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(1)

ANNUARIO

DEL

POLITECNICO DI TORINO

PER L 'A N NO A CCA DE1 V!ICO 1969 - 1970

Cen toun dicesi m o dalla F on dazione

STAMPE R IA ARTISTICA NAZIONA LE TORINO 1971

(2)
(3)

RELAZIO E DEL RETTORE PER L ' A NO ACCADEMICO 1968-69

ALL' ON.LE MINI STRO DELL A P UBBLICA ISTR UZIO NE

La Relazione er a stata inizi ata dal com p i a n to Rettore Pr of. A. Ca- petti, ma non ultimata a causa della Su a scom p ars a. Essa è stata comple tata, interpretand o il Suo pensiero, dal nuov o Retto re Pr o- fessor R. Rigamont i.

(4)
(5)

Conforme al di

sposto

del Regolamento Generale

U

nivers i - tario, riferi

sco

con la presente sul funzionamento del Politec- nico nell'anno accademico 1968-69.

ST UDE NT I.

Il numero di

stu d en ti

è passato da 5841 nello

scors o anno

a 6250, con un incremento del 7 ' % circa, contro il lO % del- l

'anno

precedente. Tale diminuzione della percentuale va imo putata

sop r attu tto ad una riduzione notevole dei fuori corso;

infatti gli allievi regolari

,

che hanno rappresentato il 74

%

circa del totale

, son o aumentati del 14

% , contro il 9,5 % del prece- dente anno accademico.

Son o sta ti laureati 521 ingegneri e 186 architetti,

con un aumento

,

rispetto all'anno precedente, ri

spettivamente

del 23

e

del 41 % .

P

er

l'assistenza a

gli stu de n ti meritevoli e

bi

sognosi son o stati er oga ti circa 380 milioni,

di cui 318 com

e

a

ssegni

di

stu dio, 30

come borse e

suss idi e

32

sotto forma di esonero

dalle ta

sse scola - stiche . Quel grossolano

parametro di apprezzamento dell'entità d

ell 'assistenza ,

costituito dal quoziente delle som me complessiva.

m

ente

erogate per il numero degli

st u den ti iscritti

regolarmente, è così salito a 65.000 lire , segn a n d o un nuovo aumento su ll' an a - logo parametro

segn al ato negli

anni precedenti. Quest'anno l'aumento è

sta to in gran parte dovuto alle nuove

di

spo sizioni

in materia di assegno di

stu dio, che ne hanno aumentato l'im-

porto

e

diminuito i r

equisiti

di merito necessari p

er

l

'

otteni- m

ento.

A

questo riguardo

,

mentre ripeto quant

o già ho avuto oc- cas ione di far notare

n

ella

precedente r

elazion e

circa la di

sp er- sio ne di mezzi a cui dà luogo

la

cor resp ons io ne dell'asse gno

a

3

(6)

giovan i che subito dop o ahban do n a no o addirittur a nemm eno iniziano realmente gli stu d i, devo aggiungere un'altra osserva - zione, basata questa su ll a legge 21 aprile 1969 , n. 162. Trat- tasi pr eci samente delle no rm e per la rip artizione della som m a gloha lemessadal Min isteroadisposizi on edi ciascun Ate neo fra le singole Fac olt à,i corsi di laurea,gli anni di corso e la precedenza accord ata acoloro che già fruivano dell 'assegno, su coloro che po- tevano asp ira re ad ottene r lo per la prima volta . Era prevedihile che negli anni successivi al primo della loro applicazione , quest e norme avrebbero dato luogo a spereq u azion i fra stu den ti della stess a Un ivers ità trovantisi nelle stesse con dizio n i di mer it o e di bisogn o, solo perch è appartenenti a corsi differenti od a Fa co ltà diverse. Ciò si è di fatto riscontrato al princi pio dell'anno at- tuale 1969-70, nonostante qualche temp eramento che abbiamo adottato nella in ter p retazio ne della le gge. Ausp ico quindi che la materia , di cu i è eviden te la comp lessità, venga riveduta al lume delle esper ienze maturate in questi anni.

DISCIPLINA DEGLI STUDI.

Nell a Facoltà di Arch i te ttu r a son o continuate anche nel- l'anno 1968-69 le vio le n te agit azioni st u de n tesche, rmziate in- torno all'ap r ile 1967. Una fase acuta è sta ta raggiunta verso la fine del period o delle lezi oni in quanto alcuni gru p pi di st u - denti tentaron o di impedire lo svolgimen to di esam i nella forma individuale tradizionale anche da parte degli stu den ti che lo pre- feri van o, pur avendo otten u to per sè il riconoscim ento, con le dovute cau te le, di una forma in un cer to senso collett iv a.

Il Ministero, che ha dovuto a più riprese inviare su oi ispet- tori a Torino per tentare di normalizzare la sit u azione, è edotto su que sta agitazione in tutti i suoi par t ico la r i. Qui mi limito a far notare che il nuovo riordinamento degli stu d i della Facoltà di Arch ite ttu r a, recentem ente approvato, potrà solo in parte acquietare queste agit azioni, la cu i origine va, a mio avviso, sop r a ttu tt o cerca ta nella defici enza di personale docente e quindi nella sca rs ità, e spesso impossibilità , di quegl i incontri docente- allievi che sono particolarmente necessari nella Facoltà in question e.

