• Non ci sono risultati.

2.1 Segno degli autovalori.

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "2.1 Segno degli autovalori."

Copied!
2
0
0

Testo completo

(1)

Tutorato di Analisi 2 - AA 2014/15

Emanuele Fabbiani 6 marzo 2015

1 Condizioni sucienti per determinare la natura di un punto critico.

Sia f : dom (f) 7→ R, sia x0un punto critico, ovvero un punto appartenente al dominio della funzione tale che

∇f (x0) = 0 (1.1)

Sia inoltre Hf(x0)la matrice Hessiana della funzione f valutata nel punto x0. Allora:

• Hf(x0)DEFINITAPOSITIVA =⇒ x0 punto di minimo relativo;

• Hf(x0)DEFINITANEGATIVA =⇒ x0 punto di massimo relativo;

• Hf(x0)INDEFINITA =⇒ x0 punto di sella (né massimo né minimo);

• Hf(x0)SEMIDEFINITAPOSITIVA =⇒ x0 punto di minimo relativoOdi sella;

• Hf(x0)SEMIDEFINITANEGATIVA =⇒ x0 punto di massimo relativoOdi sella.

2 Come determinare il segno di una matrice quadrata.

2.1 Segno degli autovalori.

Sia inoltre Hf(x0) ∈ Mn×n

R la matrice Hessiana della funzione f valutata nel punto x0. Siano λi, i = 1...n gli autovalori di H. Allora:

• Hf(x0)DEFINITAPOSITIVA ⇐⇒ λi> 0, ∀i(tutti gli autovalori sono strettamente positivi);

• Hf(x0)DEFINITANEGATIVA ⇐⇒ λi< 0, ∀i (tutti gli autovalori sono strettamente negativi);

• Hf(x0)INDEFINITA ⇐⇒ ∃λi> 0 ∧ ∃λj < 0(esistono due autovalori con segno discorde);

• Hf(x0)SEMIDEFINITAPOSITIVA ⇐⇒ λi≥ 0, ∀i (tutti gli autovalori sono positivi o nulli);

• Hf(x0)SEMIDEFINITANEGATIVA ⇐⇒ λi≤ 0, ∀i(tutti gli autovalori sono negativi o nulli).

2.2 Criterio dei minori incapsulati.

2.2.1 Denizione di minore incapsulato.

Sia Hf(x0) ∈ MRn×nla matrice Hessiana della funzione f valutata nel punto x0. Si denisce minore ∆idi ordine idella matrice H il determinante della matrice quadrata di ordine i che contiene gli elementi della matrice H a partire da quello di posto (1, 1) - ovvero quello in alto a sinistra.

Ad esempio,

H =

1 2 3 4 5 6 7 8 9

 (2.1)

Allora:

1= 1

= 1 (2.2)

2=

1 2 4 5

= 1 · 5 − 2 · 4 = −3 (2.3)

3=

1 2 3 4 5 6 7 8 9

= 0 (2.4)

1

(2)

2.2.2 Criterio.

• ∆i> 0, ∀i =⇒ Hf(x0)DEFINITAPOSITIVA;

• (−1)ii> 0, ∀i(in pratica, i segni devono essere −, +, −, ...) =⇒ Hf(x0)DEFINITANEGATIVA;

3 Denizione.

Sia f : dom (f) 7→ R, sia x0∈ dom (f ). Allora:

• f (x) > f (x0) ∀x ∈ Br(x0) =⇒ x0 punto di minimo relativo;

• f (x) < f (x0) ∀x ∈ Br(x0) =⇒ x0 punto di massimo relativo;

• f (x1) > f (x0) ∧ f (x2) < f (x0) , x1, x2∈ Br(x0) =⇒ x0 punto di sella;

4 Come scegliere.

In caso di matrici diagonali (tutti gli elementi fuori dalla diagonale principale sono nulli) o di matrici triangolari (tutti gli elementi sopra o sotto la diagonale principale sono nulli) gli autovalori sono proprio gli elementi sulla diagonale principale. In tale contesto risulta quindi preferibile applicare il criterio degli autovalori 2.1. In tutte le altre situazioni è bene utilizzare prima il criterio dei minori incapsulati 2.2 e tenere il calcolo degli autovalori con il polinomio caratteristico come ultima spiaggia. Qualora nessuno dei due criteri fornisca una risposta, non rimane che ricorrere alla denizione 3.

5 Caso particolare: funzioni di due variabili.

Il determinante di una matrice è il prodotto dei suoi autovalori. Nel caso di una funzione di due variabili, la matrice Hessiana è di tipo 2 × 2. In questo caso, sia

Hf(x0, y0) =a b c d



(5.1)

Allora:

• det (H) > 0 e a > 0 =⇒ H DEFINITAPOSITIVA =⇒ (x0, y0)punto di minimo relativo;

• det (H) > 0 e a < 0 =⇒ H DEFINITANEGATIVA =⇒ (x0, y0)punto di massimo relativo;

• det (H) < 0 =⇒ H INDEFINITA =⇒ (x0, y0)punto di sella;

• det (H) = 0 =⇒ H SEMIDEFINITA =⇒ non si può concludere alcunché.

2

Riferimenti

Documenti correlati

Usare l’equazione secolare per trovare n radici complesse ` e un sistema lento e poco efficace, salvo che per casi particolari.... Ci` o mi consente di verificare se ho trovato tutte

Usare l’equazione secolare per trovare n radici complesse ` e un sistema lento e poco efficace, salvo che per casi particolari.... Ci` o mi consente di verificare se ho trovato tutte

(b) Calco- lare derivata prima e seconda e stabilire l’esistenza di eventuali punti di massimo e minimo, determinandone

di ordine s e Sla &lt;.,.&gt; un prodotto scalare in guenti teoremi:. matrice complessa

Data la matrice di Hilbert di ordine 5, ottenibile in Matlab col comando hilb(5) si calcolino col metodo delle potenze i suoi minimi e massimi autovalori in modulo. Da questi

• Data la matrice di Hilbert di ordine 5, ottenibile in Matlab col co- mando hilb(5) si calcolino col metodo delle potenze i suoi minimi e massimi autovalori in modulo. • Da questi

Per semplicit` a, dopo i teoremi di localizzazione di Gershgorin, mostreremo solo due metodi classici, uno per ognuna di queste classi, quello delle potenze e il metodo QR,

il polinomio caratteristico di una matrice quadrata di ordine n `e un poli- nomio di grado n, il coefficiente di λ n `e ± 1 ( 1 o -1 secondo che n sia pari o dispari) e il termine