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CAP.9 SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE E GREEN MEETINGS

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CAP.9 SVILUPPO TURISTICO SOSTENIBILE E GREEN

MEETINGS

9.1 IL CONCETTO DI SVILUPPO SOSTENIBILE

L’idea di sviluppo sostenibile è diventata un punto fondamentale nelle politiche pubbliche e di impresa anche a causa di una maggior sensibilizzazione dell’opinione pubblica; inoltre la sostenibilità dello sviluppo rientra espressamente tra gli obiettivi della nuova Costituzione europea.

Il concetto di sostenibilità nasce nella Germania del XVII sec. con riferimento ai beni prodotti spontaneamente dalla terra di cui, come capitale investito in risorse naturali, debbono godere anche le future generazioni:quindi la sostenibilità dello sviluppo si fonda sul rispetto delle necessità del presente senza compromettere il futuro, in altre parole, in maniera direttamente proporzionale alla capacità di carico del territorio in termini quantitativi e qualitativi(Puddu G.L., 2004)

La diffusione dell’idea di sviluppo sostenibile viene spesso fatta coincidere con il rapporto Our Common Future-meglio noto come Rapporto Bruntland-elaborato dalla World Commission on Environment and Development nel 1987; allo stesso rapporto si deve la definizione più conosciuta di sviluppo sostenibile: “uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni”

Le politiche per la sostenibilità aprono una visione ampia che include nelle strategie, oltre ai fattori ambientali, i fattori economici e sociali da cui può dipendere la proposta di un nuovo modello di sviluppo qualitativo, attento al tempo stesso alla scarsità del capitale naturale, a valori di equità nella distribuzione della ricchezza e di rispetto delle identità culturali e sociali.

La sostenibilità dello sviluppo comporta quindi il rispetto di tre principi fondamentali:

-sostenibilità ecologica, che garantisca uno sviluppo compatibile con il mantenimento dei processi ecologici essenziali

-sostenibilità sociale e culturale, a garanzia di uno sviluppo che sia compatibile con la cultura e i valori della comunità residente, mantenendo e rinforzando la sua identità

-sostenibilità economica che garantisce uno sviluppo economicamente efficace e una gestione delle risorse tale da assicurarne la conservazione per le generazioni future

9.2 I TRE PILASTRI DEL TURISMO SOSTENIBILE: ECONOMIA, AMBIENTE, SOCIETA’

La logica del turismo sostenibile si presenta come la grande sfida del millennio, proprio perché le risorse ambientali sono la materia prima per la funzione produttiva. Si tratta, infatti, di risorse non riproducibili, che giocano un ruolo fondamentale nel determinare il grado di attrazione di una località turistica. L’ambiente, in cui convivono il turista e anche il residente, è costituito dall’insieme di fattori che individuano un’area turistica: fattori naturali, fattori antropologici, economici, sociali, culturali e infrastrutturali.

Proprio per questo, la spinta a una logica di turismo sostenibile trova sostegno non solo nella necessità di valorizzare un territorio rispettando le sue proprie caratteristiche, ma anche da una domanda sempre maggiormente consapevole laddove il cliente/turista pretende di fare la propria vacanza in un ambiente autenticoProprio la ricerca dell’autenticità delle tradizioni e dell’ambiente naturale, che ha determinato lo svilupparsi di una determinata cultura, è diventata per il turista di un certo livello uno dei principali parametri di scelta di una località turistica rispetto ad un’altra. Tuttavia, per quanto questa consapevolezza si stia diffondendo sempre di più, la quota di coloro che si muovono alla ricerca di un turismo autentico è ancora nettamente minoritaria e ciò implica non pochi problemi di gestione dei flussi turistici.

Esistono oggigiorno molte definizioni di turismo sostenibile; quella più generale dell’Organizzazione Mondiale del Turismo lo qualifica come “turismo in grado di soddisfare le esigenze dei turisti attuali e delle regioni ospitanti prevedendo e accrescendo le opportunità per il futuro”

Naturopa-rivista ambientale del Consiglio d’Europa, definisce il turismo sostenibile “ogni forma di attività turistica che rispetta e preserva a lungo termine le risorse naturali, culturali e sociali e che contribuisce in modo positivo ed equo allo sviluppo economico e al benessere degli individui che vivono e lavorano in questi spazi”

Turismo sostenibile significa,dunque e in primo luogo, mitigazione degli impatti che i flussi turistici, se non correttamente gestiti, possono determinare sul contesto complessivo in cui l’esperienza turistica si svolge: l’ambiente naturale, l’economia locale, la dimensione socio-culturale della comunità ospitante.

Il turismo trova poi nei fattori di attrattività ambientale, artistica e culturale la leva principale della propria competitività ed è quindi perfettamente coerente con le strategie di promozione e sviluppo del settore perseguire obiettivi di salvaguardia e valorizzazione di tali fattori(Centro Studi TCI, 2005).

Per assicurare una fruibilità duratura occorre mantenere le peculiari specificità delle località, evitando un possibile degrado dell’ambiente naturale, urbano e sociale.

Risulta allora di fondamentale importanza l’osservanza di aspetti quali la sostenibilità e la conservazione ambientale, grazie all’individuazione di parametri che evitino l’eccessivo sfruttamento ed il conseguente deterioramento delle risorse.

L’attenzione prestata a questi aspetti determinanti implica necessariamente dei costi di manutenzione e salvaguardia per continuare a percepire a lungo i benefici effetti economici che possono essere apportati dal turismo.

Il numero massimo di visitatori che una destinazione può accogliere in condizioni di massimo stress, per assicurare una qualità costante della loro esperienza nella località, viene comunemente denominato capacità di carico; la verifica ed il rispetto di questa soglia permettono di evitare numerose estrnalità negative che potrebbero essere provocate attraverso una crescita incontrollata, incurante dei limiti ambientali o delle caratteristiche socio economiche locali.

Fattori quali un eccessivo sfruttamento e la precoce usura delle attrattive, l’invivibilità dell’area per l’eventuale sovraffollamento e la conseguente insofferenza dei residenti, possono ridurre drasticamente il ciclo di vita della località turistica, accelerando la fase di declino.

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Il turismo è dunque sostenibile se non eccede la capacità di carico della destinazione turistica, intesa come il massimo utilizzo di un’area a fini turistici, senza creare effetti negativi sulle risorse naturali, sul contesto sociale e culturale locale; per ogni destinazione turistica occorre quindi tenere in considerazione tre specifiche misure di capacità di carico:

◊-capacità di carico fisica o ecologica, che rappresenta il limite oltre il quale le risorse ambientali e culturali della destinazine risultano danneggiate, quindi non solo i rischi connessi con il possibile impatto del turismo sulle risorse naturali, ma anche i rischi di degrado fisico di beni artistici, storici e culturali)

◊-capacità di carico economica che sintetizza il limite oltre il quale la qualità della vita si riduce draticamente al punto da determinare una contrazione della domanda turistica

◊-capacità di carico sociale che coincide con il limite oltre il quale si ha un degrado della qualità della vita della popolazione residente La sostenibilità turistica può rappresentare una sfida per una generale riqualificazione dei contesti naturali e urbani che costituiscono la destinazione attuale o potenziale dei flussi turistici , determinando un legame tra sostenibilità e qualità.

Ciò è interessante in quanto nel contesto italiano attuale, una ripresa solida del turismo dipende fortemente da un impegno a favore di un miglioramento dei livelli di qualità, oltre che da una politica equilibrata dei prezzi dei servizi offerti.

Natura, cultura e arte rappresentano fattori crescenti di attrattività di un nuovo turismo, che cerca nel viaggio livelli elevati di qualità di vita; l’orientamento delle strategie di sviluppo turistico agli obiettivi di sostenibilità diviene quindi a tutti gli effetti una leva di competitività in grado di connotare il sistema dell’offerta , inoltre la diffusione presso le imprese del settore turistico di una cultura gestionale orientata alla sostenibilità può contribuire a migliorare il posizionamento sul mercato.

