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CONGLOMERATO CEMENTIZIO

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Academic year: 2022

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IIS EUCLIDE BARI LABORATORIO TECNOLOGICO PER L'EDILIZIA ED ESERCITAZIONI DI TOPOGRAFIA

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CONGLOMERATO CEMENTIZIO

video 1 video 2

1. INTRODUZIONE

Conglomerato cementizio o

Calcestruzzo (cls)

=

Materiale artificiale ed eterogeneo ottenuto dalla mescolanza di:

inerti (aggregati grossi e fini) cemento (legante idraulico)

acqua

eventuali additivi e aggiunte

I costituenti devono presentare la marcatura CE al fine di garantire il rispetto dei requisiti minimi imposti per legge.

Inerte:

componente del calcestruzzo costituito da elementi lapidei di varia pezzatura, naturali o frantumati, aventi forma e dimensioni consone alla confezione e al tipo di

calcestruzzo

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Cemento:

materiale inorganico finemente macinato, che - miscelato con acqua - forma una pasta semifluida caratterizzata nel tempo da presa e indurimento per

effetto di reazioni e processi di idratazione

L'acqua di impasto non dovrà contenere materie organiche o sali aggressivi che possano pregiudicare la

resistenza e la durabilità delle opere realizzate

Gli additivi sono sostanze che aggiunte all'impasto permettono di migliorare le caratteristiche del prodotto finito.

Le aggiunte possono essere costituite da: ceneri volanti, fumi di silice, fibre metalliche, fibre sintetiche ed altri materiali.

Caratteristiche salienti del cls:

buona resistenza a compressione esecuzione veloce

buona resistenza agli agenti atmosferici

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1.1 AGGREGATI

Provenienza:

elementi lapidei provenienti da giacimenti naturali (es. inerti estratti dal letto dei fiumi),

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materiale granulare ottenuto dalla frantumazione delle rocce,

sottoprodotti di altri processi industriali (es. scorie siderurgiche),

materiale granulare ottenuto da processi industriali (es. argilla espansa per cls leggeri),

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materiale ottenuto per selezione e frantumazione di macerie (es. da demolizioni di edifici) rispettosi di precise disposizioni normative

Parte fine:

sabbia, meglio se silicea, a grana ruvida, formata da grani di dimensioni d

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materiale ottenuto per selezione e frantumazione di macerie (es. da demolizioni di edifici) normative.

sabbia, meglio se silicea, a grana ruvida, formata da grani di dimensioni d ≤ 4 -

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materiale ottenuto per selezione e frantumazione di macerie (es. da demolizioni di edifici), purchè

- 5 mm.

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Parte grossa:

ghiaia, formata da grani di dimensioni 5 ≤ d ≤ 25 mm (comunque sempre ≤ 32 mm)

o, in alternativa

pietrisco, formato da grani di dimensioni 15 ≤ d ≤ 25 mm con aggiunta di pietrischetto, formato da grani di dimensioni 7 ≤ d ≤ 15 mm.

Caratteristiche:

devono rimanere stabili durante la vita utile dei manufatti in presenza di certe condizioni ambientali, non devono influenzare negativamente le prestazioni del cls sia fresco che indurito,

costituiscono l'ossatura portante (scheletro),

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occupano circa i 2/3 del volume,

devono avere elevata resistenza meccanica a compressione, devono avere bassa porosità,

devono avere assenza di gelività (attitudine di un materiale a deteriorarsi sotto l'azione di cicli di gelo e disgelo),

devono essere assortiti granulometricamente (la composizione granulometrica deve derivare dall'impiego di più pezzature, almeno 4. La granulometria è importante per ridurre al minimo i vuoti al fine di realizzare una massa compatta),

deve esserci assenza di reattività chimica,

devono essere puliti e comunque privi di qualunque sostanza che ostacolerebbe l'aderenza tra la pasta di cemento e l'inerte.

Diametro massimo inerti:

dmax1

4 dimensione minima sezione dmax ≤ interferro-5 mm

dmax3

4 copriferro dmax1

3 diametro tubo pompa

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Direzione lavori:

al direttore dei lavori spetta l'accettazione dei materiali ed i controlli volti alla determinazione delle caratteristiche tecniche.

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1.2 CEMENTO

Dosatura:

150 ≤ !"#"à %# &' '!"( )'* & %# )*(%(""( ≤ 350

magrone - cls di scarsa resistenza per cls di elevata resistenza

Tipologie:

CEMENTO PORTLAND CEM I

CEMENTO PORTLAND AL CALCARE CEM II

CEMENTO D'ALTOFORNO CEM III

CEMENTO POZZOLANICO CEM IV

CEMENTO COMPOSITO CEM V

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1.3 ACQUA

Funzioni:

consente al legante di fare presa e successivo indurimento

lubrifica l'impasto rendendolo lavorabile (rapporto acqua cemento strettamente necessario per la realizzazione delle reazioni chimiche di idratazione: 0,28_litri_acqua/Kg_cemento, cioè 28 litri di acqua ogni 100 Kg di cemento; per rendere lavorabile il prodotto questo rapporto è ovviamente maggiore)

Avvertenze:

deve essere conforme alla UNI EN 1008:2003

deve essere pura e non aggressiva, limpida, di tipo dolce, priva di sali, di terra e di polvere in quantità dannose

la temperatura dell'acqua deve essere inferiore a 60°C

se non diversamente disposto, non si deve mai aggiungere acqua in fase di getto in cantiere (l'eccesso di acqua comporta una minore resistenza, un maggiore ritiro, maggiori fessurazioni e dunque permeabilità, riduzione della coesione)

Note:

a parità di consistenza (indice della lavorabilità) la quantità di acqua richiesta dipende dagli inerti e dalla eventuale presenza di additivi

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