Finalmente è arrivata la zucca! Oggi Kaša con zucca e miglio
Piatto della tradizione russa super veloce per gli amanti delle pietanze calde e delle “pappe”
Ben arrivata zucca!
La Kaša con zucca e miglio è diventata da poco uno dei miei piatti preferiti. Dico da poco, perché il miglio è entrato di recente nella mia dieta, proprio grazie alle ricette russe, che negli ultimi anni fanno parte della mia cucina quotidiana.
Almeno una volta a settimana mangio russo, e devo dire che alternare una cucina diversa non solo è divertente, ma consente di variare spesso il menù.
La zucca la mangio in tutti i modi: stufata (con pasta e riso) e alla griglia (che adoro!). Un piatto di riso e zucca sulla mia tavola, d’inverno, non manca mai! Oggi invece, vi propongo una pietanza che non manca mai sulla tavola dei russi: Kaša con zucca e miglio. Anche gli slavi mangiano molto riso, ma poiché la Kaša è assimilabile ad una sorta di “pappa”, il miglio si presta molto più del riso. La Kaša con zucca e miglio, è un ottimo piatto autunnale, da gustare a cena, al calduccio! Prepariamoci.
Ingredienti per la Kaša con zucca e il miglio (4 persone)
750 gr di zucca
150 gr di miglio
Mezzo litro di latte
70 gr di burro
1 cucchiaino di zucchero (facoltativo) Sale, una manciata
Preparazione della Kaša con zucca e miglio
Sciacquate bene il miglio sotto acqua corrente, versatelo in una casseruola con acqua e cucinatelo secondo le indicazioni della confezione per circa la metà della sua cottura (15 minuti)
Se volete risparmiare tempo, utilizzate un’altra casseruola e portate ad ebollizione il latte, aggiungendo prima una manciata di sale e un cucchiaino di zucchero. Quest’ultimo è facoltativo. A mio avviso potete anche evitare, perché la zucca cotta è già dolce. Mescolate bene.
Quando il latte inizia leggermente a bollire, versate i cubetti di zucca lavata e pulita precedentemente
Cuocete la zucca nel latte e dopo l’ebollizione, coprite la casseruola e fate cuocere il tutto per una decina di minuti
Trascorso il tempo indicato, unite il miglio alla zucca e al latte.
Mescolate bene il tutto e fate cuocere a fuoco basso per altri 15 minuti.
Cinque minuti prima che la Kaša sia pronta, aggiungete il pezzetto di burro (anche freddo di frigo va benissimo!) e mescolate bene fino a fine cottura
Nel caso in cui il miglio non dovesse essere ancora cotto, aggiungete un goccio di acqua e continuate la cottura.
Il vostro piatto autunnale è pronto. Buona “pappa”!
Idea in più: la vostra Kaša diventa decisamente più saporita se aggiungente a metà cottura della noce moscata!
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Blinỳ nalìstniki con ripieno…di carne!
Le prime piogge sono arrivate e le temperature si stanno leggermente abbassando. Proviamo ad accendere il forno? Se non vi va, i Blinỳ nalìstniki si possono anche cuocere in padella!
I Blinỳ nalìstniki sono Blinỳ a forma di tubetti. Chi mi segue e si è avvicinato alla cucina russa, avrà certamente sperimentato i Blinỳ e quindi, sa di cosa parlo. Per chi è capitato adesso sulla mia pagina, ricordo che i Blinỳ sono un must della cucina russa, una pietanza molto versatile che può essere preparata dolce o salata.
I Blinỳ che vi propongo oggi sono salati e ho scelto di farcirli con un ripieno di carne macinata. Sulla tavola dei russi tra le tante farciture, troverete di frequente quella con la ricotta, che vi propongo vivamente di sperimentare!
La caratteristica dei Blinỳ nalìstniki è che devono essere poco salati e poco zuccherati, pertanto è ideale prepararli seguendo la ricetta dei Blinỳ skorodumki di cui vi ho già parlato. La ricetta è semplicissima, e come vi dicevo, la particolarità dei Blinỳ che vi propongo oggi sta nella loro forma e nella cottura finale. Pertanto, vi indicherò in
grassetto gli step da seguire per chiuderli bene ed evitare che “perdiate” la farcitura per strada!. Pronti?
Per comodità, qui vi riporto solo gli ingredienti dei blinỳ skorodumki, per il procedimento potete leggere direttamente l’articolo dedicato.
Ingredienti per 5 blinỳ skorodumki
1 bicchiere e ½ di farina
4 bicchieri di latte
1 cucchiaio e ½ di zucchero
2 uova
1 cucchiaio di olio
Sale quanto basta
Ingredienti per la farcitura dei Blinỳ nalìstniki
½ cipolla grande
500 gr di carne macinata
1 carota (se volete) erbe aromatiche a piacimento
Coriandolo essiccato
pepe
Olio
Preparazione dei Blinỳ nalìstniki
Preparati i vostri Blinỳ iniziate a predisporvi per la farcitura di carne
Fate soffriggere la cipolla (per contaminare un po’ la ricetta potete provare a farla soffriggere con una carota) e quando sarà dorata aggiungete la carne macinata. Durante la cottura mettete sale, un po’ di coriandolo essiccato e pepe. Cuocete per circa 8 minuti a fuoco medio.
Quando la carne sarà cotta, mettetela da parte e fatela raffreddare.
Raffreddata la carne iniziate a farcire i vostri Blinỳ in questo modo:
Prendete un Blinỳ e adagiatelo su un piatto
Dovete lavorare i quattro lembi del Blinỳ che vi serviranno per chiudere la farcitura come fosse un tovagliolo. Iniziate a mettere un cucchiaio abbondante di macinato nella parte inferiore del Blinỳ, lasciandone scoperto un pezzetto. Con questo lembo inferiore coprite completamente la vostra farcitura. Ora chiudete a fazzoletto, cioè mettete sopra la farcitura ricoperta, il lembo di destra del Blinỳ poi quello di sinistra e iniziate ad arrotolare la parte farcita. In questo modo la vostra farcitura rimarrà ben chiusa.
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Manzo alla Stròganov: tutti lo conoscono, ma quanti lo preparano?
E’ uno dei piatti russi più famosi, e
anche se il nome altisonante vi spaventa,
vi assicuro che è una pietanza semplicissima da preparare e buonissima
Perché Stròganov
Il Manzo alla Stròganov (Befstroganov, Бефстроганов) è un piatto tipico della cucina russa, noto in tutto il mondo. Al nome sono legate diverse leggende, ma la più accreditata sostiene che il piatto sia legato al conte A.G. Stròganov, conosciuto per i suoi banchetti golosi. Tutto iniziò con una festa a Odessa. Per l’occasione uno degli chef francesi del conte preparò una nuova ricetta a base di manzo che si rivelò un vero e proprio successo. Siamo alla fine del XIX secolo e da allora il piatto fece il giro del mondo. Da quell’evento ad oggi, la ricetta originale ha subito diversi “aggiustamenti”.
Infatti, è difficile trovare un’unica ricetta anche perché spesso cambia proprio l’ingrediente base (il manzo). Non vi meravigliate quindi se al ristorante vi propongono ad esempio la lingua alla Stroganov, è una delle tante varianti!
Vi propongo questa ricetta perché, come ho accennato in apertura post, il piatto è noto in tutto il mondo e molti pensano che sia difficile da preparare e che abbia un gusto poco vicino alla nostra tradizione culinaria. Niente affatto!
Il Manzo alla Stròganov non solo è un piatto semplicissimo da fare ma può essere adattato al nostro gusto, specialmente se non amate la punta acida della smetana (la panna acida degli slavi).
A proposito della smetana, devo spendere due parole. La smetana è un ingrediente che trovate sulle tavole di quasi tutti gli slavi ed è importante quanto il nostro olio d’oliva.
Se amate sperimentare e volete avvicinarvi alla cucina russa, vi consiglio di acquistarla oppure di farla a casa. E’
semplicissimo, e qui vi linko un modo veloce per preparala. Vi serve solo del Kefir, ossia dello yogurt tipico russo che ormai si trova in tutti i nostri supermercati, e della panna fresca. 24 ore e il gioco è fatto! Pronti? Iniziamo!
Ingredienti per il manzo alla Stroganov (per 4 porzioni)
400 gr di filetto di manzo
4 cucchiai di smetana (la panna acida russa)
2 cucchiai di farina
4 cucchiai di burro
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1/2 cipolla
Acqua 200 ml
Sale pepe
Preparazione del Manzo alla Stroganov:
Lavate il pezzo di carne e asciugatelo. Battete la carne con un batticarne e adagiate il pezzo sul tagliere.
T a g l i a t e a f e t t i n e n o n t r o p p o s o t t i l i l a c a r n e . Successivamente tagliate le fettine a listarelle dello stesso spessore di una tagliatella.
Fate sciogliere il burro nella padella e rosolate bene la carne. Non aggiungete ancora il sale altrimenti rischiate di indurire il manzo
In una pentola, versate l’olio e fate soffriggere mezza cipolla.