L’OMT(Organizzazione Mondiale del Turismo) ha individuato tre caratteristiche irrinunciabili del turismo sostenibile: -le risorse ambientali devono essere protette

-le comunità locali devono beneficiare di questo tipo di turismo, sia in termini di reddito sia in termini di qualità della vita -i visitatori devono vivere un’esperienza di qualità

Il settore turistico essendo basato sulla qualità ambientale, culturale e sociale del contesto in cui sviluppa il proprio sistema di offerta , rischia, se non correttamente gestito in termini di salvaguardia di tale qualità, di deteriorare la propria base di risorse.

Migliorare la sostenibilità del turismo vuol dire intervenire su alcune tematiche prioritarie legate a: ■ i suoi modelli di consumo

Gli aspetti di maggiore criticità riguardano: la stagionalità dei flussi turistici, la mobilità turistica, l’atteggiamento di turisti .Per quanto riguarda l’atteggiamento del turista,di fondamentale importanza, si rilevano azioni di educazione del turista mirate a determinare comportamenti di fruizione rispettosa dei luoghi e dei beni che alimentano l’esperienza turistica.

■ i suoi modelli di produzione I principali aspetti da considerare sono:

□- creare una catena di offerta che permetta agli operatori di conseguire vantaggi economici dando valore a prodotti turistici caratterizzati da una specifica qualità ambientale e dall’adesione a principi di responsabilità sociale

□-promuovere lo sviluppo sostenibile delle destinazioni turistiche attraverso politiche di valorizzazione dei fattori di attrattività presenti sul territorio in un ottica di medio-lungo periodo

GLOBALIZZAZIONE E SOSTENIBILITA’ SOCIALE

La crescita del turismo vede due posizioni contrapposte di cui bisogna tenere conto.

Da un lato c'è certamente il turismo inteso come veicolo d’ integrazione culturale, capace di favorire la conoscenza reciproca, la l’incontro, la valorizzazione e la comprensione delle diversità, non solo linguistiche, ma culturali, religiose, dei valori e degli stili di vita; conoscendosi, meglio, si può più facilmente arrivare a migliorare la convivenza tra i popoli e le persone e a costruire scenari di pace.. Dall'altra parte c'è il turismo inteso come agente di globalizzazione, per usare il termine nella sua accezione negativa, come spesso accade in questi ultimi tempi. Questo tipo di sviluppo turistico porta con se la cultura della standardizzazione, dell’omologazione. Finchè vengono applicati standard alberghieri e dei servizi si contribuisce indubbiamente a migliorare la qualità, ma quando standard vuol dire omogeneità di comportamenti, assenza di tipicità, eliminazione delle caratteristiche e le tradizioni che sono proprie di

quei luoghi e di quei popoli si finisce per essere tutti uguali. Questo diventa un problema di sostenibilità nella sua accezione non strettamente ambientale, ma sociale. Sostenibilità non significa solo attenzione all’inquinamento dei suoli, delle acque e dell’aria, ad abbattere foreste, al rumore, agli agenti aggressivi chimici, ma anche rispetto della diversità dei modelli sociali, dei comportamenti, delle tradizioni, dei sapori, delle tipicità che debbono essere mantenute e valorizzate

Mare e montagna, colline e pianure, città d'arte e parchi naturali, paesaggi unici e monumenti insigni, la storia, la varietà degli usi e dei costumi, la gastronomia e una cultura inimitabile dell'ospitalità sono le carte migliori del turismo italiano in una società globalizzata che tende ad appiattire le differenze, le particolarità, le identità. La loro riscoperta può trasformare la vacanza in un'occasione per arricchire la propria personalità e le proprie conoscenze.La riscoperta del valore della tutela del territorio, dei paesaggi, della cultura, delle tradizioni e della storia dei popoli, si sposa con la necessità ormai riconosciuta in tutta l'Europa, di avere occasioni, strutture e luoghi, nei quali la qualità ambientale viene sempre più largamente percepita come un plus per migliorare la vacanza e tutelare l'ambiente adottando comportamenti responsabili

9.2.1 TURISMO SOSTENIBILE E RESPONSABILE

Il turismo può giocare un ruolo positivo o negativo nel contesto della sostenibilità. E’ un forte consumatore di risorse non rinnovabili come paesaggio, acqua ed energia; i trasporti turistici generano rumore e inquinamento e contribuiscono sempre più al riscaldamento globale.

Perseguire uno sviluppo sostenibile nel settore turistico vuol dire integrare le politiche ambientali nelle politiche di settore:ciò significa non solo che i piani, i programmi, gli interventi, siano essi promossi da amministrazioni pubbliche di località turistiche o da operatori privati, devono essere ambientalmente compatibili, ma anche che devono indurre un cambiamento di mentalità, stili di vita e di consumo. Inoltre, il turismo influenza seriamente l’esistenza sociale ed economica delle comunità locali. Per valutare correttamente costi e benefici

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del turismo gli enti locali dovrebbero abituarsi a stilare i bilanci sociali del turismo, a valutare la capacità di carico,a stimare gli impatti turistici.

Interrogarsi sulla sostenibilità di un determinato intervento o progetto di sviluppo turistico vuol dire in sostanza cercare di stabilire se le trasformazioni indotte giungono sino a consumare irreversibilmente le risorse territoriali sino al punto da non consentire più la fruizione alle generazioni future; un intervento è sostenibile se non comporta il consumo irreversibile delle risorse territoriali, e non solo se modifica poco il territorio ma anche se trasforma poco la realtà sociale che quel luogo abita, se i fattori di mutamento possono essere gestiti senza che la popolazione debba uscirne snaturata nella propria identità.(Nocifora, 2004)

Dove il turismo si inserisce in un tessuto socio-economico forte, c’è bisogno di bilanciare esigenze dei diversi utenti adattando i servizi in essere e sviluppando soluzioni integrative, nel rispetto dell’ambiente urbano e della qualità della vita della popolazione locale.Nelle località dove invece il turismo si è rivelato il motore principale della crescita, il problema è diversificare e destagionalizzare l’offerta .Vi sono poi le destinazioni non turistiche, città spesso periferiche dove il turismo potrebbe diventare un’opportunità per rivitalizzare l’economia locale(es.Glasgow)tramite la promozione delle attrazioni esistenti o la creazione di nuovi fattori di attrattiva. Il raggiungimento di uno sviluppo turistico sostenibile richiede l’adozione di un piano integrato di interventi , per cui le

strategie pianificate per ridistribuire la domanda turistica e ridurre la pressione localizzata (p.e.promozione di itinerari alternativi, ampliamento degli orari di visita,…),non possono prescindere dalle politiche urbane e da quelle dei trasporti in particolare.

Tra gli ostacoli alla realizzazione di una gestione integrata della destinazione, figurano la refrattarietà nell’inclusione delle divergenze di interessi ed obiettivi nei piani strategici di sviluppo e la carenza di sistemi per la raccolta e la distribuzione automatizzata delle

informazioni agli utenti finali e ai decision makers(per es. dati di traffico, …)

Non basta incrementare i posti letto e migliorare le politiche di marketing, per creare uno sviluppo turistico che sia in grado di diffondersi sul territorio e di costruire dei processi di sviluppo locale virtuosi.

E’ necessario sviluppare prodotti che abbiano una loro specifica sostenibilità, che non rappresentino una minaccia per il territorio e la comunità locale, ma piuttosto una coerente e concreta ipotesi di sviluppo diffuso e armonico.

L’idea di sostenibilità(Nocifora E., 2004)non pone al centro dell’attenzione soltanto il territorio, inteso come spazio fisico di insediamento di una popolazione o di un insieme di attività, quanto piuttosto un determinato assetto socio-antropologico, costruito attraverso uno specifico equilibrio che ha una sua determinata valenza storico e culturale.

