• Non ci sono risultati.

Davide Carlo CAPARINI Al Presidente dell’ARAN Dr

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Davide Carlo CAPARINI Al Presidente dell’ARAN Dr"

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Prot. N. 060/S.N. Brindisi 10 maggio 2021

Al Ministro della Salute On. Roberto SPERANZA Al Sottosegretario Ministero Salute Sen. Pierpaolo SILERI Al Presidente della Conferenza delle Regioni Dr. Massimiliano FEDRIGA Al Coordinatore della Commissione Salute delle Regioni Dr. Raffaele DONINI Al Presidente del Comitato di Settore Regioni e Sanità Dr. Davide Carlo CAPARINI Al Presidente dell’ARAN Dr. Antonio NADDEO Loro Sedi

Oggetto: attuazione Area delle professioni sociosanitarie, richiesta modifica del DPR 761/79.

Come FIALS aveva salutato con estrema soddisfazione l’approvazione della legge 3/18 che novellava, tra l’altro, l’ Area delle professioni sociosanitarie, già prevista ma mai attuata nel d.lgs.

502/92, dando da subito cittadinanza, in tale area, ai profili di assistente sociale, operatore sociosanitario, sociologo e educatore professionale, al fine di rafforzare la tutela della salute, intesa come stato di benessere fisico, psichico e sociale, secondo la definizione sancita dall’Organizzazione Mondiale di Sanità.

A questa importante innovazione non è stata mai data seguito nonostante l’ampio entusiasmo che avesse avuto da parte degli operatori sanitari interessati, delle istituzioni regionali ed aziende sanitarie e anche da parte di questo sindacato.

Durante le fasi di trattativa del contratto del comparto sanità 2016-2018, più volte e con diverse note, abbiamo chiesto al Ministero della Salute l’applicazione integrale ed estensiva dell’Area delle professioni sociosanitarie con la modifica dell’art. 1 del DPR 761/79, integrando i quattro ruoli di classificazione del personale con la creazione del nuovo “ruolo delle professioni socio sanitarie”.

Tra l’altro, le nostre richieste erano in linea con lo stesso Atto di indirizzo del Comitato di Settore Regioni-Sanità, nelle direttive all’ARAN per il rinnovo contrattuale, Atto di indirizzo approvato da Governo e Regioni.

Purtroppo, l’ipotetica soluzione, in attesa della modifica legislativa, è stata rimandata, nel testo contrattuale vigente, ad una Commissione Paritetica – Sindacati, ARAN e Comitato di Settore Regioni-Sanità, che non ha mai concluso i suoi lavori.

(2)

Una speranza che finalmente si sarebbe potuto rendere esigibile, almeno nella nuova classificazione ed ordinamento professionale per il rinnovo contrattuale 2019-2021,con la presentazione dell’emendamento da parte della senatrice Paola Boldrini, in sede di conversione del recente decreto legge “sostegni”, che pur essendo stato approvato dalle competenti commissioni parlamentari e bollinato dalla Ragioneria Generale dello Stato, in forma autocratica e inappellabile, con atto unilaterale e, aimè, insindacabile, è stato cassato dalla Presidente del Senato, ignara dell’enorme valore dell’emendamento stesso.

Con questo emendamento, infatti, in pieno periodo pandemico anche quale ristoro morale, si collocano giustamente decine di migliaia di operatori sociosanitari, assistenti sociali e sociologi dipendenti del SSN, definiti con legge dello Stato italiano “professioni sociosanitarie“ impegnati in prima fila o nelle, pur strategiche, retrovie della guerra al COVID-19, nel nuovo e giusto “ruolo sociosanitario”, istituito in virtù di tale emendamento, liberandoli dalla precedente desueta e fuorviante collocazione nel ruolo tecnico di cui allo Stato giuridico del personale della sanità” DPR 761/79”.

Si trattava, quindi, di un emendamento che non presentava alcun costo economico ma che aveva un enorme valore, il minimo costo ed il massimo rendimento, atteso e richiesto da tempo dai professionisti interessati e dalle loro rappresentanze professionali e sindacali, emendamento che già, quale atto dovuto, sarebbe stato compito dello stesso Dicastero della Salute produrre autonomamente e automaticamente a seguito del varo della legge 3/18.

Per quest’ultima considerazione, questa Organizzazione Sindacale, interpretando e facendosi carico dell’attesa e dell’auspicio delle decine di migliaia di professionisti sociosanitari interessati, richiede formalmente al Ministro alla Salute di produrre, nel prossimo decreto legge in corso di preparazione e varo, un articolo specifico che istituisca il ruolo sociosanitario nello stato giuridico del personale del SSN, collocandovi da subito i dipendenti con i profili professionali di operatori sociosanitari, assistenti sociali e sociologi, quale dovuto ristoro morale ma anche quale corretta loro collocazione in vista del prossimo rinnovo contrattuale del comparto sanità 2019- 2021.

Si chiede, altresì, al Presidente della Conferenza delle Regioni, come al neo Coordinatore della Commissione Salute delle Regioni e al Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, un intervento diretto e specifico sul Ministro della Salute per la modifica dell’art. 1 del DPR 761/79, prima dell’emanazione, da parte dello stesso Comitato di Settore Regioni-Sanità, dell’Atto di Indirizzo all’ARAN per l’avvio del negoziato sul rinnovo contrattuale 2019-2021.

Cordialmente.

Giuseppe Carbone Segretario Generale

Riferimenti

Documenti correlati

In particolare: la condanna di centinaia di criminali (650 gli ergastoli irrogati a mafiosi nel Distretto della Corte d’Appello di Palermo a seguito delle inchieste della Procura),

Prenderemo infine in considerazione due figure di donna che sembrano essere attualizzazioni della regina di Sparta, due bellissime del ’900: Hedy Lamarr e Marilyn Monroe,

Questo servizio comprende tutti gli eventi riguardanti le modificazioni soggettive e oggettive delle posizioni assicurative del settore navigazione e pesca

Nel caso in cui le domande siano più di 70 e qualora il Consiglio Scientifico del Master ritenga di voler ampliare il numero degli iscritti, l’ammissione sui posti aggiuntivi

Il Tribunale Amministrativo Regionale (Sezione Terza) si è pronunciato definitivamente sul ricorso contro la Regione presentato dal Sindacato Italiano Medici del Territorio della

Mascherine chirurgiche di qualità per gli studenti, non le indecenti mascherine prodotte dalla FCA (ex Fiat) che abbiamo dimostrato essere fuori norma e che, notizia degli

anche quando, valendosi della sua personale scienza ed esperienza, fosse in grado di coglierne vizi, contraddizioni o insufficienze; anche quando, insomma, il giudice fosse

2115 del 08 settembre 2020, per i soli aspiranti già assunti in ruolo da GAE con riserva, mantenendo, per l’effetto, valida la loro inclusione in graduatoria in ordine alla