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ESTERO CENSIMENTO

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(1)

MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI

CENSIMENTO

DEGLI ITALIANI ALL' ESTERO

ALLA METÀ DELL'ANNO 1927

PROVVEDITORATO GENERALE DELLO STATO LIBRERIA

(2)

PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA

(3)

In questa pubblicazione Bono riprodotti

i

resultati del

censimento, eseguito a cura del cessato Commissariato

Ge-nerale dell'emigrazione col concorso delle Autorità

diplo-matiche e consolari

i

taliane, per rilevare la consistenza

quantitativa e quaUtativa degli Italiani e delle Istituzioni

italiane all' estero.

Il cen.gimento si riferisce alla metà dell'anno

1927;

perchè

le notizie, sebbbene sieno state raccolte inizialmente in epoche

precedenti e diverse, sono state aggiornate tutte all' epoca

anzidetta. I resultati possono, però, essere ricondotti - pel·.

gli eventuali confronti colle

altl~e

rUevazioni censirnentarie

e senza notevole discordanza colla realtà -

al primo

gen-naio dello stesso anno.

Nella introduzione al volume .sono ricordate le difficoltà

che hanno reso poco agevole questa rilevazione, e sono anche

spiegate le inevUabili pecche di questo primo tentativo, fatto

per

accel~tare

simultaneamente il numero degli Italiani e

delle istituzioni italiane all'estero.

In avvenire sarà certamente possibile di compiere opera

più perfetta.

Serva di viatico alla presente pubblicazione il nzerito

di avere iniziata una indagine importa.nte e pih completa

dei tentativi che finora erano stati fatt'i.

(4)
(5)
(6)
(7)

INDICE

INTRODUZIONE.

I CENSlfiI1<.:NTI DEGLI ITALIANI RESIDENTI ALL' ESTERO COLLA ESPOSIZIONE DEI METODI SEGUITI PER IL CENSIMENTO

ALLA METÀ DELL'ANNO 1927 . . . Pag.

lIJ CENSIMENTO DEGLI ITALIA~I RESIDENTI ALL' ESTERO ALLA

METÀ DEL 1927 . . . .

Capitolo 1. - Composizione quantitativa

Capitolo II. - Composizione qualitativa .

Capitolo III. - Istituzioni italiane. . .

TABELLE STATISTICHE SUGLI ITALIANI RESIDENTI ALL'ESTERO E SULLE LORO DIVERSE MANIFESTAZIONI DI ATTIVITÀ

ALLA METÀ DEL 1927. . . .

Tabella I. - Italiani residenti all'estero alla fine degli

anni 1871, 1881, 1891, 1901, 1911 ed alla metà

del 1927. . . .

Tabella lI. - Italiani residenti all'estero aUt" metà del

1927, class~ficati per sesso e p~l' luogo di 1la8cita .

Tabella II-bis. - Idem.,' dati per distrett1~ c011801arì .

Tabella III. - Italiani residenti all' est.er'o alla metà del 1927, class~ficati secondo la pt'ofessione ese't'citata

Tabella IV. - Scuole italiane all' estero, alln metà

del 1927. . . .

Tabella V. - Collegi, COll'CUti, orfanotm.fi, istituti sa·

nit~ri italiani all' estero, aUa metà del tfì27. . .

Tabella VI. - Associazioni itnliane rrJl'e.stel·o, alla

me-tà del 1927 . . . .

Tabella VII. - Stampa pedodica italiana all'estero,

alla metà del 1927 . . . .

"

"

" "

"

"

"

"

"

"

"

" " xv XXXII ivi XLIV XLIX LV IJVIl LXV LXXIII LXXXIX eXI eXXIX ex LI eLIX

IL CENSIMENTO DEGLI ITALIANI RESIDENTI ALL' ESTERO

ALIJA

lUETl

DEL

]9~;,

Albania Austria Belgio . Bulgaria

Censimento degli italiani atre8irTo.

(8)

x INDI C'li Cecoslovacchia. Pago 29 Danimarca

"

35 Danzica " 39 Estonia

"

40 Finlandia

"

41 Francia

"

43 Germania.

"

86 Gi bi! terra .

"

111 Gran Bretagna

"

113 Grecia.

"

130

Irlanda (Stato Libero d')

"

148 Lettonia

"

149 Liech tenstein

"

ivi Lituania

"

ivi Lussem burgo

..

'

.

"

151

Malta (Isole di)

"

158

Mona.co (Principato di) ~

"

163 Norvegia " 167 Olanda. " 169 Polonia " .173 Portogallo.

"

175 Romania " 178 Russia europea

"

188 San. Marino .

"

196

Serbi, Croati e Sloveni (Regno dei)

"

197 Spagna. " 209 Svezia

"

218 Svizzera " 223 Turchia. europea " 252 Ungheria.

"

262 PARTE II. ASIA. Aden Pago 269 . Afganistan " ivi

Ceylon (Isola di)

" ivi Cina.

"

270

Cipro (Isola di)

" 278 Cocincina.

" ivi Corea

"

27~

Filippine (Arcipelago delle Isole)

" ivi Giappone.

(9)

INDIOE Xl Heggiaz. Pago 280 Hong-Kong

"

281 India.

"

282

Indie Orien tali .

" 285 Macao (Isola di)

.

" ivi Mesopotamia.

"

286 Palestina ,.

."

ivi Persia

"

292 Russia asiatica

"

ivi Siamo

"

293 Siria.

"

294

Stabilimenti dello Stretto

"

302

Terri tori di versi .

" ivi Turchia asiatica .

"

303

PARTE III.

AFRICA.

Africa equatoriale Pago 317

Africa meridionale

" 318 Africa occiden tale

"

321 Africa orientale

"

323 Algeria.

"

325 Egitto .

"

326 Etiopia.

"

348 Marocco: 1) Zona francese.

"

349 2) Zona spagnola

"

350 3) Zona internazionale

"

351 Tunisia.

"

355 Territori diversi' .

"

365 PARTE IV. AMERICA~

Antille (Isole) (1). Pago 377

Argentina.

"

378 Bolivia.

"

412 Brasile.

"

413 Canadà.

"

470 Cile

"

481

(10)

'XlI INDIOE -" 'Colombia. . Pago 497 Costa. Rica

"

503 .. Cuba.

"

505 -Equatore

"

506 Falkland (Isole)

"

511 --.... ·Guatemala

"

ivi -Guyana " 512 _ _ _ o Haiti. 1· ivi " ---Honduras

"

513 Messico.

"

514 Nicaragua.

"

522 Panama: 1) Repubblica di Panama

"

523

2) Zona del Canale di Panama .

"

524

Paraguay.

"

526

Perù.

"

531

,--- Forto Rico (Isola)

,

"

541

Salvador

" ivi San Domingo

"

543

Stati Uniti d'America.

"

544 Uruguay

"

f82 Venezuela.

"

690 Vergini (Isole).

"

695

. Terri tori di versi

(11)
(12)
(13)

"

\

I censimenti degli italiani residenti all'estero.

L'iniziativa di un censimento degli italiani residenti fuori dei confini della Patria ha un precedente negli albori del nostro Hisorgimento. Sorse la prima volta e si realizzò nel piccolo Regno di Sardegna.

Anche allora, come nei censimenti susseguenti, si avvertì la opportunità, di aggiungere alle cifre ùPi nazionali T'csideuti uel piccolo Regno quelle dei residenti fuori dei confini di esso. Que-sta. opportunità fu riconosciuta, non solo per valutare il com-plesso della popolazione appa,rtenente alla famiglia sarda, ma

:luehe per conoscere l'entit.à, delle eorrenti ehe, nlOvendo da quel ~ piccolo Stato, si erano dirette a paesi stranim'i.

Sorse cosi nel 1855 'l'iniziativa di un censimento delle collet-tività sarde all'estero. ~la più che di un vero e proprio censimen-to, si trattò di una rilevazione numerica del gruppo' dimorante aU'estero. L'iniziativa fu spontanea e dovuta al comm. Marcello Gerruti, che in quell'anno rappresentava in .,A.rgentina il Be di Sardegna. Ma egli fece di più: accanto ai risultati dell'indagine censuaria dei cittadini sardi indicò f]uelli di nn'indagiue consimile per tutti gli italiani immigrati nel Plata (1). Il RUO lavoro di ra,c-colta, che fu elogia,to dal l\filliRtro degli Affari Esteri del Regno di Sardegna, ·fu pubblicato nella « Gaz,zetta Piemontese », organo ufficiale di quel tempo.