La Facoltà di Ingegn eria è stata, invece , nel com p lesso cal - ma, sia pure con un cer to avvi cendarsi di assemblee che , pur

(7)

ave n

do arrecato qual ch

e

di

stur b o

nell

'andamento

delle l

ezi oni, suno sta te contenu te e con dotte con un minimo di re golarità, gra zie sop r a tt u tto

all

'opera

del Preside , P

r of.

Buzano

, che ad esse

h

a

dedicato tutt

o il suo

temp

o co

n

saga cia e sp

ir ito di

sa - cr ificio

. T

erminato

il la

voro

d

elle comm issio n i paritetiche cu i si è fa

tt

o cen n o nella

relazi on

e

dello

scors o anno acca dem ico , si è

dat o inizi

o

all

' es

per-imen to dell ' introduzione dei semestr i,

ch ie - sto con insistenza

da

gli

all

ievi, e

di

esso si sta

n n

o

ora

esam i -

nando i ri

sultati. A

nch

e

in quest

o

ca

so

la in

suffici enza

d

el

p

er- so nale

do

cente, già lamentata

p

er

la Fa

coltà

di

Arc h itettu r a,

non ha perm esso di

esp leta re

in pi

eno

quella ma

ggior snellezza esecu tiva, frutto

anch e qui di più fr

equenti

incontri fra do-

cen ti e

di

scenti , che la introduzione della

nuo

va

didattica

su

ba

se semestr a le si propon eva.

P

ERSONALE.

H

o già fatto ce

n no

sop r a alla deficienza

di p

ersonale ed ai gua

i

che tale

fatto p

ro voca. on per

corroborare tal

e

asserto, ma per

va l u ta r rie

l

a en t ità e

la

gr av ità riporto

al

cune cif re.

Di

eci

anni fa

,

nell

'anno

accademico 1958- 59

,

in

cu i già si

lamentava una

scarsezza di mezzi

p

er

l

' Università , gli allievi d

i questo Politecnico era no 1825

;

il

cor p o insegn ante

di

sponeva di 27

professori di ruol o

, 44

professori incaricati este r n i

e

11

4

assi st

enti. el decorso

anno accademico 1968-69 gl i allievi

sono c

resciu ti a 6250

, son o cioè

più che triplicati

,

m

entre

i professori di ruolo

sono sa lit i solo a 53 (

me no

che

raddoppiati),

gli incaricati este rni a 65 (

a u me n to del 50 %),

gl i assistenti

a 21

4 (

a u me n to d

ell'87

% ) .

Co

m p lessiv amen te

,

quindi il rapporto

st u den ti/

docen ti

è

pa

ssato

da 10/1 a 19

/1.

A

tale deficienza di p

ersonale

do

cente si è

cercato di far fr

onte

da un lato con un imp

egno

molto maggiore di quello

esiste n te, che ha risposto

con gener os ità alle nuove ed aumen- tate fatiche

,

ma ch

e è

in

giusto

ed improduttivo debba sob b ar -

ca rsi un eccessiv o lavoro

didattico a

scap ito di quello scien t ifico .

Da un altro lato

si è

cercato di

sop per ire con borsisti e con quei

laureati addetti all

e ese

rc ita zion i, previ

sti

dalla attuale legisla-

zio ne,

ma il cui rep erim ento

,

ove

si voglia tener

conto di una

adegu a ta

preparazione

,

presenta difficoltà pratiche

, oltrechè eco

nom ic he p

er

l

'aggr avio

di

spesa che esso richiede su i fondi a

di

sposizione.

Del tutt

o

insuffici ente risulta infatti, per gl i

5

(8)

aumentati bi

sogni

didattici

,

la quota ch

e

è po

ssibil e

prelevare dai fondi citati nella legge 24 febbraio 1967

,

n. 62.

Al bi

sogno

di aum

ento

del personale do

cente

fa ri

scontro

quello analogo pel' il p

ersonale

ammini

strativo ,

ch

e si trova co- stre tt o,

con ruoli da t

empo

non accr

esciuti,

a far front

e

all

'au-

m

ento

di pratiche per un numero

sem p r e più crescente

di allievi

e, sia pur non con lo stesso ritmo,

di do

centi.

Auspico quindi ch

e

anch e per questa categoria

si conceda una maggior

libertà di a

ssunzione

di p

ersonale

avventizio, così come , s ia pure in modo imperfetto

,

è

sta to fatto per quello docente

con i laureati addetti alle eser citazion i .

SITUAZIONE EDILIZIA.

Con il continuo aumento d

egli

allievi

e

quello

, sia pur m- su fficien te,

dei docenti

,

anche la

situ a zion e ed il izia si aggrava

ogni anno

sem p r e più. Per

la parte didattica

,

come già fatto rilevare lo

scors o anno,

l

'attuale sede non con sen te più altri

ampliam

enti,

a meno di abbattere alcuni edifici e rico

struirli

con criteri differenti e con possibilità

,

oggi non e

sistenti ,

di ulteriori future

sop r aeleva zion i.

Per la parte

scien tifica,

gli I

stituti

premono per potersi am- pliare

,

date le accresciute esigenze di ricerca. La

sistem a zion e

d

ella

Facoltà di Architettura lontano da quella di Ingegneria crea difficoltà di ordine ammini

strativo

e di

segr e ter ia, oltre a

render

e

difficile la creazione di Dipartimenti

,

per certe disci- pline comuni alle due Facoltà

,

che il futuro ordinamento delle

U

n iv ers ità dovrebbe prevedere.

