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PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

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Academic year: 2022

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(1)

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FIANO VIA CASTELLO, 7 – 10070 FIANO (TO) 011 9254261 – 011 9254552 - 011 9255121 C.F.: 92028690011 - C.M.: TOIC828007 - sito:

www.icfiano.edu.it

TOIC828007@istruzione.it TOIC828007@pec.istruzione.it

PIANO

DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE

a.s. 2020-2021

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE “DON G. MICHELOTTI”

Via Varisella, 32 - 10070 Vallo (TO)

(2)

INDICE

Pag. TITOLO CAPITOLO 4 Dati generali IC FIANO

5 Fini istituzionali ed attività di supporto - Luoghi di lavoro 6 Premessa

Misure preventive

Attività didattiche ed informative (alunni, personale docente/ATA, utenza esterna)

Competenze 12 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

13 CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Rischi legati agli elementi strutturali dell’edificio

Rischi legati alle condizioni ambientali

Rischi connessi con attrezzature di lavoro

Rischi derivanti da comportamenti individuali e di gruppo

18 INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Premessa

Le persone esposte al rischio

Misure di prevenzione e protezione relative a rischi specifici

21 PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Descrizione delle misure di prevenzione e protezione

Informazione e formazione

22 PARTICOLARI NORME E PROCEDURE DI LAVORO Comportamenti di prevenzione generale

Comportamenti di prevenzione in casi specifici

rischio elettrico

rischio incendio

rischio chimico

26 IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE “DON G. MICHELOTTI” – COMPOSIZIONE STRUTTURALE

27 PROSPETTO SPECIFICO PERSONALE FREQUENTANTE, ATTIVITA’ ESERCITATE, RISCHI E PROTEZIONI PER TIPO DI AULA/LABORATORIO/LOCALE/AREA ESTERNA

32 NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO E PROCEDURE DI DEFLUSSO

33 SCOPO DEL PIANO 34 NOTIZIE TECNICHE

Percorso di esodo

Segnale di allarme

Deroghe

Esercitazioni pratiche

(3)

35 DEFINIZIONE DI EMERGENZA

NORME DI COMPORTAMENTO IN BASE AL TIPO DI EMERGENZA E MANSIONE

NORME GENERALI PER L'EVACUAZIONE

36 VALUTAZIONE DEGLI EVENTI CHE POSSONO CAUSARE L’EVACUAZIONE DELL’EDIFICIO SCOLASTICO

Incendio

Terremoto

Collo dovuto a cedimento strutturale

Black-out

Fuga di gas

Emergenza tossica o che comportano il confinamento

Segnalazione ordigno

Allagamento/Alluvione

Tempesta/Tromba d’aria

Minaccia armata o presenza di folle 40 SITUAZIONE DI EMERGENZA

RESPONSABILI DELL’ORDINE DI EVACUAZIONE 41 DIRAMAZIONE DELL’ALLARME

42 MODALITA’ DI USCITA DALL’EDIFICIO IN CASO DI ALLARME

44 RESPONSABILITA’ E COMPITI DEI DOCENTI 46 COMPITI DEGLI ALUNNI

47 MOMENTI PARTICOLARI DELLO SFOLLAMENTO 48 PROCEDURE DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

 Compiti del Referente di Plesso per la sicurezza

 Responsabile dell’evacuazione della classe – Docente

 Responsabile chiamata di soccorso (Personale di Segreteria – Coll.

Scolastico)

 Fac-simile chiamate di emergenza

Responsabile di piano (Personale non docente) 51 SEGNALETICA DI EMERGENZA

53 ELENCO ALLEGATI

(4)

DATI GENERALI

Il presente Piano di Emergenza ed Evacuazione si riferisce all’intero Istituto Comprensivo di Fiano sito in via Castello n. 7, Fiano che risulta così costituito:

Denominazione ISTITUTO COMPRENSIVO DI FIANO Dirigente Scolastico Prof.ssa Luigina

CASTAGNERO

Collaboratore Vicario Ins.te Teresa TULIPANO

Responsabili di Plesso Sede principale Scuola Secondaria di I grado

di Fiano

Prof.ssa Manuela CANTATORE Sedi staccate Scuola Sec. di I grado di

Robassomero

Prof.ssa Daria SOFFIETTI

Scuola Primaria di Fiano Ins.te Daniela TEMPO Scuola Primaria di La Cassa Ins.te Paola PERGA Scuola Primaria di

Robassomero

Ins.te Nives

GARBELLOTTO

Scuola Primaria di Vallo Ins.te Maria Rosa AIRAUDI Scuola Primaria di Varisella Ins.te Domenica

DEMATTEIS

Scuola dell’Infanzia di Fiano Ins.te Stefania STARNAI Scuola dell’Infz. di La Cassa Ins.te Sonia DAVITO

GARA Scuola dell’Infanzia di

Robassomero

Ins.te Piera IOELE

Scuola dell’Infanzia di Vallo Ins.te Angela NARDULLI Scuola dell’Infanzia di

Varisella

Ins.te Alice ROTELLA

Responsabile del S.P.P. Dr. Agostino ROCCHIETTI Rappresentante dei

lavoratori

Ins.te Concetta

SANFILIPPO Responsabile piano

evacuazione e prevenzione incendi

Referenti di Plesso per la Sicurezza (v. nomine agli atti)

Incaricati gestione delle

emergenze v. nomine agli atti Assistenza e vigilanza

alunni Tutti i docenti

Servizi amministrativi DSGA - Assistenti amministrative

Pulizia, vigilanza ai piani e

m.m.c. Collaboratori scolastici

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FINI ISTITUZIONALI ED ATTIVITA’ DI SUPPORTO

Fini istituzionali: attività didattiche di Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado.

Attività di supporto:

Direzione ed uffici amministrativi

Vigilanza in servizio di mensa e di interscuola

Informazione e formazione professionale rivolte agli insegnanti , al personale ATA, ai collaboratori scolastici, agli alunni ed alle famiglie degli alunni;

Aggiornamento

Funzionamento degli organi collegiali

Attività culturali: mostre, conferenze, incontri

LUOGHI DI LAVORO

I luoghi di lavoro sono i locali e le aree esterne di pertinenza delle Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado dei vari plessi di proprietà dei Comuni di: Fiano, La Cassa, Robassomero, Vallo e Varisella.

I rapporti reciproci, i poteri e le connesse responsabilità sui locali, sugli impianti, sulle attrezzature e sulle attività, esercitate rispettivamente dai cinque Comuni proprietari degli edifici scolastici, devono risultare indicati nell'atto ufficiale di consegna dei locali.

Ai sensi della Legge 23/1996 (art. 3, comma 3) i vari comuni sono tenuti a dare alle scuole parere obbligatorio preventivo sull'adeguatezza dei locali, per l'allestimento e l'impianto di materiale didattico e scientifico che implichi il rispetto di norme sulla sicurezza. In caso di inadeguatezza, devono assumere formale impegno di intervento per consentire il regolare impianto delle attrezzature.

Vi è da osservare che responsabile delle strutture è quindi l'Ente locale mentre il Dirigente Scolastico è responsabile per tutto ciò che riguarda la parte non strutturale (muri, intonaco, impianti). Su questo aspetto la responsabilità del Dirigente scolastico si intende assolta con la vigilanza e con la segnalazione delle disfunzioni all'Ente locale.

