Tutte queste pagine piene di parole ai miei genitori…
… che amandosi mi hanno fatto rotolare sulla terra e hanno cercato di rimediare facendomi assaporare la magia della famiglia…
…ed ai miei nonni,
che forse ora si convinceranno che non sto cercando di diventare una velina!
(o che,forse, farei meglio a diventarlo!)
Serena
Si ringrazia
il prof. Cuccu e la prof. Lischi, e chi come loro, mi ha mostrato gli strumenti dello sguardo;
Corte Tripoli Cinematografica e tutte le persone che la animano perché, nonostante sia nata in ritardo rispetto al Rinascimento toscano, mi ha svelato quello che deve essere stato il segreto della bottega artigianale… e mi ha messo inesorabilmente all’opera!
l’Università di Pisa, impeccabile palestra di sopravvivenza;
le persone incontrate per le strade di Pisa e per tutte le strade adiacenti a questo percorso, le ringrazio per avermi reso partecipe del loro esclusivo modo di camminare;
chi mi ha detto che non ero capace di guardare i fatti;
Massimo Angelucci Cominazzini maestro di parole, silenzi e disponibilità;
Maurizio Ambrosini per i consigli e gli esilaranti pranzi;
Sara e Silvia, per il decisivo e delicato sostegno morale e psico- fisico lungo sei anni;
il Dott. Armando Chetry per avere ricondotto tempestivamente all’ordine un molare ribelle, garantendo il funzionamento di quel che rimaneva dei miei neuroni in momenti di forte tensione creativa;
il Ristorante Pizzeria da Pio di Martina Franca, nonché i gentilissimi Pio e Loredana Gianfaldoni;
la Pasticceria Muchetti di Pisa, e gli affettuosissimi e cordiali Cinzia, Piero ed Elisa Silvestri;
la fantastica famiglia Benefico-Perrone e adiacenze, calderone di intramontabili storie;
i fedeli e veloci polpastrelli, e le pazienti ginocchia, di Claudio e Angelo;
la mia compagna di avventure domestiche Federica;
la mia compagna di notti di studio Silvia;
nonché infinita gratitudine e amore a Mac Peter e Mac Angel…
silenziosi e solerti fattorini della comunicazione.