3 - CENNI SUI PRINCIPALI DISPOSITIVI BASATI SULLE GIUNZIONI p-n
Il diodo come raddrizzatore
Un semiconduttore contenente una giunzione p-n, come elemento di un circuito elettronico si chiama diodo e viene indicato con il simbolo
La sua capacità di far passare la corrente in un solo verso è utilizzata per realizzare un
raddrizzatore, cioè un dispositivo che trasforma la corrente alternata (c. a.) in corrente continua.
Con un solo diodo si può realizzare il raddrizzatore a una semionda mostrato nella Figura qui sotto.
La tensione di uscita non è mai negativa, ma per metà del tempo è nulla. Per migliorare l’efficienza si usa il raddrizzatore a ponte riportato qui sotto. Quando il terminale di sinistra è + e quello di destra è -, la corrente scorre lungo la linea rossa, attraversa il carico o la batteria da ricaricare (non mostrate) e torna al generatore di c. a. attraverso il percorso blu. Il terminale alto è + e quello basso è -.
Nella semionda in cui il terminale di sinistra del ponte è - e quello di destra è + (Figura qui sotto) la corrente scorre lungo la linea rossa, attraversa il carico o la batteria (non mostrate) dal + al - e torna al generatore di c. a. attraverso il percorso blu. Il terminale alto anche questa volta è + e quello basso è -.
Quindi il terminale di uscita in alto è sempre positivo, durante entrambe le semionde della c. a. in ingresso. La tensione in uscita è mostrata in Figura.
Le foto mostrano come si presenta un singolo diodo a semiconduttore e un ponte di diodi.
Infine, per evitare che la tensione raddrizzata abbia l’aspetto della Figura in alto, si può aggiungere un filtro integratore costituito da un condensatore e una resistenza, come nella Figura sotto.
La costante di tempo di integrazione è
€
τ= R1C1.
I GENERATORI DIPENDENTI
La retta di carico
Supponiamo che A sia un dispositivo non lineare in serie a una resistenza di carico R, polarizzato esternamente da E.
iD = corrente totale vD = tensione totale ID = corrente d.c. VD = tensione d.c.
id = corrente a.c. vd = tensione a.c. . iD = ID + id delle
La funzione
non nota analiticamente, viene graficata insieme alla retta di carico (load line) data dalla legge di Ohm
L'intersezione con la curva fornisce il punto di lavoro del dispositivo A, ovvero corrente e tensione di funzionamento.
Supponiamo ora di poter variare la caratteristica I-V del dispositivo non lineare mediante una polarizzazione esterna
come in Figura, ottenendo così una famiglia di curve
( )
D Df v i =
A
D D
R v i
E = +
( )
T D( )
TD
f I V g I
I = =
dove ora la corrente ID e quindi VD, sono controllati dalla corrente IT
Nel caso in figura, una variazione di 0.05 (= 0.10-0.05) mA in iT
porta ad una variazione di 4 (=10-6) mA in iD fi amplificazione = 4/0.05 = 80.
Se poi
€
∆I
D/ ∆I
T= cost
avremo un'amplificazione fedele;Se, infine, variando opportunamente iT possiamo variare iD fra 0 e E/R, avremo un commutatore elettronico che funzionerà come un relé, che è un commutatore
elettromeccanico: un generatore dipendente ON/OFF. Quando I1 circola nella bobina, il campo magnetico chiude il circuito e circola anche I2.
IL TRANSISTORE BIPOLARE A GIUNZIONE
Consideriamo una giunzione polarizzata inversa. La corrente inversa dipende solo dalla generazione di carica vicino, o entro, la regione di svuotamento, ed e’ pertanto indipendente da Vr mentre dipende
linearmente, p.e., da una generazione ottica, come nel fotodiodo (primo e secondo pannello in Figura).
In modo analogo possiamo pensare di iniettare idealmente delle lacune nella regione di svuotamento per controllare Ir indipendentemente dal valore di Vr – e pertanto della resistenza di carico RL fi tale dispositivo sarebbe una buona approssimazione di un generatore di corrente.
Una giunzione p+-n e’ un iniettore di lacune, come abbiamo gia’ visto, quando e’ polarizzato direttamente. Se ora consideriamo una struttura p+- n-p, quando la giunzione p+-n, di emettitore, e’ polarizzata direttamente, inietta lacune nella regione n.
La Figura a sinistra è lo schema di un transistore p-n-p nella configurazione a base comune. Di seguito è mostrato il suo funzionamento.
p n p n
p+ n p
Le lacune iniettate da E attraversano velocemente la giunzione diretta EB e vengono accelerate dalla pol. inversa di BC verso C. Quindi la corrente di collettore IC e’ indipendente da tale pol., mentre dipende dalla
corrente di lacune iniettata dall’emettitore e pertanto dalla polarizzazione diretta dell’emettitore fi c'è accoppiamento fra le due giunzioni.
In B le lacune sono portatori minoritari e si ricombinano con gli elettroni.
Per ogni coppia che si ricombina, deve arrivare un elettrone in B per ristabilire l'equilibrio neutro con i donori: ciò crea la debole corrente di base IB. IB -che è fissata unicamente dal punto di lavoro della
giunzione BE, cioè dal circuito esterno di base - controlla la forte corrente IC. Infatti se calasse IB senza che cali anche IC , si produrrebbe un accumulo di lacune in B. La base diventerebbe più positiva,
diminuendo la polarizzazione, cioè alzando la barriera della giunzione BE per le lacune che provengono da E e quindi in definitiva abbassando IC. Quindi:
La corrente di base regola la ricombinazione in B
La ricombinazione regola il potenziale della barriera BE
Il potenziale tra B ed E regola la corrente di emettitore e quindi quella di collettore.
Per
- tenere bassa la ricombinazione
- tenere bassa la corrente inversa di elettroni da B ad E
la base è sottile e poco drogata. In tal modo il tempo di transito
€
τB <<τp, la vita media delle lacune in B (ovvero larghezza della base W
<< Lp lunghezza di diffusione), e IB << IC. Perciò, applicando la legge dei nodi, si vede che
€
I
C≅ I
ENello stesso modo, con polarità invertite, funziona un transistore n-p-n. I simboli circuitali dei due tipi di transistore sono questi: