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Angiosperme dicotiledoni Dialypetalae

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Academic year: 2021

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(1)

Angiosperme dicotiledoni

Dialypetalae

(2)

Dialypetalae

Rappresentano un gruppo di dicotiledoni archichlamidee con circa 100.000 specie.

Erano classicamente suddivise in 12 ordini, definiti mediante l’organizzazione del fiore che tende verso un progressivo perfezionamento.

Gli ordini sono stati poi rivisitati ed il loro numero è aumentato.

In questa trattazione considereremo i 12 ordini classi come coorti o gruppi di ordini, “raggruppati” in

I) Thalamiflorae, II) Disciflorae e III) Caliciflore

Il gruppo delle Polycarpicae è considerato il più primitivo, con un numero

indefinito di pezzi fiorali, inseriti spesso in ordine spiralato, con carpelli superi isolati; il gruppo delle Caliciflore, con le Umbelliferae, è considerato il gruppo più evoluto, con fiori specializzati, con 3 verticilli esterni, isomeri, regolari ed il gineceo infero a due carpelli.

(3)

Dialypetalae

Chiave delle Dialypetalae

Thalamiflorae

Ricettacolo piano o convesso, carpelli impiantati direttamente sul ricettacolo (talamo) prominente. Fiori spesso spiralati con numero di pezzi indefinito.

1.

Carpelli da 1 a molti sempre indipendenti; fiori con elementi disposti a spirale; gineceo per lo più pluripistillato con

pistillo generalmente unicarpellare POLYCARPICAE

Ordini: Magnoliales Famiglie: Myristicaceae

Laurales Famiglie: Lauraceae, Monimiaceae

Illiciales Famiglie: Illiciaceae

Ranunculales Famiglie: Ranunculaceae,

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Dialypetalae – I - Thalamiflorae

2. Carpelli da 2 a molti saldati

a)

Ovario uniloculare, con placentazione parietale-marginale, ovario per lo più tricarpellare, sincarpico PARIETALES Ordine Violales Famiglie: Flacourtiaceae,

Passifloraceae, Caricaceae

b)

Ovario uniloculare con placentazione basalmente parietale

RHOEADALES Ordine Papaverales Famiglia Papaveraceae

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Dialypetalae – I - Thalamiflorae

c) Ovario pluriloculare con placentazione assile (o solo raramente parietale marginale), supero; calice con preflorazione embriciata

GUTTIFERALES

Ordine: Theales Famiglie: Theaceae, Hypericaceae

d) Ovario pluriloculare, con placentazione assile; calice a

preflorazione valvare MALVALES

Ordine Malvales Famiglie: Malvaceae, Tiliaceae; Sterculiaceae

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Dialypetalae - Disciflorae

II gruppo – Disciflorae

Ricettacolo fiorale sormontato da un disco nettarifero con

ghiandole inter-, extra o intrastaminali, ovario posto al di sopra del disco o infossato nella sua massa; fiori sempre verticillati

1.

Disco ridotto a ghiandole isolate; ovuli epitropi pendenti; stami in numero doppio dei sepali ed in due verticilli o se in un solo verticillo opposti ai sepali GERANIALES Ordine Geraniales Famiglia Rutaceae

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Dialypetalae - Disciflorae

2. Disco inter o extrastaminale

a)

Androceo isostemone alternipetalo; ovuli apotropi, con micropilo verso l’alto, mancano apparati secretori

CELASTRALES

Ordine Celastrales Famiglie Celastraceae, Aquifoliaceae

b)

Stami isostemoni, per lo più opposti ai petali; ovuli epitropi RHAMNALES

Ordine Rhamnales Famiglie Rhamnaceae, Vitaceae

3. Disco intrastaminale, stami opposti ai petali, possibile presenza

di tessuti secretori SAPINDALES

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Dialypetalae – III Caliciflorae

III Caliciflorae

Ricettacolo concavo, sepali, petali e stami saldati alla base formanti una coppa, corolla ed androceo sembrano inseriti nel calice; perianzo ed androceo perigini o apogini, fiori sempre in verticilli

1. Carpelli indipendenti, ovario spesso circondato dal ricettacolo, pistilli da uno a molti, spesso sincarpi ROSALES

Ordini Rosales Famiglie Rosaceae, Saxifragaceae Fabales Famiglie Fabaceae, Mimosaceae, Caesalpiniaceae

2. Carpelli saldati, ovario pluriloculare MYRTALES

Ordine Myrtales Famiglie Myrtaceae, Punicaceae 3. Carpelli saldati, ovuli 1 o 2 per loculo UMBELLIFERALES

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Ordine Magnoliales

Foglie disposte su due file, perianzio trimero, granuli pollinici

carenati, semi con tegumento carnoso o arillo, elementi cribrosi con cristalli proteici o granuli di amido.

Stami e carpelli separati e numerosi, ovario supero e semi con embrione minuto ed abbondante endosperma.

Comprende 6 famiglie di specie arboree ed erbacee, con circa 3000 specie.

Le famiglie più importanti sono: Magnoliaceae: spesso ornamentali

Annonaceae: alcune con frutto edule (chirimoia)

Myristicaceae

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Famiglia Myristicaceae

Famiglia a prevalente diffusione tropicale. Comprende piante legnose moniche o dioiche. Posseggono un frutto carnoso deiscente. Stami monoadelfi, filamenti connati in tubo o colonna, semi provvisti di arillo.

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Myristica fragrans Houtt.

Noce moscata

Albero sempreverde alto 15-20 metri, con

Foglie alterne brevemente picciolate,

ovali-oblunghe e penninervie, acuminate all’apice, a margine intero, coriacee.

Pianta dioica, con piccole infiorescenze maschili a racemo, le femminili a cima. Fiori senza corolla, orceolato, a 3 lobi di colore giallo; gli stami sono 12 saldati a colonna.

