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Academic year: 2021

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Via di Porta Pinciana, 4 - 00187 Roma Tel. 06.42014901 – fax 06.4814593 sindacatomedicilegali@gmail.com

www.sindacatomedicilegali.it

Lettera aperta sul Disegno di Legge in itinere del “Testamento Biologico”

Ecc.ma Sig.ra Ministra della Salute On. Beatrice Lorenzin,

premettendo che quanto andremo ad esporre attiene esclusivamente ad una posizione laica che non riguarda minimamente la valutazione sull’opportunità o meno di normare in questa materia,

chiediamo il Suo personale intervento per modificare e migliorare questo assurdo logico- giuridico che si sta portando avanti in Parlamento sulle Disposizioni anticipate di Trattamento, cd. del “Testamento Biologico”.

Portiamo alla Sua stimatissima attenzione l’evidente contrasto esistente tra la perfetta formulazione dell’art. 1 sui contenuti del “consenso informato” che rappresentano una grande ed ormai imprescindibile conquista di civiltà e gli insensati contenuti di cui all’art. 4, ove viene prevista la possibilità che un soggetto maggiorenne, che potrebbe anche avere appena compiuto 18 anni (con tutte le conseguenze del caso, ove tra l’essere minorenne, e quindi

“non capace” di decidere, e l’essere maggiorenne, e quindi “capace” di decidere, potrebbero esserci anche solo 24 ore di differenza), possa, in un momento di benessere psico-fisico in cui sta pensando a regolamentare un momento futuro in cui sarà in condizioni di sofferenza e di incapacità, nominare un “fiduciario” non consanguineo, magari un partner del quale solo in quel momento è innamorato ed è in relazione sentimentale, per poi non esserlo più quando gli succederà proprio quell’accidente per il quale lui si era preoccupato di disporre, senza che però abbia provveduto a sostituirlo o ad esautorarlo.

Possibile che un genitore, un fratello, un figlio o l’attuale diverso partner possano dover

subire le decisioni che andrebbe a prendere una persona non più legata al paziente da vincolo

affettivo, se non addirittura in conflitto di interessi per essere stato ferito nel suo sentimento

d’amore o quant’altro?

(2)

Perché il Medico (cfr. art. 4, n.3) deve essere gravato da una decisione così responsabilizzante di dover valutare la congruità o meno di quelle scelte, assunte magari molti anni prima? E soprattutto l’attualità, l’adeguatezza e la compatibilità cronologica?

Ed ancora, è possibile che, come già sottolineato in una recente audizione dal nsotro Presidente onorario Prof. Paolo Arbarello, la norma non abbia previsto che solo il Medico- Legale può garantire la validità dell’informazione, e della capacità di percepirne la portata ai fini di un valido consenso informato, fornita ad un soggetto che versi in una determinata situazione patologica? Ma anche a colui che sia in condizioni di benessere psico-fisico?

Come è immaginabile l’assenza della Medicina-Legale, l’unica disciplina in grado di coniugare la Medicina al Diritto, in un provvedimento in cui si affrontano tematiche quali la possibilità di ottenere o rifiutare le cure?

Ma anche per la volontà espressa da un paziente in condizioni di benessere a futura memoria, si può mai demandare all’impiegato comunale la sensibilità e la responsabilità di valutare se il soggetto che sta disponendo per quel momento della vita in cui non sarà più in sé, abbia veramente capito e compreso il senso di quello che sta facendo? E se il soggetto che ivi si reca ad esprimere una volontà così determinante in quel momento si trovasse sotto coercizione psicologica o, peggio, sotto ricatto?

Ma poi, come si fa a garantire che la pubblicità delle disposizioni date dal paziente sono quelle ultime visto che potrebbero essere state oggetto di modifica e non annotate sulla cartella elettronica? Quante volte sono stati riscontrati errori all’anagrafe? Perché dovremmo, invece, adesso ritenere che essa sia divenuta infallibile?

******

Noi Le Chiediamo, Ecc.ma Signora Ministra,

Un Suo autorevole intervento affinchè il testo venga modificato, dichiarandoci sin d’ora disponibili ad un incontro per un approfondimento, affinchè la S.V. ill.ma possa valutare se raccogliere queste nostre indicazioni, insieme ad altre già in fase di studio, per un miglioramento di una norma destinata ad incidere in maniera sì efficace su quel momento della nostra vita in cui non saremo più in grado di esprimere la nostra volontà.

Roma, 16 giugno 2017

Il Pres.te del Consiglio dei Segretari Regionali Il Segretario Generale Alberto Bellocco Giovanni Ligu

ori

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