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RIGOPIANO, MARSILIO: QUASI CONCLUSO ITER PER LA CARTA DELLE VALANGHE

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Academic year: 2022

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https://www.laquilablog.it/rigopiano-marsilio-quasi-chiuso-iter-per-la-carta-delle-valanghe/

RIGOPIANO, MARSILIO: “QUASI CONCLUSO ITER PER LA CARTA DELLE VALANGHE”

«Oggi non è il giorno per sollevare le polemiche. Oggi ricordiamo le vittime e testimoniamo la vicinanza delle istituzioni alle loro famiglie e ai sopravvissuti”. Così il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, intervenendo questo pomeriggio (18 gennaio, n.d.r.) a Rigopiano (Farindola) alla cerimonia, svolta in forma privata, per la commemorazione delle 29 vittime della tragedia del 18 gennaio 2017. Presenti anche l’assessore all’ambiente Nicola Campitelli, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri e il direttore regionale della Protezione Civile Mauro Casinghini. «Speriamo che una tragedia del genere non accada mai più e stiamo lavorando in tale senso. In particolare, nelle prossime settimane – rivela Marsilio – concluderemo finalmente il lunghissimo iter della carta valanghe che è uno dei presupposti per evitare che sul territorio possano accadere disgrazie in maniera improvvisa e imprevedibile. Speriamo che dal prossimo anno si possa commemorare, come accaduto negli anni passati, anche con la partecipazione dei tanti amici e delle tante persone. E’ una tragedia che – ha concluso Marsilio – non ha colpito solo i diretti interessati e le loro famiglie, ma un’intera comunità, quella abruzzese»

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https://www.laquilablog.it/trasporto-alunni-disabili-quaresimale-garantito-servizio-anche- per-il-2021/

TRASPORTO ALUNNI DISABILI, QUARESIMALE: “GARANTITO SERVIZIO ANCHE PER IL 2021”

“Con la ripresa della didattica in presenza degli istituti superiori la Regione continua nel suo impegno inteso “a garantire il trasporto degli studenti disabili anche per l’anno scolastico in corso”. Lo ha confermato l’assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale, dopo che la Giunta regionale ha assicurato l’erogazione dei fondi 2020, regionali e statali, agli enti locali gestori del servizio e confermato nel bilancio 2021 l’intervento finanziario di competenza della Regione. “Si tratta di un tema importante e sentito da parte delle famiglie e degli studenti – ha aggiunto l’Assessore – sul quale anche per il 2021 vogliamo essere pronti a dare le risposte adeguate ai Comuni e agli enti gestori che portano avanti il servizio di trasporto scolastico dei disabili, che negli anni scorsi ha avuto fatto registrare non pochi problemi”. Peraltro “l’attenzione quest’anno è ancora più alta in ragione dello stop forzato che ha dovuto subire la didattica in presenza a causa della pandemia. Con la ripresa dell’attività in presenza e la riapertura delle scuole superiori – prosegue Quaresimale – Il servizio di trasporto degli studenti disabili, così come quello ordinario, è stato adeguato alle esigenze di mobilità degli studenti, tenendo conto delle misure da adottare in ragione dell’emergenza sanitaria”. Per il 2020, come detto, la Giunta regionale ha chiuso la procedura propedeutica alle liquidazioni ai Comuni e agli enti gestori, assicurando, tra finanziamento nazionale e regionale, la copertura del fabbisogno annuo di circa 5 milioni di euro.

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https://www.giornaledimontesilvano.com/23095-pescara-bonus-sociali-da-quest-anno- senza-domanda

