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della convivenza e della relazionalità umana. Che bello, allora, poter già contemplare, secondo un'altra immagine quanto mai suggestiva dell'Apocalisse, tutte le genti e tutti i popoli radunati insieme in questa città, come in una tenda,
«la tenda di Dio» (cfr Ap 21,3)! E in questa cornice gloriosa non ci saranno più isolamenti, prevaricazioni e distinzioni di alcun genere — di natura sociale, etnica o religiosa — ma saremo tutti una cosa sola in Cristo.
Al cospetto di questo scenario inaudito e meraviglioso, il nostro cuore non può non sentirsi confermato in modo forte nella speranza. Vedete, la speranza cristiana non è semplicemente un desiderio, un auspicio, non è ottimismo: per un cristiano, la speranza è attesa, attesa fervente, appassionata del compimento ultimo e definitivo di un mistero, il mistero dell'amore di Dio, nel quale siamo rinati e già viviamo. Ed è attesa di qualcuno che sta per arrivare: è il Cristo Signore che si fa sempre più vicino a noi, giorno dopo giorno, e che viene a introdurci finalmente nella pienezza della sua comunione e della sua pace. La Chiesa ha allora il compito di mantenere accesa e ben visibile la lampada della speranza, perché possa continuare a risplendere come segno sicuro di salvezza e possa illuminare a tutta l'umanità il sentiero che porta all'incontro con il volto misericordioso di Dio.
Cari fratelli e sorelle, ecco allora che cosa aspettiamo: che Gesù ritorni! La Chiesa sposa aspetta il suo sposo! Dobbiamo chiederci però, con molta sincerità: siamo davvero testimoni luminosi e credibili di questa attesa, di questa speranza?
Le nostre comunità vivono ancora nel segno della presenza del Signore Gesù e nell'attesa calorosa della sua venuta, oppure appaiono stanche, intorpidìte, sotto il peso della fatica e della rassegnazione? Corriamo anche noi il rischio di esaurire l'olio della fede, e l'olio della gioia? Stiamo attenti! Invochiamo la Vergine Maria, madre della speranza e regina del cielo, perché ci mantenga sempre in un atteggiamento di ascolto e di attesa, così da poter essere già ora permeati dell'amore di Cristo e aver parte un giorno alla gioia senza fine, nella piena comunione di Dio e non dimenticatevi, mai dimenticare: «E così per sempre saremo con il Signore!» (1Ts 4,17).
Papa Francesco (Tratto dall’Udienza Generale del 15 ottobre 2014 Periodico parrocchiale
La Chiesa sposa aspetta il suo sposo
Cari fratelli e sorelle, buongiorno.
Durante questo tempo abbiamo parlato della Chiesa, della nostra santa madre Chiesa gerarchica, il popolo di Dio in cammino. Giovanni ci dice che nella Chiesa, sposa di Cristo, si rende visibile la «Gerusalemme nuova». Questo significa che la Chiesa, oltre che sposa, è chiamata a diventare città, simbolo per eccellenza
Se c’è un tempo che più degli altri richiama l’attesa questo è l’Avvento
Questo infatti ci prepara al Natale, in cui noi ricordiamo come l’uomo non è stato abbandonato nelle tenebre, nella morte e nel peccato, ma come Dio entrando nella storia sia venuto a cercarlo, andandogli incontro, facendosi bambino, uno come noi in tutto escluso il peccato.
Unico germoglio di speranza in un mondo che sembra lentamente morire soffocato dalla violenza, dall’indifferenza e dalla noia che egli stesso produce.
L’Avvento ci invita a preparare il nostro cuore perché questi sappia riconoscere come fecero i pastori, e i magi Dio che viene a visitarci.
Possa Lui trovare le porte del cuore “ aperte” e non “chiuse” come duemila anni fa.e avremo la capacità di amare, perdonare
e condividere con gli altri la nostra vita in noi porteremo una grande gioia e per noi sarà veramente Natale!«
Il Bambino protende nella mangiatoria le piccole mani……”Seguimi”, cosi dicono le mani del Bambino.
