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SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA SACRO CUORE

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Academic year: 2022

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SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA

“SACRO CUORE”

P IANO T RIENNALE DELL ’O FFERTA F ORMATIVA 2019-2022

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Sommario

Premessa

1 LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO ... 3

1.1 LA PRESENZA DELLA SCUOLA SUL TERRITORIO ... 3

1.2 L’UTENZA ... 3

2 LE SCELTE STRATEGICHE ... 4

2.1 IL CURRICOLO ... 4

2.2 IL PROFILO FORMATIVO ... 4

2.3 I CAMPI D’ESPERIENZA ... 4

2.4 L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA ... 5

3 L’OFFERTA FORMATIVA ... 6

3.1 LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA ... 6

3.2 L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ... 8

4 L’ORGANIZZAZIONE ... 8

4.1 IL CALENDARIO SCOLASTICO ... 8

4.2 LE RISORSE ... 8

4.2.1 Personale ... 9

4.2.2 Comunità Educante ... 9

4.2.3 Comitato di verifica: ... 10

4.2.4 Mensa Interna ... 11

4.3 CONTINUITÀ E VALUTAZIONE ... 11

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PREMESSA

Per “Piano Triennale dell’Offerta Formativa” (PTOF) intendiamo la risposta che la nostra Scuola dell’Infanzia offre alla domanda educativa dei Genitori e dei Bambini, in armonia con i principi della Costituzione Italiana, ai sensi delle disposizioni della legge n. 62/2000 (articolo unico, comma quattro, lettera a), del DPR n. 275/1999 (articolo 3 e 8) e della legge n. 107 del 13/07/2015 art.1 comma 14.

Tale offerta formativa si ispira al progetto educativo salesiano e ad una visione antropologica del Bambino ispirata all’umanesimo cristiano.

1 LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

1.1 LA PRESENZA DELLA SCUOLA SUL TERRITORIO

La scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” ha sede in via Pianezza, 110 (Torino), nei locali delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Lo scopo primario della scuola è quello di accogliere ed educare bambini e bambine dai tre ai sei anni.

La Scuola appartiene alla Circoscrizione 5, composta di quartieri storici (Borgo Vittoria, Madonna di Campagna) e popolari di recente insediamento (Lucento e Vallette).

Il tessuto socio-economico-culturale è caratterizzato dall’appartenenza della popolazione ad un contesto medio popolare.

Sorge nel 1954, gestita privatamente, con un proprio comitato.

Nel 1971 è annoverata fra gli asili sussidiati dal Comune di Torino: la prima ufficiale autorizzazione al funzionamento risale, infatti, al 1° febbraio 1971.

Nel 1979 la scuola aderisce alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne).

Nel 1984 entra a far parte della rete di scuole convenzionate con il Comune di Torino.

Nel 2002 è riconosciuta Scuola Paritaria dal Ministero della Pubblica Istruzione.

È Scuola d’ispirazione cattolica, opera in un clima impostato sui valori evangelici e favorisce la formazione umana e cristiana del fanciullo.

È Scuola Salesiana; applica il Sistema Preventivo di Don Bosco, metodo educativo che, attraverso i valori della ragione, della religione e dell’amorevolezza accompagna il bambino nella sua crescita.

1.2 L’UTENZA

La Scuola dell’Infanzia “Sacro Cuore” è formata da 4 sezioni eterogenee di età compresa tra i 3 e i 6 anni circa, appartenenti a famiglie residenti in Torino e cintura, perlopiù appartenenti alla Circoscrizione 5.

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2 LE SCELTE STRATEGICHE

2.1 IL CURRICOLO

Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione del settembre 2012 costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare della Scuola.

2.2 IL PROFILO FORMATIVO

L’offerta formativa della Scuola dell’Infanzia “Sacro Cuore” viene studiata specificamente sulla base delle fasce d’età. Attraverso percorsi, obiettivi, contenuti e metodi la Scuola dell’Infanzia si propone di accompagnare il bambino nelle seguenti linee evolutive:

 maturazione dell’identità: imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze, in un ambiente sociale allargato; imparare a conoscere e a sentirsi riconosciuti come persone uniche e valide.

 conquista dell’autonomia: acquisire la capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; aver fiducia in se stessi, fidarsi degli altri.

 sviluppo delle competenze: imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio di confronto;

 esperienze di cittadinanza: scoprire gli altri, i loro bisogni, e imparare a gestire i contrasti attraverso regole condivise.

Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente che consenta al bambino di formarsi un bagaglio esperienziale, relazionale e culturale, e alla comunità di camminare insieme, garantendo dialogo costante e professionalità.

L’organizzazione del curricolo per campi d’esperienza consente di mettere al centro del progetto educativo le azioni, la corporeità, la percezione.

2.3 I CAMPI D’ESPERIENZA

Il sé e l’altro: il bambino elabora le norme di comportamento, di relazione e di comunicazione indispensabili per una convivenza umanamente valida;

 Immagini, suoni e colori: il bambino partecipa ad attività comunicative che consentono lo sviluppo nel campo manipolativo, visivo, sonoro-musicale;

 Il corpo e il movimento: attraverso la scoperta della propria corporeità e motricità il bambino prende coscienza del valore del proprio corpo come espressione della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica;

 I discorsi e le parole: il bambino acquisisce capacità comunicative riferite al linguaggio orale e al primo contatto con la lingua scritta;

 La conoscenza del mondo: il bambino fa esperienze relative all’esplorazione, alla scoperta e alla conoscenza della realtà naturale, con particolare attenzione a oggetti e fenomeni viventi, allo spazio e al numero.

Questi elementi vengono ulteriormente integrati e arricchiti dalle linee educative proprie della tradizione salesiana, descritte all’interno del Progetto Educativo Nazionale delle Scuole Salesiane.

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Particolare attenzione viene riservata alle competenze riferite a due aspetti in particolare:

1. la comunicazione di ordine sociale (luogo di incontro con l’altro diverso da sé), relazionale (luogo di interazione verbale tra adulto e bambino); evocativo (nella narrazione di una fiaba, di un racconto, nella recitazione di una filastrocca …)

2. il comportamento, in quanto competenza trasversale rispetto ad ogni attività. Pur nella consapevolezza che l’esito educativo-didattico è legato anche alla libertà del soggetto cui è diretta l’azione educativa, la comunità educante si propone di:

 partire dal bambino, dalle sue domande esplicite di riconoscimento, protezione, sviluppo armonico della personalità;

 sviluppare la dimensione affettiva, sociale, politica in vista di un’iniziale esperienza di convivenza e di partecipazione.

 promuovere l’orientamento come modalità educativa ai fini di una presa di coscienza di sé e delle proprie potenzialità, così che, realizzando integralmente se stesso, col tempo si inserisca in modo creativo e critico nella società in trasformazione;

 condurre i bambini all’incontro con il mondo, gli altri, Dio;

 guidare progressivamente alla scoperta degli elementi caratteristici e fondanti la religione cristiana nel rispetto di altre religioni.

2.4 L’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

La Scuola dell’Infanzia Paritaria Sacro Cuore, con la sua identità cattolico-salesiana, fa proprie le indicazioni sull’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) promosso dal Consiglio Nazionale Scuola Cattolica 2004. “L’insegnamento della religione cattolica è un servizio educativo a favore delle nuove generazioni, volto a formare personalità ricche di interiorità, dotate di forza morale e aperte ai valori della giustizia, della solidarietà e della pace, capaci di usare bene la propria libertà’ (Giovanni Paolo II). Esso intende rispondere alle domande della persona e offrire la possibilità di conoscere quei valori che sono essenziali per la sua formazione globale.

La scelta di inserire l’IRC all’interno della proposta educativa offerta dalla scuola cattolica parte da tre motivazioni fondamentali:

1. il valore che ha in sé la cultura religiosa (“La Repubblica Italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa...”: L. 121/1985, art. 9);

2. il fatto che la religione cattolica è parte essenziale della cultura del popolo italiano (“... e tenendo conto che i principi del cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano”: l.c.);

3. il particolare tipo di Progetto educativo che, in quanto ispirato ai valori del Vangelo, esige intrinsecamente un insegnamento specifico della religione che si rifà a Gesù Cristo.

