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Direzione generale Direzione centrale programmazione bilancio e controllo

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Direzione generale

Direzione centrale programmazione bilancio e controllo

Circolare n. 24

Roma, 15 luglio 2016 Al Direttore generale vicario

Ai Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali

e p.c. a: Organi istituzionali

Magistrato della Corte dei conti delegato all'esercizio del controllo

Organismo Indipendente di valutazione della performance

Comitati consultivi provinciali

Oggetto

Processo previsionale per l’esercizio 2017.

Quadro Normativo

Legge 24 dicembre 2007, n. 244 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge finanziaria 2008);

Legge 6 agosto 2008, n. 133 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”;

Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”;

Legge 31 dicembre 2009, n. 196 “Legge di contabilità e finanza pubblica”;

Legge 30 luglio 2010, n. 122 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”;

Decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91 “Disposizioni recanti attuazione dell’art. 2 della legge 31 dicembre 2009 n. 196, in materia di adeguamento ed armonizzazione dei sistemi contabili”;

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Legge 12 novembre 2011, n. 183 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di stabilità 2012);

Legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1 “Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale” (c.d. fiscal compact);

Legge 7 agosto 2012, n. 135 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”;

Legge 6 novembre 2012, n.190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella Pubblica Amministrazione”;

Legge 24 dicembre 2012, n. 228 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di stabilità 2013);

Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 3 aprile 2013, n. 55, recante “Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche ai sensi dell’articolo 1, commi da 209 a 213, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”;

Legge 9 agosto 2013, n. 99 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 28 giugno 2013, n. 76, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti”;

Decreto del Presidente della Repubblica 4 ottobre 2013, n. 132, recante il “Regolamento concernente le modalità di adozione del Piano dei conti integrato delle amministrazioni pubbliche, ai sensi dell’articolo 4, comma 3, lettera a), del decreto legislativo 31 maggio 2011 n. 91”;

Legge 30 ottobre 2013, n.125 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 31 agosto 2013 n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”;

Legge 27 dicembre 2013, n. 147 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (Legge di stabilità 2014);

Decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, recante “misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014 n. 114;

Legge 10 dicembre 2014, n. 183 recante “Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche

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attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro”;

Legge 23 dicembre 2014, n. 190 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”;

Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 30 gennaio 2015 “Semplificazione in materia di documento unico di regolarità contributiva (DURC)”;

Legge 7 agosto 2015, n. 124 recante “Deleghe al governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;

Decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148 recante “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro” in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.183;

Decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 149 recante “Disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale” in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.183”;

Decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 150 recante “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive” ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n.183”;

Decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 151 recante “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità” in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.183;

Decreto legislativo del 24 settembre 2015, n. 158 recante “Revisione del sistema sanzionatorio” in attuazione dell’articolo 8, comma 1, della legge 11 marzo 2014, n. 23;

Decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 159 recante “Misure per la semplificazione e razionalizzazione delle norme in materia di riscossione” in attuazione dell’articolo 3, comma 1, lettera a) della legge 11 marzo 2014, n.

23;

Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, del 30 settembre 2015

“Riduzione dei premi e contributi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”. Misura della riduzione per l’anno 2016;

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Legge 28 dicembre 2015, n. 208 recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato” (legge di stabilità 2016);

Decreto legge 30 dicembre 2015 n. 210 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” (cd. milleproroghe) convertito, con modificazioni, dalla legge 25 febbraio 2016 n. 21;

Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 22 febbraio 2016, recante l’aggiornamento del Piano dei Conti armonizzato delle Pubbliche Amministrazioni di cui all’allegato 1 del Decreto del Presidente della Repubblica 4 ottobre 2013, n. 132;

Decreto Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, del 14 marzo 2016, di riparto, tra l’INPS e l’INAIL, dell’importo dei risparmi di spesa previsti dall’art. 1, comma 608, legge 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità 2016).

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INDICE

1. Il processo previsionale per l’esercizio 2017 ... 6

2. Le scelte strategiche del Consiglio di indirizzo e vigilanza ... 8

3. Indicazioni operative ... 9

4. Gli obiettivi di sviluppo e di gestione delle Strutture centrali ... 10

5. Gli obiettivi standard delle Strutture centrali e territoriali ... 11

6. Piani di produzione - Strutture regionali e sedi ... 11

7. Le previsioni economico-finanziarie ... 13

8. Poste non programmabili e bilancio pluriennale ... 18

9. Tempificazione del processo previsionale ... 19

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1. Il processo previsionale per l’esercizio 2017

Il processo previsionale per l’esercizio 2017 viene avviato sulla base della

“Relazione programmatica” approvata da Consiglio di indirizzo e vigilanza per il triennio 2017-2019 con deliberazione del 24 maggio 2016, n. 5.

