sulla base dei dati resi disponibili sui circuiti informativi. Nel caso in cui i citati tassi di cambio non fossero disponibili, verranno utilizzati i tassi di cambio correnti, alla data di riferimento della valutazione, accertati quotidianamente dalla Banca Centrale Europea (BCE).

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Anima Crescita Italia

Nel primo semestre 2017 il fondo ha conseguito una performance positiva in termini assoluti e superiore al parametro di riferimento.

Il principale contributo alla performance relativa arriva dalla componente azionaria sia per il costante sovrappeso mantenuto sin dal lancio del fondo sia grazie alla selezione dei singoli titoli. Per quanto riguarda la componente obbligazionaria, i titoli societari hanno contribuito positivamente grazie al sovrappeso di quelli ad alto “beta” (considerati più rischiosi) concentrati sulle scadenze più brevi che hanno beneficiato di un significativo restringimento degli spread. I titoli governativi sono stati mantenuti in significativo sottopeso perché i rendimenti erano ritenuti poco attraenti, solo a ridosso di alcune correzioni sono stati comprati al fine di ridurre alcune posizioni di sottopeso in termini di duration. La componente valutaria ha contribuito positivamente, sebbene in modo marginale sul totale della performance relativa. Sotto il profilo allocativo, l’esposizione a i titoli societari è sempre stata nell’intorno del 50% e ai titoli governativi vicina al 10%, in sottopeso di circa il 10% rispetto al benchmark.

Il fondo ha prestato attenzione al rispetto dei parametri stabiliti dalla legge per i fondi Pir compliant:

l’esposizione ai titoli italiani (sia obbligazionari che azionari) è stata maggiore del 70% e l’esposizione ai titoli italiani non appartenenti al FTSE MIB è stata sopra il 21%, infine il fondo non ha superato l’esposizione ad un singolo emittente superiore al 10%. Nel semestre il fondo ha sovraperformato il benchmark di riferimento grazie anche ad un’esposizione complessiva mantenuta sempre di alcuni punti percentuali superiore rispetto al benchmark di riferimento. Nel semestre il fondo ha inoltre beneficiato di un contributo positivo particolarmente positivo dello stock picking, mentre hanno leggermente penalizzato la performance alcuni sottopesi sui settori più difensivi come consumi di base e farmaceutico.

Il posizionamento conferma una preferenza per il temi prevalentemente domestici ed esposti alla ripresa dell’Eurozona, mentre un generalizzato sottopeso è mantenuto sui titoli più esposti all’area dollaro che dopo avere beneficiato del significativo apprezzamento della valuta USA negli ultimi anni potrebbero ora essere parzialmente penalizzati da un certo apprezzamento dell’euro. Nel corso del semestre il fondo non ha utilizzato strumenti derivati ad eccezione dei contratti forward utilizzati per coprire l’esposizione valutaria di alcuni titoli in portafoglio.

Altri aspetti rilevanti alla gestione del Fondo – Distribuzione dei Proventi ANIMA CRESCITA ITALIA - Classe AD

In relazione alla classe per la quale è prevista la distribuzione dei proventi (classe AD), il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 28 luglio 2017, ha deliberato di procedere alla distribuzione dei proventi nella misura di euro 0,025 per quota. Gli importi verranno messi in pagamento il 7 agosto 2017 sulla base delle quote in circolazione esistenti il giorno precedente a quello della quotazione ex cedola del 28 luglio 2017, ai sensi del Regolamento Unico di Gestione parte B.2.

I proventi posti in distribuzione sono determinati in conformità a quanto previsto dal Regolamento del Fondo. Tenuto conto delle modalità di determinazione dei proventi distribuiti, gli stessi rappresentano a seconda dei casi il pagamento di un provento effettivamente conseguito dal fondo o un rimborso parziale del valore della quota o parte provento effettivamente conseguito e parte rimborso parziale della quota.

La comunicazione ai fini fiscali della natura degli importi distribuiti avviene con la Lettera di conferma inviata a ciascun sottoscrittore a cura della Società.