Lo stesso ~{inistro degli Affari Esteri, riconosciuta l'utilità di una simile rnevazione, desiderò estendprla a tutti gli altri Stati. stranieri; ma i Consoli incaricati della raccolta dei dati, o non seppero svolgere il compito loro affidato o non dettero a(l esso una grande importanza. Pochissimi risposero all'appello e forni-rono dati imperfetti o vaglli.

(14)

XVI INTRODUZIONE

l}iniziativa si ripetè in seguito, quando nel 1857 il Governo Piemontese indisse con legge del 4 luglio, n. 2310, il censimento della popola,zione sarda. La legge non parlava. del censimento dei sardi residenti an'estero; ma il Ministro degli Affa,ri Esteri, in-terpretandola con larghezza, invitò i Consoli a, raccogliere dai nazionali, nei rispettivi distretti, diehia,razioni analoghe a quelle che erano richieste dalla scheda destinata al censimento del He-gno. L'invito non fu pienamente eseguito e le poche notizie otte-mite furono pubblica,te posteriormente a,I censimento &l<l'do, come semplice informativa,.

Si giunse così al 1861, anno della proclamazione del Regno d'Italia. Il desiderio di conoscere la composizione numerica della popolazione italiana rinacque e trovò espressione ufficiale nel R. Decreto dell'8 settembre ]861, Il. 227, che indisse, per l'ultima notte di quell'anno, il 1° censimento 'ufficiale della popolaz'ione

del Regno.

La la.cuna riscontrata nel cen~1Ìmento del 1857, circa la rile-vazione dei nostri connazionali all'estero, fu riscontrata anche in questo, e con disposizioni a pa,rte, seguendo la via tracciata in precedenza, il Ministro degli Affari Esteri cercò di rimediarvi, sollecitando i Consoli aUa raccolta dei dati l·dativi. Le istru-zioni ai ConsdIi furono di quindici giorni posteriori all'avvenuto censimento in Italia e per questo ritardo furono chieste soltanto dati approssima.tivi aecompagnatl da generali notizie sulle condi-zioni economiche e morali dei vari nuclei italiani all'estero. Ce-sare Correnti, che fu il re latore ùel censimento nel Regno, dovè dire che per le nostre colonie all'estero si avevano dati imprecisi e molto sommari, i quaU n.on indicavano, per conseguenza, nem-meno in via approssimativa, l'entità degli italiani dimoranti oltre

i confini della Patria.

Allo scadere del decennio s'indisse, il 20 giugno 1871, il se-condo censimento della popolazione del Regno, prescrivendo che il

(15)

INTRODUZIONE XVIl

Conformemente a quanto pratica nl,si in Italia, furono isti-tuite apposite Giunte e Sottocommissioni nei luoghi in cui i Oon-soli indicavano possibile lo svi'luppo delle loro operazioni. Fu adottato anche all'estero il sistema. delle schede nominative e non fu trascurato di allacciare relazioni con le .\. utorità locali perchè facilitassero il compito non troppo lieve della, rilevazione demo-grafica italiana. Molti Statf dettero il loro valido appoggio all'ini-ziativa, riconoscendo l'importanza che anche per essi poteva avere la conoscenza del numero dei residenti appartenenti ad altra na-zionalità. Altrove si sollevarono delle obiezioni, perchè si riteneva non fosse competenza d'uno Stato eseguire il cens[mento dei pro" pri cittadini nel territorio d'un altro Stato; ma infine anche qui

il censimento potè attuarsi.

Il Governo italiano curò la buona riuscita. delle operazioni, emanando continuamente disposizioni e suggerimenti di metodo ove riteneva necessario; ma il lavoro fu maggiormente lfiacilitato dal regolamento apposito, inviato il 10 ottobre dello stesso anno 1871 alle Autorità diplomatiche e consolal'i, e dalle infor"ma,-zioni che le Autorità locali con solerte dilig'enza avevano l'ac-colto per proprio conto.

I lavori compiuti furono assai soddisfacenti e diedero la cifra di 455.000 italiani residenti fuori d'Italia.

Non è da trascurare che, sia, i dati ra.ceo'lti dalle nostre Autorità diplomatiche e consolari, sia quelli loro for'niti dalle Autorità locali, furono favoriti ed integrati con censimenti di-retti che intorno al 1871 erano stati quasi da per tutto eseguiti. Si constatò allora. quale ausilio importante potessero fornire si-mili dati ufficiali, i confronti con i quali rafforzarono l'idea di appoggiarsi ad essi per ogni ulteriore raccolta di notizie sugli italiani all'estero.

(16)

XVIIl INTRODUZIONE

con reciprocità di tratta.mento, l'e~tratto delle notizie concernenti

i nostri connazionali.

Se si ecc'ettua la Repubblica degli Stati Uniti d'America, nel cui censimentp dello giugno 1880, COffi(: in ogni altro, non v'era distinzione di nazionalità, ma solo del luogo di nascita degli stranieri, tutti gli aUri Governi si mostrarono favorevoli, se in condizioni di soddisfare alle n'ostre richieste. Partico:lare accenno meritano il Ministro francese della marina e quello in· glese delle colonie, i quali disposero perchè nei possedimenti dei loro Stati si facesse un elenco specia1e degli italiani qualora vi si rinvenissero, e il Governo del Gran Ducato del Lussemburgo che fece eseguire espressamente per noi il censimento degli italiani. Le richieste italiane ebbero, dunque, favorevole accoglienza e rappreS'entano il primo passo verso l'attuazione di accordi in· ternazionaH circa lo scamhio dei carteillini di censimento, come base dei censimenti di stralcio.

N otiamo come la richiesta del Governo italiano circa lo scambio dei dati dei rispettivi censimenti da parte dei diversi Sta,u trovò interessamento l1p.ll' [n8titut Internationa,l de Stati. 8tiq'lte che nella sessione di Yienna del 1891 (1) emise il voto che

« per a'Ccre una eonoscenza più particolareggiata della popola·

« zione che appartiene politicamente a ciasc"uno Stato) come della

« p-:oporzione e del carattere delle emigrazioni inte.,rnazionali,

« f08se da aug'ura,rsi che i Governi interes8ati continuas8ero lo

« scambio) già CO'11/fenuto, delle schede individ'ual'i degli stranieri

« stabiliti in ciascun paese».

Il censimento degli italiani all'estero nel 1881 fu compiuto. con la duplice fonte dei censimenti esteri e delle notizie raccolte dalle Autorità consolari: esso mostrò che la popolazione italiana residente nei paesi stranieri era salita nel decennio 1871-1881 da mez,zo milione ad oltre un milione ,di persone.

Nel 18~)1 non ebbe luogo il 4,° censimento italiano, però il

Ministero degli Afra,ri :Esteri provvide alla consueta ri1evazione statìstica del nazionali all'estero, sempre basandosi su ricerche conso1ari e 811 confronti di uffieiatli censimenti locali.

(17)

IN'PRODUZIONB XIX

Il sistema di ricerche questa volta fu diverso dai precedenti; esso fu monografico, cioè a base cli ricerche più descrittive che numeriche.

I regi !funzionuri all'esterO' dovevano assicurarsi una copiosa fonte d'informazioni:

1) attingendo ai censimenti locali di data vicina al nostro ed interessando i rispettivi Governi, mediante offerta di reèipro-cità, a compiere stralci dai censimenti mèdesiini, per sceverare le cifre che rigua,rdavano gli italiani;

2) ricorrendo alF opera dei regi uffici dipendenti, delle So-cietà italiane, dei nostri eonnaziona\1i più colti, residenti nelle varie frazioni amministra,tive della circo~crizione, perchè racco-gliessero dati e li confrontasspro con opportune considera.z,ioni;

3) chiedendo alle Soeietà ferroviarie od alle imprese di qualsiasi genere, che a,vessero lavori in corso in luoghi disabi-tati, il numero di italiani da essi impiegato;

4) tenendo conto degli studi demografici che fossero pub-blicati da Autorità o da privati, dai quali si potessero trarre argomenti atti ad accertare il numero degli italiani, avuto ri-guardo alle differen7.e che fOAsero il portato delle legislazioni lo-cali sulla nait.ionalità e sulla naturalizz3Iz,ione.