Come noto, detta relazione, strutturata secondo la classificazione del bilancio per missioni e programmi, definisce, all’interno di ciascun programma, gli obiettivi strategici e le linee guida alla luce dei quali dovranno essere orientate le attività di sviluppo dell’Istituto, fornisce precise direttive in ordine alla formulazione delle previsioni di stanziamento maggiormente significative e individua, all’interno delle Missioni 1, 2, 3, 4 e 5, specifiche aree tematiche, con la finalità di favorire la trasposizione degli indirizzi in obiettivi all’interno dell’applicativo di supporto alla programmazione (PBC).

In occasione della programmazione per l’esercizio 2017 il Civ ha ritenuto opportuno descrivere in modo più specifico e puntuale i programmi nei quali si articola la Missione 1 “Politiche previdenziali” e specializzare meglio i programmi della Missione 2 “Tutela della salute” e della Missione 5 “Servizi istituzionali e generali”, ai fini di una più puntuale allocazione delle spese (delibere Civ del 27 maggio 2016, n. 4 e del 6 luglio 2016, n. 9).

In particolare, si evidenziano:

 la nuova denominazione dei programmi 1.1 “Gestioni tariffarie ed economiche degli assicuranti” e 1.2 ”Prestazioni economiche degli assicurati” nei quali si articola la Missione 1 “Politiche previdenziali”;

 la nuova articolazione della Missione 2 “Tutela della salute” in 3 programmi:

o Programma 2.1 “Attività socio sanitarie”, al cui interno sono ricomprese, tra l’altro, le aree tematiche afferenti alle attività di riabilitazione e protesiche acquisite da terzi;

o Programma 2.2 “Attività di reinserimento socio lavorativo”;

o Programma 2.3 “Attività di assistenza protesica e riabilitativa effettuate dalle Strutture dell’Istituto”;

 la nuova denominazione della Missione 5 “Servizi istituzionali e generali” e la sua nuova articolazione in 2 programmi:

o Programma 5.1 “Indirizzo politico” nel quale sono allocate le spese degli Organi;

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o Programma 5.2 “Servizi e affari generali”.

Le Strutture provvederanno alla formulazione delle proprie previsioni tenendo conto di quanto sopra indicato, nonché del nuovo assetto derivante dall’attuazione, a regime dal 1° gennaio 2016, del Regolamento di Organizzazione approvato con determinazione presidenziale n. 297/2015.

A tal fine, i sottosistemi delle procedure di PBC, con particolare riferimento alla pianificazione strategica e di gestione, sono stati aggiornati, riproducendo puntualmente la nuova distribuzione delle competenze tra le Strutture centrali centri di responsabilità (Cdr) così come modificate, nonché, tra i singoli uffici/settori (Cdc) che le compongono.

In relazione a dette modifiche, si è proceduto altresì a razionalizzare la ripartizione degli obiettivi core e di funzionamento centrali e regionali su missioni e programmi, in coerenza con l’analoga ripartizione operante in procedura “Gestione Incarichi”.

Come noto, il processo previsionale è stato avviato il 27 giugno 2016 secondo la consueta articolazione:

A. Programmazione degli obiettivi di sviluppo/standard/gestione da parte delle Strutture centrali e regionali;

B. programmazione dei piani di produzione e negoziazione dei target riferiti a ciascun indicatore;

C. previsione e negoziazione delle poste economico-finanziarie.

Tale scelta è dettata dalla primaria esigenza di garantire il rispetto delle tempistiche fissate dalla legge per la formulazione dell’ipotesi di bilancio di previsione, come reiteratamente richiamato dagli Organi dell’Istituto e dai Ministeri vigilanti.

Si richiama l’attenzione di tutti i soggetti interessati, responsabili e operatori, sull’importanza di svolgere puntualmente tutte la fasi del processo previsionale, ponderando scrupolosamente la sostenibilità delle scelte operative. Gli obiettivi, le attività, le risorse umane e finanziarie che formeranno oggetto di previsione, infatti, rappresenteranno gli impegni che ciascuna Struttura assumerà per l’esercizio 2017 e concorreranno, nel loro insieme e in stretta correlazione, a definire l’ipotesi del bilancio di previsione per il 2017.