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RELAZIONE DI GESTIONE SEMESTRALE DEL FONDO ANIMA CRESCITA ITALIA AL 30/6/2017

SITUAZIONE PATRIMONIALE

ATTIVITA'

Situazione al Situazione a fine

30/06/2017 esercizio precedente

Valore complessivo In percentuale del totale attività

Valore complessivo

In percentuale del totale attività

A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 319.605.883 92,008%

A1. Titoli di debito 201.194.402 57,920%

A1.1 Titoli di Stato 33.525.845 9,651%

A1.2 Altri 167.668.557 48,269%

A2. Titoli di capitale 118.411.481 34,088%

A3. Parti di OICR 0,000%

B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI 5.375.000 1,547%

B1. Titoli di debito 5.375.000 1,547%

B2. Titoli di capitale 0,000%

B3. Parti di OICR 0,000%

C. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 0 0,000%

C1. Margini presso organismi di compensazione e garanzia 0,000%

C2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati 0,000%

C3. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati 0,000%

D. DEPOSITI BANCARI 0 0,000%

D1. A vista 0,000%

D2. Altri 0,000%

E. PRONTI CONTRO TERMINE ATTIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE 0,000%

F. POSIZIONE NETTA DI LIQUIDITA' 19.834.084 5,710%

F1. Liquidità disponibile 23.498.456 6,765%

F2. Liquidità da ricevere per operazioni da regolare 23.695.378 6,821%

F3. Liquidità impegnata per operazioni da regolare -27.359.750 -7,876%

G. ALTRE ATTIVITA' 2.554.788 0,735%

G1. Ratei attivi 2.499.153 0,719%

G2. Risparmio d'imposta 0,000%

G3. Altre 55.635 0,016%

TOTALE ATTIVITA' 347.369.755 100,000%

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PASSIVITA' E NETTO

Situazione al Situazione a fine 30/06/2017 esercizio precedente Valore complessivo Valore complessivo

H. FINANZIAMENTI RICEVUTI

I. PRONTI CONTRO TERMINE PASSIVI E OPERAZIONI ASSIMILATE

L. STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI 0

L1. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati quotati

L2. Opzioni, premi o altri strumenti finanziari derivati non quotati

M. DEBITI VERSO I PARTECIPANTI 500

M1. Rimborsi richiesti e non regolati 500

M2. Proventi da distribuire

M3. Altri

N. ALTRE PASSIVITA' 1.785.125

N1. Provvigioni ed oneri maturati e non liquidati 1.348.695

N2. Debiti di imposta

N3. Altre 436.430

TOTALE PASSIVITA' 1.785.625

VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO 345.584.130

VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE A 116.593

Numero delle quote in circolazione CLASSE A 22.435,785

Valore unitario delle quote CLASSE A 5,197

VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE AD 150.388

Numero delle quote in circolazione CLASSE AD 28.835,513

Valore unitario delle quote CLASSE AD 5,215

VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE AP 337.353.013

Numero delle quote in circolazione CLASSE AP 64.532.576,263

Valore unitario delle quote CLASSE AP 5,228

VALORE COMPLESSIVO NETTO DEL FONDO CLASSE F 7.964.136

Numero delle quote in circolazione CLASSE F 1.520.515,573

Valore unitario delle quote CLASSE F 5,238

Movimenti delle quote nel semestre - Classe A

Quote emesse 22.435,785

Quote rimborsate

Movimenti delle quote nel semestre - Classe AD

Quote emesse 28.835,513

Quote rimborsate

Movimenti delle quote nel semestre - Classe AP

Quote emesse 64.590.283,234

Quote rimborsate 57.706,971

Movimenti delle quote nel semestre - Classe F

Quote emesse 3.578.585,635

Quote rimborsate 2.058.070,062

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A. ANIMA CRESCITA ITALIA

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RELAZIONE DI GESTIONE SEMESTRALE DEL FONDO ANIMA CRESCITA ITALIA AL 30/6/2017

