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ssr::::;:::::: MARTEDÌ 5 DICEMBRE SEDUTA (Antimeridiana) La seduta è aperta alle ore Annunzio di presentazione di disegni di legge

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- 1 340“ SEDUTA

3 '!

RESOCONTO STENOGRAFICO

340“ SEDUTA

(Antim eridiana)

MARTEDÌ 5 DICEMBRE 2000

Presidenza del presidente CRISTALDI

I N D I C E

Pag.

!), I

Disegni di legge

(Annunzio)...

«Norme elettorali per gli enti locali e sulla sfiducia al sindaco ed ai presidente del consiglio.

Caso di ineleggibilità»

(1078 - Il Stralcio/A) (Discussione):

PRESIDENTE...

ORTISI (I Democratici), presidente della Commissione VIRZI (A N )...

ZANNA ( D S ) ... ' ^ ' TURANO, assessore per £f//enfi/oca// .

«Provvedimenti urgenti a favore dei proprietari di immobili danneggiati dalla frana verifica- tasi nel dicembre 1996 a Marsala in località Timpone dell’Oro» (599 - 286 - 290 - 641/A) (Discussione):

P R E S ID E N T E ...

CINTOLA (CDU), presidente della Commissione ODDO ( D S ) ...

PIRO (I Dem ocratici)...

turano, assessore per gl//enf/'/oca// . .

“Norme concernenti la medicina dello sport e la tutela sanitaria delle attività sportive» (272/A) (Discussione):

p r e s i d è n t e...

Ric o t t a (AN), presidente della Commissione

s r e la to r e ... g

.,0

BARBAGALLO GIOVANNI ( P P I ) ... ' 9 PEZZINO (I D e m ocratici)... -JO

'Interventi per im pianti di tonnare, indennità pregresse per fermo e limitazioni delle attività I pesca nei golfi e sussidi per i familiari delle vinime di naufragi» (1081/A)

^sguito della discussione):

FLPRPq^/cI ^ ... 10, 14, 16, 17, 19, 20 (FI), presidente della Commissione

O D D o t s ) ... 1 1 ,1 3 ,15 ,16.1 7.18,2 2

sSr::::;:::::: -“1

9, 10

« P ro v v e d im e n ti u rg e n ti p er l’a g ric o ltu ra a seguito dello sciopero degli autotrasportatori»

(1100-1171- I l Stralcio/A) (Seguito della discussione):

P R E S ID E N T E ...

FLERES (FI), presidente della Commissione e r e ia t o r e ...

Mozione

(Comunicazione di nuovo testo della mozione numero 480):

P R E S ID E N T E ...

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE .

FLERES ( F I ) ... ^ ^ ’

23, 24 23

La seduta è aperta alle ore 11.28.

LIOTTA, segretario, dà lettura del processo verbale della seduta p recedente che, non so r­

gendo osservazioni, s'in ten d e approvato.

Annunzio di presentazione di disegni di legge

PR ESID EN TE. Com unico che sono stati pre­

sentati i seguenti disegni di legge;

“Istituzione delle com unità m ontane” (1182).

dagli onorevoli Orlisi, Spagna, M^onaco, Zanna in data 1 dicem bre 2000;

“Literventi a favore dei fam iliari del m arinaio siciliano Franco M aria M ag gio re” (1183), dal Presidente della R egione (Leanza) in data 4 di­

cem bre 2000.

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Resoconti Parlamentari - 2 Assemblea Regionale Siciliana

X n LEGISL.AXURA 340* SEDUTA 5 Dicembre 2000

Comunicazione di nuovo testo di mozione PR ESID EN TE. C om unico che al testo della m ozione num ero 480 “Im p eg n i del G overno d ella R egione relativ am en te al sistem a sco la­

stico siciliano” , degli onorevoli Z anna ed altri, di cui è stata determ inata la data di discussione nella seduta n. 334 del 22 novem bre 2000 sono state apportate m odificazioni dallo stesso prim o firm atario con n o ta del 29 n o v em b re 2000.

Il nuovo testo della m ozione è stato trasm esso al G overno con nota p ro to co llo num ero 020546/Segr. deU’l dicem bre 2000.

L’A ssem blea ne prende atto.

Inform o, ai sensi d e ll’aiticolo 127, com m a 9 del Regolam ento interno, che nel corso della se­

duta potrà p rocedersi a votazioni m ediante si­

stem a elettronico.

Discussione de! disegno di legge “Norme elettorali per gli enti locali e sulla sfiducia al Sindaco e al presidente del consiglio. Caso di ineleggibilità” (1078 - D Stralcio/A)

P R E SID E N T E . Si passa al punto II d e ll’or­

dine del giorno; D iscussione di disegni di legge.

Si procede con P esam e del disegno di legge n. 1078 - n Stralcio/A “N orm e elettorali per gh enti locali e sulla sfiducia al sindaco e al presi­

dente del consiglio. C aso di in eleg g ib ilità” , posto al num ero 1). Inv ito i com po nen ti la I C om m issione “Affari istituzionali” a prendere posto al banco delle Com m issioni.

H a fac o ltà di p arlare l ’onorevo le O rlisi per rendere la relazione al disegno di legge.

O R TISI, p resid en te della C om m issione. S i­

gnor Presidente, onorevoh colleghi, in assenza del relatore, dichiaro di rim etterm i al testo della relazione scritta.

P R E S ID E N T E . D ichiaro ap erta la discu s­

sione generale.

V IRZÌ. Chiedo di parlare.

PR ESID EN TE. N e h a facoltà.

VIRZÌ. Signor Presidente, onorevoli colleghi, credo che — mettendo da parte le cose che in qual­

che m odo, nella coscienza com une, sono date per acquisite un p o ’ da tutti - in fin dei conti sia que­

sto il vero e naturale com pim ento della riform a che abbiam o inteso m ettere m cam po recependo la legge num ero 265, se è vero com e è vero, non soltanto che c ’è una grande attesa da parte dei di­

retti interessati, m a pure che l ’evolversi rapidis­

simo della situazione pohtica nazionale e regio­

nale ha m esso in evidenza fenom eni che fino a ieri apparivano inusitati, cioè la variazione del rap­

porto fiduciario tra am m inistratori attivi e ammi- nisùratori passivi, tra sindaco e giunta, tra giunta e consigho comunale. E ra m ateria sulla quale oc­

correva intervenire, in qualche m odo, per razio­

nalizzare e scioghere, per dirlo con estrem a fi'an- chezza, alcuni nodi sospesi in quest’A ula da lungo tempo. Argom enti di cui tutti i deputati avevano acquisito coscienza e di cui parlavano fra di loro, m a che non erano ancora arrivati ad avere la di­

gnità di una sfida di natura legislativa.

C redo che dobbiam o ispirarci ad un criterio di assoluto equilibrio . Q uan do andavam o a scuola ci hann o in seg nato che in dem ocrazia d e v ’esserci P equilib rio dei poteri. D a un certo punto della storia politica italiana in poi, però, h a preso il sopravvento la logica della govem a- bihtà e del decisionism o che ha ispirato tutta una serie di leg gi che h an n o - m i p erm etto di ag­

giungere “giustam en te” - liberato i sindaci da

“lacci e lac c iu o li” ren d en d o p iù praticab ile il loro diretto potere esecutivo, di fro nte alla ordi­

naria am m inisù-azione m urticipale.

Tuttavia, è anche vero che no n h a funzionato un sistem a di contrappesi. N on è sem plice no­

stalgia del m io vecchio ruolo di consigliere co­

m unale che v o tav a p erfin o sugU in carich i tri­

m estrali dei m ed ici n e lle scuole. Si vo tav a su tutto, era eccessivo, una dispersione di energie e una logorrea che finiva con il paralizzare 1 at­

tività dei consigli com unali.

D alla legge 7 e dalla legge 42 in poi, invece, la figura del sindaco ha acquisito una nuova dignità m a hanno preso corpo anche una nuova serie di pericoli di cui tutti abbiam o preso coscienza.

C orriam o il rischio di diventare com e i ditta­

tori dello “S tato libero di b an an as” , che decu dono di fare pubblicare le delibere del m unici­

pio in lingua svedese. A bbiam o assistito ad un accorpaj-si degli stessi interessi parasindacali dei sindaci i quali si sono trasform ati in quella pO'

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- 3

340“ SEDUTA

lente lob by che è d iv en tata l ’A nci, ed hanno pressato non p e r ottenere un riequilibrio ed una razionalizzazione del sistem a, bensì p e r squili­

brarlo sem pre di p iù in loro favore chiedendo, ad esem pio, una dim inuzione dei controlli. Q ue­

sto punto, in qualche m odo, già discende dalla norm ativa nazionale: sappiam o tutti che il se ­ gretario del com une è diventato quasi un u lte­

riore assessore che può essere rim osso in q ual­

siasi m om ento. N on è più, com e nella vecchia concezione statuale che ci caratterizzava, il n o ­ taio dello Stato, che da solo, con la sua parola autorevole, poteva bloccare i consigli com unali.

