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A.A. 2018/2019, Sessione di Gennaio/Febbraio, Primo Appello, 21 Gennaio 2019, Prova scritta

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(1)

Universit` a degli Studi di Udine, Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Esami di FISICA I (9 CFU) e Fisica Generale 1 (12 CFU)

A.A. 2018/2019, Sessione di Gennaio/Febbraio, Primo Appello, 21 Gennaio 2019, Prova scritta

TESTI E SOLUZIONI DEI PROBLEMI

y

x θ 2

θ 1 m 2

m 1 A

b

m 3 0

1 2 PROBLEMA 1 L’estremo sinistro di una corda ideale (ine-

stensibile e di massa trascurabile) `e agganciato al punto fisso A (coincidente con l’origine degli assi). All’altro estremo, dopo che

`e stato fatto passare su una puleggia (libera di ruotare intorno ad un asse per il suo centro), `e agganciato un corpo di massa m 3 (vedi figura). Lungo la corda (ad uguali distanze) sono fissati due corpi puntiformi di massa m 1 = 1.50 kg e m 2 . Il sistema `e in equilibrio statico e in tali condizioni (come indicato in figura) il tratto 0 della corda `e orizzontale, mentre i tratti 1 e 2 formano gli angoli θ 1 = 30 e θ 2 = 60 con l’orizzontale.

Trattando le sfere come oggetti puntiformi, determinare:

a) le tensioni T 0 , T 1 e T 2 dei corrispondenti tratti di corda;

b) il valore di m 2 ;

c) modulo direzione e verso della reazione del punto fisso A;

d) il valore di m 3 . Soluzione

Analizziamo dapprima l’equilibrio della corda alla sinistra della puleggia. I tratti di corda 0, 1 e 2 sono tesi e quindi ognuno di essi determiner`a agli estremi due forze uguali ed opposte aventi modulo pari alla propria tensione: come indicato nella figura che segue, per il tratto i–esimo di corda, denomineremo tali forze come ~ T~ T~ T i

(estremo sinistro) e −~ T~ T~ T i (estremo destro).

A θ 1

θ 2

x y

b

b

m 1 ~g ~g~g

m 2 ~g ~g~g T~ ~

T~ T 1 −~ T~ T~ T 1

−~ T~ T~ T 0

T~ ~ T~ T 2

T~ T~ T ~ 0

−~ T~ T~ T 2

Tenendo presenti le forze in gioco (vedi la figura), l’equilibrio dei corpi 1 e 2 comporta la validit`a delle seguenti relazioni

−~ T~ T~ T 0 + ~ T~ T~ T 1 + m 1 ~g ~g ~g = 0; −~ T~ T~ T 1 + ~ T~ T~ T 2 + m 2 ~g ~g ~g = 0, che, decomposte lungo gli assi, portano alle seguenti

−T 0 + T 1 cos θ 1 = 0 T 1 sin θ 1 − m 1 g = 0

−T 1 cos θ 1 + T 2 cos θ 2 = 0

−T 1 sin θ 1 + T 2 sin θ 2 − m 2 g = 0

(∗)

Dalle equazioni di sinistra della (∗) si ha T 1 = m 1 g

sin θ 1 = 2m 1 g = 29.4 N; T 0 = T 1 cos θ 1 = m 1 g tan θ 1 = √

3m 1 g = 25.5 N.

Conseguentemente, dalle equazioni di destra della (∗) si ottiene T 2 = T 1

cos θ 1

cos θ 2 = m 1 g

tan θ 1 cos θ 2 = 2 √

3m 1 g = 51.0 N;

m 2 = 1

g (T 2 sin θ 2 − T 1 sin θ 1 ) =

 sin θ 1

tan θ 1 cos θ 2 − 1



m 1 =  √ 3 · √

3 − 1 

m 1 = 2m 2 = 3.00 kg.

(2)

Dato che su A agisce la forza ~ T~ T~ T 0 , si capisce che (essendo A in quiete) la reazione di tale punto deve essere uguale ed opposta. Pertanto, la reazione ~ R R R ~ ~ A avr` a modulo

R A = T 0 = 25.5 N e sar`a diretta in verso opposto all’asse x.

Infine, notando che la puleggia `e in quite e che la tensione del tratto 2 della corda `e pari a T 2 , allora anche la tensione del tratto di corda che sostiene il corpo 3 deve avere la stessa tensione. Infatti, solo in questo modo il momento risultante delle forze tangenti alla puleggia (determinate dai tratti di corda destro e sinistro) sar`a nullo! Dovremo avere, quindi

m 3 g = T 2 ⇒ m 3 = T 2

g = 5.20 kg.

PROBLEMA 2 Un satellite artificiale di massa m = 300 kg ruota intorno alla Terra su un’orbita circolare di raggio r = 7.00 · 10 4 km. Determinare:

a) la velocit` a v con cui si muove il satellite e il suo periodo di rivoluzione;

b) l’energia meccanica del satellite.

Ad un certo punto, un’improvvisa esplosione divide il satellite in due frammenti A e B di masse m A = 3 5 m e m B = 2 5 m; subito dopo l’esplosione i due frammenti si mantengono nel piano dell’orbita del satellite e le velocit` a

~v~v~v A e ~v ~v ~v B formano gli angoli θ A = 30 e θ B = −30 con la velocit` a iniziale ~v~v ~v del satellite.

Determinare:

c) le velocit` a dei due frammenti;

d) di quanto cambia l’energia meccanica del satellite nell’esplosione.

[Massa della terra pari a M T = 5.974 · 10 24 kg.]

