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9.1 Criteri guida generali delle alternative progettuali

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 9

DESCRIZIONE DELLE ALTERNATIVE DI PROGETTO

9.1 Criteri guida generali delle alternative progettuali

.

Come già anticipato, oggetto della tesi è lo studio di alternative di tracciato all’attuale collegamento Pisa-Lucca garantito dalla Strada Statale 12 che secondo le indicazioni del Piano Strutturale verrà declassata e trasformata in strada parco nella tratta San Giuliano – Pisa e che verrà sostituita da una nuova viabilità nell’area circostante Via di Palazzetto.

Per la progettazione delle alternative si è tenuto conto dei seguenti criteri :

1. Evitare l’inquinamento del centro abitato del Comune di San Giuliano Terme;

2. Realizzare un intervento che migliori la sicurezza della circolazione;

3. Mitigare l’impatto ambientale;

che hanno portato:

• alla previsione del collegamento delle nuove infrastrutture con la viabilità di aggiramento a sud del Comune di San Giuliano Terme prevista dal Piano Strutturale;

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• alla realizzazione del collegamento lungo la direttrice Pisa-Lucca con una strada extraurbana secondaria categoria C1;

• all’indicazione delle opere di riqualificazione ambientale e di mitigazione da adottare .

9.2 Le principali alternative

All’interno dell’area di studio, la fascia delle alternative è delimitata a est dall’Antifosso del Monte e a ovest dalla S.S.12, e presenta una serie di punti critici che hanno indirizzato la scelta su due alternative in particolare.

Partendo da soluzioni con tracciati il più lineari possibili, come quello che corre parallelamente al Canale Demaniale, ostacolato però dalla presenza di un agglomerato di case subito a ridosso dell’argine, o quello di suggestivo fuoco prospettico che corre parallelo ad Est del Fosso del Monte Primo, ostruito dalla presenza dell’Impianto Idrovoro di Agnano, si è arrivati a individuare le alternative 1 e 2.

Chiameremo alternative 1 e 2 , quelle relative al collegamento tra la Strada Provinciale n.30 del Lungomonte e la Viabilità Periferica Nord-est del PTCP di Pisa.

V1 e V2 le varianti alla S.S.12 Bis che si staccano dalla S.P. 30 del Lungomonte Pisano fino a raggiungere il Foro.

Per quanto riguarda quest’ultime vengono proposte tre ipotesi di collegamento con la strada esistente, che chiameremo Ipotesi 1, 2 e 3, e che sono state studiate con l’intento di migliorare le condizioni di sicurezza della stessa che presenta in uscita dalla galleria, verso Pisa, una curva a sinistra di 45 m di raggio.

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9.2.1 Le alternative 1 e 2

Le alternative 1 e 2 partono dallo stesso punto di connessione, cioè dall’intersezione di Via di Pontecorvo con Via Puccini, dove è attualmente presente un’ intersezione a raso che verrà sostituita da una rotatoria.

Proseguendo la direzione di Via Pontecorvo, superano con un unico ponte i due fossi paralleli di Carbonaia e Vicinaia e si dispongono paralleli ad est della sponda del fosso del Monte Primo.

In prossimità dell’Impianto Idrovoro di Agnano si dividono:

L’alternativa 1, scavalcando il fosso del Monte Primo descrive

una curva verso nord-ovest con un raggio 400 metri che la porta ad intersecare a raso Via di Palazzetto.

Dopo l’intersezione la strada descrive una controcurva verso nord-est dello stesso raggio, e disponendosi secondo un allineamento campestre esistente, finisce per collegarsi con la strada prevista dal Piano Strutturale per l’aggiramento a Sud del centro abitato del Comune di San Giuliano Terme. L’intersezione risulta agevolmente risolvibile con una rotatoria.

L’alternativa 1 prosegue con una curva a nord-est per arrivare perpendicolare all’intersezione con la S.P.n.30 del Lungomonte Pisano dove verrà realizzata un’altra rotatoria.

L’alternativa 2 si stacca 200 m prima della 1 con un curva verso

nord-ovest per scavalcare l’impianto idrovoro, attraversa, quindi, due volte il fosso del Monte Primo con una controcurva a nord-est di raggio di 600 metri, prosegue successivamente su una curva di raggio più grande per approdare sulla Strada Proviniciale n.30 del

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Lungomonte Pisano, davanti alla cava dismessa, dopo aver superato nuovamente il Fosso del Monte Primo. Anche qui è prevista per l’intersezione la realizzazione di una rotatoria.