(6)

PREMESSA

Il Piano di Evacuazione è un documento operativo nel quale sono contenute l’insieme delle norme di comportamento e delle procedure che consentono il deflusso rapido, ma ordinato e sicuro, degli occupanti l’edificio scolastico.

Esso, adeguatamente strutturato e pubblicizzato, contribuisce alla riduzione dei rischi creati dallo stato di emergenza, soprattutto contenendo l’ansia e le reazioni provocate dal panico.

Scopo del Piano di Emergenza redatto ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. e del D.M.

10 marzo 1998 è quello di:

affrontare l’emergenza immediatamente per contenerne gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale esercizio;

pianificare le azioni necessarie per proteggere sia da eventi interni che esterni i lavoratori, gli alunni e chi, a vario titolo, frequenti i locali scolastici;

proteggere nel modo migliore i beni e le strutture;

coordinare i servizi di emergenza , lo staff tecnico e la segreteria;

fornire una base informativa didattica al personale docente e ATA e agli alunni sul comportamento da adottare in caso di emergenza

Formano parte integrante del Piano le planimetrie degli edifici esposte lungo i corridoi, indicanti:

▪ le vie di fuga in caso di evacuazione;

▪ le uscite di sicurezza;

▪ i punti di raccolta;

▪ i presidi antincendio (estintori, idranti);

▪ il pulsante di sgancio generale dell’impianto elettrico;

▪ le valvole di intercettazione combustibile dell’impianto.

Elementi significativi del piano

Il documento in oggetto individua le predisposizioni organizzative e le operazioni da compiere in caso di un evento improvviso che esula dalla gestione ordinaria dalla struttura e rappresenta un pericolo potenziale o in atto, che potrebbe richiedere il sollecito sfollamento della scuola o di una sua parte.

Pertanto non si identifica meramente con il piano di evacuazione (pur includendolo) in quanto molte situazioni di emergenza possono e devono essere gestite come situazioni di preallarme o di crisi locale, evitando non solo la loro propagazione a strutture adiacenti, ma anche il ricorso indiscriminato all'abbandono della struttura che potrebbe causare danni maggiori dell'evento stesso che ha innescato la situazione di emergenza.

Questo documento deve essere accompagnato da una azione educativa di natura preventiva ed organizzativa che mira al conseguimento di una sufficiente capacità di autocontrollo da parte delle diverse componenti operanti nella struttura.

Tale fase riveste particolare importanza per un corretto approccio verso la possibile evoluzione incrementale del fenomeno che ha suscitato allarme.

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Alla definizione degli scenari che conducono ad una situazione di emergenza concorrono attivamente tutti i lavoratori, in particolare gli addetti all’Antincendio e al Pronto Soccorso, la cui valutazione e comunicazione dei fatti è essenziale per consentire all’Addetto alla Gestione Emergenze di assumere decisioni fondate.

MISURE PREVENTIVE Consistono:

1. in precise istruzioni di comportamento;

2. nel controllo periodico e regolare della fruibilità delle vie di esodo, della visibilità e della conformità della segnaletica di sicurezza, dei mezzi antincendio, delle luci di emergenza, della funzionalità della sirena d’allarme;

3. nell’informazione/formazione di docenti, alunni, personale A.T.A. e altri soggetti, presenti stabilmente o temporaneamente nell’edificio scolastico, sulle misure preventive, sulle procedure di attuazione dello sfollamento, sulla sicurezza in generale;

4. nella ubicazione al piano terreno dei disabili non autosufficienti per consentire uno sfollamento più veloce.

ATTIVITÀ DIDATTICA E INFORMATIVA (ALUNNI)

Scuola dell’Infanzia - Coinvolgere tutti i bimbi nel gioco della sicurezza, tramite lezioni sul piano di evacuazione, sulla segnaletica, sulle situazioni di pericolo e sperimentare lo sfollamento (individuazione del punto sicuro o centro di raccolta, incolonnamento in base alle istruzioni dell’insegnante, riconoscimento, dopo adeguate esercitazioni, del segnale d’allarme convenuto).

Scuola Primaria/Scuola Secondaria di 1° grado - Responsabilizzare gli allievi tramite lezioni sul Piano di Evacuazione, evidenziando in particolare la segnaletica, il segnale d’allarme convenuto, la lettura delle planimetrie, l’incolonnamento ordinato, i percorsi o vie di fuga, le situazioni di pericolo assegnando gli incarichi di apri-fila, serra-fila, aiuto ai disabili ed effettuando infine un’esercitazione a sorpresa e una programmata.

Per tutti gli ordini di scuola

Affrontare con gli alunni temi riguardanti il corretto utilizzo delle attrezzature, la postura, le modalità di deflusso da vari locali (mensa, aula, palestra, bagno), la sicurezza e gli eventi calamitosi al fine di dominare il panico ed acquisire comportamenti corretti ed adeguati alle necessità.

Effettuare esercitazioni con la collaborazione della Protezione Civile, dei VV. FF., della Croce Rossa.

Partecipare ad iniziative proposte dai VVFF, dall’INAIL, da Cittadinanza Attiva.

ATTIVITÀ INFORMATIVA (PERSONALE E UTENZA)

Personale – Il Piano di Evacuazione portato a conoscenza del personale, compresi i docenti e il personale ATA a TD con incarico annuale o temporaneo, tramite apposita Circolare, deve essere visionato da tutto il personale e una copia

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dello stesso, a cura dell’Addetto alla Sicurezza, deve essere affissa all’albo d’Istituto e di ogni plesso. Ogni plesso effettuerà delle riunioni in cui si tratterà in modo specifico del Piano di Evacuazione e provvederà ad effettuare le esercitazioni e le prove previste.

Utenti – Tramite l’esame del Piano di Emergenza affisso all’albo di ogni plesso, ditte esterne, genitori degli alunni, personale della mensa, addetti alla manutenzione, collaboratori occasionali devono essere informati su incarichi, regolamentazione dell’esodo, procedure di sfollamento e comportamenti da attuare in caso di emergenza con particolare riferimento al segnale di allarme e alle vie di esodo da percorrere.

Genitori – Verranno informati sulle attività in corso nella scuola sulla pianificazione dell’emergenza, su cosa faranno i loro figli in caso di emergenza e su quali sono i comportamenti corretti da tenere nei confronti della scuola, tra i più importanti il non precipitarsi a prendere i figli per non rendere difficoltosi gli eventuali movimenti dei mezzi di soccorso.

COMPETENZE

Dirigente scolastico / Datore di lavoro - Vigilerà, con la collaborazione degli Addetti alla sicurezza e del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione:

sull’applicazione di tutte le norme di sicurezza impartite;

sull’effettuazione, da parte degli Enti locali competenti, degli interventi richiesti per la funzionalità e manutenzione dei dispositivi di allarme, dei mezzi antincendio, della segnaletica e di ogni altro dispositivo o intervento finalizzato alla sicurezza;

sull’addestramento periodico da parte del personale nell’uso degli strumenti e delle attrezzature antincendio;

sull’aggiornamento annuale del piano di evacuazione in rapporto alle modifiche dell’organico del personale e della popolazione scolastica, per cambi di destinazione d’uso di locali e per interventi sulle strutture o sui servizi;

sulla corretta compilazione del Registro dei controlli periodici (di cui all’art. 12 del D.M. 26/8/92) che sarà composto da una serie di moduli in possesso dei coordinatori di plesso e/o degli addetti alla sicurezza.