Quando le cipolle saranno dorate, versate la farina a pioggia continuando a girare sul fuoco fino a fare una cremina (controllate che non si formino grumi).
Ora aggiungete il concentrato di pomodoro e la smetana
A questo punto versate l’acqua e mescolate bene il tutto
Mettete la carne in una padella, aggiungete sale e pepe, mescolate bene e fate riscaldare per 1 minuto. Terminato il tempo di cottuta, mettete la carne nella pentola insieme al vostro sugo e lasciate cuocere per 20 minuti a fuoco basso
Nel caso in cui la carne dovesse risultare dura (e questo non dipende da voi, state tranquilli, ma dal pezzo di carne che vi hanno rifilato!), continuate la cottura per altri 15 minuti (o di più, fatela cuocere fino a quando la carne non sarà morbida). In questo caso, aggiungete altra acqua e un altro pizzico di sale
Come vedete dalla foto di copertina, io ho accompagnato la mia carne con un ottimo stufato di patate. Bikini addio!
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Šarlotka spumosissima!
Dessert russo per tutte le
ore
Ancora merendine, biscottini e snack? Ritorniamo alle semplici e buone torte fatte in casa!
Su tutte le tavole del mondo
La Šarlotka è la tipica torta di mele russa. Una ricetta semplicissima che troviamo su quasi tutte le tavole dei paesi che consumano, producono e amano le mele. Ma non tutte le torte sono uguali. Ogni torta ha un sapore tipico e questo varia in base al tipo di mele usate e al procedimento seguito.
Gli ingredienti base per tutte le ricette sono uova, mele, farina e zucchero. A questi ingredienti molti aggiungono la soda, altri tolgono il lievito, altri ancora aggiungono il limone, la cannella, lo yogurt, insomma, non tutte le torte sono uguali!
Oggi vi propongo la tipica torta di mele russa, la Šarlotka, che vi presenterò nella varietà “spumosissima”. Come vedete dalla foto di copertina la torta è spumosa, morbida e alta. E’
ottima per la colazione ma anche per la merenda al posto delle classiche e terribili merendine. Mettiamoci a lavoro e vediamo come preparala
Ingredienti per la Šarlotka
4 uova intere
150 gr farina
130 gr di zucchero
4 mele renette (i russi utilizzano una tipica varietà che si chiama Antonov)
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito
cannella
½ limone
Preparazione della Šarlotka
Sbattere le uova con il mixer insieme ad un terzo dello zucchero, lasciandone da parte altre due porzioni. Aggiungete la vanillina e continuate a lavorare con il mixer per 3 minuti
In una ciotola mettete la farina e, con un cucchiaio, mischiatela al lievito.
Setacciate la farina nel composto di uova e vanillina
Il composto deve avere la consistenza di quello visibile foto, non troppo liquido ma neanche corposo (come quello che facciamo per il classico ciambellone per intenderci)
Foderate un ruoto con carta forno (non imburrate la teglia!
Dopo sarà difficile staccare la torta, perché le mele si saranno caramellate sul fondo) e sbucciate le mele. Tagliatele a metà e poi a dadini che metterete in una ciotola. Condite le mele con mezzo succo di limone e giratele bene.
Metà delle mele le adagiate nel ruoto e l’altra metà la lasciate da parte
Spolverate le mele nel ruoto con lo zucchero che avete conservato precedentemente e con la cannella in polvere. Qui scegliete voi le quantità, dipende molto dal vostro gusto. Io adoro la cannella quindi ne abuso
Versate sulle mele il composto senza mischiarlo. Dovete semplicemente ricoprire le mele.
Muovete un po’ il ruoto affinché il composto scenda da solo verso il fondo
Ricoprite il composto con il resto delle mele. Spolverata con lo zucchero rimasto e fate lo stesso con la cannella
Mettete in forno preriscaldato a 180 ° per 40-50 minuti. Io l’ho fatta cuocere esattamente 40 minuti perché mi piace poco asciutta e perchè resta alta e spumosa. Se la preferite più compatta e consistente allora arrivate a 50 minuti
Buona merenda!
Champignon ripieni di formaggio e noci
Ecco le prime piogge che portano
fresco e umido! E allora perché non
provare a fare un piatto che in questo periodo si trova spesso sulla tavola dei nostri amici russi?
Connubio funghi e noci
Champignon ripieni di formaggio e noci è la ricetta che vi propongo oggi per ben tre motivi! il primo: perché si tratta di un piatto tipico della cucina russa; secondo: perché è un piatto legato alla festa del Salvatore delle noci che si è conclusa da poco; terzo: perché proprio in questo periodo dell’anno, noci e funghi se ne trovano in abbondanza!