Le Autoritù, consolari dove'vano rispondere al seguente que-stionario:

1) organizZ.:'lzione politica, estensione, popolazione, monete, pesi, misure dello Stato in questione;

2) storia, nei ,fatti più sa'liellti, dell'immigrazione italiana nell'ultimo decennio;

3) se questa a.veSSe carattere permanente o· temporaneo, e da (Inali provincie d'Italia fosse specialmente fornita;

4) crisi politiehe ed f1('onomiehe nei loro rapporti coll'im-migrazione; rigurgiti, spostamenti, accrescimenti e diminuzioni dell'immigruit.ione italiana e cause principali;

5) legislazione e regolamenti 'locali in .materia d'immigra-zione: questioni di nazionalità e di natura,lizzazione;

(18)

xx INTRODUZIONE

, 7) a quali o~cupazioni si desse l'immigrazione Ubera, a quali l'immigrazione introdotta per conto del Governo, delle pro-vincie, di società, di privati;

8) norme per la concessione di terreni; prezzi in ciascuno degli ultimi dieci anni, secondo le località e la produttività;

9) mercedi, nello stesso periodo, per gli agricoltori-gior-nalieri;

lO) comunicazioni, vitto, assistenza medica, istruz.ione nelle . varie colonie;

Il) rapporti tra i profitti e le spese del colono concessiona-rio di terre e rapporti. tra i profitti e le spese del colono-gior-naliero;

12) numero, anche approssimativo, degli italiani proprietari e dei cdltivatori per conto proprio; valore delle proprietà rusti-che italiane; condizioni delle colonie urbane; caratteri dominan-ti; professioni~ arti, mestieri;

13) mercedi; rapporti fra queste e le condir,ioni di esistenza;

14) istituti italiani di credito, istruzione, assistenza e pre-videnza;

15) camere di commercio;

1G) propriet.à immobiliari italiane; depositi nelle hanche;

17) relazioni tra la ricerca e l'offerta della mano d'opera; 18) tendenza del Governo loc3,le ad incoraggiare ed a re-stringere l'emigrazione italiana,;

19) quadri statistici secondo le norme ed in base ai criteri più sopra enunciati.

Tutto il materiale di risposta a tale questionario fu elabo-rato dallo stesso Ministero degli Esteri e venne pubblicato in un volume col titolo « Emigrazione e colonie» nel 1893. Esso aveva il doppio pregio di essere fornito da funzionari posti nelle migliori condizioni per conoscere i fatti e di essere redatto se-condo un piano uniforme. L'entità numerira dei nostri conna-zionali. risultò di qUHI'i. 2.000.000.

(19)

INTRODUZIONE XXI

che, più ampio e circostanziato di quello di dieci anni prima. ne rispecchiava l'essenza fondamentale.

~Ientre le risposte si raccoglievano presso il Ministero degli Affari Esteri, veniva istituito il Commissariato Gènerale dell'emi-grazione, il quale, avendo fra i suoi compiti quello di pubblicare notizie utili per coloro che si recano an'estero in cerca ,di oc-cupazione, specialmente per ciò che riguarda il clima, le vie di comunicazi9ne, le leggi sulle proprietà e sul la,voro, i prezzi, i

salari e via dicendo, profittò dei rapporti consolari e sotto il

titolo « Emig1'a,~ionc Q colonie)) cominciò a pubblicare nel 1903 tutto il voluminoso materiale di risposta ai quesiti del Ministero degli Affari Esteri.

T/opera" completata nel 1908, si compone di tre volumi in sei parti. Da, essa si rileva una popolazione ita!liana all'estero gh\ f'alita a G.OOO.OOO di persone.

Le illdagìlli, c11(:' a,,,~evano dato così cospicui risultati, f,urono " sospese; ma il Commissariatò Generale dell'emigrazione le

pro-seguÌ per proprio conto, l'accogliendo i dati che gli venivano for-niti da.i Consoli; per modo che nel 1911 potè accertare 5.80;).100 connazionali residenti all'estero.

N eN'immineu7.a del censimento della popolazione italiana nel 1921, al quale doveva andar COli giunto quello degli italiani al-l'est(:,l'o, il COllllll. Aschieri, relatore del censimento al Consiglio Superiore di Statistica, indicava come possibili tre vie per ac-certare il nll mero dei nostri connazionaJi all' estero:

1°) Il censimento degli italiani all'estero si sarebhe potuto eseguire in base ai da.ti forniti dai censimenti esteri ed in base agli accordi internaz,ionaH circa lo scambio dei cartellini, accordi autorevolmente appogg'iati dall'lnstitut 111ternational de Stati.

stiqllc.

(20)

xm

INTRODUZIONE

Questa via., dunque, no.n offrendo. unifo.rmità e co.ntempora-neità nelle no.tizie. no.n poteva essere presa in co.nsiderazio.ne.

2°) Una seco.nda via si sarebbe po.tuta seguire effettuando. nel territo.rio. italiano. il censimento degli italiani residenti a.l-l'estero., mediante appo.site schede da distribuire alle famiglie ri-maste in Italia~ le quali su quelle avrebbero. anno.tato. il numero. degli assenti e dei co.mpo.nenti le lo.ro. famiglie, o.ltre le 10'ro. co.n-dizioni eco.no.miche.

Su questo. meto.do. si faceva osservare: a) che le famiglie rima-ste in Ita,lia po.tevano. no.n essere in grado. di fo.rnire i da,ti sulla co.stituzio.ne delle famiglie aU'estero., ed allo.ra si sarebbe inco.rso nell'inco.nveniente di rilevare situa:doni non co.nfo.rmi allo. stato, reale delle co.se; b) molte famiglie po.tevano. avere emigrato al co.mpleto. si che no.n vi fo.sse nessuno. che potesse rispo.ndere per lo.ro..

3°) Unica via da seguire rimaneva dunque quella delle in-chieste co.nso.lari ed il Co.mmissariato. Generale dell'emigrazio.ne l'ado.ttò senz'aJtro, diramando., in data 21 o.tto.bre 1920, una circo.-lare ai UR. Agenti diplo.matici e co.nso.lari perchè calco.lassero. la po.po.lazio.ne italiana all'estel!'o. al 31 dieembre dello. stesso. anno..

La circo.lare, si proponeva di delineare lo. schema del lavo.ro. per a.gevo.larne l'eseruzio.ne ed imprimere a.d esso. unifo.rmità, lasciando. ai RR. Agenti la scelta del miglio.r mo.do di procurarsi le no.tizie, ed era acco.mpagnata da sei questio.nari che riguar-davano.:

1) Po.polazÌ()ne italiana, divisa p(~r sesso. e per 13 pro.fes-sio.ni distinte e seco.ndo. ehe nata in Italia o. all'estero;

2) Scuo.le italiane;

3) Co.llegi, co.nvitti, orfanotro.fi ed altri istituti italiani affini;

4) Ospedali ed altri istituti italiani di assistenza sanitaria.; 5) Società italiane di assistenza, beneficenza, previdenza, istruzio.ne, ricreazio.ne ed affini;

6) Stampa perio.dica italiana,.

(21)

I

INTRODUZIONE XXIll

« Per avere dati più prec,isi e recenti s1l11·ùnpo}'tan.~·a e sulla

« costitu.done delle nostr(J. colonie all'estero) il COllunissariato

Ge-(C nera,lfl deU'emigrazione hq ùeeiso di 1,1'o(;(:dere ad (un censimento

« della popoladone italiana all'r~tf?},o) calcola,ta al 31

dicern-« bre.. 1920.

« L 'ntilità che tale indagine presenta (l-i fini delhl nostra

po-« litica dell)cm}g'l'aZ'ione flOn ha bisogt(,(j di essere dimostrata) e

« perciò confido nella solerzia ed atti1.ntà d·i cui hanno dato e

(( danno continua prova i RR, Uffici ai quali è affidata la tutela

« dei nostri interessi aU'e8tero) perchè vogliano) anehe in questa

aircostanza) apportarmi tntto il loro prezioso concorso.

« I dati fondamentali che maggiormente intcrc8sano il

C01n-« missariato Generale dell'p,m-igrazione sono i ,tre .,;e(l'1lcnti : « 1. Numero degli ita,liani nati in Italia) pro~enti al 31

di-« cembre nel Paese d'imrnigrazione)'

« 2. Numero de,qU italiani nnti nel Pae8e d'immi,qra.zione)

« sia che conservino la cittf],ditwnz;a italiana) sia chr, a term ini

( de.lla legge locale) l)abbiano perd-ut:a;

« 3. N'ttmero degli italiani nati in Italia c dei figli dJitaliani

« nati nel Paese.

« Per conoscere quale sia stata nell'ultimo dccc'ì/Jlio la

e'Colu-« zione .subita dalle nostre colonie è neccssario ahr taH dati

com-« parativi siano forniti - se possibile - anche per il Sl

dicem-cc bre 1910.

«

11

formulario qui acclww reca, inoltre un questionario che

« è staJ,to ridotto. ai dati più essenziali) per poter permettere di

(C avere una valutazione completa e) per quanto possibile)

l.tnifor-« me per tutti i paesi d)immigrazione.

