Traguardi e obiettivi
Test di verifica per l’accertamento del raggiungimento di tra- guardi e obiettivi al termine della scuola secondaria di primo grado
Soluzioni
n
Soluzioni ai test di verifica di Traguardi e obiettivi
Strumenti
integrativi
verifica tragu ardi e obiettivi
1 Osserva attentamente la foto- grafia, quindi rispondi alle do- mande.
a. Localizza geograficamente il paesaggio raffigurato indicando la regione in cui si trova.
...
...
...
b. Di che tipo di paesaggio si tratta?
lacustre montano fluviale marittimo
2 Osserva attentamente la fotografia, quindi rispon- di alle domande.
a. Che tipo di paesaggio raffigura l’immagine?
...
...
b. Di quale Stato europeo la città raffigurata nell’immagine è la capitale?
...Competenza da accertare: L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani.
Veduta di Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco
c. Il paesaggio raffigurato ti sembra prevalentemente naturale o antropico?
...d. Identifica con un numero gli elementi naturali e gli elementi antropici presenti nella fotografia e indicali nella tabella.
e. Quali risorse offre il territorio rappresentato nell’immagine?
......
f. Quali attività economiche possono essere praticate?
......
g. In questo territorio quali elementi ostacolano la vita dell’uomo?
......
Elementi naturali Elementi antropici
... ...
... ...
... ...
... ...
... ...
Parigi, l’Île de la Cité
verifica tragu ardi e obiettivi
c. Da quale fiume è attraversata? 1
Senna Loira Tamigi
d. Come si chiama il grande isolotto raffigurato nella fotografia?
Île de la Cité Belle-Île Notre-Dame
e. Che cosa costituisce questo isolotto?
il primo nucleo abitativo, oggi centro storico della città
la periferia della città
un’isola indipendente dalla città
f. Che cosa ti consente di cogliere l’immagine?
la grande crescita nel tempo della città uno dei monumenti più importanti il corso del fiume
g. Leggi il seguente testo tratto da una guida turistica; quindi, basandoti sulla fotografia, sulle notizie del testo e facendo ricorso anche alle tue conoscenze, scrivi una breve descrizione della città.
La storia dell’Île de la Cité è la storia di Parigi. Quest’isola sulla Senna era solo un villaggio primitivo quando Giulio Cesare lo conquistò, nel 53 a.C. I primi re ne fecero il centro del potere politico e nel Me- dioevo accolse la sede del potere religioso e civile. Oggi quel potere non c’è più, ma chiesa e legge animano ancora l’isola, con schiere di turisti che si recano a visitare l’imponente palazzo di giustizia e il grande capolavoro gotico rappresentato dalla cattedrale di Notre-Dame. L’agglomerato medievale fatto di piccole case e di stradine tortuose che caratterizzava un tempo l’isola è stato spazzato via dalle grandi arterie di traffico costruite nel
xixsecolo. Ma rimangono ancora delle piccole, deliziose oasi di tranquillità […]. Il ponte St.-Louis, sulla punta est dell’isola, collega l’Île de la Cité alla più piccola Île St.-Louis, un tempo terreno acquitrinoso, trasformato nel
xviisecolo in un’elegante zona residenziale.
(Parigi, guida Mondadori) ...
...
...
...
...
...
3 Osserva attentamente la fotografia, quindi rispondi alle domande.
a. In quale continente si estende l’Amazzonia?
...
b. Con il bacino di quale grande fiume coincide?
...
c. Oggi da che cosa è minacciata questa foresta e perché?
...
...
...
...
...
...
Veduta della foresta amazzonica
verifica T ragu ardi e obie TT
Abitanti per km2 oltre 200 da 50 a 200 da 10 a 50 fino a 1
da 1 000 000 a 5 000 000 oltre 5 000 000 Abitanti delle principali città
da 1 a 10
Il Cairo
Lagos
Kinshasa Giza Alessandria Tripoli
Tunisi Algeri Rabat
Dakar Conakry
Bamako
Abidjan Accra Ibadan Douala
Yaoundé Khartoum
Addis Abeba Mogadiscio Brazzaville
Kampala Nairobi
Luanda Dar es Salaam
Antananarivo Harare
Lusaka
Maputo
Città del Capo
Johannesburg Durban Pretoria
Port Elizabeth Soweto Casablanca
1 Osserva la carta della distribuzione della popolazione in Africa, quindi rispondi alle domande.
e. Spiega il tipo di rapporto che esiste tra clima, morfologia del territorio e densità di popolazione.
