Preliminare N°0 Data N° Generale: 1505
SETTORE AMBIENTE
P r o v i n c i a d i M a c e r a t a
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
N. 222 10° Settore / Del 02072014
Oggetto: D.Lgs. n. 152/2006 (e s.m.i.) Parte II, art.29octies. Impianto di depurazione acque reflue urbane e trattamento rifiuti liquidi non pericolosi sito nel Comune di Porto Recanati, Loc. S.
Maria in Potenza ASTEA S.p.A., con sede legale in Via l. Gigli n. 2 del Comune di Recanati – Rettifica AIA di cui alla Determinazione Dirigenziale n. 9 del 13/01/2014.
PROVINCIA DI MACERATA
Macerata, 172014
Al Dirigente del Settore AMBIENTE Dott ADDEI LUCA
S E D E Per i provvedimenti di competenza si trasmette il seguente
DOCUMENTO ISTRUTTORIO
OGGETTO: D.Lgs. n. 152/2006 (e s.m.i.) Parte II, art.29octies. Impianto di depurazione acque reflue urbane e trattamento rifiuti liquidi non pericolosi sito nel Comune di Porto Recanati, Loc. S. Maria in Potenza ASTEA S.p.A., con sede legale in Via l. Gigli n. 2 del Comune di Recanati – Rettifica AIA di cui alla Determinazione Dirigenziale n. 9 del 13/01/2014.
Normativa di riferimento
• Direttiva 2008/1/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2008 sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC);
• D.M. 31 gennaio 2005 – “Emanazione di linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili, per le attività elencate nell’allegato I del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372”;
• D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 recante Norme in materia ambientale;
• Legge Regionale 17 maggio 1999 n. 10 (e s.m.i);
• Legge regionale 12 ottobre 2009, n. 24, avente ad oggetto: ”Disciplina regionale in materia di gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati;
• D.Lgs. n. 4 del 16 gennaio 2008 avente ad oggetto" Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale";
• D.Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 avente ad oggetto: “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009 n. 69”;
• D.Lgs. 3 dicembre 2010, n. 205 intitolato: “Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive”;
• Deliberazione Amministrativa del Consiglio Regionale del 26 gennaio 2010 n. 145 Piano Regionale di Tutela delle acque ;
• Deliberazione della Giunta Regionale n. 1547 del 5/10/2009 recante “Adeguamento ed integrazione delle tariffe ai sensi dell’art. 9, comma 4 del Decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 24 aprile 2008 – Modalità anche contabili e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal Decreto legislativo 59/2005”;
• Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265 “Testo unico delle leggi sanitarie”;
• DPCM 1° marzo 1991 – “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno”;
• Legge 26 ottobre 1995, n. 447 – “Legge quadro sull’inquinamento acustico”;
• D.P.C.M. 14 novembre 1997 – “Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore”;
• Legge regionale 23 ottobre 2007 n. 14, art. 33 “Assestamento del bilancio 2007”;
• Legge 19 dicembre 2007, n. 243 “Conversione in legge, con modificazioni, del DecretoLegge 30 ottobre 2007, n. 180, recante differimento di termini in materia di autorizzazione integrata ambientale e norme transitorie”;
• Legge 28 febbraio 2008, n. 31 “Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 31 dicembre 2007, n. 248, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni urgenti in materia finanziaria”;
• Legge regionale 24 dicembre 2008 n. 37, art. 24 “Legge Finanziaria 2009”;
• D.G.R. 5 ottobre 2009, n. 1547 “Adeguamento ed integrazione delle tariffe ai sensi dell’art. 9, comma 4 del decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 24 aprile 2008 – modalità anche contabili e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie ed ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59”;
• L.R. 12 ottobre 2009, n. 24 "Disciplina regionale in materia di gestione integrata dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”;
• BAT Reference Documents “Common Waste Water and Waste Gas Treatment in the Chemical Sector” e “Draft Reference Document on Best Available Techniques for the Waste Treatments Industries”.
• D.G.R. 22 novembre 2010 , n°1649 "Definizioni delle modalità contabili per l'applicazione delle tariffe di cui alla DGR n. 1547/2009, All. II i materia di controlli AIA";
• DGR 16 aprile 2012 n° 515 e DGR 02 maggio 2012 n° 583 "Modalità ed entità delle garanzie finanziarie relative alle attività di recupero e smaltimento dei rifiuti".
