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Piano di Emergenza. redatto ai sensi dell art. 18 del D.Lgs. 81/08, all'art. 5 del D.M e dell art. 12 del D.M

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SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1° GRADO

GALILEO GALILEI”

con indirizzo musicale Ministeriale Via R. Fucini, n. 3 - 57023 Cecina tel. e fax 0586 680479 Sito web: www.mediagalilei.edu.it - codice meccanografico LIMM063002 e mail: [email protected] - e-mail posta certificata: [email protected]

Codice Fiscale 80015360490 - Codice IPA UFAWE1

Piano di Emergenza

redatto ai sensi dell’art. 18 del D.Lgs. 81/08, all'art. 5 del D.M. 10.03.1998 e dell’art. 12 del D.M. 26.08.92

Dirigente Scolastico Prof. Dott. Marco Benucci

____________________

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Prof. Arch. Marco Braccini

____________________

Direttore dei Servizi Generali e amministrativi Sig.ra Rosa Casalicchio

____________________

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Prof. Marco Vallini

____________________

Sede Responsabile di sede Responsabile delle emergenze

Cecina Prof.ssa Barlettani Prof.ssa Cavallini

Dir. Benucci (sostituto) San Pietro in Palazzi Prof.ssa Righi Prof. Burroni

Prof. Michelotti (sostituto) Bibbona Prof.ssa Bendinelli Prof.ssa Bendinelli

Prof. Braccini (sostituto)

a.s. 2020/21

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2

INDICE

GENERALITÀ 1. Il Piano 2. Definizioni

PARTE PRIMA

1. Notizie sugli edifici

a) Ubicazione degli stabili e caratteristiche dei siti b) Attività lavorative svolte

c) Numero di persone presenti

d) Caratteristiche di raggiungibilità dell’edificio 2) Tipologie di emergenza considerate

3) Misure di prevenzione

a) Mezzi di protezione attiva e passiva b) Divieti di fumo e di uso di fiamme libere

c) Controlli periodici e manutenzione delle attrezzature antincendio d) Punti di inertizzazione delle sedi dell’Istituto

4) Responsabili e Addetti all’emergenza

5) Informazione e formazione fornite al personale

PARTE SECONDA

1. Tipologie di emergenze 2. Segnalazioni di emergenza 3. Istruzioni in caso di emergenza ALLEGATO

Piano di evacuazione

a) Comportamenti idonei delle varie figure

b) Planimetrie indicanti i dispositivi, gli impianti di sicurezza e antincendio e i percorsi di esodo

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GENERALITÀ

1) Il Piano

Il Piano di Emergenza viene predisposto in ottemperanza delle disposizioni di cui all'art. 5 del D. M. 10.03.1998 per i luoghi di lavoro a rischio d’incendio.

Il presente documento ha lo scopo di individuare le misure atte a:

 Pianificare l’emergenza all’interno dell'edificio tenendo conto di quello che è l’attuale livello di sicurezza.

 Consentire alla struttura organizzativa della Sede, di reagire con rapidità all’insorgere di una emergenza, conoscendo i rischi ed i metodi d’azione da porre in atto al fine di superare l’evento insorto.

Gli obiettivi principali che ci si prefigge di raggiungere sono quelli di:

 Ridurre i pericoli per le persone presenti

 Prestare soccorso alle persone colpite

 Circoscrivere e contenere l’evento

 Garantire la sicurezza e l’evacuazione dei presenti con particolare riguardo per i disabili

In particolare, la gestione dell’emergenza è organizzata a cura del Responsabile di sede, che terrà conto delle necessità di garantire la presenza delle unità minime di emergenza e soccorso designate.

L’obiettivo primario del piano è quello di minimizzare i rischi per le persone e secondariamente i danni al patrimonio, nel caso che si venga a creare una situazione di emergenza.

Il piano, oltre che a tenere sotto controllo l’evolvere dell’emergenza, si propone di assicurare che ognuno abbia sufficiente familiarità con le azioni che deve attuare per garantire la sicura evacuazione del luogo di lavoro.

Il datore di lavoro è responsabile della predisposizione del Piano di Emergenza che deve contenere nei dettagli:

 le azioni che è necessario mettere in atto in caso di emergenza;

 le disposizioni per chiedere l’intervento dei soccorsi esterni e per comunicare, al loro arrivo, le informazioni necessarie;

 le procedure per l’evacuazione dal luogo di lavoro che devono essere attuate.

Il presente Piano di Emergenza è concepito come uno strumento operativo molto semplice e di immediata applicabilità che consente di far fronte alle situazioni di emergenza garantendo un minimo livello organizzativo nella gestione delle stesse.

Contenuti

Il piano di emergenza, formulato su chiare istruzioni scritte, contiene:

 i compiti di coloro a cui sono affidate particolari responsabilità in caso di emergenza

 i comportamenti di tutte le persone presenti in relazione ai loro compiti specifici o alla loro mansione.

 le misure specifiche da attuare nei confronti dei lavoratori esposti a rischi particolari.

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 le procedure per la chiamata dei Vigili del fuoco e/o degli altri servizi istituzionali preposti alle emergenze, le informazioni e l’assistenza da fornire al loro arrivo, necessarie a facilitarne l’intervento.

2) Definizioni

Emergenza

Stato o situazione o evento anomalo che può portare a rischi per persone e/o cose.

A seconda della gravità e delle loro possibili conseguenze le emergenze sono classificate in:

 Emergenza di primo livello:

può interessare tutte le persone presenti nella sede, può richiedere l'intervento di Enti Esterni e comporta che tutti gli occupanti dell’edificio siano resi consapevoli che è in atto una situazione di emergenza.

Esempi:

- incendio di entità e propagazione non controllabile (incendio archivio) - fuga gas metano di notevole entità (centrale termica - cucina)

- cedimenti di strutture portanti

 Emergenza di secondo livello:

riguarda eventi localizzati in un'area limitata dell’edificio senza prevedibili

conseguenze per le altre aree, può non richiedere l'intervento di Enti Esterni e non comporta allarme per gli occupanti dell’edificio.

Esempi:

- incendio macchina per fotocopie o personal computer - incendio di un contenitore di rifiuti o di un cestino dei rifiuti - caduta di porzioni di intonaco

- black - out per mancanza totale o parziale di energia elettrica - infortunio o malore

Responsabile dell’emergenza

Coordina tutte le operazioni e, in relazione all’evolversi della situazione, assume le conseguenti decisioni, comunicandole al Dirigente Scolastico o al Responsabile di plesso.

Addetti alle emergenze

Personale designato dal datore di lavoro, appositamente formato per affrontare le situazioni di emergenza:

- Preposti

- Addetti SPILA (Antincendio) - Addetti SPS (Primo soccorso)

- Addetti SES (Evacuazione e salvataggio) Allarme

Stato di pericolo fondato che viene affrontato dagli Addetti alle emergenze.

Potrebbe essere eliminato dall’intervento interno o potrebbe richiedere l’intervento di mezzi di soccorso esterni e comporta la necessità di allarmare gli occupanti dell’edificio.

Evacuazione dell’edificio

Abbandono dei locali da parte di tutto il personale e delle altre persone presenti; può essere parziale se interessa solo alcuni locali oppure totale.

Uscita di sicurezza

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Apertura atta a consentire il deflusso di persone verso un luogo sicuro, avente altezza non inferiore a due metri e larghezza non inferiore a 80 cm.

Luogo sicuro

Spazio scoperto ovvero compartimento interno antincendio, avente caratteristiche idonee a contenere un predeterminato numero di persone oppure a consentirne il movimento ordinato.

Punto di raccolta

Il luogo sicuro che viene individuato per raccogliere gli occupanti dell’edificio a seguito dell’evacuazione.

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6

PARTE PRIMA

1. NOTIZIE SUGLI EDIFICI

1.1 Ubicazione degli stabili e caratteristiche dei siti

1.1.1 Sede centrale - Cecina

La sede centrale della Scuola Media Galileo Galilei di Cecina è situata in un immobile posto ai margini dell’area detta “Villaggio scolastico”, tra Via G.B. Vico e Via R. Fucini con ingresso principale da quest’ultima Via al n. 3.