...
...
...
2 Osserva le tabelle e rispondi alle domande.
a. Quali sono i primi 5 Paesi produttori d gas naturale?
......
b. Quali sono i Paesi principali
consumatori di gas naturale?
......
c. Se si eccettuano gli
usa, il Canada, il Regno Unito e la Russia, i Paesi che dispongono delle maggiori riserve di gas naturale coincidono con i Paesi più grandi utilizzatori?
......
...
...
d. Lo squilibrio tra produzione e consumo
che cosa determina?
......
Competenza da accertare: L’alunno utilizza opportunamente concetti geografici, carte geografiche, fotografie e imma- gini dallo spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente che lo circonda.
a. In quali zone si registra la maggiore concentrazione di abitanti?
...
...
...
b. Quali zone risultano quasi del tutto disabitate?
...
...
c. Quali elementi geografici sono presenti nelle zone a maggiore concentrazione di abitanti?
...
...
d. Quale tipo di clima e di paesaggio si ha nelle zone disabitate?
...
...
Produzione di gas naturale in milioni di m
3Russia 575 400
Stati Uniti 550 000
Canada 186 200
Regno Unito 113 000
Algeria 79 300
Paesi Bassi 78 000
Indonesia 65 190
Iran 61 000
Norvegia 56 140
Arabia Saudita 54 000
Consumo di gas naturale in milioni di m
3Stati Uniti 645 000
Russia 399 200
Regno Unito 103 280
Germania 91 000
Canada 90 860
Giappone 78 000
Ucraina 73 400
Italia 70 340
Iran 63 000
Uzbekistan 51 180
verifica T ragu ardi e obie TT ivi
2
A A C A
B A
D A
3 Osserva le fotografie e attribuisci a ognuna la didascalia corrispondente, scegliendola tra quel- le elencate. Di ciascuna località indica l’ubicazione geografica, cioè continente e Stato.
4 Osserva l’immagine da satellite del fiume Nilo e, aiutandoti con l’Atlante, rispondi alle domande.
a. Da dove nasce il Nilo?
...b. Dove sfocia?
...c. Quanti e quali Stati attraversa?
......
d. La sua foce è a delta o a estuario?
...e. Qual è l’elemento che spicca maggiormente nella fotografia?
...
...
f. Che cosa ti consente di cogliere l’immagine?
...
...
...
g. Perché le principali città egiziane sono sorte
nella valle del Nilo?
......
...
...
...
1. La Grande Barriera Corallina
...2. Il monte Everest
...3. Il Gran Canyon
...4. Un tipico geyser della «terra dei vulcani»
...verifica T ragu ardi e obie TT
1 Posiziona sul planisfero gli elementi elencati e i punti di riferimento: Nord, Sud, Est, Ovest.
• Asia
• Africa
• America Settentrionale
• America Centrale
• America Meridionale
• Europa
• Oceania
• Antartide
• Oceano Atlantico
• Oceano Indiano
• Cina
• Stati Uniti
• Marocco
• Egitto
2 Completa la carta muta dell’Italia secondo le indicazioni date.
• scrivi i nomi dei mari che la bagnano e delle due isole maggiori;
• colora con il marrone le due grandi catene montuose che la attraversano;
• colora con il verde la Pianura Padana e il Tavoliere delle Puglie;
• cerchia i seguenti elementi geografici:
Lago Maggiore, Gargano, arcipelago del Sulcis, Etna;
• inserisci correttamente il numero corrispondente ai toponimi elencati:
1. Roma, 2. Firenze, 3. Napoli, 4. Bari, 5. L’Aquila, 6. Palermo, 7. Cagliari, 8. Catanzaro, 9. Campobasso, 10. Aosta, 11. Venezia.