L’ovario è supero uniloculare e uniovulare, con stimma bilobo.

Frutto grossa drupa piriforme, giallo-rossastra

che si apre per due valve, mostrando un grosso seme (“noce moscata”), avvolto da un

arillo lacero (“macis”)

Seme ovale, a superficie rugosa, grigio-rossa, con endosperma interno gialliccio.

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Myristica fragrans Houtt.

Droga: Seme (impropriamente chiamata noce)

Principi attivi: Amido

Sostanze grasse (burro di noce moscata, contenente miristina, acidi oleico e palmitico)

Olio essenziale (borneolo, eugenolo, miristicina)

Macis: Contiene essenza e lipidi

Proprietà ed usi: Stimolante, aromatico, eupeptico, condimento Burro: Per la preparazione di cerotti revulsivanti

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Ordine Laurales

Alberi o arbusti, con cellule idioblastiche contenenti oli essenziali; tannini ed alcaloidi a nucleo benzilisochinolico e aporfinico.

Foglie alterne o spiralate, ma mai disposte su due file, semplici, intere, lamina con punti pellicidi, stipole assenti.

Fiori attinomorfi, con ricettacolo concavo, di norma piccoli, verde pallido, bianchi o gialli.

Stami di norma 3-12. Carpello 1; ovario supero con 1 ovulo. Frutto drupa o bacca monosperma

Comprende circa 2500 specie in 9 famiglie, di cui 2 di interesse farmaceutico:

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Famiglia Lauraceae

Alberi o arbusti, con infiorescenze cimose o racemose, frutto drupa, diffuse nelle regioni tropicali e subtropicali.

(26)

Alberetto dioico, caratteristico della macchia mediterranea, fino a 10 metri, con molti rami eretti a ramificazione monopodiale.

Corteccia liscia bruno-grigiastra.

Foglie semplici, alterne, brevemente

picciolate, oblunghe, coriacee, a margine ondulato, persistenti.

Fiori maschili con 8-12 stami;

Fiori femminili bianchi o gialli, con ovario supero, 1 solo ovulo anatropo.

Frutto drupa sferica, nera o lucida a maturità.

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Laurus nobilis

L.

Droga: Foglie (estate) e frutti (ottobre)

Principi attivi: Tannino

Olio essenziale (cineolo, eugenolo, linalolo, borneolo, pinene, sabinene, safrolo)

Proprietà ed usi: Esterno: Rubefacente, antisettico

Interno: Stimolante, aromatizzante, stomachico

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Cinnamomum camphora

Nees et Eberm.

Canforo

Grande albero, originario di Cina e Giappone, sempreverde.

Foglie alterne, picciolate, a lamina ovale, con 2 nervature laterali molto evidenti; a margine intero, coriacee, ricche di ghiandole oleifere. Fiori piccoli ed ermafroditi, riuniti in infiorescenze

cimose, lungamente peduncolate ed inserite all’ascella delle foglie. Perigonio giallastro di

6 pezzi, saldati brevemente alla base; 9 stami fertile e 3-6 sterili; ovario seminfero, uniloculare e uniovulare, con un grosso stilo e stigma.

Frutto drupa ovoidale, nero violacea, liscia, con pericarpo sottile e grosso seme

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Cinnamomum camphora Nees et Eberm.

Droga: Corteccia (cilindro corticale) dei giovani rami e foglie

per distillazione in corrente di vapore si ottiene la Canfora naturale (essenza)

Principi attivi: Canfora (chetone terpenico)

Proprietà ed usi: antisettico polmonare

revulsivante

analettico cardiaco e respiratorio

analgesico locale

antispasmodico

Unguento balsamico (con cineolo e mentolo) Olio canforato (con olio di oliva)

Talco canforato ed alcool canforato Istillazioni rino-efedriniche

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Cinnamomum zeylanicum Nees

Cannella o cannella di Ceylon

Albero 10-15 m, con corteccia spessa e rugosa e odore caratteristico di cannella.

Foglie persistenti, brevemente picciolate, oblunghe, acuminate, con 3-5 nervature evidenti; nel mesofillo fogliare sono presenti ghiandole secretrici.

Infiorescenze cimose a fiori piccoli,

ermafroditi, verdastri.

Frutto drupa ovoidale con seme privo di albume

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Cinnamomum zeylanicum Nees

Droga: corteccia dei giovani rami, tagliati ogni tre anni, privati dello strato suberoso ed arrotolata, con sapore dolciastro e leggermente piccante.

Principi attivi: Olio essenziale, giallo chiaro, contenente aldeide cinnamica, eugenolo, cariofillene, cuminaldeide

Tannino

Proprietà ed usi: Aromatizzante, eupeptico, correttivo del sapore Stimolante del sistema nervoso

Antisettico

Condimentario, industria dei liquori

Entra nella composizione del laudano (tintura di oppio crocata) e della tisana di assenzio (con genziana, arancio amaro, centaurea)

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Cinnamomum cassia (Nees) Nees ex Blume

Cannella di Cina

Albero di 10-15 metri, con corteccia molto ricca in tannini.

Foglie grandi, lucide,

coriacee, con presenza di

cellule ad olio essenziale presenti anche nel legno.

Fiori in infiorescenze cimose, ermafroditi. E’ diffusa ed ampiamente

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Cinnamomum cassia (Nees) Nees ex Blume

Droga: Corteccia e foglie Principi attivi: Tannini

Olio essenziale, caratterizzato dalla grossa prevalenza di aldeide cinnamica (90%)

Succedaneo della cannella

Usi:Aromatizzante, eupeptico, correttivo del sapore

Stimolante del sistema nervoso

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Famiglia Monimiaceae

Piccola famiglia dell’emisfero australe, composta di alberi o arbusti, con foglie opposte o verticillate.

Fiori di solito unisessuali, a struttura molto varia.

