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Zona 9 Zona 2

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Academic year: 2022

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(1)

Zona 1

Zona 3

Zona 9 Zona 2

Zona 10

Zona 6

Zona 7

Zona 11 Zona 8

Zona 5

Zona 2

Zona 13

Zona 12

Zona 8 Zona 6

Zona 4

Zona 15

Zona 13

Zona 14

BORGO TOSSIGNANO • CASALFIUMANESE • CASTEL DEL RIO • CASTEL GUELFO CASTEL SAN PIETRO TERME • DOZZA • FONTANELICE • IMOLA • MEDICINA • MORDANO

PROVINCIA DI BOLOGNA

COMUNE DI IMOLA

Sindaco

Segretario Comunale Assessore all’Urbanistica Dirigente di settore Adozione

Controdeduzioni Approvazione

Delibera C.C.

Delibera C.C.

Delibera C.C.

Tavola

PSC 4

RESPONSABILE DI PROGETTO Arch. Ivano Serrantoni

UFFICIO DI PIANO FEDERATO Arch. Ivano Serrantoni

Dott.ssa Raffaella Baroni Dott. Lorenzo Diani

CONSULENTI DI PROGETTO Arch. Franco Capra

Arch. Piergiorgio Mongioj Arch. Mario Piccinini CONSULENTI GEOLOGICI ARKIGEO

Geol. Giorgio Gasparini Geol. Marco Capitani

1:35.000 Scala

Legenda

MICROZONAZIONE SISMICA

- Carta di analisi - Modelli geologici nelle aree di pianura

Confini comunali

Modelli geologici di pianura

Limite pianura collina (PTCP)

Cava o discarica

Zona 1

Zona 2

Zona 3

Zona 4

Zona 5

Zona 6

Zona 7

Zona 8

Zona 9

Zona 10

Zona 11

Zona 12

Zona 13

Zona 14

Zona 15

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi prevalenti con possibili strati sabbiosi (anche metrici).

Base orizzonte posta a circa 14-18 m da p.c.

In alcuni areali possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili Unità 2 Depositi prevalentemente ghiaiosi di spessore

plurimetrico (tra 4 e oltre 10 m)

Unità 3 Depositi prevalentemente pelitici con tetto a circa 20- 25 m dal p.c.

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi prevalenti) di spessore elevato (20-25 m) con rade intercalazioni (da alcuni decimetri a 1-1.5 m) di ghiaie Unità 2 Depositi prevalentemente ghiaiosi antichi anche

plurimetrici (3-5 m)

Unità 3 Alternanza di depositi pelitici antichi e banchi ghiaiosi

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi prevalenti) di spessore elevato (20-25 m) con possibili intercalazioni (da alcuni decimetri a 1-3 m) di ghiaie e/o sabbie

Unità 2 Depositi prevalentemente ghiaiosi antichi anche plurimetrici (3-5 m)

Unità 3 Depositi pelitici prevalenti alternati a banchi ghiaiosi

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi prevalenti) di spessore elevato (27-30 m o più) con rade intercalazioni (da alcuni decimetri a 1-1.5 m) di ghiaie e possibile presenza di strati sabbiosi (anche metrici)

Unità 2 Depositi prevalentemente ghiaiosi (3-5? m di spessore) posti a profondità superiore a 27-30 m

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi prevalenti) fino a circa 20-22 m con intercalazioni di sabbie in strati da decimetrici a metrici

Unità 2 Depositi prevalentemente ghiaiosi (circa 5 m di spessore) posti a profondità superiore a 20-22 m Unità 3 Depositi pelitici prevalenti alternati a banchi ghiaiosi Zona 10

Settore distale orientale del conoide del Santerno

Zona 8

Settori distali laterali del conoide del Santerno. In alcuni areali possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili

Zona 9

Settori distali del conoide del Santerno. In alcuni areali possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili Zona 6

Zona 7

Area di interconoide tra Santerno e Sillaro/Sellustra

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi di copertura prevalentemetne limosi (con argille più raramente sabbie) di spessore limitato a pochi metri (massimo 5-6)

Unità 2

Depositi prevalentemente ghiaiosi pluridecametrici derivanti dall'amalgamazione di orizzonti grossolani riferibili a unità stratigrafiche diverse. Sono presenti intercalazioni sporadiche (1-2m) di peliti e/o sabbie limose

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi di copertura prevalentemetne limosi (con argille più raramente sabbie) di spessore limitato a pochi metri (massimo 5-6) che localmente sono sostituiti da ghiaie per gran parte del loro spessore Unità 2 Depositi prevalentemente ghiaiosi di 5-10 di spessore Unità 3 Argille e sabbie antiche, localmente riferibili alle

formaizoni marine (Argille Azzurre e Sabbie di Imola)

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi di copertura prevalentemetne limosi (con argille più raramente sabbie) di spessore compreso tra 5 e 10 m. Localmente tra 5 e 10 m sono presenti stati plurimetrici di sabbia e/o sabbia mista a ghiaie.