Noi rite n ia m o che, ferm i restan d o alcuni punti co n tenuti n e ll’ordinam en to reg io n ale degli enti lo cali, i quali deb bo n o co stitu ire la base in o ssid ab ile della no stra discussione, sia assolutam ente legittim o che ad un consiglio co­

munale - quasi del tutto disarm ato - rim anga la prerogativa di sfiduciare il sindaco.

In questo senso, in p rim a C om m issione — mi perm etto di d ire m olto rag io n ev o lm en te - ab ­ biamo c o n te m p era to le du e ip o te si elev an d o dal 60 al 65 p e r cen to il qu o ru m da rag g iu n gere per la m o zion e di sfidu cia al sindaco. A p pare, in fatti, in c o n c e p ib ile c h e un sin d aco possa co n tin u a re a g o v e rn a re il p ro p rio co ­ mune nel caso in cui quattordici consiglieri co ­ munali su ven ti siano contrari. È quasi p assato sotto silenzio sia nella coscienza collettiva, che nella stam pa il fatto che anche il co n sig lio co ­ munale ra p p re se n ta p ien a m en te un p ezzo di sovranità p o p o lare che si m an ifesta c o n te ­ stualmente al sindaco. Infatti, m i p erm etto di ricordare che an co ra oggi, in questo clim a, c ’è li voto disgiunto.

E capitato a P alerm o che qualcuno, pu r avendo votato Forza Italia o A lleanza Nazionale per le liste co nsiliari, si sia espresso d iv ersa­

mente sul nom e del sindaco. N el segno di que- s o rispetto della volontà popolare, che può es­

sere articolata e che nessuno ha il diritto di ta- lare a fette, n oi ci siam o perm essi di proporre n emendamento, che consideriam o fondam en- deP’V '^ 'luesto desidero richiam are l ’attenzione né d' Turano — e che non è né di destra

^ 1 centro né di sinistra, se è vero com e è vero e queste tesi vengono sostenute, m olto m o-

onorevole Virzì m a anche, con- a mente, daH’onorevole L eoluca Orlando,

sindaco di Palerm o. S e il sindaco si dim ette, se il sindaco m uore, non ha alcun senso che decada anche il restan te p ezzo di so v ran ità p op olare rappresentato dal consiglio com unale.

M i ero perm esso di dire che, quando m uore la R egina d ’InghilteiTa, non si scioglie né la C a­

m era dei Lords né la C am era dei Com uni.

M i perm etto di ribadire che questo ci viene rico rdato an che d alla cro n aca p iù recente. Il caso dram m atico di C altanissetta; il sindaco as­

sassinato, a casa i consiglieri com unali.

B isogna però tenere presente che i consiglieri rappresentan o u n a parte di sovranità p opolare che non viene m eno; m i perm etto di aggiungere che, fra l ’altro, con le leggi num ero 7 e num ero 42, abbiam o diviso funzionalm ente il rapporto istituzionale fra sindaco e consiglio com unale, laddove il consiglio com unale ha com piti di in ­ dirizzo generale, di natura pohtica e di controllo, m en tre il governare spetta al sindaco ed alla giunta.

A llora, m i perm etto di dire che se il sindaco scappa con una ballerina, se vince al totocalcio questo p e r non citare esem pi luttuosi - è giu­

sto che il consiglio com unale resti in carica ad esercitare le sue funzioni, votando ad esem pio il bilancio, le variazioni di bilancio. Ed è giusto che se ne torni a casa, invece, l ’organo fiducia­

rio del sindaco; è giusto che se ne tom i a casa la sua G iunta. Il sindaco non può farsi, ad esem ­ pio, la cam pagna elettorale lasciando i suoi p o r­

taborse a continuare a “curare” i suoi affari in vista delle elezioni.

N on si può giocare contem poraneam ente su tutti i tavoli!

E dato che abbiam o parlato di candidatura dei sindaci, vorrei ricordare com e sia assolutam ente indispensabile che, nel contesto di questa legge, si affronti il problem a deh 'ineleggibilità dei sin- daci, perché non si può avere tutto e il contrario di tutto, non si può dire che è m olto m eglio es­

sere sindaco che presidente degli Stati U niti o presidente della R egione, in quanto il sindaco può avere un terzo, o un quarto m andato.

Ci dicano i sindaci che cosa vogUono fare da grandi, se vogliono fare gli am m inistratori per tutta la vita. Q uest A ssem blea può anche rite ­ nere che ciò sia possibile, a patto e condizione che non vi sia la com m istione im pura con la sca­

lata al potere regionale.

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Resoconti Parlamentari - 4 - Assemblea Regionale Siciliana

X n Legislatura 340" SEDUTA 5 Dicembre 2000

D ecid i di fare il sindaco tre, q u attro volte?

B enissim o ! H ai scelto la tua m issione nella vita, il m o vero cam po di interessi, la tua vocazione!

N on deve diventai'e - com e accadeva ai tem pi della prim a R epubblica - uno strum ento suiret- tizio p e r dare la scalata al potere dopo avere do­

m inato territorialm ente e civilm ente m tto il tes­

suto sociale di un com une.

A nche perché - ho sentito delle obiezioni in m ateria - sulla ineleggibilità dei sindaci non c ’è stata alcuna frizione politica. L’em endam ento — m i p erm etto som m essam en te di ric o rd are - è stato votato a ll’unanim ità dalla p rim a C om m is­

sione “A ffari istituzionali” , che poi lo ha scor­

porato su precisa indicazione del Presidente del­

ti A ssem blea, il quale ci ha riferito che tale m a­

teria andava inserita in separato disegno di legge che sarebbe stato votato a com pletam ento suc­

cessivam ente.

E se ciò da qualcuno può essere interpretato com e il tentativo di cam biare le regole del gioco m entre si gioca, la stessa interpretazione vamebbe anche per il nostro tentativo di aggiustare, m en­

tre siam o già in cam pagna elettorale, le regole che determ inano l ’elezione del Parlam ento re ­ gionale, anche se in questo m om ento - conside­

rato il disegno di legge costim zionale che ci è stato fatto pervenire soltanto il 30 ottobre ed è, quindi, pubblicabile solo il 30 germaio, pertanto deve attendere il referendum fino al 30 aprile, m entte l ’A ssem blea si scioglie il 9 maggio - qua­

lunque rinvio alla riform a elettorale regionale si­

gnifica spoliazione del diritto di quest’Aula di go­

vernare in m ateria di enti locali. N el m om ento in cui dico che un sindaco di un com une superiore a 20.000 abitanti non è eleggibile, sul piano or- din am entale descrivo istim zionalm ente i poteri ed i confini dei poteri dei sindaco e, d ’altro canto, anche nella legge nazionale num ero 265 la m a­

teria d e ll’incom patibilità è recepita com e parte integrante della legge.

E siccom e in m ateria elettorale noi dobbiam o legiferare è questa la sede, è questa l ’unica legge in cui, p er m otivi giuridici e p er ragioni tecni­

che di q u e st’A ula, è p o ssib ile inserire una norm a a cui questa A ssem blea pensa da tem po e che, varata da sola, avrebbe avuto il carattere quasi di una “spedizione p u n itiva” , di una n orm a ad personam . L a stiam o inserendo nel contesto di un ripensam ento generale della po

litica degli enti lo cali nel m o m ento in cui sul­

l ’altro p iatto d e lla b ila n c ia m ettiam o , co m e è giusto fare, un grande ricono scim ento di auto­

no m ia e di dignità a tutti gli enti locali siciliani.

A u sp ich erei p e rta n to ch e p o tessim o ap p ro ­ vare questa legge p er intero e con equilibrio per­

ch é non ho alcu n a fid u cia, fran cam en te, nel fatto che questa A ssem blea arrivi a prom ulgare entro il term ine utile m assim o la p ro p ria legge di riform a elettorale. Io resto d ella m ia opinione pessim istica perché non m i piace affatto l ’opi­

n io n e che, n o n o stan te tutti i n o stri sforzi, an­

drem o a votare con il “tatarellum ” .

Se b iso g n a in te rv en ire su q u e sta m ateria, penso che dobbiam o farlo adesso, anche perché voglio liberarm i la coscienza, sul piano p erso­

nale, non alludo a n essu n o né m i p erm etto di chiam are in causa alcuno degU stim atissim i col­

leg h i che riv esto n o la dop p ia fu n zio n e di sin­

daco e di deputato.

C redo che oggi, nel 2000, sia po ssib ile fare bene contesm alm ente il sindaco e il deputato re­

gionale ancorché in paesi vicinissim i e collegati a Palerm o con “razzi” personah.

