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IL TERZO PARADISO AL LIDO DI VENEZIA

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Academic year: 2022

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Cittadellarte - Fondazione Pistoletto Marina Bastianello Gallery

Lido di Venezia

Marevivo Veneto

2021 2030

IL TERZO PARADISO AL LIDO DI VENEZIA

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La politica del mare è un'arte partecipativa.

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Museo del Mare

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“Il Terzo Paradiso è Ia fusione fra il primo e il secondo paradiso. Il primo è quello in cui gli esseri umani erano totalmente integrati nella natura. Il secondo è il paradiso artificiale, sviluppato dall’intelligenza umana, fino alle dimensioni globali raggiunte oggi con la scienza e la tecnologia. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di prodotti artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altro genere di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che, con progressione esponenziale, ingenera, parallelamente agli effetti benefici, processi irreversibili di degrado e consunzione del mondo naturale. Il Terzo Paradiso è la terza fase dell’umanità, che si realizza nella connessione equilibrata tra l’artificio e la natura”.

Il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è una riformulazione del segno matematico dell’infinito. I due cerchi opposti significano natura e artificio, l’anello centrale è la congiunzione dei due e rappresenta il grembo della rinascita.

Il Terzo Paradiso è la terza era dell’umanità, è l’era della responsabilità.

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Insieme a centinaia di comunità in tutto il mondo questo simbolo si rincarna in installazioni, opere collettive aperte, inserite in progetti condivisi che prevedono azioni con le comunità finalizzate ad estendere la consapevolezza del tema che il simbolo rappresenta.

La rete conta ad oggi 140 soggetti federati, le ambasciate del terzo paradiso, e gli eventi realizzati da questo network sono più di 900 con oltre 2.500.000 persone coinvolte. Le ambasciate operano in sinergia con le organizzazioni attive dei loro territori, assumendo gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU come riferimento e realizzando il Terzo Paradiso in modi e forme sempre diverse, corrispondenti alle esigenze e vocazioni delle specifiche realtà e persone che abitano il territorio.

Michelangelo Pistoletto

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FO CU S

Il Terzo Paradiso ideato per la città di Venezia, nasce

per supportare, coinvolgere e stimolare le attività locali legate al recepimento della Direttiva Europea Sup (Single use plastic) e delle sue linee guida sull’abbandono della plastica monouso, in corso dal 3 luglio 2021.

La tutela del mare e delle sue risorse è il principale focus di questa iniziativa che mira a prevenire e ridurre l’incidenza di determinati prodotti plastici sull’ambiente, e sulla salute umana, nonché a promuovere la transizione verso l’economia circolare,

Condividendo l’obiettivo della recentemente costituita Fondazione «Venezia capitale mondiale della stostenibilità» di diventare un centro di rilievo mondiale per il dibattito scientifico accademico e culturale sui temi della sostenibilità e Esg (Ambiente, Sociale e Governance) questa azione intende rendere onore all’Arte come promotrice del cambiamento, oggi più che mai necessario.

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NEL 2050 NEGLI OCEANI CI SARANNO PIU’

PLASTICHE CHE PESCI

PL AS TIC IM PAC T

OGNI ANNO CIRCA 8 MILIONI DI

TONNELLATE DI PLASTICA FINISCONO NEI MARI. 1 CAMION AL MINUTO.

SOLO IL 24% DELLA PLASTICA VIENE RICICLATA.

5 GR. E’ LA QUANTITA’ DI PLASTICA MEDIA INGERITA DALL’UOMO IN UNA SETTIMANA: IL PESO DI UNA CARTA DI CREDITO.

1 MILIONE E MEZZO DI ANIMALI OGNI ANNO SONO VITTIME DI RIFIUTI DI PLASTICA SCARICATI NEGLI OCEANI.

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Ph. Paolo Monello

LE PROIEZIONI INDICANO CHE LA PRODUZIONE DI PLASTICA DUPLICHERA’

ENTRO IL 2025 E PIU’ CHE TRIPLICHERA’ ENTRO IL 2050.

LE MATERIE PLASTICHE SI DEGRADANO POCO, E MOLTO LENTAMENTE, IMPEGANDO DA 200 A 1000 ANNI, E ACCUMULANDOLSI NELL’AMBIENTE.