Importante è costruire una sorta di patto sociale tra turisti e cittadini in cui i primi trovano una località ospitale ed accogliente , mentre i secondi guadagnano in termini di qualità della vita e di opportunità occupazionali.

Parlare di turismo sostenibile significa far riferimento ad un comportamento specifico del turista che rientra nella categoria più ampia del turismo consapevole e responsabile, che si caratterizza per un alto livello di esperienza, un buon livello di cultura di base, una autonoma capacità di acquisire le informazioni di mercato.

Un turista responsabile è un turista che vuole conoscere un’altra cultura e che quindi sceglie modelli di visita che cercano di modificare la realtà ospitante il meno possibile

.Il turismo responsabile prevede turisti consapevoli, educati alla cultura del rispetto e del dialogo, ma anche popolazioni ospitanti cHe intendono promuovere una cultura dll’accoglienza e dell’ospitalità; quest’ultimo aspetto è legato alla necessità di una maggiore consapevolezza dei progetti di sviluppo turistico da parte delle popolazioni ospitanti.

Un turismo responsabile e consapevole fa vivere meglio ospitati e ospitanti, gli uni nella loro vita quotidiana, i secondi nel loro tempo di non lavoro..

9.3 LA SOSTENIBILITA’ COME FATTORE DI SCELTA DEL PRODOTTO TURISTICO DI UNA DESTINAZIONE Esiste un forte legame tra sostenibilità e qualità: tematiche importanti quali la riduzione del rumore e del traffico, la qualità dell’aria e dell’acqua, un contesto attento a cultura e biodiversità sono centrali nelle strategie sostenibili e al contempo sono cruciali per la qualità di una destinazione turistica; per le imprese turistiche è poco sensato investire molte risorse nella riduzione dell’impatto ambientale e nel miglioramento della qualità se contestualmente l’intera località perde in capacità attrattiva.

Il prodotto turistico europeo dipende in larga misura dallo sviluppo sostenibile delle destinazioni, pertanto la Commissione Europea a fine 1998 ha incaricato lo studio di euroconsulenza OGM di Bruxelles di fare uno studio riguardante la gestione integrata della qualità nelle destinazioni turistiche per identificare i fattori di successo.Dall’esito di questo studio è nata una rete europea di informazione e scambio di esperienza sul turismo sostenibile allo scopo di scambiare esperienze, competenze, conoscenza, via internet o tramite incontri europei, la Tourism Site network-rete europea d’informazione sullo sviluppo sostenibile delle destinazioni turistiche

Solo se alla produzione sostenibile corrisponderà un consumo sostenibile i vantaggi della sostenibilità non saranno cancellati dalla crescita continua dei consumi

Attualmente, per la grande maggioranza dei consumatori, la sostenibilità è solo uno dei parametri da valutare, allorché altri criteri, come prezzo, scelta della sistemazione e disponibilità di attività sono stati tutti soddisfatti.Per cui attualmente un marketing basato sulla sostenibilità non basta come proposta di vendita per la maggior parte dei segmenti e dei prodotti turistici; la sostenibilità potrebbe essere il cuore del prodotto stesso e uno degli attributi essenziali che il turista ricerca aumentando le campagne di sensibilizzazione e rendendo la sostenibilità parte della qualità. . I turisti sono disposti ad acquistare sostenibilmente quando sono rispettati gli attributi di qualità del prodotto ma in passato, moltii prodotti sostenibili, nel turismo e in altri settori, hanno avuto un rendimento scadente per quanto riguarda gli attributi qualitativi di base.

A tal riguardo, sono importanti gli schemi di certificazione che mettono in evidenza i prodotti turistici sostenibili. Tutti i marchi ambientali contribuiscono in maniera decisiva a un turismo sostenibile in Europa, attraverso:

■la divulgazione di esempi positivi per i diversi paesi e gruppi di prodotto ■il rafforzamento della coscienza ambientale e l’informazione al consumatore ■la funzione di guida per i governi nell’elaborazione di leggi e programmi di sostegno.

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Gli schemi di certificazione stanno sempre più fissando gli standard per le imprese turistiche, fornendo anche assistenza,ma la loro implementazione non è diffusa

Questi schemi hanno la duplice funzione di migliorare le prestazioni dell’industria offrendo linee-guida per aiutare i fornitori del turismo a migliorare i propri standard di sostenibilità e di fornire offrire vantaggi in termini di marketing cioè meccanismi di mercato per

incrementare il commercio attraverso un marchio ambientale.Infatti, crescendo sempre più, i programmi di certificazione stanno promuovendo le imprese certificate sia presso i canali di distribuzione che presso i consumatori. Vi sono molte iniziative, il cui target s’individua principalmente nel settore degli alberghi, soprattutto in Europa

P.e. VISIT- Voluntary Initiatives for Sustainability In Tourism-“Iniziativa volontaria per la sostenibilità nel turismo”, rappresenta un gruppo di 10 marchi ambientali che hanno unito le proprie forze per innalzare gli standard attraverso l’Europa e per trarre beneficio dalle economie di scala del marketing congiunto e del lobbying.( Si veda http://www.yourvisit.info.).VISIT è nata da un progetto LIFE finanziato dall’UE relativo ai marchi ambientali nel turismo ed è stata fondata nel 2004 durante il Reisepavillon, la principale fiera europea nel turismo verde. Il nome descrive il concetto dell’organizzazione: una collaborazione positiva tra iniziative diverse che lavorano per raggiungere la sostenibilità nel turismo. Le attività principali pianificate per i prossimi anni sono dirette a:

■Avviare campagne promozionali con tour operator nazionali e internazionali

■Stabilire col sito web di VISIT un portale di collegamento tra i diversi marchi ambientali partecipanti

■Introdurre un sistema di verifica per i marchi coinvolti, che esamini i loro sistemi di gestione, auditori e alcuni dei prodotti già certificati. ■Creare strumenti pratici e strategici per i marchi partecipanti, come la valutazione delle prestazioni (benchmarking), i messaggi

promozionali e la ricerca di mercato

■Promuovere l’ associazione tra le varie attività legate alla certificazione ambientale, attraverso la cooperazione all’interno di VISIT e con altre iniziative internazionali come l’Eco-Label Europeo, la Organizzazione mondiale del turismo e il Tourism Stewardship Council.

La finalità dei certificati ambientali è sempre la stessa: offrire una buona scelta ai consumatori e indirizzare così il mercato verso la sostenibilità ma la certificazione non è stata finora uno strumento di marketing efficace per la promozione presso i consumatori. Le etichette attuali non sono sufficientemente forti da essere significative.. Saranno necessari notevoli fondi per educare il consumatore, nonché per lo sviluppo dei marchi più forti.

.

La sfida per le destinazioni è quella di individuare le limitazioni e gli impatti ambientali dello sviluppo del turismo per spingere, quindi, i fornitori locali della destinazione, i compratori (nazionali e internazionali) e tutti i visitatori a sposare la sostenibilità quale elemento chiave della proposta turistica. L’opportunità è quella di far rientrare la gestione eccellente dell’ambiente nelle motivazioni d’acquisto del consumatore, in modo tale da contribuire allo sviluppo sostenibile del turismo.