Motivazioni ed esito dell’istruttoria Premesso che:
• con Determinazione Dirigenziale n. 9 – 10° Settore del 13/01/2014 è stato rilasciato il rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ai sensi dell’art.29 octies del D.Lgs. 152/2006, all’ASTEA S.p.A. quale soggetto Gestore – C.F./P.IVA; 01501460438, con sede legale in Via Lorenzo Gigli n. 2 di Recanati, per l’esercizio dell’impianto di trattamento chimicofisico (D9) e biologico (D8) e per il deposito preliminare (D15) di rifiuti liquidi non pericolosi presso l’impianto di depurazione acque reflue urbane sito nel Comune di Porto Recanati in località S. Maria in Potenza (D.Lgs. 152/2006 allegato VII alla Parte seconda, punto 5.3);
• con il medesimo provvedimento è stato disposto di stabilire, nell’esercizio dell’attività, il rispetto delle condizioni (valori limite, frequenze dei controlli e metodiche analitiche di controllo) e delle prescrizioni contenute nell’allegato A “Rapporto istruttorio integrato” e dell’Allegato B “Piano di monitoraggio e controllo”, quale parte integrante e sostanziale dell'AIA.
Ciò premesso, con nota assunta al prot. n. 15081 del 03/03/2014, ASTEA ha richiesto la modifica di alcune prescrizioni relative al Capitolo 5.2. Emissioni in Atmosfera paragrafo 5.2.2. Prescrizioni in materia di emissioni in atmosfera del “Rapporto istruttorio integrato”, relativamente ai seguenti punti:
• ricambio d’aria e trattamento dell’aria prelevata dal locale dove avviene la disidratazione meccanica;
• copertura degli ispessitori con prelevamento e trattamento dell’effluente gassoso;
• lavaggio e verifica del corretto funzionamento dell'ispessitore da effettuarsi con cadenza periodica e registrazione delle suddette operazioni su apposito registro;
• impiego di sistemi di nebulizzazione di prodotti deodorizzanti negli ispessitori;
• impiego di sistemi di nebulizzazione di prodotti deodorizzanti nei letti di essiccamento.
La medesima Società, inoltre, con nota assunta al prot. n. 19465 del 19/03/2014 ha evidenziato la necessità di correggere alcune indicazioni tecniche in ordine alle metodiche relative alla ricerca del BOD5.
Pertanto, al fine di valutare le richieste di ASTEA, con nota prot. n. 33800 del 21/05/2014, è stato convocato un incontro per il giorno 29/05/2014.
Nell'ambito dell'incontro è emerso che con determinazione dirigenziale n. 7210° del 732013 la Provincia di Macerata ha adottato le “Linee Guida” che codificano prescrizioni per il contenimento delle emissioni in atmosfera delle linee di trattamento fanghi asservite agli impianti di trattamento delle acque reflue urbane che potranno accompagnare nelle valutazioni istruttorie.
I rappresentanti dell'azienda hanno:
• evidenziato che l'ottemperanza alle citate prescrizioni è condizionata, nella maggior parte dei casi, alla verifica della fattibilità tecnicoeconomica, che è stata valutata come non conseguibile rispetto alla situazione impiantistica dell'impianto di trattamento delle acque reflue urbane;
• richiesto alcune delucidazioni in merito al “preferibilmente” riferito allo svolgimento di alcune attività, come ad esempio la disidratazione meccanica, che devono essere condotte in locali chiusi con adeguato ricambio d'aria e trattamento dell'aria prelevata;
• specificato che tali operazioni avvengono già in ambiente comunque confinato e che la copertura degli ispessitori come misura di prevenzione è legata solo all'eventualità di presenza di emissioni odorogene significative, condizione che invece non è stata rilevata nell'impianto;
• chiarito, inoltre, che per effettuare il lavaggio dell'ispessitore è necessario lo svuotamento dello stesso con conseguente stoccaggio dei fanghi e il fermo della linea. Ciò risulta di difficile realizzazione e, soprattutto, eccessivamente oneroso a fronte degli effettivi benefici ambientali ottenibili da tale operazione.
La Provincia, pur prendendo atto delle motivazioni addotte dall'Azienda, ritiene che la prescrizione relativa all'impiego di sistemi di nebulizzazione di prodotti deodorizzanti negli ispessitori e nei letti di essiccamento possa essere mantenuta nell'AIA e che l'Azienda debba provvedere alla realizzazione di tali presidi.
Prende, tuttavia, atto di quanto manifestato da ASTEA in ordine alla necessità di valutare ed individuare la soluzione tecnica più idonea per la quale è necessario disporre di un adeguato lasso di tempo.
Ad oggi non essendo ciò preventivamente ed univocamente individuabile né a livello tecnicoeconomico né gestionale e, vista l'esigenza manifestata da ASTEA, si prevede di poter assegnare alla stessa il termine di 6 (sei) mesi dalla notifica dell'aggiornamento dell'AIA, per comunicare la soluzione da adottare sia per gli ispessitori sia per i letti di essiccamento e la relativa tempistica di realizzazione.
Nell'aggiornamento dell'AIA si provvederà, inoltre, anche alla modifica dell'errore materiale circa la metodica del BOD5.