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Poeumus boldus Molina

Boldo

Piccolo albero sempreverde, 5-7 m

Foglie opposte, brevemente picciolate, ovali-ellittiche, arrotondate alla base ed all’apice, con la nervatura centrale sporgente. Le foglie sono coriacee, pelose e ricche di ghiandole oleifere.

La pianta è dioica.

Fiori piccoli, di colore bianco, con ricettacolo scavato a coppa.

I fiori maschili con calice di 5 sepali, corolla di 5 petali e molti stami.

I fiori femminili hanno calice e corolla 5-meri, pochi stami sterili e 3 ovari inferi,

uniloculari ed uniovulari.

Ogni ovario matura una piccola drupa, bruna e monosperma; si ottiene un frutto composto

(42)

Poeumus boldus Molina

Droga: Foglie (autunno)

Principi attivi: alcaloidi chinolinici (boldina)

olio essenziale (ascaridolo,

eucaliptolo, aldeide cinna-

mica)

glucosidi (boldoglucina)

Proprietà ed usi: Coleretico

Colagogo

Azione epato-biliare FU VIII: Boldo estratto fluido.

Entra nella composizione della Pozione amara e della Pozione di Rabarbaro composto.

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Ordine

Illiciales

Comprendono 3 famiglie e circa 200 specie. Somigliano molto alle

Magnoliales ed alle Laurales per il legno, le foglie coriacee con punti pellucidi ed i fiori con parti numerose.

La famiglia delle Illiciaceae comprende alberi od arbusti, con cellule contenenti olio essenziale e tannino.

Foglie alterne, intere senza stipole.

Infiorescenze ascellari, definite.

Fiori ermafroditi, attinomorfi, con tepali

numerosi, stami liberi, carpelli da 7 a numerosi. Impollinazione entomofila

(45)

Illicium verum Hook.

Anice stellato

Albero sempreverde, 8-10 m.

Foglie alterne, brevemente picciolate, ovali-lanceolate e penninervie, ristrette alla base, acuminate all’apice, a margine intero, coriacee.

Fiori ermafroditi, solitari all’ascella delle foglie e peduncolati; con calice di 6 sepali, 3 dei quali petaloidei. Corolla di 6-10 petali, carnosi, bianchi quelli esterni, rossicci e più piccoli quelli interni. 12 stami. 8-12 ovari superi uniloculari e uniovulari, eretti.

Ogni ovario matura un follicolo

monospermo allungato, di forma navicolare, appuntito; si ottiene un

frutto composto da 8-12 follicoli che hanno disposizione raggiata attorno

(46)
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Illicium verum Hook.

Droga: Frutti raccolti in ottobre

Principi attivi: Olio essenziale (anetolo 80%; estragolo, safrolo,

anisaldeide, terpineolo)

Proprietà ed usi: Eupeptico

Carminativo

Correttivo del sapore

Stimolante

Antidiarroico

Entra nella composizione del Liquore anisato di ammonio; è formulato sotto forma di cartine.

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Ordine Ranunculales

Comprende 8 famiglie con oltre 3500 specie.

Come caratteristica comune dell’ordine che comprende alberi ed arbusti, diffusi sia nelle regioni tropicali che in quelle temperate, c’è la presenza di Carpelli da 1 a molti sempre indipendenti; fiori con elementi disposti a spirale; gineceo per lo più pluripistillato

con pistillo generalmente unicarpellare.

E’ inoltre da rilevare la presenza di alcaloidi a nucleo berberinico e la presenza di frutti carnosi.

Le famiglie di interesse farmaceutico sono:

Ranunculaceae Berberidaceae Menispermaceae

(49)
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Famiglia

Berberidaceae

Piante erbacee o legnose; con foglie semplici o composte e con fiori solitari o riuniti in infiorescenze racemose.

I fiori ermafroditi hanno sepali e petali liberi, 4 o 6 stami inseriti sul ricettacolo, ovario monocarpellare pluriloculare con ovuli

anatropi.

(51)

Podophyllum peltatum

L.

Podofillo

Pianta erbacea perenne, con rizoma strisiciante

ramificato dal quale inferiormente si staccano le

radici e superiormente si erge il fusto di circa 30 cm.

2 Foglie lungamente picciolate apicali, opposte

Foglie peltate, con lamina grande (20 cm), palmato-lobata, con 5-7 lobi profondi, a margine inciso nella parte apicale.

Fra le 2 foglie c’è l’unico fiore, peduncolato,

ermafrodita, con calice di 3 sepali ovali e caduchi; corolla di 3-9 petali bianchi, allungati e concavi;

12-16 stami; ovario supero, uniloculare con molti ovuli, sormontato dal solo grosso stigma.

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Podophyllum peltatum

L.

Droga: rizoma e radici. Dalla droga si estrae la resina di Podofillo (miscela di resine polifenoliche) detta podofillina.

La podofillina non esiste negli organi freschi, ma si forma

durante il processo di essiccamento.

Principi attivi: Podofillotossina (composto policiclico non azotato)

Proprietà ed usi: Lassativo e purgante per irritazione. Resina: Colagogo e lassativo

per uso esterno caustico per verruche

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Famiglia

Ranunculaceae

Piante erbacee, annuali o perenni, delle regioni fredde e

temperate, soprattutto dell’emisfero boreale. Le foglie sono alterne, in alcuni casi opposte.

I fiori sono in genere ermafroditi e attinomorfi, spesso solitari e terminali; a volte possono essere disposti a grappolo semplice o composto.

Calice composto da 3-6 sepali, a volte petaloidei, caduchi; la corolla è formata da petali liberi.

Hanno numerosi stami spiralati; a volte gli esterni si trasformano in nettari o assumono aspetto petaloideo.

Gineceo a carpelli liberi.

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Aconitum napellus L.