Lo sviluppo “del settore del turismo responsabile è una delle strade sicure per raggiungere lo sviluppo sostenibile

I principi del turismo responsabile sono espressi nel documento “Turismo Responsabile: Carta d'Identità per Viaggi Sostenibili” frutto di un lavoro di condivisione nell'ambito del Terzo Settore che, a partire dal 1994, ha portato alla nascita di un Forum Nazionale sul Turismo Responsabile, alla firma della Carta stessa ed alla costituzione dell'Associazione Nazionale Turismo Responsabile per la diffusione e la realizzazione dei principi contenuti nella Carta.(www.aitr.org). Nella carta vengono inserite regole di comportamento per:

comunità locale, ovvero settori dell’industria turistica, autorità/istituzioni turistiche e governi locali, gruppi di cittadini che vivono nell’area interessata dal turismo ma non direttamente coinvolti nel business turistico

utenteche viene stimolato a chiedere agli organizzatori garanzie sulla qualità del viaggio dal punto di vista etico, cioè sulle sue caratteristiche ambientali, economiche e sociali

l'organizzatore (tour operator, agenzia, associazione culturale del paese di partenza)a cui è richiesto un impegno dal punto di vista etico, sul piano ambientale, sociale, economico

L’IMPEGNO ETICO DEGLI ORGANIZZATORI FONTE: AITR(www.aitr.org)

IMPEGNO ETICO DELL’ORGANIZZATORE DI VIAGGI Ambientale

■privilegia alloggi, ristoranti, strutture, trasporti compatibili con l'ambiente (per presenza di depuratori, corretto smaltimento dei rifiuti, risparmio energetico-).

Sociale

■chiede alle autorità statali di luoghi di destinazione di garantire uno sviluppo turistico compatibile;

■privilegia servizi di accoglienza (trasporti, alloggi, ristorazione) in linea con la cultura del luogo (ad es. non pretendere cibi estranei alla cultura locale);

■sceglie partner locali che rispettino le norme sindacali minime stabilite dall'ILO paese per paese (che tengano conto di orari ragionevoli, del no al lavoro minorile, di paghe eque secondo il salario minimo locale);

■forma piccoli gruppi di partecipanti che entrino più facilmente in contatto con le realtà locali (è importante specie se queste sono fragili) ed evita l'esposizione reiterata e continuativa di singole comunità ad un impatto turistico di massa unilateralmente deciso;

■organizza itinerari con tempi che non obblighino alla fretta, e in cui le mete selezionate siano in numero limitato; attivando un accompagnatore opportunamente formato che funga anche da facilitatore interculturale;

■evita l'eccesso di organizzazione, che impedisce al visitatore di rendersi conto della realtà locale;

■non favorisce nel turismo la mercificazione sessuale, e scoraggiando con tutti i mezzi prostituzione e pornografia infantili; ■organizza la partecipazione dei turisti a manifestazioni, feste e spettacoli tradizionali nel rispetto dell'autenticità e del consenso Economico

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■sceglie servizi locali (trasporti, alloggi, ristorazione) dove minore sia il divario di possibile fruibilità tra il viaggiatore e la gente del posto,

■verifica che parte (certificabile) dei soldi spesi dai turisti si ridistribuisca in loco in modo equo (dall'alloggio all'acquisto di artigianato autenticamente del posto),

■nel caso di multinazionali, verifica che ci sia una effettiva, consistente ricaduta positiva sull'economia locale

Tradizionalmente, i governi e le organizzazioni intergovernative e non governative hanno sempre incoraggiato il turismo sostenibile insistendo soprattutto sul settore dell’offerta dell’industria turistica o sulla formazione di una condotta civile responsabile attraverso l’educazione del consumatore, con l’obiettivo di far aumentare la domanda. L’anello mancante è

rappresentato dal collegamento tra l’offerta e la domanda. Occorrerebbe una politica specifica di sostegno del legame tra i “consumatori sostenibili” e i “prodotti del turismo sostenibile”, accrescendo le opportunità offerte dai vari strumenti di “distribuzione”.

Le DMO e gli enti per il turismo e hanno la grande opportunità di standardizzare il turismo sostenibile finché riusciranno a gestire la procedura che riserva un trattamento preferenziale alle aziende che rispettano gli standard, nonchè a incoraggiare le altre aziende a lavorare in tale direzione. Le organizzazioni di gestione delle destinazioni e gli enti per il turismo sono utili per creare marchi delle destinazioni stesse e possono fungere da portali di vendita, oltre a poter rafforzare il proprio ruolo fissando gli standard e offrendo formazione

DMO ed enti per il turismo raggiungono raramente i mercati reali, anche se i portali per il marketing su internet stanno riuscendo sempre più laddove le pubblicazioni su carta hanno fallito.I portali sono infatti custodi del marchio della destinazione e, come tali, possono creare interesse nei confronti di una determinata destinazione, inoltre la presenza di un portale di vendita su internet che garantisca l'efficienza delle prenotazioni aumenta il potenziale di penetrazione nel mercato.

Le organizzazioni per la gestione di destinazioni sono anche le agenzie o i consorzi di marketing (solitamente a finanziamento

pubblico, talvolta con l’apporto di quote di iscrizione; p.e. Convention Bureau, Consorzi turistici,..) che promuovono una “destinazione” ai tour operator outbound e ai consumatori nazionali ed esteri tramite una varietà di mezzi, fornendo informazioni sui prodotti e sui fornitori locali. Talvolta,i fornitori (ad esempio, chi paga le quote) ricevono un trattamento di favore.

Sarebbe quindi importante che tali fornitori fossero incentivati a rispettare determinati standard di sostenibilità

Vi sono esempi di enti per il turismo che fanno una maggiore promozione per le imprese che abbiano rispettato determinati standard di sostenibilità.

P.e.Luoghi lontanissimi tra loro come Scozia e Costa Rica stanno promuovendo imprese certificate come sostenibili, mettendo in rilievo i fornitori certificati con l’aggiunta di un logo sul loro materiale promozionale oppure creando un opuscolo pubblicitario specifico per il prodotto sostenibile; l’Oman(governo ed ente nazionale del turismo) sta lavorando per raggiungere questo risultato attraverso un

programma di formazione e di sensibilizzazione ed offrendo condizioni di favore ai fornitori che adottino una prassi più sostenibil:il primo obiettivo sarà realizzato attraverso un programma di formazione nazionale destinato principalmente alle piccole e medie imprese

turistiche, mentre il secondo aspetto comporterà un programma di sconti su attività di marketing, compresa la partecipazione a fiere internazionali del turismo.

Un altro esempio interessante è quello dello Yemen: gli investitori esteri(p.e tour operator, catene alberghiere,..), vengono incoraggiate a promuovere il lavoro locale e l’uso del cibo e dei materiali locali per l'edilizia, portando ancora una volta un valore aggiunto al prodotto turistico locale che è rappresentato essenzialmente dal suo ambiente e dalla sua cultura e aiutando a soddisfare la richiesta del

consumatore per un prodotto locale “autentico”.

Gli interventi da effettuare dovrebbero essere finalizzati a sostenere condizioni di mercato favorevoli allo sviluppo di prodotti sostenibili, ad individuare tali prodotti e ad incoraggiarne l’accesso al mercato. Occorre rendere alla moda il concetto, farlo diventare uno stile di vita. Chi fa le scelte programmatiche può contribuire mostrando la prassi migliore, il trasferimento della prassi migliore, e incoraggiando il comportamento imprenditoriale dei leader dell’industria, sviluppare strategie che richiedano ai canali di distribuzione del turismo di favorire i fornitori che possono dimostrare la propria sostenibilità, quando queste prassi di sostenibilità possono portare a ecorisparmi e quando la sostenibilità è parte della qualità.

.L’offerta di incentivi economici, le agevolazioni di tipo fiscale, i sussidi e le sovvenzioni, i diritti e i permessi commerciabili, nonché gli oneri su prodotti e servizi, possono facilitare la normalizzazione. In determinate circostanze, sarà necessaria una regolamentazione sotto forma di leggi e occorreranno degli statuti sull'appartenenza ad associazioni industriali

La sfida di tali strategie per i governi è far sì che tutte le imprese turistiche abbiano un’opportunità ragionevole di arrivare a questi requisiti e, come tali, queste strategie devono essere sostenute con la formazione sul marketing, la qualità, la gestione delle operazioni e i mezzi

finanziari, le linee guida, la creazione di mercati virtuali e la certificazione nonché con la sostenibilità per appoggiare le piccole e medie imprese e insistere sull’istruzione del consumatore per aumentare la domanda di sostenibilità.