Se mettiamo le nostre mani nelle mani del Bambino divino e rispondiamo con un “Si” al suo “Seguimi”, allora siamo suoi, e libera è la via perché la sua vita divina possa riversarsi in noi››( Edith Stein)
Buon avvento. Felice attesa
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Pace e bene.
Sappiamo che il Signore elargisce doni a ciascuno di noi, per l’edificazione della Chiesa. Ecco perché tutti i cristiani sono corresponsabili di ciò che fa la Chiesa. La Parrocchia è di tutti, e tutti devono mettersi al servizio degli altri.
“Siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra”
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un organismo che rappresenta l’intera comunità parrocchiale nell’unità della fede e nella ricchezza dei suoi carismi e ministeri.
Rappresenta la comunità ma non la sostituisce: non è un centro di potere dove solo alcuni esercitano il governo della parrocchia; è occasione di incontro e di comunione tra le varie persone, le quali si riuniscono con l’intento di costruire insieme, di arricchirsi l’uno dei doni dell’altro.
Il CPP può essere paragonato a una squadra di operai che tentano di organizzare i vari lavori di costruzione: per questo ha bisogno di essere sostenuto attraverso
la preghiera e la fiducia di tutta la Comunità.
Diac. Renato
L’ANGOLO DEL DIACONO
Sono Maria Lombardo ho 36 anni, educatore professionale di formazione; lavoro c/o la comunità
3“Agorà” di Zafferia dal 2005.
E' il caso, il destino non so come nominarlo che mi porta a contatto con questa“realtà”. Mi spiego meglio; nel Maggio del 2005 frequentavo ancora l'Università e il mio piano di studi prevedeva un'esperienza di 200 ore di tirocinio da svolgere presso i centri menzionati nell'elenco stilato dalla Facoltà. Noi studenti potevamo esprimere tre preferenze che sarebbero state prese in considerazione per l'assegnazione del centro. Così feci anch'io; avevo il desiderio di fare esperienza nel campo della tossicodipendenza e giunsi ad Agorà nella convinzione di trovare una comunità per tossici. Giunta in loco però, scoprì che l'Università aveva erroneamente catalogato Agorà come comunità per tossicodipendenti. La comunità si occupava invece di riabilitazione psichiatrica. Sono bastate poche battute con i responsabili, con i ragazzi che erano ospiti della struttura per farmi prendere la decisione di rimanere comunque. La psichiatria era un mondo per me totalmente sconosciuto; diciamo che oltre le persone (compaesani) che le realtà periferiche, come il mio territorio di provenienza, integrano fortemente nel loro tessuto sociale non mi era mai capitato di venirci a contatto.
La parola “psichiatria” è una di quelle che appena la pronunci la maggior parte delle persone rabbrividiscono, evoca atmosfere cupe e rimanda a luoghi poco piacevoli come i così detti manicomi criminali o il Manicomio. Beh la realtà di Agorà nulla di tutto ciò. Ragazzi curiosi, desiderosi di conoscerti, di raccontarsi, di ricevere ma soprattutto di darti il loro affetto. Persone che hanno difficoltà a vestirsi, a mangiare, a svolgere quelle che per noi sono le normali attività quotidiane, persone che non riescono a gestire le loro paure, le loro ansie persone che hanno sicuramente sofferto e che portano con sé il peso che la patologia comporta. Persone spesso sole. Le problematiche sono svariate ma l'obiettivo principale è quello di restituire loro un vissuto che sa di “famiglia”.
Il 26/03/14 Padre Riccardo insieme al Diacono e ai fedeli della Parrocchia di Zafferia hanno organizzato la Via Crucis all'interno della nostra comunità. E' stata un'esperienza molto emozionante per tutti. Questo momento di preghiera e di condivisione ha fatto sì che anche gli ospiti di indole più solitaria ne prendessero parte; i ragazzi facevano a gara per leggere le preghiere e portare la croce, hanno cantato e partecipato al rito religioso con interesse e compostezza.
Alla fine i ragazzi erano visibilmente contenti e si è diffuso un senso di pace che ha restituito loro momenti di serenità. Cogliamo l'occasione per ringraziare Padre Riccardo, il Diacono e tutti i Fedeli nella speranza che questi momenti di aggregazione possano diventare sempre più frequenti.