PESCARA. BONUS SOCIALI DA QUEST’ANNO SENZA DOMANDA

L’assessore comunale Alfredo Cremonese ha comunicato che dal 1 gennaio 2021 i “Bonus sociali per disagio economico” saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto. La novità più importante introdotta nel nuovo anno è rappresentata dal fatto che gli aventi diritto per ottenere i benefici non dovranno più presentare formale domanda, relativamente alla fornitura di energia elettrica, di gas naturale e per la fornitura idrica, presso i Comuni o i Caf i quali, di conseguenza, non dovranno accettare più richieste in tal senso. "Per noi è motivo di soddisfazione in questo momento di emergenza sanitaria ed economica – ha detto l’assessore Alfredo Cremonese – poter comunicare alle famiglie come l’accesso a questi benefici sia più agevole. È un’altra iniziativa che in questo brutto momento aiuta chi ha difficoltà oggettive e spesso fa ad arrivare a fine mese". Non verrà invece erogato automaticamente il “Bonus per disagio fisico” il quale continuerà ad essere gestito da Comuni e/o CAF. Per l’accesso al bonus per disagio fisico nulla cambia dunque dal 1° gennaio 2021: i soggetti che si trovano in gravi condizioni di salute e che utilizzano apparecchiature elettromedicali dovranno continuare a fare richiesta presso i Comuni e/o i CAF delegati. Per ogni altra informazione o chiarimento e per ricevere assistenza è possibile contattare il Call Center SGAte al Numero Verde 800166654 (assistenza per i cittadini) oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica sgate@anci.it o consultare la pagina Internet www.sgate.anci.it

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https://www.abruzzolive.it/sulmona-prosegue-lattivita-di-supporto-psicologico-gratuito- casini-al-fianco-dei-cittadini/

SULMONA, PROSEGUE L’ATTIVITÀ DI SUPPORTO PSICOLOGICO GRATUITO. CASINI: AL FIANCO DEI CITTADINI

Sulmona. Prosegue il servizio di supporto psicologico telefonico gratuito rivolto a chiunque si trovi in una condizione di difficoltà avviato dallo scorso marzo dal Comune di Sulmona, insieme ai Comuni dell’ Ambito Sociale Distrettuale n. 4 Peligno, in sinergia con l’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo.

“Con il protrarsi dello stato di emergenza sanitaria lo stress e il disagio conseguente all’isolamento sociale hanno determinano e continuano a determinare molteplici difficoltà ai cittadini rispetto ai rischi legati alla malattia, alla gestione dei cambiamenti nel contesto sociale ed economico oltre alle inevitabili conseguenze psicologiche date dal rispetto delle restrizioni alla libertà personale, imposte dalla necessità di contenere la diffusione del virus. Invito i cittadini a usufruire di questo servizio che può dare un valido aiuto non solo per soggetti fragili, ma per tutti quelli che si trovano in questo momento a vivere situazioni di disagio e che potrebbero trovare beneficio e sollievo nel confronto con psicologi in grado di gestire stress da eventi traumatici e da una quotidianità difficile da elaborare”.

E’ quanto afferma il sindaco Annamaria Casini, che aggiunge “Ringrazio l’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo, la dottoressa Alessandra Cottone, delegata dal Presidente dell’Ordine sul territorio per l’impegno profuso nel coordinare il servizio, e la dottoressa Roberta Romanelli dell’Ufficio di Piano del Comune di Sulmona”.

Chi desidera assistenza psicologica oggi è ancora più facilitato perché potrà contattare un unico numero telefonico 3351099436 dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 15.00 alle 18:00 ed entrare in contatto con i professionisti psicologi che volontariamente e gratuitamente potranno offrire il loro supporto. L’operatore addetto assicurerà che lo Specialista Psicologo in turno contatti direttamente l’utente che richiede assistenza.

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https://www.terremarsicane.it/finanziamenti-a-fondo-perduto-per-associazioni-culturali-e- sportive-avviso-pubblicato-sul-bura-del-15-gennaio-le-domande-vanno-presentate-entro-il- 4-febbraio/

FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO PER ASSOCIAZIONI CULTURALI E SPORTIVE. AVVISO PUBBLICATO SUL BURA DEL 15 GENNAIO

Avezzano – Il servizio politiche turistiche e sportive del Dipartimento dello Sviluppo Economico e Turismo della Regione Abruzzo, nell’ambito della programmazione delle attività per il benessere sportivo, ha pubblicato un Avviso per la concessione di Contributi a fondo perduto per contrastare gli effetti della grave crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, alle associazioni culturali e alle società sportive dilettantistiche nell’ambito della misura Cultura in Abruzzo e Sport in Abruzzo.

La Regione Abruzzo, intendendo fornire una risposta rapida ed immediata alle Associazioni o Società Sportive Dilettantistiche e ad enti ed associazioni culturali, con problemi di liquidità correlate all’epidemia di COVID19, semplificando i tempi, la complessità del processo di istruttoria, e di erogazione, ha inteso mettere a disposizione risorse pari a €. 3.000.000,00 per Enti e Associazioni culturali e sportive destinando €.