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione - Collaborerà con il Datore di lavoro nella predisposizione del Servizio di Prevenzione e Protezione relativamente a:

elaborare il Documento di Valutazione dei Rischi dopo aver provveduto ad individuare i fattori di pericolo, a valutarne l’entità e ad individuare le misure per la sicurezza e la salubrità dei luoghi di lavoro;

designare gli Addetti al Servizio in relazione alle competenze e alle caratteristiche dell’Istituto;

controllare la formazione e l’aggiornamento degli Addetti;

predisporre i programmi d’intervento per il Piano di Evacuazione e per il deflusso delle persone degli edifici scolastici in caso di emergenza;

informare i lavoratori in merito alle eventuali esposizioni al pericolo e alle misure da adottare nell’abbattimento dello stesso;

gestire i rapporti con gli enti locali, con la Protezione Civile, i VVFF, l’ASL.

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Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza - Espleterà le funzioni previste dalla legge relativamente a:

accedere ai luoghi di lavoro, alle informazioni contenute nel piano di valutazione dei rischi, nel piano di evacuazione e nel registro degli infortuni;

individuare ed attuare le misure di prevenzione;

informare i lavoratori sulle norme contenute nel piano di sicurezza, sui dispositivi, le attrezzature e gli impianti legati alla sicurezza;

rappresentare al Datore di lavoro e al R.S.P.P. le situazioni di pericolo legate al luogo di lavoro o a procedure di deflusso poco corrette.

Coordinatore di plesso/Addetto alla Sicurezza e all’evacuazione - Vigilerà:

sull’applicazione dell’ordine di servizio relativo all’apertura e praticabilità delle vie di uscita;

sui controlli periodici degli estintori e degli idranti;

sulla completezza della segnaletica e sulla presenza, nei luoghi dovuti, di tutti i documenti relativi alla sicurezza;

con la collaborazione di tutto il restante personale, docente e non docente, sullo stato reale dell’edificio (strutture e attrezzature) segnalando tempestivamente le irregolarità e le fonti di possibile rischio;

sulla compilazione, l’aggiornamento periodico e la corretta applicazione del presente Piano e sulla corretta esecuzione dei vari incarichi assegnati.

All’insorgere di una emergenza:

diramerà l’ordine di evacuazione, darà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali e di chiamare i mezzi di soccorso, se necessari, assumerà ogni altra decisione di emergenza che si renderà necessaria e darà il segnale di fine emergenza.

Arrivato all’area di raccolta:

raccoglierà i moduli relativi dai docenti di ogni classe controllando la presenza degli alunni. In caso di smarrimento di qualsiasi persona prenderà tutte le informazioni necessarie e le comunicherà alle squadre di soccorso esterne.

Addetto al Primo Soccorso

verificherà periodicamente il contenuto della cassetta del pronto soccorso e segnalerà all’Addetto alla Sicurezza e/o al Coordinatore di plesso eventuali mancanze;

vigilerà sull’accessibilità a utenti e personale dei numeri di telefono per le emergenze.

All’insorgere di una emergenza:

presterà le cure di Pronto soccorso secondo le indicazioni del corso specifico effettuato;

telefonerà al 112 per le emergenze gravi seguendo le procedure previste.

Infine si dirigerà verso l'area di raccolta esterna, seguendo l’itinerario prestabilito dal Piano.

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Addetto all’Emergenza-Antincendio

controllerà il funzionamento degli estintori e degli idranti;

vigilerà affinché le sostanze infiammabili siano riposte in locali appositi e non vi sia un eccessivo immagazzinamento di materiale cartaceo ai fini del carico d’incendio;

segnalerà all’Addetto ala Sicurezza e/o al Coordinatore di plesso la presenza di allacciamenti elettrici volanti;

attiverà le procedure antincendio previste nei casi individuati dal corso specifico effettuato;

telefonerà, seguendo le procedure previste, al 112 e alla Direzione in caso di emergenze.

All’ordine di evacuazione dell’edificio:

toglierà la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore e chiuderà la valvola di intercettazione del gas;

vieterà l'uso delle scale, degli ascensori e dei percorsi non di sicurezza;

infine si dirigerà verso l'area di raccolta esterna, seguendo l’itinerario prestabilito dal piano.

Incaricato di vigilare sul Divieto di Fumo (Docenti)

provvederà a far rispettare il Divieto di Fumo in tutti i locali e nelle aree di pertinenza degli edifici scolastici;

ammonirà verbalmente i trasgressori.

All’insorgere di una emergenza:

si atterrà alle disposizioni emanate per il personale docente;

si dirigerà, insieme agli alunni, verso l'area di raccolta esterna, seguendo l’itinerario prestabilito dal Piano.

Personale docente

assegnerà agli allievi i compiti specifici;

organizzerà l’ambiente di lavoro in modo che le vie di esodo siano costantemente sgombre, richiamando l’attenzione degli alunni su tale necessità;

vigilerà sulla corretta applicazione delle norme di comportamento impartite;

predisporrà delle attività con gli alunni e le previste esercitazioni;

segnalerà all’Addetto alla Sicurezza e/o al Coordinatore di plesso le eventuali fonti di rischio correlate a strutture e/o attrezzature e/o impianti;

istruirà gli alunni ad un corretto utilizzo delle macchine (computer) e di attrezzature di laboratorio e a corretti comportamenti durante le attività di educazione motoria e di educazione fisica;

rispetterà tutte le norme comportamentali in materia di sicurezza emanate e le decisioni di emergenza assunte dal Datore di lavoro, dal RSPP, dall’Addetto alla Sicurezza, dal Coordinatore di plesso, dal Medico Competente;

conoscerà il percorso di emergenza e le vie di uscita verso cui dovrà dirigersi e far dirigere gli alunni, in caso di segnalazione d’emergenza.

All’insorgere di una emergenza:

Contribuirà a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo dell'emergenza.

Si atterrà alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato.

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All’ordine di evacuazione dell’edificio:

Farà uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti procederanno in fila indiana senza spingersi e senza correre; uno studente assumerà la funzione di "apri-fila" e un altro quella di "chiudi-fila".

Prenderà il registro delle presenze, con gli alunni si recherà all'area di raccolta e farà l'appello per compilare l'apposito modulo allegato al registro.

Personale ATA (Segreteria)

organizzerà l’ambiente di lavoro in modo che le vie di esodo siano costantemente sgombre;

collaborerà per l’effettuazione ordinata delle operazioni di sfollamento;

segnalerà al Datore di lavoro e/o all’Addetto alla Sicurezza le eventuali fonti di rischio correlate a strutture e/o attrezzature e/o materiali utilizzati e/o impianti;

rispetterà tutte le norme comportamentali in materia di sicurezza emanate e le decisioni di emergenza assunte dal Datore di lavoro, dal RSPP, dall’ Addetto alla Sicurezza, dal Coordinatore di Plesso, dal Medico Competente;

conoscerà il percorso di emergenza e le vie di uscita verso cui dovrà dirigersi in caso di segnalazione d’emergenza.