Mi chiamo Teresa Cavarretta, ho 37 anni e sono socia della cooperativa Gocce dal 2000. La mia esperienza nella Comunità Agorà, nasce nel Novembre del 2003 quando la Comunità Agora viene ufficialmente aperta. Ricordo con entusiasmo quel momento, ero pervasa da un’infinità di emozioni; il desiderio era rispondere ad un’esigenza del territorio che aveva, ed ha, un forte bisogno residenziale nell’ambito della psichiatria, mettendomi in gioco principalmente come persona. Ho investito tutte le mie energie nella sfida dell’apertura della comunità ed insieme a me, due operatori e le dolcissime ragazze del servizio civile. Abbiamo trascorso anche il nostro tempo libero nella struttura e da lì a poco, attirando l’attenzione delle istituzioni dei servizi sociali e del dipartimento di salute mentale, nostri ambiti interlocutori, siamo riusciti ad incrementare il numero dell’utenza e a divenire una realtà del territorio, riconosciuta come essi stessi dicevano “un’eccellenza”. Giorno dopo giorno il piacere di operare nel settore della riabilitazione psichiatrica, nonostante le difficoltà e le sfide che ogni giorno ti trovavi ad affrontare, si esplicitava nella coesione del gruppo di operatori per il raggiungimento degli obiettivi che, insieme agli ospiti della struttura ci prefiggevamo.
L’entusiasmo, la motivazione di tutti noi era la linfa giornaliera del nostro operare che aveva una fortissima ripercussione su tutta l’utenza .Le difficoltà, i momenti di sconforto, i cambiamenti, le critiche, hanno fatto parte della nostra strada, ma mai ci siamo arresi, anzi, abbiamo sempre pensato che questi momenti fossero quelli più costruttivi per andare avanti più forti e robusti che mai, ed oggi dopo più di dieci anni dall’apertura quelle emozioni le sento vive e forti ancora oggi .Io personalmente non ho partecipato alla via Crucis, ma so che è stato un momento emozionante, l’ho letto nella luce dei volti degli ospiti e degli operatori della comunità “Agorà”
quando mi hanno riferito dell’esperienza. Il mio desiderio è che questa collaborazione possa diventare sempre
TES TIM ON IAN ZE D ELL ’AGO RA’
4 Il cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione cristiana, ispirato alle prime comunità
cristiane, che ha come obiettivo l’educazione al cattolicesimo e la riscoperta del battesimo attraverso un percorso spirituale.
Esso è uno strumento nelle parrocchie a servizio dei vescovi per riportare alla fede tanta gente che l’ha abbandonata o che la vive con superficialità.
Il Cammino è uno dei tanti fiori della primavera della Chiesa che affonda le proprie radici nel Concilio Vaticano 2°.
E proprio la nostra parrocchia, da circa un anno, si è aperta a questa nuova realtà offrendo la possibilità, a chi lo vuole, di intraprendere questo percorso. Il Cammino prevede alcune tappe che il catecumeno, supportato dal presbitero, è chiamato a vivere in un arco di tempo che permette di entrare dentro se stessi per vedere il proprio peccato, la propria miseria e debolezza e scoprirsi, nonostante tutto, amato di un amore incondizionato ed assolutamente gratuito da un Dio fatto uomo e morto in croce per noi.
"Voi,avete ricevuto un grande dono dal Signore.Siete nati da una volontà dello Spirito Santo come
"corrente di grazia nella Chiesa e per la Chiesa" (P. Francesco 37 Convocazione Nazionale Rns ).
Il gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo nasce nella nostra parrocchia nel 2005, con l'arrivo del nuovo parroco p. Riccardo. Ma alcuni di noi già dal 2003 partecipavano alla preghiera carismatica nel gruppo di S.