Competenza da accertare: L’alunno è in grado di conoscere e localizzare i principali «oggetti» geografici fisici e antropici dell’Europa e del mondo.
verifica T ragu ardi e obie TT ivi 3 Evidenzia sulla mappa con colori diversi: 3
• un’autostrada
• una linea ferroviaria
• una via urbana
• un’area verde
• un luogo di interesse turistico
• un’ospedale
• una chiesa
• un impianto sportivo
4 Inserisci correttamente nella carta muta il numero corrispondente ai toponimi elencati.
1. Stretto di Gibilterra 2. Penisola Scandinava 3. Penisola di Crimea 4. Irlanda
5. Isole Baleari 6. Golfo di Botnia 7. Carpazi
8. Massiccio Centrale 9. monti Urali
10. Caucaso
11. Pirenei
12. Bielorussia
13. Finlandia
14. Bulgaria
15. Atene
16. Praga
17. Amsterdam
18. Copenaghen
verifica T ragu ardi e obie TT
1 Osserva la carta del Brasile e, utilizzando anche le tue conoscenze, indica se le seguenti affer- mazioni sono vere o false.
Competenza da accertare: L’alunno sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali, che imple- menta in modo significativo attingendo all’esperienza quotidiana e al bagaglio di conoscenze.
30ϒ
80ϒ 70ϒ 60ϒ 50ϒ 40ϒ 30ϒ
30ϒ 20ϒ 10ϒ
0ϒ
10ϒ
50ϒ 40ϒ
70ϒ 60ϒ
0ϒ
10ϒ 10ϒ
20ϒ
Rio delle Amazzoni Rio Negro Vaupés Pico da Neblina3014
Javari
C. d'Orange I. Maracá
Estuario del Rio delle Amazzoni M a s si c c i o
d e l l a G u i an a Paru
Riodelle Amazzoni I. Marajó
Tapajós Xingu
Tocantins
O c e a n o
P a c i f i c o
Tropico del Capricorno
Madeir a Purus Juruá
Guaporé
S e l v a s
Chapada
dos Parecis Altopiano del Mato Grosso Panta
nal
Araguaia
Equatore
Caat ing a
SãoFrancisco
Atol das Rocas C. San Rocco
C. Branco
Para
guay
Cascate dell’ Iguaçu
Uruguay
Laguna Mirim
Laguna Patos Paraná
O c e a n o A t l a n t i c o
PANAMÁ V E N E Z U E L A
C O L O M B I A
GUYANA BOGOTÁ
ECUADOR QUITO
Guiana Francese SURINAME Boa Vista
Macapá Belém Manaus
A c r e
B R A S I L E
R o n d n i a
Cuiabá
B O L I V I A LA PAZ
LIMA
P E R Ú
São Luís
Fortaleza
Teresina
Natal João Pessoa
SerraGeneraldeGoiás Palmas do
Tocantins Recife
Maceió Aracaju
A R G E N T I N A CILE
URUGUAY P A R A G U AY
ASUNCIÓN Posadas
BUENOS AIRES MONTEVIDEO
Salto
Pôrto Alegre Florianópolis Curitiba
San Paolo (São Paulo) Bauru Campo Grande Corumbá
Rio de Janeiro
Vitória Belo Horizonte
SerradoEspinhaço C
a m
p o
s S er tã o
Salvador Altopiano
del Brasile BRASÍLIA Goiânia
a. Il Brasile è il più grande Paese
del Sudamerica. V F
b. Il Brasile è situato quasi
interamente a Nord dell’equatore. V F c. Il bacino del Rio delle Amazzoni
è una pianura alluvionale solcata da grandi corsi d’acqua. V F d. Il Rio delle Amazzoni sfocia
nell’Oceano Atlantico. V F e. Il Rio delle Amazzoni ha una
foce a delta. V F
f. La foresta amazzonica occupa gran parte del bacino del Rio
delle Amazzoni. V F
g. La foresta amazzonica è una
foresta pluviale. V F
h. Nella foresta amazzonica
predomina un clima caldo e arido. V F i. La capitale del Brasile è Rio
de Janeiro. V F
l. La città di Manaus sorge nel
cuore della foresta amazzonica. V F
2 Scrivi un breve testo in cui presenti il Brasile, seguendo la traccia data.
Il Brasile è il più vasto Stato
.... La parte settentrionale è occupata dal
...; a sud si trova
.... Il maggior bacino idrografico del Paese è
.... Il clima è
......