1.500.000,00 a favore di Enti e Associazioni culturali ed €. 1.500.000,00 a favore delle Associazioni e Società sportive; il tutto a valere su fondi del PAR FSC Abruzzo 2014-2020.

Tale misura di sostegno è prevista nel rispetto delle condizioni sostanziali individuate nella sezione 3.1 della comunicazione della Commissione Europea “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19” . L’Avviso Pubblico inerente i “Contributi a fondo perduto”, prevede inoltre, l’apertura di una piattaforma informatica per la presentazione delle domande in data Martedì 26 Gennaio 2021 alle ore 00:00 con chiusura Giovedì 4 Febbraio 2021 alle 14:00;

Per la misura “CULTURA IN ABRUZZO”, come indicato dalla L.R. 6 aprile 2020, n. 9 recante “Misure straordinarie ed urgenti per l’economia e l’occupazione connesse all’emergenza epidemiologica, i destinatari/beneficiari delle misure sono:

1. a) Enti ed associazioni culturali finanziati dal Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS);

2. b) Enti ed associazioni culturali finanziati dal Fondo Unico per il Cinema e l’Audiovisivo

3. c) Enti Culturali e Associazioni Culturali in generale;

operanti sul territorio della Regione alla data del 31 gennaio 2020, che abbiano subito un danno per effetto della sospensione delle attività e degli eventi programmati in conseguenza dei provvedimenti in materia di sicurezza sanitaria operati dallo Stato e dalla Regione in materia di sicurezza sanitaria.

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Il contributo a fondo perduto spetta esclusivamente ai Beneficiari che abbiano attività sociali e/o culturali nell’anno 2019 e che abbiano pertanto approvato il bilancio attività sociali e/o culturali nell’anno 2019 e che abbiano pertanto approvato il bilancio relativo all’annualità 2019.

Per quanto riguarda la misura Sport in Abruzzo hanno possibilità di inoltrare richiesta di contributo le Società e Associazioni sportive dilettantistiche, locali, provinciali e regionali, operanti nella regione Abruzzo, affiliate a Federazioni Sportive Nazionali o ad Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano che partecipano alle rispettive attività federali agonistiche o amatoriali;

Le Società’ e Associazioni sportive abruzzesi, dilettantistiche o professionistiche, affiliate a FSN del Comitato Olimpico Nazionale Italiano o del Comitato Italiano Paralimpico, impegnate nei rispettivi campionati delle massime serie, qualunque sia la dicitura che definisca la massima serie (A, A1, master o altra definizione);

tutte operanti sul territorio della Regione alla data del 31 gennaio 2020, che abbiano subito un danno per effetto della sospensione delle attività e degli eventi programmati in conseguenza dei provvedimenti in materia di sicurezza sanitaria operati dallo Stato e dalla Regione. Il contributo a fondo perduto non spetta ai Beneficiari che, alla data del 31 ottobre 2020 non risultino iscritti nel registro del Coni e/o nel registro parallelo del CIP.

L’aiuto è concesso nella forma di un contributo a fondo perduto una tantum, per categorie, secondo i seguenti criteri che valgono sia per la misura Cultura in Abruzzo, sia per quella Sport in Abruzzo.

Agli Enti e associazioni culturali, finanziati dal Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) viene erogato il 25% della somma assegnata nel 2019 dalla L.R.46/2014 FURC mentre alle Associazioni sportive, in possesso di Contratto di locazione/Concessione di impianto sportivo, natatorio, adibito alla pratica sportiva, per allenamenti e gare ufficiali è previsto un 25% dell’importo annuale, riferito al 2020, del Canone di Locazione /Concessione regolarmente registrato, sino ad un massimo di € 10.000,00; In ogni caso il contributo di questa categoria, qual ora risultasse inferiore in base alla percentuale da applicare al canone di locazione /concessione , viene elevato, quale soglia minima forfettaria, ad € 5.000,00

Agli Enti ed associazioni culturali finanziati dal Fondo Unico per il Cinema e l’Audiovisivo

€. 10.000,00

Agli Enti culturali e associazioni culturali o sportive, in generale, non in possesso di contratti di locazione o concessione di immobili, locali o impianti per la pratica sportiva; € 500,00

Agli Enti culturali e associazioni culturali in possesso di Contratto di locazione/Concessione di locale/immobile per attività culturale e associativa 15%

dell’importo annuale, riferito al 2020, del Canone di Locazione/Concessione regolarmente registrato. Alle associazioni sportive in possesso di contratto di locazione di locale/immobile adibito alla pratica sportiva, anche solo per allenamenti, sino ad un massimo di € 3.000,00.