Filippo. Col tempo è nato in noi il desiderio di far conoscere questo nuovo e meraviglioso modo di pregare nel nostro paese, e così pian piano abbiamo iniziato a pregare nelle famiglie, dove lo Spirito Santo ci faceva scoprire sempre più le sue meraviglie. Una volta frequentato il "Seminario di Vita Nuova ", e ricevuta la preghiera di Effusione (riscoperta del sacramento della Cresima ), col sostegno del parroco abbiamo iniziato la preghiera carismatica in parrocchia, tra mille difficoltà e tribolazioni di ogni genere; ma la mano del Signore ci ha sempre accompagnati, facendoci fare tante belle esperienze del suo immenso Amore. Col tempo, il Signore aggiungeva al gruppo volti nuovi, bisognosi di ricevere la sua Misericordia, e di ritrovare la gioia della Vita. Nel 2011, precisamente il 18 Settembre, (non sapevamo il grande dono che quel giorno avremmo ricevuto), era il giorno in cui tutti i gruppi del RnS di Messina si riunirono per lodare insieme il Signore, il nostro gruppo che era ancora in formazione ed è stato riconosciuto ufficialmente.... per noi è stato un momento di grande gioia, proprio il giorno di S. Sofia alla quale si è affidato il gruppo chiamandolo appunto:
S. Sofia....Cosa dire. Sono trascorsi quasi dieci anni, e ogni settimana ci incontriamo per la preghiera di Lode, riscoprendo sempre più il sentirci figli cercati dal Padre, amati e redenti dal Figlio, confortati e sostenuti dallo Spirito Santo. Il gruppo oltre alla preghiera comunitaria si riunisce anche per la formazione sull'appartenenza alla Chiesa, al Movimento stesso del RnS, e su tanti altri argomenti di Vita Cristiana che lo Spirito Santo ci suggerisce, ed anche con incontri mensili facendo esperienza di come viveva la prima Comunità cristiana ( Atti 2,42
)... la coordinatrice Anna ViitoC A M M I N O N E O C A T E C U ME N A L E
L U N E DI E G I O V E DI O RE 2 0. 0 0
Fondamentale in questo viaggio è la comunità dei fratelli con la quale si condividono i numerosi ed intensi momenti di preghiera e confronto, rapportando la propria vita alla Parola di Dio, strumento indispensabile per la propria crescita umana e spirituale.
Uno dei momenti più forti è certamente la Liturgia celebrata il sabato sera dal parroco e aperta a tutti coloro che vogliono parteciparvi. Essa è caratterizzata da molti gesti e segni propri del cammino ed approvati dalla Chiesa, come la Comunione sotto le due specie con la presenza di pane azzimo, canti accompagnati dalla chitarra a corredo delle letture, risonanze personali relativamente a ciò che le letture hanno suscitato in ognuno.
Si gettano le basi così per la formazione di una piccola realtà parte integrante ed arricchente della famiglia parrocchiale e dell’intera Chiesa, alla sequela di Cristo che in Mt 18,20 ci ricorda: “dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”.
In una società in cui si dà spesso risalto all’individualismo ed alla ricerca sfrenata del proprio tornaconto, ben vengano i numerosi strumenti che la Chiesa mette a disposizione per la riscoperta della fede, della solidarietà e della carità; a tal proposito risuonano forti le parole del Santo Padre Giovanni Paolo II: “riconosco il Cammino Neocatecumenale come un itinerario di formazione cattolica, valida per la società e per i tempi moderni”. Santino Giaconia - Vincenzo Romeo
ANGOLO VUOTO
5Le estati Zaffarote, così come le ha chiamate Simone nel suo articolo, mi hanno suscitato ricordi che io, con qualche anno in più e la memoria dei miei genitori, porto nel cuore come queste “belle e gioiose” serate cominciarono, con i giovani che ora sono anziani, quando il centro vitale era il Casale dove c’era un bar e dove tutta la
“meglio gioventù,” da quella che stava nelle braccia, attaccata al seno materno a quella che stava appoggiata al bastone, si riuniva per divertirsi alla maniera semplice dei villaggi: pentolacce, corse nei sacchi, albero della cuccagna . . . .
A guerra finita, nei giovani era grande il desiderio d’istruirsi, d’imparare cose nuove e tanta voglia di divertimento; fu con p.