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LA LAGUNA DI VENEZIA E’

5 VOLTE PIU’ INQUINATA DEL RESTO DEL MARE ADRIATICO

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Un progetto artistico della durata di un anno con azioni aperte alla comunità, che oltre ad incrementare la consapevolezza ed il senso di responsabilità sulla questione dei rifiuti che invadono i nostri mari, intende dare concretezza ad un intervento di riqualificazione ambientale stabilito in accordo con l’Amministrazione comunale.

Con l’obiettivo di creare alleanze verso la risoluzione della questione «plastica», il progetto prende vita con un primo evento performativo di presentazione, a cui fanno seguito 4 successivi incontri tematici, ed un evento conclusivo in occasione della 79. Mostra del Cinema di Venezia.

Gli appuntamenti a cadenza mensile, sono tutti caratterizzati da tre elementi fondamentali: un intervento performativo su base tematica realizzato con gli studenti delle scuole d’Arte del territorio, un intervento su base scientifica e uno spazio per la discussione aperta al pubblico.

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PR OJE CT

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A dicembre il progetto verrà inaugurato attraverso una performance del Terzo Paradiso, dove le persone ricostruiranno il simbolo della trinamica (1 + 1 = 3) attorno all’opera «Antimatter Stone 2021», realizzata in loco dell’artista Sebastiano Pelli, conferendovi i rifiuti plastici “donati” dai partecipanti.

Settembre 2022, durante tutta la durata dell’evento cinematografico, sarà allestito per la prima volta l’Atelier d’Arte sul Mare. Uno spazio aperto in cui verranno esposte le opere realizzate dagli studenti che durante l’anno avranno avuto modo approfondire gli argomenti e collaborare con artisti, scienziati e tecnici del settore, per dare forma e bellezza a produzioni ricche di senso.

A coronare il tutto, si replicherà sulla spiaggia del Lido di Venezia la performance del Terzo Paradiso con al centro «Antimatter Stone 2022», la versione 5 mt x 5 mt dell’opera di Sebastiano Pelli, che verrà riempita di rifiuti ingombranti non riciclabili e donata alla Città di Venezia.

a

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ANTI MA TTE R STO NE

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UNA PIETRA GIGANTE, POSIZIONATA NEL CERCHIO CENTRALE DEL TERZO PARADISO, REALIZZATA DALL’ARTISTA SEBASTIANO PELLI CON SCARTI DI LAMIERA CONTENENTE RIFIUTI DIVIENE L’ANTIMATERIA ARTISTICA, CHE INCONTRANDOSI CON LA MATERIA, CIOÈ IL LUOGO DOVE VIENE INSERITA, ANNICHILISCE E PRODUCE UN’ENERGIA PER UN NUOVO MONDO, PROPRIO COME QUANDO LA MATERIA INCONTRA L’ANTIMATERIA E PRODUCONO ENRGIA ANNICHILENDO.

SEBASTIANO PELLI

Oltre all’opera gigante, Sebastiano Pelli realizzerà anche una prima Antimatter Stone (1mt x 1mt) e una tiratura limitata di 100 small stone, destinate al sostegno dell’operazione.

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SE BA STI ANO P ELLI

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Sebastiano Pelli(Volterra, 1988) cresce e vive a Colle di Val d’Elsa, nella provincia di Siena. Nell 2007 si diploma al Liceo Scientifico “A.Volta” della sua città, per poi continuare gli studi artistici allo IED di Torino dal 2008 al 2011 vincendo una borsa di studio nel master triennale di Industrial Design.

Dal 2011 è socio, fabbro e designer presso La Bottega del Fabbro di Colle Val d’Elsa. Qui si dedica in particolar modo alla lavorazione su lamiera e allo studio delle tecniche di saldatura, intraprendendo la sua carriera artistica realizzando opere scultoree attraverso la saldatura “DotByDot” su lamiere recuperate da scarti di produzione.

www.sebastianopelli.com

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“ Amo il ferro a tal punto da connotarlo in molteplici campi. Tradizionale come la carpenteria metallica, Innovativo come il Design, Visionario come l’Arte”.

La sue opere sono principalmente gigantografie di oggetti comuni e, a volte, iconografici, in cui la disgregazione delle parti e la loro ricomposizione, tramite “cuciture” di saldatura, ne fanno da padroni.

Installazioni permanenti e opere di street art legate ai temi dello scarto e del riuso, lo vedono protagonista di exhibition importanti tra cui la Biennale Arte di Venezia 2019, e di collaborazioni significative come quella con Cittàdellarte – Fondazione Pistoletto, nella realizzazione dell’

«Omaggio a Michelangelo Pistoletto».