L a fig u ra del sindaco è en orm em en te cre­

sciuta p assando , da m ero p erso n ag g io che ta­

gliava i nastri e p resenziava ad alcune cerim o­

nie, fino a diventare sostanzialm ente un im pe­

gno a tem po pien o n o n m in im am ente parago­

nabile a quello di deputato regionale p erché in­

com bono continuam ente notevoH responsabihtà sia penali che civili.

A titolo personale m i perm etto di aggiungere che in questa A ssem blea, da deputato regionale e sindaco, avrei p u dore a v otare leggi, com e il recepim ento d ella num ero 265, che aum entano la m ia in d en n ità di p resenza, la m ia indennità di carica. E cred o che, da sem pre, i m aestri del P artito cui aderisco ci hanno in seg nato a non ric a lc a re ce rte strade d ella p rim a R epubblica lad do ve in P arlam en to ci si v estiv a da legisla­

tori e p o i si in d o ssa v a la fa sc ia tric o lo re nel p ro p rio co m u n e e si sp e n d ev an o i so ld i che erano stati destinati da q u esta R eg ion e a quel com une.

Q uesto era un doppio m odo di giocare; nella seconda R epubblica, questa distinzione di fun­

zioni è assolutam ente inseparabile dal concetto

di una dem ocrazia piena. .

In storia tutti abbiam o studiato gli illuministi,

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Resoconti Parlamentari

340“ SEDUTA

5 Dicembre 2000

la separazion e dei poteri, la separazio n e delle responsabilità, il diritto, la trasparenza. Siam o stati favorevoli ad aum entare l ’indennità da cor­

rispondere ai sindaci. Io, se fossi stato sindaco, mi sarei astenuto, m i sarei vergognato.

A bbiam o approvato regole rigidissim e nei co- muni p er q uanto rig u ard a i livelli di paren tela quando si votino m aterie di edilizia prevedendo fino al quarto b vello di parentela: non bisogna, infatti, votare su argo m enti che ti riguardano personalm ente.

C iedo che q u e st’A ula, dopo tante vergogne siciliane, debba tracciare una linea che non sia di vendetta m a di serenità, di giustizia e di sag gezza legislativa e am m inistrativa. N on si pos sono fare bene le due cose: non si può servire dio e m am m ona! N on si può stare nel cam po dei cristiam e nel cam po di A gram ante; non si p o s­

sono vedere d a deputati regionali le A ule parla­

mentari invase dai propri colleghi in crisi di co­

scienza: m a io sono più sindaco e m em bro del- l ’A N CI o più deputato reg io n ale che deve d i­

fendere la dignità di q u e st’A ula?

A llora, credo, abbiam o il dovere assoluto, oltre che il diritto pieno e totale, di legiferare su questa m ateria. N on ci sono né leggi né regola­

menti né statuti che prevedano che noi su que­

sta m ateria non si po ssa legiferare.

Se abbiam o un diritto ritengo che, soprattutto come A ssem blea legislativa, abbiam o il dovere di esercitarlo.

ZANNA. Chiedo di parlare.

p r e s i d e n t e. N e ha facoltà.

ZANNA. Signor Presidente, onorevoli colle­

ghi, intervengo soltanto per esprim ere una va­

lutazione di carattere generale; in seguito avremo l ’opportunità di intervenire e di entrare uel m erito del disegno di legge quando lo af-

ronteremo nei singoli articoli.

Il m io intervento, peraltro, saià più breve del previsto in quanto condivido le argom entazioni esposte n e ll’intervento precedente d a ll’onore- ''ole Virzì - ahneno nella seconda parte - sul ra- ponare del perché qu est’A ssem blea si deve de- erimnare sulla questione d e ll’ineleg gib ilità e e incom patibilità tra la carica di deputato re ­ gionale e quella di sindaco.

A nche se siam o in ritardo, abbiam o la possi- b ih tà di farlo in quanto la legge-voto dem anda ad un a legge ordinaria, com e quella ora in di­

scussione e com e qu ella che d iscu terem o nel m ese di gennaio, anche questo punto; e lo fa dando pieni poteri a ll’A ssem blea.

Pertanto, le obiezioni m osse da alcuni depu­

tati secondo i quali siam o orm ai a ridosso delle consultazioni elettorali e pertanto non possiam o cam biare certe regole, le ritengo soltanto stuc­

chevoli e facilm ente superabili.

D etto questo, vorrei fare soltanto una rapida riflessione su un tem a piu generale: su com e vo­

gliam o riprendere, se vogliam o farlo, u n ’im po­

stazione in parte contenuta anche in questo di­

segno di legge riguardante il G overno e le re ­ gole che governano, scusate il bisticcio di pa­

role, gli enti locali e le elezioni dei sindaci e dei consigli com unah.

Vorrei ricordare a tutti che questo Parlamento, ancor prima della norma nazionale approvò nel 1992 la legge numero 7 sull’elezione diretta dei sindaci, la quale aveva un’impostazione che purtroppo si è persa col tempo e che abbiamo in parte, purtroppo, cancellato con la legge numero 35, che tuttavia aveva una forte valenza.

Q uesto lo vogho dire p erché m i auguro che siam o nelle condizioni, discutendo questo dise­

gno di legge, di apportare alcune correzioni alla legge num ero 35 e di riprendere m eg h o quel- 1 im postazione che io ho condiviso e continuo a condividere e che abbiam o cercato di difen­

dere al m om ento della sua approvazione. Penso, ad esem pio, alla possibilità, con una norm a con­

tenuta nel disegno di legge, di conferire il terzo m andato ai sindaci, invece di riprendere l ’im ­ postazione della legge num ero 7.

M i riferisco al fatto che la legge num ero 7 ha perm esso una certa liberalizzazione nelle scelte da parte dei cittadini, m a anche la po ssibihtà di eliminai-e una sorta di occupazione da parte di notabili, di un certo personale pohtìco, di p a r­

lam entari. A lcuni punti di quella legge hanno perm esso quella straordinaria stagione che tutta la Sicilia ha vissuto n ella prim a m età degli anni 90: per la prim a volta i sindaci sono stati eletti direttam ente dal popolo ma, più in generale, nei com uni si e afferm ato qualcosa di nuovo e di­

verso.

Inoltre la doppia scheda, m a anche la scelta

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Resoconti Paiiainentari - 6 - Assemblea Regionale Siciliana

X n Legislatur.^ 340“ SEDUTA 5 Dicembre 2000

dei refe re n d u m c o n sen tiv an o di cam b iare, di m andare a casa quel sindaco che si p en sav a non avesse più il consenso dei cittadini.

Vorrei rico rd are che la leg g e n u m ero 7, al- r articolo 5, im p o ne ai dep utati reg io n ali le norm e previste dalla leg islazio n e n azio nale in m ateria di in co m p a tib ih tà e di in eleg g ib ilità, cioè i due m andati.

A d un certo punto, grazie ad u n a m aggioranza che allora governava q u est’A ssem blea e che in parte è la stessa che sostiene adesso il G overno, si decise di cam biare quella legge, e questo ten­

tativo trovò una notevole sponda anche nel cen- trosinish-a. P er chi n o n lo rico rd a o p er alcuni parlam entari che n on c ’erano, si form ò una m ag­

gioranza schiacciante dentro questo Parlam ento, che andava da R ifondazione C om unista ad A l­

leanza N azionale, per modrficai-e la legge 7. Le ragioni erano due essenzialm ente, e la prim a era che la legge 7 creava l ’instabihtà nei com uni per questo potere duale presente, sindaco e C onsi- gho com unale: questa era l’argom entazione prin cip ale addotta dal centrodestra. M entre da sinistra, e anche all’interno del m io partito, c ’era chi so sten ev a la n ecessità di u n a rip resa della funzione dei partiti in quanto l ’estraneità del sin­

daco, eletto in m an iera lib era con la doppia scheda, aveva m ortificato i partiti che erano stati relegati nel solo C onsiglio com unale e ai quah bisognava restituire funzionalità.

M a il risu ltato è d avan ti agli o cchi di tutti, onorevoh colleglli: vorrei ricordare, parlando di instabilità, che se som m iam o tutte le m ozioni di sfiducia presentate nel resto del Paese, nelle ri­

m anenti 19 regioni, queste sono inferiori nel nu­

m ero alle m ozioni di sfiducia presentate in S i­

c ilia dopo l ’appro v azion e d ella legge num ero 35. A nche se il dato può essere contestato, è chiaro che il tem a della instabilità non m i pare sia stato risolto con la legge 35, anzi ritengo si sia ulteriorm ente accentuato.

