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LE RADIAZIONI IONIZZANTI

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Academic year: 2021

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(1)

elio giroletti

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA dipartimento di FISICA

via Bassi 6, 27100 Pavia

tel. +39-038298.7905 - elio.giroletti@unipv.it

2013

RADIAZIONI e radioprotezione

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA - elio giroletti

Introduzione Potenziali danni

Grandezze, limiti di dose e dosimetri individuali Sorveglianza medica e fisica

Sorgenti naturali di radiazioni

Sorgenti presenti in ospedale e procedure Dispositivi protezione, aree classif. e segnaletica Soggetti responsabili e compiti

Protezione del paziente

radiazione: trasporto di energia nello spazio direttamente ionizzanti

alfa: 

beta: + --

particelle cariche (protoni, ioni, ecc.) indirettamenteionizzanti

elettromagnetiche: raggi X e gamma

neutroni

LE RADIAZIONI IONIZZANTI

SPETTRO ELETTROMAGNETICO radiazioni

ionizzanti radiazioni NON ionizzanti gamma X

(2)

ESCLUSIVO USO DIDATTICO INTERNO Università – Radioprotezione in medicina (cenni) 2

struttura dell’atomo

267 nuclidi stabili

>2500 nuclidi radioattivi !!!

radioattività naturale ed artificiale

A

X

Z

λ è costante e caratteristica di ogni radionuclide n(t) = n. atomi radioattivi ancora presenti (rimanenti) n(t0) = n. atomi radioat. iniziali (iniettati nel paziente)

) ( 0

)

0

( )

( t n t e

t t

n  

n(t)

tempo, t 1895

t n n  



n

n   t

DECADIMENTO RADIOATTIVO

attività, Att: indica la velocità di decadimento di un materiale radioattivo, cioè il numero di atomi che decadono al secondo

bequerel, Bq: unità di misura della attività, corrisponde ad una trasformazione nucleare al secondo – 3,7·1010bequerel (Bq) = 1 curie (Ci)

tempo dimezzamento, T1/2 (s): tempo necessario affinché l’attività si dimezzi

vita media,(s): tempo medio di sopravvivenza del nuclide

decadimento radioattivo e attività



Att(t)

n(t)

n(t0)e(tt0)



n(t)A(t)

A(t)T1/ 2

ln(2) RADIOATTIVITÀ NEL CORPO UMANO

Radionuclidi naturali Attività [Bq]

K-40 (T½ =1,27E9 a) 4.500 C-14 (T½ =5400 a) 3.800 Rb-87 (T½ =48,8E9 a) 650 Pb-210, Bi-210, Po-210 60

figli del Rn-220 30

H-3 (T½ =13 a) 25 Be-7 (53,2 g) 25

Altri 7

TOTALE ~9.120 Bq

Elettricità Svizzera Italiana A. Romer, marzo 2004

(3)

Tubo a raggi X

TRE PARAMETRI

corrente, mA

• lineare con la dose

alta tensione, kVp

• energia e “durezza” del fascio

• incrementa anche la dose

tempo, s

• lineare con la dose

RX presenti solo durante erogazione

radiazioni non ionizzanti

le radiazioni emesse da:

•risonanza magnetica

• telefoni cellulari

• antenne (radiotelevisive e cellulari)

• linee dell’alta tensione

• ecografi (ultrasuoni)

nonhanno energia sufficiente per ionizzare

EF FE TT I delle RADIAZIO NI IONIZ ZA NTI

i possibili effetti

danni deterministici (reazioni tessutali):frequenza e gravità variano con la dose; è individuabile una soglia (alte dosi); comprendono: radiodermite, cataratta, sterilità, sindrome acuta da raggi, ecc.,

ma anche radioterapia

danni stocastici:la probabilità e non la gravità di accadimento è proporzionale alla dose;sembra non esistere soglia; distribuiti casualmente; esistono naturalmente tra la popolazione (>20%); appaiono dopo anni; comprendono: leucemie, tumori solidi, malattie ereditarie nella progenie

(4)

Reazioni tessutali da radiazioni ionizzanti

Strambi E, Irradiazioni accidentali ed emergenze nucleari ed. SECUP srl, Rep.S.Marino, 1995

Chronic radiodermatitis in 17 year old female patient after x2 radiofrequency ablation procedures

Hyper & hypo pigmentation, with telangiectasia

Atrophic indurated plaque

Example of chronic skin injury due to cumulative skin dose of ~20,000 mGy (20 Gy) from coronary

angiography and x2 angioplasties

21 months after first procedure, base of ulcer exposes spinous process

Fonte: Lo sbiancamento dei negri, di R. Renzetti V. Forbin, La Nature, boll.