Si rende pertanto a

ssolutamente

necessario dare inizio alla co

struzione

di una nuova

se de, che abbia ampie possibilità

di respiro per gli

svil u p p i futuri. In tal sens o già era stato detto

nella r

elazione

dello

scors o anno accademico. Occorre non per-

der

e

ulteriormente tempo anche perchè col passare degli anni le

es

igen ze di

sp azio ed i costi

delle realizzazioni aumentano.

Confido pertanto che

,

nel quadro generale dell 'edilizia uni-

versitaria

,

le necessità di questo Politecnico, già in altra

sede sp ecifica te, trovino al più presto

accoglimento.

(9)

DIRETTORI E RETTORI DEL POLITECNICO

DALLA SUA FONDAZIONE

(10)

r

(11)

DIRETTORI E RETTORI DEL POLITECNICO DALLA SUA FONDAZIO NE

già R.Scu o la di Applicazione per gli Ingegneri (Legge 13 no t'embre1859,11. 3i2 j [L. Casati]);

R. Politecnico (Legge 8luglio 1906, n. 321);

R. Scuola d'Ingegneria (R. D. 30 settembre 1923, n. 2102);

R. Istituto Superiore d'Ingegneria (R . D. 21 agosto 1933, 11. 1592 [T. V.l);

e di nuovo R. Politecnico (R . D. 29lugl io 1937, n. 1450);

Polite cnico (2 giugno 1946).

DIRETTORI

t

PROSPERO RICHELMY (1860-1880).

Nato a Torino il 28 lu glio 1813, morto a Torino il 13 lugli o 1884. Laureato Ingegn ere all'Università di Torino nel 1833; nella stessa Università dal 1838Dottore aggr egato alla Facoltàdi Scienze fisich e ematematich e edal 1850Professore d Tdrau- Iica .Dal1860Professor edi Meccan ica ap plica ta e di Idraul ica praticanel Politecni co di Tor ino allora Scuo la di ap plica zio ne per gli Ingegneri.

t

GIULIO AXE RIO . Incari cato (1880).

Nato a Rima di S. Giuseppe (Vercell i) nel 1830, morto a Torino il 5 gen nai o 1881. Laureato Ingegner e civile all'Univer sità di Torino nel 1852. Dapprima ìnse- gnante nell 'IstitutoPrivato «Rosellini »di Torino; dal 1856Ingegnere nel R. Corpo dell e Minier e. Direttore del R. Museo Industriale Italiano di Torino dal settembre 1880.

T GIAC INTO BERRUTI (1881-1882).

Nato ad Asti nel 1837, morto a Torino 1'11 marzo 1904. Laureato Ingegn er e idrauli co e Architetto civile all'Università di Torino nel 1859. Dal 1861 Ingegnere nel R. Corpo dell e Miniere; nel 1861 Dirett or e dell'Officina governativa delle Carte- Valori in Torino; nel 1872 Ispettore gen erale delle Finanze. Dal 1881 Direttore del R. MuseoIndustrial e Italiano di Torino.

9

(12)

-;- GIOVA~~ I C RIO~I (1882.1887).

~ato a Invori o Inferior e (N o vara}1'8 dicembre 1831, mor to a To r in o il l° Ieh- brai o 1887. Laureat o Ingegnere idraulico e Arch itett o civile all'U niversi tà di Torino nel 1855. Assi sten te di Costru zion i, Architettura e Geom etria prati ca al Politecn ico di Torino nel 1861, allora Scu ola di applicazione per gl i Ingegn eri ; Dottor e aggre - gato alla Facoltà di Scienze fisi ch e matematiche e naturali dell ' niversità di Torin o nel 1862. Professore di Costruzioni civili idrauliche e stradali nel Pol itecni co di Torino, allora Scuo la ai Applicazione per gl i Ingegner i, dal 1866. Deputato al Par- lamento per il Collegi o di Bor go maner o dal 1873.

t ALFONSO COSS A (1887.1902).

l'iato a Milano il 3no vembre 1833, morto a Torino il 23 otto b re 1902. Laureatu in :\Ied icina e Chirurgia all'Un iversità di Pavia nel 1856 e Assistente , nella stessa, di Ch im ica generale dal 1857al 1861. Professore di Chi m ica e Direttore nell'Istituto Tecni co di Pavia dal 1861 al 1866, quindi in quello di Ud ine . Nei 1871 Direttore della Stazione agraria di Torino, poi Direttore e Professore nella Scuola su per iore di Agricoltu ra di Portici, di nuov o Dirett ore e Professore di Ch im ica agraria alla Staz io ne agrar ia di Torino , ed infine Professore di Ch im ica generale e di Chi mica mineraria nel R. Museo Industriale Italian o di Torino. Dal 1882 Pr ofe ssore di Chim icadocimo stlcanei Pol it ecni co di Torino , allo ra Scuo la di ap pl icazione per gli Ingegn eri.

t ANGELO REYCE~D . Incaricato (1902-1905).

Nato a Torino il27gennaio 1843, mortoa Torino il 26 nov em bre 1925. Laureat o Ingegnere civile al Politecni co di Torino nel 1865, allora Scu ola di applicazi one per gl i Ingegneri . Incominciò con l'insegnare Disegno nelle Scu ole medie di Torino.