In questo caso non c’e interferenza con la viabilità di aggiramento proposta dal Piano Strutturale che mantiene, quindi, le sue caratteristiche.

9.2.2 Le varianti V1 e V2 alla S.S.12 Bis

Il collegamento Pisa-Lucca percorrendo le alternative 1 e 2 verrà garantito con le due varianti alla Strada Statale n.12 Bis che si staccano dalle due rotatorie di progetto previste sulla Strada Provinciale n.30 del Lungomonte Pisano.

La variante V1 si stacca dalla rotatoria posta a Ovest di Via di

Palazzetto, con una curva a nord-ovest e prosegue in salita con pendenze mai superiori al 6,5%, data l’orografia della zona, con una serie di curve e controcurve di raggi compreso tra 130 e 220 metri lambendo i piedi del Monte Castellare e la Località Case Rosse, fino a giungere parallela, ma ad una quota superiore, al rettifilo della S.S.12 che si trova di fronte al punto di belvedere.

La variante V2 parte dalla rotatoria prevista per il collegamento con

l’alternativa 2, con una curva a nord-ovest e prosegue dietro l’edifico della cava utilizzando i percorsi dismessi, inizia a salire con una pendenza modesta e prosegue con una serie di curve di raggio compreso tra 130 e 160 metri, mantenendosi parallela alla S.P.30 fino a collegarsi all’altezza della Località Case Rosse allo sviluppo della variante V1.

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con l’intento di migliorare le condizioni di sicurezza della Strada Statale esistente che presenta un tracciato ricco di tornanti e di curve di raggio modesto come quella che porta alla galleria.

L’ipotesi 1 consiste nel portare tale curva al valore minimo per una

strada C1, cioè ad un raggio di 118 metri, e di non collegarsi in nessun punto alla S.S.12 Bis, che viene, quindi, declassata e adeguata dal punto di vista altimetrico per creare il collegamento con il Ristorante del Foro e un gruppo di case, che hanno l’accesso posto a destra subito a ridosso dell’uscita della galleria. Per tale soluzione è necessario, pertanto, un adeguamento dell’uscita della galleria e la costruzione di un viadotto di 420 metri in discesa, in uscita dal foro con una pendenza del 4,73%, su cui si ha lo sviluppo della curva sopradetta e il suo raccordo, con una clotoide di flesso alla curva successiva , che lo collega alle varianti V1 e V2.

L’ipotesi 2 si basa sull’esigenza di conservare il più intatto possibile

il paesaggio esistente, quindi, di adeguare la curva ad un raggio maggiore di quello attuale, cioè portarlo ad 80 metri, derogando la normativa vigente, e raccordandola con una clotoide di continuità ad una curva di raggio di 118 metri, a sua volta collegata con una curva di transizione al successivo rettifilo esistente di lunghezza di 94 metri, e staccandosi in prossimità del primo tornante, a destra con un raggio di 140 metri, proseguendo sulle varianti V1 o V2. In galleria sarà utilizzata un segnaletica verticale che avvisa del pericolo di curva pericolosa a sinistra in uscita, e segnali di limite di velocità di 50 km/h, predisponendo opportuni dispositivi di controllo della velocità.

Anche l’Ipotesi 2 prevede la costruzione di un viadotto data l’orografia della zona in quel punto, ma di una lunghezza di 210 metri.

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La S.S.12 Bis in questo caso non conserva quindi tutto il suo sviluppo, si prevede in prossimità della sua interruzione la costruzione di una zona di sosta panoramica, attuando quindi il suo recupero anche dal punto di vista paesaggistico.

L’ipotesi 3, infine, è stata studiata per ridurre al minimo l’impatto

nella zona, e consiste nel collegamento delle due varianti V1 e V2 al secondo rettifilo della S.S.12 Bis, quello posto a cavallo della curva di livello di 30 m. La strada statale esistente viene interrotta nella parte bassa e prevedendo anche in questa soluzione il recupero di un’ area da utilizzare come parcheggio, data la vicinanza della zona al punto di belvedere e all’ingresso del centro abitato del Comune da Via Piccolini.

9.3 Confronto tra le alternative

Nella fase di Progettazione Preliminare, un confronto qualitativo tra le alternative consente di valutare alcuni degli aspetti che verranno sottoposti ad analisi più approfondite nei successivi passi della progettazione e che porteranno alla scelta definitiva del tracciato.