Sia i canali di distribuzione che quelli di promozione hanno la responsabilità di creare messaggi che sostengano la buona prassi e spieghino al cliente i benefici che si ottengono facendo delle scelte di sostenibilità. utilizzando il valore aggiunto dalla sostenibilità alla qualità per ottenere la soddisfazione e le fedeltà del consumatore.

Gli elementi di distribuzione su cui agire sono essenzialmente: i tour operator, le guide turistiche, il web, le associazioni di consumatori,.. Il collegamento tra domanda e offerta, tradizionalmente è stato svolto dai tour operator ma è probabile che la maggior parte dei tour operator non sia disposta a pagare un prezzo più alto ai propri fornitori per la sostenibilità. General Travel Market offre ai tour operator un mezzo per ricevere informazioni affidabili e aggiornate sui prodotti del turismo

più sostenibile disponibili attualmente sul mercato, selezionati secondo criteri di qualità e sostenibilità. Include, tra l'altro, oltre 1000 alberghi certificati in Europa. (Si veda:www.greentravelmarket.info.)

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Per molti tour operator specializzati, la sostenibilità fa parte della qualità del prodotto ricercata dai turisti.

Anche le guide turistiche possono avere un ruolo importante in tal senso: , le guide sui viaggi tendono sempre più a comprendere dei capitoli che parlano della sostenibilità, nonché delle parti riguardanti temi socio-economici delle destinazioni ( p.e. le guide di Lonely Planet’s Shoestring contengono ampie informazioni sul comportamento responsabile nei viaggi)

Altro elemento fondamentale è il web: una delle aziende per la vendita su internet in più rapida evoluzione è la britannica

responsibletravel.com (www.responsabletravel.com): ogni fornitore viene accuratamente esaminato e ciascun prodotto deve rispondere a criteri specifici che comprendono la strategia ambientale, sociale ed economica. Il suo obiettivo è quello di “vendere il turismo

responsabile come un prodotto diverso e migliore rispetto al turismo meno responsabile”. Oltre ad offrire tutti i consueti prodotti accessori, come voli, indumenti da viaggio e assicurazione, la società fornisce anche “Suggerimenti per i viaggiatori responsabili”. . Per la sensibilizzazione dei turisti, è importante il ruolo svolto dalle associazioni dei consumatori Le associazioni dei consumatori tutelano i diritti e gli interessi dei propri membri, testando i prodotti, esercitando pressioni a livello politico e conducendo campagne informative. Le associazioni dei consumatori il cui compito è quello di salvaguardare i diritti del consumatore stanno dimostrando un interesse sempre maggiore per la sostenibilità dei prodotti in quanto parte della qualità complessiva degli stessi e, come tali, stanno riferendo gli standard di qualità e di sostenibilità ai propri membri. Comunicano e distribuiscono inoltre ai propri membri una varietà di informazioni che influiscono sul comportamento nell'acquisto e, in molti casi, offrono sistemazioni per le vacanze e servizi di

prenotazione.. Come tutti gli altri canali di comunicazione,quindi, le associazioni dei consumatori hanno un ruolo nella promozione della prassi migliore e nell’educare i consumatori sul motivo per cui questa conviene sia ai turisti che alle destinazioni visitate. Le associazioni dei consumatori includono rubriche sui viaggi nelle comunicazioni ai propri membri (in genere, riviste). In queste riviste, possono trovare spazio altre informazioni sulle vacanze e sulle destinazioni sostenibili, come ad esempio una rubrica periodica sulle destinazioni verdi e, se del caso, sui trasporti verdi verso le destinazioni turistiche.

I media possono essere uno strumento efficace per educare il consumatore al turismo sostenibile. Presentando studi dei casi sulla buona gestione dell’ambiente e sulla sostenibilità, le aziende per la vendita su internet sono in grado educare “silenziosamente” i consumatori su certe problematiche pur commercializzando i prodotti del turismo sostenibile e, al tempo stesso, possono diffondere la "best practice" condividendo informazioni attraverso un’ampia e diffusa rete di fornitori.

Le associazioni dei consumatori e i canali di distribuzione hanno dunque la responsabilità di creare interesse e di insegnare al

consumatore ad aspettarsi la sostenibilità automaticamente, nonché di individuare i canali di distribuzione e, se del caso, i singoli fornitori direttamente coinvolti che possano offrire servizi sostenibili

9.4 LE INIZIATIVE A FAVORE DEL TURISMO SOSTENIBILE INTRODOTTE NELLE AZIENDE DELLA FILIERA MICE Negli ultimi anni alcune imprese private ed enti pubblici facenti parte dell’industria del turismo hanno risposto alle problematiche ambientali introducendo iniziative volontarie di autoregolamentazione, quali codici di condotta, linee guida , marchi.

L’interesse per gli operatori all’ottenimento di un marchio di qualità ambientale nasce da un’esigenza di attestazione della qualità del servizio offerto e di differenziazione rispetto al mercato

.Le iniziative più interessanti in ambito nazionale si sono verificate prevalentemente in aree turistiche caratterizzate da due elementi:una particolare concentrazione di strutture ricettive e la presenza di una domanda turistica internazionale maggiormente attenta alle problematiche ambientali(ANPA-Studio nazionale per l’applicazione del marchio europeo di qualità ambientale nel settore del turismo, 2000).Il vantaggio competitivo dato dall’uso del marchio crea un effetto di emulazione che spinge complessivamente il mercato verso un miglioramento continuo.Quindi grazie ad un aumentata sensibilità da parte dei turisti verso la qualità ambientale, quale componente significativa dell’esperienza di viaggio, le imprese del settore hanno reagito sviluppando volontariamente marchi e premi associati all’introduzione di criteri di gestione ambientale nelle strutture ricettive e nelle località turistiche.Purtroppo un gran numero di marchi crea disorientamento nel turista , pertanto è auspicabile il passggio dall’utilizzo di criteri e strumenti scelti e gestiti a cala locale, per adottare strumenti e procedure accreditate nell’Unione Europea.(regolamenti UE n.761/2001 EMAS, n.1980/2000 Ecolabel) e nel mondo (standard internazionale ISO 14001/96)

Il congressuale è il segmento dell’industria dell’ospitalità a più elevato contenuto manageriale e tecnologico e può ulteriormente contribuire al modello di sviluppo di un turismo sostenibile e perfettamente in linea con le caratteristiche peculiari dell’Italia:

■ crescita in base ad un’offerta “di qualità”, nel rispetto dei valori culturali ed ambientali;

■ sviluppo di un’offerta che valorizzi potenzialità e risorse collegabili alla “marca Italia” finora poco o affatto visibili sullo scenario internazionale, tale da assicurare una fruizione dei visitatori distribuita uniformemente sul territorio e livellata lungo le stagioni.

Il viaggio d’affari, come evidenziato dal settore MICE, non è mai stato tradizionalmente considerato particolarmente importante per il turismo sostenibile, ma le cose stanno cambiando.

Con l’importanza sempre maggiore della ‘corporate governance’ negli affari e la relativa esposizione dei soci al rischio societario, gli acquirenti sono sempre più alla ricerca di fornitori che abbiano forti credenziali di sostenibilità, chiedono di visionare le strategie ambientali delle aziende e chiedono anche conto della responsabilità sociale dell’azienda.

Il trait d’union tra il settore degli eventi e il turismo, quella degli alberghi è forse la categoria dove finora istanze di ecosostenibilità hanno avuto più seguito.Nell’ottica di una riqualificazione generale dell’offerta e dell’acquisizione di un nuovo strumento di competitività sul mercato, molti alberghi hanno compreso che la fascia di mercato sensibile all’argomento ambiente sta crescendo e si sono attrezzati di conseguenza, rivedendo le politiche gestionali, introducendo attrezzature e tecnologie a basso impatto e dotandosi delle sempre più numerose certificazioni ambientali disponibili.

