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PROCEDURE DI DEFLUSSO

Nel documento PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (pagine 32-40)

S S C C OP O P O O DE D EL L PI P IA AN NO O

Il Piano di evacuazione costituisce il documento operativo che, evidenziando le situazioni di emergenza che possono verificarsi nell’ambito del plesso scolastico, individua le predisposizioni organizzative da porre in atto, indica le azioni da compiere, assegna i compiti per consentire lo sfollamento ordinato e tempestivo del personale presente nell’edificio.

I momenti di emergenza, in una scuola come in ogni altro edificio in cui si concentrano un alto numero di persone, sono quelli che determinano modifiche nello stato delle strutture, intaccando le normali condizioni di agibilità e provocando così alterazioni nei comportamenti e nei rapporti interpersonali degli utenti, con conseguenti sentimenti di panico.

L’efficacia di un piano di evacuazione, presuppone che siano stati individuati quegli accorgimenti sul piano psicopedagogico e quei riferimenti tecnico – logistici indispensabili a contenere – al grado più elevato possibile – l’ansia generata dall’imprevisto e le reazioni conseguenti allo stato di panico.

Il panico ha due spontanee manifestazioni, che, se incontrollate, costituiscono di per sé elementi di grave turbativa e pericolo:

istinto di coinvolgere gli altri nel proprio stato di ansia (con invocazioni di aiuto, clamore, urla, atti di disperazione, ecc.);

istinto di fuga in cui predomina l’autodifesa, con tentativo di esclusione anche violento degli altri (con spinte, corse in avanti, difesa dei posti conquistati verso la via di salvezza ecc,).

Il piano di evacuazione tende a ricondurre nella sfera della razionalità tali manifestazioni e, creando uno stimolo alla fiducia di superare il pericolo, aiuta a produrre un sufficiente autocontrollo in grado di generare comportamenti atti ad evitare confusioni e sbandamento: tende, cioè, a ridurre i rischi indotti che lo stato di emergenza crea. Per tutti questi motivi, ed altri ancora, il piano di evacuazione è da ritenersi un vero e proprio documento della scuola, e, sotto un profilo più propriamente pedagogico, deve rappresentare un momento di grande impegno educativo.

N

NOOTTIIZZIIEE TTEECCNNIICCHHEE

P

PEERRCCOORRSSOO DDII EESOSODDOO

Sulle planimetrie affisse in ogni aula, uffici, laboratori e corridoi sono indicati:

- le vie di fuga (colore verde)

- gli estintori (E) (colore rosso) - la posizione della classe (colore giallo)

S

SEEGGNNAALLE E DDII AALLLLAARRMMEE

Si ricorda che il segnale di allarme viene emesso attraverso il suono prolungato di una campanella o di una sirena. In caso di mancanza di energia elettrica, l’allarme sarà dato a voce dagli operatori scolastici.

D

DEERROOGGHHEE

Nel luogo dove si sviluppa un incendio, le classi più vicine, essendo sottoposte a rischi più elevati, usciranno per prime, derogando ai criteri generali di precedenza previsti dal “piano”.

EESSEERRCCIITTAAZZIIOONNII PPRRAATTIICCHHEE

Tutte le persone, a qualunque titolo presenti nella scuola, sono tenute a prestare la massima collaborazione per far si che “le esercitazioni pratiche” raggiungano le scopo di una corretta preparazione ad affrontare l’emergenza.

TUTTI I DOCENTI CURERANNO LESECUZIONE DELLE ESERCITAZIONI PRATICHE

poiché tali esercitazioni costituiscono la fase operativa e sperimentale durante la quale le singole classi provano i percorsi di sfollamento e si raccolgono nei punti di riferimento esterni all’edificio, con attenzione particolare ai comportamenti da tenere.

Le esercitazioni pratiche sono di due tipi:

1) Prove parziali effettuate senza preavviso e senza allertamento degli enti esterni che tuttavia comportano l’evacuazione dell’edificio e di trasferimento nei punti di raccolta

2) Prove generali, effettuate come sopra, che comportano l’attivazione degli enti esterni.

Al termine di ogni esercitazione pratica, sotto la guida dei docenti, le singole classi faranno l’analisi critica dei comportamenti tenuti, per rettificare comportamenti

non idonei emersi durante la prova.

DEDEFFIINNIIZZIIOONNEE DDII EEMMERERGGEENNZZAA

Si definisce emergenza ogni scostamento dalle normali condizioni operative, tale da determinare situazioni di danno agli uomini ed alle cose.