Fondò la Scuola di Arti e Mesti eri di Torino, della quale fu Presidente; co me pure in Torino fu Presid ente della fiorentissima Scuola S. Carlo, oggi Scuole tecniche ope raie S. Carlo, e fondò la Scu ola professionale di Costruzio n i ed ilizie che porta il su o nome. Prof essore di Arch itett u ra nel Politecnico di Torino dal 1877al 1919.

t GIAMPIETRO CHIROl'iI • R. Co mm issar io (1905-1906).

Nato a Nu or o il 5 ottobre 1855, morto a Torino il I? ottobre 1918. Laureato in Giurisprudenza nel 1876all'Università di Cagliari, ove fu dal 1879 Dottore aggre- gato per il Diritto romano e civile. Dal1881 Prof essore di Diritto civile nella Un i- versità di Sie na; dal 1885 in quella di To rino, ove fu altresì Rettore dal 1903 al 1906.Fu il primo Direttoredell'Istituto di stu di com me rc ia li (oggi Facoltà di Scienze eco n om iche e co mme rc ial i) di Torino. Deputato al Parlam ento per il Collegio di Nu or o dal 1892 al 1895; Senatore dei Regno dal 1908.

T VIT O VOLT E R R A - R. Com m issar io (1906).

Nato ad Ancona il 3 maggio 1860, morto a Roma l'H ottobre 1940. Iniziati gli stu d i universitari alla Facoltà di Scienze fisiche matemati ch e e naturali, dall'Uni - versità di Firenze, si trasferì nel 1878all' Università di Pisa , ove, ammesso nel 1880 a quella Scu ola normale su per io re, si laureò in Fisica nel 1882 e nel 1883 divenne Prof essore di Meccanica ra:ionale. Nel 1892 passò al med esimo insegnamento nel- l'Univer sità di Torino e nel 1900 fu chiamato all'Un ive rsità di Roma alla catted ra di Fisica matem atica, ch e tenne fino al 1931. Senato re dei Regn o dal 1905.

(13)

, E.\"R IC O D'OVIDIO (1906·1922).

Xato a Cam pobasso 1'11 agosto 1843, mortoa Torin o il 21 mar zo 1933. Dal 1863 Insegnante di Matematlca nell a R. Scuola di l'lari na, poi nel R. Liceo Principe Um berto di Napolì. Nel 1868 lau reato «ad honorem » in l'latema tica all'Università di Napoli, Dal 1872al 1918 Pr ofessore di Algebra e geometria analiti ca nelf 'Liniver- sìrà di Torino, ove fu, alt resì, Rett ore dal 1880 al 1885. Lo stesso ins egn amento tenne per incarico nel Politecnico di Tori no dal 1908 al 1918. Senatore del Regn o dal 1905.

• GUSTAVO COLOX'-'iETTI (1922·1925).

'-'iato a Torino 1'8 novembre 1886. mort o a Torin o il 21 marzo 1968. Laureato Ingegner e civile nel 1908 e diplomato in Elettrotecnica nel 1909 al Pol itccnico di Torino ; libe r o docentc di Sci cnza delle costru zio ni nel 1910 ; laurcato in Mutem a- tica all' Univcrsità di Torino nel 1911; Dottor e «hon oris causa» dellc Un ive rs it à di Toulou se, Lausanne, Poit ier s c Liège, Dal 1908 Assisten te di Scienza delle cost ru - zioni, sta tica grafica e cost ru zion i st r adal i c idrauliche nel Politccnico di Torino.

Dal 1911 Professore di Mcccanica applicata alle cos t ru zi on i nella Scuol a su pe r iore navale di Genova c dal 1915 nella Scuol a d'Ingegn eria di Pisa, di cu i fu Direttore dal 1918 al 1920, nel quale anno passò al Politecni co di Torino come Professore di Meccanica tecni ca superiore, poi di Scienza delle cost r uzi on i. Presidente cme r i to dci Consigli o Nazion ale dell c Riccrche; Accademico Pontifici o ; Socio Nazion ale dell'Accade m ia dei Lincei; Socio dell'Accademia delle Scienze di Torino ; Socio cor rispondentc dell'Istitut o Lombard o di Scienze e Lcttcre; Membro cor r ispon- dente de 1'«Institut de Fran cc » (Académ ie des Sciences}; Offici er de la Légion d'honn eur ; Professor e Emerit o del Politecnico di Torin o; Medagli a d'or o di Ben e- merit o dell a Scuo la, dell a Cu ltu ra e dell' Ar te .

t

FELICE GARELLI (1925.1929).

Nato a Fossano (Cu neo) il 16 luglio 1869, morto a Torino il 21 marzo 1936.

Seguì i Co rs i di Chimica nel R. Museo Industriale Italiano di Torino, co nsegue n - dovi nel 1887 l'abilitazione all'insegnam ento della Chimica e Fisica applicate.

Laureato in Chimica all'Università di Bologna nel 1891, vi fu dal 1895 Assi stente di Ch im ica generale, pcr la quale materia, nel 1896, conseguì la libera docenza e di- venne Professore nella Libera Università di Ferrara. Dal 1903Professore di Chimica tecn olo gica nella Scuola d'Ingegneria di Na pol i, dalla quale passò nel 1911 al Poli- tecni co di Torino co me titolare della stessa materia, poi di Ch im ica industriale inorganica ed organica .

t

GIUSEPPEALBENGA (1929·1932).