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La prima azione, vede la realizzazione di una performance partecipata con gli studenti delle scuole del Liceo Artistico Guggenheim che danno vita al simbolo del Terzo Paradiso.

Gli studenti riceveranno come biglietto di ingresso un elemento di plastica con cui contribuiranno al riempimento dell’opera Antimatter Stone (in dimensioni ridotte) realizzata da Sebastiano Pelli e posizionata al centro del simbolo.

1° AZI ON E 17 DI CE MB RE 20 21 9:00 – 12: 00

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In questa occasione è dato pubblico inizio al progetto globale: un ciclo di appuntamenti periodici e tematici, in cui gli studenti saranno coinvolti in esperienze ed azioni educative e creative realizzate grazie alla collaborazione di Associazioni locali, artisti e realtà sensibili aderenti.

L’Arte come motore della transazione ecologica e veicolo di trasformazione sociale

La Laguna di Venezia nel 2030 Metodologie di cambiamento

L’Estetica del NO. Dal rifiuto alla risorsa.

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CI TTA DE LLA RTE

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www.cittadellarte.it

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Cittadellarte – Fondazione Pistoletto è un luogo fisico, un’idea, una visione, un progetto, una comunità. Un luogo dove l’ARTE incontra differenti settori della SOCIETÀ per creare, ispirare e produrre PROCESSI di trasformazione sociale RESPONSABILI e SOSTENIBILI. Un laboratorio-scuola, una fabbrica di tessuto sociale, in cui convergono idee che coniugano creatività e imprenditorialità, formazione e produzione, ecologia e architettura, politica e spiritualità. Un organismo poliedrico e poliformico inteso a produrre civiltà, attivando un cambiamento sociale responsabile necessario ed urgente a livello locale e globale.

Cittadellarte è la sede mondiale del Terzo Paradiso.

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MAR IN A B AS TIAN EL LO GAL LE RY

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Marina Bastianello Gallery viene inaugurata nell’ottobre 2012 nel cuore di Mestre.

La decisione di aprire la galleria a Mestre e non a Venezia è una questione affettiva, che si esprime nella volontà di investire in questa città considerandola un incubatore culturale dalle forti potenzialità. Dal 2018 la galleria cambia sede spostandosi all’interno dell’area retail del museo M9.

La caratteristica della Marina Bastianello Gallery è quella di rappresentare quasi esclusivamente artisti nati (anagraficamente) negli anni 80 seguendoli passo dopo passo e costruendo in questo modo un fulcro culturale per talenti emergenti, diventando un punto di riferimento anche per i curatori sensibili ai futuri artisti.

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www.marinabastianellogallery.it

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In questi anni la galleria ha lavorato con Istituzioni e Musei nazionali tra i quali citiamo: il Museo Ettore Fico di Torino, il Museo Mart di Rovereto, il Museo MAXXI di Roma, il Museo Luigi Pecci di Prato, il Museo MACC di Calasetta, il Museo MAGA di Gallarate, il Museo Villa Croce di Santa Croce e le Officine Grandi Riparazioni di Torino. Inoltre, con l’obiettivo costante di promuovere i propri artisti, la galleria prende parte a fiere nazionali e internazionali di arte contemporanea.

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MA REVI VO VEN ET O

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www.marevivoveneto.it

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Marevivo Veneto nasce a gennaio 2021, data d’inizio del

“Decennio delle Scienze del mare per lo sviluppo sostenibile” proclamato dall’ONU ed è la 13^

delegazione italiana dell’Associazione MAREVIVO, attiva invece dal 1985.

Il Veneto è una regione di straordinario interesse storico, architettonico ed ambientale. Sesta regione più visitata in Europa, e prima in Italia per turismo (pre Covid), il Veneto ha una grande diversità di paesaggi in cui un ruolo fondamentale lo giocano le acque: quelle dei fiumi che scendono dalle Dolomiti alla pianura, quelle dei laghi, tra cui spicca il Garda, quelle dei litorali di tutto il margine orientale della regione e naturalmente quelle della delicata Laguna di Venezia, senza dimenticare le aree venete ricomprese nella Convenzione di Ramsar (zone umide di importanza internazionale) ovvero Valle Averto, Vincheto di Celarda (Feltre - Belluno), Palude del Busatello, Palude di Ostiglia (area umida Gazzo Veronese - Verona), Palude del Brusà - Le Vallette (Cerea - Verona).