...
Il Brasile è il Paese più popoloso dell’America Meridionale. La distribuzione della popolazione è irregolare: i centri di forte densità si trovano
..., in contrasto con le zone quasi completamente disabitate dell’
.... Le città sono numerose e molto popolose. La capitale è
.... Altre città importanti sono:
...
.
verifica T ragu ardi e obie TT ivi
4
Africa Asia Americhe Oceania
... ... ... ...
... ... ... ...
... ... ... ...
... ... ... ...
... ... ... ...
... ... ... ...
3 Scrivi nella colonna giusta i seguenti Stati, senza consultare l’atlante.
Indonesia • Brasile • Australia • Cuba • India • Egitto • Nigeria • Stati Uniti • Nuova Zelanda • Giappone • Pakistan • Cina • Canada • Kenya • Messico
4 Abbina ciascuno Stato alla sua capitale.
a. Grecia 1. Rabat b. Messico 2. Roma c. Spagna 3. Pechino d. Austria 4. Nuova Delhi e. Sudafrica 5. Atene
f. Usa 6. Città del Messico g. Italia 7. Washington h. India 8. Città del Capo i. Cina 9. Madrid l. Marocco 10. Vienna
5 Osserva le fotografie e, facendo ricorso anche alle tue conoscenze, commenta- le nel modo più ampio possibile.
1. Il deserto del Sahara
...
...
...
...
...
...
2. Il grande Nord canadese
...
...
...
...
...
...
1
2
verifica T ragu ardi e obie TT
parigi
- Allarme per le grotte di Lascaux, considerate
la «Sistina della Preistoria». Gli splendidi dipinti del Paleolitico Superiore delle caverne nella Francia sud- occidentale rischiano di scomparire a causa delle muffe.
L’impianto per l’aerazione installato sette anni fa non solo non ha funzionato ma pare che abbia sortito l’ef- fetto contrario. E ora le autorità francesi hanno deciso di chiudere le grotte.
Le macchie biancastre che nel 2001 fecero temere la per- dita delle scene di caccia al bisonte e al cervo, ritenute universalmente l’inizio della storia della pittura, sono tornate a presentarsi in più punti. Tanto da spingere il governo a dichiarare la totale chiusura del monumento, anche agli studiosi. Per una settimana, fino all’8 genna- io, un’equipe di esperti immetterà nelle sale affrescate un potente fungicida e contemporaneamente procederà con l’installazione di un nuovo sistema di areazione.
La decisione è stata presa sulla base della segnalazione giunta poco prima di Natale da un comitato di studio- si, e non in maniera indolore. Il comitato, denominato
«Commissione internazionale per la preservazione di La- scaux», aveva inviato una lettera già lo scorso settembre all’Unesco per chiedere che le grotte, da tempo dichiarate patrimonio dell’umanità, fossero ufficialmente inserite nella lista dei beni da salvare. Il ministero francese dei be- ni culturali non aveva assolutamente gradito l’iniziativa.
Soprattutto, al governo francese non è andata giù la ri- chiesta, avanzata dalla presidente della Commissione, di togliere la gestione delle grotte al ministero dei beni culturali per affidarla a un «organo scientifico di istanza superiore». Secondo la scienziata, l’americana di origine francese Laurence Leautè-Beasley, il governo si è reso responsabile di «improvvisazione» e di «mancanza di rigore scientifico».