L’attuale complesso edilizio si sviluppa su piano terra rialzato e primo piano. Per l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’edificio è dotato di ascensore interno e le 3 vie d’uscita del piano terra, che si trovano rialzate dalla quota terreno di vari scalini, sono servite da rampe inclinate per l’accesso anche ai diversamente abili. L’immobile è recintato.

Al piano terra rialzato sono collocati gli uffici amministrativi, 9 aule didattiche, un archivio con porta tagliafuoco, un refettorio dotato di uscita di emergenza verso l’esterno e collegata a rampa inclinata, un locale adibito ad infermeria, sala insegnanti con piccola biblioteca, l’aula magna e l’aula di musica, oltre a ad alcuni spazi di servizio. Vi sono poi i servizi igienici per il personale ATA, per gli insegnanti, per persone diversamente abili e quelli per gli alunni, suddivisi in maschi e femmine.

Al piano primo sono ubicate 13 aule didattiche, 2 aule per il sostegno, 3 laboratori (informatica, artistica, scienze e tecnologia), un piccolo locale di servizio per il personale ATA, un locale per il deposito materiale didattico dotato di porta tagliafuoco e un piccolo locale di servizio per deposito attrezzature e materiali di pulizia, oltre ai servizi igienici per gli alunni, suddivisi tra maschi e femmine, un servizio igienico per persone diversamente abili ed uno per docenti.

Il piano è dotato di altre due vie d’uscita per l’emergenza, servite da una scala metallica esterna.

La palestra è ubicata nel complesso edilizio sportivo “Palazzetto dello Sport”, a pochi metri dalla sede scolastica.

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1.1.2 Sede distaccata - Pietro in Palazzi

La Succursale è ubicata in San Pietro in Palazzi, via Medici n°1 (ex scuola media

“Leonardo da Vinci”).

L’edificio si articola in tre corpi di fabbrica che si sviluppano al piano terreno,

sopraelevato da terra da alcuni gradini, al primo piano, più due locali seminterrati; è dotato oltre alle aule scolastiche e alle aule speciali, di una palestra e un’aula magna adibita ad attività varie.

Il primo nucleo comprende al piano terra rialzato l’ingresso principale con atrio, la sala insegnanti, i locali ex segreteria ed ex presidenza (utilizzati per le necessità

organizzative della scuola), 4 aule, servizi igienici, un’infermeria, un piccolo archivio compartimentato. A fianco dell'atrio è localizzata l'aula magna, che può ospitare un centinaio di persone, dotata di servizi igienici, di cui uno per handicap e di due uscite di emergenza. Nel seminterrato si trovano due locali utilizzati parzialmente come

magazzini. Al primo piano si trovano 6 aule utilizzate per le classi, un’aula di lettura, la biblioteca, un piccolo vano pluriuso e servizi igienici. Al termine del corridoio (lato Ovest) è situata la scala esterna di emergenza.

Il secondo nucleo (con ingresso indipendente da via Medici) comprende al piano terra 3 aule un laboratorio scientifico dotato anche di uscita di emergenza e un laboratorio di informatica, questi due laboratori fanno parte dell’Atelier creativo della scuola. Sempre a piano terra sono presenti i servizi igienici, dei quali uno per portatori di Handicap. Al primo piano si trovano invece, quattro aule, un laboratorio di Arte, servizi igienici e ripostigli. Anche questo piano è dotato di scala di emergenza.

Il collegamento tra i due nuclei è costituito da un corpo di fabbrica di nuova costruzione a due piani che oltre a permettere il collegamento tra i due corpi preesistenti ai due livelli, ospita a piano terra il refettorio e i relativi spazi di servizio e al primo piano 3 aule

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8

di cui una utilizzata per una classe, una per aula di musica e la terza come aula multimediale per attività collaborative. In questo blocco centrale è presente anche la piattaforma elevatrice e due piccoli locali tecnici.

A piano terra sia il corridoio che il refettorio sono muniti di uscite di emergenza.

Il terzo nucleo al piano terra comprende la palestra, gli spogliatoi, i servizi igienici, l’infermeria, ripostigli per attrezzi, locali caldaia, è collegato agli altri nuclei da un corridoio dal quale si accede ad un cortile dove si trova il campo da gioco anche con accesso indipendente da Via Cantini. La palestra è stata dotata recentemente di uscita di emergenza diretta sul campo polivalente. Sempre in questo nucleo sono presenti due locali di cui uno utilizzato per laboratorio di educazione alimentare e l’altro temporaneamente come spogliatoio.

L’edificio scolastico è immerso in una zona verde con alberi e prato e comprende anche il campo polivalente; il tutto è delimitato da una recinzione.

1.1.3 Sede distaccata – Bibbona

La Sede distaccata è ubicata nel comune di Bibbona, via Firenze n°1 (ex scuola media

“Cielo d’Alcamo”). L’immobile, si trova in un’area collinare periferica rispetto al centro storico. L’edificio, realizzato su più livelli, ha strutture in cemento armato, copertura a terrazzo con lucernari e gronde aggettanti a caduta libera.

L’edificio è stato restaurato e ristrutturato di recente ed accoglie al suo interno anche la scuola elementare.

La scuola Media è organizzata su quattro livelli e più precisamente:

Al Piano terreno (Livello 1) con ingresso da via Firenze è posizionato l'atrio di ingresso che è in comune con la scuola elementare, dotato di ascensore per il raggiungimento dei livelli 0, 3 e 4.

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Al piano seminterrato (Livello 0), è presente la palestra, dotata di spogliatoi per i maschi le femmine e per gli allenatori ed il bagno per persone diversamente abili; i restanti locali del piano sono utilizzati dalle scuole elementari.

Il livello 2 si raggiunge con una rampa di scale dotata anche di servoscale con pedana e presenta tre aule.

Il livello 3 presenta spazio aperto a disposizione del personale ATA, servizi igienici per gli alunni ed il personale, spogliatoio personale ATA, l'aula insegnanti, tre aule speciali di cui una adibita ad attività artistiche, una a biblioteca scolastica e ad aula di lettura utilizzata spesso per attività di sostegno ed un laboratorio di informatica. Sempre da livello tre si accede alla mensa che viene utilizzata in comune con la scuola

elementare, ma con orari diversi e senza compresenze. La mensa è dotata di uscita di emergenza con rampa per disabili.

Il livello 4 si raggiunge con una rampa di scale dal livello 3 e ospita tre aule. Sono presenti le scale di emergenza.

I livelli 2-3 e 4 sono serviti anche dalla scala di emergenza costruita in occasione della ristrutturazione.

L'edificio è dotato di sistema di rilevazioni fumi e sistema di allarme antincendio.

Tutti i plessi sono stati progettati per ospitare istituti scolastici, pertanto non sono presenti forzature architettonico-strutturali che limitino la fruizione dello stesso; complessivamente gli edifici scolastici possono ritenersi a tutti gli effetti delle strutture sufficientemente adeguate strutturalmente e ai fini antincendio. Il livello delle finiture (pavimenti, rivestimenti serramenti e dotazioni igienico sanitarie) è da ritenersi sufficiente.

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10

1.2 – Attività lavorative svolte

Le attività lavorative all’interno degli stabili sono:

- attività di supporto e di sorveglianza (solo personale ATA), consistente in compiti sussidiari al funzionamento degli uffici e dell’attività didattica, nelle mansioni di custodia, pulizia e nei compiti di sorveglianza dell’edificio, tramite appositi posti di controllo ai piani.

- attività didattica, effettuata dal personale Docente, che si svolge in prevalenza nelle aule, oltre che nei laboratori. Le attività didattiche svolte sono quelle tipiche della scuola secondaria inferiore.

- attività direttiva, effettuata dal Dirigente Scolastico e dagli incaricati Resp. di Plesso.

- attività amministrativa, effettuata dal personale ATA amministrativo.

1.3 – Numero di persone presenti

I Dipendenti addetti al complesso, il personale Docente e la Componente Studentesca sono rispettivamente:

Tipologia Personale N° dei presenti

Cecina Palazzi Bibbona

Personale Docente 60 55

(non sono conteggiati i docenti in servizio anche

sulla sede di Cecina)

6

(non sono conteggiati i docenti in servizio

anche sulle sedi di Cecina e Palazzi)

Personale ATA Collab. 9 8 1

Personale ATA

Amministrativo/tecnici

6 1 0

Componente Studentesca

486 415 57

TOTALE 1.140 pers.