SEZIONE REDDITUALE

Relazione al 30/06/2017 Relazione esercizio precedente

A. STRUMENTI FINANZIARI QUOTATI 1.105.885

A1. PROVENTI DA INVESTIMENTI 1.583.367

A1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito 317.711

A1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale 1.265.656

A1.3 Proventi su parti di OICR

A2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI 115.288

A2.1 Titoli di debito -2.290

A2.2 Titoli di capitale 211.394

A2.3 Parti di OICR -93.816

A3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE -592.770

A3.1 Titoli di debito -528.070

A3.2 Titoli di capitale -64.700

A3.3 Parti di OICR

A4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI

FINANZIARI QUOTATI

Risultato gestione strumenti finanziari quotati 1.105.885

B. STRUMENTI FINANZIARI NON QUOTATI 354.421

B1. PROVENTI DA INVESTIMENTI 378.671

B1.1 Interessi e altri proventi su titoli di debito 378.671

B1.2 Dividendi e altri proventi su titoli di capitale

B1.3 Proventi su parti di OICR

B2. UTILE/PERDITA DA REALIZZI 0

B2.1 Titoli di debito

B2.2 Titoli di capitale

B2.3 Parti di OICR

B3. PLUSVALENZE/MINUSVALENZE -24.250

B3.1 Titoli di debito -24.250

B3.2 Titoli di capitale

B3.3 Parti di OICR

B4. RISULTATO DELLE OPERAZIONI DI COPERTURA DI STRUMENTI

FINANZIARI NON QUOTATI

Risultato gestione strumenti finanziari non quotati 354.421

C. RISULTATO DELLE OPERAZIONI IN STRUMENTI FINANZIARI

DERIVATI NON DI COPERTURA 0

C1. RISULTATI REALIZZATI 0

C1.1 Su strumenti quotati

C1.2 Su strumenti non quotati

C2. RISULTATI NON REALIZZATI 0

C2.1 Su strumenti quotati

C2.2 Su strumenti non quotati

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A. ANIMA CRESCITA ITALIA

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Relazione al 30/06/2017 Relazione esercizio precedente

D. DEPOSITI BANCARI 0

D1. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI

E. RISULTATO DELLA GESTIONE CAMBI -819.896

E1. OPERAZIONI DI COPERTURA -279.201

E1.1 Risultati realizzati 42.916

E1.2 Risultati non realizzati -322.117

E2. OPERAZIONI NON DI COPERTURA -283.903

E2.1 Risultati realizzati -182.104

E2.2 Risultati non realizzati -101.799

E3. LIQUIDITÀ -256.792

E3.1 Risultati realizzati -115.453

E3.2 Risultati non realizzati -141.339

F. ALTRE OPERAZIONI DI GESTIONE 0

F1. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRONTI CONTRO TERMINE E ASSIMILATE

F2. PROVENTI DELLE OPERAZIONI DI PRESTITO TITOLI

Risultato lordo della gestione di portafoglio 640.410

G. ONERI FINANZIARI 0

G1. INTERESSI PASSIVI SU FINANZIAMENTI RICEVUTI 0

G2. ALTRI ONERI FINANZIARI

Risultato netto della gestione di portafoglio 640.410

H. ONERI DI GESTIONE -1.746.177

H1. PROVVIGIONE DI GESTIONE SGR -1.501.950

Commissioni di gestione OICR collegati Classe A 20

Commissioni di gestione OICR collegati Classe F 2.031

Provvigioni di incentivo Classe A -1.350

Provvigioni di incentivo Classe AD -1.507

Provvigioni di incentivo Classe F -98.041

Provvigioni di gestione Classe A -514

Provvigioni di gestione Classe AD -725

Provvigioni di gestione Classe F -34.463

Commissioni di gestione OICR collegati Classe AD 30

Provvigioni di incentivo Classe AP -897.249

Provvigioni di gestione Classe AP -478.565

Commissioni di gestione OICR collegati Classe AP 8.383

H2. COMMISSIONI DEPOSITARIO -30.741

H3. SPESE PUBBLICAZIONE PROSPETTI E INFORMATIVA AL PUBBLICO -1.325

H4. ALTRI ONERI DI GESTIONE -212.161

I. ALTRI RICAVI E ONERI -22.724

I1. INTERESSI ATTIVI SU DISPONIBILTA' LIQUIDE 41

I2. ALTRI RICAVI 2

I3. ALTRI ONERI -22.767

Risultato della gestione prima delle imposte -1.128.491

L. IMPOSTE -686

L1. IMPOSTA SOSTITUTIVA A CARICO DELL’ESERCIZIO 0

L2. RISPARMIO DI IMPOSTA 0

L3. ALTRE IMPOSTE -686

L3. ALTRE IMPOSTE Classe A -3

L3. ALTRE IMPOSTE Classe AD -4

L3. ALTRE IMPOSTE Classe AP -290

L3. ALTRE IMPOSTE Classe F -389

Utile/perdita dell’esercizio -1.129.177

Utile/perdita dell’esercizio Classe A 3.977

Utile/perdita dell’esercizio Classe AD 4.923

Utile/perdita dell’esercizio Classe AP -1.667.861

Utile/perdita dell’esercizio Classe F 529.784

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A. ANIMA CRESCITA ITALIA

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Elenco analitico dei principali strumenti finanziari detenuti dal Fondo