Le autorità rispondono minimizzando la portata della nuova minaccia ai dipinti: l’invasione delle muffe, spie- gano, non è più grave di quella di sette anni fa. Nel 2001, e nel 2002, furono attaccate alcune pitture senza che però la cosa avesse conseguenze gravi.
Quello che temono gli scienziati è anche una possibile recrudescenza del fenomeno, visto che nel frattempo è cambiato il microclima delle grotte e della stessa zona della Dorgogne dove si trovano. Il surriscaldamento globale avrebbe elevato la temperatura interna, una si- tuazione in cui il mantenimento del livello di umidità farebbe da detonatore a un’invasione di microorganismi impossibile da gestire con le vecchie apparecchiature. Le quali si sarebbero già dimostrate insufficienti nel corso degli ultimi tempi. Grotte chiuse, allora, anche agli stessi studiosi. Nessuno potrà entrare: c’è il rischio di perdere il più antico tesoro pittorico dell’umanità.
(«la Repubblica», 1 gennaio 2008)
1 Leggi il seguente articolo, quindi rispondi alle domande.
a. Perché le grotte di Lascaux sono state chiuse anche agli studiosi?
......
...
b. Che cosa temono gli scienziati?
......
c. Perché il governo francese minimizza il problema?
......
...
d. Che cos’è l’
unesco?
...e. A quale grande opera allude l’espressione «Sistina della preistoria»? Spiega il significato di tale espressione riferita alla grotta.
......
Competenza da accertare: Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
Chiuse le grotte di Lascaux: dipinti del Paleolitico a rischio
verifica T ragu ardi e obie TT ivi
Nome
...Classe
...Data
...6
INUIT
SIOUX INNU
NAVAJO APACHE
YANOMAMI
GUARANÍ
MAPUCHE
BOSCIMANI
PIGMEI MASAI
TUAREG LAPPONI
MONGOLI
PENAN
PAPUASI
ABORIGENI
Competenza da accertare: L’alunno sa aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi.
I popoli tribali nel mondo
I popoli tribali vivono in 60 Paesi del mondo e contano, ad oggi, più di 150 milioni di persone. Molto spesso, essi sono gli abitanti originari dei Paesi in cui vivono. Sono organizzati in comunità autosufficienti e hanno un legame fortissimo, materiale e spirituale, con la loro terra.
1 Osserva la distribuzione dei popoli tribali nel mondo. Sono concentrati maggiormente nelle zone interne o nelle zone costiere? Perché?
...
...
...
2 Scrivi accanto a ciascuno dei seguenti nomi di popolo il continente di appartenenza.
a. Sioux:
...f. Aborigeni:
...b. Masai:
...g. Guaraní:
...c. Mongoli:
...h. Lapponi:
...d. Apache:
...i. Pigmei:
...e. Papuasi:
...l. Inuit:
...verifica T ragu ardi e obie TT terre, considerate più «civili». Secondo te, bisogna rispettare e difendere la cultura di questi popoli, oppure, per il loro bene, bisogna cercare di integrarli al più presto all’interno delle po- polazioni urbanizzate degli Stati in cui vivono? Esprimi brevemente il tuo parere motivandolo.
...
...
...
...
4 Roy Sesana, leader dei boscimani, ha ricevuto il 9 dicembre 2005 il Right Livelihood Award, noto anche come Premio Nobel Alternativo. Durante il discorso per l’assegnazione del premio, Sesana ha dichiarato: «Conosco tante persone che sanno leggere le parole, e molti, come me, che riescono a leggere solo la terra. Sono importanti entrambi. Noi non siamo primitivi o meno intelligenti; viviamo esattamente nel vostro stesso mondo moderno.» (www.terranauta.it).
Sapresti spiegare il significato di questa affermazione?
...
...