Visitatori (ipotizzati) 10 10 5

In relazione all’afflusso del pubblico e dei tecnici delle ditte di manutenzione, le persone presenti all’interno dei complessi possono potenzialmente aumentare in media di circa n°

25 unità.

1.4 – Caratteristiche di raggiungibilità del plesso

Intorno alle perimetrazioni della scuola è presente una viabilità pubblica, che assicura la possibilità di accesso e circolazione dei mezzi antincendio dei VV.F. In particolare vengono soddisfatti i seguenti requisiti minimi:

- larghezza > mt. 3,50 - resistenza al carico della pavimentazione almeno di 20 ton.

- altezza libera > mt. 4,00

- raggio di volta > mt. 13,00 Possibilità di accosto mezzo di soccorso:

AUTOSCALA V.F.

- pendenza non superiore al 10%

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2) TIPOLOGIE DI EMERGENZA CONSIDERATE

Può definirsi “emergenza” qualsiasi situazione anomala che presenti un rischio potenziale o in atto per le persone e/o le cose. In alcuni casi, gli sviluppi di tali situazioni possono rendere necessaria l’evacuazione dell’edificio o dal luogo di lavoro di tutti i presenti o di parte di essi.

Le situazioni di emergenza considerate che potenzialmente potrebbero determinarsi nell'istituto, integrate con quelli non escludibili a priori, possono riguardare:

 Incendio

 Fuga di gas o rilascio di sostanze pericolose

 Guasto impianto elettrico

 Terremoto

 Crollo

 Alluvione o allagamento

 Tromba d’aria

 Infortunio o malore (emergenza sanitaria)

 Nube tossica

 Presenza di oggetti sospetti

 Attentati o sommosse esterne

 Minaccia armata o presenza di squilibrato

Pur senza trascurare le altre cause di emergenza, è da rilevare la particolare importanza che riveste il rischio di incendio (di tipo medio), non tanto per la frequenza di accadimento, quanto per la magnitudo del danno causa l’alto numero di persone presenti.

Le disposizioni comportamentali, singole o collettive, necessarie per affrontare le diverse situazioni di emergenza vengono indicate nella parte seconda di questo piano.

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12

3) MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Le emergenze non legate a fattori esterni o a calamità naturali sono, spesso, direttamente conseguenti a comportamenti e situazioni che potrebbero essere preventivamente eliminate. All’interno dell’Istituzione Scolastica, sono abitualmente in atto procedure per il miglioramento e mantenimento delle misure di prevenzione e protezione.

3.1 Azioni preventive per minimizzare le situazioni di emergenza Rischio Misure preventive

Incendio • I mezzi di estinzione (estintori, idranti, naspi) non devono essere coperti, ingombrati, mascherati con materiali di ogni genere, ne manomessi.

• Le porte di compartimentazione devono essere mantenute nella loro posizione di esercizio. (Aperte se trattenute da magneti o chiuse)

• Applicare e vigilare sul divieto di fumo

• Le apparecchiature elettriche devono essere spente, se possibile, prima di lasciare il posto di lavoro; non usare apparecchiature elettriche

personali (stufe, fornellini, ecc.).

• Non consentire l'accumulo di materiale infiammabile non strettamente necessario per la funzionalità del servizio.

• Segnalare la presenza di cavi elettrici non protetti da materiale isolante o l'eventuale malfunzionamento di interruttori e/o prese di corrente.

• Le vie di fuga e le uscite di sicurezza, cosi come l'area di raccolta, devono essere lasciate libere.

• La cartellonistica di sicurezza non deve essere coperta o manomessa.

• La manutenzione dei mezzi di estinzione deve essere eseguita da ditte specializzate.

Guasto impianti

• L’accesso ai locali tecnici (centrale termica, cabina elettrica, ecc.) deve essere vietato a tutte le persone non autorizzate.

• I dispositivi di sicurezza non devono essere manomessi.

• Devono essere effettuate le verifiche periodiche previste dalla legge.

• Deve essere eseguita periodicamente la manutenzione degli impianti.

Crollo • Rispettare i limiti massimi di carico dei solai.

• Segnalare tempestivamente eventuali anomalie riguardanti gli aspetti strutturali dell’edificio (crepe, cedimenti, ecc.).

Scoppio • Verificare e garantire che nei locali a rischio ci sia una adeguata ventilazione.

• Verificare periodicamente i dispositivi di sicurezza.

• Installare una valvola di intercettazione posta in zona presidiata.

Sabotaggio o azioni criminose

• Attivare un attento controllo degli accessi e dotare il personale di apposito cartellino.

• Segnalare immediatamente la presenza o il sospetto di un ordigno o di situazioni anomale.

Infortunio • Evitare situazioni che possono essere causa di infortuni o incidenti.

Inoltre, oltre alla costituzione di apposite squadre antincendio e primo soccorso è attivo:

 il registro delle segnalazioni dei lavoratori, per monitorare la situazione strutturale e manutentiva dell’edificio;

 i registri dei controlli periodici, per la verifica quotidiana e periodica dei presidi antincendio, della praticabilità delle vie di fuga, dell’illuminazione di emergenza e degli impianti, dei presidi di primo soccorso.

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VERIFICHE GIORNALIERE

(a carico degli Addetti SES – evacuazione e salvataggio, in ogni sede, a rotazione) - vie di fuga: i custodi, all’inizio di ogni turno di lavoro, devono controllare

quotidianamente, che le vie di esodo siano praticabili e prive di ostacoli che possano intralciare l’evacuazione;

- uscite di emergenza: i custodi, all’inizio di ogni turno di lavoro, devono controllare quotidianamente, che non vi siano impedimenti all’apertura verso l’esterno delle uscite di emergenza, rimuovendo eventuali catene e lucchetti posti come presidi antintrusione durante le ore notturne o nei periodi di chiusura dell’istituto;

- punti di raccolta: i custodi, all’inizio di ogni turno di lavoro, devono controllare quotidianamente, che i punti di raccolta e tutti gli accessi scolastici siano sgombri e facilmente accessibili: di eventuali ostacoli presenti deve prontamente informare il coordinatore per gli interventi;

- estintori: i custodi, all’inizio di ogni turno di lavoro, devono controllare quotidianamente che gli estintori siano al loro posto integri e correttamente appesi al proprio supporto,

- idranti: i custodi, all’inizio di ogni turno di lavoro, devono controllare quotidianamente che gli idranti siano completi (tubo e manichetta)

- pulsanti di allarme: i custodi, all’inizio di ogni turno di lavoro, devono controllare quotidianamente, che i pulsanti di allarme non siano stati manomessi o danneggiati.

- deposito materiale: i custodi devono controllare quotidianamente che negli archivi, locali batterie, centrale termica, magazzini, non siano depositati materiali non di pertinenza degli stessi (in particolare se di tipo infiammabile o combustibile);

VERIFICHE MENSILI ANTINCENDIO

(a carico degli Addetti SPILA – antincendio, in ogni sede, a rotazione)

- estintori: l’estintore deve essere facilmente individuabile, libero da ostacoli e immediatamente utilizzabile; deve essere presente idoneo cartello e possibilmente provvisto di un numero progressivo di identificazione; deve essere presente il dispositivo di sicurezza contro gli azionamenti accidentali; i contrassegni distintivi dell’estintore devono essere facilmente leggibili;

l’indicatore di pressione deve essere compreso all’interno della zona verde;

deve essere mantenuto in buono stato; il cartellino di manutenzione deve essere sempre presente e correttamente compilato; il sostegno a muro deve essere correttamente fissato e non presentare cedimenti.

- idranti: l’idrante deve essere presente in ogni suo componente (cassetta, manichetta, lancia, attacco idraulico) e segnalato tramite apposito cartello; deve essere facilmente individuabile, libero da ostacoli e subito utilizzabile; la manichetta deve essere regolarmente arrotolata e in un buono stato di conservazione; la lancia deve avere la maniglia di regolazione dell’acqua in posizione chiusa ed essere in buono stato di conservazione; la cassetta deve essere dotata di vetro di sicurezza e non deve presentare tracce di rottura, corrosione, etc.