Pianta erbacea perenne, con almeno 2 tuberi radicali: 1 continua col fusto (tubero vecchio, che muore con il fusto al termine dell’annata) e 1 giovane unito al vecchio e dotato di una grossa gemma. I tuberi

hanno forma di cono rovesciato e da essi si

dipartono numerose radici. Fusto fino a 1 m, non ramificato.

Foglie alterne, picciolate, palmato-partite in 5 parti, a loro volta divise in lacinie acute, verdi sopra e più chiare inferiormente.

Infiorescenza a racemo terminale, con fiori inferiori all’ascella di piccole foglie verdi e superiori

all’ascella di piccole brattee violacee.

Fiori grandi, ermafroditi, con calice di 5 sepali

petaloidei azzurro-viola, a forma di elmo. Corolla ridotta a 2 nettari.

Stami numerosi; ovario supero, 3-5 carpelli, uniloculari ma pluriovulari.

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Aconitum napellus L.

Droga: tuberi radicali, raccolte in autunno

Principio attivo: alcaloidi: aconitina, sparteina, efedrina, napellina Proprietà: aconitina eccitante (revulsivo e riflessogeno) e

paralizzante il bulbo (anestetico) e le terminazioni nervose

Usi: nevralgie facciali e dello sciatico

Non è usata per la sua tossicità (aconitina: 1 mg provoca morte di un adulto).

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Dialypetalae - I parte 62

Adonis vernalis L.

Adonide

Pianta erbacea perenne, rizomatosa, con 1 o più fusti alti 20-30 cm, poco

ramificati,

Foglie alterne e sessili; le inferiori

ridotte alle sole guaine (senza

lamina), le superiori che presentano guaina e lamina divisa in 3-7 parti a loro volta laciniate.

Fiori solitari, terminali, grandi,

ermafroditi. Calice di 5 sepali

petaloidei verdi, pubescenti, caduchi; corolla attinomorfa di 10-20 petali

gialli. Stami numerosi giallicci. Numerosi ovari superi, uniloculari,

globosi, contenenti ciascuno 1 ovulo. Ogni ovario matura in una noce; deriva

un frutto composto da numerose noci

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Adonis vernalis L.

Droga: pianta intera senza radici, raccolta in aprile-maggio

Principi attivi: Adonidina (alcaloide)

Glucosidi: adonidoside (glucoside cardiotonico), adonivernoside

Azione: Cardioattivo poco tossico (si usa nelle cure di mantenimento, interposte tra trattamenti con digitalina e ouabaina)

Diuretico

In uso l’Estratto totale depurato di Adonide, sotto forma di gocce o di preparazioni iniettabili.

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Helleborus niger L.

Elleboro nero o Rosa di Natale

Pianta erbacea sempreverde, perenne, con rizoma grosso, corto e nerastro, con radici allungate e fibrose.

Foglie lungamente picciolate, palmate, in

7-9 lobi, seghettate, cuoiose.

Fiore vistoso, a tepali bianco-rosacei.

Frutto polifollicolo con numerosi semi glabri e nerastri.

Anche H.

viridis

L., che cresce nei boschi e luoghi ombrosi, ha gli stessi usi di

H. niger

.

(66)
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Helleborus niger L.

Droga: Rizoma, raccolto in autunno

Principi attivi: Elleboroside,

Elleborina

Altri glucosidi

Attività: Cardiotonica

Diuretica

L’intossicazione da elleboro provoca sindrome gastrointestinale violenta, convulsione, collasso.

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Hydrastis canadensis L.

Idraste o sigillo aureo

Pianta erbacea perenne , a rizoma prima breve che poi col tempo si allunga

orizzontalmente, risultando costituito da tante parti a simpodio delimitate ciascuna dalla cicatrice del germoglio fiorifero. Numerose radici e stoloni

Fusto fiorifero breve (40 cm) peloso con 2 foglie apicali: l’inferiore picciolata, la

superiore sessile, palmato lobata, a 5-7 lobi.

Fiore unico all’ascella delle foglie. Il fiore è peduncolato, ermafrodita; calice di 3 sepali petaloidei, bianchi e caduchi; senza corolla, con stami numerosi e numerosi ovari superi

uniloculari con 2 ovuli.

Frutto composto di bacche. Semi piccoli, neri e lucidi

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Hydrastis canadensis L.

Droga: Rizoma con radici avventizie raccolto nell’autunno del secondo anno. E’ officinale con il nome di idraste. (F.U. XI)

Principi attivi: Idrastina (alcaloide isochinolinico) Berberina (alcaloide chinolizidinico)

Proprietà: Idrastina: vasocostrittore

Berberina: ipotensivo e stimolante

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Famiglia Menispermaceae

Piante delle regioni tropicali, generalmente legnose a portamento

lianose o a volte eretto; fusto con anomalie nella struttura anatomica.

Foglie intere, palmate o lobate.

Sono specie dioiche, con fiori piccoli.

Calice con due verticilli trimeri; corolla con 6 petali Stami 6, carpelli 3-5, liberi e uniovulari.

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Chondrodendron tomentosum R. et P.

Curaro

Liana tropicale (Guiana, Brasile) dalle cui radici si ricava un succo che seccato è di colore bruno e amaro.

Si miscela con altre specie dei generi

Chondrodendron

,

Strychnos

(Loganiaceae) ed altre Menispermacee

(

Banisteriopsis

) e Rubiacee per ottenere il Curaro.

Tubocuraro: se è conservato in canne

Vasocuraro: se è conservato in vasi

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Chondrodendron tomentosum R. et P.

Droga: radici

Principi attivi: alcaloidi: curarina, tubocurarina, tossiferina ed altri

Uso: Usato dagli Indios per paralizzare o uccidere le prede

Proprietà: Miorilassante in pre-anestesia chirurgica (bloccano l’azione dell’acetilcolina)= Bloccanti neuromuscolari

FUI Tubocurarina cloruro

La sensibilità rimane inalterata.

