• Non ci sono risultati.

Il linguaggio dei fumetti

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Il linguaggio dei fumetti "

Copied!
18
0
0

Testo completo

(1)

Il linguaggio dei fumetti

I fumetti sono messaggi visivi composti prevalentemente di immagini accompagnate da parole, che servono a rendere

più comprensibile ed efficace la comunicazione.

Un fumetto racconta una storia per mezzo di tante vignette poste una dietro l’altra.

Nella vignetta vengono rappresentate solo le azioni più significative della storia.

La successione delle vignette si chiama sequenza.

Gli elementi del linguaggio dei fumetti sono:

La vignetta Il formato Il montaggio L’impaginazione

I contorni della vignetta

I piani, i campi L’inquadratura I grafemi di movimento

La nuvoletta Dentro la nuvoletta:

lettere dell’alfabeto

Dentro la nuvoletta:

segni grafici

Dentro la nuvoletta:

metafore visualizzate Dentro la

nuvoletta: il contenuto di un

sogno, di un desiderio, ecc.

La didascalia Il colonnino

Le onomatopee Le espressioni dei personaggi

(2)

LA VIGNETTA

La vignetta è uno spazio o un’area che può avere varie forme (rettangolare, quadrata, circolare, ecc…) e all’interno del quale viene descritto un ambiente, narrata un’azione che accade in un

preciso momento.

(3)

IL FORMATO

Su una facciata di un giornalino a fumetti possiamo trovare una, due o più vignette, alcune più grandi, altre più piccole. Questa scelta viene decisa dall’autore in relazione al rilievo che vuole dare alla scena o all’azione. Si hanno così vignette sintetiche (di solito di grande formato) e vignette analitiche (di solito di formato più ridotto).

Vignetta sintetica racchiude più elementi, ad

esempio l’autore vuole evidenziare più personaggi

nella scena

Vignetta analitica racchiude pochi elementi e l’autore vuole evidenziare una

specifica azione

(4)

IL MONTAGGIO

Il montaggio è la successione delle vignette che raccontano le vicende di uno stesso personaggio, ma che acquistano significato solo se sono poste in rapporto l’una con l’altra. Le vignette si leggono partendo da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso. Se per necessità di impaginazione l’ordine è diverso, l’autore aiuta il lettore con frecce che collegano la vignetta precedente con quella successiva.

(5)

L’IMPAGINAZIONE

L’impaginazione è il modo di organizzare lo spazio-pagina ed ogni autore sceglie soluzioni diverse. Le impaginazioni possono essere rigorosamente geometriche, ma possono avere anche schemi originali e inconsueti.

(6)

I CONTORNI DELLA VIGNETTA

Un elemento importante della vignetta è il contorno

Quando il contorno non c’è oppure è unito e geometrico significa che l’azione rappresentata avviene in quel momento

Quando il contorno è ondulato o tratteggiato significa che la narrazione è avvenuta in passato o in sogno (flashback)

(7)

I PIANI – I CAMPI

I piani e i campi aiutano a rendere la profondità dello spazio all’interno di una vignetta, a sottolineare un’espressione o un’azione. I piani si riferiscono ai personaggi, i campi all’ambiente

Dettaglio (DT)

Particolare di un oggetto o del corpo o del volto di un

personaggio

Dettaglio (DT)

Particolare di un oggetto o del corpo o del volto di un

personaggio

Primo piano (PP) Il volto occupa tutta la vignetta per mettere in

evidenza l’espressione

Piano medio (PM)

E’ il mezzo busto, molto usato nei dialoghi

Piano americano (PA) Il personaggio viene rappresentato di tre quarti,

per mettere in evidenza i movimenti delle braccia

Figura intera (FI)

La figura umana entra per intero nella vignetta per mettere in

evidenza l’azione o

l’atteggiamento. La figura può essere piegata, distesa,ecc.

(8)

Campo totale (CT) I personaggi sono inseriti chiaramente nell’ambiente di

cui si riconoscono alcune caratteristiche

Campo lungo (CL)

Il personaggio non è più al centro della scena. L’interesse è puntato

sull’ambiente

(9)

L’INQUADRATURA

La scena, all’interno della vignetta, può essere ripresa da angolazioni diverse

Inquadratura dall’alto I personaggi sono dominati.