Titoli Divisa Quantità Controvalore in Euro % su Totale

attività

FERROV DEL STATO 3.5% 13-13/12/2021 EUR 9.600.000 10.776.768 3,102%

LINEA GROUP HOLD 3.875% 13-28/11/2018 EUR 10.000.000 10.531.600 3,032%

ITALY CTZS 0% 16-28/12/2018 EUR 9.700.000 9.718.736 2,798%

IREN SPA 3% 14-14/07/2021 EUR 7.500.000 8.149.275 2,346%

MEDIOBANCA SPA EUR 856.016 7.395.978 2,129%

BPER BANCA 17-31/05/2027 EUR 7.000.000 7.174.300 2,065%

UNIPOL GRUPPO FI 3% 15-18/03/2025 EUR 6.800.000 6.720.848 1,935%

UNICREDIT SPA 3.25% 14-14/01/2021 EUR 6.100.000 6.697.800 1,928%

FINECOBANK SPA EUR 920.702 6.343.637 1,826%

ICCREA BANCA SPA 1.875% 14-25/11/2019 EUR 5.900.000 5.990.152 1,724%

IREN SPA EUR 2.919.088 5.919.910 1,704%

ENAV SPA EUR 1.537.506 5.793.323 1,668%

BANCA POP MILANO 4.5% 08-18/04/2018 EUR 5.350.000 5.462.350 1,572%

ASSICURAZIONI 08-31/12/2131 EUR 5.000.000 5.375.000 1,547%

BANCO BPM SPA EUR 1.749.911 5.127.239 1,476%

SARAS SPA EUR 2.483.958 5.062.306 1,457%

US TREASURY N/B 1.625% 16-15/02/2026 USD 5.700.000 4.746.929 1,367%

CDP RETI SRL 1.875% 15-29/05/2022 EUR 4.500.000 4.638.105 1,335%

MEDIOBANCA SPA 1.625% 16-19/01/2021 EUR 4.400.000 4.547.972 1,309%

SALINI IMPREGILO 3.75% 16-24/06/2021 EUR 4.000.000 4.363.320 1,256%

EI TOWERS 3.875% 13-26/04/2018 EUR 4.200.000 4.329.696 1,246%

POSTE VITA 2.875% 14-30/05/2019 EUR 3.900.000 4.083.456 1,176%

BANCA IFIS SPA 1.75% 17-26/05/2020 EUR 4.000.000 4.006.000 1,153%

PRYSMIAN SPA 2.5% 15-11/04/2022 EUR 3.700.000 3.886.702 1,119%

VITTORIA ASSICURAZIONI SPA EUR 322.755 3.856.922 1,110%

ASSICURAZIONI 12-12/12/2042 FRN EUR 3.000.000 3.711.690 1,069%

UNIONE DI BANCHE 4.3% 10-05/11/2017 EUR 3.501.600 3.537.666 1,018%

INTESA SANPAOLO 09-29/10/2049 FRN EUR 3.000.000 3.399.900 0,979%

INTESA SANPAOLO 1.125% 15-04/03/2022 EUR 3.200.000 3.244.032 0,934%

INDEL B SPA EUR 120.055 3.243.886 0,934%

US TREASURY N/B 1.75% 16-31/01/2023 USD 3.600.000 3.116.178 0,897%

TELECOM ITALIA 3.625% 16-25/05/2026 EUR 2.800.000 3.114.132 0,896%

NUOVO TRASPORTO 17-01/06/2023 EUR 3.000.000 3.039.990 0,875%

ENI SPA 1.5% 15-02/02/2026 EUR 3.000.000 3.033.870 0,873%

ANSALDO ENERGIA 2.75% 17-31/05/2024 EUR 3.000.000 3.031.170 0,873%

TELECOM ITALIA 3.625% 16-19/01/2024 EUR 2.700.000 3.002.697 0,864%

FINMECCANICA FIN 5.25% 09-21/01/2022 EUR 2.500.000 2.967.625 0,854%

LEONARDO SPA 1.5% 17-07/06/2024 EUR 3.000.000 2.961.720 0,853%

DEUTSCHLAND REP 0% 16-15/08/2026 EUR 3.000.000 2.894.610 0,833%

SESA SPA EUR 115.365 2.841.440 0,818%

ITALY BTPS 0.65% 16-15/10/2023 EUR 2.800.000 2.686.600 0,773%

TELECOM ITALIA-RSP EUR 4.152.604 2.678.430 0,771%

FNM SPA EUR 4.953.466 2.630.290 0,757%

ASSICURAZIONI GENERALI EUR 178.091 2.566.291 0,739%

UNIPOL GRUPPO FI 4.375% 14-05/03/2021 EUR 2.300.000 2.525.055 0,727%

DIASORIN SPA EUR 36.157 2.431.558 0,700%

OPENJOBMETIS SPA AGENZIA PER EUR 230.515 2.425.018 0,698%

INTESA SANPAOLO 10-30/09/2017 EUR 2.340.000 2.343.744 0,675%