Gli stati di emergenza si classificano in tre categorie a gravità crescente:

emergenze minori: controllabili dalla persona che individua l’emergenza stessa o dalle persone presenti sul luogo

emergenze di media gravità: controllabili soltanto mediante intervento degli incaricati per l’emergenza e senza ricorso agli enti di soccorso esterni

emergenze maggiori: controllabili soltanto mediante intervento degli enti di soccorso esterni (VVFF – PS …)

NONORRMMEE DDII CCOOMMPPOORRTTAAMMEENNTTOO IINN BBAASSEE AALL TTIIPOPO DDII EEMMEERRGGEENNZZAA E E MMAANNSSIIOONNEE

La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l’evacuazione dell’intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dall’edificio scolastico e dagli spazi limitrofi può manifestarsi per le cause più disparate.

La tipologia degli incidenti ipotizzabili è infatti piuttosto varia e dipende non solo dalla presenza di zone a rischio all’interno della scuola ma anche dalla sua collocazione nel territorio e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali.

Gli eventi che potrebbero richiedere l’evacuazione parziale o totale dell’edificio scolastico sono generalmente i seguenti:

incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico;

incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola;

un terremoto;

crollo dovuto a cedimento strutturale;

avviso o sospetto di presenza di ordigni esplosivi;

inquinamento dell’aria, in ambienti aperti confinanti con la scuola o in luoghi confinati all’interno dell’edificio scolastico, dovuto a cause esterne;

ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Dirigente Scolastico o dai Preposti.

NONORRMMEE GGEENNEERRAALLII PPEERR LL

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EVEVAACCUUAAZZIIONONEE

Mantenere la calma in qualsiasi situazione di emergenza

Tutti coloro che riscontrano una situazione pericolosa informeranno immediatamente i superiori e/o gli incaricati di fabbricato o di area, indicando la natura dell’emergenza e l’area interessata

All’attivazione del segnale acustico che identifica un’emergenza (allarme), dato dall’incaricato di fabbricato o di area, ciascuno dovrà attenersi alle disposizioni impartite, abbandonando, senza indugio ma in maniera ordinata, l’edificio o area, utilizzando i percorsi di emergenza indicati e seguendo la segnaletica, senza attardarsi per recuperare oggetti personali o per altri motivi

Tutti coloro che stazionano nell’area interessata dall’emergenza si atterranno alle disposizioni pertinenti l’area stessa, senza ritornare sull’abituale posto di lavoro

Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità dell’evacuazione

Seguire le vie di fuga indicate. Qualora la via di fuga prevista dal piano sia ostruita, ordinatamente dirigersi verso l’uscita più vicina

Non usare mai l'ascensore o le piattaforme elevatrici elettriche

Scendere e salire le scale di sicurezza utilizzando il lato destro delle stesse

Raggiunta l’uscita è necessario allontanarsi prontamente per non ostacolare il deflusso delle persone e/o di eventuali soccorritori dirigendosi verso l'area di raccolta assegnata.

Per facilitare il deflusso e per diminuire il rischio in caso di terremoto, predisporre i banchi ad U e rivolti verso la lavagna, se la capienza del locale lo consente, oppure ad U con rotazione settimanale delle posizioni occupate dagli alunni; nel caso di limitata capienza del locale disporre i banchi in file laterali e parallele alla lavagna.

VVAALLUUTTAAZZIIOONNEE DDEEGGLLII EEVVEENNTTII CCHHEE PPOOSSSSOONNOO CCAAUUSSAARREE LL

EEVVAACCUUAAZZIIOONNEE DEDELLLL

EDEDIIFFIICCIIOO SSCCOOLLAASSTTIICOCO

IINNCCEENNDDIIOO

Se l’incendio si sviluppa in:

classe: uscire e chiudere la porta; non usare acqua per spegnere le fiamme in prossimità di impianti o dispositivi elettrici;

corridoio e vie di fuga non percorribili: non uscire dalla classe, sigillare ogni fessura della porta con panni/stracci possibilmente bagnati, aprire la finestra e chiedere soccorso; se impossibilitati ad aprire la finestra mettere un fazzoletto, meglio se bagnato, davanti al naso e distendersi a terra.

Se i vestiti prendono fuoco – non correre, non agitare scompostamente le braccia e le gambe; rannicchiarsi e rotolarsi a terra; soffocare le fiamme con una coperta, un asciugamano, un indumento (non usare tessuti in materiale sintetico o plastico).