Così l ’altra motivazione, addotta dalla sinistra, cioè quella di una ripresa di iniziativa dei partiti non mi pare sia stato un obiettivo raggiunto. Que­

sti problem i di carattere profondam ente politico, infatti, non h risolviamo con una norm a di legge, m a solo se i partiti acquisteranno tra la società, tra la gente una funzione, un ruolo, u n ’iniziativa.

In conclusione, pur non entrando nel m erito del singolo provvedim ento, condividendo la fi­

lo so fia e l ’im p o stazio n e d ella leg g e 7 n o n mi co n vin ce il terzo m tm dato conferito ai sindaci proprio perch é condivido — ripeto — l ’im posta­

zione a n o n “occu pare” le am m inistrazioni co­

m unali, così com e sono convinto che no i siam o n ella p ien a resp on sabilità legittim ati, anche da questo punto di vista, ad occuparci di m eleggi- b ih tà e di incom p atib ilità dei deputati, dei sin­

daci o di q u a n f alh'o.

D etto questo, no n en trando nel m erito delle arg o m en tazio n i e p arlan d o dei soli p ro v v ed i­

m enti co n tenuti nei diversi artico li v orrei dire subito che non condivido q u e ll’ articolo (ovvia­

m en te sarei p er l ’ab rogazione) che ip o tizza la m ozione di sfiducia p er il presidente del C onsi­

glio com un ale; in tal m odo si aum enterebbe l ’instabilità. In tutti questi organi istituzionali, dal P arlam en to n azio nale a q u esta A ssem blea fino al C o nsiglio com unale, p revedere che un p resid e n te eletto, cam b ian d o la m aggioranza, deb b a cam b iare a n c h ’egli, m i p a re creerebbe soltanto u lteriore instabilità e confusione.

E bbene, al di là di ciò, spero che avrem o l ’op­

portunità, ragionando anche solo sulle norm e e sulle proposte contenute nel disegno di legge, di capire che abbiam o co m piu to d eg li eiTori in questa legislatura m ortificando e hm itan d o gli effetti, l ’im p o stazio n e e le n o rm e contenute nella legge num ero 7. M i rendo conto che non possiam o m in im am en te p en sare ad u n a ripro­

posizion e p er intero d ella legg e num ero 7 del 1992, anche se so che tra quei 70 deputati di al­

lora che m odificarono la legge 7 vi sono nume­

ro si pentiti che hanno capito l ’errore fatto. Tut­

tavia occorre capire tutti insiem e che di errore si è trattato e riprendere, p er quanto sarà possi­

bile, q u ell’im postazione e quella filosofia.

Spero che ciò sia possibile ragionandoci se­

renam ente, anche se abbiam o poco tem po per farlo.

SuU’ordine dei lavori

FLERES. Chiedo di parlare sull’ordine dei la­

vori.

PR ESID EN TE. N e h a facoltà.

FL E R E S. S ignor Presidente, chiedo che venga data la possibilità di presentare emenda­

m enti anche nel pom eriggio.

(7)

¥

PR E SID E N T E . P reciso che gli em endam enti potranno essere presentati entro le ore 19 00 di oggi-

Riprende la discussione del disegno di legge numero 1078

Il Stralcio/A

p e r g li enti locali.

Cm edo di parlare.

PR E SID E N T E . N e ha facoltà.

T U R A N O , assesso re p e r g li en ti locali. Si- gnoi P resid en te, onorev o li colleghi, questo d i­

segno di leg g e nasce d alla n ecessità di ap p o r­

tare alcuni c o le ttiv i, di cui tutti com prendiam o urgenza, rig u ard o l ’elezio n e d iretta dei sin- daci e la reg o lam en tazio n e della vita d e s ìi enti locali.

Vorrei a tal p ro p o sito esprim ere la m ia o p i­

nione fac e n d o alcu n e p rec isaz io n i sia sulla legge nu m ero 7 rig u ard an te l ’elezio n e diretta del sindaco che prev edeva la doppia scheda sia sulla leg g e num ero 35 ap pro v ata alP in izio di questa legislatura d a ll’A ssem blea regionale nel 6. Si risco ntrò, in q u e ll’occasione, u n ’am ­ pia co n v e rg e n z a d a p a rte di tu tti gli sch iera- menti p o litic i, e q u esto p erché riten g o e p re ­ sumo che, in p artico lare su questo argom ento, non potranno m ai esistere una m aggioran za ed una m in oranza a confronto su un dibattito po- itico COSI interessante, anche se sterile a con^

seguire una riscrittu ra di n o n n e essenziali per una reg olam en tazion e degli enti locali che sia unitaria.

Ricordo che quando nel 1997 si trattò il tem a della rnozione di sfiducia nei riguardi del sin ­

ico, 1 A ssem b lea fu particolarm ente attenta, Unto che si p ensò di alzare la soglia di sfidu­

cia, prevista n ella vecchia legge al 50 p er cento, portandola al 60 p e r cento. Oggi si richiede un innalzam ento ulterio re d ella soglia al 65 p er cento, e su questi tem i presum o sia necessario n nbattito tra tutte le forze politiche senza pre- o*!! parte del G overno a favore d e ll’una

eli altra tesi. C i sono, inoltre, alcuni punti

^ssolutamente indispensabili che riguardano la '^ 3 ' sui quali c ’è la m assim a disponi- 1 Ita, altri punti, invece, costituiscono oggetto

di d ib attito p o litico e m eritan o il giu sto ap ­ profondim ento. L e posizioni di alcune forze del centrodestra e di altre del cen trosinistra sono in alcuni punti convergenti, m entre in altri d iver­

gono, m a non com e an alisi p o litic a del dato elettorale.

P ertanto, rap p resen to la d isp o n ib ilità ad un confronto politico, al fine di giungere ad una so­

luzione sulla riscrittura di alcune norm e, che co­

m unque non han no l ’am bizione di rivisitare 1 intero sistem a perch é rim p ia n to d ella legete vigente non va m esso in d iscussione anche se queste piccole, poch e norm e correttive, trove­

ranno - mi auguro - am pio consenso n e ll’A ula parlam entare.

PR E SID E N T E . N o n avendo alcun altro de­

putato chiesto di parlare, dichiaro chiusa la di­

scussione generale. Pongo in votazione il pas­

saggio a ll’esam e degli articoli.

Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario SI alzi.

(È approvato)

O norevoli colleghi, essendo stati presentati em endam enti al disegno di legge, l ’esam e dello stesso viene rinviato ai sensi delT aiticolo 112, com m a 5, del R egolam ento interno.

Discussione del disegno di legge «Provve­

dimenti urgenti a favore dei proprietari di immobili danneggiati dalla frana verificatasi nel dicembre 1996 a Marsala in località

Timpone dell’Oro”» (599 - 286 - 290 641/A)

PR E SID E N T E . O norevoli colleghi, si p ro ­ cede con l ’esam e del disegno di legge num eri 599 - 286 - 290 - 641/A « P r L v e d im f nti i ^ n S a favore dei proprietari di im m obili danneggiati dalla frana verificatasi nel dicem bre 1996 a M arsala in località “Tim pone d e ll’O ro”» posto al num ero 2).

Invito i com ponenti la IV C om m issione lem- slativa “A m biente e territorio” a prendere po^to al banco delle Com m issioni.

In assenza del relatore, h a facoltà di parlare 1 onorevole Cintola, presidente della Com m is­

sione, per svolgere la relazione.

(8)

Resoconti Parlamentari Assemblea Regionale Siciliana

x n Legislatura 340“ SEDUTA 5 Dicembre 2000

C IN T O L A , p re sid e n te della C om m issione, M i rim etto al testo d ella relazion e scritta.

P R E S ID E N T E . D ich iaro ap erta la d isc u s­

sione generale.

O D D O . C hiedo di parlare.

P R E S ID E N T E . N e h a facoltà.

O D D O . S igno r P resid en te, o n o rev oli c o lle ­ ghi, n o n c ’è b iso g n o di m o lte p a ro le p e r d ire che l ’A u la si accinge a discutere un disegno di leg g e che fin a lm e n te c h iu d e rà u n a p a g in a d ram m atica della v ita di decine di fam ig lie che nel 1996 videro le loro case trem are fino a su ­ b ire le sio n i m olto serie. “P eg g io di u n te rre ­ m o to ” , fu detto. A cedere furono le volte delle vecchie cave di calcarenite. Im m aginatevi cosa p u ò sig n ificare tutto ciò, an ch e dal p u n to di v ista d e lla se re n ità di o gni sin g o la fam ig lia.

A desso fin alm en te si interv ien e p er fare g iu sti­

zia dopo tanti anni.

Tutti i gruppi parlam entari si sono attivati in tal senso, ed in p artico lare il G ruppo dei D e ­ m ocratici di sinistra ha presentato un disegno di legge che finalm ente arriva in A ula, frutto del lavoro svolto in Com m issione, direi unitario, tra m aggioranza ed opposizione, in quanto eviden­

tem ente si sono com prese la portata e anche la dram m aticità d e ll’evento.