E’ mortale se somministrato per via parenterale

Si utilizza negli attacchi tetanici Cura delle convulsioni

Provocano ipotensione per blocco gangliare

Capostipiti dei curarici sintetici

Entrati in pratica medica dal 1940

(75)
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Ordine Papaverales

Erbe o arbusti a legno tenero, a volte con più anelli concentrici di fasci vascolari; presenza di laticiferi con latice di vario colore, latice contenente vari alcaloidi (in particolare

benzilisochinolinici). Peli semplice.

Foglie in genere alterne, semplici, ma spesso lobate o incise, stipole assenti.

Fiori solitari o in infiorescenze varie. Sepali 2 o 3, precocemente decidui; petali 4-5 o numerosi.

Ovuli 2 o molti, connati, a placentazione parietale.

Frutto capsula con deiscenza varia.

Regioni temperate; differenziata in molti taxa nell’emisfero boreale, in Sudafrica ed in Australia.

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Famiglia Papaveraceae

Piante erbacee annue o perenni, provviste di canali laticiferi, spesso di tipo sinciziale.

Foglie alterne, in genere molto divise.

Fiori ermafroditi, attinomorfi o anche zigomorfi, solitari o riuniti in infiorescenze ad ombrella o racemo.

Fiori da 2 a molti stami, sepalo caduco (2-3 pezzi), corolla con 4-6 petali, ovario supero.

(79)

Papaver somniferum L.

Papavero da oppio

Pianta erbacea annuale, con fusto alto 1 m e più, poco ramificato.

Le foglie, alterne, sono grandi e allungate: le

inferiori picciolate e pennatosette, a segmenti acuti, dentati; le superiori amplessicauli, cordate alla base, lobate per lobi irregolari.

I fiori sono grandi, solitari e terminali; calice a 2 sepali caduchi, corolla

actinomorfa di 4 petali orbicolari, con una macchia alla base; stami numerosi a filamenti clavati in alto; ovario supero

pluriloculare con stilo a disco, che porta in alto gli stimmi a dispozione raggiata, in numero corrispondente agli ovari.

Frutto: capsula poricida (treto) ; ovato globosa o allungata, coronata dal disco

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Papaver somniferum L.

Droga: Latice ottenuto dalla varietà album per incisione delle

capsule non ancora mature ma a completo sviluppo, essiccato completamente (oppio).

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Papaver somniferum L.

Principi attivi: Alcaloidi fenantrenici MORFINA; CODEINA, TEBAINA Alcaloidi isochinolinici: PAPAVERINA

Gli alcaloidi sono compresi nella F.U.I. XI: come Morfina cloridrato, Codeina; Papaverina cloridrato

Sono compresi nellaTabella 7 della F.U.:sostanze stupefacenti

Oppio: Costituente principale della Polvere di Dover e del Laudano (tintura di oppio crocata) e nelle Compresse di bismuto e oppio.

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Papaver somniferum L.

Gli alcaloidi fenantrenici agiscono sul SNC (corteccia, talamo, bulbo, midollo spinale) con effetto depressivo e abbassamento del

metabolismo basale

La morfina è un potente analgesico e ipnotico, senza azione anestetica locale.

Deprime la respirazione fino alla morte; passa attraverso la placenta; deprime il centro della tosse; provoca miosi; inibisce la liberazione di acetilcolina; favorisce l’iperglicemia.

A piccole dosi provoca eccitamento della corteccia, specie nei centri ideativi, provocando stato di benessere; sensazioni gradevoli, soppressione degli stimoli sgradevoli.

Dopo si ha diminuzione della sensibilità, sopore, rilassamento muscolare. Provoca assuefazione (morfinismo), che si instaura rapidamente.

(85)

Papaver somniferum L.

La morfinomania provoca disturbi digestivi, cardiopalmo, polso piccolo ed irregolare, cachessia, miosi, abulia, mancanza di autocontrollo, di

critica, di riflessione, di concentrazione.

La sindrome da astinenza è caratterizzata da lacrimazione, sudorazione, tremore, vomito, perdita di peso, crampi, ipertensione.

La sindrome da astinenza può passare anche al feto.

Usi della morfina: Analgesico per dolori che non rispondono ad altri

trattamenti (tumori, congelamento), spasmolitico, usato nell’edema e nell’embolia polmonare acuta, nell’infarto cardiaco, nel delirium

tremens, nelle emorragie.

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Papaver somniferum L.

Codeina: Analgesico poco tossico, meno potente della morfina; induce raramente dipendenza.

Deprime il centro della tosse, si usa anche nelle diarree e nelle gastroenteriti acute.

Tebaina: Scarsa azione analgesica; per stimolazione del SNC provoca convulsioni.

L’eroina è la diacetilmorfina.

Papavereto: Miscela di alcaloidi dell’oppio, con circa il 50% di morfina. E’ considerato officinale (FUI) P. somniferum L. var. album

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Papaver somniferum L.

Papaverina: non dà assuefazione; è uno spasmolitico della

muscolatura liscia, aumenta il flusso sanguigno per diminuzione della resistenza vascolare.

Azione antispastica sui dotti biliari, sull’utero, sull’intestino, sugli ureteri, sui bronchi.

Usata nell’insufficienza cerebrale e coronarica, nell’apoplessia, nell’infarto, nella menopausa.

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Papaver rhoeas L.

Rosolaccio, papavero comune

Erba annuale coperta di peli rigidi. Fusto alto fino a 60 cm.

Foglie alterne, pennatopartite, con segmenti oblunghi e acuti.

Fiori solitari, su lunghi peduncoli, con 4 petali rosso vivo (antocianosidi).

Frutto: Capsula globosa con disco stellato. Numerosi semi.

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Papaver rhoeas L.