Durante l’evacuazione

▪ Non soffermarsi a raccogliere oggetti ma aiutare gli inabili e i più piccoli.

Lasciare il più presto possibile il locale, chiudendo la porta

▪ Non correre ma camminare spediti

▪ Nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga camminare chinati, respirando tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, ed orientarsi tramite il contatto con le pareti per raggiungere luoghi sicuri

▪ Non usare l’ascensore

▪ Staccare l’energia elettrica

▪ Scendendo le scale invase dal fumo, avanzare tastando il muro con la mano.

NNOORRMMEE PPEERR EEMMEERRGGEENNZZAA SSIISSMMIICCAA

Il Responsabile della Sicurezza in relazione alla dimensione del terremoto deve:

▪ valutare la necessità dell’evacuazione immediata ed eventualmente dare il segnale di stato di allarme;

▪ far interrompere immediatamente l’erogazione del gas e dell’energia elettrica;

▪ avvertire i docenti e i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;

▪ coordinare tutte le operazioni attinenti.

I docenti devono mantenersi in continuo contatto con il Responsabile della Sicurezza attendendo disposizioni sull'eventuale evacuazione.

Gli studenti devono:

▪ posizionarsi ordinatamente nelle zone sicure individuate dal piano di emergenza senza urlare proteggendo il capo con le mani;

▪ non uscire dall’aula ma proteggersi, durante il sisma, dalla caduta di oggetti riparandosi sotto i banchi/tavoli se disposti lungo il perimetro dell’aula e non al centro o in corrispondenza di architravi individuate e muri portanti o lungo le pareti interne NON vetrate e lontano da scaffali/armadi;

▪ allontanarsi da lampadari, armadi, scaffali;

▪ non avvicinarsi alle finestre;

▪ cessata la scossa, nel caso si proceda all’evacuazione, seguire le norme specifiche di evacuazione: non ammassarsi in prossimità delle uscite di emergenza, non usare l’ascensore e utilizzare la scala di sicurezza.

Se sorpresi in luogo aperto - allontanarsi da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche, non avvicinarsi ad animali spaventati e, se possibile, ripararsi sotto una panchina.

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NOORRMMEE PPEERR CCRROOLLLLOO DDOOVVUUTTOO AA CCEEDDIIMMEENNTTOO SSTTRRUUTTTTUURRAALLEE

Le procedure operative, o norme di comportamento, indicate per tale tipo di emergenza, ricalcano quelle definite per l’emergenza sismica.

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NOORRMMEE PPEERR EEMMEERRGGEENZNZAA EELLEETTTTRRIICCAA

Il Responsabile della Sicurezza in caso di black-out dispone lo stato di preallarme che consiste in:

▪ verificare eventuali sovraccarichi e eliminarli disattivando tutte le attrezzature elettriche eventualmente in uso prima dell’interruzione;

▪ avvisare i docenti presenti nelle classi;

▪ contattare la Segreteria dell’IC Fiano

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NOORRMMEE PPEERR FFUUGGAA DDII GGAASS

Non usare accendini o fiammiferi, non azionare interruttori elettrici, campanelli e qualsiasi altra fonte di scintille; aprire porte e finestre; chiudere la valvola generale dell’impianto o la manopola della bombola.

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NOORRMMEE PPEERR EEMMEERRGGEENNZZAA TTOOSSSSIICCAA OO CCHHEE CCOOMMPPOORRTTAANNOO IILL CCOONNFFIINNAAMMEENNTTOO (incendio esterno, incidente a trasporto chimico, impedimento all’uscita degli alunni) In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio ed evacuare solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è

tenuto al rispetto di tutte le norme di sicurezza, a salvaguardia dell'incolumità degli alunni in caso di nube tossica o di emergenza che comporti obbligo di rimanere in ambienti confinati. Il personale è tenuto ad assumere e far assumere agli alunni tutte le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate durante le esercitazioni, quali ad esempio chiudere le finestre, tenere uno straccio bagnato sul naso.

Il Referente di Plesso per la Sicurezza deve:

▪ tenere il contatto con la Segreteria e/o gli Enti esterni, per decidere immediatamente se la durata del rilascio è tale da consigliare l'immediata evacuazione o meno. (In genere l’evacuazione è da evitarsi);

▪ aspettare l'arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse;

▪ disporre lo stato di allarme che consiste nel far rientrare tutti nell’edificio scolastico ovvero se ci si trova in un luogo aperto rientrare in un luogo confinato interno;

▪ in caso di sospetto di atmosfera esplosiva chiudere l'interruttore generale dell’energia elettrica, non effettuare nessuna altra operazione elettrica, non usare i telefoni.