B isogna, da questo punto di vista, m anifestare soddisfazione in quanto con 2 m iliardi e m ezzo di stanziam ento si riesce com unque a dare sere­

n ità a decine di fam iglie. Si riesce a d h e a que­

ste fam iglie che esiste P istituzione regione che si preoccupa di loro, dell’evento eccezionale che le ha colpite, m ettendole, in questo m odo, nelle condizioni di riparare le loro case, o addirittura di in terv enn e con opere di ristrutturazione e di consolidam ento.

T u ttav ia m i rivolgo soprattutto al G overno d e lla R egione, e a ll’assessore Turano, per ri­

cordare che rim ane non finanziato uno stralcio, quello che com pleta l ’intervento di consolida­

m ento della lo calità “T im pone d e ll’O ro” , in co n trad a A m abilina di M arsala, un secondo stralcio da tem po presentato a ll’attenzione del­

l ’A ssessore alla Presidenza, che, speriam o, do­

vrebbe in questi giorni essere finanziato.

C iò c o m p letereb b e un in te rv en to che an­

d reb b e a v e rific a re le co n d iz io n i d elle volte delle vecchie cave e soprattutto, com unque, di consolidam ento di quella parte di territorio in­

te re ssa ta d a q u ei m o v im en ti frano si assoluta- m ente eccezionali e gravi.

S pero che, a p p ro fittan d o di q u esta discu s­

sione, il G overno com prenda che intervenire col secondo stralcio di quel pro getto , p e r due m i­

liardi circa, significa fare in m odo che i cittadini di quella rea ltà mar-salese possano guardare con m aggiore fiducia a questa A ssem blea che, evi­

d en tem en te, n e p o trà solo acq uisire m aggiore credibilità.

C IN T O L A , p re sid e n te della C om m issione.

C hiedo di parlare.

PR E SID E N T E . N e h a facoltà.

CINTOLA , ^resiliente della Commissione. Si­

gnor Presidente, il disegno di legge che stiamo di­

scutendo a distanza di tre anni dalla sua presenta­

zione va evidenziato non solo per sottolineare quanto avvenuto m a per non dim enticare che la quarta C om m issione h a già esitato un disegno di legge relativo al crollo di via Pagano in Palenno.

Presentatore di quel disegno di legge fu il com­

pianto onorevole Di M artino.

Vorrei pertan to ch ied erle di so llecitare la com p etente C om m issio ne leg isla tiv a affinché dia il p arere anche su q u e st’ultim o disegno di legge che presenta delle affinità con quello ora in esam e.

PR E SID E N T E . O norevoli colleghi, informo che la C om m issione B ilancio è autorizzata a riu- n h s i p e r esprim ere il p arere sui provvedim enti concernenti calam ità naturali.

C IN T O L A , p resid en te della Commissione- L a ringrazio, signor presidente, anche a nome ed in o nore di u n a p erso n a ch e non c ’è piu-

PIRO . C hiedo di parlare.

PR E SID E N T E . N e h a facoltà.

PIRO . Signor Presidente, prendo la parola per richiedere che un m io em endam ento, concer-

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- 9 - 340“ SEDUTA

iiente le tem atiche poste, venga inviato in C om ­ m issione B ilancio.

PR E SID E N T E . N on sorgendo osservazioni, resta così stabilito.

Preciso che anche per questo disegno di legge il term ine p e r la p resen tazio n e degli em en d a­

menti è fissato alle ore 19.00.

TU R A N O , assessore p e r g li en ti locali.

Chiedo di parlare.

PR ESID EN TE. N e ha facoltà.

TU R A N O , assessore p e r g li enti locali. Si gnor P re sid e n te , p iù che delle co n siderazio ni desidero fare u n a p rec isaz io n e. Il G o v ern o è particolarm ente lieto di p o ter u tilizzare questo strum ento le g isla tiv o p e r riso lv ere - sia p u r con qualche anno di ritard o - il problem a v e­

rificatosi in p ro v in cia di T rapani allorquando una frana distru sse b u o n a parte di un quartiere, ed anche p e r p o rtare a ll’ordine del giorno d el­

l ’A ula qu elle altre em e rg en z e che sono state prospettate e ch e m erita n o ta n ta atten zio n e quanto q u ella che si è v erificata in p ro vin cia di Trapani.

PR E SID E N T E . P ongo in votazione il p a s­

saggio a ll’esam e degli articoli. Chi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.

(È approvato)

O norevoli colleghi, essendo stati presentati emendamenti al disegno di legge, l ’esam e dello stesso viene rinviato ai sensi d e ll’articolo 112, comma 5, del R egolam ento interno.

I^iscussione del disegno di legge «Norme concernenti la medicina dello sport e la tutela sanitaria delle attività sportive» (272/A)

PR ESID EN TE. Si pro cede con l ’esam e del isegno di legg e num ero 272/A «N orm e co n ­ cernenti la m edicina dello sport e la tutela sàni- delle attività sportive», posto al num ero 3).

^ nvito i com ponenti la V I Com m issione “Ser- izi sociali e sanitari” a prendere posto al banco elle Com m issioni.

O norevoh colleghi, sottolineo l ’esigenza rap ­ p resen tata dal G overno di prevedere, n e ll’am ­ bito del presente disegno di legge, la tem atica concernente il “Servizio 118” .

H a facoltà di parlare il relatore, onorevole R i­

cotta, p e r svolgere la relazione.

RICO TTA , presid en te della C om m issione e relatore. M i rim etto al testo d ella relazione scritta.

P R E S ID E N T E . D ich iaro ap erta la discu s­

sione generale.

B A R B A G A LLO GIOVANNI. Chiedo di p ar­

lare.

PR ESID EN TE. N e h a facoltà.

B A R B A G A L L O GIOVANNI. Signor P resi­

dente, condivido lo spirito del relatore, della C om m issione nel proporre un testo sulla tutela sanitaria delle attività sportive.

In realtà, si colm a un ritardo che dura da m o l­

tissim i anni e g h incidenti che si verificano sia nella pratica di attività agonistiche sia in quelle relative alla form azio ne fisica capitano anche perché non c ’è una copertura totale dei rischi né esiste una norm ativa adeguata a quella n azio ­ nale.

N ella relazione d e ll’onorevole R icotta colgo una lacuna, allorquando si fa riferim ento al fatto che la Regione sicihana ha provveduto ad em a­

nare solam ente la circolare d e ll’agosto 1985. In realta, nella G azzetta ufficiale del 15 settem bre 2000 è stato pubblicato un decreto del 12 lugho 2000 sulle norm e per garantire e prom uovere il m ig h o r andam ento d e ll’attività sp o rtiv a e dei servizi di m edicina dello sport in Sicilia.

Q uindi, c ’è l ’esigen za di contribuire ai m i­

glioram ento di questo testo perché non sono p reviste norm e p e r quanto rig u ard a l ’attività sportiva dei disabili; m anca un censim ento dei praticanti le attività agonistiche e sportive;

m anca, nella com m issione che esam ina le auto­

rizzazioni ai centri convenzionati di m edicina dello sport ed esam ina in sede di appello i giu­

dizi sulla non idoneità a ll’esercizio d e ll’attività fisica, il rappresentante della federazione m e­

dico-sportiva che è legato al C oni; m anca, ad

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Resoconti Parlamentari - 10 Assemblea Regionale Siciliana

XII Legislatura 340“ SEDUTA 5 Dicembre 2000

esem pio, anche la p rev isio n e di u n a sanzione nei confronti dei soggetti che violano le norm e sulla tutela sanitaria; infine, durante le m anife­

stazioni sportive agonistiche n o n è p rev ista la presenza di un m edico speciahsta.

A lla luce della superiore elencazione, m i au­

guro che il testo di questo disegno di legge possa essere m igliorato. A tal proposito, signor P re si­

dente, le chiedo di consentire la presentazione degli em endam enti, così com e per il disegno di legge precedente, sino alle ore 19.00.

R IC O TTA , p resid en te della C om m issione e relatore. C hiedo di parlai'e.

PR E SID E N T E . N e h a facoltà.

R IC O TTA , presiden te della C om m issione e relatore. S ignor P resid ente, in terv en g o in quanto il governo stam attina h a presentato un em endam ento che riguarda la p roroga del “S er­

vizio 118” da inserire n e ll’am bito di questo di­

segno di legge.

PE Z Z IN O . C hiedo di parlare.

PR E SID E N T E . N e h a facoltà.

PEZ ZIN O . Signor Presidente, onorevoli col­

leghi, desidero intervenire in m erito alla propo­

sta p er l ’in serim ento di un em endam ento ri­

guardo alla p roroga del “servizio 118” nel dise­

gno di legge riguardante la m edicina dello sport.