Giacomo Mondello, giovane sacerdote, che si aprirono questi orizzonti. Studiarono, frequentarono le scuole superiori. Allora si frequentava di più la parrocchia e lì s’imparava a recitare, per questo nacque l’iniziativa di costruire un teatro, si formò un gruppo teatrale e un coro.
Queste iniziative proseguirono con p. Consolo, in parrocchia si fecero recite e cori con canti di Donizetti, Verdi per le visite del vescovo; a carnevale il Festival delle mascherine con sfilate e premiazioni, a Natale giochi.
In estate, sempre “club Casale”, si attivava per le estati Zaffarote. Con l’arrivo di p. Gigante, dopo qualche mese di assestamento le attività in parrocchia ripresero alla grande con i pellegrinaggi a Dinnammare:
f a v o l o s i!
A casa rimanevano solo gatti, galline, cani e talvolta nemmeno quelli perché ci accompagnavano a piedi.Ricordo un lungo serpente luminoso di persone snodarsi nella notte lungo il sentiero, era uno spettacolo meraviglioso!
Con lui alla guida, l ‘“Anno Santo Giubilare”, le nostre feste paesane, i pellegrinaggi fuori dalla Sicilia e regionali, non li abbiamo dimenticati.
Poi è stato l’avvento di P. Ettore, venne lo sport, più amato dai giovani, la famiglia fu più valorizzata, c’erano molte giovani coppie, tanti adolescenti e giovani che riapprezzarono il teatro, merito anche dell’impegno di Guglielmo Manenti e di Cettina Visicaro, con p. Ettore anche i giochi popolari avevano cambiato registro.
La comunità che si era già ingrandita, non era più un villaggio, ma un grosso paese, fatto di tante famiglie di estrazioni diverse che avevano bisogno di conoscersi, così la piazza diventa il centro degli incontri comunitari e si abbandona il vecchio, caro Casale.
La vita continua, la ruota gira e arriva Lui: p. Riccardo. Siccome uno non basta, un paio persone generose pensarono bene di costituire l’associazione Jobel Zafferia che affiancando la parrocchia organizza eventi di: sport, musica, cultura, teatro, mostre, ecc. Così è stato formato un gruppo di “volontari”; a ciascuno è stato assegnato un compito e via all’avventura.
Liliana con l’esperienza “festival” dei bambini in parrocchia, dove tutto funzionava, aiutata dalle figlie già inserite nel campo musicale, ebbe l’intuizione d’incoraggiare i ragazzi a esibirsi in piazza, un merito indiscusso.
Lucia Scopelliti
LA NOSTRA ESTATE ZAFFAROTA
IN COMPAGNIA DI MARIA ODIGITRIA
22 AGOSTO 2014
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Anniversario Sacerdotale
Padre Riccardo 29 Giugno 1985 - 29 Giugno 2014
Dinnammare - Rosario itinerante e S.Messa
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RITIRO PER LE FAMIGLIE “ IL VANGELO DELLA TENEREZZA
” Istituto padri Oblati Gesso
PRIMO CONCORSO DOLCE MARIA
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OGNI SABATO
LA CHIESA E’ APERTA PER LE CONFESSIONI DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 12.30
Pronti? Partenza? VIA!!!
Il treno “Gioia di incontrare” sta per partire dalla stazione di Zafferia al binario 1.
Allontanarsi dalla linea gialla!
La prima fermata sarà NAZARETH in cui scenderanno tutti i bambini di 7 anni per conoscere la città dove Gesù trascorse la sua infanzia e dove avvenne l’Annunciazione dall’Arcangelo Gabriele a Maria, madre di Gesù. La guida sarà affidata ad Angela, Carolina e Fabiana!
Il treno ripartirà per la seconda destinazione: CAFARNAO. Qui si fermeranno i bambini di 8 anni per vedere i luoghi in cui Gesù iniziò la sua predicazione e dove ha compiuto i primi miracoli. Con l’aiuto di Loredana, Maria Teresa, Maria e Graziella conosceranno anche la misericordia del Padre.