Nato a Incisa Scapaccino (As ti) il 9 giugno 1882, morto a Torino il 19 gennaio 1957. Laureato Ingegnere civile nel 1904 al Politecnico di Torino, allora Scuola di applicazio ne per gli Ingegneri , ove fu Assi stente di Scienza delle costruzioni dal 1904 al 1914, dal quale anno fu Professore di Costruzioni stradali e ferroviarie alla Scuola d'Ingegneria di Bologna c dal 1916 al 1918 a quella di Pisa. Dal 1919 al 1928Professoredi Meccanica applicata alle costruzioni, poi di Scienza delle costru- zio n i alla Scuola d'Ingegn eria di Bologna. Dal 1928 Professore nel Politecni co di Torino, allora Scuola d'Ingegneria, prima di Teoria dei ponti poi di Ponti e tecnica delle costruzioni ed infine di Costruzioni in legno, ferro e cemento armato. Colon- nello di Co m ple me n to del Genio aeronauti co. Medaglia d'oro dei Ben emeriti della Scuo la della Cu lt u ra e dell' Arte .

11

(14)

: CLEMENTE i\lO;\"TEMARTINI (1932-1933\

Xato a Montù Beccaria (P avia) il 12 giugno 1863, morto a Milano il 28 giugno 1933. Laureato in Fisi ca all' Università di Pavia nel 1885; Assist ente di Ch im ica docimasti ca nel Politecni co di Torino nel 1886, all o ra Scu ol a di applicazione per gli Ingegn eri; conseguì la libera docenza in Ch im ica fisica nel 1893. Assistente presso la Facoltà di Scien ze fisiche mat em ati ch e e naturali dcll'Università di Roma dal 1894, prima di Chimica gen erale e poi di Ch im ica farmaceutica. :'Iel 1902 Professore di Chimicadocimastica nella Scuola d'Ingcgn eria di Palermo, dalla quale, alla fine del 1903, passò al Politecni co di Torino, allora Scu ola di applica zione per gli Inge- gneri, corne titolare della stessa materia.

t

GIANCARLO VALLAUR I (1933-1938).

l'iato a Roma il 19 ottobre 1882, morto a Torino il 7 maggio 1957. Ufficial e di Stato Maggiore della R. i\Iarina dal 1903. Laureato Ingegnere industriale ncI 1907 e diplomato in Elettrotecni ca ncI 1908 dalla Scuola d'Ingegneria di Napofi. Assi- ste n te di Elettrotecnica a Padova, Nap ol rc Karlsruhe (1908.1914), Ingegnere presso la Maschinenfahrik Oerlikon (1912), Professore di Elettrotecni ca e Direttore del- l' Istituto elettrotecni co e radiotelegrafi co della R. Marina a Livorno dal 1916 al 1922; Direttore del Centro radiotelegrafì co di Colta no dal 1918 al 1923; Prof essore di Elettrotecnica e Direttore nell a Scu ol a d'Ingegn eria di Pisa dal 1923 al 1926.

Professore di Elcttroteeni ca nel Politecni co di Torino dal 1926. Presidente dellTsti- tuto Elettrotecni co Nazional e «Galileo Fcrraris» dalla fondazione (1934). Accad e- mico d'Italia c Vicepresidente della R. Accademia d'Italia dalla Iondaaione (1929).

Accademi co Pontificio dal 1936. Soci o naz ionale dell'A ccademia delle Scienze di Torino (1928), dell'Accademia dei XL (1935), dell'A ccad emia dci Lincei (1935).

Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricer ch e dal 24 ottobre 1941 al 4 marzo 1943, dimissionario. Campagna di guerra 1911-12, 1915-18, 1940-43. Ammiraglio di Divisione nella Riserva. Membro del Consiglio Nazi onale delle Ricer che (Co mitato ingegn eria). i\leda gli a d' or o di Ben em crito della Scuo l a, dell n Cu lt u ra c dcll'Arte.

t ALDO BIBOLINI (dal 1938 al 28aprile 1945).

Nato il 16 agosto 1876a Sarzana. Dec ednto a Torino il 30 giugno 1949. Laureato Ingegnere civile alla Scuola di Ingegneria di Roma nel 1898, Ingénìeur civil des i\Iinese Ingénieurélectri cien a Liegi nel 1904. Assistente nel 1899 di Fisica tecnica e poi di Meccanica applicata alle macchine nella Scu ola d'Ingegn eria di Roma.

Dal 1900 al 1902 Vicedirettore della Società Italiana dei Forni elett r ic i in Roma e poi Direttore Tecnico della Società Italiana per Automobili Bernardi a Padova.

Dal 1902 al 1920 Ingegnere nel R. Corpo delle Miniere. Dal 1918 al 1920 Fondatore e Capo dell'Ufficio Ceolo glco -Mìnerario della Colonia Eritrea in Asmara. Dal 1920, in segu i to a concorso, Professore di ruolo nel Politecnico di Torino, allora Scuola d'Ingegneria, prima di Tecnologia mineraria, poi di Arte mineraria e di Tecnologia e giacime nti minerari. Vicedirett ore del Politecnico di Torino, allora Istituto Su pe- riore d'Ingegn eria, dal luglio 1933 al novembre 1938. Membro del Comitato per la Geologia nel Consiglio Nazionale delle Ricer ch e dalla fondazione (1929).

T GUSTAVO COLON NETTI (d al 29 aprile 1945 al 19 novembre 1945) . pred etto, nominato Commissario del Politecnico di Torino.