Ricordiamo infatti che l’antica cucina contadina russa ( e non solo) si basava esclusivamente sui prodotti che offriva la terra in un determinato periodo dell’anno. Oggi invece troviamo sempre di tutto sulle nostre tavole, non solo prodotti tipici di altri paesi, ma anche non di stagione. Per i contadini non era così, quindi capitava di mangiare per mesi sempre gli stessi alimenti.
In questo periodo, i contadini russi ad esempio facevano scorpacciate di funghi e noci. La fantasia e la buona abitudine di utilizzare avanzi e rimanenze, facevano il resto.
Così si portavano in tavola piatti sempre diversi nonostante l’utilizzo dei pochi alimenti a disposizione.
Gli Champignon ripieni di formaggio e noci che vi propongo oggi, sono un’ottima ricetta, gustosa, veloce da fare e ricca di proteine. Proviamoci!
Champignon ripieni di formaggio e noci
Ingredienti per 2 persone
8 champignon grandi
50 gr di noci
100 gr di formaggio
3 cucchiai di panna da cucina
Noce moscata in polvere
1 cucchiaio di olio
1 spicchi d’aglio Prezzemolo
Preparazione per gli Champignon ripieni di formaggio e noci
Lavate i funghi e asciugateli
Togliete i gambi, tagliateli a quadrettini piccoli e metteteli da parte
Pulite uno spicchio di aglio, lavate e tritate il prezzemolo
In una padella antiaderente ben calda, fate tostare le noci
per qualche minuto. Una volta tostate, lasciatele raffreddale e poi tritatele in modo grossolano
Nella stessa padella fate riscaldare un cucchiaio di olio e iniziate a far dorare gli champignon da entrambi lati. Fate rosolare in linea di massima ogni champignon circa 4-5 minuti
Tagliate a tocchetti il formaggio. E’ preferibile un formaggio a pasta molle, a me piace molto la fontina, quindi ho utilizzato questo
In una ciotola mettete il formaggio a cubetti, le noci, il prezzemolo, un pizzico di noce e la panna. Mischiate il tutto.
Ricoprite una teglia con carta forno.
Riempite gli champignon con il composto della ciotola e adagiateli sulla teglia
Preriscaldate il forno e cuocete i vostri funghi a 200° per circa 7-8 minuti
Ovviamente questa è la ricetta
russa, ma poiché amo le contaminazioni, io ho aggiunto una generosa manciata
di parmigiano reggiano prima di infornarli!
Ricetta semplice e veloce!
Le Mele in sfoglia, dessert russo per ogni occasione
Non è necessaria un’occasione
particolare per preparare le mele
in sfoglia, ma poiché è passata da poco la Festa del Salvatore delle mele , capite bene che non potevo astenermi dal proporle!
Le Mele in sfoglia (jabločnyj v slojke), sono una prelibatezza della cucina russa, super facili da preparare e sfiziosissime da presentare. La ricetta che vi propongo oggi ha una piccola variante rispetto all’originale, semplicemente perché penso che il tocco coreografico meriti! A questo proposito vi consiglio di prepararle insieme ai vostri piccoli, si divertiranno tantissimo!.
La ricetta che vi propongo, trae ispirazione dal mio mitico libro di ricette degli anni ’50 «Il libro delle ricette gustose e salutari” , a mio avviso un vero e proprio spaccato di vita sovietica! Il ricettario è ricco di consigli alle casalinghe su come preparare velocemente cibi sani e gustosi, ci sono informazioni su prodotti tipici russi e interventi di chef accreditati. E poi, volete mettere, il ricettario, prima d e l l a p u b b l i c a z i o n e è s t a t o e s a m i n a t o e a p p r o v a t o dall’Istituto di nutrizione dell’Accademia delle scienze mediche dell’URSS! Non avete alcun motivo per non sperimentare questa ricetta super accreditata!
Ah dimenticavo, la ricetta originale prevede l’utilizzo della varietà di mele Antonov
che, per inciso, si trovano solo in Russia. Ma voi potete utilizzare le renette
che hanno un sapore simile.
Con gli ingredienti che riporto, viene fuori un piatto di mele in sfoglia come nella foto di copertina. Quindi, regolatevi con il doppio della pasta sfoglia se pensate di utilizzare i dolcetti per la colazione di tutti i giorni. In questo caso, congelarli è un’ottima soluzione!
