Struttura, comportamenti e dinamica
delle istituzioni pubbliche
Roberto Monducci
Direttore del Dipartimento per la produzione statistica
o
Presentazione dei principali risultati del secondo ciclo del Censimento permanente delle istituzione pubbliche – edizione 2018.o
La strategia dei censimenti permanenti è basata sul trattamento statistico di dati di fonte amministrativa, integrati con informazioni raccolte attraverso rilevazioni dirette a forte valenza tematica:•
Registri statistici: misurazione a cadenza annuale delle caratteristiche strutturali delle unità della Pubblica Amministrazione, desumibili dall’elaborazione statistica di un gran numero di fonti informative di carattere amministrativo, armonizzate all’interno di un quadro concettuale e di misurazione rigoroso e coerente.•
Indagini dirette: condotte ogni due anni, misurano l’andamento delle principalicaratteristiche del settore, con approfondimenti su fenomeni di particolare rilevanza per la valutazione dei processi di modernizzazione della Pubblica amministrazione.
•
Dati esaustivi sulle diverse tipologie di istituzioni, sulla loro presenza operativa sul territorio, su livello e composizione dell’occupazione, sugli organi di vertice, sulla formazione del personale, sulla transizione digitale della PA ecc.2
Roma – 17 dicembre 2019
La strategia del censimento permanente delle istituzioni pubbliche
o
Operazione informativa ma anche di carattere infrastrutturale,componente essenziale di un più complesso sistema di statistiche sulla PA, da mettere a regime entro il 2021.
o
Misurazione della struttura, dei processi, degli output e degli outcome della PA, in un quadro coerente.o
In costruzione il Registro esteso delle unità della Pubblicaamministrazione, (variabili strutturali ed economiche sulle unità del perimetro S13), base del sistema.
3
Evoluzione del quadro informativo sulle Istituzioni pubbliche
10.000 unità 3.000 unità
300 unità
Unione tra Censimento Is4tuzioni Pubbliche e Lista S13
o
Risultati: analisi strutturali e possibilità di monitoraggio della dinamica del settore.o
Complessivamente, il secondo ciclo del Censimento permanente della PA segnala:•
una ripresa di dinamismo occupazionale della PA negli ultimi anni, con significative differenze per tipologia occupazionale, genere e territorio;•
sul fronte dell’articolazione sul territorio, continua la tendenza alla riduzione del numero di unità locali, con l’eccezione del Mezzogiorno;•
le iniziative di formazione del personale, notevolmente differenziate tra le diverse tipologie di enti e sul territorio, mostrano una crescita di partecipanti.•
l’utilizzo delle tecnologie digitali appare eterogeneo, con problemi di diffusionesoprattutto nelle realtà comunali di dimensioni ridotte e ostacoli che vengono rilevati in particolare nelle risorse finanziarie e nella disponibilità di capitale umano qualificato.
4
Roma – 17 dicembre 2019
Le principali evidenze dal Censimento
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I numeri delle istituzioni pubbliche
Risorse umane: 3.516.461 dipendenti e non dipendenti 12.848 unità istituzionali 106.282 unità locali
3,3 milioni 3 milioni
298 mila 195 mila
181 mila 14 mila
42,8 43,5 36,6
47,9 48,8 35,8
57,2 56,5 63,4
52,1 51,2 64,2
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
Dipendenti
A tempo indeterminato A tempo determinato Non dipendenti
Collaboratori e atipici Temporanei