- porte REI: verificare che la chiusura automatica della porta sia ermetica;

controllare che la chiusura e l’apertura avvengano in modo semplice; controllare la funzionalità dei dispositivi automatici di chiusura (cerniere con molla di richiamo funzionante); verificare l’integrità e la funzionalità dei dispositivi di trattenuta in posizione aperta (magneti).

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14

- uscite di sicurezza: l’uscita di sicurezza deve essere segnalata da idoneo cartello; l’accesso all’uscita, compreso il percorso necessario per raggiungerla, così come le scale di emergenza, devono essere libere da ostacoli; verificare che le ante della porta siano facilmente e completamente apribili.

- luci di emergenza: verificare che tutte le lampade siano funzionanti controllando a vista lo stato dei led luminosi (verde e/o rosso) di ogni lampada;

verificare visivamente l’integrità e la pulizia delle lampade e la loro stabilità alle strutture murarie.

- pulsanti di sgancio impianto elettrico: deve essere chiaramente visibile e immediatamente utilizzabile; deve essere provvisto di cartello indicante la funzione svolta.

- pulsanti di allarme: il pulsante deve essere chiaramente visibile e immediatamente utilizzabile; deve essere provvisto di cartello indicante la funzione svolta.

- rilevatori di fumo e/o calore: controllare sul display della centralina dell’impianto eventuali segnalazioni di guasti, errori, anomalie.

VERIFICHE MENSILI PRIMO SOCCORSO

(a carico degli Addetti SPS – primo soccorso, in ogni sede, a rotazione)

- dispositivi primo soccorso: verificare che la cassetta sia segnalata da apposito cartello e provvista dell’elenco dei materiali contenuti; deve essere chiaramente visibile e immediatamente utilizzabile; verificare la completezza del pacchetto di medicazione e l’efficienza dei presidi farmaceutici in esso contenuti (scadenza, integrità confezioni).

- defibrillatore: verificare che sia chiaramente visibile e immediatamente utilizzabile; verificare la funzionalità del led luminoso; verificare la data di scadenza della batteria e degli elettrodi.

VERIFICA IN CONCOMITANZA CON LE PROVE DI EVACUAZIONE

- sirena di allarme: verificare che il suono prodotto dalla/dalle sirene sia udibile in tutto l’edificio.

3.2 Mezzi di protezione attiva e passiva

Negli stabili delle sedi di Cecina e Bibbona sono presenti dei sistemi di allarme antincendio a sensori, mentre nella sede di Palazzi il sistema di allarme è manuale.

Sono altresì presenti i seguenti sistemi di protezione attiva e passiva:

Protezione attiva:

- estintori a polvere e CO2 capillarmente dislocati negli ambienti;

- lance idriche interne;

- pulsanti manuali di allarme antincendio;

Protezione passiva:

- sistema di “messa a terra” di tutti gli impianti e attrezzature elettriche.

Gli stabili sono dotati di impianto sonoro di evacuazione e di impianto di illuminazione di emergenza.

Altre iniziative di carattere gestionale orientate alla prevenzione degli incendi sono:

- il divieto di accumulare in ambienti non tutelati rifiuti, carta o altro materiale che può essere incendiato accidentalmente o deliberatamente;

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- il divieto di stoccare materiale lungo le vie di fuga;

- l’obbligo di, prevedere, particolarmente in occasione di lavori di manutenzione e ristrutturazione, che eventuali sostanze pericolose e infiammabili vengano depositate in luogo sicuro e ventilato;

- l’eventuale immissione dolosa di sostanze infiammabili.

3.3 Divieti di fumo e di uso di fiamme libere

Nel complesso, è stato disposto il divieto assoluti di fumare ai sensi della legge 16 gennaio 2003 n. 3 esteso a tutti i luoghi interni ed esterni d’istituto.

Sussiste l’obbligo per il personale di rispettare e far rispettare tale divieto.

3.4 Controlli periodici e manutenzione delle attrezzature antincendio

L’impianto idrico antincendio è sottoposto a regolare manutenzione da parte della ditta qualificata ai sensi della L. 46/90.

Gli estintori sono semestralmente verificati dalla ditta manutentrice.

L’impianto di segnalazione del comando di evacuazione è regolarmente verificato dalla ditta manutentrice dell’impianto elettrico del complesso.

3.5 Punti di inertizzazione delle sedi dell’Istituto Punti di

inertizzazione

Ubicazione Segnaletica di riferimento

Segnaletica presente QUADRO ELETTRICO

GENERALE

PULSANTE DI

SGANCIO IMPIANTO ELETTRICO

Cecina:

atrio principale, a destra dell’ingresso

Palazzi:

sotto scala, a destra nell’atrio principale

Bibbona:

accanto alla porta aula 25 (mensa) – livello 2

Cecina:

portico esterno dell’ingresso principale, a destra

Palazzi:

sul muro della scuola, a destra del cancello di ingresso

principale (via Medici) Bibbona:

sotto la rampa esterna di accesso alla mensa, davanti

all’ingresso principale

NO

NO

NO

NO

SI

SI

(16)

16

INTERCETTAZIONE ACQUA

Cecina:

cortile di ingresso principale sul muro della scuola adiacente alla centrale

termica, sotto la scala antincendio + giardino delle

elementari sul muro della scuola

Palazzi:

Blocco A: sul muro di recinzione di via Tito Speri, sia

internamente che esternamente, vicino alla

rampa dell’aula magna.

Blocco B: sul muro di recinzione di via Medici, esternamente, vicino alla

scala di emergenza.

Bibbona:

muretto di recinzione della scuola lato ovest (via chiusa

Madonna)

NO

NO

NO

INTERCETTAZIONE GAS

Cecina:

sulla parete posteriore della centrale termica nel cortile

principale Palazzi:

Blocco A: sulla parete della centrale termica, vicino alla

rampa dell’aula magna Blocco B: sulla parete esterna

della centrale termica, vicino al cancellino in via Medici

Bibbona:

vano tecnico esterno della caldaia (giardino elementari)

SI

NO

SI INTERCETTAZIONE

ASCENSORE

Cecina:

nel locale ascensore al piano terra nell’atrio di ingresso.

Palazzi:

nel locale montacarichi al piano terra, nel corridoio di

collegamento dal lato del blocco B.

Bibbona:

nel locale ascensore con accesso esterno (livello 0)

accanto alla palestra con accesso dal giardino delle

elementari.

NO

NO

SI

(17)

4) RESPONSABILI E ADDETTI ALL’EMERGENZA

Sulla base dei corsi formativi effettuati o in corso di effettuazione, si designano, di seguito, i dipendenti addetti alla gestione dell’emergenza, all’evacuazione, alla prevenzione e lotta antincendio e al primo soccorso:

Incarichi Cecina S.P. Palazzi Bibbona

PREPOSTI RESPONSABILI DELLE

EMERGENZE (titolare e sostituto)

Cavallini C.

Benucci M.

Burroni A.

Michelotti P.

Bendinelli V.

Braccini M.

Addetti

ADDETTI SPILA (INCARICATI

ANTINCENDIO) Pers. Abilitato

Pers. in fase di abilitazione

Cavallini C.

Siconolfi P.

Tabone M.

Luperini Guidi Salvetti Benedetti Colonna

Burroni A.

Franchi S.

Mancini M.

Giannerini A

Michelotti P.

Salerno

Bendinelli V.

Spoto Galligani

PREPOSTI DI LABORATORIO

Docenti di Ed. Fisica.

Adinolfi

Proupin Napoli Ristori

Docenti di Ed. Fisica Tardito

Spoto Messina

Docenti di Ed. Fisica Spoto

PREPOSTI

ADDETTI ALLE COMUNICAZIONI DI EMERGENZA

Dir. M. Benucci Sig.ra R. Casalicchio Prof.ssa Barlettani

Prof.ssa Righi Prof.ssa Bendinelli

ADDETTI SES (EVACUAZIONE E SALVATAGGIO)

TUTTO IL

PERSONALE ATA, ADDETTO ANCHE ALL’INERTIZZAZIO NE DELL’ISTITUTO IN CASO DI

EMERGENZA (3.5)

Piano terra

Tabone - Benedetti – Tauro – Pischedda – Zanotti

I° piano:

Colonna – Perini – Bresciani - Ulivieri

Palestra

Preposti di laboratorio

Piano terra A

Mancini M. - Rende R. – Sciara S.

