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Secondo Principio della Termodinamica

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Academic year: 2021

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(1)

Secondo Principio della Termodinamica

2) due corpi a temperatura diversa sono posti in contatto termico:

1) un pendolo oscilla nell’aria di una stanza:

ferma e permane indefinitamente in quiete

indefinitamente in tale condizione

tempo i due corpi raggiungono la stessa temperatura e restano questi processi avvengono

ma non si invertono mai spontaneamente dunque , fino a prova contraria, dobbiamo assumere che i processi inversi siano impossibili

con il primo principio della termodinamica, in accordo

dopo un certo tempo il pendolo si dopo un certo

(2)

dato che questa proprietà non e’ ovvia,

sono trasformazioni termodinamiche i processi possibili 1) e 2)

e non è descritta dal primo principio

che, con scambi di energia nella forma di lavoro e calore, stato Si allo stato Sf

leggi che governano

i fenomeni meccanici sono tutti invertibili, dobbiamo concludere che esistono altre

portano il sistema dallo e l’ambiente dallo stato Ai allo stato Af , tutti stati di equilibrio

tra sistema ed ambiente gli scambi energetici

(3)

una trasformazione T è reversibile in sintesi :

trasformazione non è possibile sistema ed ambiente

e’ irreversibile quando tale

allora la trasformazione T’

affermare che questi processi non sono invertibili

Si, Ai

se la trasformazione termodinamica T

dagli stati Sf, Af

significa affermare che

che porta sistema ed ambiente dagli stati

ambiente

agli stati Sf, Af è possibile

agli stati Si, Ai è impossibile

quando la trasformazione T’ che riporta negli stati iniziali è possibile,

che porta sistema ed

(4)

in fisica fondamentale si dice che

le trasformazioni termodinamiche che si svolgono spontaneamente

• le trasformazioni termodinamiche sono temporalmente asimmetriche sulla base di questa definizione possiamo affermare che

• un fenomeno F è temporalmente simmetrico quando il fenomeno F’ ottenuto invertendo il NOTA

in natura sono irreversibili

possiedono una ben definita direzione temporale

senso dello scorrere del tempo è possibile. temporalmente asimmetrico quando tale fenomeno F’ non è possibile.

( freccia del tempo )

(5)

Si Ai

Sf Af

L Q

il calore potrebbe essere trasformato in lavoro

con una trasformazione ciclica essere riportato nello stato iniziale l’ambiente, l’aria,

da Si Ai

in generale lo svolgimento del processo

stesso tempo il sistema e l’ambiente facendoli passare

Trasformazioni impossibili

nel caso del pendolo :

iniziale prelevando calore il sistema, il pendolo, potrebbe

sistema termodinamico ad Sf Af

potrebbe essere riportato nello stato

compiendo lavoro

da un nuovo che faccia parte dell’ ambiente,

fa evolvere allo

(6)

il complesso di queste trasformazioni è vietato

dunque la trasformazione vietata d’altra parte le prime due

 trasformazione irreversibile sono sicuramente permesse

è l’ultima

(7)

in tutti i casi la causa

alla impossibilità della conversione,

elevando questo fatto

secondo principio della termodinamica nella forma di Kelvin-Plank :

nel corso di una trasformazione ciclica, si perviene al

di calore in lavoro

L Q

T

Trasformazioni cicliche con scambi di calore ad una singola temperatura della irreversibilità delle trasformazioni termodinamiche

può essere ricondotta

a principio

(8)

in un sistema termodinamico

secondo principio della termodinamica

una frazione di calore venga nel corso della quale,

nella forma di Kelvin-Plank :

singola temperatura

convertita in lavoro

che scambi calore con una sorgente ad una è impossibile realizzare una trasformazione ciclica

come

unico

risultato,

(9)

per es. cio’ implica che non sia possibile realizzare un motore

che prelevi calore da una sola fonte di calore, integralmente in lavoro

ma in questo caso il sistema non torna quindi la trasformazione di calore

attenzione: in una trasformazione trasformato integralmente in lavoro, esattamente alla situazione iniziale