All’ordine di evacuazione dell’edificio:

Attenderà l'avviso del Datore di lavoro/Addetto alla Sicurezza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso seguendo le procedure previste.

Si dirigerà verso l'area di raccolta seguendo l’itinerario prestabilito dal Piano.

Personale A.T.A. (Collaboratori Scolastici)

verificherà che le vie di fuga siano sgombre;

collaborerà con i docenti per l’effettuazione ordinata delle operazioni di sfollamento con particolare attenzione agli alunni portatori di handicap;

segnalerà all’Addetto alla Sicurezza e/o al Coordinatore di plesso e/o al DSGA le eventuali fonti di rischio correlate a strutture e/o attrezzature e/o materiali utilizzati e/o impianti;

rispetterà tutte le norme comportamentali in materia di sicurezza emanate e le decisioni di emergenza assunte dal Datore di lavoro, dal RSPP, dal DSGA, dall’

Addetto alla Sicurezza, dal Coordinatore di plesso, dal Medico Competente.;

conoscerà il percorso di emergenza e le vie di uscita verso cui dovrà dirigersi e far dirigere gli alunni, in caso di segnalazione d’emergenza.

All’insorgere di una emergenza:

suonerà la campanella o la sirena di "inizio emergenza";

avvertirà immediatamente il Coordinatore di plesso/l’Addetto alla Sicurezza e si atterrà alle disposizioni impartite.

All’ordine di evacuazione dell’edificio:

se è addetto alla portineria aprirà i cancelli, li lascerà aperti fino al termine dell'emergenza ed impedirà l'ingresso agli estranei;

favorirà il deflusso ordinato dal piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso dell’esodo).

Infine si dirigerà verso l'area di raccolta esterna, seguendo l’itinerario prestabilito dal Piano.

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LA VALUTAZIONE DEI RISCHI

L’Istituto Comprensivo di Fiano è costituito da 12 plessi di scuole statali nei Comuni di Fiano, La Cassa, Robassomero, Vallo e Varisella.

Tali plessi confluiscono nelle seguenti Unità Operative:

UNITA’ PRODUTTIVA DENOMINAZIONE COMUNE

1 Scuola Secondaria di I grado Statale C. & N. Rosselli Fiano

2 Scuola Secondaria di I grado Statale S. Allende Robassomero

3 Scuola Primaria Statale Fiano

4 Scuola Primaria Statale C. Pavese La Cassa

5 Scuola Primaria Statale A. Gramsci Robassomero

6 Scuola Primaria Statale E. Airaudi Vallo

7 Scuola Primaria Statale Varisella

8 Scuola dell’Infanzia Statale Coniugi Borla Fiano

9 Scuola dell’Infanzia Statale La Cassa

10 Scuola dell’Infanzia Statale M. G. losa Robassomero

11 Scuola dell’Infanzia Statale Don G. Michelotti Vallo

12 Scuola dell’Infanzia Statale Varisella

Per ogni Unità Produttiva si sono adottati i seguenti criteri per la valutazione del rischio:

 classificazione dei luoghi di lavoro e di studio nelle seguenti categorie: AULE NORMALI, AULE SPECIALI, LABORATORI, PALESTRE, AREE COMUNI/ESTERNE, SERVIZI IGIENICI, UFFICI, ARCHIVI, DEPOSITI;

 operatori abitualmente presenti nelle sedi scolastiche e utenti vari (genitori in modo particolare) che occasionalmente e/o periodicamente sono presenti nei locali esaminati;

 disposizioni di legge: D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.

Norme di buona tecnica (GEI - UNI)

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CRITERI ADOTTATI PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO

La presente analisi del rischio ha come obiettivo principale quello di fornire una rappresentazione formale delle possibilità di danno nella scuola, considerando che, all’interno degli edifici scolastici, possono presentarsi rischi legati alle cause più disparate.

Comportano rischi:

1. Elementi strutturali: vie e uscite di emergenza scale d'emergenza

porte e portoni

vie di circolazione, pavimenti e passaggi

pareti, soffitti, finestre e lucernari gabinetti e lavabi

impianti (elettrico, idrico e termico) sporgenze;

2. Condizioni ambientali: aerazione dei locali temperatura dei locali

illuminazione naturale e artificiale accatastamento del materiale

presenza di materiali scivolosi sul pavimento;

3. Attrezzature di lavoro: carichi di incendio

(macchine e prodotti) utensili utilizzati per usi non idonei attrezzature munite di videoterminali prodotti di pulizia

materiali didattici pesi (cartelle/zaini);

4. comportamenti contagio malattie infantili (individuali e/o di gruppo) rumore

urti

mancanza di pulizia e di ordine caduta oggetti.

Non sussistono invece all'interno della scuola lavorazioni e conseguenti fattori di rischio inerenti:

movimentazione manuale dei carichi (titolo VI D.Lgs. 81/08) superiori a 30 Kg. (come attività di normale routine e non come astratte ipotesi in caso di interventi di emergenza)

agenti chimici, cancerogeni e mutageni (titolo IX D.Lgs. 81/08)

agenti biologici (titolo X D.Lgs. 81/08)

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impiego pacifico delle radiazioni ionizzate e dell'energia nucleare (D.Lgs.

230/95)

Oltre ai rischi interni all’edificio, hanno rilevanza anche quelli derivanti da fattori esterni:

1. incendi 2. allagamenti 3. eventi sismici

4. neve, ghiaccio e nebbia

5. mancanza di spazi sicuri esterni agli edifici e rischio auto 6. esposizione ad agenti biologici

7. nube tossica – fuga di gas

8. attacco terroristico – minaccia armata – ordigno esplosivo

RISCHI LEGATI AGLI ELEMENTI STRUTTURALI DELL’EDIFICIO

La valutazione dei seguenti rischi è stata effettuata con riferimento al D. Lgs. 81/08 e s.m.i. per la prevenzione degli infortuni sul lavoro prendendo in esame le disposizioni sui diversi fattori di rischio e la normativa antincendio.

I rischi legati agli elementi strutturali dell’edificio, sopra elencati, sono principalmente:

INCENDIO

Rappresenta il maggiore fattore di rischio per cattivo funzionamento o scoppio della centrale termica (di competenza dell'ente ospitante), per l'accensione di materiale infiammabile o per cattivo funzionamento degli impianti elettrici o delle macchine elettriche ed elettroniche. L'incendio comporta problemi sia a livello di respirazione a causa dell'impatto con il fumo, sia a livello di ustione, in seguito ad impatto con la fiamma.

In caso di emergenza è possibile intercettare l’adduzione del gas metano e/o gasolio da riscaldamento in sicurezza tramite la valvola generale posta in prossimità dell’ingresso della centrale termica.

INGOMBRI SULLE VIE D'ESODO

E' un rischio determinato principalmente dall'ostruzione delle vie di passaggio e delle uscite, che interessa tutti i dipendenti, soprattutto quando diventa necessario procedere ad un rapido sfollamento in caso di incendio o di emergenza.