TELECOM ITALIA 2.5% 17-19/07/2023 EUR 2.200.000 2.313.894 0,666%

UNICREDIT SPA 2.125% 16-24/10/2026 EUR 2.200.000 2.259.730 0,651%

LEONARDO S.P.A 4.5% 13-19/01/2021 EUR 2.000.000 2.257.740 0,650%

PIQUADRO SPA EUR 1.429.230 2.221.023 0,639%

BANCO POPOLARE 6.375% 11-31/05/2021 EUR 2.000.000 2.163.040 0,623%

UNICREDIT SPA EUR 127.437 2.083.595 0,600%

UNIONE DI BANCHE 17-15/09/2027 EUR 2.000.000 2.053.500 0,591%

MEDIOBANCA SPA 0.75% 17-15/02/2020 EUR 2.000.000 2.015.660 0,580%

UK TREASURY 1.5% 16-22/07/2026 GBP 1.700.000 1.987.725 0,572%

CALTAGIRONE SPA EUR 724.560 1.949.066 0,561%

RAI WAY SPA EUR 442.443 1.931.706 0,556%

US TREASURY N/B 1.375% 15-31/10/2020 USD 2.200.000 1.912.920 0,551%

ANSALDO ENERGIA 2.875% 15-28/04/2020 EUR 1.800.000 1.894.248 0,545%

ENI SPA 0.75% 16-17/05/2022 EUR 1.800.000 1.817.190 0,523%

INTESA SANPAOLO-RSP EUR 668.718 1.735.992 0,500%

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A. ANIMA CRESCITA ITALIA

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TRASPARENZA SULL’USO DELLE OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO TRAMITE TITOLI E DEI TOTAL RETURN SWAP NELL’INFORMATIVA PERIODICA DEGLI OICR

Alla data di riferimento della relazione periodica, il Fondo non presenta posizioni aperte relative ad operazioni di Finanziamento tramite titoli e Total Return Swap e non ha fatto ricorso a tali strumenti nel periodo di riferimento.

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A. ANIMA CRESCITA ITALIA

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A. ANIMA CRESCITA ITALIA

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A. ANIMA INIZIATIVA ITALIA

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Anima Iniziativa Italia

Nel primo semestre 2017 il fondo ha conseguito una performance positiva in termini assoluti e superiore rispetto al parametro di riferimento. I mercati azionari dell’Eurozona, e dell’Italia, continuano a beneficiare del miglioramento della situazione economica con previsioni di crescita del PIL in significativo rialzo da inizio anno: 1,85% per l’Eurozona (era l’1,3% a inizio anno) e 1,2% per l’Italia (era lo 0,8% a inizio anno). Le migliorate prospettive economiche si riflettono nelle previsioni prevalentemente al rialzo delle stime sugli utili aziendali; fa eccezione il settore energetico dove l’andamento negativo del prezzo del petrolio si ripercuote sulle quotazioni del settore. Un contributo ai rialzi dei mercati è venuto anche dalla riduzione della percezione di fragilità e di rischio che gli investitori internazionali nutrivano nei confronti dell’Eurozona; in particolare la larga vittoria alle presidenziali francesi del candidato europeista Macron ha rilanciato le attese di un’Eurozona più solida ed in grado di attuare politiche a maggiore sostegno della crescita. Inoltre i movimenti politici più populisti ed euroscettici faticano ad aumentare i consensi e sono usciti ridimensionati dalle recenti tornate elettorali.