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PIETRO Ei'iRICO BRU:.\" ELLl - Vice Commissar io del Polit ecni co di Tor ino dal 29 aprile 1945 al 19 no vembre 1945 ; indi Dirett ore (dal 20 novembre 1945 al 29 marzo 1947).

Nat o il l°maggio del 1876 a Ch ie ti. Deceduto a Torino ii 29 marzo 1947. Lau- reato Ingegn er e civ ile all a Scuo la di Ingegn eria di Roma neI 1898. Laureato Inge- gne re i'iavale meccanico alla Scuo la di Ingegn eria di Gen ova nel 1900. Dal 1905 Professore ordinario di Macchine termi ch e presso la Scuo la di Ingegn eria di Na po l i.

Nell a gue r ra mondial e fino al 1919 ufficiale della Marina in S.P.E. col gra do di Ca pitan o : nella riserva Navale raggiunse poi il grad o di Colonnello . Dal 1914 par- tecip ò alla costruz io ne ed esercizi o di navi di diver so gene re (ne l 1912 aveva diretto i lavori di recup ero della nave San Giorgio affon data). Sott oscrisse al manifesto Cr oce. Nel 1932trasfe rito dalla Scu ola di Ingegn eria di Nap ol i all'Istituto su per iore di Ingegn eria di Torino presso la Catte d ra di Macch in e a vapore e Fisica tecnica.

Membro del Co nsigl io Nazio na le delle Ricerch e.

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ELIGIO PERU CCA (d al 12 maggio 1947al 31 ottobre 1955).

Nato a Poten za il 28 marzo 1890. Deceduto a Roma il 5 genn ai o 1965. Allievo della Scu ola Nor ma le su periore di Pisa. Laureato in Fisica a Pisa nel 1910, indi diplomato all a Scu ola Nor ma le sudde tt a nel 1913. Assiste nte all'I stituto di Fisica dell'Università di Torinonel 1911. Professore di Fisi ca e Chimica nei Licei nel 1912.

Dal 1923 al 1926 prof essore st ra o rd ina r io alla catte d ra di Fisica sperimentale con esercitaz ion i della Scu ol a di Ingegn eria di Torino. Dal 1926 professore ordinario nella med esima catte d ra . Nel 1946-47 Presid e della Facoltà di Ingegn eria deI Poli- tecni co di Torino. Direttore del Com ita to per l'organizzazione dell'Istituto Nazi o- nale Italianodi Metrolo gia . Membro del Cons igl io Nazi onale delle Ricer ch e e Presi- dent edeI Com i tato perla Fisica e la Matem atica. Soci o Naz io nalee Soc io Segre tar io per la classe di Scienze fisich e, mat ematich e e naturali dell'Accad em ia delle Scie nze di Torino ePresid ente della stessa . SocioNazi onale dell' Accad emia dei Lincei. Socio co r risp on de n te dell' A ccad em ia delle Scien ze di Bologna. Soci o dell'Accad emia Gioe- nia. Presid entedel Sottocom itato Illuminazione del C.E. I., e del Comitato Nazi onale Italiano dell'Illuminazion e. Esp erto del Comité International des Poid s et Mesures.

Membro della Com miss ione S.U .N. dell'Unione Internazi on al e di Fisica pura ed applicata. Vice Presidente della Com mission International d'Éclaira ge. Presid ente dell'Ente l'ìaziona le Itali ano di unifica zione (1947). Mem bro ele tt ivo del Consigl io Su pe r iore della P. I. Membro del Conseil de la Socié té Fran çai se de Physique , Presiden te del c.I.O. (Comi tato Italiano di Ottica) presso il C.N.R. Presid ente deI C.I.I. (Com itato Italiano di Illuminazione), presso il C.N.R. Presid ente del Comi- tato Italiano per l'UnioneInternazionaledi Fisica pura ed ap pl icata presso il C.N.R.

Consi gli ere on ora ri o della Institutién Fernando el Catélico di Sar ag ozz a (Sp agna).

President e della Com missione C.N.R.·U .N .I. (G ran dezze, Unità , Sim b oli) . Vice Pre- sidente della Com missione Nazion ale Italiana della UNESCO e Presidente dell a Sezio ne Scienze Esatte e .i"atlIr al i. Med agl ia d' oro di Ben em eri to dell a Scuol a, della Cu lt u ra e dell'A r te .

RETTORI

t ANT O]\'IOCAPETT I(D irettoredal Ivnove mb re 1955;Rettoredal Ivgiug no 1956).

Nato a Ferm o (Ascoli Picen o) il 15 maggi o 1895. Decedut o a Torin o il 21 giug no 1970. Laureato in Ingegn eria indust ri ale nel Pol it ecni co di Tor in o il 27 agost o 1918. Assisten te alle catte d re di Meccanica applicat a alle macchine e di

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Costru zio ni aer onaut ir-ln- de] Poli tecni..o di Tor in o dal l° ot to b re 19111 al 31 gen. naio 1925 ; con te m por a ne a me n te professore incari..ato di Motori per aeromobili dal 1919 e liber o do..ente di Ma....hin e termieh c dal 192~ . Prof essor e di ruo]o non stab ile alla called r a di :\Iaeeh ine tcrmi che cd idranli..hc dell a Scuo la di Ingcgncria di Palerm o dal 1925 al 192 7. Prof essore st r a nr di na r io prima . ordin ario po i. alla ..alledra di Ma cchinc nella Seuo] n di Inge/(ncr ia di Padova dal 1927 al 193~ . Pro.