La terza fermata sarà GERUSALEMME e questa volta sarà il turno dei bambini di 9 anni. Nella città santa e sacra per tutti i cristiani, vedranno i luoghi in cui Gesù Cristo visse e soffrì gli ultimi giorni della sua vita terrena, dove fu sepolto e poi risorto. Grazie all’aiuto di Angela, Marcello e Lucia i nostri bambini per la prima volta entreranno in comunione con Cristo e conosceranno l’amore profondo che li legherà per sempre.
La prossima destinazione sarà EMMAUS, città famosa per l’apparizione di Gesù a due discepoli durante il loro cammino. I bambini di 10 e 11 anni scenderanno dal treno insieme a Lucrezia e Nunzia per provare la gioia di farsi sorprendere da Gesù e incontrarlo durante il loro cammino, proprio come I discepoli!
La quinta fermata sarà EFESO. Qui si fermeranno i ragazzi dai 12 ai 14 anni guidati da Pina, Rosaria e Caterina. In questa città incontreranno un amico di Gesù, San Paolo che ha diffuso la Parola ai suoi abitanti. Alcuni fra loro erano dei seguaci già stati battezzati e su di loro San Paolo impose le mani, così scese lo Spirito Santo.
CORINTO sarà la sesta fermata. Anche i ragazzi dai 15 ai 18 anni insieme a Liliana incontreranno San Paolo. Agli abitanti di questa città, San Paolo disse che esiste un solo maestro da seguire, Gesù Cristo e solo grazie a Lui possiamo essere salvati. Questa destinazione è stata scelta come fine di un primo percorso perché rappresenta una tappa importante. Proprio i corinzi infatti vennero incoraggiati a considerare più l’uomo spirituale che quello fisico in modo da arrivare, un giorno, a pensare e comportarsi come Cristo stesso.
Ma il capolinea di questo treno non è certo Corinto! Ci sono molte altre destinazioni da raggiungere e molte altre guide a disposizione di tutta la comunità, ad esempio Mela che sarà sempre pronta ad aiutare in tutte le fermate del nostro treno. Invece le famiglie dei bambini che riceveranno il battesimo verranno guidate da Antonietta, i ragazzi che vorranno ricevere il sacramento della Confermazione verranno seguiti dal diacono Renato mentre le giovani coppie che si avvicineranno al sacramento del matrimonio viaggeranno insieme a Costantino, ai coniugi Chindemi ed ai coniugi Toscano. Ma non dimentichiamo gli animatori dell’oratorio che viaggeranno insieme a Mimma e Liliana e che hanno il compito di rendere piacevole e gioioso questo viaggio! Il treno “Gioia di incontrare” è certamente un treno speciale, in costante cammino supervisionato da Padre Riccardo, il nostro capotreno, che ci guida per raggiungere la meta più importante: conoscere, amare e seguire Dio!
Liliana Zingales
«pane vivo disceso dal cielo» (Gv 6,51), cibo per la nostra fame di vita eterna, forza per il nostro cammino
Ogni venerdi ore 21,00 ADORAZIONE EUCARISTICA OGNI SECONDO MARTEDI
DEL MESE ORE 18,00 S.MESSA DI INTERCESSIONE
PER AMMALATI E SOFFERENTI NEL CORPO E
NELLO SPIRITO
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State sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi.
(1 Ts 5, 16-24)
() PROGRAMMA AVVENTO e NATALE
DICEMBRE
1-2-3 Triduo S.Nicola:
novena ore 17,30 - S. Messe ore 18,00
Meditazioni svolte da:
1 DIC. suor Monika Waszczuk 2 DIC. suor Elisa Di Lorenzo 3 DIC. suor Maria Tirendi
4 GIOV S. Messa ore 9,00 novena ore 17,30 - Penitenziale ore 18,00 5 VEN. novena ore 17,30 S. Messa ore 21,00 con Adorazione
6 SAB. S. NICOLA - novena ore 17,30
S. Messa Solenne ore 18,00
8 LUN. S. Messa ore 10,00 e ore 18,00
ore 19,00 Concerto dell’ Immacolata co
n JOSEPH D'ARRIGO9 MAR. S. Messa di INTERCESSIONE Ore 18,00
Per i malati e i sofferenti nel corpo e nello spirito animata dal gruppo di preghiera RnS
16 MAR. comincia la Novena di Natale
tutti i giorni alle ore 17,30
17 MERC S. Messa ore 9,00
ore 17,00 Confessioni per i bambini del gruppo post-Comunione (Emmaus) e adolescenti (Efeso);a seguire momento di condivisione
19 VEN. S. Messa ore 18,00 Adorazione ore 21,00 animata dai catechisti
20 SAB. S. Messa ore 18,00
Ctr. Ciaciolo ore 20.00 in parrocchia
Ore 16,00 festeggiamenti per i ragazzi dell’Oratorio Consegna dei presepi per la mostra di Natale 21 DOM
. S. Messa ore 10,00 e ore 18,00 Durante la S. Messa delle ore 10,00Benedizione Bambinelli