Esprime l’angoscia e il terrore di chi si sente in pericolo

Inquadratura dal basso I personaggi o le cose dominano la situazione. Possono incombere

come una minaccia o come eroi protettori

Un’altra tecnica usata per l’inquadratura è il “campo” e

“controcampo”

Campo

Il campo è lo spazio compreso nella vignetta. E’ una scena

disegnata come se una macchina fotografica fosse

posta fuori di essa

Controcampo

E’ l’inverso, come se la macchina fotografica riprendesse la scena in

direzione del luogo in cui si trovava prima

(10)

LA NUVOLETTA

Lo spazio che contiene le parole espresse dal personaggio si chiama “nuvoletta”.

La coda della nuvoletta è sempre rivolta verso l’emittente, ovvero colui che parla.

Per ragioni di spazio di solito, fra i vari sinonimi che esprimono uno stesso concetto, si sceglie il più corto.

Nuvoletta con contorno unito e coda rivolta verso la bocca di chi sta parlando: parole pronunciate

da quel personaggio

Contorno tratteggiato e coda rivolta verso la bocca del personaggio: parole dette a

bassa voce

Contorno ondulato e coda a bollicine rivolta verso la testa del personaggio:le parole esprimono i

pensieri del personaggio

Contorno a spigoli acuti e coda a zig-zag:le parole escono da

uno strumento meccanico

(11)

Caratteri delle scritte grossi e marcati:le parole sono urlate o

dette ad alta voce

Contorno unito e coda ondulata che esce dal campo della vignetta: le parole sono espresse da un personaggio

che sta fuori campo

A seconda dello stile di ogni disegnatore la nuvoletta può avere forma rotonda, rettangolare, ecc. A volte la nuvoletta assume funzione narrativa: ad esempio, il contorno tremolante può

significare freddo, il contorno seghettato può richiamare il ronzio delle api.

Quando in una vignetta si trovano più nuvolette l’ordine di lettura avviene da sinistra a destra e dall’alto al basso.

Se vi sono più nuvolette sovrapposte, va letta prima quella posta davanti alle altre

(12)

DENTRO LA NUVOLETTA

La nuvoletta non contiene soltanto parole.

Vi si trovano anche:

Lettere dell’alfabeto

In funzione di rumori o di suoni inarticolati

GASP

Il personaggio è perplesso

SOB

Il personaggio è affranto

AAAH

Il personaggio emette un grido

ZZZ

Il personaggio sta dormendo

MMM

il personaggio sta riflettendo

GRRR

Il personaggio è arrabbiato Segni grafici

quali punti di esclamazione o di interrogazione, variamente disegnati o di grandezza notevole, marcati fortemente dal nero o

dal colore per indicare un momento di forte meraviglia, di stupore, di indecisione del personaggio; note musicali per indicare

che il personaggio sta fischiando

(13)

Metafore visualizzate

E’ una tecnica che il disegnatore usa per rendere più incisivo il messaggio, per cui ricorre a immagini per esprimere dei concetti

anziché parole

La candela o la lampadina indicano che il personaggio ha avuto un’idea luminosa

La sega che taglia il tronco indica che il personaggio

russa

Teschi, esplosioni, macchie, e segni confusi indicano uno stato d’ira e minacce o imprecazioni irriferibili

Il personaggio ha preso un colpo in testa talmente forte da vedere le stelle

(14)

Il contenuto di una situazione psicologica

Il personaggio ha il cuore trafitto perché pensa di non

riuscire a coronare il suo sogno d’amore

Le nuvolette di fumo che escono dalla testa del personaggio indicano che è molto arrabbiato Il contenuto di un pensiero

Il personaggio sta pensando a che cosa contiene la radio che ha in mano

Il contenuto di un sogno

Il cane sta sognando l’osso

Il cane sta sognando di inseguire un gatto. La ragazza sogna una

deliziosa fetta di torta Il contenuto di un desiderio

Le nuvolette contengono i desideri dei personaggi, ciò che loro vorrebbero essere o ciò che vorrebbero fare