Ic s- ore ord ina r io di ~Iotori per aeromohi]i al Pol itecni..o di Torino dal 193~ al 19n ; poi trasferito alla ..alledra di Macchine dell o stesso Polit e..nico. Presid e dell a Facoltà di Inge gn eria del Politecn ico di Torino dal 19n al 1955. President e del Com ita to per l'I ngegncrja del C.~.R. dal 1961 al 1963. Socio ~a z i on a le resid ente dell 'Accademia delle S..ienze di Torino. Presidente del!a Fédérat ion In tcrn a tion ale des Sociétés des lngénieurs et Technicien s de l'Autom obil e dal 1955 al 1957.

~Ied aglia d' or o di Henem er it o dell a Scuola, della Cu lt u r a e dell ' Arte.

ROLA~DO RIGA~IOXTl

Nato a Milan o il 15 gen n a io 1909. Laureato in Ingegn eria industri al e ch im ic a presso il Pnl itecn ico di Milano il 29 ollobre 1932. Dal 193~ al 1937 Assi st ent e alla ealledra di Chimiea generale dell' Un iversit à di Pavia, indi nel 1937·38 a que lla di Chimica industriale presso il Politecnieo di Torin o, e suc cess iva m en te alla stess a ca t te d r a presso il Politecnico di Milano. No m in ato Professore st rao r d ina r io di Chi- mica industriale presso l'Univer,.ità di Palermo il l° dicembre 19~8. Dal 16 feh-

braio 1949 tr asferito con la stessa qualifica al Politecnico di Torino; nomina to Ordinario il l° dicembre 1952. Nel Politecni co di Torino incarieato, inoltre, del- l'insegnamento di Chimica industriale Il dal 1949·50 al 1959·60; di Chimica degli Impianti nueleari dal 1960·61 al 1966.67; di Chimica organica dal 1967·68 al 1969· 70. Preside della Fa eoltà di In gegner ia nei trienni accadem ici 19 61·6~ c 1964· 67. Socio cor rispondente dell'A ccadem i a delle Sci enze di Torino. Med ag l ia d'oro di Benemer ito dell a Scuo l a, della Cultura e dell'Arte.

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LAUREE « HONORIS CAUSA ))

CONFERITE DAL POLITECNICO DI TORINO

A PERSONALITÀ ITALIANE E STRANIERE

DALL'ANNO ACCADEMICO 1936·37 AD OGGI

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Senatore Giovanni Agnelli, nato a Villar Perosa (To) il 13-8-1866, deceduto a Torino il 16-12-1945.

Anno Accademico 1936-37.

Laurea honoris causa in Ingegneria «per aver creato una delle più grandi e gl or ios e industrie italiane »,

Onorevole Enrico l\'Iattei, nato ad Acqualagna (Pesaro) il 29-4-1906, deceduto nel Cielo di Metanopoli il 26-10-1962.

Anno Accademico 1952-53.

Laurea honoris causa in Ingegn eria mineraria «per l'eccezionale competenza e cap acità rivelate nella realizzazione di un comple sso organismotecnico per la ricerca e utilizzazione di giacimenti di gas naturali»,

Prof. Alberl Erich Brinckmann, nato a Norderney (Westfalia) il 4-9-1881, deceduto a Colonia il 10-8-1958.

Anno Accademico 1956-57.

Laurea honoris caus a in Architettura «per l'opera di st or i co e di critico del- l'arc h ite tt u ra italiana e spe ci al me n te dell'architettura barocca piemonte se »,

Prof. Vittorio Valletta, nato a Sampierdarena il 28-7-1883, deceduto a Le Focette (Lucca) il 10·8-1967.

Anno Accad emi co 1958-59.

Laurea honoris causa in Ingegneria Industriale «per avere con altissimo perso- naleapporto di ca p ac ità tecni ca ed organizzativa portato la più importante industria au tom ob il is t ic a italiana al livello delle migliori del mondo»,

Prof. Theodore von Karman, nato a Budapest 1'11·5-1881 , deceduto ad Aquisgrana il7-5-1963.

An n o Accademico 1959·60.

Laurea honoriscausa in Inge gn eria Aeronauti ca «per l'eccezionale attività scie n - tifica e didattica svolt a per oltre un cinquantennio nei vari rami delle scien ze pure ed applicat e cd in particolare dell'a eronauti ca »,

Prof. Louis Née1, nato a Lione il 22-11-1904.

Anno Accad emico 1959·60.

Laurea honoris causa in Ingegneria industriale «per avere con le su e ricerche e co n i su oi stu d i aperto nuovi importantissimi ca m p i dell'ingegneria elettrotecnica dell 'antiferromagnetismo edel ferromagneti smo».

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:2- Annuario del Politecnico di Torin o.

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Sir Harry Ralph Ricardo, nato a Londra il 26-1-1885.

Anno Accade m ico 1959·60.

Laurea honoris causa in Ingegneria ind ustriale «per l'origin ale impulso dal o al progresso teorico e costr u ttivo dei motori a comb ustio ne interna , investigando in particolare i problemi della detonazione e raggiun gend o risulta ti divenuti classici nella materia»,

Prof. Franz Tank, nato a Zurigo il 6-3-1890.

Ann o Accademico 1959·60.

Laurea honoris caus a in Ingegneria industriale «per I'Irnportante attivi tà didat- tica e scientifica svolt a da oltre trent'anni nel camp o della tecnica delle alte fre- quenze e degli stu di dell' el ettronica»,

Prof. Stephen P. Timoshenko, nato a Shpotovka (Kiev)il 23-12·1878.

