I. Sistemi d ricorrenze lineari
Sia A ∈ M k,k (C) una matrice complessa. Il sistema lineare omogeneo di ricorrenze per la successione {X n } di vettori di C k
( X n+1 = AX n , n ≥ 0, X 0 assegnato
ha come unica soluzione X n := A n X 0 ∀n, come si verifica immediatamente per induzione.
Proposizione. Assegnata una successione {F n } di vettori di C k , il sistema lineare non omogeneo di ricorrenze per la successione {X n } di vettori di C k
( X n+1 = AX n + F n+1 , n ≥ 0, X 0 assegnato
ha come unica soluzione
X n := A n X 0 +
n
X
j=0
A n−j F j ∀n ≥ 0
dove si` e posto F 0 := 0 ∈ C k .
Dimostrazione. Infatti per ogni n ≥ 0,
X n+1 = A n+1 X 0 +
n+1−j
X
j=0
A n+1 F j = A n+1 X 0 +
n
X
j=0
A n+1−j F j + F n+1
= A A n X 0 + A
n
X
j=0
A n−j F j + F n+1 = A
A n X 0 +
n
X
j=0
A n−j F j
+ F n+1
= AX n + F n+1 .
Potenze di una matrice
Resta il problema di calcolare le potenze successive della matrice A in modo efficiente.
Si osserva che
2 I. Sistemi d ricorrenze lineari
(i) se B `e una matrice simile ad A, A = S −1 BS per qualche matrice S con det S 6= 0, allora
A 2 = S −1 BSS −1 BS = S −1 B 2 S e, per induzione,
A n = S −1 B n S ∀n.
(ii) Se B `e una matrice a blocchi quadrati sulla diagonale principale
B =
B 1 0 . . . 0
0 B 2 . . . 0
. . .
0 . . . 0 B r
allora
B n =
B n
1 0 . . . 0
0 B n 2 . . . 0 . . .
0 . . . 0 B n r
Siano λ 1 , λ 2 , . . . , λ k gli autovalori distinti di A e m 1 , m 2 , . . . , m k le relative mol- teplicit` a. Per ogni k sia p k la dimensione dell’autospazio relativo a λ k . Allora esiste un cambiamento di base S tale che J := S −1 AS abbia la forma di Jordan
J =
J 1,1 0 0 . . . 0
0 J 1,2 0 . . . 0 . . .
0 0 0 . . . J k,p
k