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Oltre alla serie ISO14000 per i sistemi di gestione ambientale, sviluppata in seguito al Summit di Rio del 1992 e che non è specifica per il ricettivo, esistono a livello internazionale 60 ecolabel; dall’esigenza di armonizzare e promuovere gli ecolabel europei è nato nel 2001 il progetto VISIT,Voluntary Iniziative for Sustaiability in Tourism ( http://www.visit21.net ) che ne raggruppa 12.

In Italia la principale iniziativa di ecolabel volontario per il settore turistico, che aderisce a VISIT, è stata lanciata nel 1997 da Legambiente in collaborazione con l’associazione albergatori e il Comune di Riccione che da parte sua ha favorito la raccolta differenziata di rifiuti, costruito piste ciclabili,..;

Legambiente Turismo ha realizzato un proprio decalogo che condensa in pochi punti le azioni richieste alle aziende aderenti.Queste azioni riguardano, in particolare, la riduzione dei rifiuti con acquisti più mirati; la raccolta differenziata finalizzata al riciclaggio; il risparmio idrico ed energetico con un uso più razionale delle risorse naturali; la sicurezza degli alimenti; la promozione della cucina del territorio e dei prodotti tipici locali; l'incentivazione del trasporto collettivo e della mobilità leggera; la riduzione dell'inquinamento acustico all'interno degli esercizi e la partecipazione ad iniziative analoghe nelle aree vicine; la promozione dei beni naturali e culturali, il coinvolgimento degli ospiti nella realizzazione dei comportamenti eco-sostenibili e la distribuzione di materiali che aiutano l'informazione e il controllo sulle misure concordate e la partecipazione dei turisti al monitoraggio e al controllo dell'effettiva realizzazione degli obiettivi di gestione ambientale assunti dall'esercizio e dalla località turistica ospitante

Il primato della Romagna non si esaurisce qui: nel 2003 l’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini nell’ambito del progetto Life ambiente, ha ideato una trilogia di manuali operativi per il turismo sostenibile dedicata alle imprese ricettive.

Anche in Provincia di Modena è presente un Marchio per la Qualità Ecologica per tutte quelle strutture ricettive che si impegnano a rispettare un percorso di riconversione ecologica che punta l'accento sulla presentazione di un prodotto di qualità immediatamente riconoscibile per le sue caratteristiche eco-compatibili. Il Marchio di Qualità ecologica si pone come obiettivo la riqualificazione delle strutture ricettive della provincia di Modena e di affiancare la tradizionale classificazione alberghiera in stelle con una nuova simbologia di chiaro riferimento ambientale.

In generale, il marchio può tranquillamente essere considerato quale percorso intermedio verso la certificazione ufficiale; dal momento che le azioni intraprese dagli operatori per adeguare i propri standard di offerta ai criteri di compatibilità ecologica per l’ottenimento del Marchio, possono considerarsi come le fasi preliminari di un eventuale processo di certificazione.

L’Ecolabel europeo(www.ecolabel.it) è la certificazione varata dalla Commissione Europea nel 2003 per 21 gruppi di prodotti e due servizi:ricettività turistica e campeggi.; l’ecolabel europeo è una certificazione valida in tutta l’unione e per gli alberghi prevede 37 requisiti obbligatori e 47 opzionali.Le strutture che vogliono conseguire tale certificazione devono raggiungere un punteggio minimo sugli aspetti di consumo energetico e idrico, gestione rifiuti, formazione del personale e informazione al pubblico.

Per la sistemazione alberghiera sono stati sviluppati diversi programmi per rendere gli alberghi più ecologici,per es. la certificazione internazionale per le strutture turistiche green key, il programma we think green dei canadian pacific hotels(attuano programmi incentivanti per i dipendenti e gratificano le persone e i team che inventano nuove idee per risparmiare energia, limitare l’inquinamento e ridurre, riutilizzare o riciclare ogni sorte di articolo),…. In Italia è Fee Italia, l''associazione che ogni anno assegna le Bandiere Blu alle spiagge italiane e della quale il Rina è partner certificativo per l'applicazione del Green Key in Italia, che rilascia il marchio green key dal 2004; tale marchio certifica imprese turistiche in diversi paesi europei. Gli alberghi Green Key offrono un’alta qualità del prodotto insieme a un livello garantito di compatibilità ambientale.(www.rina.org); i criteri internazionali che devono rispettare sono di tre tipi:

i

mperativi (obbligatori per il rilascio del marchio),, essenziali ( devono essere conseguiti entro due anni dal rilascio del marchio) e facoltativi.

Per gli alberghi di categoria superiore che spesso sono quelli congressuali non è facile conciliare le istanze ambientali con la qualità di servizio percepita dal cliente, si tratta di verificare se il mercato è pronto o meno a sacrificare quello che percepisce come un alto standard di servizio per un minore impatto ambientale.

I Jolly hotels hanno iniziato un programma di certificazione ISO14001,alcuni alberghi Starwood italiani aderiscono all’Hotel Environment Action Month,..dietro questi progetti ambientali c’è comunque l’obiettivo di ottimizzare le risorse, quindi oltre al beneficio per l’ambiente si ha anche un risparmio di gestione.

Le caratteristiche ecologiche di un centro congressi possono fare guadagnare il congresso di un’associazione ambientalista ma non rappresentano ancora uno strumento di marketing; in Italia pochi centri congressi si preoccupano dlell’impatto ambientale, tra questi il centro congressi Eurac di Bolzano, che ha ottenuto la certificazione ambientale ISO14001.e il Palariccione di Rimini dotato di pannelli fotovoltaici, arredi in materiali ecocompatibili,..Dal 2005 il premio Le Vele d’oro per le innovazioni tecnologiche ha tra le categorie che concorrono anche l’ambito del green meeting.Il concorso internazionale “Le vele d’oro”, promosso da Palariccione Spa nell’ambito della manifestazione Riccione Expocon, rappresenta una grande opportunità per gli operatori professionali del settore, che possono confrontarsi su nuovi progetti sviluppando sinergie e collaborazioni, ma anche partecipare a momenti formativi e di approfondimento. Le vele sono simbolo dell’innovazione e della città di Riccione; d’oro, perché sono scelte le migliori soluzioni innovative in tema congressuale.

Nella categoria green meeting 2005 ha vinto l’Associazione Albergatori Riccione (www.ecohotelriccione.com) e nel 2006 la Harrisa, una società di catering improntata alla sostenibilità poiché usa solo prodotti derivanti dal commercio equosolidale e biodegradabili. Molti hotel e centri congressi “verdi” stanno facendo un ottimo lavoro con l’offerta di prodotti biologici e a basso contenuto di grassi. Un numero crescente di hotels usa le chiavi passe-partout per garantire che i clienti non possano lasciare la stanza senza estrarre la chiave da un’unità che controlla l’interruttore generale, controllando cosi il consumo di elettricità.Un’analoga gestione ambientale dovrebbe essere adottata per centri congressi, sale riunioni,di alberghi, strutture congressuali presso università e teatri,..

Il numero di fiere specializzate aventi per argomento il turismo sostenibile, ecologico e responsabile,sta aumentando, mentre le fiere nazionali tradizionali stanno sviluppando queste tematiche e proponendo anche eventi,panel e forum di discussione.

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A livello europeo, sono le due maggiori fiere del settore, EIBTM e IMEX che si sono attivate per prime sul fronte verde: EIBTM ha spesso incluso tra i propri seminari e panel di discussione i temi ambientali., mentre IMEX ha istituito insieme all’International Hotels Environmente Iniziative e alla Oceans Blue Foundation, un premio per il meeting ecoresponsabile (www.imex-frankfurt.com/envaward.html)e ha creato un corporate responsabilità centre a disposizione per consulenze su come portare avanti la propria attività in modo più socialmente responsabile ed ecocompatibile.