I° piano A

Annunziata L. – Rende M. – (Righi A. sostituto)

Piano terra B Franchi S.

I° piano B Castelli C.

Palestra Iacoponi L.

Pillitu Stefania Tauro M.

Palestra

Personale ATA in rotazione

ADDETTI SPS (PRIMO

SOCCORSO)

Tutto il personale che ha effettuato il Corso di Primo Soccorso

Tutto il personale che ha effettuato il Corso di Primo Soccorso

Tutto il personale che ha effettuato il Corso di Primo Soccorso

(18)

18

FORMATI AL PRIMO SOCCORSO (data corso Settembre 2019)

ADINOLFI LUCIA AGGIORNAMENTO

AGNORELLI ANTONELLA AGGIORNAMENTO

AMANTEA ANNALISA AGGIORNAMENTO

ARZILLI ANNA AGGIORNAMENTO

BARLETTANI MARIA LUIGIA AGGIORNAMENTO

BARTALESI LUANA AGGIORNAMENTO

BENDINELLI VERONICA NUOVA FORMAZIONE

BETTINI ANNA NUOVA FORMAZIONE

BRUNONE FRANCA NUOVA FORMAZIONE

CARUGI ALESSANDRA AGGIORNAMENTO

CASTELLI CATERINA NUOVA FORMAZIONE

CAVALLINI CINZIA AGGIORNAMENTO

COLONNA ROSA AGGIORNAMENTO

CORSALE SIMONA NUOVA FORMAZIONE

CORSINI LUCIA AGGIORNAMENTO

DI MONTE MARIAGABRIELLA AGGIORNAMENTO

FARNESI BARBARA AGGIORNAMENTO

FRANCHI SONIA NUOVA FORMAZIONE

GIANNERINI ALDO AGGIORNAMENTO

IACOVIELLO RITA AGGIORNAMENTO

LO RUSSO ANTONELLA NUOVA FORMAZIONE

MANCINI MARIO AGGIORNAMENTO

MORETTI GIULIA AGGIORNAMENTO

PASCUCCI GERARDO MICHELE AGGIORNAMENTO

PILLITU STEFANIA NUOVA FORMAZIONE

PROUPIN NAPOLI PATRICIA ALEJANDRA NUOVA FORMAZIONE

RENDE MIRELLA NUOVA FORMAZIONE

RENDE ROSARIA AGGIORNAMENTO

RIGHI ELENA NUOVA FORMAZIONE

SAMMURI FEDERICA AGGIORNAMENTO

SANDRI CATERINA AGGIORNAMENTO

SPOTO ROSARIO NUOVA FORMAZIONE

TABONE MARIA AGGIORNAMENTO

TARDITO PAOLO NUOVA FORMAZIONE

TURCHI PAOLA AGGIORNAMENTO

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5) INFORMAZIONE E FORMAZIONE FORNITE AL PERSONALE

Il Dirigente Scolastico, anche mediante l’ausilio dell’RSPP d’istituto, ha provveduto a fornire le necessarie formazioni ed informazioni utili alle squadre di emergenza; agli atti dell’istituto sono riscontrabili rispettivamente:

 corsi per addetti antincendio (medio rischio)

 corsi per addetti primo soccorso (cat. B)

 corsi per l’uso del DAE

Inoltre in ottemperanza al D.M. 24.08.92, nell’istituto vengono effettuate almeno n°2 prove di evacuazione annuali, opportunamente valutate in termini temporali.

A tutto il personale è stata consegnata una copia del piano di evacuazione e delle schede di competenza presenti nella parte II del presente “piano”.

Il personale addetto viene adeguatamente istruito in caso di cambiamento di mansioni o di introduzione di nuove tecnologie.

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PARTE SECONDA

1. TIPOLOGIE DI EMERGENZE

INCENDIO

Cosa fare

 In presenza di fiamme o fumo, allontanarsi rapidamente dal locale chiudendo la porta dietro di sé ed avvisare immediatamente gli addetti alle emergenze.

 È vietato, a chiunque non abbia una preparazione specifica, tentare di spegnere gli incendi con le dotazioni mobili esistenti; è comunque vietato usare acqua per spegnere eventuali focolai di incendio in prossimità di apparecchiature o quadri elettrici.

IN CASO DI EVACUAZIONE:

 Via di fuga praticabile: in presenza di fumo sulle vie di esodo in quantità tale da rendere difficoltosa la respirazione, camminare chini, respirare tramite un fazzoletto o un pezzo di stoffa possibilmente bagnato. Coprirsi la testa con indumenti

(cappotti, sciarpe etc.) di lana o di cotone, se disponibili, escludendo assolutamente i tessuti sintetici, in modo da proteggere i capelli dalle fiamme. Chiudere le porte dopo il passaggio. Seguire sempre le vie di fuga indicate nella pianta dell’edificio affissa nella stanza e seguire le indicazioni dei cartelli verdi che portano alle uscite.

 Via di fuga non praticabile: nel caso non fosse possibile lasciare il locale per impedimenti dovuti a fiamme, fumo e calore, restare nell’ambiente in cui ci si trova chiudendo la porta di accesso e se possibile sigillando eventuali fessure con indumenti possibilmente bagnati.

Le finestre, se il locale non è invaso dal fumo, devono essere mantenute chiuse, salvo il tempo necessario a segnalare la presenza ad eventuali soccorritori.

Come intervenire

 Avvisare immediatamente il Responsabile dell’emergenza e gli Addetti antincendio.

 Gli Addetti antincendio, senza mettere a rischio la loro incolumità, intervengono sul focolaio d’incendio con i mezzi di estinzione portatile disponibili.

 Se l’incendio ha coinvolto una persona, impedirgli di correre obbligandola, anche con forza, a distendersi a terra e tentare di soffocare le fiamme con indumenti, coperte o altro.

FUGA DI GAS METANO O RILASCIO SOSTANZE PERICOLOSE

Cosa fare

 In caso di fuga di gas o presenza di odori che lasciano prevedere la presenza di sostanze pericolose, è necessario evitare di accendere utilizzatori elettrici e spegnerli.

 Evitare altresì la formazione di scintille e l’accensione di fiamme libere.

 Aerare il locale aprendo le finestre e avendo cura di mantenere la porta chiusa dopo l’allontanamento dal luogo.

 Respirare con calma e se fosse necessario frapporre tra la bocca, il naso e l’ambiente un fazzoletto preferibilmente umido.

 Mantenersi il più possibile lontano dalla sorgente di emissione del gas o dei vapori tossici e nocivi.

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 I preposti all’inertizzazione devono interrompere l’erogazione del gas e disattivare l’energia elettrica dal quadro di piano e/o generale.

 Dare contemporaneamente le cacciate dei bagni ai piani superiori in modo da scaricare eventualmente le colonne fecali da possibili risalite di gas nelle medesime.

GUASTO IMPIANTO ELETTRICO

Cosa fare in caso di mancanza di luce naturale

 Se le lampade di emergenza si sono regolarmente accese Invitare gli alunni a rimanere nella posizione in cui si trovano.

IN CASO DI EVACUAZIONE:

fare evacuare ordinatamente gli alunni seguendo le vie fuga predefinite.

 Se le lampade di emergenza non si sono accese

Invitare gli alunni a rimanere nella posizione in cui si trovano.

IN CASO DI EVACUAZIONE:

Procurarsi torce elettriche e fare evacuare ordinatamente gli alunni e il personale illuminando le vie di fuga predefinite.

TERREMOTO

Cosa fare

 In caso di evento sismico, alle prime scosse telluriche occorre ripararsi sotto i banchi, cattedre ed altri arredi che abbiano funzione protettiva per la testa.

 Successivamente, passata la prima scossa, evitare di restare al centro del locale (allontanandosi anche da armadi, scaffalature e superfici vetrate) raggruppandosi in prossimità delle pareti perimetrali, vicino agli angoli o sotto gli architravi delle porte.