Ingredienti per le Mele in sfoglia
250 gr di pasta sfoglia
di zucchero semolato
1 uovo
2 mele
Cannella
Zucchero a velo
Preparazione per le Mele in sfoglia
Ho comprato la pasta sfoglia al supermercato che è già fornita di carta forno. Vi consiglio di passarci su comunque un po’ di farina altrimenti sarà molto difficile lavorarla. Come vi mostro nella foto, la pasta è un po’ troppo sottile per questa ricetta, quindi, non spianatela!
Lavate le mele, sbucciatele intere e privatele del torsolo come nella foto.
Tagliate a metà la sfoglia con un coltello. La prima metà (che vi servirà per fare le mele a forma di fiorellino) fatela a striscioline, un po’ più spesse di quelle che ho fatto io, perché sono più facili da lavorare e non si spaccano. La seconda metà della pasta sfoglia invece , vi servirà per fare i fagottini con le mele a pezzettoni.
Tagliate la prima mela a fette di circa 1 cm di spessore.
Cospargetele leggermente di zucchero e poi di abbondante cannella in polvere.
A questo punto prendete una strisciolina e, facendola passare dal buco, avvolgete tutta la fetta. Se vedete che la pasta non regge e si spacca, tagliate la singola striscia a metà e adagiatene una alla volta sulla fetta a mo’ di raggiera, girate la fetta e fate la stessa cosa sotto cercando di unire i lembi di pasta sfoglia per sostenerla.
Adesso invece lavorate i fagottini. Vi consiglio di farli a bocconcini perché sono molto più gustosi. Prendete la seconda mela, sbucciatela e privatela del torsolo e dei semi. Tagliate la a metà e poi ancora a metà. Devono venire fuori quattro bocconcini. Adagiate un bocconcino sulla pasta sfoglia e tagliate la pasta in orizzontale, cercando di fare in modo che ci sia pasta a sufficienza per chiudere “a sacchetto” il pezzetto di mela
Prendete un angolo alla volta della pasta e posizionatelo al centro della mela. Dovete fare un vero e proprio fagotto!
Una volta creato il fagottino, con le dita chiudete bene i quattro angoli
Imburrate la carta forno che avrete adagiato sulla pirofila da forno e predisponeteci sopra le vostre mele in sfoglia
Sbattete un tuorlo d’uovo e spennellate le mele. Sui fiorellini, cercate di spennellare nel verso della pasta sfoglia altrimenti rischiate di spostarla
Preriscaldate il forno e infornate a 180° per 20 minuti. Il mio forno non è potentissimo, quindi è probabile che i vostri dolcetti si colorino prima
Terminata la cottura, fate raffreddare le mele in sfoglia e spolveratele di zucchero a velo!
Insalata alla Torpino, un piatto della cucina aristocratica napoletana
Poteva mai esserci una semplice insalata sulla tavola dei nobili?
Certo che no. E allora per questa
antica ricetta aristocratica, armatevi di pazienza e tempo
La cucina aristocratica napoletana ed.
Grimaldi &C. Editori
L’ Insalata alla Torpino non è affatto facile, incominciando dagli ingredienti. Almeno per me, che non ho mai assaggiato la Worcester sauce, che non so neanche come è fatta l’insalata belga, che non uso la mostarda dolce e che non compro mai ravanelli e melograno.
Mi sono imbattuta per caso in un bellissimo ricettario, la cucina aristocratica napoletana del Marchese Franco Santasilia di Torpino che ha raccolto in un libro antichissime ricette di famiglia. Il marchese è un amante della buona cucina e a lui si deve il recupero di una cucina quasi estinta, che è quella di Corte.
Sono partita dall’insalata perché è il piatto più “semplice”.
Il resto delle pietanze presenti nel ricettario è davvero per una tavola di Corte! Però le ho trovate molto interessanti e inizierò personalmente a sperimentarle e a suggerirvi esclusivamente quelle “fattibili”. Cosa intendo per fattibili?
Semplice, pensate solo che i famosi monzù (i cuochi di Corte) passavano intere giornate in cucina. I cibi quindi dovevano essere necessariamente elaborati (come si addice ad un palato nobile e sopraffino) e sicuramente non dietetici e veloci, in linea con le esigenze moderne. Però, poiché il Covid e lo Smart working ci consentono di gestire meglio il nostro tempo, e poiché abbiamo riscoperto il piacere di cucinare,
cimentiamoci in piatti più impegnativi! Per oggi iniziamo con l’insalata, poi si vedrà…
Insalata alla Torpino
Qui riporto la ricetta dell’insalata alla Torpino, una
ricetta che si tramandava da generazioni nella casa del Marchese (dal lato
paterno). E’ l’unica ricetta di insalata presente nel ricettario, inserita dal
Marchese perché, molti ingredienti gli ricordavano le gustose insalate assaggiate
in America (Paese nel quale il Marchese ha lavorato come ingegnere nucleare).