A tal fine giova rammentare che la calendarizzazione delle fasi del processo, in uso ormai da tempo, risponde alla logica sequenziale, perfettamente coerente con la normativa introdotta a partire dalla legge n. 196/2009, in base alla quale vengono programmate preliminarmente le attività (programmazione obiettivi e piani di

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produzione) e successivamente vengono stimate le risorse umane (FTE) ed economico/finanziarie necessarie (previsione economico-finanziaria - v. allegato n. 1 - sintesi del processo previsionale 2017).

Tutti gli strumenti a supporto della previsione – oltre ad essere allegati alla presente circolare - sono stati messi a disposizione degli utenti, con le consuete modalità di pubblicazione, nel minisito della Direzione centrale programmazione bilancio e controllo.

Tanto premesso, la presente circolare è volta a illustrare i principali elementi di novità del processo previsionale 2017; per gli aspetti di carattere tecnico si rinvia invece agli allegati che rappresentano gli strumenti operativi per l’espletamento delle attività concernenti le singole fasi in cui si articola il processo stesso.

2. Le scelte strategiche del Consiglio di indirizzo e vigilanza

Come anticipato, il processo previsionale per l’esercizio 2017 viene avviato sulla base della Relazione programmatica 2017-2019 che, da un lato, conferma e attualizza, in linea generale, la precedente Relazione programmatica 2016-2018, dall’altro, la integra con gli specifici indirizzi emanati successivamente dallo stesso Civ in materia di prevenzione, ricerca, reinserimento lavorativo, attività sanitaria, misurazione e valutazione della performance, revisione tariffaria, formazione e investimenti.

Resta fermo il principio secondo cui “gli obiettivi per i quali risulti indispensabile la verifica di fattibilità, assumono il valore di traguardi tendenziali”.

Richiamando quanto esposto in premessa riguardo alla classificazione per missioni e programmi, si riassumono di seguito le principali indicazioni di carattere strategico formulate dal Civ con riferimento alle Missioni, volte ad orientare l’azione in termini di equità e di efficienza.

Nell’ambito della Missione 1 “Politiche previdenziali” devono essere intraprese azioni volte ad assicurare l’equità dei costi assicurativi e degli indennizzi, mediante una più puntuale azione di contrasto all’evasione ed elusione contributiva e la revisione dell’attuale sistema tariffario. Devono, inoltre, essere ottimizzati gli investimenti organizzativi e i costi di funzionamento, orientando l’azione soprattutto verso l’estensione della tutela assicurativa a soggetti attualmente esclusi (ad. es. gli studenti) ovvero che rivestono particolare rilievo sociale.

Con riferimento alla Missione 2 “Tutela della salute” assumono rilievo, ai fini dell’equità, la messa a regime delle attività previste dall’Accordo 2 febbraio 2012 della conferenza Stato-Regioni e la revisione dei processi a sostegno del

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reinserimento lavorativo. In termini di efficienza è stata invece evidenziata l’esigenza di ridurre la durata delle inabilità temporanee assolute e dei postumi permanenti attraverso la tempestiva erogazione dei livelli integrativi di assistenza (LIA) e l’attuazione dei progetti riabilitativi individualizzati.

La Missione 3 “Politiche per il lavoro” si caratterizza per l’attivazione di una serie di azioni finalizzate alla reingegnerizzazione delle attività prevenzionali e alla qualificazione, estensione e accessibilità delle funzioni di informazione, formazione e consulenza nei luoghi di lavoro.

La Missione 4 “Ricerca e innovazione” si caratterizza per la definizione di un Piano generale della ricerca e l’attivazione di azioni finalizzate a conseguire una maggiore efficienza degli interventi prevenzionali e riabilitativi mediante la realizzazione di una più stretta correlazione tra progetti di ricerca, loro esiti e trasferibilità a fini prevenzionali e attraverso la destinazione delle attività di certificazione e verifica verso i settori caratterizzati da maggiori livelli di rischio.

Infine, rientrano nella Missione 5 “Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche”, le azioni finalizzate a migliorare ruolo, valori ed efficienza dell’Istituto.

Parimenti orientate all’efficienza dovranno essere le azioni adottate con riferimento alla gestione delle attività strumentali, all’innovazione tecnologica e alle politiche del personale.

3. Indicazioni operative

Come di consueto, le Strutture devono utilizzare i sottosistemi PBC per lo svolgimento delle diverse fasi procedurali del processo previsionale.

In occasione della programmazione 2017 sono state introdotte, nell’intento di migliorarne la fruibilità e usabilità, alcune modifiche nelle modalità di accesso e nell’interfaccia grafica del sistema PBC mentre ne rimangono pressoché immutate le modalità di navigazione e di utilizzo delle funzionalità. Per una compiuta descrizione di tali novità si rinvia alla versione aggiornata della “Guida alla navigazione del sistema PBC” pubblicata nel minisito della Direzione centrale programmazione bilancio e controllo.