Proposta
Tutto quanto sopra richiamato e considerato si ritiene di provvedere alla rettifica della Determinazione Dirigenziale n. 9 – 10° Settore del 13/01/2014 come segue:
• al paragrafo 5.2.2 Prescrizioni in materia di emissioni in atmosfera, sostituire i seguenti capoversi “con adeguato ricambio d’aria e trattamento dell’aria prelevata. La copertura degli ispessitori con prelevamento e trattamento dell’effluente gassoso dovrà essere considerata quale misura di prevenzione della diffusione degli odori.” e “Devono essere effettuati con cadenza periodica, annotata in un apposito registro (cartaceo o su supporto informatico), il lavaggio e la verifica del corretto funzionamento dell’ispessitore.” con la seguente disposizione:
“Entro 6 (sei) mesi dalla notifica del presente provvedimento, il gestore dovrà individuare e comunicare la soluzione da adottare sia per gli ispessitori sia per i letti di essiccamento e la relativa tempistica di realizzazione degli interventi”;
• nelle Tabelle 5.2 e 5.3 del paragrafo 5.3.1 Prescrizioni in materia di scarichi idrici, ai fini della ricerca del parametro BOD5 sostituire il “Metodo di analisi” con il seguente: CNR IRSA 5120 Man 292009.
Per tutto quanto sopra, si propone di determinare:
1.
di dare atto che con Determinazione Dirigenziale n. 9 – 10° Settore del 13/01/2014 è stata rinnovata l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ai sensi dell’art. 29 octies del D.Lgs.152/2006, all’ASTEA S.p.A., quale soggetto Gestore – C.F./P.IVA; 01501460438, con sede legale in Via Lorenzo Gigli n. 2 di Recanati, per l’esercizio dell’impianto di trattamento chimicofisico (D9) e biologico (D8) e per il deposito preliminare (D15) di rifiuti liquidi non pericolosi presso l’impianto di depurazione acque reflue urbane sito nel Comune di Porto Recanati in Località S. Maria in Potenza (D.Lgs 152/2006 allegato VII alla Parte seconda, punto 5.3);
2.
di stabilire, per le motivazioni di cui al documento istruttorio, di rettificare le seguenti prescrizioni di cui all'Allegato A):• al paragrafo 5.2.2 Prescrizioni in materia di emissioni in atmosfera, sostituire i seguenti capoversi “con adeguato ricambio d’aria e trattamento dell’aria prelevata. La copertura degli ispessitori con prelevamento e trattamento dell’effluente gassoso dovrà essere considerata quale misura di prevenzione della diffusione degli odori.” e “Devono essere effettuati con cadenza periodica, annotata in un apposito registro (cartaceo o su supporto informatico), il lavaggio e la verifica del corretto funzionamento dell’ispessitore.” con la seguente disposizione: “Entro 6 (sei) mesi dalla notifica del presente provvedimento, il gestore dovrà individuare e comunicare la soluzione da adottare sia per gli ispessitori sia per i letti di essiccamento e la relativa tempistica di realizzazione degli interventi”;
• nelle Tabelle 5.2 e 5.3 del paragrafo 5.3.1 Prescrizioni in materia di scarichi idrici, ai fini della ricerca del parametro BOD5 il Metodo di analisi è sostituito con il seguente: CNR IRSA 5120 Man 292009.
3.
di dare atto che restano ferme tutte le altre prescrizioni di cui alla Determinazione Dirigenziale n. 9 – 10° Settore del 13/01/2014;4.
di mettere a disposizione per la consultazione da parte del pubblico, ai sensi dell’ art. 29 quater, commi 2 e 3, del D.Lgs. 152/2006, presso il 3° Servizio “Gestione dei Rifiuti – Osservatorio” del X Settore “Ambiente” della Provincia, la copia del presente provvedimento;5.
di notificare copia del presente atto all’Azienda richiedente e di trasmetterne copia ai seguenti soggetti interessati: Comune di Porto Recanati, ARPAM Dipartimento Provinciale di Macerata, ARPAM – Servizio Impiantistica Regionale, Regione Marche P.F. Tutela delle Risorse Ambientali ed Attività Estrattive, Servizio I.S.P. ASUR Area Vasta n. 3 di Civitanova Marche ePolizia Provinciale; originale del presente provvedimento è depositato agli atti dell’ Autorità Competente;
6.
di dare atto che il presente provvedimento:a)
viene rilasciato fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi;b)
pubblicato nel sito web dell’Autorità Competente;c)
può essere impugnato con ricorso al T.A.R. Marche entro 60 giorni o, in alternativa, con ricorso al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla data di ricevimento del presente atto;7. di dare atto, inoltre, che dall’adozione del presente provvedimento non derivano effetti diretti dal punto di vista finanziariocontabile e patrimoniale e potrebbe comportare effetti indiretti futuri attualmente non quantificabili””.non comporta impegno di spesa da parte di questa Amministrazione.