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Agli Enti culturali e associazioni culturali proprietari di locale/immobile per attività culturale e associativa, e alle associazioni sportive proprietarie di locali/immobili adibiti alla pratica sportiva, anche solo per allenamenti, € 2.000,00

Agli Enti culturali e associazioni Culturali in possesso di Contratto di locazione/Concessione di locale/immobile adibito a spettacoli, con possibile presenza di pubblico, nella misura di almeno 100 persone, il 20% dell’importo annuale, riferito al 2020, del Canone di Locazione/Concessione regolarmente registrato, sino ad un massimo di € 5.000.

In ogni caso, il contributo di questa categoria, qualora risultasse inferiore, in base alla percentuale da applicare al canone di locazione/concessione, viene elevato, quale soglia minima forfettaria, a € 2 .500,00. Stessa disposizione per Associazioni sportive in possesso di contratto di locazione/Concessione di impianto sportivo adibito alla pratica sportiva, per allenamenti e gare ufficiali a prescindere dal pubblico

Agli Enti culturali e associazioni culturali proprietari di locale/immobile adibito a spettacoli, con possibile presenza di pubblico nella misura di almeno 100 persone, €. 2.500,00.

Stessa disposizione per associazioni sportive proprietarie di impianto sportivo adibito alla pratica sportiva, per allenamenti e gare ufficiali, a prescindere dal pubblico.

È possibile presentare una sola domanda a valere sull’Avviso pubblicato, per una sola categoria, con riferimento ad un solo immobile in utilizzo. In caso di presentazione di più domande verrà presa in considerazione solo l’ultima presentata.

Per la concessione del contributo a fondo perduto, i soggetti interessati presentano, esclusivamente in via telematica, un’istanza alla Regione con l’indicazione del possesso dei requisiti, compilando un format che sarà disponibile nell’apposita piattaforma di caricamento. L’accesso allo sportello telematico per la compilazione della candidatura avviene attraverso il Sistema Pubblico di Identità Digitale SPID

La pubblicazione della determinazione è sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo del 15.01.2021

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https://www.improntalaquila.com/2021/01/18/sociale-abruzzo-dal-terremoto-alla-pandemia- i-ragazzi-si-raccontano-sul-web/

SOCIALE ABRUZZO, DAL TERREMOTO ALLA PANDEMIA: I RAGAZZI SI RACCONTANO SUL WEB

Storie di comunita’ e di vita alla riscoperta della memoria del luogo e delle sue emozioni.

Racconti di emigrazione, immigrazione e razzismo, racconti che emergono dal terremoto o che attraversano il presente segnato dalla pandemia e dall’isolamento. Dagli occhi dei giovani prende vita un diario delle sensazioni, raccontato attraverso una telecamera e ambientato nella comunita’ in cui vivono. Cosi’ il cinema, con il progetto ‘RadiCi’, selezionato dall’Impresa Sociale Con I bambini e promosso da Cineforum Teramo, diventa lo strumento per combattere la poverta’ educativa minorile e si prepara ad andare online.

Un percorso durato due anni e che ha coinvolto 420 giovani in 220 ore di lavoro laboratoriale e 62 ore di documentazione audiovisiva sul territorio, 11 formatori attivi, 7 comuni e oltre 3000 persone durante le restituzioni nelle piazze e negli incontri in streaming. I film realizzati dai ragazzi saranno trasmessi in diretta web sulle pagine Facebook Progetto RAdiCI e Cineforum Teramo e sulla piattaforma Twitch, tanto amata dagli adolescenti, da martedi’ 19 a venerdi’ 22 gennaio sempre alle 18. Questi i protagonisti: martedi’ i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Falcone e Borsellino, mercoledi’ i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Statale Campli, giovedi’ l’Istituto Comprensivo Montorio- Crognaleto e venerdi i Comuni di Colledara e Castel Castagna. Interverranno con loro in diretta anche il presidente di Con i Bambini Carlo Borgomeo, il vicepresidente di Con i Bambini Marco Rossi-Doria, la presidente della Fondazione Tercas Tiziana Di Sante, i responsabili del Cineforum Marco Chiarini e Dimitri Bosi, le dirigenti scolastiche degli Istituti di Campli, Montorio-Crognaleto e Teramo 5 “Falcone e Borsellino”, i sindaci di Castel Castagna e Colledara.