( Nell)assumc1'e i dati statistici si raccomanda ai. RR_ A.qrmti

c( di voler seg'lt1~re i criteri segue,nti:

« 1. Servir8i) per quanto è possibile) delle Sitatistiche

uf-« fiaial(, dOVe esistano e quando esse diano sicuro affidamento di

« metodo ~ (l'esattezza j

« 2. Quando le Statùstiche uffiriali c8ùdano) ma non

affi-« di'ilO dJuna scrupolosa- certezza) o quando i loro dati non siano

« corrispondenti alle categorie indicate nel que.~tionario) i

(22)

ele-XXiV INTRODUZIONE

« mqnti di cui dispongono, uta indicando sempre a quali fonti

« e con quali critcr'i li ab biano attinti)'

« 3. Quando non esistano Statiò,tiche ufficiali, i RR. A.genti

« dovranno fornire ,i dati) basandosi 8'ltgli indici ll'hl sicuri in loro

« posses80) avendo sempre Cltra di far conoscere quali siano le fonti

«( di informazione e i calcoli in forza dci qttal'i abbiano ottenuto

« le cifre.. risuUant-i.

« I Oapi 'Miss.Ìone organi.zzeranno ,le indagini con i criteri

« sopra esposti) affidando agli Uffici diprmdwnti la cu,ra di fare

« le indagini stesse nelfamb,ito della loro gi'l.trisdizione

Iterrito-« riale e deJimitando ,in nwdo preciso la 8fera, d'azione di ogn,i

« 'itl1icio per e'ritare errori dODUti o a ripetizioni o ad omissione

« di dati.

« Al Comm,i88ariato Generale dO'l..l"ranno poi e88ere comunicati

«( tanto ì dati forniU dai 8ingoli Uffici quanto i dati complessiva·

« mcnlte ottenuti dai Capi Missione...

« I questionari dovranno e8sere re8tit'uiti al Commissariato

« non più tardi de~ 30 aprile 19'2,1 per i Pa,esi enropei e del Bacino

« del M editerranc(j) e del 30 giugno per gli altri Paesi.

« La prescnte circolare viene inviata ai Capi Missione con un

« congruo numero di esemplari da distribuirsi) a loro cura, agli

(23)

INTRODUZIONE xxv Questionario N. l. POPOLAZIONE ITALIANA ALL'ESTERO

Popolazione italiana censita (l) Popolazione italiana calcolata dalle Popolazione

italiana residente

DATA NUMERO Autorità diplomatiehe e

alla quale degli italiani censiti con~olar~ all~ fine si riferisce f ___ -:-_ _ --:" ____ fl ___ ..,...·_I_I_20...,..(~) ___ .11

l'ultimo 1 I

censimento

ufficiale M. F. TOTALE M. F. , TOTALE

Nell'intero t~rritorio del Paese (3) • • • In ciascuna delle

cit-tà. principali . . .

(l) Indicare con precisione il documento dal quale si é ricavata la notizia.

(t) Tener .onto degli studi demografici che fossero pubblicati da Autorità o da privati da· quali si possono trarre argomenti atti ad accertare il numero degli italiani che per le legg~ del luogo si considerano propriamente tali o naturalizzati. Indicare sempre le fonti d'informaI zione e i computi approssimativi in base ai quali si sono ottenute le cifre registrate. -(3) Per ciascun paese indicare la popolazione delle singole circoscrizioni; per es. 8tatl per la Confederazione Nord Amerieana, per il Messico o per il Brasile; Provincie per il eaoadà e l'Argentina; Dipartimenti per la Francia; Cantoni per la Svizzera, ecc.

Relativamente alla popOlazione ltaliana residente all'estero fornire aD~he le seguenti informazioni' (Cif1'e oomples.sive per l'intero territorio del paese).

Numero dei nati in Italia , ... ,' .. ,... ""." ... """""" .. Numero dei figli di italiani nati nel paese d'immigrazione (anche se a norma della legge locale siano considerati cittadini del paese di nascita) ... " ... . Numero degli italiani che acquistarono la eittadinanza del paese di immigra-zione ..

Classificazione degli italiani per professioni e per sesso.

PROF- 8810NI ED OCCUPAZIONI

Agricoltori. . . . . Pescatori . . • . . Muratori e manovali Terraioli, braccianti,

gior-nalieri. . Minatori . . •

Meccanici, fabbri, falegnami. Operai addet.ti ad industrie e lavori vari (decoratori, ce-mentisti, tipogr., tessitori tlcc.). Addetti ai commerci e

tra-sporti , . . . • Impiegati • . • . . . . Professionisti (avvocati, medi-ci, farmacisti, ingegneri ecc.)" Artisti. . . . Addetti a mestieri e

profes-sioni varie (sarti barbieri, cuochi, camerieri ecc.) Religiosi TOTALE 1910 19%0 M. F. TOTALE M.

I

F. I TOTALE

--1-1==1

i

·1

--- ---11-·-

---···1···1 .... ··· ..

··l

(24)

:II.,,1 INTRODUZIONII

Questionario N. 2.

SCUOLE ITALIANE

Denominazione della SC:lola. ... . Sede della Scuola ... _ ... . Specie della. Scuola:

a) se pubblica o priyata ... .

b) se maschile, femminile o mista ... . c) se diurna, serale o festiva

d) se asilo o giardino d'infanzia, scuola elementare, scuola tecnica, scuola commerciale, scuola d'arti e mestieri, ecc ... .

maschi Numero degli alunni

femmine

l

maschi

Numero degl' insegnanti

femmine

Se mantenuta esclusivamente da privati o da Associazioni italia.ne .... Se sussidiata e in quale misura dal Governo italiano

Questionllrio N. 3.

COLLEGI, CONVITTI, ORFANOTROFI ED ISTITUTI ITALIANI AFFINI

Denominazione dell' Isti tuto ... . Sede dell' Istituto ... .

Data della fondazione Scopo dell' Istituto

Numero delle person ricoverate

Personale addetto all' Istituto Da chi sono sostenute le spese:

maschi femmine maschi femmine

se da privati o da Associazioni italiane

. se dal Governo italiano e in qual~ misura

,:

't

(25)

!

j

INTRonUZIONB

Questionario N. 4.

OSPEDALI ED ALTRI ISTITUTI ITALIANI DI ASSISTENZA SANITARIA

Denominazione dell'Istituto.

Sede' dell' Isti tu to ... . Data della fondazione

Natura e scopo dell' Istituto (se ospedale comune, infantile, per oftalmici, per con-valescenti, ecc.) ... .

Numero dei letti ... . delle persone a/ssistite durante l'anno dei curati ambulatoriamente durante l'anno

Personale sanitario ... , ... .. amministrativo

di assistenza e sorveglianza. Da chi sono sostenute le spese:

se da privati o da Associazioni italiane se dal Governo italiano e in quale misura

QuestionlJrio N. 5.

SOCIETA' ITALIANE DI ASSISTENZA, BENEFICENZA, PREVIDENZA, ISTRUZIONE, RICREAZIONE ED AFFINI

Denominazione della Società

Sede della Società ... . Data di costituzione ... _ Indicazione degli scopi sociali ...

Numero dei soci ... _

Questionario N. 6 .

. STAMPA PERIODICA ITALIANA

(giornali, riviste, bollettini, ecc.)

Denominazione del periodico ... .. Città in cui si stampa ... ..

Data di fondazione _ ... .

(26)

.xXVIII IN'l'RODUZIONE

I metodi di raccolta furono naturalmente assai diversi da luogo a 'luogo.

Se infatti per qualche Distretto Consolare dove la popola· zione italiana costituisce nudeo antico, stabile e compatto non attraversato da eorrenti di emigrazione sensibrli, il censimento poteva, risolYer'si ~on la semplic{~ trascrizione degli italiani dal registro dei nazionali; se in altri, oltre le rilevazioni

dai

. registri dei naziona'li oeCOl'seI'O annunzi su giornali, o necessita,· rono appositi impiegati ;ill altr'i, per la vastità del Distretto e la difficoltà, delle comunicazioni, come per il carattere fluttuante della popola,zione da c'ensirsi ed il desiderio di fare cosa, il più possibile ('~atta, le nostre Antoritù cr-.nsolari si assicurarono la eollahorazione deUe Autorità locali.

~Iolti Consoli si ~HY~llsero anche dell'opera di amministra· zioni private, di studi di persone private e straniere, nochè di infol'lll<lzioni loro fornite da nostri connazionali che, per lunga dimora all'estero, erano in gl'ado tli conoscere uomini e cose.