S ignor Presidente, sappiam o b ene che lo schem a di convenzione riguardante il “Servizio em erg en za-u rgen za”, il cosiddetto “Servizio 118” , che scade il 31 dicem bre 2000, h a dato luogo a disservizi m olto spesso tradottisi in in­

cidenti assai gravi, che hanno portato a ll’inter­

vento della M agistratura.

R itengo che la C om m issione debba ap­

profondire non solo lo schem a di convenzione precedente (che ha dato m odo alla C roce R ossa Italiana di poter intervenire sul vasto territorio d ella R egione siciliana, conven zionandosi al­

tresì con altre associazioni ed enti), m a soprat­

tutto debba inquadrare, in m aniera definitiva, il Servizio emergenza-urgenza, e quindi l’avvio su m tto il territorio regionale del “ 118” .

R icordo a m e stesso che la R egione siciliana

finalm ente si è dotata del prim o Piano sanitario regionale, nel quale vengono sanciti in m aniera p recisa e dettag liata le funzioni e i com piti del S erv izio em erg enza-urgen za, che n on pu ò es­

sere affidato, così com e avviene in questo m o­

m ento, so lam en te a uom in i di b u o n a volontà, m a con scarsa cap acità professionale o com un­

que senza i relativi profili p rofessio n ah; soprat­

tutto nel m om ento in cui la C roce R ossa, p er co­

p rire il v asto territo rio reg io n ale, si affid a ad altri enti o associazioni ch e n u lla hanno a che fare co n l ’a ssisten za m ed ic a in q u an to tale.

R icordo a m e stesso che i m edici d ella guai'- dia m edica si sono form ati attraverso corsi che hanno visto im pegnati m olti operatori della Sa­

n ità i quali adesso v edo n o m o rtificate le loro asp ettativ e in quanto n o n riesco n o a trovare posto n el Servizio em ergenza-urgenza.

P er tale m otivo sono contrario ad un em en­

dam ento del G overno presentato ad un disegno di leg g e che com un qu e è estran eo al Servizio em ergenza-urgenza.

P R E S ID E N T E . O norevo li colleg h i, non avendo alcun altro deputato chiesto di parlare, dichiaro chiusa la discussione generale. Pongo in votazion e il p assag gio a ll’esam e degli arti­

coli.

C hi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.

(È approvato)

E ssendo stati presentati em endam enti al di­

segno di legge, l ’esam e dello stesso viene rin­

viato ai sensi d e ll’articolo 112, co m m a 5, del R egolam ento interno.

A nche per questo disegno di legge il termine p er la presentazion e degli em endam enti è fis­

sato per le ore 19.00.

Seguito della discussione del disegno di legge «Interventi per impianti di tonnare, in­

dennità pregresse per fermo e limitazioni delle attività di pesca nei golfi e sussidi per i fa m ilia r i delle vittime di naufragi» (1081/A )

PR E SID E N T E . Si proced e con il seguito della discussione del disegno di legge numero 1081/A «Interventi per im pianti di tonnare, tn-

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- 11 340“ SEDUTA

dennità p regresse p e r ferm o e lim itazioni delle attività di pesca nei golfi e sussidi per i fam iliari delle v ittim e di naufragi», posto al num ero 4).

Invito la com petente C om m issione legislativa

«A ttività produttive» a prendere posto al banco delle C om m issioni.

p residen te della Com m issione e re­

latore. C hiedo di parlare.

PR ESID EN TE. N e ha facoltà.

F L E R E S , p r e sid e n te d e lla C o m m ission e e relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, prim a di passare a ll’esam e degli articoli del di­

segno di legge, d e sid e ro fare una c o n sid e ra ­ zione relativam ente ad alcuni em endam enti de­

positati.

Quello che stiam o discutendo non è il dise­

gno di legge di rifo n n a della pesca, bensì inter­

viene, lim itatam ente ad alcuni aspetti specifici che riguard an o le tonnare, i consorzi, l ’in ter­

pretazione della legge num ero 33 recentem ente autorizzata daU’U nione europea. Invito, p e r­

tanto, i colleghi firm atari di em endam enti sulla pesca, in particolare i colleghi Pezzino, Oddo, ed altri, di verificare la possibilità di trasferire gli em endam enti qui p resen tati al disegno di legge organico, e cioè al PO R in regim e di aiuti, evitando di sovraccaricare questo disegno di legge con interventi che potrebbero trovare la loro collocazione naturale in un disegno di legge organico che, com e tutti sappiam o, è parte iute grante della leg ge di u tih z z o delle risorse del POR e di aiuti alle im prese.

Relativamente a questa seconda legge, ono- levoli colleghi, non certo per limitare l ’attività el Parlamento (perché non è questo il senso del niio intervento), ma solo per ricordare che il testo è stato prenegoziato in sede comunitaria, nella qualità di presidente della Commissione ormulo r auspicio che gli emendamenti ten­

gano conto di questo passaggio e, quindi, inter- ''tetgano non tanto e non solo nel regime di aiuti nei confronti dei quali abbiamo — purtroppo — ''incoli che difficilmente potremo superare.

.. intanto, l ’invito -preg hiera che m i perm etto 1 form ulare è che non ci sia una corsa a ll’e- teendam ento o al su b em en d am en to non ri- Pnttoso di questi aspetti. Il Parlam ento è so ­

vrano, i collegh i han n o pien o titolo nel fo rm u ­ lare em en d a m e n ti, m a v o rrei che si ten esse conto di questi vincoli com unitari; altrim enti, dovrem m o lic o m m c ia re da capo. Se p ro ced es­

sim o com e ieri sera, sig nor Presidente, o n ore­

voli colleg hi, ci tro v erem m o in gro sso im b a­

razzo. Q uindi, è op portuno che ognuno di noi usi una sorta di filtro p erso n ale p e r evitare che si arriv i ad un so v ra c c a rico di em en d am en ti che rischierebbe di pro v o care qu alche disagio non solo p e r 1 esam e degli stessi, m a anche re ­ lativam ente ai nostri rapp orti con l ’U nione eu­

ropea.

PR ESID EN TE. Si p assa a ll’articolo 1. N e do lettura:

«A rticolo 1

1. P er esaurire le richieste rim aste inevase re ­ lative alT anno 1990 di contributi p e r gh inve­

stim enti previsti d a ll’articolo 12 della legge re ­ gionale 27 m aggio 1987, n. 26 è autorizzata, per l ’anno 2000, la spesa di lire 970 m ilioni.

2. A ll’onere di cui al com m a 1 si fa fronte con le disponibilità del capitolo 21257, accantona­

m ento codice 1016, del bilancio della Regione sicihana per l ’anno finanziario 2000».

ODDO. Chiedo di parlare.

PR ESID EN TE. N e ha facoltà.

OD DO . S ignor Presidente, onorevoli colle­

glli, nel 1990 assessore regionale p e r la coope­

razione e la pesca fu 1 onorevole Giamii Parisi, il quale, debbo dire - alm eno questo è il m io giudizio, non vorrei im pegnare e coinvolgere altri se non il gm ppo D S - , ha governato con ca­

pacità e con estrem a attenzione le problem ati­

che siciliane anche per quanto concerne il set­

tore delle tonnare. Ed ha effettivam ente inno­

vato, dal punto di vista dello snellim ento delle procedure, del controllo degli atti e di tutto ciò, insom m a, che perm etteva alle poche aziende che ancora oggi operano nel cam po delia pesca del tonno di sentirsi, com unque, tranquille e fi­

duciose nel fatto che la Regione guardava con attenzione e con interesse a tale tipo di attività.

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Resoconli Parlamenta ri - 12 Assemblea Regionale Sicìliaim

X n Legislatura 340" SEDUTA 5 Dicembre 2000

Q u est’ articolo sostanzialm ente, in linea di m as­

sim a, potrebbe anche considerarsi di riparazione a quelle condizioni che allora si determ inarono e che non hanno p e n n e sso ad alcuno - io direi per la verità a qualcuno, senza che ci scandahz- ziam o - di accedere ai contributi previsti dalla legge num ero 26 del 1987.

S ig n o r P resid en te, v o rrei sottolineai'e, c o ­ m unque, rivolgendom i soprattutto al G overno, un aspetto. In linea di m assim a capisco e co m ­ prendo lo spiiito d e ir articolo 1 - abbiam o avuto anche m odo di discuterne in terza C om m issione - m a vorrei raccom andare al G overno, da q ue­

sto punto di vista, di fare uno sforzo per guar­

dare con attenzione anche alla fase di p reistru t­

toria, cioè q uella in cui si p redispongono gli atti per il finanziam ento, p er il contributo. È infatti ovvio che, se allora l’assessore Parisi h a ritenuto di non disporre il contributo, un a verifica sulla procedura di rendicontazione debba essere fatta.