Il confronto tra le alternative può essere effettuato dal punto di vista: − dei costi per la realizzazione dell’infrastruttura;

− della sicurezza della circolazione;

− dell’impatto sull’ambiente e sul paesaggio.

Per quanto riguarda i costi, anziché effettuare un vero e proprio computo metrico estimativo, si è ritenuto più opportuno procedere ad un’ analisi di

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massima (computo metrico sommario) per le alternative progettuali come meglio specificato in Allegato 3.

9.3.1 Confronto tra l’alternativa 1 e l’alternativa 2

Relativamente ai costi di realizzazione le due alternative sembrano equivalersi, infatti hanno in comune il primo tratto di 1160 metri, pari al 38,9 % della lunghezza complessiva del tracciato 1 che misura 2976,7 metri, e pari al 43,7% del tracciato 2 che misura 2654,37 metri.

Entrambi presentano una sezione in rilevato con un altezza media di 2,00 metri.

La parte più onerosa è proprio quella della tratta in comune, data la presenza del ponte, e anche se l’alternativa 1 risulta più lunga presenta un solo attraversamento del fosso e due intersezioni, mentre l’alternativa 2 attraversa il fosso in tre punti.

Dal punto di vista della sicurezza e della qualità della circolazione l’alternative 2 è evidentemente migliore in quanto non presenta intersezioni.

Considerando l’impatto visivo sul paesaggio, l’alternativa 2, che si sviluppa prevalentemente all’interno di una fascia ristretta tra il Fosso del Monte Primo e l’Antifosso del Monte con un andamento caratterizzato da curve di raggio elevato è preferibile rispetto all’alternativa 1 che presenta un andamento ad “S” che mal si integra con i segni caratteristici del territorio attraversato.

La seconda alternativa mostra però una controindicazione ambientale dovuta alla contiguità con la zona della bonifica di Asciano, che come già accennato, potrà diventare Sito d’Interesse Regionale o Comunitario, pertanto nel caso in cui avverrà tale designazione, sarà necessario effettuare una Verifica di Impatto Ambientale per stabilire la

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possibilità o meno di un intervento come la progettazione di una strada extraurbana secondaria, ed eventualmente le opere di mitigazione necessarie per la tutela e la conservazione dell’equilibrio di dette aree.

9.3.2 Confronto tra le Ipotesi 1,2,3 delle varianti V1 e V2

Un confronto tra le Ipotesi 1, 2 e 3 permette di valutare nel suo insieme quello che sarà il collegamento della nuova infrastruttura al Foro, parallelamente alla scelta, che in fase di progettazione esecutiva e definitiva, verrà effettuata sulle alternative 1 e 2.

Per quanto riguarda i costi di realizzazione dell’opera, l’inserimento paesaggistico e gli effetti sull’ambiente, l’ Ipotesi 1 risulta sicuramente la più costosa e la più impattante dal punto di vista visivo.

E’ l’unica però in grado di garantire una sicurezza della circolazione nel rispetto della normativa vigente, e quindi un livello di servizio adeguato ad un collegamento di tale importanza.

L’ Ipotesi 2 è meno costosa e impattante rispetto all’ Ipotesi 1, in

quanto presenta un viadotto più piccolo e si collega direttamente alla strada esistente, quindi, può essere considerata un buon compromesso tra l’inserimento paesaggistico dell’opera e le sue prerogative di sicurezza garantite in osservanza delle leggi vigenti fino alla curva in uscita dalla galleria, dove con opportuna segnaletica e con sistemi di controllo della velocità si ottiene comunque l’obiettivo di migliorare lo stato di pericolosità attuale.

Dal punto di vista della riqualificazione ambientale della S.S.12 Bis, la previsione della realizzazione di un’area panoramica rende preferibile questa ipotesi rispetto alle altre due.

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L’ipotesi di minore impatto sulla situazione attuale è l’Ipotesi 3 che conserva gran parte dell’attuale tracciato della Strada Statale esistente e che, data la presenza di tornanti e rettifili, garantisce però un livello della sicurezza della circolazione modesto e non in linea con l’ importanza del collegamento Pisa-Lucca fino a quel punto.

La soluzione è sicuramente la meno costosa delle tre, e per questo forse la più appetibile per un’eventuale scelta che cerchi di coniugare, l’allontanamento dei flussi di traffico verso il Foro dal Centro abitato del Comune di San Giuliano Terme con la minore spesa, sfruttando inoltre la possibilità che l’ipotesi offre di creare un’ area di parcheggio in prossimità del punto di Belvedere.

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