Nè va trascurato l'ausilio che resero alle Autorità consolari i censimenti esteri, i qnali, sebhene non eseguiti alla data di quello di cui h'attiamo, fornirono un buon punto di appoggio o dJ rifel'imento, e sovente, in quei paesi dove l'emigrazione ita-liana presentava movimenti di una certa entità, resero possibile un'utile integrazione con notizie di recentissrima data.

Anche le parrocchie cattoliche, che sono fonti statistiche pre-ziose, 1'll1'ono molto spesso cOllsnlta,tp.

PaI'tjcola1'(~ lode lllpritano lp 110f'ilre Al1tor!t;l consolari che,

impiegando i mezzi più diyprsi, hanno svolto opera zelantissima. La raccolta. di un mater'ia]e così vasto, effettuata nelle più svariate condizioni loeali, quasi sempre difficilissime per la ese· ('l1zione di Ulla indagine di ta,l genere, non potè es.slCre eseguita nei tPl'lllilli pI'eRtabiliti. Yarie proroghe furono accordate e man mano, col tl'(lf'ì('Ol'l'er' del tempo, si SOllO dovuti far aggiornare i dati che

giù el'cUlO stati raccolti. In tal modo tutta la ma!"sa delle

infor-lllHZ1011i l';l('colte è. vpntlta a l'iferirsi alla lllptù de] 1927.

Tali informazioni formano l'oggetto del presente volume, e qni .'Ii intende at't:el'til'c c8pl~e88amente che non bisogna ritenerle

(27)

real-INTRODUZIOKE XXIX

mente han no. S on PlIÒ farsi alcun pm'agone fra le ordinarie

difficoltà e le cause di elTore che si incontrano nella esecuzione di un censimento della popola,zione nell'interno ùel Regno, cIle pur 81ono tante, e le difficoltà e le cause di errore cIle si oppon-gono alla rilevazione statistica degli italiani an'estero. Occorre innanzi. tutto tener presente che trattasi di ricerche effettuate in paesi stranieri e che dai casi in cui, come avviene per Nuova York, una massa enorme di italiani si addensa fra mass'e sconfi-nate di altre popola,zioni, si arriva, passando per tutti i gradi intermedi, ai casi opposti, in cui piccoli nuclei italiani () Indi-vidui isolati si trovano disseminati neUe zone interne lE pm'si estesissimi e primitivi, in località sfornite di mezzi di COlllllllica-zione ed a distanze immense. Così pure, se si considel'a ('hp que-sta indagine ha in luatica abbracciato il mondo intero, ~i ('OIll-prendono anCOl'a più 1(' difficoltà che ha 1)]'e:,;plltate. L 'attplH1i bi/H;),

dei dati è varia a seconda di tante cÌl'co:-;tam:e djyel'se, ('(1 appo-sitamente si è evitato, nel compilare (lue~ta pllhblicazi01H', di dare alle cifre una appm'pnza di attpwlibilit:ì lllaggiOl'p (li qudl;l che realmente hanno, come :-;al'(~bbe (l ('(',Hl \I to qna lOl'a si fosspl'o fatte S('olllp<ll'il'e alcune (ll:,;cOl'danr.p "dd('llti, che si l'i~('()l1tJ'allo fra i vari dati. Così avviene che per quakile dish'pHo ('oui'olH1'(' la cifra complessiva degli italiani nati nel pHl'se estero l'Ìl-mlta di:-;t1'i-buita fra i due sessi neUa stessa, Pl'olHH'ZlO11P in eni è di:-;tl'UHllta quella degli immigl'ati italiani, (,hp 1I1H'('(', llat111'almelltp. :';0 \l o 11<'1' la grande maggioranza masdJi.: cll(' la lWl'l'l'lItlla}p dpgli italialli assegnati a qnalehe gruppo Ili « p1'ofps:.;ioni ed on'upazioni l) ('. in alcuni casi evidentemente e~'Hg'Pl'a ta: ehe per qualche distretto consolare il totale degli italiani assegnati ai yari gruppi di ({ pro-fessioni ed o('eupm~ioni» J'lsnlta fJnasi identico al totale degli italiani presenti nel distretto, mentre il numero di ùonne e bam-bini, che non potenlno rientrare in alcuno dei gruppi di « pro-fessioni ed occupazioni», ÙOYéya essere certamente maggiore· della piccola differenza che risulta fra i due totali, e cosÌ via.

(28)

espe-INTRODUZIONlff

rltnze aceumnlate per le ulteriori enumerazioni degli italiani all'estero.

Le illfol'mazioni raccolte vengono esposte in modo diverso da quello ~cguito per i censimenti precedenti.

Una esposizione d'insieme è data in questa Introduzione) ove

prinltl vengono ria,s'Sunte le notizie ottenute circa la C01nposi.zione quantitatirca, la Compmrizione qualitativ'a e le Istituzioni

ita-liane) e poi seguono le 71abelle statistiche ricapitolative dei dati

del Censimento.

La completa esposizione (li tutti i dati e di tutte le altre notizie l';lCcolte mediante il Censimento segue poi, suddivisa in cinque parti, corrispondenti ai cinque continenti. In ciascuna lJH1'te i v;l,ri pae,Sli vengono, in ordine alfabetico, trattati sepa-ra tamen te.

Hotto il titolo generale del paese Ri contiene, ma. solo per quelli più importanti, una premeRsa, nella, quale sono riassunte

ili lillPP geuel'ali le condizioni delle nu'ie colonie italiane ed il

10}'o l''dlllppO numerico ed economico l'on qualche accenno alle cOl'}'pnti migl'atorie.

Per quasi tutti i paesi vi è un capitolo, Notizie Complessive,

o\'e ·l''ono l'iassunte le ri~poste ai diYersi questionari concernenti la popolazione complessiva divisa per sesso; le occupazioni per categOl'ie e per Ilumero degli addetti; le istituzioni d'istruzione, di educazione e di assistenza sanitaria, le associazioni elencate secondo lo seopo; la stampa periodica suddivisa secondo la pe-riodidtù.

Nel capitolo: Notizie relative ai 8ingoli Distretti Con801ari)

i dati ~ono psposti con tutti i 101'0 <Iettagli. Per le istituzioni d'isÌJ'uzione, di educazione e <Ii assistenza sanitaria., per le asso· dazio Il i e per la stmnpa periodiea si danno elenchi nominativi con indicazione <Ielle cittù nelle quali svolgono la loro attività.

Pl'l' nltuni paesi, dm'e è stato pOl-ìsibile otteuerle, vi S0110 in-dic.1Zioui dplle eOlldiziol1i economiehe delle roUpttività italiane: esse l'ispecehiano maggiormente la llsiollomia di queste,

(29)

ore-IN'l'RODUZ[ONE XXXI

razioni del censimento nel solo Distretto da lui dipendente. Si eLbe tuttavia qualche eccezione in Germania, dove "qualche Con-sole dovette estendere la sua attività a Consolati che, per ragioni dipendenti dallo stato del dopo-guerra, gli erano stati affidati in attesa della loro ricostituzione.

Vengono in seguito le tahelle statistiche con tutti i dati rac-colti.

(30)

Il censimento degli italiani residenti all' estero

alla metà del 1927.

CAPITOLO 1.

Composizione quantitativa.

1

ra,pporti delle RR. Aut.orità diplomatiche e consola,ri. con le notizie sulle collettività italiane an'estero si riferiscono tutti alla metà del 1927. Basnndosi su detti rapporti, a questa data risulterebbero residenti in paesi stranieri 9.168.367 italiani.

La rilevazione numerica degli italiani all'estero del 1911, ese-guita dal Commissariato Genera,le dell'emigraz,ione per mezzo di notizie richieste ai RR. Rappresentanti an'estero, accertò la esistenza di 5.8.03.126 connazionali fuori della, patria. Di modo che l'aumento assoluto eonstatato nei 16 anni trascorsi tra le ùue rilevazioni ascende a 3.363.241 persone. Per ciascun continente tale aumento si ripartisce come segue:

I

I 1927 1911

~ ~ Aumento

CONTINENTI Popolazione ... 01 ... ~ ... ~

Popolazione 01 ... nel periodo

(31)

IN'l'RODCZIO.:.YE XXXIll

Cominciando dall'EurwPA. osserviamo elle la cift'a di 1.267.841 ra.ppresenta, con approssimazione maggiore che negli aUri con-tinenti, la entità della popolazione italiana che vi risiede. B in Europa il paese che ne ha il numaro di gran lunga maggiore è la Franc,ia, precisamente 962.593, cioè il 75,91

%

della totale popolazione italiana emigrata in paesi di Europa; segue ht

Sv'iz-zera con 135.94·2 pari al 10,72

%.