24 MERC.
Veglia di Natale ore 22,30 ore 23,00 S. Messa e processione del Bambinello25 GIOV
. S.Messa di Natale ore 11,00 e ore 18,0026 VEN.
Messa di S. Stefano ore 11.00 e ore 18,00Presepe vivente in Ctr Monalla dalle ore 18,30 alle ore 21,00
28 DOM. S. Messa ore 10,00 e ore 17,30 Ore 18,30 Musical sul Natale “L’Atteso”
31 MERC Adorazione di ringraziamento fine anno ore 17,30
() epifania del signore PROGRAMMA
101 GIOV Maria Santissima Madre di Dio
S. Messa ore 11,00 e ore 18,00 2 VEN. S. Messa ore 21,00 A seguire Adorazione
3 SAB. S. Messa ore 18,00 in ctr Cianciolo e ore 20,00 in parrocchia
Presepe vivente in Ctr Monalla dalle ore 18,30 alle ore 21,00
6 MERC. 'Epifania del Signore’
S. Messa ore 10,00 e ore 18,00
Dopo la S. Messa delle ore 18.00 premiazione dei primi tre presepi più votati della “1° Mostra del Natale”
Il programma potrebbe subire modifiche o cambiamenti
IL PRESEPE NELLE CONTRADE
C'è un Natale, che ci viene tramandato dalla tradizione del Presepe, il Natale che ci ricorda la nascita di Gesù, nato in una grotta per portare sulla terra un messaggio d'amore, l'amore più sublime, quello per tutti, anche per chi è diverso, lontano, per chi non ci ama. Non togliamo il simbolo dell'amore ma aiutiamo attraverso il Presepe a capirne l'importanza e a viverla nel suo significato più profondo, più vero, più puro.
Come ogni anno a Zafferia , si rinnova la tradizione dei Presepi grazie all’impegno e alla dedizione degli abitanti che, per settimane, si attivano, ciascuno secondo il proprio estro, nell’allestimento di splendide raffigurazioni della Natività che posizionano ad arte negli angoli caratteristici delle numerose contrade. E’ questo un appuntamento particolarmente sentito nel quale brillano la fantasia, l’ingegno e l’abilità creativa dei contradaioli. Zafferia è orgogliosa dei suoi presepi .
Quindi : Contrada Casale, Piazza, Contrada Chiesa Vecchia, Contrada Cuba, Contrada Macchia, Contrada Fornaci e Contrada Monalla mettetevi all’opera, preparate il presepe. Ma non solo, il nostro paese si è arricchito di nuove coop., questo è un invito anche per voi a preparare il vostro presepe in un luogo visibile a tutti. Chi volesse partecipare avverta per tempo padre Riccardo in modo che la giuria potrà valutare anche il vostro.
La premiazione si svolgerà dopo L’Epifania, in parrocchia.
Ad ogni Gruppo di partecipanti verrà consegnato un attestato, mentre ai vincitori verrà consegnato il presepe d’argento che lo terra fino alla prossima edizione.
E’ un’opera Rock che racconta la storia dell’
Amore di Giuseppe per una ragazza di nome Maria.
E’ l’inizio di una nuova avventura che cambierà il destino dell’umanità con la nascita di un Bambino.
Vi aspettiamo domenica 28 dicembre ore 18.30 in parrocchia.