Académie des Sciences, Parigi, articolo apertura n. 1814 del 1908

radioprotezione, storia...

si può cambiare colore alla pelle …?

(5)

POSSIBLI CURVE RISPOSTA DOSE vs EFFETTI STOCASTICI

Fonte: NRPB, Cerrie Report, 2004

ipotesi LNT

E<100 mSv/anno

Fonte: ICRP 1991, 1990 Recommendations of ICRP

fattori ponderazione, wT, - ICRP60 e ICRP103

Organo o tessuto Fatt. pond.

wT ICRP60

Fatt. pond.

wT NEW

Gonadi 0,20 0,08

Midollo osseo emopoiet. 0,12 0,12

Colon 0,12 0,12

Polmone, vie toraciche 0,12 0,12

Stomaco 0,12 0,12

Vescica 0,05 0,04

Mammella (uomo/donna) 0,05 0,12

Fegato 0,05 0,04

Esofago 0,05 0,04

Tiroide 0,05 0,04

Pelle 0,01 0,01

Superficie ossea 0,01 0,01

Cervello org.riman. 0,01

Rene org.riman. 0,01

Ghiandole salivari org.riman. 0,01 Organi e tessuti rimanenti 0,05 0,12 TOTALE COMPLESSIVO 1,00 1,00

d.Lgs 187/00, 230/95 e d.Lgs 81/08 (e smi)

la radioprotezione

1. Giustificazione 2. Ottimizzazione

3. Limitazione dosi individuali

• per lavoratori e popolazione

• non per pazienti, volont. ecc.

La protezione dalle radiazioni ionizzantirichiede:

• sorveglianza fisica: esperto qualificato

• sorveglianza medica: med. competente/autorizzato

• protezione dei pazienti:esperto in fisica medica

(6)

limiti di dose individuale

Limiti di dose, mSv/anno solare (+) ESPOSTI A (B) (*) NON ESPOSTI

Dose efficace 20 (6) 1

Cristallino 20 (45) ?

Mani, avambracci 500 (150) 50

Piedi, caviglie 500 (150) 50

Pelle, media 1 cmq 500 (150) 50

Nascituro 1

Sorv. fisica individ. Si dipende Non

richiesta

Visita medica/anno 2 1

Fonte: all. IV d.lgs 230/95; (+) si riferiscono a TUTTE sedi lavorative, ma non comprendono le quelle mediche o per assistere i pazienti; (*) sono classificati in categoria B i lavoratori che non sono suscettibili di superare i valori in parentesi;

complessiviSono

minori

apprendisti e studenti <18 anni

gestanti (occhio alle indagini mediche)

non attività in zone classificate o, comunque, al feto dose <1mSv

non frequentare zone fino a 7 mesi dopo parto

donne che allattano al seno

evitare contaminazione interna

Tutele particolari

Dosimetri individuali

A

dosimetro anello/bracciale

F

Dosimetro al petto SOTTO CAMICE Pb

Dosimetro al braccio/PETTO;

SOPRA CAMICE Pb

B

USO: obbligatorio

DOVE: lo stabilisce l’esperto qualificato

non protegge,ma misura…

0,4 0,6

2 0,3

1,2 0,0002

0,005 0,002

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5

Cosmici Radiazione terrestre Radon e toron Ingestione naturali Mediche Energia nucleare Fallout Chernobyl

Dose efficace, mSv/anno

DOSI MEDIE alla

POPOLAZIONE ITALIANA

E ≈4,5 mSv/anno

fonte: APAT, Annuario 2006

Valori sottostimati!!!

(7)

radiazioni ionizzanti e sanità

Materiali radioattivi:

laboratori di radiobiologia

laboratori di radioimmunologia

reparto di medicina nucleare

altri reparti: in pazienti sottoposti a indagini di medicina nucleare

radon negli interrati

Raggi X e gamma:

sale di radiodiagnostica

sale di cardio-chirurgia

reparti di radioterapia

altri reparti: uso occasionale

MEDICINA NUCLEARE

si iniettano molecole specifiche, con legato un atomo radioattivo, che si concentrano nelle molecole (negli organi) di interesse da cui

irraggiano

Fonte: cd-rom Regione Piemonte 2000

positron emission tomography, PET

Parkinson avanzato

Paziente normale

Comunicazione di Röntgen, 28.12.1895

“...se si tiene la mano tra l’apparecchio di scarica e lo schermo si vedono le ossa della mano stessa...”