non ciclica e’ possibile che il calore venga

non e’ stato l’ unico risultato

(sistema termodinamico ciclico)

es. il mare, e lo trasformi integralmente in lavoro

(10)

affinchè gli scambi di calore tra sistema ed ambiente

si definisce termostato illimitata di calore

o “ termostato “

definita si introduce il concetto di

avvengano a temperatura

“ serbatoio di calore ” o “ sorgente di calore ” un sistema che possa acquistare o cedere una quantita’

senza cambiare la propria temperatura

(11)

trasformazioni cicliche

Q

T

L

Q

T

L

nel seguito supporremo sempre che l’ambiente operi attenzione :

a temperatura fissa come termostato e scambi calore

con scambi di calore ad una singola temperatura:

Trasformazione vietata dal II principio Trasformazione permessa dal II principio

(12)

non vi sono altre trasformazioni cicliche

volendo crescere in complessita’ dobbiamo considerare le trasformazioni cicliche con scambi di calore

con scambi di calore ad una

tra due temperature singola temperatura

(13)

T1

L Q2

Q1 T2

Trasformazioni cicliche con scambi di calore a due temperature

2 1

T > T

(14)

trasformazioni permesse dal secondo principio

Q2 T2

T1 Q1

L Q2

T2

T1 Q1

L

Q1

ω = L

2 1 1

2 2 2

Q Q 1 Q L

Q Q Q

η = = = −

(15)

Q = L

Q

T2

L Q2

T2

T1

Q1 L

T2

T1

Q1 combinando trasformazioni permesse

1 2

L + Q = Q Q2 Q = Q1

altre trasformazioni vietate

2 1

Q L = Q ma L = Q quindi

con trasformazioni vietate si ottengono

(16)

contenuto fisico

in un sistema termodinamico e costituisce il

questa nuova trasformazione vietata

il cui

da un corpo freddo

a due temperature ha lo stesso di quella ad una temperatura

nella forma di Clausius:

e’ impossibile

sia quello di trasferire spontaneamente ad uno piu’ caldo

calore unico risultato

dell’enunciato di Kelvin-Plank.

realizzare una trasformazione secondo principio della termodinamica

(17)

Rendimento di un ciclo termico

Qa la somma dei calori

Lf la somma dei lavori Ls la somma dei lavori

durante un ciclo di funzionamento siano:

Qc la somma dei calori

( Qa > 0 ) ( Qc < 0 )

( Lf > 0 ) ( Ls < 0 ) assorbiti

ceduti fatti subiti

dal sistema dal sistema dal sistema

dal sistema

f s

L = L + L

se denominiamo

(18)

in un ciclo termico si definisce

f s a c

a a

L L Q Q

Q Q

η = + = +

f s

a a

L L L

Q Q

η = + = ∆ = L η Q

a

il rendimento e’ la percentuale di calore assorbito

da si deduce che

1

c

a

Q

= − Q

Q a T2

T1 Q c

L f

in lavoro

che viene trasformato rendimento la quantita’:

il sistema sta effettuando una trasformazione ciclica quindi ∆U = 0 se ne deduce che Q = L

quindi

1

c

a

Q

= + Q

dato che Qc < 0

a

L

η = Q

(19)

0 ≤ < η 1

il calore assorbito

sperimentalmente si osserva che il rendimento e’ sempre inferiore all’unita’

non viene mai integralmente trasformato in lavoro

(20)

il primo principio della termodinamica si riferisce

l’energia interna

si puo’ indifferentemente mezzo di scambi di calore e lavoro e asserisce che

scambiare lavoro o calore con l’ambiente circostante per modificare di un sistema termodinamico

alla variazione di energia per

(21)

il secondo principio si riferisce alla trasformazione

ma precisa che calore e lavoro

Vai all’esercizio  6-T-B--OK--Rendimento-di-un-ciclo-termico

di lavoro in calore ed alla

il secondo principio non nega il primo,

non sono trasformabili indifferentemente l’uno nell’altro trasformazione

di calore in lavoro

(22)

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