Macerata, 172014
Il Responsabile del Procedimento Dott. Roberto Ciccioli
IL DIRIGENTE
VISTO il documento istruttorio, a firma del responsabile del procedimento, Dott. Roberto Ciccioli, concernente la rettifica dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di cui alla deterinazione dirigenziale n. 9 del 13/01/2014 per l’Impianto di depurazione acque reflue urbane e trattamento rifiuti liquidi non pericolosi sito in Loc. Santa Maria in Potenza nel Comune di Porto Recanati, richiesto dall’ASTEA S.p.A.;
RITENUTO di condividerne le motivazioni e di fare integralmente propria la proposta di determinazione con esso formulata;
VISTO l’art. 107 del Decreto Legislativo n. 267/2000;
VISTO l’art. 28 del vigente regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi;
DATO ATTO che l’istruttoria preordinata all’emanazione del presente provvedimento consente di attestare la regolarità e la correttezza di quest’ultimo ai sensi e per gli effetti dell’art. 147 bis del D.Lgs 267/2000;
DETERMINA
1.
di dare atto che con Determinazione Dirigenziale n. 9 – 10° Settore del 13/01/2014 è stata rinnovata l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), ai sensi dell’art. 29 octies del D.Lgs.152/2006, all’ASTEA S.p.A., quale soggetto Gestore – C.F./P.IVA; 01501460438, con sede legale in Via Lorenzo Gigli n. 2 di Recanati, per l’esercizio dell’impianto di trattamento chimicofisico (D9) e biologico (D8) e per il deposito preliminare (D15) di rifiuti liquidi non pericolosi presso l’impianto di depurazione acque reflue urbane sito nel Comune di Porto Recanati in Località S. Maria in Potenza (D.Lgs 152/2006 allegato VII alla Parte seconda, punto 5.3);
2.
di stabilire, per le motivazioni di cui al documento istruttorio, di rettificare le seguenti prescrizioni di cui all'Allegato A):• al paragrafo 5.2.2 Prescrizioni in materia di emissioni in atmosfera, sostituire i seguenti capoversi “con adeguato ricambio d’aria e trattamento dell’aria prelevata. La copertura degli ispessitori con prelevamento e trattamento dell’effluente gassoso dovrà essere considerata quale misura di prevenzione della diffusione degli odori.” e “Devono essere effettuati con cadenza periodica, annotata in un apposito registro (cartaceo o su supporto informatico), il lavaggio e la verifica del corretto funzionamento dell’ispessitore.” con la seguente disposizione: “Entro 6 (sei) mesi dalla notifica del presente provvedimento, il gestore dovrà individuare e comunicare la soluzione da adottare sia per gli ispessitori sia per i letti di essiccamento e la relativa tempistica di realizzazione degli interventi”;
• nelle Tabelle 5.2 e 5.3 del paragrafo 5.3.1 Prescrizioni in materia di scarichi idrici, ai fini della ricerca del parametro BOD5 il Metodo di analisi è sostituito con il seguente: CNR IRSA 5120 Man 292009.
3.
di dare atto che restano ferme tutte le altre prescrizioni di cui alla Determinazione Dirigenziale n. 9 – 10° Settore del 13/01/2014;4.
di mettere a disposizione per la consultazione da parte del pubblico, ai sensi dell’ art. 29 quater, commi 2 e 3, del D.Lgs. 152/2006, presso il 3° Servizio “Gestione dei Rifiuti – Osservatorio” del X Settore “Ambiente” della Provincia, la copia del presente provvedimento;5.
di notificare copia del presente atto all’Azienda richiedente e di trasmetterne copia ai seguenti soggetti interessati: Comune di Porto Recanati, ARPAM Dipartimento Provinciale di Macerata, ARPAM – Servizio Impiantistica Regionale, Regione Marche P.F. Tutela delle Risorse Ambientali ed Attività Estrattive, Servizio I.S.P. ASUR Area Vasta n. 3 di Civitanova Marche e Polizia Provinciale; originale del presente provvedimento è depositato agli atti dell’ Autorità Competente;6.
di dare atto che il presente provvedimento:a)
viene rilasciato fatti salvi ed impregiudicati i diritti dei terzi;b)
pubblicato nel sito web dell’Autorità Competente;c)
può essere impugnato con ricorso al T.A.R. Marche entro 60 giorni o, in alternativa, con ricorso al Capo dello Stato entro 120 gg. dalla data di ricevimento del presente atto;7. di dare atto, inoltre, che dall’adozione del presente provvedimento non derivano effetti diretti dal punto di vista finanziariocontabile e patrimoniale e potrebbe comportare effetti indiretti futuri attualmente non quantificabili””.non comporta impegno di spesa da parte di questa Amministrazione.