CADUTE

In particolare sulle scale, compresa quella d'emergenza, nei corridoi, in palestra e nelle aule; in quest'ultimo caso incide molto la disposizione ed il numero dei banchi.

IMPATTO CON CORPI CONTUNDENTI

In particolare nelle aule vi sono spigoli vivi dei muri, dei termosifoni e dei banchi, nei corridoi vi sono gli appendiabiti ed i termosifoni. Potrebbero essere causa di incidente anche i vetri (non tutte le finestre dispongono di vetri infrangibili).

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RISCHI ELETTRICI

Sono prodotti da corto circuiti o da non osservanza delle norme di prudenza. Il rischio della tensione da contatto è dovuto alla mancata adozione di relais differenziale se il sistema è alimentato a bassa tensione o dalla mancata messa a terra dell'impianto. Altro fattore di rischio è costituito dalle plafoniere e dalle prese e/o spine deteriorate.

In caso di effettiva emergenza è possibile interrompere l’erogazione dell’energia elettrica agendo sul pulsante di sgancio con vetro a rompere (se presente) o intervenendo sull’interruttore generale del quadro elettrico.

ALLAGAMENTO DI SEMINTERRATI E DEI SERVIZI IGIENICI

Se è remota l'eventualità di un allagamento del seminterrato risulta possibile l’otturazione di uno scarico di lavandino o di un rubinetto con conseguente allagamento del bagno, dell’antibagno e del corridoio antistante: in questi casi il rischio maggiore è la caduta per scivolamento.

RISCHI LEGATI ALLE CONDIZIONI AMBIENTALI

DISAGIO NEURO SENSORIALE

L'elevato numero di ore giornaliere trascorse nell'edificio, in situazione di apprendimento implica l'esigenza che i minori ed il personale della scuola abbiano condizioni se non ottimali almeno accettabili a livello di aerazione, temperatura ed illuminazione dei locali onde evitare il manifestarsi di nervosismo e disagio che può comportare reazioni poco controllabili e conseguenti incidenti.

ACCATASTAMENTO DEL MATERIALE

Un accatastamento disordinato di libri, materiale di pulizia, strumenti, apparecchiature e materiale d'archivio, può essere causa di gravi incidenti per cadute e arrecare danno a tutto il personale.

PRESENZA DI MATERIALI SCIVOLOSI SUL PAVIMENTO

L'eventuale spandimento di cera e/o la presenza di acqua sul pavimento possono provocare cadute e danni alle persone per scivolamento.

RISCHI CONNESSI CON ATTREZZATURE DI LAVORO

INCENDIO

Oltre che per cause legate agli impianti, il rischio di incendio è determinato dall'uso dì materiale infiammabile e combustibile e da attrezzatura elettrica. Quest'ultimo caso è molto limitato essendo i sussidi già dotati di dispositivi di sicurezza. In merito ai materiali si fa presente che è severamente vietato l'uso di quelli infiammabili (alcool, benzina, ecc... ) mentre, per quanto riguarda i materiali combustibili quali

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carta all'interno dell'edificio, il carico d'incendio è severamente limitato entro il valore massimo di 50 Kg./mq. di carta standard.

UTENSILI UTILIZZATI PER USI NON IDONEI

Un rischio generico è quello determinato da un uso improprio di utensili (es. forbici come cacciavite, ecc….). E’ un rischio a cui è esposto tutto il personale.

USO DI VIDEOTERMINALI

Affaticamento dovuto all'uso di attrezzature munite di videoterminali in modo sistematico o abituale (Titolo VIII Capo IV D.Lgs. 81/08 e s.m.i.). E' un rischio al quale può essere esposto sia il personale docente in particolari momenti dell'anno (programmazione, tabulazione giudizi, verifiche, elaborazione progetti) sia il personale amministrativo.

CADUTA DA SCALE PORTATILI

Possibile rischio per il personale il cui mansionario non contempli il divieto di utilizzare scale.

INTOSSICAZIONE E/O ALLERGIE

L'uso improprio o in dosaggi eccessivi di materiali di pulizia e di materiale didattico (colori, vernici, ecc...) può comportare problemi di intossicazione (se i prodotti vengono inalati o ingeriti) o di allergie (se manipolati). E' importante un'attenta lettura preventiva delle schede esplicative sulle modalità d'uso dei vari prodotti.

PROBLEMI INERENTI I PESI

Pur ribadendo che non sussistono movimentazioni manuali di carichi superiori a 30 Kg. (come attività di normale routine e non come astratte ipotesi in caso di interventi d'emergenza), vi sono altre due questioni inerenti i pesi:

il volume ed il peso degli zainetti e delle cartelle utilizzati dagli alunni; per questo problema sono in corso attività per la limitazione dei carichi;

la caduta di pesi sulle estremità inferiori: è un rischio che interessa in via generale tutti gli operatori che trasportano piccoli pesi sia pure in modo saltuario.

RISCHI DERIVANTI DA COMPORTAMENTI INDIVIDUALI E DI GRUPPO

Molte cause di infortunio derivano dall'abitudine e dalla confidenza col pericolo che portano a banali dimenticanze o distrazioni delle norme di prudenza più elementari.

Ogni procedura di lavoro scorretta nei lavori manuali e durante le pulizie può comportare rischio. In questo settore possono essere compresi anche gli incidenti che occorrono agli allievi per comportamenti scorretti. Precedentemente sono stati riportati i rischi tossici derivanti da uso improprio di prodotti. L'inalazione di polveri e di gas può essere determinato anche da comportamento inadeguato:

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rovesciamento di contenitori di materiale nocivo, sollevazione di polveri durante il gioco (compreso il gesso) ecc...

CONTAGIO MALATTIE INFANTILI

Tra le malattie infantili di cui è frequente il contagio si possono contare quelle derivanti da scarsa igiene con diffusione di parassiti. In comunità non è allarmistico pensare a forme di prevenzione rispetto alla pediculosi o a malattie gravi, come le epatiti.

RUMORE

Esso non costituisce una fonte di rischio ambientale, ai sensi del DPR 277/91, perché all'interno dell’edificio non vi sono impianti o macchine che possano produrre livelli equivalenti di rumorosità superiore a 80 Db(A).

Si può però parlare di rumore come problema legato al comportamento infantile.

I locali più rumorosi sono:

- la palestra, a causa dei rumori impulsivi dei palloni e delle urla degli allievi;

- il refettorio, a causa del vociare dei commensali.

URTI

E' un rischio che interessa tutti i lavoratori ma, in particolare, gli alunni in aula o durante gli spostamenti in corridoio.

MANCATA PULIZIA E DISORDINE

La mancata pulizia può produrre accumulo di polveri che, una volta inalate, possono risultare dannose.

Il disordine è causa di rischio perché comporta disguidi nelle procedure di sicurezza e nei tempi di esecuzione dei lavori.

CADUTA OGGETTI

Se immagazzinati in modo disordinato, i materiali possono cadere ed arrecare danno a tutti i dipendenti.