Per quanto attiene alla previsione inerente l’impiego delle risorse umane, le tabelle allegate1 elaborate dalla Direzione Centrale Risorse Umane, forniscono, come di consueto, sulla base di proiezioni di tipo statistico, le

stime per il 2017 e

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potrebbero evidenziare scostamenti rispetto all’effettiva distribuzione del personale.

Al riguardo, le Strutture sono invitate a segnalare tempestivamente eventuali disallineamenti e a formulare le proprie previsioni di FTE in aderenza al dato reale.

Si evidenzia che per la prima volta saranno programmati in termini di FTE anche i collaboratori coordinati e continuativi in considerazione della prevista attivazione,

previa verifica di idoneità – in attuazione dell’art. 1, comma 227, della legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016) - di un rapporto di lavoro a tempo

determinato.

Come di consueto, le Direzioni regionali dovranno comunicare alle proprie unità dipendenti il numero degli FTE di rispettiva competenza.

Si richiama l’attenzione sull’importanza di effettuare le previsioni dei valori FTE con la massima cura, specie con riferimento all’allocazione sui programmi associati agli obiettivi, anche al fine di garantire la coerenza della ripartizione dei valori economico-finanziari che saranno definiti nelle fasi successive del processo previsionale.

Infatti, i valori FTE programmati nel corso delle prime fasi del processo previsionale, mediante i sottosistemi “pianificazione strategica e di gestione” e “obiettivi di produzione”, rappresentano il driver di ripartizione delle risorse economico finanziarie; detta ripartizione potrà essere modificata, per le sole voci di spesa, in V1 e in V7, mediante le maschere “rib. eco/fin/cassa”.

È assolutamente indispensabile che le Strutture formulino le proprie previsioni in termini di FTE con riferimento a tutti i programmi di competenza, per evitare anomalie e scarti in fase di previsione economico finanziaria.

4. Gli obiettivi di sviluppo e di gestione delle Strutture centrali

Le Strutture centrali alle quali è stata attribuita la titolarità di linee guida declineranno, nel corso della fase a) della Versione 1 di Pianificazione strategica, i correlati obiettivi di sviluppo per il 2017. Nel corso di tale fase saranno individuate, come di consueto, le altre Strutture coinvolte, il cui apporto si ritiene necessario ai fini del conseguimento dei risultati prefissati. Le linee guida poste a base della declinazione degli obiettivi di sviluppo sono disponibili in procedura PBC – sottosistema “Pianificazione strategica e di gestione” e sono consultabili attraverso le apposite stampe.

Nel corso delle successive fasi, le Strutture titolari degli obiettivi di sviluppo, unitamente a quelle che hanno accettato i coinvolgimenti proposti, procederanno all’inserimento delle attività (fase b) e delle risorse espresse in termini di FTE (fase

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c), completando le operazioni necessarie alla declinazione degli obiettivi di sviluppo connessi alle linee guida per il 2017.

Ciascuna Struttura, sia centrale che territoriale, potrà inoltre inserire propri obiettivi di gestione, con le stesse modalità previste per gli obiettivi di sviluppo. Si evidenzia che possono costituire obiettivi di gestione i progetti e le attività – in genere programmati in precedenza – che pur non essendo direttamente riferibili alle linee guida, rientrano tra gli impegni di rilievo che le Strutture assumono per l’esercizio di riferimento, rispetto ai quali è quindi necessario stimare (e monitorare in corso di esercizio) l’impiego di risorse. Anche in questo caso, come per gli obiettivi di sviluppo, le Strutture declineranno interamente l’obiettivo, le attività e le relative risorse stimate (a livello di obiettivo) in termini di FTE.

Si richiama l’attenzione delle Direzioni centrali nella formulazione degli obiettivi di sviluppo e nella individuazione delle Strutture da coinvolgere.

Infatti, al fine di garantire in maniera rigorosa la coerenza tra gli obiettivi annuali di sviluppo e gli obiettivi operativi associati alla medesima linea guida, le schede in

“formato doc”, che saranno inviate alle Direzioni centrali per la pianificazione pluriennale 2017 - 2019, risulteranno già parzialmente precompilate – limitatamente alla descrizione per l’anno 2017 dell’obiettivo operativo e alla individuazione delle Strutture coinvolte - sulla base delle informazioni inserite dalle medesime Direzioni nel sottosistema programmazione strategica.

