Impegno [commitment]
Le mie premesse Le tue premesse
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La tua conclusione La mia conclusione
Stadi della discussione critica
1. apertura: “come intendiamo procedere?”
a. regole locutorie: p.es. sono possibili domande o prese di posizione b. regole dialogiche: su come avanzare nuove affermazioni
c. regole di impegno: su come un’affermazione impegni un dialogante d. regole strategiche: su come si centra o meno l’obiettivo.
2. confronto: “di che cosa si tratta?”
3. argomentazione
ogni parte deve contribuire al perseguimento del proprio obiettivo dialogico, concedendo anche sufficiente capacità all’interlocutore di fare lo stesso.
4. chiusura: “come si stabilisce il risultato?”
Altre regole di contorno:
rilevanza: un partecipante non deve allontanarsi troppo o troppo spesso dall’obiettivo dialogico
cooperazione: rispondere in modo cooperativo e accettare di compiere impegni
informatività: dare risposte che siano confacenti a ciò che l’interlocutore sa
Rapporti dialogici
dialogo: A e B sono impegnate in un confronto razionale
dialogo persuasivo: A sostiene p, B non sostiene nulla ma chiede ad A ragioni di p.
disputa: A e B difendono rispettivamente p e non-p ed entrambi mirano ad avere ragione
disputa eristica: A e B discutono non per far valere una specifica tesi, ma unicamente per primeggiare
controversia: A e B cercano di prevalere, convincendo uno o più 'terzi' che l'altro contendente ha torto
Contenuto della disputa
A. descrizioni di fatti, credenze: se i fatti sono reali, se hanno certe proprietà. Riguarda la verità B. valutazioni di fatti, atteggiamenti: se i fatti sono importanti, se sono giusti, se meritano un certo tipo di atteggiamento nei loro riguradi. Riguarda valori
La distinzione descrittivo – valutativo è piuttosto elusiva, facile da trascurare:
“I giocatori della squadra A hanno maggiore competenza tecnica e migliore preparazione fisica di quelli della squadra B e perciò hanno vinto, ma mi dispiace”
vs
“I giocatori della squadra non A hanno maggiore competenza tecnica o migliore preparazione fisica di quelli della squadra B e hanno vinto solo per fortuna”
Le dispute riguardano in prevalenza le credenze (nella misura in cui si ritiene che le questioni relative ai valori siano più ‘soggettive’).
Ma non è vero che dei gusti e dei valori non è ragionevole discutere!
Credenze e atteggiamenti multipli
A: Nel mondo attuale si parla troppo di televisione.
B: La televisione però è utile per dare informazioni in modo efficace, e in tempo reale.
A: Ma è assurda la quantità di articoli di giornale dedicati agli spettacoli televisivi, all'audience dei programmi, ai personaggi dei reality show; la maggior parte dei personaggi televisivi sono persone di nessun valore che non si vede perché debbano essere tanto considerati.
B: La televisione può integrare il lavoro dei giornali, e della stessa formazione scolastica, offrendo trasmissioni di approfondimento sull'attualità politica e culturale.
Dispute apparenti
a. Dispute meramente verbali
Beatrice e Giulio discutono sul seguente caso: supponiamo che uno scoiattolo si trovi dietro un albero, e un osservatore dalla parte opposta; ogni volta che l’osservatore si sposta, anche lo scoiattolo si sposta, per cui i due continuano a girare intorno all'albero. Ora Beatrice ritiene che l'osservatore stia girando intorno allo scoiattolo, mentre Giulio ritiene di no, e pensa che entrambi stiano solo girando intorno all'albero. Chi ha ragione?
Ma
Beatrice e Giulio sono in disaccordo sul fatto che un determinato romanzo che parla di fate debba essere considerato o meno 'letteratura per bambini'. Beatrice dice che il romanzo è un'opera d'arte, e dunque non è (o non è solo) letteratura per bambini, Giulio dice che è pieno di immagini inverosimili, e dunque non può essere considerato un'opera d'arte.
b. Dispute pretestuose
Il comportamento del giovane redattore X è ineccepibile, e l'accordo con il caporedattore Y non potrebbe essere migliore; non dissentono né in materia di opinioni politiche, né riguardo alle scelte giornalistiche; eppure Y ha delle perplessità: teme che X sia un individuo ambizioso, capace di danneggiare Y a tradimento, se appena ne ricavasse qualche vantaggio; Y inizia allora a cercare una ragione di disaccordo con X, in modo da incoraggiarne l'allontanamento
che talora rischiano di diventano (meramente) verbali:
p.es. reddito di cittadinanza vs reddito di inlusione vs reddito di dignità vs reddito ……….
Onere della prova
Onere della prova: chi si impegna a sostenere qualcosa che l’altro non sostiene.
In una discussione critica l’onere della prova può essere:
simmetrico: tesi contrapposte: p.es. credente contro ateo;
asimmetrico: p.es. credente contro agnostico.
Per casa
Questione: “È giusto dare la mancia ai camerieri?”
Prendere posizione dando nuove ragioni a favore della propria tesi o critiche razionali a quanto si potrebbe sostenere a favore della tesi contraria.