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INDIVIDUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

Premessa

Riesce difficile prevedere tutti i casi di incidente/infortunio perché molti di essi sono legati all'abitudine ed alla confidenza con il pericolo che porta a trascurare le norme di prudenza più elementari. Sarà pertanto compito principale del servizio di protezione e prevenzione vigilare sulle cause generiche e su quelle specifiche connesse con l'ambiente, gli impianti e le procedure di lavoro. L'organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione avrà come fine prioritario quello di abituare il singolo operatore/lavoratore ad acquisire una mentalità volta alla prevenzione dei rischi per sé e per gli altri e di esercitare un controllo costante sugli impianti, sulle procedure di lavoro e sull'ambiente, allo scopo di ridurre al minimo le cause di incidente/infortunio.

Le persone esposte al rischio

Gli incidenti in palestra rappresentano per gli allievi la causa principale di rischio. Altri fattori a rischio sono legati a cadute per terra durante l'intervallo, a corse nei corridoi, a urti contro gli armadi in seguito a spinte.

La scuola pertanto rappresenta un luogo abbastanza sicuro, in cui si possono però verificarsi anche gli incidenti più improbabili per il gran numero delle persone che ospita al suo interno, per l'età degli allievi e per la varietà delle attività che vi si svolgono.

Per lo specifico si vedano i prospetti specifici per personale frequentante, attività esercitate, rischi e protezioni per tipo di aula/laboratorio/locale/area esterna delle singole Unità Operative.

MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RELATIVE A RISCHI SPECIFICI

L'ambiente di lavoro sarà mantenuto pulito e in ordine. Le uscite di sicurezza, i corridoi, le scale verranno mantenute libere da ogni ostruzione. Gli utensili/attrezzi non verranno abbandonati in luoghi ove possano causare cadute o riposti dove possano cadere con facilità e colpire persone sottostanti. Tutti i materiali verranno immagazzinati in modo da evitare ogni caduta. Non verranno usate fiamme libere nei locali contenenti liquidi infiammabili. Eventuali segnalazioni vanno rivolte al D.S. ed ai vari preposti.

INCENDIO

E' stato predisposto il piano di sfollamento dell'edificio scolastico che prevede:

una divisione dei compiti tra tutto il personale in caso di incendio

nomina dei responsabili operativi

prove di sfollamento semestrali

disposizione di estintori, di apposita segnaletica e di planimetrie in ogni aula o locale.

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RUMORE

Non rappresenta una fonte significativa di rischio per la brevità e discontinuità di esposizione ai livelli più alti di rumore a condizione che le attività in palestra, in refettorio o

durante l'intervallo, si svolgano in modo corretto ed ordinato. A queste condizioni i docenti

presenti non saranno sottoposti a livelli equivalenti di rumore espressi in dBA, ai sensi del D. Lgs. 277/91.

CADUTA DI PESI SULLE ESTREMITÀ' INFERIORI

E’ di difficile valutazione il rischio effettivo. In ogni caso, vengono date opportune disposizioni e procedure di lavoro finalizzate allo spostamento controllato dei manufatti.

URTI DOVUTI ALLO SPOSTAMENTO DI BANCHI, SEDIE, ARMADI E PICCOLI PESI

Sono state predisposte disposizioni e procedure di lavoro finalizzate alla regolamentazione degli spostamenti.

OSTRUZIONE DELLE VIE DI PASSAGGIO E DELLE USCITE

Sono state predisposte disposizioni e procedure di lavoro finalizzate a tenere libere le vie di passaggio e le uscite di emergenza.

MANCATA PULIZIA E DISORDINE

Sono predisposte disposizioni e procedure finalizzate al rispetto della pulizia e dell'ordine.

In particolare:

osservare le indicazioni d'uso riportate sull'etichetta dei vari materiali ed evitare miscugli impropri e pericolosi;

operare con appositi guanti;

aerare i locali prima dell'uso.

CADUTA OGGETTI, SPORGENZE

Sono predisposte disposizioni e procedure per l'immagazzinamento ordinato dei materiali. Gli addetti alla pulizia controllano quotidianamente banchi, sedie, pavimenti e strutture segnalando eventuali sporgenze.

CADUTA LIQUIDI SUL PAVIMENTO

Osservare corrette procedure affinché venga rimossa l'acqua eventualmente caduta sul pavimento e sia vietato il transito nei corridoi o l’entrata nei locali fino a che non siano ripristinate normali condizioni di percorribilità. Medesime disposizione e procedure sono predisposte per la rimozione di olio o di grasso eventualmente caduti sul pavimento.

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UTENSILI UTILIZZATI PER USI NON IDONEI

Ogni utensile o sussidio verrà utilizzato solo per lo scopo per cui è destinato.

Verranno sostituiti quelli deteriorati o in cattive condizioni.

USO DI SCALE

Utilizzare in modo corretto le scale mobili, verificando che siano a norma e perfettamente funzionanti. Utilizzare correttamente le scale fisse non ingombrandole con oggetti, neanche momentaneamente, verificare periodicamente l'antiscivolo, non correre, non sporgersi e non saltare i gradini.

APERTURA DELLE PORTE

Non sostare dietro alle porte; evitare di camminare rasente ai muri dei corridoi. Le porte delle uscite di sicurezza devono aprirsi all'esterno e non devono essere fissate con catenacci durante tutte le attività.

RISCHI ELETTRICI

L'impianto elettrico è provvisto di dispositivo salvavita, di messa a terra e di prese di sicurezza.

Utilizzare in modo corretto l'impianto, in particolare:

prima dell'uso verificare che le varie parti dell'impianto siano protette;

non usare l'impianto con mani bagnate;

non staccare la spina tirando il filo;

per eventuali interventi staccare la corrente;

osservare le altre procedure corrette di utilizzo.

MALORI E MEDICAZIONE DI FERITE Segnalare agli addetti al Pronto Soccorso.

non somministrare farmaci;

disinfettare ogni ferita o taglio, usando appositi guanti ed eventualmente mascherine (in caso di vomito).

USO VIDEOTERMINALI

I lavoratori che utilizzano attrezzature munite di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, devono effettuare pause di almeno quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continua al videoterminale. Le modalità e la durata delle interruzioni possono essere stabilite, temporaneamente, a livello individuale ove il medico competente ne evidenzi la necessità. Le postazioni di lavoro sono costituite da sedie a norma e varie parti indipendenti.

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PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE II programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione comprende interventi complessi che concernono:

1. le strutture edilizie, l'arredamento, gli impianti fissi, l'illuminazione, il riscaldamento, gli arredi e la manutenzione;

2. le macchine, gli utensili/attrezzi ed il materiale utilizzato;

3. le procedure di lavoro.

Solo gli ultimi due punti ricadono direttamente sotto la responsabilità della Scuola.

La fornitura di locali idonei, dell'arredamento, dell'acqua, del telefono, dell’illuminazione, del riscaldamento e della manutenzione ordinaria e straordinaria è invece di competenza del Comune ai sensi dell’art. 3 della legge 11 gennaio 1996, n. 23. La gestione del servizio di prevenzione e protezione, pertanto, comporta una duplice responsabilità da parte del Comune per la parte di sua competenza e da parte della Scuola.

Sulla parte di competenza del Comune la Scuola eserciterà un servizio di vigilanza e di richiesta di interventi idonei.