Le prime due motivazioni, espressamente richiamate nell’Accordo di Revisione del Concordato tra la S.

Sede e lo Stato italiano, valgono per ogni tipo di scuola; la terza vale in modo specifico per la scuola cattolica, diventandone una “dimensione particolarmente importante”. Il richiamo delle motivazioni che giustificano la presenza dell’IRC nella scuola cattolica porta a concludere che sia ragionevole che tutti coloro che la frequentano “accettandone il progetto educativo” (L. 62/2000, art. 1, c. 3) si avvalgano di questo insegnamento, collocato, per la sua valenza culturale, tra le attività didattiche previste per norma nel quadro orario obbligatorio.

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Pertanto, alla realizzazione di una proposta formativa che si fonda su un Progetto educativo ispirato ai valori cristiani, contribuiscono:

- le attività educative e didattiche e quindi la vita scolastica nel suo complesso: ogni suo aspetto è vissuto e proposto nella prospettiva di una filosofia cristiana della vita, della persona e dell’educazione;

- uno specifico e originale IRC, inteso come contenuto culturale che si inserisce armonicamente nel quadro degli altri contenuti culturali ed educativi della scuola;

- specifici “momenti celebrativi e formativo-spirituali che la scuola può proporre” (Dal Sussidio Pastorale IRC e Scuola Cattolica 2004).

I docenti si impegnano, pertanto, nelle seguenti aree della maturazione cristiana:

 scoperta di sé per un’esperienza di vita pienamente umana;

 incontro con Dio creatore e Padre di tutti e con Gesù, nostro amico, fratello e salvatore;

 presa di coscienza dell’esistenza della comunità dei credenti attraverso semplici esperienze, momenti celebrativi, conoscenze di simboli.

Nelle Scuole Salesiane le Feste rappresentano un’occasione importante per favorire, in ambiente scolastico, un sereno clima di famiglia, auspicato e promosso da Don Bosco. Durante l’anno gli appuntamenti solitamente previsti sono i seguenti:

 Ottobre missionario;

 Auguri di Natale alle famiglie;

 Festa di San Giovanni Bosco;

 Festa di Santa Maria Domenica Mazzarello;

 Carnevale;

 Cena di Solidarietà;

 Festa di Maria Ausiliatrice;

 Festa del "GRAZIE" di fine anno scolastico.

3 L’OFFERTA FORMATIVA

3.1 LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA

La programmazione educativo-didattica rappresenta il percorso di apprendimento e formativo che realizza ogni bambino, guidato dai processi di insegnamento dei docenti e relativo alle diverse attività. Collocare il bambino al centro della programmazione non risponde unicamente alla normativa ministeriale vigente:

per la Scuola significa accogliere e tradurre nel concreto i principi costitutivi del sistema educativo salesiano.

La programmazione ha come traguardo la realizzazione del profilo formativo del bambino, come indicato sopra; è progettata a partire dalla scelta delle competenze da sviluppare e/o acquisire; è composta da tutte le unità di apprendimento realizzate nel corso dell’anno.

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È chiamata Unità di Apprendimento l’insieme dei contenuti, delle attività, dei metodi e delle soluzioni organizzative delle modalità di verifica predisposto per favorire nei bambini l’acquisizione delle competenze previste dalla programmazione didattica.

TORINOPOLI (2019/2020)

- C’era una volta Torino: scopro il passato della mia città - Torino oggi

- Io cittadino di Torino

ARTISTI A COLORI (2020/2021)

- Magia di colore - Piccoli artisti

C.S.A. (2021/2022)

- C come cittadinanza - S come sicurezza - A come ambiente

LABORATORI (2019/2022)

L’attività di Laboratorio si svolge per fasce d’età.

Nel laboratorio vengono privilegiate la ricerca, la sperimentazione, la produzione diretta e concreta di nuovi “saperi” e la rielaborazione di proposte specifiche, con l’obiettivo comune di aiutare il Bambino nella personale graduale maturazione di “Identità, Autonomia e Competenze”.

