Esercitazione
Esercitazione N.8 N.8
23 maggio 23 maggio 2007 2007
Rosalba
Rosalba Barattero Barattero
Applicazioni lineari Applicazioni lineari
Nucleo Nucleo – – Immagine Immagine
Immagine e controimmagine Immagine e controimmagine di un vettore di un vettore
Significato geometrico di particolari applicazioni lineari Significato geometrico di particolari applicazioni lineari
ESERCIZIO 1 .
Studio di un’applicazione lineare
p
Chi sono ker (ϕ) e Im(ϕ)
Ker(
ϕ) risulta sottospazio di V , Im(ϕ) sottospazio di W
q
Da chi è generatoIm(ϕ)
r
dimIm(ϕ)
s
il teorema della nullità e del rangoa) Abbiamo visto la lezione scorsa che conoscere la matrice associata a questa applicazione lineare equivale a conoscere questi 4 ‘dati’ :
ϕ(e
1)= (1,2,1)
ϕ(e
2)= (0,1,-1) ϕ(e
3)= (3,6,3) ϕ(e
4)= (0,-2,2)
Determiniamo ora una base di kerϕ e una base di Imϕ
Prima stabiliamo quanto vale dim Im(ϕ), utilizzando r secondo cui
dim(Imϕ)= ρ(A) con A =
E(34)M
ϕ EA=
⎟⎟⎟⎠
⎞
⎜⎜
⎜
⎝
⎛
−
− 2 3 1 1
2 6 1 2
0 3 0 1
Si vede che: C
4= -2 C
2, C
3= 3C
1quindi il mas- simo numero di colonne L.I. è 2 ossia ρ(A)=2=dim Imϕ.
Per q Im ϕ = L(ϕ(e
1), ϕ(e
2), ϕ(e
3), ϕ(e
4)) ( il sottospazio di tutte le c.l. dei 4 elementi); per avere una base basta estrarre 2 (=dim Im ϕ ) vettori L.I. , ad es. ϕ(e
1), ϕ(e
2) e dunque B
Im(ϕ )= {(1,2,1),(0,1,-1)}.
(*)
Per studiare il nucleo, dal teorema s ricaviamo che :
dim(R
4)=dim(kerϕ)+dim(Imϕ)
Dunque dim ker ϕ = 2. Per determinare una base di ker ϕ, occorre trovare 2 elementi L.I. u,v ∈ R
4t.c. ϕ(u)= ϕ(v)=0 .
Un metodo ′empirico′ è il seguente:
♦ Si sanno individuare delle c.l. sulle colonne di A ? Nel ns. caso sì : C
4= -2 C
2, C
3= 3C
1♦♦ Si ′rimontano′ i dati al dominio così:
C
4= -2 C
2⇔ ϕ(e
4) = -2 ϕ(e
2)
⇔ ϕ(e
4)+ 2 ϕ(e
2)=0
R3=(0,0,0) ⇔ ϕ(e
4+2e
2)=(0,0,0)
⇔ e
4+2e
2∈ker ϕ
⇔ (0,0,0,1)+2(0,1,0,0)=(0,2,0,1) ∈ker ϕ
C
3= 3C
1⇔ ϕ(e
3) = 3 ϕ(e
1)
⇔ ϕ(e
3) - 3 ϕ(e
1)= 0
R3=(0,0,0)
⇔ ϕ(e
3- 3e
1) =(0,0,0)
⇔ e
3- 3e
1∈ker ϕ
⇔ (0,0,1,0)-3(1,0,0,0) = (-3,0,1,0) ∈ker ϕ
Concludendo: in questo caso abbiamo trovato :
(0,2,0,1) ∈ker ϕ , (-3,0,1,0) ∈ker C , entrambi i vettori sono L.I. e poiché dim ker ϕ =2 abbiamo trovato una base di ker ϕ :
B
ker ϕ= {(0,2,0,1), (-3,0,1,0)}.
4 2 2
def. n
Abbiamo avuto fortuna ! Illustriamo il metodo con cui si procede in
generale: si scrive ϕ(x1,x2,x3,x4) con (x1,x2,x3,x4)∈R4ϕ(x1,x2,x3,x4) = x1 ϕ(1,0,0,0)+x2ϕ(0,1,0,0)+x3ϕ(0,0,1,0)+x4ϕ(0,0,0,1)
=
x1 C1 + …= (x1+3x3 , 2x1+x2+6x3 -2x4, x1-x2+3x3 +2x4 )
Per def. kerϕ = {(x1,x2,x3,x4)∈R4|ϕ(x1,x2,x3,x4)=
0
R3 }= {(x1,x2,x3,x4)∈R4| x1+3x3=0, 2x1+x2+6x3 -2x4=0, x1-x2+3x3 +2x4 =0 }
Quindi kerϕ è il sottospazio delle soluzioni del sistema lineare omogeneo la cui matrice associata è A :
⎪⎩
⎪⎨
⎧
= + +
−
=
− + +
= +
0 2x 3x x x
0 2x 6x x 2x
0 3x x
4 3 2 1
4 3 2 1
3 1
A=
⎟⎟
⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎜
⎝
⎛
−
− 2 3 1 1
2 6 1 2
0 3 0 1
Si era già visto che ρ(A)=2 ⇒ il sistema ha ∝
4-2=∝
2sol.
ni
⇒ dim
kerϕ =2 ( confermato ! )Per trovare una base di kerϕ , procediamo come per trovare tutte le so- luzioni, isolando a I° membro il minore non nullo prescelto :
⎪ ⎩
⎪ ⎨
⎧
→ +
−
= +
−
=
omessa L.D.
R
2x 6x x
2x
3x x
3
4 3 2
1
3 1
Conclusione: grazie alle assegnazioni scelte si determinano 2 vettori L.I :
B
ker ϕ={(-3,0,1,0), (0,2,0,1)}
(come già trovato ! )n
…dalle righe di A
Quindi troviamo le soluzioni corrispondenti ai seguenti valori assegnati alle variabili libere:
x3=1 , x4=0 ⇒ x1=-3 , x2=0 → (-3, 0, 1, 0 ) x3=0 , x4=1 ⇒ x1=0 , x2=2 → ( 0, 2, 0, 1 )
c) Trovare u∈ R3 t.c. ϕ-1(u) = ∅
ϕ-1(u) = {v∈R4 | ϕ(v)=u} = ′ controimmagine di u ′
ϕ-1(u) = ∅ ⇔ u∉ Imϕ
Imϕ = L(
(1,2,1),(0,1,-1))= insieme di tutte le possibili combina- zioni lineari di (1,2,1), (0,1,-1). Quindi basta prendere u L.I. con
(1,2,1) e (0,1,-1) . Ad es. u= (0,0,1) , infatti ρ
⎟⎟
⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎜
⎝
⎛
− 1 0 0
1 1 0
1 2 1
=3
d) lasciato come esercizio
e) Determinare v∈R
4t.c.
ϕ(v)=(2,4,2)E(3 4)
M
ϕ E= A =
⎟⎟
⎟
⎠
⎞
⎜⎜
⎜
⎝
⎛
−
− 2 3 1 1
2 6 1 2
0 3 0 1
ϕ(e1)=(1,2,1) ⇒ ϕ(2e1)=2 ϕ(e1)=(2,4,2) ⇒ v=2e1 =2(1,0,0,0)= (2,0,0,0)
v
R3
u
Imϕ
R4
ϕ(e1)
n
ESERCIZIO 2 .
Un’applicazione lineare e il suo significato geometrico
a)
b)
kerϕ = {Q∈ R
3(dominio) | ϕ(Q) = O
R3} Il piano x-z=0 è sottospazio vettoriale di R
3( N.B. I sottospazi vettoriali di R3 sono - {O} (dim =0),
- le rette per l’origine (dim =1) - i piani per l’origine (dim=2) - R3 ( dim =3) ).
kerϕ è la retta r per O, perpendicolare a π, r: ⎪
⎩
⎪ ⎨
⎧
−
=
=
=
t z
0 y
t x
t∈R
kerϕ =
{(t,0,-t)|t∈R
} = {t(1,0,-1)|t∈R
}= L ((1,0,-1)) ⇒ dimkerϕ=1, B
kerϕ=
{(1,0,-1)}ϕ:R
3→ R
3definita da ϕ(P)=H è T.L.
(verificarlo !)
Per verificare che ϕ è la P.O. di P su π Basta questo: se P(x,y,z) , H ⎟
⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + +
2 z y,x 2 ,
z x
- H∈π - P-H // Nπ
⎟⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ − + +
2 z -x z y, - y 2 ,
z x x
⎟⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ − +
2 z x y,- - y 2 ,
z
x
//
(1,0,-1)P
π H ϕ
Im
ϕ = {Q∈R
3(codominio) | Q=ϕ(P) per qualche P∈R
3(dominio)}
Geometricamente è ovvio che
Imϕ =π
Algebricamente per q
Imϕ=L(ϕ(1,0,0),ϕ(0,1,0),ϕ(0,0,1)) E tenendo conto della definizione di ϕ(x,y,z)=
⎟⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + +
2 z y,x 2 ,
z x
⇒
Imϕ= L((½,0,½),(0,1,0),(½,0,½))
= L((½,0,½),(0,1,0))
stop !
⇒ i due vettori (½,0,½),(0,1,0) sono L.I., quindi
dim Imϕ=2 e una base di Imϕ è BImϕ ={(½,0,½),(0,1,0)}.
⇒ da
Imϕ= L((½,0,½),(0,1,0)) si ricava che gli elementi di Imϕ sono del tipo x=½t,y=u,z=½t (rappresentazione parametrica di Imϕ), da cui si ricava la forma cartesiana x=z , eliminando il parametro t.
OK !!!
(Tutto va d’accordo con il teorema della nullità e del rango s : dim(R
3(dominio)) = dim kerϕ + dimImϕ , infatti si ha : 3= 1+ 2 )
c) Stabilire se ϕ(V)⊆ V, con V = {(x,y,z)∈R
3|x+z=0}
V rappresenta un piano α per l’origine,ortogonale a π e quindi ϕ(V) è V∩ Imϕ (= α ∩ π ) e V∩ Imϕ ⊆ V.
Algebricamente : V = {(u,t,-v)|u,t∈R}
⇒ ϕ(V)={ϕ(u,t,-v)|u,t∈R}
= {(0,t,0)| t∈R}
⊆ {(x,y,z)∈R
3|x+z=0} =V
(ϕ(V) = {(0,t,0)| t∈R} è la retta x=0,z=0, che è esattamente
⎩⎨⎧=
−
= +
0 z x
0 z
x