...
verifica T ragu ardi e obie TT ivi
Nome
...Classe
...Data
...7
roma
– Dal Gange al Danubio, i fiumi più grandi del mondo si stanno asciugando inesorabilmente. Con conseguenze disastrose. Lo annuncia un rapporto pre- sentato oggi dal
wwfinternazionale a Gland, in Sviz- zera, a pochi giorni dalla giornata mondiale dell’ac- qua, in calendario il 22 marzo. Pianificazioni sbagliate e protezioni inadeguate non ci consentono di essere sicuri che in futuro l’acqua continuerà a scorrere – ammonisce l’organizzazione ambientalista – metten- do così in pericolo l’approvvigionamento idrico di in- numerevoli specie. Da qui l’esortazione indirizzata ai governi di tutto il mondo a intervenire subito, prima che l’acqua dolce diventi davvero troppo poca.
Il
wwfha monitorato dieci fra i più grandi corsi d’acqua della Terra. E tutti e dieci si sono rivelati in forte pericolo. Principali imputati del disastro sono l’inquinamento, il cambiamento climatico, le dighe e lo sfruttamento irresponsabile della pesca. Ma avreb- bero contribuito a compromettere la salute dei corsi d’acqua anche la navigazione (è il caso del Danubio), l’eccessivo prelievo di acqua potabile, la diffusione di specie invasive, e lo sfruttamento intensivo per agri- coltura e industria.
Lo stato di agonia è stato accertato per Yangtze [Chang Jiang], meglio conosciuto come Fiume Az- zurro, Mekong, Salween, Gange e Indo (in Asia), Danubio (in Europa), Rio de la Plata, Rio Grande o Rio Bravo (nelle Americhe), Murray-Darling (in Au- stralia) ed il Nilo - Lago Vittoria (in Africa). Ma non è escluso che anche altri corsi d’acqua si trovino nella stessa emergenza.
«Negli ultimi 50 anni – si legge nel rapporto – gli ecosi- stemi (compresi quelli idrici) hanno subito alterazioni più profonde che in qualunque altro periodo storico:
rapida crescita demografica, sviluppo economico e industriale hanno causato trasformazioni dell’ecosi- stema acqua che non ha precedenti e che in qualche caso mostra segni di irreversibilità». La posta in gioco è
dunque già altissima: la stessa sopravvivenza dei bacini monitorati e delle popolazioni che da essi traggono sostentamento.
«Serve ricordare che il 41% della popolazione mon- diale vive in bacini fluviali sottoposti a profondo stress idrico – elenca il
wwf– e più del 20% delle 10 000 specie d’acqua dolce si sono estinte o sono gravemente minacciate come conseguenza di alterazioni e perdita di habitat, eccessiva captazione delle acque, inquina- mento, aumento di specie invasive e sfruttamento non sostenibile delle risorse ittiche».
Indo e Nilo subiscono più di altri l’impatto dei cam- biamenti climatici. «Il primo è per più del 30% in con- dizioni di siccità per la scomparsa dei ghiacciai da cui dipende – segnalano gli ambientalisti – e il secondo su- bisce in modo drammatico l’innalzamento della tem- peratura globale, al punto che il fiume più lungo del mondo ha cessato di riversare nel Mediterraneo acque dolci, provocando un’alterazione nei livelli di salinità in corrispondenza del delta». Dallo stato di salute di questi due fiumi simbolo dipende una popolazione di oltre 500 milioni di persone.
Invece Yangtze e Mekong in Cina e nel Sud-Est asiatico
«sono principalmente minacciati da inquinamento e sfruttamento eccessivo della pesca». Il primo «rappre- senta il 40% del pil cinese ma negli ultimi 50 anni i suoi livelli di inquinamento sono cresciuti del 73%.
Il Mekong invece è tra i bacini più pescosi, «con un valore commerciale dei prodotti ittici pari a più di 1,7 miliardi di dollari – dice il
wwf– ma la pesca eccessiva e le pratiche illegali rischiano di privare 55 milioni di abitanti della loro principale fonte di sostentamento».
Per quanto riguarda il Danubio, le dighe lungo il suo corso hanno già distrutto l’80% delle terre umide del suo bacino. Mentre l’Indo manifesta una consistente scarsità nella portata dovuta al prelievo eccessivo di acqua destinata ad irrigare le coltivazioni agricole. (…)
(«la Repubblica», 20 marzo 2007)
L’agonia di 10 grandi fiumi «Rischiano di scomparire»
Competenza da accertare: L’alunno valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
1 Leggi con attenzione il seguente articolo, quindi rispondi alle domande.
a. Qual è l’argomento trattato nell’articolo?