Per la parte di competenza della Scuola il programma di attuazione delle misure di protezione e prevenzione comprende:

▪ Rimozione immediata di tutto ciò che può costituire rischio o pericolo, direttamente o coinvolgendo gli Enti competenti;

▪ Segnalazione immediata delle situazioni di pericolo, in attesa di interventi risolutivi per evitare incidenti;

▪ Particolare cura ed impegno nelle attività di vigilanza;

▪ Revisione annuale del Piano di Sicurezza e del Piano di Evacuazione;

▪ Richiesta all'Ente proprietario degli interventi necessari di sua competenza;

▪ Richiesta all'Ente proprietario di adeguare eventualmente la documentazione di sua competenza;

▪ Nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione;

▪ Definizione dei compiti del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza;

▪ Designazione dei Referenti di plesso per la sicurezza;

▪ Designazione e definizione dei compiti degli Addetti alla vigilanza ai piani ed alla pulizia e al controllo dei locali;

▪ Designazione e definizione dei compiti degli Addetti al servizio di pronto soccorso;

▪ Designazione e definizione dei compiti degli Addetti al servizio di prevenzione incendi;

▪ Individuazione delle misure di miglioramento dell'ambiente di lavoro e di riduzione dei rischi connessi;

▪ Formazione ed informazione dei lavoratori, anche mediante la consegna a tutto il personale di apposite circolari all'inizio dell'anno e del piano di emergenza ed evacuazione, contenente in particolare procedure di lavoro corrette e norme di comportamento.

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Il servizio di protezione e prevenzione dovrà effettuare periodicamente:

• l'individuazione dei fattori di rischio

• la valutazione dei rischi

• l'individuazione delle misure per la sicurezza

• l'elaborazione delle procedure di sicurezza per le varie attività

• la proposta di programmi di formazione e informazione dei lavoratori.

La mappa dei rischi verrà rielaborata in caso di introduzione di nuove tecnologie che abbiano riflesso sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori e comunque verrà controllata annualmente.

INFORMAZIONE E FORMAZIONE

II personale docente e ATA sarà formato attraverso:

• corsi di aggiornamento organizzati dall'amministrazione;

• riunioni periodiche con i responsabili del S.P.P.

Gli alunni saranno formati ed informati dai loro insegnanti mediante lo svolgimento di apposite prove di evacuazione ed incontri con esperti.

In caso di rischio specifico presente in un ambiente verrà utilizzata apposita segnaletica e verranno affisse norme di comportamento.

PARTICOLARI NORME E PROCEDURE DI LAVORO

Comportamenti di prevenzione generale

II comportamento corretto e prudente di ognuno è la migliore forma di prevenzione contro gli infortuni.

Quindi:

▪ Non correre nei corridoi, scale, laboratori, ecc...

▪ Non spiccare salti dai gradini delle scale

▪ E’ meglio evitare scherzi che possono creare pericolo

▪ Non compiere interventi di alcun genere sulle macchine elettriche

▪ Non ingombrare con oggetti inutili i pavimenti, le vie di esodo, gli atri, le uscite, le scale

▪ Evitare di camminare rasente i muri nei corridoi: l'apertura improvvisa delle porte potrebbe causare danni

▪ Non sporgersi dalle finestre

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▪ Sistemare i banchi e le sedie in modo da facilitare la fuga

▪ Non rimuovere o danneggiare i cartelli segnalatori

▪ Segnalare immediatamente le cause di pericolo rilevate

▪ Non togliere o superare le barriere che bloccano il passaggio in aree pericolose

▪ Disinfettare immediatamente ogni ferita o taglio

▪ Non posteggiare le auto, le moto o le biciclette davanti ai cancelli, sui pozzetti di intercettazione dell’acqua o presso gli attacchi delle prese dell’acqua per i Vigili del Fuoco

▪ Evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi di plastica dell'immondizia

▪ Manipolare vetri rotti o materiali pungenti con appositi DPI

▪ Le porte delle uscite di sicurezza non devono essere chiuse o ostruite

▪ Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali pesanti

▪ Un'apparecchiatura elettrica può essere considerata fuori uso solo se è priva della spina

▪ Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola

▪ Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 0,90 mt.

▪ Al termine dell'attività didattica si deve disinserire l'alimentazione centralizzata delle apparecchiature elettriche

▪ Controllare le attrezzature e gli impianti di sicurezza periodicamente in modo da garantire l’efficienza

▪ Dopo l’uso, riporre le chiavi nelle apposite bacheche

▪ E’ vietato distribuire farmaci

▪ Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del

contenuto

▪ Se viene usata la cassetta di primo pronto soccorso, ripristinare la scorta

▪ Evitare di sollevare carichi flettendo il tronco

Comportamenti di prevenzione in caso di RISCHIO ELETTRICO

▪ Prima di usare qualsiasi apparecchiatura elettrica controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente, interruttori deteriorati o senza protezione

▪ Non sovraccaricare una linea elettrica con collegamenti di fortuna

▪ Non toccare mai interruttori, prese e apparecchiature elettriche con le mani bagnate o se vi è spandimento di liquido

▪ Disinserire le spine afferrandone l'involucro esterno

▪ Non compiere interventi di alcun genere sulle macchine elettriche

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▪ Disinserire gli interruttori delle apparecchiature elettriche, dei televisori e dei videoterminali terminato l’uso o in presenza di un’interruzione dell’energia elettrica

▪ Non è permesso collegare tra loro più prese e attorcigliare i cavi elettrici molto lunghi

▪ Tutte le linee e le apparecchiature devono essere considerate sotto tensione, fino ad accertamento contrario

▪ Non usare acqua per un incendio su linee o apparecchiature elettriche

▪ Interrompere la corrente elettrica PRIMA di soccorrere una persona folgorata, spostarla dalla sorgente elettrica con oggetti di legno. Chiamare immediatamente il soccorso pubblico di emergenza

▪ Controllare regolarmente il funzionamento delle luci di emergenza e dei cartelli segnalatori segnalando immediatamente ogni anomalia

▪ Non lasciare mai portalampade privi di lampadina

▪ Controllare sistematicamente che NON vi siano cavi con le guaine di isolamento danneggiate

▪ II cavo di un'apparecchiatura non deve giungere alla presa restando teso né sospeso in una via di passaggio.

▪ Se una spina non entra comodamente in una presa, non tentare il collegamento e segnalare immediatamente la difficoltà di utilizzo

▪ Non usare macchine o impianti senza l'autorizzazione e non eseguire operazioni di cui non si sia perfettamente a conoscenza. E' vietato l’uso di fornelli o stufe elettriche, anche se a norma, nei locali scolastici.