Professor Emeritus della Stanford Un iversity California.

Anno Accademico 1959·6 0.

Laurea honoris causa in Ingegn eria industriale {(per i su oi stu di riguardanti vasti cam p i della meccanica, dalla teoria della elasticità, a quella delle vibrazioni, stu d iche fondendo in modo mirabile il rigore del metod o matematico alla concreta esigenza dell'in gegn eria, gli hanno valso alta fama nel mondo scien tifico»,

Cav. Lav. Battista Pininfarina, nato a Torino il 2-11-1895, deceduto a Torino il 3-4-1966.

Anno Accade mico 1962-63.

Laurea honoris caus a in Architettura «per la meritata fama di sin golare pe- rizia da lui ra ggiunta nelle discipline archit etton iche qual e creatore dell a più nota ed apprezzata carr ozzer ia del nostro Paese,in dust ri a che seppe far assurgere a glorie mondiali, impon endo anche all'Ester o lo stile arc h itetto n ico italiano»,

Prof. Dott. Eligio Perucca, nato a Potenza il 28·3-1890, deceduto a Roma il 5-1-1965.

Ann o accademico 1965·66.

Laurea ad honorem in Ingegn eria Elettrotecnica {(per avere illustra to l'inge- gne r ia italiana con l'op era didattica , con le pubbl icazioni scie n tifiche e tecniche, in particolare quelle sull a ele tt r ol ogia, e con l'attività nel camp o in te rn azionale della metrolog ia , nonch è a ricono scimento delle benemerenz e da Lui acquisite nella rea - lizzazione della nuova sede del Politecnico di Torino»,

Prof. Dott. Ing. Giuseppe Maria Pugno,nato a Firenze il 17-5-1900.

Ann o accademi co 1966-67.

Laurea hon or is causa in Arch i tettu ra Ilper l'am ore con cu i nei trenta e più ann i di presidenza della Facoltà, ha segu i to lo svilu p p o degli insegn am enti ivi im par ti ti, provvedendo al lor o potenziamento e con tri b uendo validam en te alla foro mazione della figura dell'architetto moderno così da meritarsi fama di singolare per izia nelle discipline della Facolt à med esima»,

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Prof. Dott. Francesco Tricomi, nato a :i\"apo li il 5 ma ggIO 1897.

An no accademi co 1967·68.

Laurea ad hon or em in Ingegneri a Aerona u tica «per la vasta e mu ltifo rme produz io ne seien t ifiea, per l'importanza dei risulta ti da lui otten uti e per I' ecee- zionale co nt r ibu to recat o all' ingegne ria con le sue ricer eh e nel cam p o dell'aer odi.

naruica transonica» .

PROFESSORI DEL POLITECNICO DI TORINO INSIGNITIDEL DIPLOMA DI I CLASSE AI BENEMERITI

DELLA SCUOLA DELL A CULTURA E DELL'ARTE, CON FACOLTÀ DI FREGIARSI

DELLA REL ATI VA MEDAGLI A D'ORO

(Decreto del 2 giug no 1955 del President e della Repubblica)

t

Panetti lUo d e sto

t

Va ll a u ri Giancarlo

(Deereto del 2 giug no 1956 del Presidente della Repubbl ica)

t

Albenga Giuseppe

t

Perucca Eligio

(Decreto del 2 giug n o 1957 del Presid en te della Repubbli ea).

t

Capetti Antonio

t

Colonnetti Gustavo

(Decre to del 2 giug no 1958 del Presid en te della Repubbli ca).

Ferrari Carlo

Pugno Giuseppe Mar-ia

(Decreto del 2 giug no 1960 del Presid ente della Repubbliea).

Ca vin a to Antonio

(Deereto del 2 giugno 1962 del Presidente della Repubblica).

Denina Ernesto Gabrielli Giuseppe

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(Decr eto del 2 giugno 1963 del Presidente della Repu bbl ica).

Cicala Placido

(Dec reto del 2 giugno 1966 del Presidente della Repu bblica).

Codegone Cesare Rigamonti Rolando

(Dec reto del 2 giugno 1967 del Presidente della Repu bbl ica).

Buzano Pietro

(Decreto del 2 giug no 1970 del President e della Rcpu bhl ica).

Giovannozzi Renato

(23)

RET TORE - AUTO RITA ACCADEMICH E

UFFICI AMMINISTRATIVI

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ELENCO DELLE ONORIFICENZE E DECORAZIONI

~ Cavaliere del lavoro,

~ Ordine della Repubblica.

*

Ordine San ti Maurizio e Lazzaro.

~ Ordine della Corona d'Italia.

*

Ordine di Malta.

O :l\Iedagl ia d'Argento. C Medaglia di Bronzo.

@! Croce al merito di Guerra sul campo.

+

Croce al merito di guerra.

(j/J Distintivo Mutilati di Guerra.

@ l\Iedaglia Comm. Afric a Orientale.

@ Commemorazione Unità d'Italia.

@) l\Ied aglia Com me m or o Guerra Interalleata 1915-18.

~ 1\Ieda glia Comme m orazione Guerra 1915·18.

® Distintivo onorifico del periodo bellico 1940-43.

@ Distintivo onorifico della Guerra di liberazione.

J' Distintivo Feriti in Guerra.

~ Distintivo degli Invalidi.

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