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https://abruzzo.cityrumors.it/notizie-chieti/cronaca-chieti/insegnare-leuropa-a-scuola-corso- gratuito-organizzato-dal-centro-europe-direct-chieti.html

‘INSEGNARE L’EUROPA A SCUOLA’, CORSO GRATUITO ORGANIZZATO DAL CENTRO EUROPE DIRECT CHIETI

Chieti. Il centro d’informazione Europe Direct Chieti attivo presso l’Università degli Studi

“G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, organizza, anche per quest’anno scolastico, il Corso di aggiornamento-formazione “Insegnare l’Europa a scuola”.

Il corso, completamente gratuito, è rivolto a Dirigenti scolastici e ai Docenti di ogni ambito disciplinare degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado della regione Abruzzo. Questa speciale attività formativa è stata organizzata in collaborazione con i centri Europe Direct Marche e Europe Direct Basilicata. Essa intende fornire strumenti di lettura e di analisi sul funzionamento delle Istituzioni europee e sulle principali sfide che l’Unione europea deve affrontare nell’attuale fase storico-politica ed economica interna ed internazionale, con particolare riferimento al nuovo programma di governo della Commissione europea e alle sfide poste dalla pandemia da Covid-19.Il corso di formazione sarà suddiviso in due moduli formativi. Il primo modulo verrà sviluppato martedì prossimo, 19 gennaio 2021, ed avrà per tema “L’Unione europea e le grandi sfide. Le priorità della Commissione von der Leyen. Crisi pandemica e risposte economiche dell’Ue”. Il secondo modulo, che si terrà mercoledì 27 gennaio 2011, verterà sul tema “Dalla proposta al progetto: i programmi di istruzione, formazione ed educazione dell’Ue”. I docenti possono iscriversi ai due moduli del Corso di aggiornamento e formazione accedendo direttamente alla Piattaforma Sofia

#52110 e #52111. Gli incontri si terranno sulla piattaforma Zoom cliccando sui seguenti link https://zoom.us/j/99370478746?pwd=dWZKcHhEcjdjMGc1bW04Q1pyQlJLQT09 e https://zoom.us/j/96757042442?pwd=ME5BTVJibmhJT2ZNTDVWR1hYVFRTdz09 oppure sui codici QR inseriti all’interno dei manifesti.

<Questo corso – spiega la professoressa Fausta Guarriello, Responsabile del centro Europe Direct Chieti – pur rientrando nei compiti che ci sono stati affidati dall’Ue, dimostra la nostra particolare attenzione al mondo della scuola che rappresenta, senza dubbio, il principale cardine su cui fondare la formazione dei Cittadini europei>.

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https://www.abruzzoinvideo.tv/cronaca/arriva-un-lieto-fine-per-i-cani-maltrattati-a- montesilvano-e-salvati-dal-carabinieri-forestale-it121621__a36496.html

ARRIVA UN LIETO FINE PER I CANI MALTRATTATI A MONTESILVANO E SALVATI DAL CARABINIERI FORESTALE

Finisce con un lieto fine la storia dei due cani che erano stati maltrattati in maniera disumana, legati ad una catena, trovati disidratati e denutriti, oggi la loro vita è cambiata grazie all'intervento dei carabinieri Forestale del nucleo Cites di Pescara. I forestali intervennero nel 2019 a Montesilvano su segnalazione di un'associazione animalista e li salvarono da morte certa. Ora che il loro proprietario è stato condannato con decreto penale del Gip del Tribunale di Pescara, Dott. Elio Bongrazio, ormai esecutivo, con l'accusa di maltrattamento aggravato dal decesso di un animale, i due cani sono stati confiscati dai militari e resteranno in affidamento definitivo al precedente custode giudiziario.

Si tratta di un maschio di “Pitbull” di colore nero e di una femmina di “Simil Pitbull” di colore fulvo, sottoposti a sequestro nell’ottobre di due anni fa quando, a seguito di un avvertimento lanciato dall'“Oipa onlus”, i Forestali del Nucleo Cites si recarono sulle colline di Montesilvano (PE) e trovarono un primo cane ancora vivo, incatenato ad un picchetto metallico infisso nel terreno, senza riparo, né acqua, né cibo, in grave deperimento organico. Scovati dai militari anche altri picchetti simili con i guinzagli ancora legati. I Forestali hanno approfondito gli accertamenti facendo una macabra scoperta: nei pressi di un picchetto è stata trovata seppellita, avvolta in un lenzuolo, la carcassa di un altro cane, morto per denutrizione, come ha certificato successivamente il referto necroscopico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Abruzzo e Molise – Izsam di Teramo.