La ricetta ve la riporto integralmente, ma con qualche variante (che vi indico) legata unicamente al mio gusto. Nella ricetta originale inoltre, il Marchese non indica per quante persone sono gli ingredienti riportati. Poiché le quantità sono eccessive (si parla addirittura di 3 cespi di insalata) è evidente che il Marchese si riferisce sempre a una tavolata di Corte!. Visto che a casa, però, siamo solo io e mio marito, ho dovuto ridimensionare il tutto.
Questo è quello che vi serve
Ingredienti per l’Insalata alla Torpino (per 2 persone)
1 cespo di invidia belga
½ finocchio grande
1 rossa di Treviso (ossia radicchio) 1 fascetto di foglie di spinacini 5 ravanelli
70 gr di gherigli di noci
80 gr di Emmenthal (io ho usato la Fontina) 1 melograno
Pane bianco (io ho utilizzato 3 fette di pane in cassetta integrale)
Worcester sauce Polvere di curry Mostarda dolce Aceto
Olio extra vergine di oliva sale
Preparazione dell’ Insalata alla Torpino
Lavare, asciugare e tagliare a pezzettini le
verdure a foglie (invidia belga, radicchio e spinaci).
Mettetele in una grossa insalatiera
Tagliate a cubetti il finocchio, i ravanelli e il formaggio
Sgranate il melograno e mettetelo da parte in
una ciotolina. Per sgranare velocemente il melograno, tagliatelo lungo tutta la
circonferenza e aprite le due metà. Prendete una ciotola, prendete una metà del
melograno e con un cucchiaio date una serie di colpi sulla parte priva di
chicchi . Vedrete che questi cadranno uno ad uno nella vostra ciotolina.
Tagliate il pane in cubetti e lasciatelo
asciugare in forno. Metteteli poi da parte in una
ciotolina
A questo punto aggiungete all’insalata tutti gli ingredienti tranne il melograno e le noci
Ora prepariamo la salsa. Versate
esattamente un dito di aceto in un bicchiere. Aggiungete il sale ed emulsionate
con un cucchiaino fino a quando il sale non si sarà completamente sciolto.
Aggiungete ora una decina di gocce di Worcester sauce, una punta di curry e un
cucchiaio e ½ di Mostarda dolce (il
Marchese ne mette 1 cucchiaino, ma vi assicuro che quel
½ fa la differenza). A
questo punto aggiungete l’olio secondo il vostro gusto ed emulsionate energicamente
Condite bene l’insalata e spargetevi sopra i
gherigli di noci e i chicchi di melograno. Non mettete tutto il melograno perché
per due persone è troppo. Vi consiglio di utilizzarne la metà. Servite l’insalata
con i cubetti di pane a parte.
Stanchi? Io sì!
Buon appetito!
Fonte: Franco Santasilia di Torpino, La
cucina aristocratica napoletana, ed. Grimaldi &C.Editori
Bliny skorodumki, ossia bliny sciuè sciuè
Un piatto della tradizione sempre presente sulla tavola dei russi da servire in versione salata o dolce
La versione “for dummies”
I blinỳ skorodumki russi sono una variante dei ben noti pancake o crepes, ma la loro caratteristica è che sono velocissimi da fare e, come tutti i blinỳ, sottilissimi e morbidi. Sulla tavola dei russi non mancano mai, è un piatto della tradizione e li trovate farciti sia con prodotti salati che dolci. Inoltre, ce ne sono tantissime varietà, quindi, potrebbe capitarvi di addentare blinỳ di orzo, di avena, di grano saraceno, con o senza lievito.
I blinỳ erano noti già nel X secolo e si preparavano solitamente d’inverno, durante la festa della maslenica (il c a r n e v a l e r u s s o ) . E r a n o d i b u o n a u s p i c i o p e r c h é rappresentavano simbolicamente il sole (sia per l’aspetto circolare sia per il colore dorato) che annunciava l’arrivo della primavera.
La ricetta che vi propongo oggi è velocissima, facilissima ed è la versione senza lievito. L’ho chiamata sciuè sciuè perché la parola russa skorodumki è una parola composta, formata dall’aggettivo “veloce” e dal verbo pensare. E’ una ricetta
quindi che si prepara senza tanti sforzi, non vi dovete
“applicare” più di tanto insomma.