Soluzione Il satellite segue un’orbita circolare di raggio r risentendo unicamente della forza di gravit`a deter- minata dalla Terra. Quindi deve essere

mv 2

r = G M T m

r 2 ⇒ v = r GM T

r = 2.386 · 10 3 m/s = 8.589 · 10 3 km/h.

Conseguentemente, il periodo di rivoluzione `e

T = 2πr v = 2π

s r 3

GM T = 1.843 · 10 5 s = 51.20 h.

L’energia meccanica del satellite `e E mecc = 1

2 mv 2 − G M T m

r = − GM T m

2r = −8.542 · 10 8 J.

Nell’esplosione non intervengono forze esterne e quindi si deve conservare la quantit` a di moto. Pertanto dovr` a essere m~v~v~v = m A ~v ~v ~v A + m B ~v~v ~v B . Sappiamo che i due frammenti rimangono nel piano dell’orbita del satellite e che le velocit` a ~v ~v~v A e ~v~v~v B formano gli angoli θ A e θ B con la velocit` a ~v ~v ~v; la situazione `e quella schematizzata nella figura che segue.

bb

b

m

~v~v~v

~v~v~v A

~v~v~v B

m A

m B

θ A

θ B

y

x

Pertanto, decomponendo lungo gli assi x e y otteniamo le seguenti

 mv = m A v A cos θ A + m B v B cos θ B

0 = m A v A sin θ A + m B v B sin θ B

dove v A e v B sono i muduli di ~v ~v~v A e ~v~v~v B . Risolvendo il sistema si ottengono le seguenti v A = − m

m A

sin θ B

sin θ A cos θ B − sin θ B cos θ A v = − m m A

sin θ B

sin(θ A − θ B ) v = 5 3 √

3 v;

v B = m m B

sin θ A

sin θ A cos θ B − sin θ B cos θ A

v = m m B

sin θ A

sin(θ A − θ B ) v = 5 2 √

3 v.

(3)

Numericamente si ha

v A = 0.962 · v = 2.296 · 10 3 m/s; v B = 1.44 · v = 3.44 · 10 3 m/s;

La variazione di energia richiesta al punto d) corrisponde alla sola variazione dell’energia cinetica del sistema satellite. Quindi sar`a

∆E = ∆K = K f − K i = 1

2 m A v 2 A + 1

2 m B v 2 B − 1

2 mv 2 = 3.30 · 10 8 J, che, come vediamo `e positiva; il surplus di energia `e ovviamente fornito dall’esplosione.

PROBLEMA 3 Un gas ideale `e contenuto nel volume V A = 40.00 dm 3 alla pressione p A = 1.00 · 10 5 Pa e alla temperatura T A = 300.0 K. Con una compressione isoterma reversibile il gas raggiunge lo stato B con volume V B = 1 3 V A ; durante tale trasformazione il gas compie un lavoro L AB = −4.394 · 10 3 J. Poi, tramite un’isocora reversibile raggiunge lo stato C a temperatura T C = 600 K. Successivamente, in modo adiabatico irreversibile, il gas viene portato nello stato D con volume V D = V A e temperatura T D > T A : in questa espansione il gas compie il lavoro L CD = 5.894 · 10 3 J. Infine, con un’isocora reversibile il gas torna allo stato iniziale A.

Sapendo che il rendimento del ciclo `e η = 0.150, determinare:

a) i calori Q AB , Q BC e Q DA ;

b) se il gas `e monoatomico o biatomico;

c) il valore di T D

d) la variazione di entropia ∆S CD .

Soluzione Il ciclo delineato nel testo del problema ha la forma seguente (la trasformazione CD essendo irreversibile `e stata delineata con una linea tratteggiata).

b b

b b

A D C

B p

p A

V V A

V B

Prima di tutto si noti che

n = p A V A

RT A

= 1.604 mol.

Il lavoro totale e il calore complessivo scambiato nel ciclo sono pari a L = Q = L AB + L CD = 1.500 · 10 3 J

D’altra parte Q = Q AB + Q BC + Q DA . La trasformazione AB `e un’isoterma reversibile e quindi Q AB = L AB = nRT A ln  V B

V A



= −4.394 · 10 3 J.

Notando poi che, lungo il ciclo, il calore viene assorbito solo nella trasformazione BC e ricordando la definizione di rendimento, abbiamo

Q ass = Q BC = L

η = 10.00 · 10 3 J.

Infine, per il calore scambiato nella trasformazione DA

Q DA = L − Q AB − Q BC = −4.105 · 10 3 J.

La trasformazione BC `e un’isocora reversibile e quindi deve essere

Q BC = nc V (T C − T B ) ⇒ c V = Q BC

n(T C − T B )

(4)

Per meglio valutare la natura del gas, calcoliamo il rapporto c V /R che nel nostro caso `e pari a c V

R = Q BC

nR(T C − T B ) = 2.500 = 5 2 , che ci permette di dire immediatamente che il gas `e biatomico!

Considerando la trasformazione DA possiamo scrivere 1

Q DA = nc V (T A − T D ) ⇒ T D = T A − Q DA

nc V

= 423.1 K.

Infine, la variazione di entropia nella trasformazione CD (si tenga presente che, anche se adiabatica, `e irrever- sibile), `e data dalla seguente

∆S CD = nc V ln  T D T C



+ nR ln  V A V B



= 3.000 J/K.

1

Si potrebbe ricavare anche considerando il lavoro nella trasformazione CD che, essendo comunque un’adiabatica, per la 1

a

legge della termodinamica ` e pari a L

CD

= −∆E

int,CD

= −nc

V

(T

D

− T

C

).

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