......
verifica T ragu ardi e obie TT ivi
Chang Jiang Huang He Amudar’ja
Syrdar’ja Ob
Enisej Lena
Amur
Indo
Gange Mekong Tigri
Niger
Congo
Zambesi
Paraná Orinoco Mac
kenzie
Riodelle Amazzoni
Volga Danubio
Nilo Mississippi
Darling Riode la
Plata Columbia
Misso uri
Rio Gra
nde
Orange
Salween
Murray
...
...
c. Perchè l’acqua di questi fiumi è così importante?
......
d. Evidenzia sulla carta i 10 fiumi di cui si tratta nell’articolo.
2 Rispondi alle domande.
a. Elenca cinque interventi dell’uomo che possono essere ritenuti responsabili di forme di inquinamento.
...
...
b. Quali problemi di carattere ambientale comporta la concentrazione della popolazione nelle aree urbane?
...
...
c. Indica per ciascuno dei seguenti problemi ambientali un possibile comportamento «riparatore» da parte dell’uomo.
traffico automobilistico:
...impianti di riscaldamento:
...smaltimento dei rifiuti:
...verifica 1i
1 – a. Monte Bianco: nelle Alpi Graie, al confine tra Italia, Francia, Svizzera; Courmayeur: in provincia di Aosta. b.
Montano. c. Prevalentemente naturale. d. Elementi natu- rali: montagne, boschi, alberi, valle, neve, cielo, nuvole;
elementi antropici: case, strade, parcheggio, automobili, skilift. e. risorse idriche e minerarie, legname. f. Attività estrattiva e di produzione energetica, turismo, artigia- nato, allevamento. g. Le caratteristiche morfologiche, le condizioni climatiche, le vie di comunicazione. 2 – a. Un paesaggio fluviale in un contesto urbano. b. Della Fran- cia. c. Senna. d. Île de la Cité. e. Il primo nucleo abitativo, oggi centro storico della città. f. Uno dei monumenti più importanti. g. Svolgimento libero. 3 – a. Nell’America del Sud. b. Del Rio delle Amazzoni. c. È minacciata dal disbo- scamento selvaggio, legato a: sfruttamento indiscrimi- nato delle risorse forestali; sfruttamento del suolo come terreno di pascolo o per coltivazioni estensive.
verifica 2i
1 – a. Valle del Nilo, fascia costiera del Maghreb, zona del delta del Niger, altopiani di Ruanda e Burundi. b. Aree de- sertiche e a clima equatoriale. c. Fiumi, mare. d. Clima e- stremamente caldo e secco, paesaggio arido e desertico;
clima molto caldo, umido e piovoso, fitta foresta pluviale.
e. La densità di popolazione è generalmente più alta nelle regioni dove le condizioni climatiche sono più favorevo- li, dove la morfologia non ostacola le attività umane e lungo mari, fiumi e laghi, fonti di approvvigionamento alimentare nonché importanti vie di comunicazione. 2 – a. Russia, Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Algeria. b.
Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Germania, Canada. c.
No. d. La necessità di importare un prodotto, se il con- sumo è maggiore della produzione, o la possibilità di esportarlo, se la produzione è maggiore del consumo.
3 – a-2; b-3; c-4; d-1. 4 – a. Dal lago Vittoria; un secondo ramo sorgentifero, il Nilo Azzurro, nasce dal lago Tana. b.
Nel Mar Mediterraneo. c. 6: Tanzania, Burundi, Ruanda, Uganda, Sudan ed Egitto (il Nilo Azzurro bagna Etiopia e Sudan prima di congiungersi al Nilo Bianco). d. A delta.
e. L’area di colore scuro, corrispondente al territorio con vegetazione, che spicca nel deserto circostante. f. Il corso del fiume. g. Perché la presenza del fiume e le sue piene ne fanno un territorio molto fertile in una regione, al con- trario, molto arida e ostile; inoltre il fiume è da sempre un’importante via di comunicazione.
verifica 3i
1-2-4 – Cfr. con le carte fisiche e politiche contenute nei testi e negli Atlanti delle risorse. 3 – Cfr. con la carta qui sotto.
verifica 4i
1 – a. V; b. F; c. V; d. V; e. F; f. V; g. V; h. F; i. F; l. V.