Maschi Femmine
6
Roma - 17 dicembre 2019
Struttura e dimensione delle istituzioni pubbliche
33 0,3
40 0,3
105 0,8
7.978 62,1
628 4,9
194 1,5
71 0,6
2.849 22,2
950 7,4
12.848 100,0
Numero istituzioni
Personale dipendente
1.812.696 54,6 66.561 2,0 69.404 2,1 374.563 11,3 16.595 0,5 656.501 19,8 97.007 2,9 158.822 4,8 69.456 2,1 3.321.605 100,0
62,1 22,2
54,6 11,3
19,8
Comune Ente pubblico
non
economico
Amministrazione dello stato
Azienda sanitaria Comune
86,0 8,5 5,5
Organi costituzionali, a rilevanza costituzionale o amministrazione dello stato
Giunta e consiglio regionale
Provincia e città
metropolitane Comune Comunità montane e
unione dei comuni Azienda o ente del servizio
sanitario nazionale Università pubblica Ente pubblico non economico
Istituzioni pubbliche
3.516.461
dipendenti e non dipendenti
1.833.754 699.355 166.691 175.488
72.080 70.971 402.124 17.642
Personale in servizio per tipo di contratto e forma giuridica
*Collaboratori coordinati e
continuativi o a progetto, altri atipici e temporanei
4
Personale in servizio per tipo di contratto e genere
0 20 40 60 80 100
86,7
85,5 7,2
9,4
6,2
5,1 Maschi Femmine
Non
dipendente
A tempo determinato
A tempo indeterminato
Istituzioni pubbliche
1,5 milioni 2,0 milioni
0 200 400 600 800 1.000 1.200
Amministrazione dello stato e organo costituzionale o a rilevanza costituzionale
Azienda o ente del servizio sanitario
nazionale
Università pubblica
Ente pubblico non economico Giunta e consiglio
regionale
Provincia e città metropolitana
0 100 200 300 400 500
0 20 40 60 80 100
0 10 20 30 40 50
0 10 20 30 40 50
817 mila 1,0 milioni
238 mila
461 mila
84 mila 82 mila
37 mila 34 mila 29 mila
41 mila 81 mila 93 mila
Le donne occupate nella pubblica amministrazione sono 2 milioni e rappresentano la componente maggioritaria (56,9% del personale in servizio). Prevalgono ovunque, soprattutto nel Servizio sanitario nazionale; uniche eccezioni: gli Enti regionali e le Università.
Roma - 17 dicembre 2019
5
9
Personale in servizio nelle unità locali per regione, tipo di contratto e genere
% Donne % Tempo determinato % Non dipendenti
Italia: 56,9 Italia: 8,5 Italia: 5,5
65,4
64,1
47,0 49,3
10,4 15,9
5,4
13,6
3,6
10
Personale nelle Forze di sicurezza, Forze armate e Capitanerie di porto
Roma - 17 dicembre 2019
% per regione % su totale dipendenti % su totale dipendenti
Lazio 21,1%
Campania, Puglia e Sicilia
25,9%
8,5 8,5 8,9
7,7
6,4 Abruzzo
11,8%
9,6 9,0
8,9 8,9
8,5
476.566 dipendenti 36.141 donne 32.868 a tempo determinato
0,3
0,6 0,6
0,7
5,2 5,6
19,6
17,3 11,6
0,3 0,4
Italia: 100% Italia: 7,6% Italia: 6,9%
11
Personale in servizio all’estero
Unità locali Personale in servizio
Numero % Var. %
2017/2015 Numero % Var. %
2017/2015
Unione Europea 126 31,5 0,8 2.006 31,7 6,4
Altri paesi europei 43 10,8 0,0 793 12,5 -‐9,7
Africa 47 11,8 6,8 765 12,1 14,0
America 87 21,8 2,4 1.382 21,8 7,2
Asia 86 21,5 2,4 1.287 20,3 4,8
Oceania 11 2,8 0,0 94 1,5 -‐2,1
Totale 400 100,0 2,0 6.327 100,0 4,6
Unità locali e personale in servizio all’estero per area geografica - 2017
ü Sono oltre 6.000 i dipendenti (di cui il 51,6% donne) in servizio in 400 unità locali di 128 stati europei e extraeuropei (su 207 stati).
ü Il personale in servizio all’estero (+4,6% tra il 2015 e il 2017) cresce più che quello in Italia (+1,7%).
ü USA, Belgio, Francia, Germania e Cina si confermano i primi 5 stati (raccogliendo il 26,6% del
personale).
