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o potenziamento ospedali di comunità come strutture intermedie che facciano da ponte tra l’assistenza ospedaliera e quella domiciliare

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Academic year: 2021

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Analisi

Si è svolta questa mattina presso le Commissioni Sanità di Camera e Senato l’audizione del Ministro Speranza in merito alle linee programmatiche del suo Ministero.

Il Ministro, prima di enunciare gli obiettivi e le misure da realizzare nel corso della legislatura, ha voluto soffermarsi brevemente sugli eventi più recenti connessi ai vaccini anti-COVID.

Ha pertanto sottolineato come il ritiro momentaneo del vaccino di AstraZeneca non incrini la fiducia che il Paese ripone in questa arma e ha promesso che la campagna vaccinale non ne sarà minimamente intaccata, visto anche l’imminente arrivo di consistenti dosi di vaccino nelle prossime settimane. Ha poi ripercorso le tappe che hanno portato alla sospensione precauzionale del siero di AstraZeneca, augurandosi che già a partire da domani arrivino risposte confortanti.

Successivamente, sempre in relazione all’attualità, il Ministro ha dichiarato di star lavorando a due nuovi interventi normativi che riguardano il potenziamento della centralità degli infermieri e delle farmacie e nella campagna vaccinale.

Di seguito, i cinque assi attorno a cui deve ruotare il nuovo progetto di riforma sanitaria da realizzare nei prossimi anni:

1. Potenziamento servizi di assistenza territoriale: ricostruire la sanità del territorio e l’esigibilità dei Lea in tutte le Regioni:

o definizione più puntuale degli standard di personale e superamento tetti di personale;

o facilitazione all’uso delle cure per gli assistiti;

o rafforzamento cure domiciliari attraverso la costruzione di case di comunità che fungano da presidi primari sul territorio per soddisfare le più piccole esigenze quotidiane: esami, ecografie, elettrocardiogrammi, supporti per la gravidanza o la violenza domestica;

o potenziamento ospedali di comunità come strutture intermedie che facciano da ponte tra l’assistenza ospedaliera e quella domiciliare;

o raggiungimento degli strati più poveri della società molto spesso esclusi dall’assistenza sanitaria, costruendo ad esempio degli appositi centri territoriali nelle zone più disagiate del nostro territorio e rifornendole di team multidisciplinari.

2. Approccio one-health: legare insieme salute, ambiente e clima come parte di un unico concetto di benessere;

3. Riorganizzazione della rete ospedaliera: designare l’ospedale come luogo riservato alle emergenze acute, post-acute e riabilitative;

4. Investire sulla sanità digitale: innovare il comparto della salute e sfruttare le novità tecnologiche per migliorare la condizione e il monitoraggio dei pazienti grazie alla enorme mole di dati prodotti dal SSN;

5. Espansione dell’ecosistema dell’innovazione in salute: ottimizzare tutto l’ecosistema che ruota intorno al comparto salute, compreso il mondo della ricerca e della sperimentazione.

Accanto a questi cinque assi, il Ministro ha poi fatto delle considerazioni specifiche sul personale medico: ritiene infatti necessario migliorare i processi di presa in carico e

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continuità assistenziale, valorizzare il personale e il capitale umano e ampliare le borse di specializzazione in medicina per i neolaureati.

Q&A

On. Novelli (FI): si è schierato in difesa degli infermieri per i quali devono essere trovate soluzioni per valorizzare la loro professione, risolvere il problema del sottopagamento e introdurre la possibilità di svolgere la professione extramoenia.

On. Bagnasco (FI): ha chiesto che gli addetti alle vaccinazioni siano coperti dalle responsabilità penali connesse alla vaccinazione. Ha sollecitato il Ministro a sottrarre i brevetti per i vaccini dalla logica spietata del mercato. Ha infine aggiunto la necessità di garantire indennizzi per i pazienti delle vittime da vaccinazione e imporre la vaccinazione obbligatoria del personale medico.

On. Zaffini (FdI): ha chiesto che si introduca una clausola per tutelare gli addetti alle vaccinazioni in caso di eventi avversi e se esiste la possibilità di ottenere i dati di farmacovigilanza del Regno Unito in merito alla vaccinazione con AstraZeneca. Ha poi sostenuto la necessità di aumentare il numero di tamponi e di avere chiarimenti sullo stato di avanzamento dell’organizzazione del G20 Salute a Roma.

On. D’Arrando (M5S): ha chiesto un chiarimento sulle case di comunità che sembrano avere le medesime funzioni delle case della salute, chiedendosi se non fosse quindi necessario ripensare queste ultime visto che l’esperimento in passato non ha funzionato. Ha quindi spinto per una maggiore linea socio-sanitaria da dare al SSN del futuro e verso l’introduzione del budget di salute nel PNRR.

Sen. Boldrini (PD): ha richiesto lo scudo penale per i vaccinatori e ha posto l’accento sulla necessità dello psicologo delle cure primarie. Ha suggerito la possibilità di utilizzare anche le ostetriche per le vaccinazioni e di creare maggiore cooperazione tra il sistema ARPA e gli enti di ricerca ambientale.

Sen. Binetti (FI): ha invitato a considerare prioritari alcuni elementi non presenti nelle linee programmatiche quali le cure palliative e l’autismo.

Sen. Rizzotti (FI): ha invitato a considerare prioritari alcuni elementi non presenti nelle linee programmatiche quali i disturbi alimentari e la stabilizzazione del personale Agenas.

On. Carnevali (PD): ha chiesto quali siano le tempistiche del vaccino Curevac e di implementare da subito un piano sulla neuropsichiatria infantile. Ha poi domandato perché non siano state inserite nel PNRR risorse per le borse di specializzazione in medicina.

Replica Ministro Speranza

Nella sua replica il Ministro ha avuto tempo solo per toccare in maniera molto generale le questioni sollevate dai deputati e dai senatori:

Protezione personale sanitario: ha confermato la volontà di tutelare da responsabilità penali i soggetti vaccinatori e sarebbe già in corso un’interlocuzione per agire a livello normativo.

Valutazione esiti: ha dichiarato che il programma valutazione esiti, al momento gestito da Agenas, andrà potenziato e migliorato.

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Assistenza territoriale e case di comunità: ha illustrato la differenza tra case della salute e case di comunità che consisterebbe nel fatto che le case di comunità comprenderebbero anche funzioni legate all’assistenza sociale e non solo sanitaria (compresi ad esempio i consultori) e garantirebbero quindi una realtà ed olistica presa in carico del cittadino.

PNRR: ha rilevato che il Piano rimarrà essenzialmente lo stesso ma che proverà ad aumentare le risorse per l’assistenza territoriale. Ha poi ribadito che il PNRR non potrà contenere tutte le riforme possibili ma sarà uno strumento fondamentale per realizzare una parte del progetto di riorganizzazione sanitaria.

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