Un terzo cane, inoltre, è stato sequestrato in una clinica veterinaria del posto, dove il vecchio proprietario lo aveva portato dopo essersi reso conto dello stato di grave malnutrizione a cui era stato sottoposto.

I cani salvati a Montesilvano (PE) hanno trovato una nuova dimora a L’Aquila, nell’abitazione dell’affidataria, già loro custode giudiziaria e collaboratrice dell’associazione animalista, dove sono stati curati e hanno trovato altri simili con i quali convivere serenamente.

“Oggi, - ha dichiarato il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Pescara, - per i due cani, dopo molte sofferenze, c’è stato il lieto fine, mentre per il precedente proprietario è arrivata la multa di € 32.000,00 (pena sospesa) e l’eventuale pagamento delle spese di custodia”.

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http://www.viverepescara.it/2021/01/19/montesilvano-le-associazioni-ambientaliste- rispondono-al-comune-di-montesilvano-che-spender-100-mila-euro-per-potare-2000- piante/887888

MONTESILVANO: LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE RISPONDONO AL COMUNE DI MONTESILVANO CHE SPENDERÀ 100 MILA EURO PER POTARE 2000 PIANTE

Siamo di nuovo atterriti per il modo di intendere la cura del verde a Montesilvano. Di nuovo appalti diffusi alle imprese amiche del cestello e della motosega, per andare a "potare" che spesso qui significa (l'esperienza insegna) torturare, amputare, capitozzare e ridurre a manici di scopa gli alberi rimasti nelle nostre città.

Inoltre concettualmente si è passati dalla potatura quale opportuna pratica di manutenzione dell'albero all'associazione assurda potare = riduzione della pericolosità dell'albero. Un concetto errato, da un punto di vista concreto, tecnico, selvicolturale e scientifico, appunto, un concetto assurdo!

Da un punto di vista forestale le potature aumentano sempre la pericolosità dell'albero!

Un tempo le potature venivano effettuate da esperti giardinieri, che conoscevano il portamento verticale dell'albero e rispettandolo agivano di conseguenza. Esse erano fatte per vari motivi, ma sempre nel rispetto della fisiologia della pianta.

Oggi vediamo superfici di taglio irrecuperabili per l'albero, tagli piccoli e grandi, sul fusto e sui rami, che asportano corteccia e tessuti in modo che l'albero non potrà mai richiudere la ferita di taglio: solo bad practices.

La consapevolezza più tragica da parte nostra è quella di aver capito che queste pratiche, in realtà, si fanno per spendere più soldi pubblici: facendo legna, programmando interventi veloci e senza un controllo tecnico, ammalando le piante così si dovranno spendere più soldi per curarle e per abbatterle.

Non c'è un Piano del Verde, un Censimento del verde, un Bilancio del verde, un programma, una visone, la conoscenza della vegetazione.

Non ci sono progetti di restauro ambientale, di rigenerazione botanica, di sistemazione e manutenzione delle aiuole e dei giardini, di ripristino dei viali alberati, di miglioramento del verde urbano, di piantumazione, di risarcimento delle fallanze e delle piante vecchie e ammalate, di rimboschimento, piani colturali per elevare lo standard comunale a 1 albero per abitante. Ci si vanta di 5 mila alberi in città (ma c'è il censimento del verde richiesto obbligatoriamente dalla L. 10/2013? Dove è pubblicato? È realistico?).

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Ammesso che sia vero, quanto afferma l'assessore, che ci siano 5 mila alberi in città - ma vogliamo che sia pubblicato il censimento, obbligatorio per questo comune ex art. 2, comma 1, lettera c della L. 10-2013 - per una città da oltre 53 mila abitanti, si tratta di meno di un albero ogni 10 abitanti, inammissibile per la città che noi vogliamo, libera dall'inquinamento dell'aria, dalle onde di calore, dal rumore, dalla bruttezza di una città così povera di verde.