DOPO IL SEGNALE DI EVACUAZIONE:

 Lasciare ordinatamente l’edificio, nel caso non venga ordinata l’evacuazione, attendere i soccorsi esterni.

 Se si è all’esterno, tenersi lontani da edifici, da alberi e da linee elettriche aeree.

Come intervenire

 Una volta terminate le scosse telluriche, gli Addetti antincendio, senza mettere a rischio la loro incolumità, si accerteranno con cautela che le vie d’esodo siano integre e fruibili comunicandone l’esito al Responsabile delle emergenze per la decisione di evacuare l’edificio.

CROLLO

Cosa fare

 In caso di crollo che interessa il locale nel quale ci si trova, occorre ripararsi sotto i banchi, cattedre ed altri arredi che abbiano funzione protettiva per la testa.

 Successivamente, dopo essersi accertati che il crollo sia limitato al locale in cui ci si trova, uscire ordinatamente ed allontanarsi dal locale interessato al crollo,

segnalando la situazione di emergenza.

 Qualora il crollo abbia interessato più locali o l’intero edificio, restare in attesa e solo al suono del segnale di evacuazione lasciare ordinatamente il locale e l’edificio

(22)

22

 Nel caso in cui non venga ordinata l’evacuazione, attendere i soccorsi esterni.

Come intervenire

 Avvisati della situazione, gli Addetti antincendio, senza mettere a rischio la loro incolumità, si accerteranno con cautela che le vie d’esodo siano integre e fruibili comunicandone l’esito al Responsabile dell’Emergenza per la decisione di evacuare l’edificio.

TROMBA D’ARIA

Cosa fare Al chiuso:

 Alle prime manifestazioni della formazione di una tromba d’aria cercate di evitare di restare in zone aperte come terrazzi, scale esterne e balconate.

 Trovandosi all’interno di un ambiente chiuso, porsi lontano dalle finestre o dalle porte curando che le stesse restino chiuse;

 Ricordarsi di non sostare al centro dell’ambiente in cui ci si trova ma raggrupparsi in prossimità delle pareti perimetrali o degli angoli, lontani da armadi e scaffalature;

IN CASO DI EVACUAZIONE:

 Cessato il pericolo, prima di uscire dall’edificio accertarsi che l’ambiente esterno e le vie di esodo siano prive di elementi sospesi o in procinto di cadere;

All’aperto:

 Se ci si trova in giardino o nel cortile rientrare immediatamente nell’edificio.

 Se ci si trova all’aperto (anche in uscita didattica) e nelle vicinanze ci sono fabbricati di solida costruzione cercare ricovero negli stessi e restare in attesa che l’evento sia terminato;

 Se ci si trova all’aperto e non è possibile il ricovero in un edificio cercare un riparo dietro muretti o, se presenti, in fossati e buche.

 Se ci si trova all’aperto cercare di restare lontani da alberi di alto fusto e da pali e linee elettriche.

MALORE ED INFORTUNIO (EMERGENZA SANITARIA)

Cosa fare

Occorre agire sempre con calma ed imporre la calma e l’ordine a tutti, evitando assembramenti intorno all’infortunato. Chi è presente sul luogo dell’incidente deve chiamare l’Addetto al Primo Soccorso più vicino. L’Addetto al Primo Soccorso deve:

 esaminare il luogo dove giace l’infortunato al fine di escludere la presenza di ulteriori pericoli e di comprendere le cause e il meccanismo dell’evento lesivo;

 valutare lo stato generale dell’infortunato ed il presumibile danno subito, con particolare attenzione a: stato di coscienza, battito cardiaco, respirazione e presenza di lesioni visibili (ferita, frattura, ustione, emorragia);

 Accertare ed eliminare immediatamente, quando possibile le cause dell’infortunio, evitando in ogni caso di mettere a repentaglio la propria incolumità;

 Caso A: grave e urgente, avvisare il soccorso pubblico di emergenza (118);

 Caso B: né grave né urgente, accompagnare l’infortunato al Pronto Soccorso;

 Caso C: lieve, prestare le cure a scuola.

 Valutare la presenza di ferite e, se possibile, intervenire utilizzando il contenuto del pacchetto di medicazione.

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 Porre, con le dovute precauzioni l’infortunato nella posizione più idonea evitando, se non strettamente necessario, di spostarlo dal luogo dell’infortunio;

 Se si sospettano fratture, lesioni della colonna vertebrale o trauma cranico, evitare di muovere l’infortunato;

 Se ci sono emorragie, comprimere la ferita con bende o fazzoletti;

 Allentare o slacciare eventuali indumenti che rendono difficoltosa la respirazione dell’infortunato;

 Rassicurare l’infortunato con parole ed atteggiamenti tranquillizzanti;

Cosa non fare

 non spostare l’infortunato nell’ipotesi di caduta rovinosa per terra dello stesso; se lo spostamento si rende necessario, eseguire la manovra con estrema cautela ed avendo cura di non piegare né sottoporre a trazione la colonna vertebrale;

 non somministrare farmaci se non a seguito di esplicita richiesta dell’infortunato in relazione a patologie allo stesso ben note;

 in caso di assenza di coscienza, non somministrare bevande di alcun tipo alla persona incosciente – che andrà lasciata in posizione distesa – e non tentare di farla rinvenire con altri mezzi;

 non tentare di ricomporre fratture o lussazioni;

 non tentare di togliere corpi estranei da qualsiasi parte del corpo, ad eccezione di quelli eventualmente presenti nel cavo orale e facilmente rimuovibili;

 non rompere, in caso di ustioni estese, le eventuali bolle cutanee.

ATTENZIONE!

In questa situazione non è prevista l’evacuazione

ALLUVIONE - ALLAGAMENTO

Cosa fare

 Spostarsi subito, ma con calma, dai piani bassi a quelli alti.

 L’energia elettrica dovrà essere interrotta dal quadro generale dai preposti all’inertizzazione.

 Non cercare di attraversare ambienti interessati dall’ acqua, se non si conosce perfettamente il luogo, la profondità dell’acqua stessa e l’esistenza, nell’ambiente di pozzetti, fosse e depressioni.

 Non allontanarsi mai dall’edificio quando la zona circostante è completamente invasa dalle acque alluvionali per non incorrere nel rischio di trascinamento violento da parte delle stesse.

 Attendere pazientemente l’intervento dei soccorritori segnalando la posizione e i luoghi in cui si sosta.

 Evitare di permanere in ambienti con presenza di apparecchiature elettriche, specialmente se interessati dalle acque alluvionali.

 Restare a disposizione, senza intralciare, per collaborare all’eventuale

allontanamento dei valori, dei documenti o degli oggetti delicati o preziosi coinvolti nell’allagamento.

ATTENZIONE!

In questa situazione non è prevista l’evacuazione

NUBE TOSSICA

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24

Cosa fare

 Rifugiarsi o restare al chiuso senza allontanarsi dall’aula o dai locali di lavoro.

 Chiudere immediatamente porte e finestre, sigillare gli infissi con scotch o stracci bagnati e disattivare eventuali sistemi di condizionamento e ventilazione.

 Stendersi sul pavimento.

 Respirare ponendo un panno, fazzoletto o straccio bagnato sul naso e la bocca,

 Predisporre l’immediato spostamento dai locali interrati e seminterrati, ove possibile allontanare le classi ed il personale spostandoli dai piani bassi ai piani superiori.

 Non intasare le linee telefoniche: lasciare libere le linee per le comunicazioni d’emergenza.

Rimanere in attesa di istruzioni sintonizzando una radio o utilizzando uno smartphone sulla frequenza di una rete pubblica nazionale.

 È tassativamente vietato far uscire chiunque dall’istituto.

ATTENZIONE!

In questa situazione non è prevista l’evacuazione

ESPLOSIONI ATTENTATI E SOMMOSSE ESTERNE

Cosa fare

 Non abbandonare l’edificio e non affacciarsi alle finestre per curiosare;

 Spostarsi dalle parti del locale che si trovano vicino alle finestre o porte esterne o che stiano sotto oggetti sospesi e concentrarsi in zone più sicure;

 Mantenere la calma e non condizionare il comportamento altrui con isterismi ed urla;

 Tranquillizzare chi si trova in stato di maggiore agitazione;

 Attendere le ulteriori istruzioni che verranno fornite dagli Addetti all’emergenze o tramite le apposite segnalazioni sonore.