P oiché è giusto dare a C esare quel che è di Cesare, coloro che hanno un diritto preciso, san­

cito da u n a legge, è giusto che vengano in d en ­ nizzati (in questo caso si tratta evidentem ente di uno specifico contributo).

M i sento di fare questa sottoh neatura perché co nosco la questio n e, so b en e che si tra tta di u n ’ azienda che opera orm ai nelle poche tonnare che sono rim aste in S iciha, in provincia di T ra­

pani in particolar m odo. C redo com unque che sia necessaria l ’acco rtezza e la co rre tte zz a di questo G overno, fino a p rov a contraria, per ben adem piere a quanto prescrive F articolo 1.

S ig n o r Presidente, v orrei ap p rofittare di quanto detto d all’onorevole Fleres per m anife­

stare u na m ia perplessità.

C om prendo ben issim o q uello che il p resi­

dente della C om m issione, onorevole Fleres, ha detto, capisco l ’assoluta inopportunità di in se­

rire in questo testo attraverso la presentazione di em endam enti chissà quante altre questioni;

ciò, evidentem ente, fa i conti con l ’esigenza del­

l ’A ula di velocizzare e di rendere più produttivi i lavori parlam entari.

T uttavia m i pongo e pongo ancora una volta un problem a al G overno della R egione, m olto attento alle tem atiche riguardanti la pesca; per quanto concerne il ferm o tecnico p er il 2000, al di fuori delie soluzioni che p o ssiam o trovare n e ll’ am bito del disegno di leg g e cosiddetto

‘T O R ”, non si capisce p erch é n o n ven g a inse­

rito in q u esto testo u n a rtico lo che p re v e d a la spesa e, quindi, anche u n a precisa disposizione finanziaria.

N o n p o ssiam o d ire che reg o la m e n tere m o il ferm o tecnico per il 2000 nel P O R p erché sap­

piam o che non è così. L o p ossiam o regolam en­

tare dal punto di vista del periodo, dei fam osi 45 giorni, cio è p a rte n d o dag li artico li 1 e 2 della legge num ero 26.

P erò è ovvio ch e n on parliam o del disegno di leg g e P O R di spesa. V orrei capire, e chiedo al G overno, perché non si sia attivato invece per fare avere ai m arittim i, agh arm atori, il contri­

buto del ferm o tecnico p er il 2000. N el corso di questi due anni, soprattutto nel m om ento in cui il centrosin istra è stato al governo con l ’onore­

vole C apodicasa, sono state erogate le provvi­

d en ze p rev iste d alla leg g e n u m ero 26; perché anche per q u e st’anno non si fa lo stesso?

Vorrei capire perché il G overno non avverte la n ecessità, essen d o ci p e ra ltro le som m e di­

spo n ibili nel b ilan cio corrente, q uin di somme che possono essere im pegnate, di form ulare un articolo specifico affinchè anche p e r il 2000 i m arittim i e gli arm atori abbiano a percepire il contributo del cosiddetto ferm o tecnico.

Spero, p er quanto detto, che l ’onorevole Fle­

res co m pren da che l ’unico m io em endam ento riguarda proprio questo aspetto. N o n possiamo, infatti, d ire che il settore d ella p esca è in crisi m a p o i non fare fronte agli im pegni assunti dal punto di vista politico, sia in C om m issione sia nei riguardi delle delegazioni del settore.

N on p ossiam o d ire che siam o im pegnati e siam o pro n ti p er agire su questo fronte, sull’al­

tro fronte e su ll’altro ancora e p o i non riuscire a produrre niente se non il conguaglio contenuto in questo testo p er il 1995 e il 1996, previsione a m io parere irriso ria rispetto alle esigenze at­

tuali e alla crisi che il settore d ella p esca attra-

versa. ,

Su alcune questioni (la legge num ero 33 dei 1998, articoli 1 e 2) che riguardavano anche i ferm o tecnico per il 2000, avevam o dato la no stra disponibilità, in un clim a che si potrebbe e finire serio e di partecipazione, a m om enti di i scussione e di approfondim ento p er cercare s opportune soluzioni, e avevam o anche assun im pegni in m aniera unitaria.

(13)

Credo sia n ecessario adesso, considerato che questo disegno di legge ne dà la p ossibilità d i­

scutere invece cosa ha fatto il Governo- m i pare niente o poco più di niente.

Non solo: non viene previsto, addirittura un

™ ° riguardasse il ferm o tecnico p er il 2000 im pegnando, evidentem ente, una som m a precisa.

M i pare che dobbiam o assolutam ente trovare 1 modo per discutere su questo. E non credo che il m om ento ad atto sarà q u ello in cui d iscu te­

remo del PO R , anche se q u e s t’ultim o sarà un tatto im portante, in cui dobbiam o affrontare e confrontare le tem atich e che ho enunciato, t ovvio m fatti - e lo sappiam o tutti - che lì den­

tro c ’e un lavoro,’m i perm etto dire, discreto che riguarda anch e il settore d ella pesca, m a sap­

piamo pure che quel testo non p rev ed e spesa perche tutto è dem andato ai program m i speci- tici dell U nione E u ro p ea e, quindi, agli in te r­

venti specifici nei vari settori. S ap p iam o tutti cùe se perdiam o l ’o ccasione di prev edere con specifica anche il ferm o tecnico p er n ^UUO, non andrem o realm en te in con tro alle esigenze di un settore sem pre più in crisi che aspetta n sp o ste concrete, e non solo atti di im ­ pegno.

Concludo, signor Presidente, con l ’auspicio e i Governo comprenda le ragioni che ho qui sposto e decida, p rim a ancora di p assare al- articolo 2 successivo, di dare effettivam ente opertura al ferm o tecnico p er il 2000.

corso, cosa che non potrebbe più accadere, bensì anche nei p rim i m esi d e ll’anno successivo.

n tal senso è g ià stato d epositato un em en­

dam en to che d ov reb be riso lv ere il problem a.

Pertanto, prego l ’onorevo le O ddo di ritirare il suo em endam ento con l ’assicurazione, da parte del P resid en te della C om m issione, che il p ro ­ blem a da lui sollevato trova risposta in q u e ll’e- m endam ento.

P ^ S I D E N T E . Pongo in votazione l ’articolo 1. Chi e favorevole resti seduto; chi è contrario SI alzi.

(È approvato)

Si passa a ll’articolo 2. N e do lettura:

«A rticolo 2

1. A lle im p rese di p e sca che hanno b en efi­

ciato per gh anni 1996 e 1997 deU’indennità per il ferm o d e ll’attività di pesca, ai sensi d e ll’arti­

colo 14 della legge regionale 27 m aggio 1987 n. 26 e d e ll’articolo 9 d ella legge reg io n ale 7 agosto 1990, n. 25, e alle quali, in base a quanto disposto dal decreto assesso riale 11 g iu sn o 997, e stato erogato un im po rto m in o re di quello dovuto e corrisposto, su rich iesta degli interessati e nei lim iti delle disponibilità di bi­

lancio, il relativo conguaglio.

; ^riERES,/?rei-Oriente della C om m issione e re­

more. Chiedo di parlare.

p r e s i d e n t e. N e h a facoltà.

Presidente della Com missione e re- P residente, intervengo solo p er quilhzzare T onorevole Oddo relativam ente aspetto legato al ferm o tecnico.

t®rza C om m issione presenterà un em en-

™ questo caso, al disegno di è PO R, perché la m isura relativa

neraie disegno di legge ge-

aspetto che va preso in considera- Siom'^ Quello riguardante l ’effettuazione di 45 1 continuativi non solo n e ll’anno solare in

2. In d ipendenza di quanto disposto dal com m a 1 alle im prese beneficiarie del con tri­

buto una tantum previsto dagli articoli 2 della legge reg ion ale 26 ottobre 1998, n. 30, e dal- 1 urticelo 2 deUa legge regionale n. 28 settem ­ bre 1999, n. 24 per le lim itazioni delle attività di pesca nei golfi, alle quali è stato erogato un im porto m inore di quello dovuto, è corrisposto li relativ o conguaglio, su rich iesta degli in te ­ ressati e nei lim iti delle disponibilità di bilan­

cio.

3. P er le finalità di cui ai com m i 1 e 2 è auto­

rizzata, p er l ’anno finanziario 2001, la spesa di lire 2 500 m ilioni, il cui onere trova riscontro nel bilancio pluriennale della R egione siciliana

(14)

- 14 - 340" SEDUTA

Assemblea Regionale Siciliana 5 Dicembre 2000

OD D O . Chiedo di parlare.

PR E SID E N T E . N e h a facoltà.