(15)

LE ONOMATOPEE

Un elemento tipico dei fumetti sono le “onomatopee”, cioè i rumori prodotti da un’azione. Le onomatopee risaltano

graficamente: sono infatti scritte con caratteri maggiori di quelli usati nei dialoghi e a volte invadono la vignetta per evidenziare come il suono o il rumore si sparga nello spazio e crei disturbo

(16)

LA DIDASCALIA – IL COLONNINO

Nei fumetti vi sono altre scritte: le didascalie, cioè le spiegazioni inserite nella parte alta (didascalia di testa) o bassa (didascalia di coda) della vignetta, e il colonnino, cioè una interruzione delle

vignette formata da blocchi di testo scritto Didascalie

Indicano un cambiamento di tempo nell’azione del quale il

lettore deve essere avvertito E così il giorno dopo…

Indicano un cambiamento di luogo rispetto all’azione della vignetta

precedente Intanto…

Sottolineano uno stato d’animo

Che cosa preoccupa Pico?

Ricordano al lettore qualcosa che può aver dimenticato o informarlo

di qualcosa che deve sapere Si dice ancora che maschera rossa e il suo sparviero siano

un’unica persona…

Colonnino

Il colonnino fiancheggia la vignetta e serve per descrivere un ambiente o per riassumere gli avvenimenti che accadono in un

passaggio di tempo

(17)

Grafemi di movimento

Il movimento è rappresentato convenzionalmente da alcuni segni, detti grafemi, che indicano con immediatezza le diverse situazioni

Uno spostamento veloce è rappresentato con una serie di linee

continue lungo la traiettoria

Una corsa veloce è rappresentata con nuvolette

di polvere in direzione del percorso del personaggio

Un urto violento è rappresentato con linee che si irradiano a stella a

partire dal punto in cui l’urto è avvenuto

In altri casi il movimento, ad esempio di un braccio, viene reso disegnando più volte il braccio stesso (nella stessa vignetta) con segni più leggeri e imprecisi, finché nella posizione finale assume

la stessa forma grafica del resto del corpo

(18)

Le espressioni dei personaggi

Ogni disegnatore adotta una serie di semplificazioni convenzionali che mettono in risalto i sentimenti e gli atteggiamenti dei

personaggi. Questi segni riguardano soprattutto il volto Capelli ritti Spavento

Occhi spalancati Stupore

Occhi sbarrati Terrore, rabbia Occhi chiusi Sonno, fiducia Sguardo di traverso Macchinazione

Sopracciglia inarcate Sorpresa, diffidenza Sopracciglia aggrottate malumore

Sopracciglia con la parte esterna rivolta verso il basso

Tristezza Sorriso Fiducia Bocca spalancata Sorpresa Linea delle labbra rivolta

verso il basso

Tristezza

felicità fiducia

macchinazione rabbia

sonno tristezza Spavento

Riferimenti

Documenti correlati

In conclusion, the results of this survey indicate that in clinical practice, secondary non-response can be defined as an insufficiently improved posture after ≥3 unsuccessful

In Europlex i processi di vestizione (questo vestirsi di stra- ti e strati sovrapposti di abiti da parte delle donne che attraversano il confine), l’insistenza sul movimento di

Background: The Italian Sarcoma Group and the Scandinavian Sarcoma Group designed a joint study to improve the prognosis for patients with Ewing ’s family tumors and

– lo sviluppo e la realizzazione del prototipo della guida interattiva IN&OUT che permette, grazie all’utilizzo di un sistema di rilevazione della posizione

Il vaccino è in- dicato per la prevenzione della displa- sia di alto grado del collo dell’utero (CIN 2/3), del carcinoma del collo dell’utero, delle lesioni displastiche di alto

L’accumulo del gras- so viscerale (addominale) nella fase della transizione menopausale gioca un ruolo chiave nel fare fondere le alterazioni metaboliche indotte dalla sindrome

The length of residual small bowel and type of anastomosis strongly affects surv i val of patients underwent massive intestinal resections.. PN has great importance