ATTENZIONE!

In questa situazione non è prevista l’evacuazione

MINACCIA ARMATA O PRESENZA DI SQUILIBRATO

Cosa fare

 Non abbandonare il proprio posto e non affacciarsi alle porte del locale per curiosare all’esterno;

 Restare ciascuno al proprio posto e con la testa china se la minaccia è diretta;

 Non concentrarsi tutti nello stesso punto per non offrire maggiore possibilità ad azioni di offesa fisica;

 Non contestare con i propri comportamenti le azioni compiute dallo squilibrato;

 Mantenere la calma ed il controllo delle proprie azioni per offese ricevute e non deridere i comportamenti squilibrati del folle;

 Qualsiasi azione e/o movimento deve essere seguito con naturalezza e con calma (nessuna azione che possa apparire furtiva, nessun movimento che possa apparire fuga o una reazione di difesa);

 Se la minaccia non è diretta e si è certi delle azioni attive di contrasto delle Forze di Polizia, porsi seduti o distesi per terra ed attender ulteriori istruzioni.

ATTENZIONE!

In questa situazione non è prevista l’evacuazione

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PRESENZA DI OGGETTI SOSPETTI

Cosa fare

In presenza di oggetti sospetti (borse, pacchi-sacche, ecc.) rinvenuti nei locali di lavoro a seguito anche di avviso telefonico anonimo, il personale si atterrà alle seguenti regole:

 Avvisare immediatamente il Responsabile delle emergenze, fornendo le indicazioni sull’entità, ubicazione e natura dell’oggetto rinvenuto;

 Non toccare o aprire alcun oggetto sospetto;

 Riferire dettagliatamente i particolari di eventuali telefonate minatorie;

 Restare lontani dal luogo in cui si trova l’oggetto;

 Attendere le ulteriori istruzioni che verranno fornite dal Responsabile dell’emergenza o, dopo l’allarme, procedere all’evacuazione.

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2. SEGNALAZIONI DI EMERGENZA.

Nel caso in cui si renda necessario evacuare lo, stabile, l’ordine di evacuazione generale viene impartito dal PRESIDE o dal Responsabile di Plesso mediamente l’apposito segnale di allarme. In caso di loro assenza procederà il Responsabile delle emergenze.

Qualora l’impianto di segnalazione acustica dovesse risultare in avaria o non ne fosse possibile l’utilizzo, l’ordine di evacuazione verrà segnalato con trombe acustiche ad aria ripetute nei vari settori dal personale ATA.

 ALLARME EVACUAZIONE: sirena di allarme

 CESSATO ALLARME: Spegnimento sirena di allarme + tre suoni intermittenti della campanella.

(In mancanza di energia elettrica i segnali verranno emanati con fischietto o megafono)

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3. ISTRUZIONI IN CASO DI EMERGENZA.

Istruzioni per tutto il personale a) Segnalazione di pericolo.

Chiunque si accorga di un qualsiasi fatto anomalo dal quale possa desumersi l’imminenza di un pericolo

deve avvertire/telefonare al Responsabile delle Emergenze segnalando:

 la natura dell’emergenza;

 il luogo interessato;

 l’eventuale presenza di infortunati;

 il proprio nome.

- in caso di principio di incendio, deve avvertire l’Addetto antincendio più vicino;

- in caso di emergenza medica, deve avvertire l‘Addetto al Primo Soccorso più vicino.

b) Intervento di emergenza

I dipendenti presenti all’insorgere del pericolo possono tentare un intervento di emergenza, ma solo qualora, siano in grado di compierlo e possano farlo a condizione che non vi siano rischi per la propria ed altrui incolumità.

Ciascun dipendente può:

 in caso di principio di incendio, in attesa dell’intervento degli addetti, cercare, se è stato a ciò appositamente addestrato, di spegnere le fiamme con l’estintore più vicino;

 in caso di emergenza medica, se il malore o l’infortunio è lieve, prestare le prime cure del caso seguendo le istruzioni contenute nei pacchetti di medicazione.

 ove vi sia la certezza di un pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, allontanarsi – anche in assenza di un formale ordine di evacuazione – dal proprio posto di lavoro.

c) Modalità di evacuazione.

Vedi Piano di Evacuazione

(28)

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Istruzioni per il Responsabile delle emergenze

Il Responsabile delle emergenze è responsabile dell’utilizzo di tutti gli addetti all’emergenza disponibili e, sulla base delle presenze giornaliere, valuta gli opportuni adattamenti nell’utilizzo degli stessi per far fronte ad eventuali situazioni di emergenza.

In particolare:

- in caso di manifesta evidenza della situazione di pericolo provvede affinché gli Addetti all’emergenza (sanitaria e/o antincendio) più vicini alla zona sotto allarme si rechino con la massima tempestività a verificare l’esistenza e l’entità del pericolo;

- avvisa immediatamente, una volta accertato che non si tratta di un falso allarme, il Preside o il responsabile di plesso dell’emergenza, al fine di consentirgli di valutare l’opportunità di chiamare i servizi di pubblico soccorso e di ordinare o meno l’evacuazione dello stabile.

- allerta gli altri Addetti all’emergenza;

- avvisa le persone che ritiene possano essere coinvolte da eventuali sviluppi dell’evento e le fa allontanare scegliendo il percorso preferenziale, anche in difformità da quello previsto dal piano generale di evacuazione.

- Se l’intervento ha successo, il Responsabile delle Emergenze comunica al Preside che l’allarme è rientrato. In caso contrario quest’ultimo, sentito il Responsabile delle Emergenze, ordina - qualora non sia già stata disposta - l’evacuazione ed attiva la procedura di chiamata dei servizi di pubblico soccorso.

- Nei casi di particolare urgenza è lo stesso Responsabile delle Emergenze richiedere all’addetto alle comunicazioni di attivare la procedura di chiamata dei servizi di pubblico soccorso, riferendo successivamente al Preside.

- in caso di evacuazione dell’Istituto si accerta – tramite gli Addetti Evacuazione e salvataggio, a ciò espressamente designati – che dopo l’abbandono dei locali nessuno sia rimasto nell’edificio stabilendo gli opportuni contatti con i titolari delle Unità operative allo scopo di individuare i dipendenti presenti in servizio eventualmente mancanti all’appello. Si accerta altresì che nessuno vi rientri se non dopo che sia stata dichiarata cessata l’emergenza. All’arrivo dei servizi di pubblico soccorso si assicura che vengano fornite ai responsabili degli stessi tutte le informazioni necessarie all’intervento, con particolare riguardo alla presenza (certa o presunta) di persone all’interno dello stabile, se del caso rendendo disponibile la planimetria dell’edificio e fornendo le altre informazioni richieste.

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Istruzioni per gli Addetti all’emergenza: Preposti, Addetti antincendio, Addetti primo soccorso, Addetti evacuazione e salvataggio.

a) incendio o pericolo generico accertato.

A seguito della segnalazione di pericolo, uno o più addetti all’emergenza, per la libertà di azione data dal proprio incarico o su disposizione del Responsabile delle Emergenze, si reca con la massima tempestività a verificare l’esistenza e l’entità del pericolo.

In caso di emergenza sanitaria, gli addetti al primo soccorso, intervengono come segue:

 Caso A: grave e urgente, avvisare il soccorso pubblico di emergenza (118);

 Caso B: ne grave ne urgente, accompagnare l’infortunato al Pronto Soccorso;

 Caso C: lieve, prestare le cure a scuola.

Seguire le procedure indicate nella tipologia di emergenza “malore o infortunio”.

In caso di incendio, gli addetti antincendio, recatisi sul luogo dell’evento, intervengono per fronteggiare o controllare il pericolo con i mezzi a disposizione (estintori o idranti), senza comunque esporre la propria incolumità personale.

