Università degli studi di Pisa Premesse Generali
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PREMESSE GENERALI
Questo documento non costituisce una sorta di manuale d’ uso di STAR-CCM+ : ciò che si propone è di riferire quali sono i settaggi compiuti in tutto l’ arco di sviluppo dei casi affrontati alla luce delle peculiarità del programma, delle risorse a disposizione ( potenza e tempi di calcolo dell’ elaboratore ) e delle capacità di chi lo ha adoperato. A tali propositi vale la pena rammentare le seguenti annotazioni:
• Il tipo di elaboratore utilizzato ha le seguenti caratteristiche: processore intel core2 2133 Mhz, 2 GB DDR2 RAM.
Si è quindi cercato di spingersi al limite delle potenzialità del calcolatore in modo da poter sfruttare il più possibile le capacità del programma in uso;
• Il successo o il fallimento di una simulazione fluidodinamica dipende non solo dalle capacità del codice di calcolo ma anche dai dati in ingresso in termini di geometria sia del modello che del dominio di flusso, proprietà del flusso, condizioni al contorno e parametri utilizzati per il controllo della soluzione. E’ indiscutibile il fatto che esista un legame diretto tra la qualità della superficie da analizzare e la mesh risultante. Qualunque manuale di CFD raccomanda che l’ utente abbia una conoscenza in merito a ciò che rende una superficie “buona” per essere meshata, sappia quali parti dell’ oggetto da meshare occorra semplificare se non addirittura quali parti eliminare e conosca la natura e la gravità dei difetti che riducono la qualità della mesh. Lo sviluppo della geometria è stata fatta provando e riprovando a cambiare quanti più parametri possibile in modo da apprezzare il loro “indice” di influenza sui risultati ottenuti, in modo da ottenere le combinazioni più opportune. L’ ottica con cui ci si è mossi è stata quella di ricreare la superficie esterna del modello la più fedele possibile a quella di partenza;