Nel semestre il mercato italiano ha potuto beneficiare di una performance particolarmente positiva del settore bancario che ha superato il momento più acuto della crisi.

Brevi e contenuti movimenti negativi del mercato si sono avuti in particolari di fronte alle attese di un cambiamento di politica monetaria dal parte della BCE (che pur confermando il mantenimento del QE fino alla fine del 2017 comincia a creare le condizioni per una riduzione dello stimolo monetario) e alle incertezze sul fronte politico interno legato alle prossime elezioni politiche. Alcune dichiarazioni della BCE hanno indotto gli investitori a considerare più prossima la fine graduale dello stimolo monetario, determinando un certo rialzo dei tassi, un apprezzamento dell’euro e la conseguente rotazione settoriale a discapito dei titoli interest-rate-sensitive e a vantaggio dei finanziari.

Relativamente al comporto small/mid cap in Italia si è rivelata molto positiva l’introduzione dei PIR (Piani individuali risparmio), prodotti finanziari che investono prevalentemente su aziende italiane e almeno il 21% in small/mid cap italiane e che, se detenuti per almeno 5 anni, consentono alle persone fisiche l'esenzione dalle imposte sugli eventuali redditi di capitale e dalle imposte di successione.

Nel periodo il segmento small/mid ha infatti decisamente sovraperformato le large/cap. Tuttavia le valutazioni delle small/mid in alcuni casi cominciano a diventare piuttosto generose e questo spiega una maggiore cautela da parte degli investitori nelle ultime settimane del semestre. Inoltre, i significativi flussi di sottoscrizioni sui fondi PIR, che riteniamo proseguiranno nei prossimi mesi, stanno inducendo un maggior numero di Piazzamenti/IPO che contribuiscono a ridurre l’effetto distorsivo di un eccesso di domanda sul mercato. Un mercato più equilibrato ed un certo ridimensionamento di alcuni eccessi valutativi è certamente un aspetto positivo per le prospettive di medio/lungo periodo del mercato. Nel semestre il fondo ha sovraperformato il benchmark di riferimento grazie anche ad un’esposizione complessiva mantenuta sempre di alcuni punti percentuali superiore rispetto al benchmark di riferimento.

Nel semestre il fondo ha inoltre beneficiato di un contributo positivo particolarmente positivo dello stock picking con particolare riguardo al settore energetico (Saras), tecnologico (Sesa), industriale (Openjobs/Enav) e dei consumi discrezionali (Piquadro/Sogefi). Hanno invece leggermente penalizzato la performance alcuni sottopesi sui settori più difensivi come consumi di base e farmaceutico (Campari e Recordati non presenti in portafoglio). Come posizionamento si conferma una preferenza per il temi prevalentemente domestici ed esposti alla ripresa dell’Eurozona, mentre un generalizzato sottopeso è mantenuto sui titoli più esposti all’area dollaro che dopo avere beneficiato del significativo apprezzamento della valuta USA negli ultimi anni potrebbero ora essere parzialmente penalizzati da un certo apprezzamento dell’euro. Nel corso del semestre il fondo non ha fatto utilizzo di strumenti derivati.

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Società di Gestione del Risparmio ANIMA SGR S.p.A. ANIMA INIZIATIVA ITALIA

19 Altri aspetti rilevanti alla gestione del Fondo – Distribuzione dei Proventi

ANIMA INIZIATIVA ITALIA - Class AD

In relazione alla classe per la quale è prevista la distribuzione dei proventi (classe AD), il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 28 luglio 2017, ha deliberato di procedere alla distribuzione dei proventi nella misura di euro 0,128 per quota. Gli importi verranno messi in pagamento il 7 agosto 2017 sulla base delle quote in circolazione esistenti il giorno precedente a quello della quotazione ex cedola del 28 luglio 2017, ai sensi del Regolamento Unico di Gestione parte B.2.

I proventi posti in distribuzione sono determinati in conformità a quanto previsto dal Regolamento del Fondo. Tenuto conto delle modalità di determinazione dei proventi distribuiti, gli stessi rappresentano a seconda dei casi il pagamento di un provento effettivamente conseguito dal fondo o un rimborso parziale del valore della quota o parte provento effettivamente conseguito e parte rimborso parziale della quota.

La comunicazione ai fini fiscali della natura degli importi distribuiti avviene con la Lettera di conferma inviata a ciascun sottoscrittore a cura della Società.

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