Le altre regioni hanno cifre. minime: notiamo sola la Gr'an Bretagna con 29.130, la Germania con 21.205, l'Austria: con 1'3.700. il Belgio con 15.700, la, .Jugosla-via con 14.329, la Romania con 12.246, iII Lussemburgo con 10.740. Seguono cifre inferiori a, 10.000 a cominciare dal Principato di Monaco con 9.688, fino ana I../ituania, ed al territorio di Gibilterra che ospitano ciascuno un 8010 italia;no.

Nella maggior parte di questi paesi le notizie si basano esclu-sivamente su rilevazioni consolari. Da,ta 'la compattez,za delle no-stre colonie, può presumersri che pochi italiani siano sfuggiti al ct'llsimento.

E1satte possono considerarsi 1(' 'cifre riguardanti le colonie italiane in Portogallo, nella Spagna, in Monaco7 nel

Lussembur-go, in Austda, in Noryegia, nella Svezia. ed in altri paesi più o meno estesi poichè, essendo i nostri connazionali quasi comple-t:1mente residenti nelle città, è stato più agevole rintracciarli.

Circa gli italiani della Repuhhlica Russa dri Roviets, per ragioni npte, non si hanno dati completi, nè è stato possibile pro-cedere a correzione alcuna deUe cifre trasmesseci dalle nostre Alltorità diplomatiche e consolari. Ad ogni modo, se la cifra di 1.038, ehe si ha per tutta l' Cni,)lle delle Rf'pubhIichp RoYÌf'ttiRte in Europa, non rappresenta cifra certa e eomplda, P1IÙ tu1 taYia considerarsi non molto lontana. dalla yera, date le condizioni at-tuali e le condizioni precedenti che eostrinsero molti italiani aù a bbandonare quel paese.

Per ciò che riguarda la Ge.rmania, si osser,'a che le Autorità

(32)

XXXIV INTRODUZIONE

ricostruito l'ufficio consolare, furono nmi i vari tentativi fatti <li raccogliere i dati. Fu necessario perciò ricorrere a fonti private che indicarono per esso la cifra di 900 italiani residenti. Rica-vate dall'ultimo censimento ufficiale ed opportunamente rettifi-cate sono pure le notizie che si riferiscono ad alcuni Distretti Consolari nella S1)iz.~era. Nei rimanenti esse sono state diretta-mente calcolate dalle nostre Autorità consolari.

Non a,bbisognarollo di rettifica i dati per Ila popolazione ita-liana nella T1l'rchia (in Europa ed in Asia), poichè nella maggior parte furono stralcia.ti dai registri dei Consolati. Degno di nota è che quasi tutti i componenti della popolazione italiana in que-sto paese, specialmente nel Distretto Consolare di Costantinopoli, sono oriundi italiani nati in territorio di residenza, pochissimi dei quaH hanno la cittadinanza ottomana, la cui richiesta" quando avviene, deve ricercarsi in ragioni di affari o di famiglia.

Per ciò ehe riguarda i dati degli italiani nella Gran

Breta-fIna si ùeve osservare che, mentre in genere furono ottenuti in base a,i registri consolari e ad inchieste suppletive, nel Di· stretto Consolare di Londra" in cui vive circa la metà di tutti gli itaJÌani resiùenti nel paese, furono di valido aiuto i registri par-rOéohiali del'le nascite e delle morti, fonte preziosa d'inJflorma-zioni.

Per completare le notizie sull'Europa, va spiegato come spesso si trovino più Distretti Consolari raggruppati sotto un unico capitolo.

Ila ragione di questo fa tto sta in ciò che, verso la fine del 1!l2G, da a1lcuni Distretti Consolari furono tolti dei territori per comporre nuovi Distretti. Sì che per l'impo!òlsibilità di sceverare

i dati e per l'opportunità di tener conto della nuova ripartizione consolare si preferì di esporre le notizie primieramente ottenute sotto il doppio titolo della vecchia, e della nuova circoscrizione. eosì, ad es .. è accaduto per il Distretto Consolare di Galatz (Ro-mania) da cui fu tolto il territorio della città di Costanza ed i

(33)

TNTRODUZIOKB

*

.. *

xxxV'

]J risultato che in ASIA vivono 9.674 nostri connazionali, con preponderanza assoluta nella T'urchia Asiatica dove ne ,vivono 5,,306. A grande distanza segue la Siria) con 1.156 italiani, la mag-gior parte nativi elel paese; indi la Cina (913), la Palestina (624),

le Indie Inglesi (480), la RU88ia Asiatica (304), le Indie Olandesi

(150). })iccoli gruppi risieùono in altri paesi, quali l'isola di Cipro

(125), la Cocincina (89), la Persia (87), il Siam (82), il territorio di Hong-Kong (81), ecc.

Provengono le notizie relative all' Asia dalle sole inchieste consolairi rica.\'ate in maggior parte dai registri dei nazionali. Si tratta di notizie che hanno una grande approssima,zione al reale in quanto che gli italiani ÌlL questi paesi, essendo stabilHi di pre-ferenza nei centri abitati, costituistono gruppi compatti, facB-mente controllahili e censibili.

N otìa,mo come la ma,ggior parte della popolazione italiana in Asia sia costituita, da 'Jriundi italiani Bati npi luoghi di resi-denza; quindi l'accTescirnento che in essa si verifica dipende eS-semdalmente da,Na Ìlaturale riproduzione, pochissimi essendo gli elementi di nuo~e immigrazioni rinsanguatrici del vecchio ceppo. Tranne il gruppo residente nella Turchia Asiatica (5.306), i rimanenti 4.368, sparsi nei vari paesi dell' Asia, rappresentano un minuscolo aggruppamento nell'immenso territorio, sperduto fra gli abitanti indigeni che oltrepassano il miliardo.

*

* *

In tutta l'AFRICA gli italiani censiti sono 18S.702 cifra che pen'enue, nella sua quasi totalità, da stralci dei censimenti locali rettificati con le ultime notizie relative alle correnti migra-torie, nonchè da elenchi ricavati dai registri dei nalZionali.

Provengono da eensimenti di ,stralcio le notizie concernenti l'Algeria, il Congo, la Tunisia, l'rnione dell'Africa, del Sud; dai eensim<>uti consolari 1(' notizi~ cOllcerllenti

r

Egitto, il .l\Iaroceo

(34)

XXXVI INTRODUZIONE

La popolazione italiaìla in Africa. è quasi completamente as-sorbita da quattro regioni: la Tu'nv8ia (97.000), 1'Eg,uto (49.106)1

l'Algeria (28.528) ed il Marocco (10.412). I rimanenti, rappresen-tati da cifre minime, si tI'm'ano nella parte meridionale del-l'Africa e predomina 1'Unione dell'Africa del Sud (1.964), a cui' segue il Congo belga (801).

Pin qui, dunque, la popolazione itaHana in Europa, Asia ed Africa ·può considerarsi nel complesso rispondente alla realtà. Le rettifiche che potrebbero eventuailmente esspre eseguite non spo-sterebbero sensibilmente la· cifra di 1.466.217 attl'ibuita ai tre Continenti, poichè controllata con mezzi di l'a tIronto e in paesi nei quali gli italiani sono più intimamente a contatto con le

Autorità consolari.

*

*

'*

N on eguale riflessione si può fa,re per la popolazione italiana nelle AMERICHE.

In America le difficoltà, dj conoscere, anche approssimatiY<1 mente, il numero dei nosÌl'i connazjonalì ivi residenti SOllO enol'-mi, tanto se si ricOl'ra aU(> illlorma7.ioni delle HH .. Autorità con· solari, quanto se si scrutino i censimenti locali. Ed in verità, per le prime si incontrano moltissimi ostacdli, dipendenti dalla seon-finata ampiezza di quelle circoscrizioni consolari, dai luoghi im-pervii, dalla quaHtà stessa dei censendi, rappresentati in gran parte da campagnuoli sospettosi. Quanto poi a,i censimenti locali, anche dove sono eseguiti in maniera ammirevole (come ad esem-pio negli Stati T:niti dell' America del Nord e degli Sta.ti rniti del Brasile), essi sono poco utili alle nostre ricerche poiché com-prendono nella popola;z,ione indigena la maggior pa,rte di coloro che noi reputiamo, henchè nati all'estero, nostri connazionali.

1<'] una conseg'uenza questa dei principio legislativo espresso

(35)

INTRODUZIONE XXXVII

un biennio di residenza" per brasiliani, o come all\fessico pei com-pra,tod di beni imm.obili, clle diventauo immediatamente messi· cani, salvochè manifestino l'intenzione di voler conser\rare la na,-ziona!lità originaria.