La quantità degli ingredienti che vi propongo è sufficiente per ottenere 5 blinỳ. Il tempo di preparazione è di circa 30 minuti
quello che vi serve
Ingredienti per 5 blinỳ skorodumki
1 bicchiere e ½ di farina
4 bicchieri di latte
1 cucchiaio e ½ di zucchero
2 uova
1 cucchiaio di olio
sale quanto basta
Preparazione dei blinỳ skorodumki
Sbattete le uova in una terrina (con mixer o frusta a mano) e poi aggiungete zucchero e sale. Non siate parsimoniosi con il sale altrimenti i vostri blinỳ non sapranno di niente. Vi dico questo perché a prescindere da come li farcite, i blinỳ sono buonissimi anche da soli e sarebbe un peccato se venissero sciapi.
Mescolate il tutto facendo un po’ di schiuma come nella foto
Aggiungete il latte leggermente tiepido e la
farina poco a poco continuando a mescolare. Il composto deve risultare liscio e
liquido.
Solo quando avrete terminato, aggiungete un
cucchiaio di olio e date un’ultima energica mescolata Ora siete pronti per friggere. Per regolarmi con
la grandezza dei blinỳ, ho preso una padella media e un mestolo grande
Ungete una padella antiaderente e quando sarà ben calda versateci 1 mestolo e un po’ del vostro composto.
Vi consiglio di ungere la padella almeno ogni due blinỳ, perché così non rischiate che diventino scuri e bruciacchiati
Quando iniziano a formarsi delle bolle, girate il vostro blinỳ. Non vi preoccupate se nel farlo si rompe, può capitare. Per evitare che succeda, utilizzate una palettina larga. Girate e cuocete dall’altro lato.
Ricordate che i blinỳ devono essere sottilissimi ed elastici!
Ora farciteli con ciò che volete!
Io ho fatto merenda con blinỳ skorodumki spalmati di marmellata alle albicocche. Domani farò colazione con blinỳ e miele, e dopodomani con blinỳ salati farciti con petto di tacchino affumicato e fette di formaggio. Ecco finiti i miei blinỳ!
Buon appetito!
Troppo caldo! Dissetiamo tutta la famiglia con il kvas russo
Bevanda fresca e dissetante che i
russi preparano d’estate, ottimo
anche per combattere le infezioni
intestinali, specialmente dei bambini
Pochi ingredienti
Il Kvas è una bevanda fermentata, deliziosa e rinfrescante a cui i russi non possono rinunciare. Se avete voglia di cimentarvi nella
preparazione di questa gustosa bevanda, allora questo è il post che fa per voi!
Non avete bisogno di tante cose per preparare il kvas se non di tempo e pazienza. Gli ingredienti base sono solo tre: pane di segale, lievito e zucchero. Il kvas è un simbolo della Russia, noto sicuramente fin dal Medioevo, la cui preparazione continua fino ad oggi. I contadini se lo portavano nei campi per dissetarsi durante il lavoro, mentre principi e zar ne consumavano a fiumi sulle loro tavole.
Un po’ come per la pastiera napoletana, non esiste un’unica ricetta. Ogni famiglia ha la sua ricetta che, ovviamente, è sempre migliore delle altre, e poi ce n’è per tutti i gusti!
Il kvas infatti può essere fatto con i cereali, i frutti di bosco, le mele e altri ingredienti. Inoltre, è buonissimo anche durante i pasti, specialmente se è accompagnato all’
okroška, una zuppa estiva.
Durante il periodo sovietico, il kvas lo si poteva anche acquistare per strada, dagli ambulanti che solitamente s o s t a v a n o n e i p a r c h i ; o g g i i n v e c e , l a b e v a n d a è commercializzata e potete trovarla nei supermercati. Ma volete mettere un kvas fatto in casa con uno industriale? Non c’è storia! Armatevi di tempo e prepariamoci a farlo!
Ingredienti per il kvas
500 gr di pane di segale ( potete utilizzare anche il pane in cassetta )
30 gr di lievito
400 gr di zucchero
50 gr di uvetta
4 litri di acqua
Preparazione del kvas
Iniziate tagliando a listarelle il pane e facendolo asciugare nel forno per
una decina di minuti. Toglietelo quando si sarà fatto marrone scuro (non
bruciato!)
Prendete una pentola di acciaio alta e larga,
metteteci il pane dentro e versatevi sopra due litri di acqua calda (30-40°)
fino a coprirlo. Tenetelo in un posto caldo a macerare per 3 ore.
Terminato il tempo, iniziate a filtrare con un
colino fitto il preparato (sarebbe meglio un panno di garza). Filtrate per 3-4
volte.