Una città turistica per la quale il verde urbano è fattore di qualità che aumenta il valore degli immobili e la qualitá della vita, il benessere sociale. Curare il verde in questa città significa prima di tutto Piano del Verde e Censimento del Verde, come chiesto dalla legge.

Crediamo che la terza città d'Abruzzo (ex aequo con Teramo), la città turistica con 4mila posti letto alberghieri e 100 mila stanza nelle case, oltre ai piani, meriti un Ufficio del Verde, diretto da un tecnico laureato, ed abbia delle consulenze qualificate di forestali, naturalisti, biologi, agronomi.

E questi piani,consulenze, programmi di lavoro, dovrebbero essere pubblici trasparenti e partecipati. Perché il verde è un bene pubblico strategico, che appartiene alla città, che deve essere coinvolta nella sua gestione. Il verde non è un affare amministrativo del RUP - perito o amico di turno.

Questa città che oggi, non ha un proprio vivaio e propri giardinieri, deve fare una gara di appalto pluriennale, per affidare a imprese competenti un servizio di gestione del verde che significhi conservazione, qualificazione, piantumazione, manutenzione, espansione del verde, che punti a raggiungere gli obiettivi fissati dal piano: un albero per abitante in area urbana.

Non si tratta di chiamare 5 ditte locali dotate di cestello e motosega per potare, spesso capitozzare e danneggiare irreparabilmente il nostro patrimonio arboreo, come è successo negli ultimi anni.

Si coinvolgano i Carabinieri Forestali, i servizi regionali opportuni come l'Ufficio di fitopatologia regionale, le associazioni ambientaliste che mettono a disposizione gratuitamente e in modo disinteressato, esperti, professori universitari e professionisti, e si avvii in processo di partecipazione e informazione dei cittadini.

Si avvii un processo di sviluppo del territorio e difesa dai rischi di cambiamento climatico e pandemie, piuttosto che continuare a utilizzare gli alberi solo come fonte di guadagno per pochi con la falsa scusa della sicurezza pubblica.

Diffidiamo il Comune. Non venissero queste imprese chiamate nel quartiere PP1 a torturare di nuovo le piante con mutilazioni come hanno fatto ogni anno sulle stesse piante. Non andassero a tagliare illogicamente i rami orizzontali dei pini per trasformarli in appendiabiti o a rasare alla base le siepi del lungomare e della Strada Parco.

Le associazioni dei cittadini saranno lì per documentare, chiedere il rispetto del Regolamento del Verde e delle prescrizioni dei Criteri Ambientali Minimi per il verde pubblico (D.M. Amb. 10-03-2020) ed eventualmente per denunciare i responsabili per il danno erariale ed ambientale arrecato.

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Vogliamo collaborare per qualificare; insieme agli amministratori, la nostra città, ma a nessuno abbiamo lasciato il diritto di farne impunemente quello che crede.

Italia Nostra Sezione Lucia Gorgoni di Pescara Comitato Saline. Marina. Pp1 Montesilvano Associazione culturale Città Futura Montesilvano Montesilvano Anno Zero.

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https://www.ekuonews.it/18/01/2021/prati-di-tivo-dai-cassetti-di-comuni-e-provincia- escono-fuori-tutti-i-progetti-piu-stravaganti-degli-ultimi-30-anni/

PRATI DI TIVO: DAI CASSETTI DI COMUNI E PROVINCIA ESCONO FUORI TUTTI I PROGETTI PIÙ STRAVAGANTI DEGLI ULTIMI 30 ANNI

TERAMO – Il CAI – Club Alpino Italiano (Sezione di Castelli, Sezione di Isola del Gran Sasso, Sottosezione di Pietracamela, Sezione di Teramo), Mountain Wilderness Abruzzo e WWF Teramo intervengono congiuntamente sulle recenti proposte per i Prati di Tivo.

La Provincia e i Comuni del teramano hanno presentato 19 progetti da proporre a finanziamento nell’ambito dei fondi per la ripresa post COVID, a partire da quelli del cosiddetto Recovery Fund. Da quel poco che è stato possibile vedere si tratta più che altro di una serie di titoli a cui il nostro territorio affida la sua ripresa.