Ciò spiega che i nostri censimenti in America registreranno sempre cifre diverse da quelle raccolte per gli itaUani dai censi· menti locali, nè degli stralci di questi si potrà mai profitta;re senza molte cautele e correzioni notevoli.

Censimenti consolari, stralci di censimenti locali completati, induzioni appoggiate a documenti nffici~1i, calcoli e rettifiche di indole ,'aria, hanno dato per tutta. 1'America la, di'ra di 7.674.583 connazionali h"i dimoranti. La, popolazione italiana in America prenderebbe quindi 1'83,70

%

della cifra totale data dai nostri emigrati nelle cinque parti del mondo.

Cominciamo dall' A1ge..ntina.

Seeondo il censimento argentino del 1914 risiedevano nella Re-pubblica 9~9.8G3 italiani, contro 492.636 riscontra,ti nel censi-mento del 1895, seg'nalando un aucensi-mento assoluto in 19 anni di

437 .~27 persone.

I~a cifra indicata per il 1914 si ripartivà in 587.497 uomini e

342.31)6 femmine e secondo lo stato civile da va le seguenti cifre:

STATO CIVILE

M=l

Femmine Totale

Bambini ". 32.923 29.208 62.131 Soli Ig7 366 37.342 134.708 Coniugati 331.212 235.189 566.401 Vèdovi 25.996 40.627 66.623 --~- ~ Totali 087.4-97 342.366 929.863

(36)

.xXXVIII INTRODUZIONE

Il 3° Oensimento Nazionale (1914:) informa che per ogni 1.000 abitanti maschi italiani avevano preso la cittadinanza del paese

il 2,1

%:

infatti su 587.497 se ne erano naturalizzati 12.346. La cifra, dei naturalizzati era quasi trascurabile prima del-l'anno 1906; cominciò ad essere apprez,zabile a. partire da questo anno e per gli anni successivi risultò la s('guente:

1906 655 1911 2.530

1907 1.127 1912 . 1.065

1908 1.127 1913 1.142

1909 1.237 1914 1.382

1910 662 1915 1.287

Il notevole aumento veriticatosi dopo il 1900 degli italiani che assunsero la cittadinanza a,rgentina deve ascriversi in gran parte alla disposizione presa ne'l 1907 dal Governo della Repub-blica di richiedere che gli impiegati pubblici fossero tutti cittadini a,rgentini.

:m

noto che in gellPI'e gli italiani emigrati non hanno tendenza ad assumere la cittadinanzn del paese in cui risiedono, e ne do~ ma,ndano la « na,turalizza,z,ione» soltanto coiloro che aspirano ad impieghi nelle pubblicl1è amministrazioni ed istituzioni, o coloro che desiderano dedicarsi alla politica o agli affari.

Gra,ndi difficoltà si frappongono aUe ricerche degli ita Hani nati in Argentina. Dn dato, cosÌ detto di « tradizione », che for-nisce un ufficio della Statistica Na,z,ionale a,rgentina, è quello che si calcolò nel 1898, quando ~i ritenne imminente, una gliel'l'a col Cile. Si disse che i nati in Buenos Ah-es da italiani rappresen-tavano il 2

%

di tutta la popola,zione della Repubblica. Se questa proporzione si dovesse prendere come esatta. ed estendere dalla sola eittà di Buenos Aires a tutta 1'Argentina, si dovrebbe ag-giungere alla cifra del 1914 per la popolazione italiana una cifra cospicua per la figliuolanza nata nel luogo (intorno a 160.000).

(37)

TNTRODUY;IOltE XXXIX

N ell ' U rugua y la nostra LegazÌ one a, ,:\1 on te video calco la a. 65.000 gli italiani che vi risiedono. 1vla tale eilfra. riguarda solo i nati in Italia, nulla essendo possibile stabilire degli italiani nati nel territorio uruguayano. La eifra indicata, ehe corrisponde presso a poco a queNa rilevata dall'ultimo censimento uruguaya-no del 1908 ehe dava 62.357 italiani, può ritener~i molto atten-dibile, per due ragioni: primit di tutto, essendo debolissima la corrente di immigru,zione italiana nell'Urnguay, questa non ha apportato gra,ndi mutamenti alla composizione numerica della colonia; in secondo luogo è mOilto notevole la corrente di emi-grazione italiana che dall'Uruguay si dirige in altri paesi del-l'America merid:ionale, specia,lmente nell' Argentina. 'rale corrente tende nn,turalmente a, controbilanciare l'aumento per riprOflnzione naturale che si verifica fl'a, gli ita.1iani.

Pochi rilievi richiedono le eollettivit.à italiane residenti nelle Repubbliche del Perù) del Paragna!l.. del Cile, dell'Equatore e della Bùli1:ia,. ~'on l)UmerOse sono tali collettività, e vivono spe-cialmente riunite nelle principali 'I.~ittà,·, dove svolgono piena at-tività, specialmente dedìta al commt'rdo ed alle industrie. Le indagini atte ad accertare la popolazionp italiana l'eshlente nelle Repubbliche suddette si basano o su stime consolari o su eensi-menti locali, opportunamente rettificati, o su pubNicazioni di-verse ritenute attendibili. In quasi tutte queste Hepubbliche il

censimento segna un ~iumento, per alcune molto lieve, in ]>ap-porto al rela,tivo calcolo del 1911. SoItanto pelo i'l Paraguay, la popolazione italiana risulterebbe discesa da circa 10.000 a 5.100 persone. Un aumento abbastanza notevole è segnalato nel Cile, ove gli itaHani dal 13.023 sono saHti a, 23.000.

Per la Repubblica deUa Colombia si è potuto mettere insie-me un censiinsie-mento; ma, data la grande vu,stità del territorio e la

difficoltà di poteri o percorrere per mancanza di rapide com uni-cazioni, la cifra ottenuta di 757 italiani è certamente infer'Ìore al vero.

(38)

XL INTRODUZIONE

nati da italiani nel territorio della Repubblica. Integrando le dfr·e del eensimento indicato, la popolatZione Haliana nel Vene-zuela viene calcolata a 7.098 persone, la maggior parte delle quali nate nel territorio di residenza, trattandosi anche qui· di colonie stabili.

Per l'America meridionale ci rimane da considerare le Guya-'ile, le Isole Falkland e il Brasile.

Per le Guyane si ha notizia, di soli 4 italiani residenti nella Gu.yana olandese. N elle Isole Falkland non risiedono che 2 ita-liani.

MolLo occorrt~rebbe dire, inveee, sulla valutazione della po-polazione italiana nel Bn/sUr:.. Quando si pa.rla delle colonie ita-lia,ne negli Stati uniti del Brasile si mettono avanti sempre cifre disparatissime: esse variano da un minimo di 1.200.000 ad un massimo di '2.500.000.

Da una pubblica,zione italiana recentissima si rileverebbe a questo proposito come la popdlazione italiana nel 1920 fosse 1/5 della popolazione bianca, e precisamente di 2.450.848 persone, compresi i nati nel territorio brasiliano. Viceversa, il censimento loeale del 1920 ealcola a G58.405 gli italiani. Da questa cifra si ritengono esclusi, per essere computati nel totale della popo-lazione del1Q Stato, i nati nel territorio di residenza·, i natura-lizzati in seguito a richiesta ed i possessori di beni immobili.

È pacifico che nel censimento brasiliano i figli di padre strBl-niero, nati in Brasile, figurano compresi fra la popolazione in-digena: ma per essere certi che dal totale brasiliano di 558.405, assegnato alla, popolazione italiana nel Brasile, siano stati esclusi tutti i figli di' padre ita.Iiano, nati nel territorio di residenza, bisognerebbe essere certi che in tutte le schede del censimento, intestate al padre italiano, siano state poste in evidenza, dag!J.i orga.ni subalterni local( inca,ricatj, tutte quelle circostanze per le quali i figli vengono considerati di nazionalità diversa, da quella dei rispettiYi genitori e che tali circostanze siano state poi anche effettivamente rilevate, per ogni scheda, ne No spoglio finale fatto a Rio de ~Ja,neiro. Di ciò, però, manca qualsiasi indizio . .