Aggiungete lo zucchero e il lievito sciolto in un po’ di acqua fredda
Mescolate bene il tutto e coprite la pentola con
un canovaccio e non con un coperchio perché la bevanda deve respirare! Lasciate
riposare per 10-12 ore
Trascorso il tempo, vedrete che il kvas è diventato
schiumoso. Filtratelo nuovamente e versatelo in bottiglie di vetro nelle quali
avrete messo 5 chicchi di uvetta.
Lasciate le bottiglie in frigo per tre giorni La vostra bevanda è pronta! Per renderla più
dolce potete aggiungere del miele secondo il vostro gusto oppure, per renderlo
ancora più fresco, aggiungete qualche fogliolina di menta direttamente nelle
bottiglie
Kluski Śląskie ovvero gli gnocchi della Slesia
Buoni da gustare con un sughetto leggero, ottimi come piatto unico, ma squisiti anche se accompagnati a piatti di carne. Oggi parliamo degli gnocchi polacchi
Kluski Śląskie ovvero gnocchi della Slesia, belli da vedere e buoni da mangiare!. Quando l’emergenza Covid-19 si sarà allentata e la mia voglia di viaggiare farà capolino senza tante reticenze, la Polonia sarà in cima alla mia lista. Mi manca tanto questo Paese, e per coccolarmi un po’ in attesa di tempi migliori, ho riaperto il mio vecchio libro di ricette polacche.
Vi
state chiedendo perché ho scelto un piatto invernale con questo caldo?! Perché in
realtà l’autunno è dietro l’angolo, ci separano solo tre mesi, e tre mesi
volano…
Partiamo dall’inizio. Perché gli gnocchi che vi propongo oggi si chiamano gnocchi della Slesia? Semplice, perché è in questa zona che si mangiano quelli migliori! Agli gnocchi della Slesia è anche legata una leggenda che racconta quanto fosse rinomato questo piatto in tutta la Breslavia!
Come potete vedere dalle foto, la caratteristica rispetto ai nostri gnocchi, è la forma, ma anche un simpatico buchetto al centro. Il buchetto è strategico. Serve infatti a trattenere i l c o n d i m e n t o e i l s u g o , g e n e r a l m e n t e d i c a r n e . Differentemente dalla nostra tradizione, gli gnocchi non sono considerati un primo piatto, ma si accompagnano al secondo (come nelle foto), solitamente di carne. Pronti?
Ingredienti per i Kluski Śląskie
2Kg di patate
150 gr di fecola di patate
1 uovo
10 gr di pancetta affumicata
1 cipolla sale
Preparazione degli gnocchi della Slesia
Mettete a bollire le patate in abbondante acqua e con tutta la buccia. Una volta raffreddate, privatele della buccia e schiacciatele nello schiacciapatate
Mettete le patate in una ciotola abbastanza larga e lavoratele un po’ con la forchetta
Dividete con una forchetta il composto in quattro parti uguali (fate una sorta di croce). Prendete una delle quattro parti e ammucchiatela su un’altra. Nella parte di ciotola lasciata vuota aggiungete una quantità di fecola pari alla quantità di patata messa da parte. Io vi ho indicato 150 grammi, ma se ad occhio vi rendete conto che ne vuole di più, aggiungetela senza però arrivare oltre i 250 grammi totali di fecola.
Sulla fecola, aggiungete un uovo intero. Iniziate ora ad impastare con le mani fino a formare un impasto omogeneo Infarinate un tagliere e iniziate a fare gli gnocchi.
Aiutatevi con un cucchiaio e prendete una noce di pasta.
Fate una pallina, schiacciatela leggermente e poi con il pollice fate un buchetto al centro, facendo attenzione a non passare dall’altra parte, non deve essere una ciambella! Il buchetto vi serve per trattenere il condimento che resta così sullo gnocco e lo insaporisce.
Fate bollire l’acqua in una pentola capiente e aggiungete il sale. Unitevi poi un goccio di olio per
evitare che gli gnocchi si attacchino gli uni agli altri. Calate tutti i kluski e ogni tanto girateli con un mestolo. Fate trascorrere 3 minuti da quando gli gnocchi iniziano a salire a galla e poi spegnete il fuoco e scolateli.
Nel frattempo avrete fatto un soffritto di cipolle e speck che verserete sui vostri Kluski.
Potete condirli come volete! Ottimi con i funghi saltati in padella oppure con il sugo di carne.
Se decidete di mangiarli proprio “alla polacca”, allora fatene di meno e più piccoli e li adagiate ad esempio accanto ad uno spezzatino, utilizzandoli come contorno al posto delle patate.
buon appetito