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Raccomandazione Nitag sulla Vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2020- 2021
PREMESSA
In relazione ai contenuti della circolare emanata dal Ministero della Salute in data 4 giugno 2020 (“Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021” prot 0019214- 04/06/2020-DGPRE-MDS-P ), il nucleo strategico del Nitag (National Immunization Technical Advisory Group) ritiene utile proporre alcune osservazioni e formulare, conseguentemente, alcune raccomandazioni.
Le indicazioni fornite attraverso la circolare, per il modo con cui sono formulate, aprono a via ad un notevole incremento dell’offerta vaccinale attraverso l’ampliamento delle fasce d’età per le quali viene indicata la opportunità di raccomandare la vaccinazione. Lo confermano l’immediata ripresa mediatica dei contenuti della circolare e le comunicazioni avviate dalle società scientifiche e dalle organizzazioni sindacali.
OSSERVAZIONI
Senza entrare nel merito del razionale che viene proposto a sostegno di tali nuove raccomandazioni, il Nucleo Strategico del Nitag ritiene necessario avanzare alcune osservazioni:
- La pandemia ancora in corso nel nostro Paese ha prodotto un significativo rallentamento delle attività di prevenzione vaccinale ordinarie, sia per l’impegno straordinario richiesto agli operatori dei servizi di prevenzione a scapito delle attività degli ambulatori vaccinali, sia per il calo di adesione conseguente al timore di possibili contagi in ambiente sanitario.
- Questa situazione rende urgente e necessaria un’azione di recupero dei ritardi vaccinali, soprattutto per i nuovi nati, per non determinare pericolose riduzioni di copertura soprattutto per le campagne i cui obiettivi di eliminazione e di controllo sono ancora lontani nel nostro Paese.
- L’OMS ha affermato l’inopportunità di avviare nuove campagne di vaccinazione in corso di pandemia con l’evidente intento di concentrare le scarse risorse organizzative sul mantenimento dei livelli di prevenzione antecedenti alla pandemia stessa
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L’estensione d’offerta suggerita dalla circolare, se adottata in tutto il nostro Paese, potrebbe comportare una serie di criticità che si ritiene opportuno tempestivamente evidenziare, al fine di avviare una appropriata mitigazione dei rischi.
L’offerta della vaccinazione a tutte le fasce d’età indicate nella circolare necessiterebbe infatti l’organizzazione di alcuni milioni di sedute vaccinali aggiuntive rispetto a quelle ordinarie.
Tale incremento risulta difficilmente ottenibile alla luce di alcune evidenti limitazioni:
- Lo scarso intervallo temporale concesso per potenziare l’organizzazione;
- L’elevato impegno cui sono attualmente sottoposti i servizi vaccinali per il recupero vaccinale;
- L’impossibilità di affidare tali compiti aggiuntivi, in breve tempo e in tutto il Paese, ad altre articolazioni o altri professionisti del SSN per la presenza di numerosi impedimenti:
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