Lo strumento per la ripartenza e la resilienza dell’Unione Europea è, non a caso, denominato “Next Generation EU” e guarda alle future generazioni con l’obiettivo di aiutare gli Stati membri ad affrontare l’impatto economico e sociale della pandemia, garantendo nel contempo che l’economia avvii le transizioni verde e digitale e diventi più sostenibile. Il tutto guardando alle future generazioni a cui dovremmo lasciare un mondo più sano perché, come ha detto Papa Francesco, è un’illusione credere di poter restare sani in un Pianeta malato.

Ma se gli obiettivi sono questi, cosa c’entrano le proposte di pesante infrastrutturazione per arrivare ai Prati di Tivo che sono state presentate? Un trenino a cremagliera con partenza da Forca di Valle di Isola del Gran Sasso, una strada panoramica dall’uscita autostradale di Colledara e perfino una cabinovia o funivia da Montorio al Vomano.

Come sempre, senza aver creato alcun momento di confronto e partecipazione, si è semplicemente comunicato un elenco di idee progettuali vecchie di decenni: in pratica si sono aperti i cassetti e sono stati tirati fuori i progetti più stravaganti degli ultimi 30 anni, il tutto senza tenere conto che strade, trenini e cabinovie dovrebbero passare in alcune delle aree più vincolate d’Italia, considerato che siamo in un Parco nazionale, in una Zona di Protezione Speciale e in una Zona di Conservazione Speciale della Rete Natura2000 dell’Unione Europea.

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Sembra che l’unico modello di sviluppo della montagna che i nostri amministratori riescano a ipotizzare sia lo stesso di 40 anni fa, già da tempo dimostratosi fallimentare: saremmo chiamati a fare debiti a danno delle future generazioni, realizzando opere che, non solo avranno un altissimo impatto ambientale, ma comporteranno enormi spese di esercizio, gestione e manutenzione: il tutto per far arrivare 15/20 minuti prima in una stazione sciistica perennemente chiusa o per mancanza di neve o per incapacità gestionali o per scarsa reddittività e in cui regna sovrana la mancanza di proposte attrattive per i turisti. Il problema dell’economia turistica delle aree montane non è creare nuove strade nel nulla per portarvi i turisti tanto velocemente quanto per farli fuggire, ma creare le attrattive per farli fermare.

Perché, invece di pensare a progetti fuori scala, non ci si preoccupa di sistemare strade e parcheggi esistenti che, una volta migliorati, potrebbero tranquillamente reggere gli attuali e i futuri flussi turistici?

Perché non si fanno investimenti sulla riconversione dei Prati di Tivo per superare il turismo legato allo sci da discesa che ha assorbito decine di milioni di euro di fondi pubblici senza che si trovasse un solo imprenditore intenzionato ad investirci?

Perché non si punta a rivitalizzare i piccoli centri montani, ricreandovi servizi, ormai quasi del tutto scomparsi, e anche con investimenti a sostegno all’agricoltura e della riforestazione in chiave idrogeologica e climatica?

Perché non si prova a destagionalizzare l’offerta dei Prati di Tivo puntando su un turismo verde e recuperando antichi percorsi che accolgano i sempre maggiori flussi di turisti e residenti desiderosi di vivere esperienze a piedi o in bicicletta in natura senza stravolgerla? Si potrebbe, tanto per esempio, connettere la rete sentieristica del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con i centri di fondo valle, come Montorio e lo stesso Capoluogo teramano, mediante il recupero di percorsi adatti anche ad un uso ciclo pedonale ed equituristico, conferendo a questi centri il ruolo di porte delle attività turistiche nel Parco e collegandoli sinergicamente con quelli più interni in una rete condivisa di servizi e attività turistiche sostenibili che potrebbero costituire il vero motore della ripresa economica di queste aree. Altre realtà molto vicine, oltretutto partecipate da qualcuno degli enti protagonisti di queste proposte antistoriche, si stanno già muovendo intelligentemente in questa direzione, guadagnando una posizione di vantaggio in vista della ripresa dell’economia in “verde”.

Se questi fondi europei dovranno servire ad aiutare le nuove generazioni non possiamo impiegarli continuando ad insistere negli errori delle generazioni che le hanno precedute.

Da parte nostra vi è, come sempre, la massima disponibilità a collaborare con la Provincia e i Comuni per progettare un futuro sostenibile per le prossime generazioni.

CAI – Club Alpino Italiano (Sezione di Castelli, Sezione di Isola del Gran Sasso, Sottosezione di Pietracamela, Sezione di Teramo)

Mountain Wilderness Abruzzo WWF Teramo

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