Droga: Petali, raccolti in giugno-luglio

Principi attivi: antocianosidi e alcaloidi (rhoeadina,

simile all’idrastina)

Proprietà: Bechico

Diaforetico

Blando sedativo

Usi: Tosse

Sedativo

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Ordine Capparales

Alberi, arbusti o erbe che producono glucosinolati e cellule contenenti mirosina.

Peli di vario tipo.

Foglie alterne, talvolta in rosette basali. Fiori ermafroditi, con ginoforo prolungato.

Sepali 4 liberi; petali 4 liberi per lo più a croce. Carpelli 2.

2 famiglie di interesse farmaceutico:

Brassicaceae (Cruciferae) Capparidaceae.

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Famiglia Brassicaceae

La famiglia mantiene anche la vecchia denominazione di Crucifere

Alberi, arbusti ed erbe contenenti glicosidi solforati.

Foglie alterne, talvolta in rosette basali, spesso pennatosette e lobate, Infiorescenze indefinite; ricettacolo prolungato con un ginoforo corto o

lungo o anche con androginoforo.

4 sepali liberi; 4 petali liberi a croce

Stami 2-6 lunghi, tutti della stessa lunghezza. Ovario 2-carpellare; supero, con placentazione parietale; le placente formano uno spesso bordo (replum) attorno al frutto.

Frutto capsula o siliqua, con i semi che si staccano dal replum. Embrione curvo.

Alla famiglia appartengono molte specie alimentari: Raphanus sativus,

(94)

Famiglia Brassicaceae

Le sostanze volatili contenute nelle Crucifere possono provocare lesioni epatiche (infiltrazioni parvicellulari), renali e ulcera gastrica.

L’alimentazione con prevalenti crucifere provoca gozzo, per la presenza di glucosinolati e per la mancanza di iodio. Blocca la produzione della tiroxina e può provocare cretinismo nella progenie.

L’acido erucico, contenuto in rucola ed alcune rape, provoca

sperimentalmente miocardiosi, deposito di trigliceridi fra le fibre del cuore, cirrosi epatica, inibizione della spermatogenesi.

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Brassica nigra L.

Senape nera

Pianta annuale, con fusto eretto, fino a 1 m, ramificato in alto.

Foglie, alterne, sono tutte picciolate; le inferiori grandi e pennato-lobate con denti irregolari; le intermedie più piccole e meno incise, le superiori strette, intere o dentate.

Fiori riuniti in lunghi racemi che a loro volta formano una pannocchia ampia e rada. Fiore piccolo ed ermafrodita ha calice di 4

sepali; corolla di 4 petali alterni ai sepali e disposti a croce; 6 stami (da 8 con 2 abortiti) tetradidinami; ovario supero biloculare con più ovuli, con stimma capitato e bilobo.

Frutto siliqua tetragona compressa con più semi sul replum.

Europa centrale e meridionale. Asia occidentale. Africa settentrionale. Spesso coltivata.

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Brassica nigra L.

Droga: Semi

Principi attivi: Sinigrina (glucoside solforato) e mirosina (enzima) che opera la scissione idrolitica della sinigrina in glucosio e isotiacianato di allile S=C=N-CH2-CH=CH2

Proprietà: Azione revulsivante

Usi: con la farina dei semi si preparano senapismi, in caso di artrite,

reumatismo, dolori articolari, polmoniti, pericarditi; pleurite, bronchite acuta.

Si può usare l’essenza con azione revulsiva più forte Causa vescicazione e necrosi

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Sinapis alba L.

Senape bianca

Pianta erbacea annua, fino a 80 cm, pelosa, con fusto ispido e ruvido.

Foglie alterne, pennate e dentate, irregolari per lobi.

L’infiorescenza a racemo ha fiori tetrameri, gialli, peduncolati.

Frutto: Siliqua fortemente divaricata, con semi globosi, gialli.

I semi in acqua danno una emulsione giallastra, senza odore piccante.

Coltivata e diffusa in Europa, Asia, Africa settentrionale

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Sinapis alba L.

Droga: Semi maturi (agosto-settembre)

Principi attivi: Mucillagini

Olio

Glucosinolati (sinalbina)

Mirosina

La sinalbina per scissione enzimatica dà glucosio, solfato di sinapina e isotiacianata di p-OH-benzoile.

Usi e Proprietà: Eupeptica

Antiscorbutica

Rubefacente blando

Stimolante la mucosa gastrica

Semi per la preparazione di mostarde

Olio dei semi per la preparazione di margarine.

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Ordine Theales

Piante in prevalenza legnose.

Fiori pentameri e pentaciclici. Androceo con molti stami.

Ovario supero, generalmente pluriloculare a placentazione assile. 2 famiglie di interesse farmaceutico:

Theaceae

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Famiglia Theaceae

Alberi o arbusti, generalmente con sclereidi. Peli semplici e unicellulari Foglie alterne semplici, dentate, penninervie, stipole assenti.

Fiori attinomorfi, ermafroditi, con brattee che talora si trasformano in calice.

Sepali 5, liberi o leggermente connati alla base, embricati.

Stami numerosi liberi o in 5 fascetti opposti ai petali

Carpelli in genere 3-5 connati; ovario supero con placentazione assile Ovuli da 1 ad alcuni per loculo, tenuinucellati.

Presenza di tessuto nettarifero alla base dei filamenti e dell’ovario.

Frutto a capsula loculicida

Pochi semi spesso appiattiti; embrione grande. Alcune specie sono ornamentali: Camelie

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Thea sinensis L. (= Camellia sinensis Kuntze)

Thé

Pianta sempreverde, fino a 15 metri, molto ramificata.

Foglie lucide, brevemente picciolate, ovali-oblunghe, dentate all’apice. Nervatura centrale marcata, le laterali sono

inserite ad angolo acuto sulla principale.