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Roma – 17 dicembre 2019
La dinamica del personale nel periodo 2011-2017
Il personale dipendente in servizio presso le istituzioni pubbliche rimane pressoché stabile (-0,1%) q diminuisce il personale a tempo indeterminato: -0,8%, pari a -20.500 unità
q aumenta il personale a tempo determinato: +7,3%, corrispondente a circa +18.000 unità
Il personale non dipendente (lavoratori a progetto + temporanei) è in forte crescita: +50,6%, corrispondente a quasi 65.000 unità
Complessivamente, nel periodo 2011-2017, il personale aumenta
di 62mila unità (+2,1%)
13
L’evoluzione del personale dipendente
La sostanziale stabilità del personale dipendente nel 2011-2017 è sintesi di due fasi:
- diminuzione nel periodo 2011-2015 (-1,1% ) per effetto blocco turnover e contenimento della spesa pubblica
q - 1,7%% tempo indeterminato (-1,0% Donne) q - 5,1 % tempo determinato (+0,7% Donne)
- ripresa nel periodo 2015-2017 (+1,1%)
q +0,9% tempo indeterminato (+2,6% donne) q +2,2% tempo determinato (-2,1% donne)
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Roma – 17 dicembre 2019
L’evoluzione dei dipendenti sul territorio
Indice per 100 abitanti (2017)
Italia: 4,7
o Tra il 2011 e il 2017 si rileva una generale crescita dei dipendenti pubblici al Nord e una diminuzione al Centro- Sud. Unica importante eccezione la Calabria che presenta la crescita più elevata a livello nazionale, seguita da Bolzano e dalla Lombardia.
o Sul fronte opposto Molise (-7,8%), Sicilia (-5,9%) e Campania (-4,0%) presentano le diminuzioni più significative.
o Valle d’Aosta, Bolzano e Trento si confermano le regioni con il numero più alto di dipendenti per 100 abitanti;
Lombardia, Campania e Puglia con quello più basso.
5,6 8,6 8,6 7,6
Var. % dipendenti (2017/2011)
Italia: -0,1%
+10,9%
+4,9%
-7,8%
-5,9%
3,8
4,2 4,2
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Personale in servizio nelle unità locali per attività economica
Attività economica
Unità locali Personale dipendente Personale non dipendente
% su totale Var. % 2017/
2011 % su totale Var. % 2017/
2011
% Donne
2017 % su totale Var. % 2017/
2011
% Donne 2017
Servizi alle imprese 4,1 2,7 2,2 24,2 39,6 4,1 -10,3 45,5
Pubblica Amministrazione 24,4 -6,4 25,4 -11,3 48,6 21,7 8,5 47,6
Istruzione 43,9 -1,0 43,5 5,4 76,6 39,7 67,9 50,5
Sanità e assistenza sociale 11,1 -4,2 25,9 0,5 68,3 28,9 91,6 59,1
Altri servizi 14,7 -4,3 2,4 12,7 44,2 5,3 85,9 51,8
Totale* 100,0 -3,2 100,0 -0,1 65,5 100,0 50,6 52,3
*Nel totale sono incluse le aGvità agricole, industria e costruzioni e commercio, alberghi e ristorazione
Unità locali e personale in servizio nelle principali attività economiche delle istituzioni pubbliche - 2017
o Rispetto al 2011 le unità locali impegnate nel settore della PA e della Sanità rilevano flessioni più intense (rispettivamente -6,4% e -4,2%).
o In termini di occupazione, il settore della PA registra un calo dell’11,3% (92mila dipendenti in meno) e un aumento dell’8,5% del personale non dipendente (oltre 3mila occupati in più). Nel settore dell’Istruzione si registra un aumento di occupazione dipendente pari al 5,4% (+64mila) e del 67,9% per quella non dipendente (quasi 31mila unità in più), quest’ultima concentrata nel comparto universitario.
o Ampia prevalenza femminile nell’Istruzione (76,6%) e nella Sanità e assistenza sociale (68,3%).
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Roma – 17 dicembre 2019
Organi di vertice e presenza femminile
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La formazione del personale
Sono state organizzate o finanziate dalle istituzioni pubbliche più di 217mila attività formative, con oltre 2 milioni e mezzo di partecipanti.