5. Gli obiettivi standard delle Strutture centrali e territoriali

I Cdr di secondo livello (Strutture centrali, Direzioni regionali, Direzioni provinciali di Trento e Bolzano, Sede regionale di Aosta) sono chiamati a formulare le proprie previsioni in termini di FTE con riferimento ai propri obiettivi standard, suddivisi nelle due tipologie “core”, rappresentanti gli insiemi delle attività istituzionali, e

“funzionamento” ovvero le attività necessarie ad assicurare il funzionamento delle Strutture.

Si sottolinea che, al fine di dare specifica evidenza alle attività riabilitative svolte dagli ambulatori di fisiokinesiterapia presenti presso le Direzioni regionali Piemonte, Lombardia, Lazio e Sicilia, è stato associato a tali attività un obiettivo di tipo “core”

denominato “Ambulatori di fisiokinesiterapia”.

6. Piani di produzione - Strutture regionali e sedi

Per l’esercizio 2017, la programmazione e negoziazione dei Piani e degli indicatori di produzione presenta degli elementi di novità connessi all’introduzione, a decorrere

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dal 1° luglio 2015, del nuovo servizio “Durc On Line” che, come noto, ha sostituito il servizio www.sportellounicoprevidenziale.it, rimasto attivo in via transitoria esclusivamente per le ipotesi di esclusione indicate all’art. 9 del D.M. 30 gennaio 2015.

Già nel 2016 sono consuntivati in procedura PBC - sottosistema Controllo Obiettivi di produzione n. 4 indicatori, volti prevalentemente a monitorare la tempestività della gestione delle pratiche da parte delle Sedi mediante la funzione “Istruttoria Durc On Line”:

 S.1.24.01 - % inviti a regolarizzare emessi in 14 gg.;

 S.1.24.02 - Tempo medio di emissione dell’invito a regolarizzare;

 S.1.24.03 - % inviti a regolarizzare emessi in 3 gg.;

 S.1.24.04 - % istruttorie non disponibili.

Tali indicatori sono stati associati ad un nuovo prodotto denominato “Istruttoria Durc On Line”; ciascuna Sede, pertanto, avrà cura di inserire, nella versione 1 – fase 4, utilizzando la maschera 1.7 GRAND, il numero degli inviti a regolarizzare che prevede di emettere nel corso del 2017.

Si precisa che per l’indicatore S.1.24.01, il target, unico per tutte le Strutture, non è negoziabile ed è pari al 100%; infatti, considerato che l’esito della istruttoria da parte delle Sedi deve essere inserito nell’applicativo all’uopo predisposto entro 29 giorni dalla data della richiesta e che all’interessato occorre concedere, ai sensi della normativa vigente, 15 giorni di tempo per regolarizzare la propria posizione e/o fornire gli elementi utili richiesti, ne consegue che le Sedi devono inderogabilmente emettere l’invito a regolarizzare entro 14 giorni dalla data della richiesta.

Gli altri n. 3 indicatori appartengono, invece, alla tipologia degli indicatori “solo monitorati”.

A decorrere dal 1° gennaio 2017, gli indicatori associati ai prodotti/servizi S.1.20

“Istruttorie DURC” e S.1.21 “Rilascio DURC”, temporaneamente inseriti per il 2016 tra gli indicatori solo monitorati, non saranno più consuntivati.

Sono confermati, anche per il 2017, i nuovi prodotti e relativi indicatori regionali in materia prevenzionale introdotti in occasione del processo previsionale 2016:

 prodotto D.6.02 - “Utilizzo stanziamenti per attività formative con finalità prevenzionali”, indicatore D.6.02.07 “% utilizzo risorse impegnate per attività formative”;

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 prodotto D.6.03 - “Utilizzo stanziamenti per attività informative, di consulenza e assistenza con finalità prevenzionali”, indicatore D.6.03.01 “%

utilizzo risorse impegnate per attività di informazione, consulenza ed assistenza”.

Per tali indicatori il target non è negoziabile e risulta pari a 100.

Le Direzioni regionali inseriranno nella maschera “1.7 GRAND” la grandezza rappresentata dagli importi che prevedono di impegnare per l’acquisto di beni e servizi finalizzati alla realizzazione, rispettivamente, della missione 3 “Politiche per il lavoro”, programmi 3.2 “Attività di formazione per la prevenzione” e 3.3 “Attività di informazione, consulenza e assistenza per la prevenzione”.