2 – Il Brasile è il più vasto Stato dell’America del Sud:
ne occupa circa la metà. La parte settentrionale è occu- pata dal bassopiano amazzonico, ricoperto dalla foresta equatoriale; a sud si trova l’altopiano del Brasile. Il mag- gior bacino idrografico del Paese è quello del Rio delle Amazzoni. Il clima è fondamentalmente caldo umido, ma a causa della notevole estensione in latitudine, varia da regione e regione. La fascia settentrionale presenta un clima equatoriale, segue una fascia tropicale e l’estre- mo sud con un clima temperato. Il Brasile è il Paese più popoloso dell’America Meridionale. La distribuzione della popolazione è irregolare: i centri di forte densità si trovano sulla costa o nelle sue vicinanze, in contrasto con le zone quasi completamente disabitate dell’Amazzonia e del Brasile centrale e occidentale. Le città sono nume- rose e molto popolose. La capitale è Brasilia. Altre città importanti sono: San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizon- te, Belém, Fortaleza, Salvador, Vitòria. 3 – Africa: Egitto, Nigeria, Kenya. Asia: Indonesia, India, Giappone, Paki- stan, Cina. Americhe: Brasile, Cuba, Stati Uniti, Canada, Messico. Oceania: Australia, Nuova Zelanda. 4 – a-5; b-6;
c-9; d-10; e-8; f-7; g-2; h-4; i-3; l-1. 5 – Svolgimento libero.
Soluzioni
dei test di verifica
Traguardi
e obiettivi
ghino, danneggiando irrimediabilmente le pitture. c. Per- ché è stato proposto di togliere la gestione delle grotte al ministero dei beni culturali francese, accusato di «im- provvisazione» e di «mancanza di rigore scientifico». d.
È l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. e. Alla Cappella Sistina di Roma, costruita tra il 1475 e il 1483 per volere del Papa Sisto IV, dal quale prende il nome. Il paragone con la Cappella Si- stina, che è uno dei più grandi tesori artistici del mondo, appartenente alla Città del Vaticano, sottolinea il grande valore artistico della grotta.
verifica 6i
1 – Nelle zone interne; essi vivono isolati nelle regioni meno ospitali e interne, perché nel passato l’arrivo di popoli colonizzatori li aveva costretti a rifugiarsi nelle zone interne per sopravvivere. 2 – a. Nord America; b.
Africa; c. Asia; d. Nord America; e. Australia; f. Australia;
g. America del Sud; h. Europa; i. Africa; l. America del Nord. 3, 4 – Svolgimento libero.
matico, le dighe e lo sfruttamento irresponsabile della pesca, la navigazione, l’eccessivo prelievo di acqua po- tabile, la diffusione di specie invasive, lo sfruttamento intensivo per agricoltura e industria, la rapida crescita demografica. c. Perché costituiscono una grande riserva di acqua dolce necessaria all’uomo. Il 41% degli abitanti del pianeta Terra vive nelle vicinanze di bacini fluviali inquinati o poveri di acqua. d. Da evidenziare: Yangtze (Chang Jiang), Mekong, Salween, Gange, Indo, Danubio, Rio de la Plata, Rio Grande, Murray-Darling, Nilo.
2 – a. Svolgimento libero. b. Enorme consumo di acqua, grandi quantità di rifiuti da smaltire, traffico automobili- stico, inquinamento dell’aria causato dalla concentrazio- ne di veicoli e di impianti di riscaldamento, inquinamento acustico. c. 1. macchine con marmitta catalitica, benzina verde, uso dei mezzi pubblici; 2. uso del gas metano nel riscaldamento domestico, teleriscaldamento. 3. raccolta differenziata.