Le modalità d’intervento sono le seguenti:

azionare l’estintore ad una distanza dalla fiamma tale da consentire di colpire il focolaio con la massima efficacia del getto, compatibilmente con l’intensità del calore emanato dalla fiamma stessa;

dirigere il getto dell’agente estinguente alla base della fiamma;

agire in progressione iniziando a dirigere il getto sulle fiamme più vicine per poi proseguire verso quelle più distanti;

durante l’erogazione muovere leggermente a ventaglio l’estintore;

se trattasi di incendio di liquido, operare in modo che il getto non causi proiezione del liquido che brucia al di fuori del recipiente: ciò potrebbe causare la propagazione dell’incendio;

operare sempre sopravvento rispetto al focolaio;

in caso di contemporaneo impiego di due o più estintori gli operatori non devono mai operare da posizione contrapposta ma muoversi preferibilmente verso una unica direzione, o operare da posizioni che formino un angolo rispetto al fuoco non superiore a 90° in modo tale da non proiettare parti calde, fiamme o frammenti del materiale che brucia contro gli altri operatori;

evitare di procedere su terreno cosparso di sostanze facilmente combustibili;

operare a giusta distanza di sicurezza, esaminando quali potrebbero essere gli sviluppi dell’incendio ed il percorso di propagazione più probabile delle fiamme;

procedere verso il focolaio di incendio assumendo una posizione il più bassa possibile per sfuggire all’azione nociva dei fumi;

prima di abbandonare il luogo dell’incendio verificare che il focolaio sia effettivamente spento e sia esclusa la possibilità di riaccensione.

b) Evacuazione d’emergenza.

Vedi Piano di Evacuazione

c) Intervento dei servizi di pubblico soccorso.

In caso di richiesta di intervento dei servizi di pubblico soccorso, il Responsabile delle Emergenze e degli Addetti alle emergenze forniscono ai soccorritori tutte le informazioni

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necessarie per l’intervento (ubicazione degli idranti, degli estintori, degli interruttori generale dell’energia elettrica, delle uscite di sicurezza, etc.), rendendo disponibile, se nel caso, la planimetria dell’edificio allegata al piano di emergenza.

d) Assistenza ai disabili in caso di evacuazione.

L’evacuazione di portatori di handicap eventualmente presenti nello stabilimento sarà agevolata quanto più possibile dal personale addetto evacuazione e salvataggio e verrà utilizzata la sedia di evacuazione nel caso il portatore di handicap si trovi ai piani superiori.

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Istruzioni per gli addetti alle comunicazioni

Evento Chi Chiamare N° telef.

Attentato, Ordine Pubblico Carabinieri Polizia di Stato

112 - 113 Incendio, esplosione, crollo, allagamento Vigili del Fuoco 115

Infortunio, malore Pronto soccorso 118

1. Alla risposta comunicare in maniera chiara il seguente messaggio:

a. Cognome, nome e qualifica b. Nome e indirizzo del complesso c. Situato ……….

d. Ingresso principale in ………

e. Ingresso di servizio………

f. Passo carrabile………

g. Motivo della chiamata – descrizione sintetica dell’evento e della situazione (dimensioni dell’edificio e piano dove si è verificato l’incidente), eventuale presenza e numero di feriti.

2. Non interrompere la comunicazione finché l’operatore che ha ricevuto la chiamata non avrà ripetuto l’indirizzo esatto del luogo dell’incidente.

(32)

32

SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1° GRADO

GALILEO GALILEI”

con indirizzo musicale Ministeriale Via R. Fucini, n. 3 - 57023 Cecina tel. e fax 0586 680479 Sito web: www.mediagalilei.edu.it - codice meccanografico LIMM063002 e mail: [email protected] - e-mail posta certificata: [email protected]

Codice Fiscale 80015360490 - Codice IPA UFAWE1

Piano di Evacuazione

D.M. 26.08.92, art.12 comma 0

Si riporta di seguito le norme comportamentali che tutti indistintamente, lavoratori, studenti e personale ausiliario devono scrupolosamente seguire.

Periodicamente dovranno essere effettuate prove di evacuazione (2 l'anno).

Le procedure previste dal presente piano possono considerarsi valide per tutti i possibili rischi quali terremoto, incendio, calamità naturali in genere, pertanto tutti gli occupanti l'istituto scolastico, affinché il piano abbia la sua efficacia, dovranno attenersi alle seguenti regole comportamentali.

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Comportamenti idonei del

RESPONSABILE DELL’EVACUAZIONE DI EMERGENZA

Alla segnalazione di una SITUAZIONE DI EMERGENZA comunicata verbalmente o telefonicamente, il Responsabile dell’Emergenza dovrà:

 Recarsi nel luogo dell’incidente per valutare la situazione;

 Attivare gli Addetti alle emergenze coordinandone l’azione;

 Valutare la necessità di chiamare soccorsi esterni (Vigili del fuoco, Pronto soccorso Protezione civile, Forze dell’ordine ecc.);

 Disporre (o effettuare o verificare che sia stata fatta) la chiamata dei mezzi di soccorso esterni, qualora necessaria;

 Valutare il rischio di impatto sull’ambiente esterno e decidere se informare e coinvolgere altri Enti esterni (Protezione Civile, Questura, Prefettura, Vigilanza urbana ecc.);

 All’arrivo dei soccorsi, mettersi a loro disposizione per fornire le informazioni necessarie all’intervento; planimetrie dei luoghi, rischi specifici, dislocazione dei mezzi di intervento aziendali, delle fonti di energia ed approvvigionamento idrico;

 Valutare se il rischio per il personale presente richiede l’evacuazione dell’edificio, nel qual caso avvertire il Dirigente o il Responsabile di sede che darà apposita disposizione all’addetto alla diffusione del segnale.

 In caso di evacuazione, portarsi nel punto di raccolta ed attendere la ricezione dei moduli di evacuazione;

 Accertarsi, attraverso i moduli di evacuazione, che tutte le persone presenti siano state evacuate; in caso vi siano dispersi, coordinarne la ricerca ed il soccorso;

 Comunicare la fine dell’emergenza;

 Redigere un rapporto particolareggiato sull’accaduto.

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Comportamenti idonei degli

ADDETTI ANTINCENDIO E ADDETTI ALL’INERTIZZAZIONE DELL’ISTITUTO

Alla segnalazione di una SITUAZIONE DI EMERGENZA

 Gli Addetti Antincendio, avvisati della situazione, si recheranno immediatamente nella zona interessata dall’emergenza, con l’attrezzatura prevista per effettuare l’intervento di competenza, conformemente all’addestramento e alle altre istruzioni ricevute.

 Se ci sono persone in pericolo, provvederanno immediatamente al loro soccorso, senza correre rischi per la propria l’incolumità e quella di altri;

 Se la situazione lo richiede, si attiveranno per la chiamata ai Vigili del Fuoco (Tel.

115), avendo avvertito il dirigente e/o il responsabile di sede;

 Controlleranno che nessuno sia rimasto bloccato nell’ascensore;

 Gli Addetti all’inertizzazione dell’istituto, in base al tipo di emergenza e in base alle indicazioni ricevute dal Responsabile, interromperanno le alimentazioni delle varie utenze (elettricità, gas, acqua).

 Resteranno in contatto con il Responsabile dell’emergenza informandolo sulla situazione in atto e sui possibili sviluppi, anche per valutare la necessità di evacuare l’edificio.

Al suono del segnale di ALLARME EVACUAZIONE

 Attenderanno il benestare da parte del Responsabile dell’emergenza, dopodiché abbandoneranno l’edificio recandosi nel punto di raccolta al quale è destinato.

 In caso di incompleta evacuazione, informati dal Responsabile dell’emergenza che all’appello risultano persone assenti, dovranno cercare di individuarli e metterli al sicuro, senza mettere in pericolo se stessi o altri.

Comportamenti idonei degli ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO

Alla segnalazione di una SITUAZIONE DI EMERGENZA

 Gli addetti al Primo soccorso, avvisati della situazione, dovranno recarsi sul luogo dell’incidente, per fornire agli eventuali infortunati i primi soccorsi ed attivare, se necessario, la chiamata al soccorso pubblico d’emergenza (Tel. 118), restando poi a disposizione del Responsabile dell’emergenza per eventuali esigenze.

Al suono del segnale di ALLARME EVACUAZIONE

 Il personale della squadra di pronto soccorso, se non impegnato altrimenti, abbandonerà l’edificio recandosi nella zona sicura alla quale è destinato.

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