O D D O . Signor Presidente, approfitto p er ri­

spond ere alla ric h iesta d e ll’o n o rev o le Fleres;

dico con m olta schiettezza che, se nell em enda­

m ento p resen tato al d iseg n o di leg g e P O R la questione del ferm o tecnico per il 2000 ttovasse una soluzione, sarei pronto a ritirare il m io, in ­ d ip endentem ente dalle decisio n i che p oi assu ­ m erà la Presidenza.

M a, com e sappiam o, q u e ll’em endam ento di per sé non prevede spesa e, a parte il vo ler di­

sciplinare e trovare u n a soluzione per il periodo di in terru zio n e, non m i p are che affronti e ri­

solva il problem a del ferm o tecnico p er il 2000.

C osa intendo con "feraio tecnico per il 2000” ? N el b ilancio co rrente c ’è una som m a d isp on i­

bile, la si im pegni e si faccia in m odo di trovare una soluzione rispetto a quanto detto d a ll’ono­

revole Fleres. Il G overno in sede di discussione d ell’ articolo 2 individui una im m ediata disponi­

bilità, e chieda quindi una sospensione dei lavori d ’A ula per dare copertura finanziaiia all’em en ­ dam ento da m e presentato, insiem e ad altri col­

leghi, che perm ette, per l ’anno 2000, l ’e ro g a ­ zione del contributo p er il ferm o tecnico com e è stato fatto negU anni passati.

PR E SID E N T E . O norevole Fleres, dovrebbe fare u na specificazione perché non vorrei che si creasse confusione su ll’argom ento.

Il disegno di legge “P O R ” , onorevole O ddo, autorizza la effettuazione del riposo biologico e ne disciplina le m odalità. Secondo quanto p re ­ scritto in quel disegno di legge, con u n succes­

sivo provvedim ento am m inistrativo può essere autorizzato il riposo biologico; la copertura fi­

nanziaria prevista nel bilancio assiem erà 1 ese­

cu tiv ità d e ll’atto am m inistrativo: q uesta è la procedura che viene fissata dal PO R. A nche noi abbiam o la sua stessa preoccupazione evidente­

m ente, m a se ciò viene precisato - e nel PO R si può inserire un com m a che d iscip lin i questo aspetto in cui si dica che “con successivo p ro v ­ vedim ento l’assessore p ro ce d e rà...” - ciò potrà essere disciphnato. Spero di essere stato chiaro.

Pongo in votazione l ’articolo 2. C hi è favo­

revole resti seduto, chi è contrario si alzi.

(È approvato)

Si p a ssa a ll’articolo 3. N e do lettura:

«A rticolo 3

1. P er il funzionam ento dei consorzi di ripo­

p o lam en to ittico, di cui alla leg g e reg io n ale 1 agosto 1974, n. 31 e successive m odifiche ed in­

tegrazioni, costituiti alla data di entrata in vigore della presente legge, è concesso p er l ’anno 2000 un co n trib u to di lire 200 m ilio n i p e r ciascun consorzio.

2. P er le fin alità del com m a 1 è autorizzata la spesa di lire 600 m ilioni, cui si p ro v v ed e m e­

diante riduzione di pari im porto delle disponi­

b ilità del codice 1003 del capitolo 21257 del bi­

lancio della R egione per il m edesim o esercizio finanziario.

3. N elle m ore delle designazioni dei rappre­

sentan ti da p a rte di tu tti gli enti con sorziati e degli altri rappresentanti prev isti d alla vigente norm ativa, gli organi statutari dei consorzi di cui al com m a 1 possono com unque essere costituiti a condizione che sia stata designata la m aggio ran za dei predetti rappresentanti degli enti con­

sorziati. L e n om in e di co m p eten za regionale sono effettuate in deroga a quanto stabilito dalla legge regionale 20 aprile 1976, n. 35 e succes­

sive m odifiche ed integrazioni.

4. G li o rg an i di a m m in istra z io n e strao rd i­

n a ria dei co n so rzi sono a u to rizz a ti a prom uo­

v ere in iz ia tiv e d iv u lg ativ e in m ate ria di pesca n e ll’am b ito d e lle f in a lità istitu z io n a li del­

l ’ente».

Lo pongo in votazione. C hi è favorevole resti seduto; chi è contrario si alzi.

(È approvato)

Si passa a ll’ articolo 4. N e do lettura:

«A rticolo 4

1 .1 sussidi previsti.dall’articolo 1 della legge regionale 28 settem bre 1999, n. 24, si applica

(15)

I

dalla data di entrata in vigore della legge regio­

nale 1 agosto 1990, n. 16.

2. P e r le fin a lità d e g li a rtico li 1 e 2 d ella legge reg io n a le 28 settem b re 1999, n. 24 è au ­ torizzata p e r l ’e se rc iz io fin a n z ia rio 200 0 la spesa di lire 300 m ilioni, cui si pro v v ed e m e­

diante rid u z io n e di p ari im po rto d elle d isp o n i­

bilità del co d ice 1003 del cap ito lo 2 1257 del bilancio d ella R eg io n e p e r il m ed esim o eserci­

zio finanziario».

Com unico che sono stati presentati i seguenti emendamenti:

- dalla Com m issione:

em endam ento 4.1 :

« A ira rtico lo 1 com m a 4 della L.R. 33/98, dopo le p a ro le “degli stessi” sono aggiunte le seguenti: o delle im prese di pesca interessate, che indicano il num ero di giornate in cui si è ve- nficato l ’ev ento”»;

Alla fin e d e l com m a 4 d e ll ’a rticolo 1 della f ^ ^S g iu n to il seg u en te com m a 4 6 bis: “L’in d en n ità di cui al presente articolo è commisurata in un m assim o di 45 giorni, sia per 1 componenti degli equipaggi, sia p er le relative imprese di pesca interessate”»;

em endam ento 4.1.1:

«Il 2° com m a d e ll’em endam ento 4.1. è so sti­

tuito dal seguente:

L indennità di cui al presente articolo è cor­

risposta sulla base della docum en tazion e pre- SMtata dalle im prese di pesca attestanti il danno e ettivam ente subito sia alle im barcazioni ed

^ e attrezzature sia al pescato”»;

" dall onorevole Capodicasa:

emendamento 4.1.2:

«Aggiungere il seguente comma:

an di cui alla p resente legge non si v ir favore delle im prese esercenti atti-

® 1 pesca m editem anea ed oceanica”».

presidente della Com missione e re-

°re. Chiedo di parlai'e.

PR E SID E N T E . N e ha facoltà.

presidente della C om m issione e re­

latore. Signor Presidente, onorevoli colleghi il subem endam ento 4.1.1 della C o m m issione ri­

scrive il com m a due d e ll’em endam en to 4.1.

Q uesto perché, com e dicevo inizialm ente, l ’U ­ nione E uropea h a sbloccato il regim e di aiuti ri­

guardante le calam ità ed è em erso con chiarezza un dato nel corso degli incontri con la rapp re­

sentanza d e ll’U nione E uropea: non è possibile erogare som m e forfettarie o che non siano com ­ m isurate esattam ente al danno dovuto alla m i­

nore produzione o al danno subito dalle attrez­

zature di pesca e dai natanti.

Pertanto, dovrem m o leggere l ’em endam ento 4.1 insiem e al subem endam ento 4.1.1, che so­

stituisce il com m a due precisando cheV ind en - nità relativa è corrisposta sulla base della docu­

m entazione presentata dalle im p rese di pesca, attestante il danno effettiv am en te subito sia dalle im barcazioni, sia dalle attrezzature, sia dal pescato. Ciò è in linea con le indicazioni com u­

nitarie e rende sicuram ente più sem plice l ’ero­

gazione delle som m e in quanto si affida alla do­

cum entazione presentata dalle im prese.

C A PO D ICA SA . Cinedo di parlare.

PR ESID EN TE. N e h a facoltà.

CA POD ICASA. Signor Presidente, onorevoh colleghi, ho presentato il subem endam ento 4.1.2 perché lo ritengo in coerenza con lo spirito della legge num ero 33 del 1998, laddove si dice che 1 assessore regionale p er la cooperazione è au­

torizzato ad erogare alle im p rese di p esca in ­ dennità com m isurate ai periodi per i quali risulta accertata la riduzione d e ll’attività di pesca per calam ità naturali o altre cause. S uccessiva­

m ente, al com m a 4 si prevede che l ’assessore procede alla suddetta erogazione sentiti i p re ­ fetti o le autorità m arittim e delle province inte­

ressate, ovvero a seguito di segnalazioni degli

stessi e previo parere etc. °

M i pare chiaro che, da com e recita T articolo 1 della legge num ero 33, risulti im possibile cer­

tificare la calam ità naturale e la perdita conse­

guente p e r quelle attività di pesca che si svol­

gono fuoi-i dal territorio della nostra Regione.

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