Fiori grandi, solitari o in gruppi di 2-3 raccolti in cime, ermafroditi,

attinomorfi, con corolla a 5 petali di colore bianco-crema; stami numerosi

saldati alla base. Ovario supero,

triloculare con 4 ovuli per loculo,

sormontato da un lungo stilo e stimma bifido

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Thea sinensis L. (= Camellia sinensis Kuntze)

Nella foglia sono tipicamente presenti

sclereidi e druse di ossalato di calcio Droga: Foglie

Principi attivi: Tannini

Basi xantiniche (teofillina, caffeina)

Vitamine (C, B1, B2, B3)

Flavonoidi

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Thea sinensis L. (= Camellia sinensis Kuntze)

Proprietà: Per la presenza di caffeina e teofillina:

Azione diuretica

Tonico cardiaco

Corondilatatore

Per la presenza di tannini:

Astringente

Recentemente si rivolge molta attenzione ai polimeri di flavonoidi a possibile azione antitumorale.

(109)

Famiglia Guttiferae

Piante erbacee o arbustive, a volte rampicanti, con foglie semplici o opposte o anche disposte in verticilli , a lembo intero, senza

stipole.

Presentano ghiandole translucide, di colore rosso o nero,

contenenti olio essenziale.

Fiori spesso ermafroditi, attinomorfi, terminali, solitari oppure in pannocchie.

Numerosi stami.

Ovario supero, uni-, tri- o pentaloculare, con molti ovuli anatropi.

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Hypericum perforatum L.

Iperico, Erba di San Giovanni

Erbacea perenne, a fusto dritto e ramoso, lignificato alla base, 60 cm.

Foglie piccole, opposte, sessili, ovato-oblunghe, con ghiandole nere (tasche secretrici) al margine e punti translucidi (da cui il nome)

Infiorescenze a corimbo, con fiori gialli

ermafroditi, attinomorfi, con 5 sepali e 5 petali.

Frutto capsula ovoidale, deiscente per 3 valve.

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Hypericum perforatum L.

Droga: pianta intera

Principi attivi: Flavonoidi (iperforina, iperoside)

Olio essenziale (alfa pinene) (sommità fiorite)

Resina

Terpenoidi (ipericina) Floriglucinoli

Proprietà: Antidepressivo: non si conosce bene il principio attivo, pare che agisca sulle MAO

Antisettico Astringente Cicatrizzante Vulnerario Abbronzante

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Ordine Malvales

Piante erbacee o legnose, con foglie sparse e stipolate.

Molte specie presentano peli pluricellulari stellati e cellule mucipare.

Fiori ermafroditi, attinomorfi

Calice e corolla pentameri.

Presenza di calicetto

Androceo diplostemone

Gineceo sincarpico, pluriloculare ed a placentazione assile.

Frutto in genere composto (poliachenio) che a maturità tende a disperdersi in merocarpi monospermi.

Famiglie Malvaceae Tiliaceae

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Famiglia Malvaceae

Comprende circa 80 generi con 1000 specie, diffuse sia nell’emisfero australe che in quello boreale.

Alberi, erbe ed arbusti, con foglie alterne, semplici, variamente lobate, con incisioni più o meno profonde, stipolate,

palmatinervie.

Fiori attinomorfi, nella maggior parte dei casi ermafroditi, con

calice a 5 sepali e corolla 5-mera con molti stami monoadelfi. Presenza di calicetto e di canali mucipari

Ovario supero, quadri- o pluricarpellare, con uno o più ovuli per carpello.

Presenza di nettari composti da peli ghiandolari multicellulari. Frutto schizocarpico o capsula loculicida.

Semi con abbondante endosperma.

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Malva sylvestris L.

Malva

Pianta erbacea, annua o bienne, con radice a fittone, bianca, carnosa.

Fusto eretto (60 cm) o prostrato, lignificato alla base, ramoso.

Foglie alterne, lungamente picciolate,

palmato-lobate, con 3-7 grandi lobi e margine dentato.

Fiori grandi, rosei, striati di rosso; calice con peli stellati. I fiori sono raccolti (2-6) all’ascella delle foglie su un lungo peduncolo.

Stami numerosi. Pistillo formato da 10-12 carpelli, con un solo ovulo.

Frutto poliachenio schizocarpico con articoli monospermi.

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Malva sylvestris L.

Droga: Foglie (Malva folia FU IX), raccolte in giugno-luglio

Principi attivi: Mucillagini

Proprietà: Bechica

Emolliente

Usi: Affezioni dell’apparato respiratorio

(119)

Althaea officinalis L.

Altea

Pianta erbacea annuale o perenne, alta fino a 150 cm, con fusto eretto coperto da peluria rossiccia.

Radice grossa, fittonosa e carnosa, con molte radici laterali.

Foglie alterne, tomentose, picciolate, a lamina grande, palminervia, con 3-5 lobi poco profondi, dentati ai margini.

Fiori solitari, ermafroditi, all’ascella delle foglie, con calice gamosepalo e corolla attinomorfa, dialipetala a 5 petali

bianco-rosacei.

Frutto poliachenio, con articoli disposti a raggio attorno all’asse centrale.

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Althaea officinalis L.

Droga: radici, raccolte in ottobre da piante di due anni, decorticate e nettate delle radici laterali.

Principi attivi: Mucillagini

Asparagina

Calcio ossalato

Proprietà: Bechiche

Emollienti

Usi: Gargarismi per tossi ostinate Infiammazione della gola

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Gossypium barbadense L.

Cotone delle Barbados Pianta arbustiva

Foglie alterne, picciolate, a lamina

palmatinervia, cordata alla base e divisa in 3 lobi acuti all’apice.

Fiori grandi ed ermafroditi, con calicetto di 3 brattee; calice breve, persistente, gamosepalo di 5 sepali.

Corolla grande attinomorfa, dialipetala, con 5 petali gialli. Stami numerosi con i filamenti saldati, a formare una

colonna all’interno della quale decorre lo stilo, derivato dalla saldatura di più stili.