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immo-IN'l'HODCZIOYE XLI

bili, coll'ulteriore condizione di avere moglie o figli brasiliani, e semprechè non abbiano manifestato l'intenzione di non camhiare cittadinanza,. Ma l'interpretazione di questa norma è

controver-sa, e non si sa quale uso se ne sia fatto in occasione del cen-simento del 1920. L'esame però delle c1fre per alcuni Stati (Mi· na.s Geraes, Parà, Pernambuco, ecc.) farebbe pensare che, ove fossero stati esclusi tutti gli italiani possessori di immobili, il

tota,le brasiliano della popolazione italiana negli Stati in parola avrebbe dovuto ridurs! sensibilmente: in quanto che, risalendo la nostra emigrazione ad epoca, non recente ed avendo i valori dei fondi subito rilevanti aumenti, se si fa eccezione di coloro che lavorano nelle poche colonie non ancora emancipate o nelle fa-zenda8) non è piecolo il numero degli italiani che posseggono una

estesa più. o meno grande di terra, con sopra per lo meno una cafu,a, e che quindi andrebbero annoverati fra i possessori di beni irnmoùili.

DaU'altro canto, se per alcuni Stati, la popolazione italiana, calcolata dalle nostre Autorità consolari con le debite considera-zioni sulle categorie delle persone non comprese nel censimento brasiliano, corrisponde approssimativamente a quella che risulta dal censimento, ciò non avviene per quegli Stati meridionali, ove le cifre degli italiani, ricavate dalle due fonti, presentano troppa di scordanza.

Verrebbe fatto di pensare ad un'applicazi.one pal'zialedel principi.o precedentemente ricordato, per la quale fossero sta,ti compresi nella popolazione totale di alcuni Stati meno abitati dagli italiani i possessori di beni immobili mentre invece fossero stati esclusi dalla popolazione totale degli Stati più abitati; certo è che la, discordanza è molto accentuata" come an'iene per es. per gli Stati di S. l)aolo, di Rio Grande do Sul, di Santa Catharina. Ad ogni modo, mentre la cifra di 5Z>8.405 fornita dal censimento brasiliano sembra troppo bassa, sembra d'altra parte eccessivo attribuire al complesso dei nostri connazionali in Brasile un' en-tità di oltre due milioni di teste.

Non è agevole determinare ('on esattezza il 111lllH'l'O degli ita-liani attualmente residenti in Brasile; vi si oppongono la yastit;\ del territorio, nel quale i nostri connazionali sono sparsi un POC()

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:XLU INTRODUZIONE

da per tutto, la 'natura ste~sa del paese, la scarsezza e difficoltà delle comunicazioni, l'isolamento di molti centri abitati ed il

poco contatto con le patrie Autorità.

Ciò nondimeno, sulla base dei documenti ufficiali e delle in-dicazioni fornite ùa uffici vari, dai presidenti del1p società ita-liane, da i.mprese industriali, nonehe dai più vecchi e colti con-naz,ionali residenti nelle varie frazioni amministrati"te e da in-chieste e calcoli espletati direttamente dai nostri Consoli, si sono ottenuti i dati di dettaglio che danno per la popolazione ita-liana un totale di 1.839.579.

Fino a quanto si possa còntm'p sull'esattezza di tale cifra ~ difficile precisare. Ma dal modo come le nostre Autorità con-solari procedettero nelle loro ricerche, se pure qualche volta, sj lasciarono trasportare, per le difficoltà. suaccenna.te, a calcoli in-duttivi in mancanza di altre fonti, la cifra di 1.839.579 può accet-tarsi con molta appr.ossi1ll3zione ('ome 'l'entità della, popolazion~ italiana in Brasile.

A conferma di ciò, si aggiunge che in pal'ecehi Rtati le nostre Autorità procedettero al censimento degli italiani dippndenti ado-perando schede nominative da loro stesse iòeate più confacenti allo scopo e che di~tribuirono a coloro che ritenevano più in grado

di rispondel'(~ ana richiesta. È bensì vero che molti ~i

dichiara-rono inca,paci., altri declinadichiara-rono l'inca rico; ma nel complesso il

risuiltato, tranne per qualche 8ttato, 'potè considera'l'si soddi-sfacente.

Passando all' America centrale si osserva che le dfre relative ai diversi Stati sono, in. generale, complete.

Grandi difficoltà per eseguire il censimento degli italiani nelle Repubbliche del Centro-AmeriC'a non ci sono state, poichè quasi ovunque essi vivono. in centri urhani e quindi facilmente censibili. Ad ogni modo se qualche nucleo ]1a potùto essere omesso,

certa,mente questo è di piccola entità~ tale da non spostare sensi· bilmente il totale ottenuto.

Passiamo all' America settentrionale. Le nostre Autorità, con-solari valutano a 8.300 gli italiani residenti nella, Repubblica del

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lXTROIJUZJO.:.vE XLIII

nel paese, 150110 in grado di eonoseerf' la eompo81Zlone dei val'i gruppi - e, in pieeola misura, da.i registri consolari. Mancando notizie di 1'onte ufficiale alle quali appoggiare le ri1~vazioni con-solari e maneando un censimento precedente cui riferirsi, il eal-cO'lo attuale della popolazione italiana nel .Messico va accolto con molta circospezione. Gli studi sulle collettività italiane al Mes-sico, eseguiti o dalle nostre Autorità consolari o dalle nostre Autorità d'emigrazione negli anni passati, hanno assp~pmt() per dette collettività ci,fre considerevolmente elevate. L'emigrazio-DP italiana nel Messico risale ad anni abbastanza, remoti; per conseguenza molte dovrebbero essere le famiglie italiane che vi hanno preso stabile residenza~ procreando numtrosa. fi gli n 0-lanza,. Tenendo conto, però, dei rivolgimenti politici che hanno costretto, gli emigrati più recenti ad abbandona,re il paese è da credere che la popola,zione italiana oggi residente dovrebbe essere di molto diminuita. Ad ogni modo, non possedendo altri elementi precisi, si può accettare la cifra di 8.300 quale ci è stata fornita daUe Autorità consolari.

Nell' America settentrionale, le operazioni del censimento degli italiani dimoranti negli Stati Un-iti sono delle più impor-tanti, complesse e difficili, sia per l'alta cifra di cui si tratta, sia per la vastità del territorio sul 'luale debbono svolgersi le in-dagini. Non si ripete qui quanto è detto dettagliatamente nelle pagine seguenti, dove, parlando della popolazione italiana negli Stati Uniti, si mettono a confronto le cifre ricavate dal censi-mento ufficiale americano e le cifre ricavate dalle indagini consolari. Basti osservare soltanto che da tale confronto risulta come la popolazione italiana calcolata dalle Autorità conSQlari possa ritenersi approssimativamente corrispondente alla vera. Alla met{t del 1927 tale popolazione ri~u]tava composta di 3.706.116 persone.

Per chiudere l'esame delle cifre proba.bili della popolazione italiana in America resta il Ca'fl·adà.

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conside-: " , \:

XLIV INTRODUZIONE

ra,zioni. Nel censimento canadese del 1921 non sono compresi i

figli degli italiani nati nelCanadà, i quali jUlreloci sono cittadini canadesi, mentre jure sanguinis sonO' cittadini itaHani. La cifra del censimento canadese andrebbe quindi integrata cO'n la per· celltuaJe di tutti i nati da genitori italiani, secondo l'incremento naturale della popO'lazjO'ne, in almenO' venti anni, epO'ca nella quale si deve presumere pendente l'opzione tra l'una Q l'altra cittadinanza. In secO'ndo luO'go occO'rrerebbe a,ggiungere il nu-mero di qneg'li italiani nati sul luogo che, a,nche avendo O'ltrepas· sato il yentesimO' auno, non hanno fatto formale rinuncia alla cittadinanza italia,na. InO'ltre alla cifra del censimentO' canadese, che è del 1921, O'c~orrerebbe aggiungere il nllmerO' deg1i emigranti rer.atisi al Calladùl fino alla metà de] 1927, e la percentuale dei nati da questi nel medesimO' periodo. Dagli elementi raccO'lti per que-sto ealcolO' si conc1udp che gli italiani nel Canad-tll non sO'no menO' di 200.000.

*

*

*

Attenniamo infine aH 'OCEANIA.

Dalle inchiel:>lte consolari risulterebberO' residenti italiani nel-l'A ush'alia, nella, Nuora Zelanda, e llelh~ Isole Ha\vaii. Se facile è l'Ìsultata, la rilevazione nella Nuo1:u ZelandfJ e nelle Isole

Ha-waii, nelle quali non furono. riscontrati che 507 itaHani e 60 l'i· spetthamente, non così per l'Australia, la cui estensione ed il

quasi generale sparpagliamento dei nostri connazionali opposero grandi difficoltà. La cifra di 27.000 risulta da una, approssima-tiva integrazione del eelHdm(~nto australiano del 1921 che for nisce per i nostI'i connazionali una cifra di. poco inferiore a 9.000.

CAPITOLO Il.

C.omposizione quali tati va •

. ~\hhiamo osserntto come, in gellPI·ale, la esecuziO'ne del

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