In dettaglio i progetti promossi da IMEX a favore dello sviluppo del concetto di sostenibilità nell’industria mice sono i seguenti:

■. Il Programmes of Purpose Award for Social Responsibility “premia gli organizzatori di meeting che hanno allestito meeting o incentivi a vantaggio della comunità locale; l’impegno in attività "benefiche" può servire da ispirazione per i partecipanti, nonché giovare in maniera duratura alla comunità interessata”.

■ L’Environmentally ResponsibleMeetings Award (in collaborazione con IHEI e Oceans Blue Foundation) “premia la coscienza ambientale tra gli organizzatori di meeting, sottolineando le opportunità che adesso si offrono di organizzare eventi turistici commerciali in località "greenminded" e pianificando al tempo stesso un ordine del giorno in cui i temi della sostenibilità saranno debitamente presi in considerazione”.

■ Free Wild Card Places, che mette le mete di destinazione emergenti con potenziale MICE nelle condizioni di partecipare e di accedere a nuovi mercati.

GREEN MEETINGS

Un congresso, un meeting o una convention, sono, in termini di impatto , vere e proprie bombe ambientali: la quantità di rifiuti che generano, di risorse idriche ed energetiche che utilizzano, di materiali che consumano, di inquinamento che causano è molto significativa(Fianchetti M., 2005).Ridurre l’impatto ambientale degli eventi è possibile..organizzare un meeting verde significa mettere in moto un processo virtuoso fatto di buone pratiche che coinvolgono tutti gli aspetti e i fornitori dell’evento; a questo proposito le idee arrivano in gran parte dall’America,:

●-nel 2004 la Convention Industry Council , federazione di associazioni che rappresenta gran parte la filiera congressuale americana, ha prodotto il Green Meetings Report, un vademecum che illustra , per ogni categoria di fornitori, le buone pratiche minime e quelle caldamente raccomandate per implementare politiche sostenibili nell’organizzazione di eventi (www.conventionindustry.org)

●-La Oceans Blue Fondation, un’organizzazione no profit creata nel 1996 per incoraggiare il turismo ecoresponsabile, attraverso il programma bluegreenmeetings fornisce linee guida, risorse, case history e link per eventi verdi(www.bluegreenmeetings.org)

●-l’EPA, agenzia per la protezione dell’ambiente USA ha sviluppato una Green Meetings/Conference Iniziative che offre a planner e fornitori una serie di strumenti per misurare il grado di ecocompatibilità degli eventi(www.epa.gov/oppt/greenmeetings)

●-il Green Meeting Industry Council è un forum nato con l’obiettivo di migliorare le pratiche di management degli eventi in chiave ecoresponsabile coinvolgendo i vari attori della filiera e fornendo loro momenti di formazione, risorse e opportunità di certificazione(www.greenmeetings.info)

●-MPI è attiva sul fronte dei green meeting con una task force appositamente istituita, anche se il rapporto prodotto non è un protocollo operativo vincolante per i soci (www.mpiweb.org/village/greenmeetings)

L’obiettivo è quello di esplorare e definire procedure efficaci da un punto di vista ecologico da adottare nell’industria congressuale. Uno dei principi fondamentali è che ogni anello della catena ha un ruolo da giocare –sia che si tratti di organizzatori, fornitori, partecipanti-e ogni anello dipende dagli altri; per cui ci sono suggerimenti per ogni azienda delle filiera MICE

La green Meetings Task Force raccomanda agli organizzatori di utilizzare i mezzi di comunicazione elettronica, riducendo in tal modo la quantità di carta utilizzata e il trasporto necessario per le spedizioni postali.Il materiale di libera distribuzione dovrebbe essere reso disponibile su richiesta e non fotocopiato automaticamente per ognuno dei partecipanti.Non c’è bisogno di inviti scritti quando gli eventi sono citati nel programma e le news giornaliere sulla conferenza possono essere trasmesse in camera via TV. Spesso gli organizzatori di meeting possono chiedere ai fornitori esplicite garanzie ambientali, per es. alcuni organizzatori utilizzano

esclusivamente tipografie che rilasciano una garanzia in cui dichiarano di utilizzare esclusivamente carta riciclata, lo stesso i fornitori del settore congressuale (es. alcuni hotel stipulano contratti di pulizia solo con imprese che garantiscano l’utilizzo di detersivi e sostanze chimiche certificate come ecologiche)

Per quanto riguarda i trasporti:, ove possibile gli organizzatori dovrebbero incoraggiare i partecipanti ad andare a piedi dall’hotel al centro congressi e usare fantasia per offrire mezzi di trasporto alternativi,

Di seguito si elencano i suggerimenti verdi per le aziende della filiera congressuale, pubblicati dalla rivista di settore Convegni, prendendo spunto dai lavori della task force MPI

SUGGERIMENTI VERDI PER LE AZIENDE DELLA FILIERA CONGRESSUALE FONTE: CONVEGNI N.3/2005

SUGGERIMENTI VERDI PER I CENTRI CONGRESSI

■ Elaborate linee guida ecologiche per la struttura e comunicatele a tutto il personale

■ Installate tecnologie per la riduzione del consumo idrico(sistemi a tempo per rubinetti e vasche a due pulsanti per i water) ■ Utilizzate prodotti ecocompatibili e biodegradabili per la pulizia

■ Implementate un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti per riciclare carta, metalli, vetro e plastica.Se il Comune non fornisce il servizio di raccolta differenziata, rivolgetevi ad un’azienda privata per lo smaltimento

■ Riducete il consumo energetico.Per esempio, installate pannelli fotovoltaici, luci fluorescenti invece che incandescenti,termostati a tempo, lampadine a basso wattaggio, sensori di movimento per lo spengimento automatico delle luci

■ Utilizzate piatti, posate e biancheria da tavola riutilizzabili

■ Rivolgetevi a un consulente tecnico esterno per individuare gli sprechi energetici e avere soluzioni su come ridurli ■ Varate una politica di acquisti “responsabile” per fornirvi di prodotti ecocompatibili e riciclabili.Usate fornitori “verdi”

■ Nelle eventuali aree verdi introducete piante autoctone, più resistenti e meno bisognose d’acqua.Eliminate erbicidi e pesticidi chimici ■ Tenete un registro di tutte queste azioni, segnando i benefici ambientali ed economici, e comunicateli a clienti, utenti, fornitori e istituzioni locali

SUGGERIMENTI VERDI PER I CONVENTION BUREAU

■ Elaborate linee guida ecologiche per il CB, e stabilite interventi per incoraggiare procedure sostenibili sia internamente sia presso gli associati

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■ Ispezionate gli alberghi, le sedi per eventi e i fornitori della vostra città o territorio per valutare i programmi ecologici che offrono.Create un database di fornitori verdi.

■ Siate pronti a suggerire tour e attività post-congress che abbiano un impatto ambientale minimo

■ Incoraggiate i vostri membri a istituire programmi verdi.Organizzate premi per le imprese turistiche che hanno adottato procedure per ridurre il proprio impatto ambientale

■ Informatevi sui servizi o programmi ecologici offerti dalla vostra città e informatene il vostro staff

■ Cooperate con le amministrazioni locali per coinvolgere le imprese turistiche in programmi di riqualificazione e pulizia urbana e territoriale

■ Suggerite alberghi e sedi per eventi che permettono di ridurre al minimo gli spostamenti in città e che sono nelle vicinanze dei mezzi pubblici

■ Preparate un kit di comunicazione ambientale per i meeting planner per renderli partecipi delle iniziative dei CB e della città SUGGERIMENTI VERDI PER I MEETING PLANNER

■ Elaborate linee guida ecologiche per il vostro meeting e fatele sottoscrivere a chi ha commissionato l’evento.Condividetele con fornitori, partecipanti e relatori

■ Utilizzate tecnologie senza carta.Fate uso di mezzi di comunicazione elettronici, create un sito web del meeting o del congresso che permetta di iscriversi e di ricevere conferma on line.Pubblicizzate l’evento attraverso il web e l’e-mail.Organizzate la registrazionedei partecipanti al momento dell’arrivo.