Più di un terzo delle attività formative sono organizzate e o finanziate dalle Aziende o enti del SSN. Esse registrano il valore più alto dell’ indice dato dal numero dei partecipanti ogni 100 dipendenti (225 a fronte del 162 per il complesso delle istituzioni
pubbliche) che rappresenta un indicatore del livello di diffusione della formazione
FORMA GIURIDICA
Attività formative Partecipanti Partecipanti ogni 100 dipendenti Valori assoluti % Valori assoluti %
Amministrazione dello stato e organo costituzionale o a
rilevanza costituzionale 5.741 2,6 181.360 7,0 73
Regione (Giunta e consiglio regionale) 4.158 1,9 73.938 2,9 119
Provincia e città metropolitana 5.061 2 69.772 3 143
Comune 72.232 33,2 310.307 12,1 109
Comunità montane e unione dei comuni 4.846 2,2 20.912 0,8 165
Azienda o ente del servizio sanitario nazionale 80.859 37,2 1.442.880 56,0 225
Università pubblica 6.125 2,8 101.602 3,9 105
Ente pubblico non economico 26.443 12 288.774 11,2 207
Altra forma giuridica 11.798 5,4 84.897 3,3 149
Totale 217.263 100,0 2.574.442 100,0 162
Nel 2017 il 50%
delle istituzioni pubbliche, con un peso
occupazionale pari a oltre il 90%, ha organizzato o
finanziato attività di formazione per il proprio personale.
Attività di formazione e relativi partecipanti per forma giuridica - 2017
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Roma – 17 dicembre 2019
Le modalità di erogazione
4,0
5,9 3,1
0,4
9,7 0,9
2,8
0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0
E-‐learning Learning on the job Videoconferenza/
webinar/weebmee4ng Telefono Conevegno/
Conferenza Autoapprendimento
Blendend learning
Modalità di erogazione della formazione oltre l’aula –
% di attività svolte - 2017
Aula: 73,2%
o La quasi totalità delle attività di formazione viene svolta attraverso una sola e unica modalità di erogazione (monomodale), principalmente rappresentata dalla tradizionale tipologia del corso in aula (73,2% delle attività svolte nei due anni).
o Seguono la partecipazione a convegni e conferenze (9,7%, in leggera flessione rispetto all’11,9% del 2015), il learning on the job (6%) e l’e-learning il (4%). Le restanti tipologie di formazione monomodali – quali la videoconferenza/
webinar, l’autoapprendimento e il telefono – sono state utilizzate rispettivamente nel 3,1%, 0,9% e 0,4% dei casi.
o Le attività formative erogate in modalità mista, come quelle con parte in aula e parte e-learning (blended learning) sono il 2,8% nel 2017, in aumento rispetto all’1,5% del 2015. In aumento anche il peso relativo delle videoconferenze (dal 2,1% al 3,1%).
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Partecipanti alle attività formative per aree tematiche
Nei contenuti, la formazione dei dipendenti pubblici è di tipo tradizionale:
Ø più orientata ad accrescere e aggiornare le
competenze nelle materie tecnico specialistiche (45,2% partecipanti), connesse all’esercizio della propria missione istituzionale, e giuridico
normative (30,9% partecipanti)
Ø poco incline a sviluppare competenze informatiche, manageriali, relazionali e linguistiche utili al
processo di innovazione e digitalizzazione della Pubblica Amministrazione
la formazione in materia di digitalizzazione ha riguardato meno del 5% dei partecipanti (la mancanza di formazione in materia di ICT è il secondo ostacolo indicato dalle Istituzioni al processo di digitalizzazione)
45,2 30,9
5,4 4,9
4,6 3,4 2,3 1,5 1,7
Tecnico-specialistica Giuridico-normativa
Organizzazione e personale Informatica e telematica Economico-finanziaria Comunicazione
Manageriale Multidisciplinare Altro*
o
I risultati del secondo ciclo del Censimento permanente delle Istituzioni pubbliche restituiscono l’immagine di una PA dinamica, seppure con forti eterogeneità interne e ampie differenzeterritoriali.
o
Le relativamente lente tendenze aggregate di unità locali e occupazione sottintendonoricomposizioni di grande intensità, con settori in ripiegamento (come la PA) e comparti in forte espansione (come Istruzione, Sanità e assistenza sociale, Servizi alle imprese).
o
Lo spinta verso una crescente formazione del personale è evidente, con ostacoli rilevanti percepiti soprattutto in relazione alle competenze digitali.o
La transizione digitale si conferma un driver cruciale per lo sviluppo qualitativo della PA, ma emergono ritardi e divari che segnalano arretratezze e gaps da colmare, così come aree di eccellenza e – complessivamente - un elevato potenziale di sviluppo.o
Nei prossimi mesi verranno diffusi 1) dati e analisi su ulteriori temi: servizi resi dalle unità locali, comportamenti ambientali; 2) approfondimenti conoscitivi, combinando i dati relativi alle diverse tematiche.20
Roma – 17 dicembre 2019