Tale valore sarà allineato agli importi che risulteranno all’esito della programmazione economico finanziaria per l’acquisto di beni e servizi limitatamente ai programmi di spesa 3.2 “Attività di formazione per la prevenzione” e 3.3 “Attività di informazione, consulenza e assistenza per la prevenzione”.

Al riguardo, al fine di evitare previsioni incongrue che rischiano di rendere scarsamente attendibili gli obiettivi regionali in materia di prevenzione, si sottolinea l’esigenza che durante la programmazione economico finanziaria le Direzioni regionali (nelle versioni 1 e 7) e la Direzione centrale acquisti, in stretta collaborazione con la Direzione centrale prevenzione (al termine della V6), prestino particolare cura nella corretta attribuzione ai programmi 3.2 e 3.3 delle spese programmate sui capitoli/articoli afferenti la macrocategoria “Acquisto di beni e servizi”.

7. Le previsioni economico-finanziarie

Le previsioni economico finanziarie dovranno essere effettuate con riferimento al vigente Piano dei conti dell’Istituto la cui versione aggiornata risulta pubblicata sul minisito della Direzione centrale programmazione, bilancio e controllo.

Al fine di garantire il rispetto dei termini previsti dalla legge per l’approvazione del bilancio da parte del Civ (31 ottobre), e in attesa di una rivisitazione complessiva del sistema di programmazione, si è ritenuto opportuno modificare il flusso procedurale riducendo il numero delle versioni attraverso le quali avviene in procedura PBC – sottosistema Ecofin, la negoziazione delle poste programmabili.

In particolare, diversamente dagli scorsi anni, non saranno attivate, al termine della V1 (nella quale tutte le Strutture inseriscono le previsioni economico finanziarie di

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propria competenza), le versioni di negoziazione (V2, V3 e V4) tra i CDR di II e III livello e tra i CDR di III livello e le Strutture di IV livello.

Tale negoziazione avverrà extra procedura, con la modalità organizzativa ritenuta più efficace, anteriormente all’avvio della versione 1; gli importi risultanti all’esito di tale negoziazione saranno inseriti nella V1.

Nella versione 5, le Strutture regionali possono approvare o modificare i valori inseriti in V1 dalle Direzioni territoriali; in caso di modifica il sistema procederà ad adeguare in automatico le previsioni delle Sedi locali sottostanti sulla base del driver rappresentato dai pesi della V1; analogamente, la Direzione centrale pianificazione e comunicazione e la Direzione centrale assistenza protesica e riabilitazione possono confermare o modificare i dati inseriti dai CDR di III livello loro afferenti.

Ai fini previsionali, si richiama l’attenzione sui quarti e quinti livelli del Nuovo Piano dei conti, in quanto identificano, rispettivamente, i nuovi capitoli e articoli di Bilancio.

Per agevolare le Strutture nella formulazione delle proprie previsioni, sul minisito della Direzione centrale programmazione bilancio e controllo sono pubblicati il Piano dei conti aggiornato e l’anagrafica “ecofin 2017”.

Le principali informazioni contenute in tale anagrafica sono:

 l’elenco completo delle missioni/programmi (foglio “Anag. MISSIONI E PGM”);

 l’elenco completo dei CDR e la loro gerarchia (fogli “Anag. CDR e Gerarchia CDR”);

 l’elenco completo degli articoli/sottoconti con l’indicazione della Struttura responsabile di governo, i CDR abilitati alle previsioni. Inoltre per ogni V livello sono indicati i relativi programmi su cui la voce di spesa può incidere (foglio

“Raccordo”);

 l’indicazione per ciascun articolo dei CDS, ovvero della Struttura/e alla quale è attribuito lo specifico potere di spesa e che, di conseguenza, sarà titolare delle relative assegnazioni finanziarie (foglio “Raccordo ART-CDR-CDS”).

Nella formulazione delle proprie previsioni, si invitano le Strutture a porre la debita attenzione sulle denominazioni dei nuovi capitoli, che servono ad individuare

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correttamente la natura delle relative poste, consentendo di cogliere in pieno le innovazioni del Nuovo Piano dei conti.

Con particolare riferimento alla stima dei consumi per beni e servizi, le Strutture sono chiamate a rispettare rigorosamente i vincoli in materia di spesa confermati dalla normativa in vigore. In allegato (allegato n. 6), si riportano le disposizioni vigenti in materia, con indicazione dei conseguenti limiti di spesa che dovranno essere rispettati in sede di predisposizione del progetto di Bilancio.

