Capitolo 2
M
ETODOLOGIEIl lavoro svolto per la tesi è stato realizzato attraverso un approccio multidisciplinare basato sull’integrazione di dati derivanti da analisi di carattere stratigrafico-sedimentologico, paleontologico e biostratigrafico. Tale studio è stato effettuato sulla successione messiniana affiorante nella cava Marmolaio, ubicata nel comune di Castellina Marittima, in provincia di Pisa. La successione affiorante, costituita da un’ alternanza ciclica di bancate metriche di gesso e livelli di argilla, è stata investigata innanzitutto attraverso la misurazione diretta degli spessori delle litologie presenti e la successiva descrizione delle strutture e delle variazioni litologiche osservabili. In seguito, la sezione è stata ricostruita in dettaglio con l’ausilio del software Corel Draw versione 12. All’interno della successione sono stati individuati due orizzonti fossiliferi caratterizzati da un elevato contenuto di resti di pesci fossili; dai due livelli di argilla sono stati estratti in totale 69 esemplari. Per ogni livello argilloso presente sono stati inoltre raccolti dei campioni per le ulteriori indagini micropaleontologiche. Ogni campione di argilla è stato preparato in laboratorio pesando una quantità pari a 150 g di sedimento che successivamente è stato trattato in soluzione di H2O e
H2O2 a 130 volumi. Per alcuni campioni è stata necessaria una bollitura nella stessa soluzione per
riuscire a separare la frazione argillosa dai microfossili. Il sedimento è stato poi setacciato tramite una maglia di 0,5 mm e fatto asciugare in forno a 100° C per circa 20 minuti. Il residuo ottenuto è stato successivamente sottoposto al procedimento del picking, che ha permesso di prelevare numerosi ostracodi, foraminiferi, briozoi, un otolite, scaglie di pesce, pirite ed altri resti fossili. Si è proceduto quindi con la classificazione e determinazione a livello specifico (quando possibile) degli individui rinvenuti (precedentemente sistemati in slides), tramite microscopio ottico a luce riflessa, per fini classificativi, e microscopio ottico a luce trasmessa, per meglio identificare le impronte muscolari.
La distribuzione numerica dei taxa riconosciuti è stata successivamente convertita in valori percentuali, i quali sono stati inseriti in una tabella semi-quantitativa, realizzata con l’ausilio del programma Excel della Microsoft; le specie presenti in numero >20 sono indicate come “frequenti” (simbolo F), quelle presenti in numero compreso tra 10 e 20 sono indicate come “comuni” (simbolo C), mentre quelle presenti in numero <10 sono indicate come “rare” (simbolo R).
Per il livello calcareo al top della successione sono state realizzate , due sezioni sottili presso il Dipartimento di scienze della Terra di Pisa, al fine di osservare e descrivere le caratteristiche litologiche e gli ulteriori microfossili presenti.
Per quanto riguarda l’analisi sistematica degli ittioliti, gli esemplari prelevati sono stati osservati al microscopio ottico a luce riflessa per una dettagliata descrizione dei principali caratteri osteologici (principalmente gli elementi ossei del capo e del complesso uro-terminale); il mediocre stato di conservazione e la frammentarietà non ha permesso la misura dei principali caratteri morfometrici, e meristici (quali numero di vertebre totali e caudali, coste, raggi delle pinne pari e impari). L’inquadramento sistematico dei reperti è avvenuto tramite una dettagliata analisi comparativa dei dati ottenuti con i dati relativi alla bibliografia sull’argomento.