Frutto capsula triloculare, con molti semi coperti da peli lunghi fino a 6 –7 cm. Originaria dell’America centrale. Coltivata

nei paesi tropicali per il cotone ed i semi.

Anche altre specie di Gossypium hanno i medesimi usi: G. herbaceum L., G.

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Gossypium spp.

Droga: Peli (FUI)

A seconda della lunghezza dei peli unicellulari si distinguono 3 tipi di droga: Cotone a fibra lunga (peli 30-50 m)

Cotone a fibra media (20-30 mm)

Cotone a fibra corta (meno di 20 mm)

Il cotone è usato per materiale da medicazione (garze), come cotone idrofilo.

FUI: Ovatta di cotone idrofilo per uso sanitario; Ovatta di cotone idrofilo sterile per uso sanitario; Garza idrofila di cotone per medicazione; Garza idrofila di cotone sterile per medicazione.

Droga: Semi

Si ricava un olio usato per preparazioni iniettabili. FUI: Olio di cotone per preparazioni iniettabili.

Dai semi si ricava il Gossypiolo, usato come contraccettivo maschile; galattoforo, immunostimolante, insetticida.

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Famiglia Tiliaceae

Alberi ed arbusti con foglie semplici, alterne, opposte, con stipole caduche.

I fiori sono accompagnati dalla tipica brattea fiorale.

Sono ermafroditi, attinomorfi, riuniti in pannocchie o cime

corimbiformi.

Cinque sepali e cinque petali; numerosi stami riuniti alla base e pistillo formato da 5 carpelli saldati per tutta la lunghezza. Frutto noce.

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Tilia platyphyllos Scop.

Tiglio a foglie larghe

Grande albero (fino a 25 metri) a chioma sferica

Foglie alterne a stipole precocemente caduche, picciolate con lamina arrotondata, corda alla base e acuminata all’apice, seghettata al margine.

Infiorescenze in piccole cime ascellari,

lungamente peduncolate, accompagnate da una brattea lunga (fino a 6 cm), finemente reticolata, di colore giallo pallido.

Fiori piccoli ed ermafroditi, dialipetali, con calice a 5 sepali giallo-verdastri e corolla di

5 petali biancastri. Stami poliadelfi; ovario supero, pentaloculare.

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Tilia platyphyllos Scop.

Droga: Infiorescenze raccolte in maggio-giugno

Principi attivi: Mucillagini

Saponine Olio essenziale Tannini Proprietà: Sedative Antispasmodiche Diuretiche Fluidificanti polmonari Digestive Diaforetiche

(130)

Famiglia Sterculiaceae

Comprende specie erbacee ed arbustive delle regioni tropicali e subtropicali.

Nel legno secondario sono presenti canali secretori di natura schizogena che secernono gomme e mucillagini.

Foglie generalmente alterne, intere, spesso lobate, stipole presenti. Infiorescenze ascellari.

Sepali valvati. Petali di norma 5.

Presenza di nettari composti da peli ghiandolari pluricellulari. Alcune specie sono ornamentali.

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Cola vera Schott. Et Endl.

Cola acuminata K. Schum.

Cola vera

Albero dell’Africa occidentale, 15-20 metri,

Foglie sparse, picciolate, a lunga lamina, acuminata, intera.

L’infiorescenza piccola e fitta, a racemo

composto, è costituita da fiori di colore giallo-verdiccio.

Calice formato da 5-6 sepali pelosi, gialli, venati di rosso e saldati in basso; la corolla manca.

10 stami sessili, di colore rosso. Presenta molti fiori unisessuali per l’aborto degli stami o del pistillo.

Frutto: polifollicolo acuminato, con 3-4 fino a 10 semi, con due cotiledoni bianchi o rossicci, divisi in 2 o 3 lobi in modo che sembrino 6 cotiledoni.

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Cola vera Schott. Et Endl.

Droga: Cotiledoni dei semi (noci di cola)

Principi attivi: Caffeina (1-2%)

Teobromina (tracce)

Tannini

Azione: Tonico nervino

Diuretico

Tonico cardiaco

Nello sport

Sovradosaggio: Palpitazioni e insonnia

Ipertensivo

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Theobroma cacao L.

Cacao

Alberetto (4-6 metri)

Foglie alterne, grandi e pendenti, con due stipole lineari e caduche, brevemente

picciolate, acuminate all’apice, ristrette alla base, a margine intero.

I fiori piccoli ed ermafroditi, sono riuniti in gruppi sorgenti direttamente dal tronco o dai rami grossi (caulifloria).

Calice a 5 sepali lesiniformi, petaloidei, rossicci o bruni; corolla a 5 petali rossi, ristretti nella parte mediana; 10 stami di cui solo 5 fertili; ovario supero a 5 logge, con

numerosi ovuli.

Frutto grossa bacca ovoidale (cabosso), fino a 500 g, percorsa da costolature

longitudinali. Esocarpo sottile, mesocarpo fibroso e duro, endocarpo delimitante

logge, il quale a maturità si trasforma nella polpa biancastra nella quale sono immersi numerosi semi in 5 file.

America tropicale sttentrionale (Rio delle Amazzoni, Orinoco). Coltivato in America meridionale, Africa (Costa d’Oro, Nigeria),

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Theobroma cacao L.

Droga: Semi

Principi attivi: Burro di cacao, ottenuto dai semi fermentati e torrefatti. Miscela di trigliceridi degli acidi palmitico, oleico, linoleico, arachidico. Usato in tecnologia farmaceutica perché fonde a 37°: supposte,

candelette, cosmetici, candelette uretrali. Dal burro di cacao si prepara il cioccolato.

I semi contengono teobromina, base xantinica Azione diuretica

Corondilatatore Tonico nervino Diuretico

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