Comportamenti di prevenzione in caso di RISCHIO INCENDIO

▪ Conservare le scorte di materiali infiammabili in minima quantità e separate da sostanze comburenti e/o combustibili

▪ Nei locali della scuola, non appositamente destinati allo scopo, non possono essere depositati e/o utilizzati recipienti contenenti gas compressi e/o liquidi infiammabili (i travasi possono essere effettuati solo in appositi locali e con recipienti e attrezzature di tipo autorizzato; in mancanza le attività vanno eseguite all'esterno dei locali scolastici) o facilmente combustibili. Solo per esigenze igienico-sanitarie e per l'attività didattica, possono essere tenuti all'interno di apposito armadio metallico dotato di bacino di contenimento

▪ E' vietato fumare e/o fare uso di fiamme libere;

▪ Negli archivi o depositi, i materiali devono consentire una facile ispezionabilità

▪ Non depositare materiale di alcun tipo nel locale caldaia e vicino ai quadri elettrici

(25)

▪ Non gettare mozziconi o cerini non completamente spenti nei cestini della carta, nelle pattumiere, dalle finestre

▪ Non lasciare bombolette spray vicino a fonti di calore

▪ L'allarme acustico deve essere utilizzato solo in caso di accertato pericolo e con le modalità previste dal "Piano di evacuazione". E' fatto divieto agli alunni di attivare l'allarme, in caso di pericolo devono immediatamente allertare un adulto

Comportamenti di prevenzione in caso di RISCHIO CHIMICO

▪ Rispettare le norme igieniche fondamentali

▪ Non mescolare candeggina e acido muriatico

▪ Diluire i prodotti concentrati nelle percentuali stabilite sulle etichette

▪ Riporre i contenitori dei prodotti nocivi sempre chiusi con il proprio tappo in luoghi inaccessibili a terzi

(26)

Per consentire una visione immediata delle diverse situazioni, per ogni Unità Produttiva si riportano i seguenti dati:

COMPOSIZIONE STRUTTURALE DELL’UNITA’ PRODUTTIVA

ORARIO DI UTILIZZO

RESPONSABILI

PROSPETTO SPECIFICO PERSONALE FREQUENTANTE, ATTIVITA’ ESERCITATE, RISCHI E PROTEZIONI PER TIPO DI AULA/LABORATORIO/LOCALE/AREA ESTERNA

PIANO DI EVACUAZIONE

IDENTIFICAZIONE E RIFERIMENTI DELLA SCUOLA SCUOLA DELL'INFANZIA STATALE “DON G. MICHELOTTI”

via Varisella, 32 - 10070 Vallo (TO)

Responsabile di Plesso Ins.te Angela Nardulli Referente di Plesso per la Sicurezza Ins.te Angela Nardulli

Addetti al S.P.P. v. Allegati

A Incaricati al Sistema di Prevenzione e Protezione

D Assegnazione incarichi COMPUTO LAVORATORI DEL PLESSO

Alunni 18

Insegnanti 2 + 1 IRC

Collaboratori scolastici 1 Personale Refezione Scolastica 1

COMPOSIZIONE STRUTTURALE

La Scuola dell’INFANZIA Statale di VALLO è dislocata su un piano rialzato, con cortile- parco giochi e seminterrato.

PIANO RIALZATO: 1 atrio ingresso, 1 aula/salone polivalente, 1 servizio wc per alunni, 1 servizio wc HC, 1 aula insegnanti, 1 spogliatoio docenti/coll. scolastici con due ripostigli e wc contigui, 1 refettorio, 1 dormitorio.

SEMINTERRATO: centrale termica con accesso dall’esterno e locali adibiti a deposito di materiale di proprietà del Comune.

ORARIO DI UTILIZZO

Orario spezzato collaboratori scolastici:

- dalle ore 8.18 alle ore 11.30 dal lunedì al venerdì.

Orario didattico:

- dalle ore 8.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì.

(27)

PROSPETTO SPECIFICO PERSONALE FREQUENTANTE, ATTIVITA’ ESERCITATE, RISCHI E PROTEZIONI PER TIPO DI AULA/LABORATORIO/LOCALE/AREA ESTERNA

LOCALI E ATTIVITA’

ESERCITATE

OPERATORI ADDETTI

PERSONE PRESENTI O UTILIZZATORI

FATTORI DI RISCHIO

PROTEZIONI DI LAVORO ADOTTATE AULE

Rapporti relazionali, organizzazione e svolgimento di lezioni, attività didattiche o specifiche di laboratorio

Docenti e Coll.

scolastici

Docenti, Alunni, Coll. scolastici, Genitori

Patologie da stress, disturbi posturali (sedie e banchi non ergonomici), rischi biologico, elettrico, fisico- meccanici (cadute, urti per presenza di davanzali, spigoli,…), caduta dall’alto di materiale depositato in armadi e scaffali; utilizzo di materiale didattico non a norma;

esposizione a rumore

Procedure di lavoro adatte ispirate all’attenzione degli oggetti, negli

spostamenti e nei movimenti;

salvavita di piano, utilizzo corretto di prese;

impilamento e utilizzo corretto dei sussidi;

controllo del materiale acquistato secondo le caratteristiche di sicurezza e salute (evitare tossicità nei prodotti);

sostituzione degli arredi non a norma SALA DOCENTI

Rapporti relazionali

Docenti e collaboratori scolastici

Docenti , Alunni, coll. scolastici, Genitori

Disturbi posturali, rischi fisico-meccanici (urti, cadute…), r. elettrico, radiazioni, cadute di materiale impilato negli armadi

Procedure di lavoro adatte ispirate all’attenzione degli oggetti, negli

spostamenti e nei movimenti;

salvavita di piano e utilizzo corretto di prese, ancoraggio al muro degli scaffali e degli armadi; corretto accatastamento del materiale e dei documenti;

arredi a norma SERVIZI IGIENICI Collaboratori

scolastici

Docenti, Coll.

Scolastici,

Rischio igienico-

Procedure di sorveglianza e

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Attività di pulizia;

espletamento

necessità fisiologiche

Alunni sanitario per

mancata pulizia, sanitari usurati, wc insufficienti, pareti scrostate, acqua mancante, r. chimico, r.

biologico, r.

elettrico, rischi fisico-meccanici (urti,

scivolamenti…)

di lavoro adatte ispirate

all’attenzione degli oggetti, negli

spostamenti e nei movimenti;

interventi rapidi da parte del Comune;

salvavita di piano e utilizzo corretto di prese e di strumenti vari; arredo adeguato;

pavimentazione non scivolosa;

pulizia adeguata AULA

AUDIOVIDEO

Rapporti relazionali, organizzazione e svolgimento di lezioni, attività didattiche o specifiche di lab.

Docenti e collaboratori scolastici

Docenti, Alunni, Coll. scolastici

Disturbi posturali, rischi fisico-meccanici (cadute…), r.

elettrico, affaticamento visivo, esposizione al rumore, radiazioni

Procedure di sorveglianza e di lavoro adatte ispirate

all’attenzione degli oggetti, negli

spostamenti e nei movimenti;

salvavita di piano e utilizzo corretto di prese; postura corretta;

sostituzione di arredi

REFETTORIO

Attività di somministrazione pasti, ricreazione e refezione,

consumazione di pasti

Docenti, Coll.

scolastici, Addetti refezione

Docenti, Allievi, Addetti

refezione, Rappresentanti commissione mensa

Rischio gienico- sanitario per mancata pulizia, pareti scrostate, rischi fisico- meccanici (cadute, urti, inciampo per presenza di carrelli), rischio elettrico;

esposizione al rumore; caduta di materiale vario; arredi non a norma

Procedure di sorveglianza e di lavoro adeguate ispirate all’attenzione nell’uso degli oggetti, negli spostamenti e nei movimenti;

pulizia adeguata ed interventi rapidi da parte del Comune o della Ditta appaltatrice la refezione;

salvavita di piano e utilizzo

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