I docenti devono:

▪ chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d'aria presenti in classe assegnando agli studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come sigillarne gli interstizi e i cassonetti delle tapparelle con stracci bagnati o nastro adesivo;

▪ mantenersi in continuo contatto con il R. della Sicurezza attendendo disposizioni sull'eventuale evacuazione;

Gli studenti devono stendersi a terra e tenere uno straccio bagnato sul naso.

I docenti di sostegno, con l'aiuto , ove occorra, di alunni predisposti e/o supportati da operatori scolastici, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente dello o degli alunni diversamente abili loro affidati. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di handicap o menomazione può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe.

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NOORRMMEE PPEERR SSEEGGNNAALLAAZZIIOONNEE DDII UUNN OORRDDIIGGNNOO

(ovvero presenza o preannuncio di ordigno esplosivo)

Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione:

▪ non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo;

▪ avverte il Responsabile della Sicurezza che dispone lo stato di allarme.

Lo stato di allarme consiste in:

▪ evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all’area sospetta;

▪ contattare la Segreteria che telefonerà immediatamente alla PS e, eventualmente, avvertirà i VVFF e il Pronto Soccorso;

▪ attivare l’allarme per l’evacuazione;

▪ coordinare tutte le operazioni attinenti.

NNOORRMMEE PPEERR AALLLLAAGGAAMMEENTNTOO//AALLLLUUVVIIOONNEE

Chiunque si accorga della presenza di acqua avverte il Responsabile della Sicurezza che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme.

Lo stato di pre-allarme consiste in:

▪ interrompere immediatamente l'erogazione di acqua dal contatore esterno;

▪ chiudere l’ interruttore dell’energia elettrica centralizzato e non effettuare altre operazioni elettriche;

▪ avvertire i responsabili di piano che comunicheranno alle classi l’interruzione di energia elettrica;

▪ verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade o edifici adiacenti);

▪ telefonare alla Segreteria che contatterà il competente Ufficio Tecnico dell’Amministrazione Comunale.

Se la causa dell'allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile …..) il Responsabile della Sicurezza, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione dell’acqua, dispone lo stato di cessato allarme e avverte la Segreteria.

Se la causa dell'allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il Responsabile della Sicurezza avverte la Segreteria e attiva la procedura per l’evacuazione dell’edificio scolastico.

Se la causa dell’allagamento è da fonte esterna recarsi ai piani alti dopo aver staccato la corrente elettrica, se il luogo in cui si trova l’interruttore generale non è già inondato.

NNOORRMMEE PPEERR TTEEMMPPEESSTTAA//TTRROOMMBBAA DD’’AARRIIAA

Chiudere le finestre e abbassare le tapparelle; recarsi nei corridoi interni in corrispondenza dei locali privi di finestre;chiudere accuratamente le porte. Se sorpresi all’aperto rientrare immediatamente nell’edificio.

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NOORRMMEE PPEERR MMIINNAACCCCIIAA AARRMMAATTAA OO PPRREESSEENNZZAA DDII FFOOLLLLEE

Anche in questo caso il Piano di emergenza deve prevedere la "non evacuazione".

Verranno fornite le informazioni alla utenza scolastica che dovrà attenersi ai seguenti principi comportamentali:

▪ Non abbandonare le aule e non affacciarsi alle porte per curiosare restando seduti ciascuno al proprio posto e con la testa china se la minaccia è diretta;

▪ Non raggrupparsi per non offrire maggiore superficie ad azioni di offesa fisica;

▪ Non contrastare con i propri comportamenti le azioni compiute dal folle, mantenendo la calma ed il controllo delle proprie azioni per offese ricevute e non deridendone i comportamenti squilibrati;

▪ Qualsiasi azione e/o movimento compiuto deve essere eseguito con naturalezza e con calma (nessuna azione che possa apparire furtiva, nessun movimento che possa apparire una fuga o una reazione di difesa);

▪ Se la minaccia non è diretta e si è certi delle azioni attive di contrasto delle Forze di Polizia, porsi sotto i tavoli scolastici ed attendere ulteriori istruzioni.

Nel documento PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE (pagine 32-40)

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