Con riferimento a tutte le altre voci e, in particolare, ai capitoli di entrata e di spesa istituzionale, rispetto ai quali è opportuna una preventiva analisi di contesto, con particolare riferimento agli andamenti delle principali variabili macroeconomiche, si rende disponibile, in allegato, il quadro elaborato dal settore OPSE della Consulenza statistico attuariale (allegato n. 7).

In relazione a quanto precede, si sintetizzano di seguito i principali punti di attenzione da tenere presenti per il corretto svolgimento del processo previsionale 2017:

 le previsioni, come di consueto, dovranno essere effettuate in procedura PBC eco/fin a livello di singoli sottoconti/articoli (oggi V livello).

Così come in precedenza, gli articoli/sottoconti possono essere programmabili o non programmabili, economici o finanziari, aperti a tutti i CDR o solo ad alcuni, associati a tutti i programmi o solo ad alcuni.

 le Strutture di governo dei capitoli dovranno operare con la piena consulenza delle Strutture “competenti per materia”, ai fini di una puntuale negoziazione delle esigenze espresse dai diversi centri di responsabilità con riferimento alle singole voci all’interno dei nuovi capitoli di bilancio, tenendo in debito conto gli eventuali vincoli economici (limiti di spesa) da rispettare.

In particolare, le Strutture di governo sono chiamate ad operare nelle versioni V.6 e V.8, nel cui ambito dovranno valutare la coerenza dei dati previsionali inseriti dai Centri di responsabilità, effettuando eventuali controproposte, con il supporto delle Strutture già competenti per materia. A tal fine, le predette Strutture centrali (sia quelle di governo dei capitoli che quelle competenti per materia) potranno avvalersi dei report di supporto messi a disposizione nella sezione “ESPLORA” di PBC, accedendo alla procedura con l’utenza specifica, corrispondente al ruolo “DC-ADMIN-RO”.

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In particolare, si sottolinea l’utilità dei report inseriti nelle cartelle:

o RIPARTIZIONE A PROGRAMMA;

o ANALISI ECONOMICA;

o ANALISI FINANZIARIA;

o SUPPORTO NEGOZIAZIONE;

o ASSEGNAZIONE RISORSE FINANZIARIE;

 L’impostazione esclusivamente per natura del Nuovo Piano dei conti rende necessario far “emergere” la finalità della spesa mediante la puntuale allocazione a programma delle poste sia programmabili che non programmabili.

A tal fine tutte le Strutture, nel corso della V1-poste programmabili e della V1- poste non programmabili, dovranno effettuare un’attenta valutazione della ripartizione a programma delle risorse economico - finanziarie effettuata in automatico dal sistema sulla base del driver degli FTE. Infatti, qualora detta ripartizione dovesse risultare non congrua rispetto alle finalità effettivamente perseguite per mezzo delle attività programmate, dovranno essere apportati i necessari correttivi, mediante l’utilizzo delle maschere di ribaltamento “Rib eco/fin e cassa”.

In particolare, con riferimento ai nuovi programmi nei quali si articola la missione 2 “Tutela della salute”, tutte le Strutture avranno cura di distinguere le spese programmate per l’assistenza protesica e riabilitativa svolta presso strutture esterne all’Istituto, attribuendole al programma 2.1 “Attività socio sanitarie”, le spese per le attività di reinserimento socio-lavorativo collegandole al programma 2.2 e le attività di assistenza protesica e riabilitativa svolte presso il Centro protesi di Vigorso di Budrio e le relative filiali e il Centro di riabilitazione motoria di Volterra, le cui spese devono essere imputate al programma 2.3 “Attività di assistenza protesica e riabilitativa effettuate da Strutture dell’Istituto”.

A tale ultimo programma andrà imputata anche la spesa per l’attività svolta presso i centri di fisiokinesiterapia siti presso le Direzioni Regionali Lombardia, Piemonte, Sicilia e Toscana.

Con riferimento ai n. 2 programmi nei quali si articola la missione 5 “Servizi istituzionali e generali”, si precisa che al programma 5.1 sono ricondotte le indennità e i rimborsi spettanti agli Organi dell’Istituto, le spese di

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funzionamento delle Segreterie tecniche e delle Strutture di supporto agli Organi e all’OIV e le spese per il funzionamento dei co.co.pro..

Ai fini di una loro corretta imputazione, si sottolinea che la previsione delle spese di funzionamento effettuata dalle Strutture di supporto agli Organi (Servizio supporto organi, Struttura di supporto all’OIV e Struttura di supporto al Civ), è ricondotta in automatico al programma 5.1 “Indirizzo politico”.