■ Riducete le distanze di viaggio dei delegati.Scegliete una città vicina al maggior numero possibile di partecipanti e un albergo e una location per l’evento a “walking distance” l’uno dall’altra o accessibili tramite i mezzi pubblici

■ Chiedete all’albergo o alla location di fornire servizi visibili e accessibili per riutilizzo e riciclo di carta, metallo, plastica e vetro ■ Scegliete un albergo eco-sostenibile, che offra un programma di riutilizzo di lenzuola e asciugamani, dispenser per shampo e saponi, riduttori di flusso,..Scegliete anche un centro congressi o una location costruiti e-o gestiti secondo i principi della riduzione dell’impatto ambientale e del risparmio energetico

■ Mangiate verde.Includete nel menu opzioni vegetariane e utilizzate materie prime di stagione e di produzione locale.Chiedete al catering che fornisca condimenti e bevande in grandi contenitori riutilizzabili evitando le confezioni monodose.

■ Per il meeting utilizzate borse in materiali naturali o riciclabili, stampate il logo all’interno, in modo che la borsa possa essere riutilizzata.Producete badge in carta riciclata, senza plastica.Utilizzate lavagne invece di lavagne a fogli mobili.Evitate di distribuire brochure:meglio raccogliere biglietti da visita e mandare via e-mail le informazioni.Per i materiali stampati utilizzate comunque carta riciclata e inchiostri vegetali.Stampate i fogli da entrambi i lati.Riciclate i toner delle stampanti.

■ Passate parola.Comunicate a delegati e media i vostri sforzi e i vostri successi. SUGGERIMENTI VERDI PER CATERING E BANQUETING

■ Fornite condimenti e bevande in grandi contenitori ed evitate le confezioni monodose

■ Assicuratevi che il packaging di cibo e bevande sia riciclabile e che venga riciclato dopo l’evento ■ Adoperate sempre piatti, posate e biancheria da tavola lavabili e riutilizzabili

■ Scegliete centrotavola o decorazioni che possono essere riutilizzati

■ Offrite caffè, tè, zucchero e cacao organici e provenienti dal commercio equo-solidale ■ Utilizzate per il menu prodotti e ingredienti locali e di stagione

■ Utilizzate prodotti biologici e carni e uova di animali allevati in libertà ■ Offrite sempre portate vegetariane

■ Chiedete al meeting planner di organizzare un sistema di prenotazione del pasto e suggerite che i partecipanti possano scegliere in anticipo le portate.La pianificazione può evitare spreco di cibo.

■ Accordatevi con un’azienda agricola affinché prelevi gli avanzi di cibo SUGGERIMENTI VERDI PER GLI ALBERGHI

■ Elaboratelinee guida ecologiche per l’albergo e comunicatele a tutto il personale

■ Introducete un programma di riutilizzo della biancheria da camera.Con appositi avvisi chiedete agli ospiti di indicare se vogliono cambiare lenzuola e asciugamani ogni giorno

■ Installate tecnologie per la riduzione del consumo idrico(acceleratori di flusso per docce e rubinetti e vasche a due pulsanti per i water)

■ Utilizzate prodotti per la pulizia non tossici.

■ Elaborate linee guida per l’approvvigionamento per acquistare prodotti a basso impatto ambientale

■ Introducete un programma di raccolta differenziata dei rifiuti.Se l’amministrazione locale non ha predisposto la raccolta differenziata rivolgetevi a un’azienda privata

■ Installate nei bagni dispenser per sapone, shampoo e creme.Donate i prodotti da toilette aperti ma non terminati a un’organizzazione di beneficenza.

■ Introducete un programma di riduzione del consumo energetico.P.e., passate dalla luce incandescente a quella fluorescente, alle lampadine con basso wattaggio ai sistemi di rilevamento del movimento nelle camere per lo Spegnimento automatico delle luci, oppure alla scheda-chiave per l’attivazione dell’elettricità

■ Utilizzate piatti, posate e biancheria da tavola riutilizzabili ■ Installate un sistema di filtraggio dell’aria

■ Installate un sistema automatico di regolaione della temperaturaper tutta la struttura ■ Comunicate queste misure ai clienti con un apposita scheda nella directory della camera SUGGERIMENTI VERDI PER LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA MICE ■ Elaborate e pubblicate linee guida ambientali

■ Organizzate eventi e seminari di formazione su come implementare le linee guida ambientali

■ Inducete per quanto possibile gli associati ad applicare le linee guida ricordandone loro periodicamente l’importanza e i vantaggi ■ Informate il pubblico che i soci applicano politiche e sistemi di gestione ecosostenibili

■ Istituite premi che riconoscano i risultati positivi ottenuti dai soci nell’organizzare strutture, servizi o eventi a basso impatto SUGGERIMENTI VERDI PER I TRASPORTI

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■ Per i pasti abordo fornite piatti, posate, tovaglie e tovaglioli riutilizzabili

■ Ove possibile, fate in modo che gli equipaggi pernottino in alberghi ecofriendly o con programmi di riduzione dell’impatto ambientale

TRASPORTI DI TERRA

■ Dotatevi di veicoli a bassa emissione (metano o altri gas naturali) o addirittura elettrici ■ Riciclate olio, batterie, liquidi antigelo e pneumatici

■ In estate, riempite il serbatoio per la pulizia del parabrezza con acqua invece che con il liquido saponato

■ Effettuate una manutenzione costante ed ecoresponsabile: utilizzate olio ri-raffinato; fate test periodici sulle emissioni dei veicoli, istruite gli autisti a spengnere il motore a veicolo fermo; minimizzate l’uso dell’aria condizionata

Un preciso impegno ambientale da parte delle imprese della filiera, crea un immagine verde che può essere spesa in termini di marketing , contribuendo alla soddisfazione del cliente, alla fidelizzazione della clientela e alla promozione dell’impresa.A tale proposito riveste un ruolo fondamentale la comunicazione che, oltre a rendere visibile l’impegno, può servire, in alcuni casi, anche a coinvolgere il cliente nell’iniziativa, incentivandolo ad adottare comportamenti più eco-compatibili.La comunicazione diventa dunque, oltre che uno dei requisiti del sistema, un mezzo per veicolare l’informazione all’esterno e pertanto uno strumento di marketing aziendale.

IL GREEN PROCUREMENT

Dai suggerimenti per i green meetings emerge l’importanza del green procurement, con tale termine si intende la prese in considerazione dei requisiti ambientali nelle procedure di acquisto di materiali, beni e servizi da parte di amministrazioni pubbliche, anche di località turistiche (in tal caso i parla di green public procurement) o di operatori privati(p.e. singole strutture ricettive o catene alberghiere ) La volontà di introdurre criteri ambientali nell’ambito delle politiche di spesa ha riguardato in primo luogo il settore pubblico, per un ordine di motivi riconducibile essenzialmente al funzionamento degli appalti, ma anche per il rilevante segmento di mercato operto dalle commesse provenienti dagli enti pubblici, e per la capacità di questo mercato di generare un indotto e influenzare le scelte degli enti aggiudicatari.L’introduzione degli aspetti ambientalinell’ambito delle politiche di spesa pubbliche ha fatto la prima comparsa nell’agenza della Commissione Europea nella seconda metà degli anni Novanta, traducendosi nella pubblicazione di un “Libro verde” sugli appalti pubblici Per quel che riguarda i sistemi di gestione ambientale ISO14001-EMAS , le amministrazioni pubbliche possono richiedere la certificazione come una delle specifiche tecniche del bando di gara.Essendo ormai uno standard riconosciuto a livello mondiale, la richiesta di tale certificazionenon costituisce violazione del principio delle pari opportunità tra imprese.

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