A questo si aggiunga che secondo il Green Deal europeo, cornice normativa e di finanziamento della trasformazione sostenibile della nostra società, l’ambiente è non solo uno scopo di alto valore sociale ma occasione di miglioramento di qualità della vita e di sviluppo economico attraverso la riconversione sostenibile delle attività.

Marevivo Veneto lavora per la tutela del mare, dei fiumi, dei laghi e dell’ambiente, contro l’inquinamento e le pesca illegale, per lo studio della biodiversità, per la tutela delle zone umide, l’educazione nelle scuole e nelle università per lo sviluppo sostenibile e la sensibilizzazione su tutti i temi legati al Mare.

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Duo artistico dal 2009, vivono e lavorano a Venezia e Murano. Medium privilegiati: installazione, performance, fotografia, modellazione del vetro, dispositivi relazionali.

Si confrontano, con la necessità di trovare un linguaggio comune attraverso un vasto numero di esperienze. A questo periodo, appartengono gli anni berlinesi, le azioni di riqualificazione territoriale a Forte Marghera (Mestre), i primi risultati di scrittura a quattro mani e le rinnovate collaborazioni con il mondo del vetro, Il loro obiettivo è quello di darsi un limite espressivo in grado di porre alla base delle proprie indagini il concetto di accettazione/superamento della fragilità insito nel materiale stesso. Uscendo dalla logica preminente del vetro muranese che predilige l’estetica e la forma al concetto, Penzo+Fiore ne sovvertono i canoni utilizzando tanto vetro di Murano quanto vetro industriale, in parte lavorato direttamente da Penzo e in parte semplicemente scelto e risemantizzato come oggetto ready made.

La nuova direzione porta gli artisti ad importanti risultati:

la mostra Glassfever a Dordrecht, in Olanda; Lux-Lumen con Fondazione Berengo per la conferenza annuale della Glass Art Society a Murano; la realizzazione, presso il Teatrino di Palazzo Grassi, della conferenza Murano Magma;

la presenza all’interno di Una vetrina, evento in collaborazione con MAXXI Roma; la partecipazione alla mostra Brain tooling di Dolomiti Contemporanee;

l’ingresso alla Galleria massimo de luca, ora marina bastianello gallery, di Venezia-Mestre. Tra le ultime mostre da segnalare la presenza a Glasstress Boca Raton – Florida e il nuovo progetto di artist-run space a Presicce (LE), Altimetrica 104.

Caratteristica del duo è un metodo di apprendimento/assimilazione di questioni strettamente legate alla natura dell’uomo e al contesto a cui si rapporta, che fa costantemente indagare il presente non solo con uno sguardo intimo e personale, ma anche attraverso la creazione di dispositivi di confronto e scambio di saperi con professionisti dei settori di volta in volta ritenuti utili a sviscerare i temi da affrontare, o attraverso il coinvolgimento di attori primari o secondari Delle comunità di riferimento.

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PEN ZO+F IOR E

www.penzofiore.it

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Come artisti abbiamo immaginato di poter dar vita ad un museo del mare itinerante, presente ovunque e in nessun luogo, correlato di tutti gli apparati che normalmente ruotano intorno ad un museo vero e proprio (area didattica – bookshop – incontri teorici – workshop – legami con le amministrazioni locali...), in grado di espandersi e contrarsi a seconda dello spazio espositivo e della situazione con cui si intreccia, fatto di emersioni simultanee e di pause riflessive.

Il nucleo attorno a cui tutto ruota è il mare, con la sua sterminata vastità, indagato con occhi poetici, ambientalisti, esoterici, simbolici, esistenziali, scientifici, geografici. Raccontato e ascoltato nella sua dirompente forza e vastità, ricondotto ad unità e sottratto al bipolarismo di un pensiero che lo vede tanto come meta turistica da copertina quanto come discarica di vizi e noncuranza.

I nodi principali attraverso cui si snoda il museo sono:

● Relazione: creata tra artisti ed enti, scuole, associazioni, realtà del territorio

● Interazione: del pubblico con le opere, che diventano in molti casi interattive

● Sviluppo/formazione: sia relativamente alle tecniche utilizzate, sia per gli spunti culturali e civici presenti lungo tutto il dipanarsi della mostra

● Ecologia: intesa sia come cura nei confronti dell’ambiente, sia come promozione di un pensiero essenziale, pulito, sostenibile nei confronti dell’ecosistema in cui siamo immersi come esseri umani

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MU SEO DEL MA RE

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