Unità 2 Depositi prevalentemente ghiaiosi di 5-7 di spessore Unità 3

Depositi prevalentemente argillosi con tetto a circa 14- 15 m e base a 25-26 m. Segue un banco ghiaioso di almeno 5 m di spessore

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1 Depositi prevalentemente argillosi almeno fino a 20-25 m dal p.c.

Unità 2 Non nota

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi superficiali di spessore complessivo pari a circa 5-7 m, dati da terreni prevalentemente limosi (1- 2 m di spessore) e ghiaie in matrice limoso sabbiosa.

Unità 2 Substrato marino (Argille Azzurre e/o Sabbie Gialle di Imola)

Zona 14

Settorimarginale tra il Santerno e il Rio Sanguinario

Zona 15

Settori terminale dei terrazzi del Santerno di collegamento al conoide apicale

Zona 12

Conoide del Santerno (parte apicale)

Zona 13

Settori laterali al conoide del Santerno .In alcuni areali possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili Zona 11

Conoide del Santerno. Localmente (estremità settore a NO della Zona) nell'Unità 1 possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili

Descrizione litologico-tessiturale Note

Depositi di pianura prevalentemente pelitici (argille e limi), possono essere presenti intercalazioni sabbiose anche di spessore metrico. Non sono segnalati depositi ghiaiosi almeno fino a 30-35 m di profondità dal p.c.

Possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi di pianura prevalentemente pelitici (argille e limi), possono essere presenti intercalazioni sabbiose anche di spessore metrico. L'unità presenta uno spessore di almeno 20 m o superiore

Localmente possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili

Unità 2

Depositi ghiaiosi con tetto attorno ai 19-20 m da p.c.

(o più profonda) e spessore di circa 3-5 m; matrice limo-sabbiosa. Possono essere accompagnati da intercalazioni e strati sabbiosi.

Unità 3

Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi) con tetto a circa 25-28 m da p.c. e spessore

plurimetrico/decametrico

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi di pianura prevalentemente pelitici (argille e limi), possono essere presenti intercalazioni sabbiose.

L'unità presenta uno spessore di circa 9/10 m

Localmente possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili

Unità 2

Depositi ghiaiosi con tetto attorno ai 9-10 m da p.c. (o poco più profonda, localmente 5-6 m) e base a circa 15 -20 m; spessore di circa 3-5 m (localmente anche 8- 9); matrice limo-sabbiosa. Possono essere

accompagnati da intercalazioni e strati sabbiosi.

Unità 3

Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi) con tetto a circa 15-20 m da p.c. e spessore

plurimetrico/decametrico alternati a banchi ghiaiosi

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Depositi di pianura prevalentemente pelitici (argille e limi), possono essere presenti intercalazioni sabbiose.

L'unità presenta uno spessore di circa 9/10 m

Localmente possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili

Unità 2 Depositi prevalentemente sabbiosi con tetto attorno ai 9-10 m da p.c.; spessore circa 3-5 m

Unità 3

Depositi prevalentemente pelitici (argille e limi) con tetto a circa 15 m da p.c. e spessore

plurimetrico/decametrico

Descrizione litologico-tessiturale Note

Unità 1

Copertura superficiale prevalentemente limosa, limo argillosa con eventuali sabbie e di spessore modesto (base posta generalmente antro i 5 m dal p.c.)

Localmente possono essere presenti strati sabbiosi potenzialmente liquefacibili

Unità 2 Depositi prevalentemente ghiaiosi di spessore plurimetrico con base posta a 15-20 m dal p.c.

Unità 3 Alternanze di depositi pelitici (argille e limi) a banchi ghiaiosi

Zona 1

Zona 2

Zona 3

Zona 4

Zona 5

Daniele Manca

Simonetta D'Amore

Andrea Bondi

Fulvio Bartoli

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