Diversamente, la previsione relativa alle indennità e ai rimborsi spettanti agli Organi (voci di livello V U.1.03.02.01.001 per le indennità, U.1.03.02.01.002 per i rimborsi e U.1.03.02.01.003 per i compensi al Collegio dei sindaci), effettuata dalla Direzione Centrale Risorse Umane, dovrà essere da questa imputata interamente al programma 5.1 utilizzando le maschere di ribaltamento “1.8 RIB ECO e CASSA”.

Analogamente, le Direzioni regionali avranno cura di utilizzare le predette maschere di ribaltamento per allocare esclusivamente al programma

“Indirizzo politico” la previsione di spesa relativa alla voce di V livello U.1.03.02.99.005 – spese per commissioni e comitati dell’Ente.

Al programma 5.2 “Servizi e affari generali” sono ricondotte le medesime voci in precedenza associate al programma “Servizi istituzionali e generali” a esclusione di quelle afferenti al programma 5.1 “Indirizzo politico”.

Al fine di evitare errori di imputazione, si raccomanda alle Strutture di prestare attenzione al cambio di numerazione del programma relativo ai servizi istituzionali e generali, in particolare per le previsioni di cassa comprensive anche dei residui.

Si richiama, altresì, l’attenzione sulla necessità che, ai fini della corretta allocazione a programma, le Direzioni centrali “competenti per materia”, congiuntamente alle Strutture responsabili del governo del capitolo, analizzino attentamente, al termine della V6, le ripartizioni effettuate a programma, al fine di impartire puntuali indicazioni ai CDR di II livello e, in particolare, alle Strutture regionali, circa le modifiche da apportare nel corso della V7 – poste programmabili. A tale riguardo, al termine della V6 - poste programmabili e della V1 - poste non programmabili verrà fornita una prima valutazione sulla ripartizione delle poste per missioni e programmi. Si precisa che, al fine di rendere possibile la predetta valutazione, la chiusura della V1 delle poste non programmabili sarà allineata alla data di chiusura della V6 delle poste programmabili.

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8. Poste non programmabili e bilancio pluriennale

Rispetto a tutte le voci classificate come “poste non programmabili”, le sole Strutture centrali di governo – eventualmente in collaborazione con le Strutture responsabili della gestione per materia - formuleranno le previsioni di Bilancio nel corso di un’unica fase (V1- poste non programmabili), secondo le modalità già in uso.

In considerazione delle innovazioni introdotte dal Nuovo Piano dei conti, si richiama la necessità di far “emergere” la finalità della spesa mediante la puntuale allocazione a programma.

Al riguardo, si provvederà a rendere disponibile sul minisito della Direzione centrale programmazione, bilancio e controllo.

PBC il file (estratto dai sottosistemi di Pianificazione strategica e di gestione e di Programmazione obiettivi di produzione), contenente la distribuzione degli FTE sui programmi.

Attraverso tale report le Strutture centrali di governo delle poste non programmabili (quale ad esempio la Direzione centrale Risorse Umane per le spese del personale) potranno valutare preventivamente la ponderazione che il sistema proporrà in automatico sulla base del driver predefinito (FTE a totale Istituto) al momento dell’inserimento in V1 dei dati economico finanziari.

Qualora detta ripartizione automatica dovesse risultare non pienamente congrua rispetto ai dati e alle informazioni disponibili alla data, è assolutamente necessario che la Struttura di governo proceda alla ridistribuzione delle risorse sui programmi mediante l’utilizzo delle più volte richiamate maschere di ribaltamento

“Rib eco/fin e cassa”. Ciò al fine di evitare incoerenze sul Bilancio di previsione.

Da ultimo si rammenta che, ai fini della definizione dell’ipotesi di Bilancio pluriennale – da redigersi in termini di competenza e di cassa ai sensi della legge n.

196/2009 - le Strutture di governo dovranno formulare le previsioni sulle sole poste finanziarie.

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9. Tempificazione del processo previsionale

Il corretto funzionamento degli automatismi gestiti dai sottosistemi informatici richiede, necessariamente, che le predette operazioni si svolgano nel rigoroso rispetto di tempi predefiniti, evitando, per quanto possibile, slittamenti o prolungamenti di fasi e/o versioni negoziali.

A tal fine, le Strutture si atterranno scrupolosamente alla tempistica indicata, evidenziando tempestivamente i problemi di natura tecnica e/o procedurale che si dovessero verificare in corso d’opera, per consentirne il rapido superamento. Per tale scopo dovrà essere utilizzata esclusivamente la consueta casella di posta elettronica [email protected].

Il Direttore generale

f.to Giuseppe Lucibello

Allegati: 11

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