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Alitalia divide i sindacati, prima vertenza alla prova della Rappresentanza

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21/7/2014

Alitalia divide i sindacati, prima vertenza alla prova della Rappresentanza - Economia - l'Unità - notizie online lavoro, recensioni, cinema, musica

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La Uil non firma il nuovo contratto nazionale e l’accordo sul contributo di solidarietà invocando il Testo unico. Il ministro Lupi dice: con la firma Ugl lo rispettiamo, siamo oltre il 65% di adesione. Ma non è proprio così...

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sezione 20 luglio 2014 A -

A

La prima ristrutturazione senza cassa integrazione. La prima vertenza importante alla prova dell’accordo sulla Rappresentanza. La trattativa Alitalia ha mandato in fibrillazione gli equilibri sindacali proprio per questi motivi.

Fibrillazioni che hanno portato a divisioni impensabili: sui tre documenti finora redatti si sono prodotte maggioranze a geometrie variabili da far invidia al pentapartito della prima Repubblica. Il primo accordo, quello sugli esuberi, è stato firmato da tutti i sindacati tranne la Cgil, proprio per lo storico «no» della Cai (ed Ethiad) ad accedere ad un anno di cassa integrazione straordinaria per gestire gli esuberi.

Ma le posizioni si sono ribaltate per quanto riguarda il nuovo contratto nazionale - in discussione da più di un anno - e sull’accordo sulla riduzione del costo del lavoro con un contributo di solidarietà dei lavoratori pari a 31 milioni per gli ultimi sei mesi del 2014: questa volta è stata la Uil la confederazione che non ha firmato, assieme all’Anpac (il sindacato dei piloti) e alla Ugl. Defezioni che hanno portato la stessa Uilt - la categoria del trasporto della Uil - a tirare in ballo proprio l’accordo sulla Rappresentanza per sostenere che l’accordo fosse «nullo», visto che il contratto per essere valido deve essere siglato da organizzazioni che, nel settore, abbiano un livello di rappresentatività superiore al 50% più 1 - ha spiegato giovedì il segretario generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi - cosa che in Alitalia, Cgil e Cisl non hanno». La contrarietà della Uilt si basa proprio sulla sua rappresentanza: i suoi iscritti sono in gran parte piloti, la categoria più colpita dalla progressività del contributo di solidarietà, fino a 1.300 contro i 120 euro del personale di terra - fra cui la Cgil è forte.

Ma le cose sono cambiate venerdì: l’Ugl, il sindacato guidato dal dimissionario Giovanni Centrella ha cambiato idea e ha firmato il contratto e l’accordo sul contributo di solidarietà dopo aver ottenuto «garanzie», ha spiegato Centrella. Questa firma ha ribaltato gli equilibri, tanto che il ministro Maurizio Lupi ha subito sottolineato: «Con Ugl e Usb stiamo al 65% di rappresentanza, mi auguro che anche la Uilt capisca».

Soglie, voto rsu e referendum

In realtà il problema dell’applicazione del Testo unico sulla Rappresentanza riguarda prima di tutto la certificazione degli iscritti degli stessi sindacati. L’accordo infatti precisa che abbiano rappresentanza al tavolo del rinnovo del contratto nazionale solo i sindacati con almeno il 5 per

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cento degli iscritti e non essendoci ancora la certificazione di Inps e Cnel, è come se i vari

sindacati autocertificassero la loro rappresentanza. In più se per il contratto nazionale si prevede una «consultazione certificata», per gli accordi di secondo livello - come quello sugli esuberi - basta il voto delle Rsu, che però non sono state rinnovate dopo l’approvazione del Testo unico dello scorso anno.

Per questo hanno poco valore le ulteriori dichiarazioni della Uilt che invita Alitalia «a non mettere in esecuzione le intese sottoscritte con alcune parti sindacali contenenti deroghe alle

disposizioni contrattuali vigenti non valide ed efficaci» perché “illegittime” nei confronti dei lavoratori iscritti al sindacato e non. Con l'avvertimento - spiega il segretario nazionale della Uilt Marco Veneziani - che nel caso di mancato riscontro alla presente si agirà nelle opportune sedi giudiziarie», parlando anche di un «referendum» che verrebbe si terrebbe «lunedì».

Come si vede, neanche gli stessi sindacati hanno le idee chiare sull’applicazione del Testo unico. Come riconosce anche il segretario generale aggiunto e “numero due” della Cisl Anna Maria Furlan: «Noi abbiamo firmato tutti e tre i testi, ma è ovvio che ci siano fibrillazioni spiega -perché Alitalia è la prima vertenza a cui si applica l’accordo sulla Rappresentanza. Ma visto che sul contratto si è raggiunta la maggioranza del 50 per cento e che l’accordo salva l’impresa e i posti di lavoro, credo che non ci saranno problemi nella sua applicazione».

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