I raggi X

(8)

Fonte: Johns, Cunningham, Phys of Radiolg

immagine radiologica

µmetallo> µosso> µmusc> µaria (a parità di energia)

 

x

e x I

I

0

Fonte: Nick Veasey web page, 2014

IMMAGINE RADIOLOGICA

a parità di energia:

metallo> osso> musc> aria

 

x

e x I

I  (

0 )

Radiografia/scopia con mezzo contrasto

il mezzo di contrasto

• non è radioattivo

• il Ba è più opaco del tessuto umano

• anche con sottrazione immagine

Aneurisma cerebrale

LA CURA con l’ausilio della

RADIOLOGIA INTERVENTISTICA

(9)

Figura tratta da Brenner et al., N Engl J Med 2007;357:2277-84.

TAC tomografia assiale computerizzata

TAC spirale

Fonte: cd-rom Regione Piemonte 2000

FUSIONE DI IMMAGINI…, RM+PET

attuali frontiere:

CT-PET

PET/CT Camera

RM + PET le nuove frontiere

H. Zaidi and A. Del Guerra: Design of hybrid PET/MRI scanners, 2014

(10)

DIAGNOSTICA PER IMMAGINI

At/cell.

(*) Risoluz. Osservazioni

CT 109 0,5 mm

ottima per definire le

dimensioni Anatomico Struttura RMN 3·107 0,5-1

mm buona per la

morfologia Fisiologico Mecca-nismi

PET 102 3-5 mm

localizza la malattia o il

tumore Molecolare Bersaglio ECO 109 2 mm dimenzionidefinisce Anatomico Struttura (*) numero di atomi/cellula necessari per visualizzare la patologia

Le radiazioni intorno al paziente

fascio primario (80-210 mSv/h a 1 m) radiazione di fuga (<1 mSv/h a 1 m)

radiazione diffusa (0,6-1,8 mSv/h a 50 cm)

interazione delle radiazioni ionizzanti con la materia

piombo mattoni

ferro acqua

assorbimento raggi X di bassa E varia con:

• densità

• numero atomico, ~Z4

Protezione da irradiazione ESTERNA

raggi X o gamma

Schermi: usare schermature

appropriate per ridurre esposizione

Distanza:allontanarsi

dalle sorgenti il più possibile

Tempo:ridurre al minimo,

minuzioso programma delle procedure

(11)

TEMPO

META’ TEMPO = META’ DOSE



dosedose( )d

t0 t0t

dose

tt0

meglio usare fermo immagine

o modalità pulsata PO Melzo; Sorgente: Mecall, mod: SMAM, SN: 89472, 110 kVp; 1 mA; 2,8 mmAl filtraz; 2,8 mmAl HVL a 81 keV;

Dosimetro TOLF LB1321 dose Hp(10); Fantoccio simulatore: acqua, 9 lt a DFP 70cm; data 19 feb 1999

I N T E N S I T A ' D I D OSE I N A R I A

I N T ORNO A L P A Z I E N T E

0 . 0

1 . 0

2 . 0

3 . 0

4 . 0

5 . 0

0 50 100 150 200 250 300

d i s t a n z a d a l p a z i e n t e [ c m ] I

n t e n s i t à d i

d o s e i n a r i a

[ m S v / h ]

2 0) ) (

( d

d d D

D

il paziente “diffonde” le radiazioni

distanza doppia = dose ¼!

Foto dal catalogo di Europrotex)

Fattore protezione a 80 kVp:

• 0,5 mmPb equiv attenua >>20 volte

• 0,25 mm Pb equiv. attenuaz. >>10 volte

DPI schermati…

MODALITA’ DI ESPOSIZIONE E RADIOATTIVITA’

Irradiazione esterna

Contaminazione

esterna: pelle, ecc.

Interna: per

ingestione

inalazione

ferite

perfusione cutanea

(12)

Fabbretto M, Rottame metallico 200

t t

t

impegnata E d

E

0

0

) ( 

t è il tempo (anni) su cui avviene l'integrazione; di solito: 50 anni per gli adulti e 70 anni per i bambini; t0=istante dell’introduzione

CONTAMINAZIONE INTERNA

es., fumatore es., Livtinenko

es., suo famigliare

al termine del lavoro…

controlla la contaminazione superficiale e personale dopo qualunque manipolazione

lava le mani sia pur protette dai guanti

lascia in ordine e

decontaminato

rifiuti radioattivi

Separati in fuzione di:

Radioattivi/non radioattivi

Solidi/liquidi

Tempo dimezzamento

32P, 33P, 125I, 99mTc < 75 gg < 3H, 14C, 35S

Etichettati sempre

Schermati se necessario

Riposti nel deposito frequentemente

... non nel lavandino

riducili al minimo

d.Lgs 230/95 e smi

aree a rischio

Zona libera

ed in ordine crescente di rischio:

Zona sorvegliata: 2,5-7,5 μSv/h

Zona controllata: >7,5 μSv/h

Zona INTERDETTA

Zona Controllata:ambiente di lavoro segnalato e sottoposto ad accesso regolamentato

 Zona Sorvegliata:ambiente di lavoro segnalato che non è Zona Controllata e ad accesso limitato

(13)

Esterno alla barriera: area a libero accesso Zona sorvegliata

Zona controllata

barriere e zone a rischio

posizionarsi dietro le barriere o le pareti di protezione

Barriera protettiva

Esterno alla barriera: zona protetta

barriere e zone a rischio

Barriera protettiva

tavolo paziente

>2-3 m Zona sorvegliata

posizionarsi dietro le barriere o le pareti di protezione

Zona controllata

LA SEGNALETICA

Radiazioni ionizzanti

irradiazione contaminazione

i so gg ett i

direzione sanitaria

rappresentante dei lavoratori

medico competente

o autorizzato Responsabile

del Serv. di prevenzione e

protezione e Esperto qualificato

altri professionisti

Fabbricanti, progettisti Installatori e manutentori

vigilanza

lavoratore

preposto resp. struttura

(14)

...ma anche lo studente

E’ equiparato ai lavoratori

Non può accedere ai laboratori senza autorizzazione del responsabile delle attività

Fa riferimento al responsabile per una corretta prevenzione e protezione E’ informato e formato sui rischi e sulle

procedure di protezione dal responsabile

il DECALOGO della radioprotezione

1. formazione ed informazione

2. sorveglianza fisica e medica (ove richiesto) 3. utilizzare le sorgenti /esporsi sole se serve 4. ridurre il numero esposti (solo gli autorizzati) 5. minimo tempo

6. distanza maggiore possibile 7. schermi fissi e mobili

8. dispositivi individuali di protezione (schermati) 9. corrette procedure di lavoro e delle

apparecchiature

10. controlli constanti delle dosi, sistemi di sicurezza e procedure: proteggi anche i pazienti

0,4 0,6

2 0,3

1,2 0,0002

0,005 0,002

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5

Cosmici Radiazione terrestre Radon e toron Ingestione naturali Mediche Energia nucleare Fallout Chernobyl

Dose efficace, mSv/anno

DOSI MEDIE alla

POPOLAZIONE ITALIANA

E ≈4,5 mSv/a

fonte: APAT, Annuario 2006

Valori sottostimati!!!

DOSI in radiodiagnostica dosi tratte da Padovani et al., pubblicaz. interna ,(2008)

(15)

DOSI in medicina, Friuli, 2006

dosi tratte da Padovani et al., pubblicazione interna (2008)

radiazioni e rischio IN MEDICINA

dose eff.,

mSv esempi

0 zero Ultrasuoni, RMN, termografia

I <1 Rx torace, estremità, articolazioni, pelvi, cranio, colonna dorsale

II 1 – 5 Urogramma, mammografia, addome, colonna lombare, TAC cranio, scint. tiroidea/ossea,

renogramma, ventilazione/perfusione III 5 – 10 TAC torace, addome e pelvi, enema del colon,

studi di dinamica cardiaca di med. nucleare IV > 10 altri esami di medicina nucleare, radiologia

interventistica

Pazienti

Lavoratori (visite 626)

Volontari che assistono

Parenti (medicina nucleare)

Volontari (per ricerca)

Procedure medico legali

d.Lgs 187/00 (e smi) Soggetti particolari:

Donne in gravidanza o allattamento

Bambini

PROTEZIONE DEI PAZIENTI

soggetti responsabili e compiti

Il TSRM e l’infermiere …

collabora alla stesura del programma di garanzia della qualità

può essere delegato dallo specialista

può effettuare:

alcuni controlli di qualità

Valutazioni di dose, sotto le direttive del fisico

fornisce gli idonei DPI

(16)

dispositivi di protezione individuale schermati per pazienti

Foto dal catalogo di Europrotex)

RADIAZIONI e radioprotezione

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA - elio giroletti

elio giroletti

università degli studi di pavia dip. fisica elio.giroletti@unipv.it

+39-038298.7905

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