I laboratori in programma per l’anno scolastico 2019/2020 sono:

- Ritmico-Motorio (3 Anni) - Grafico-Pittorico (3 Anni) - Scientifico (3-4-5 Anni) - Musicale (4-5 anni)

- Creativo-Manipolativo (4-5 Anni) - Logico-Matematico (4-5 Anni) - Inglese (4-5 Anni)

La tipologia dei laboratori può variare di anno in anno, secondo la programmazione collegiale.

Ogni anno si organizzano alcune uscite didattiche; la scelta dei luoghi da visitare e delle attività è legata alla programmazione educativo-didattica.

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3.2 L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Attività di Educazione Motoria per i bambini di 3,4,5 anni; gestita dalla Società “ROTOLANDO”

Progetto “Cresciamo con la musica da 0 a 6 anni”: realizzato dall’Associazione Musicale "Wolfgang Amadeus Mozart" di Torino: Baby Musica (3 anni); Baby Orchestra (avvicinamento alla pratica strumentale della tastiera per i 4 anni e del violino per i 5 anni). Le iscrizioni alle attività di musica ed educazione motoria sono aperte a partire dal mese di settembre. Tali attività si inseriscono nel percorso curricolare della scuola e hanno inizio nel mese di ottobre.

Teatro Magico: per i bambini di 4-5 anni; gestito dalla Scuola di Magia con il Mago Wilson Svolgimento di esercizi di “teatro fisico” e gioco teatro.

Acquaticità: per i bambini di 5 anni, gestita da ONA – Gruppo Sportivo Vigili del Fuoco di Torino L’attività si svolge nella piscina della Caserma dei Vigili del Fuoco di Corso Regina Margherita, 334 - Torino.

4 L’ORGANIZZAZIONE

4.1 IL CALENDARIO SCOLASTICO

Il Calendario scolastico annuale si attiene a quello della Regione Piemonte; eventuali modifiche di modesta entità, nell’ambito dell’autonomia riconosciuta agli Istituti Scolastici, possono essere deliberate dal Collegio Docenti di inizio anno e approvate in Consiglio di Intersezione. Il calendario scolastico completo di festività e vacanze, è fatto conoscere ai genitori durante l’assemblea di ottobre e consegnato ad ogni famiglia.

La scuola funziona dal lunedì al venerdì.

Per rispondere alle esigenze emerse dal contesto sociale in cui opera, la Scuola offre alle Famiglie il servizio giornaliero di pre/dopo-scuola.

- ore 8,30 – 15,45 orario normale scolastico

- ore 7,30 – 8,30 servizio di pre-scuola - ore 15,45 – 17,00 attività di dopo-scuola

4.2 LE RISORSE

La nostra Scuola è gestita da un Ente religioso non commerciale, senza fine di lucro.

La gestione delle risorse umane, economiche, immobiliari, strumentali avviene secondo il Progetto educativo e con la dovuta trasparenza, grazie anche al coinvolgimento di tutte le componenti della comunità educativa della Scuola.

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Il bilancio, redatto secondo le specifiche normative fiscali cui il gestore è soggetto, è pubblico e viene messo a disposizione dalla Direzione, su richiesta delle diverse componenti della comunità scolastica.

Esso viene annualmente presentato al Comitato di Verifica.

4.2.1 Personale

 Coordinatrice

 Referente Didattica

 Segretaria didattica/amministrativa

 Personale docente (Contratto AGIDAE)

 Educatrici e Assistenti (Cooperativa Educativa Territoriale – E.T.)

 Specialisti e Associazioni che gestiscono i laboratori

 Servizio Mensa (Ditta Lovera)

 Personale Ausiliario (Cooperativa Lilla)

4.2.2 Comunità Educante

Le strutture di partecipazione mirano a creare le condizioni ideali per una sempre maggiore corresponsabilità della vita scolastica, incrementando la collaborazione fra docenti, bambini, genitori.

Nella scuola salesiana esse si identificano nella logica del modello comunitario di educazione e nella nostra tradizione educativa; la loro attivazione e le loro caratteristiche sono coerenti con la piena libertà didattica, di ricerca, di sviluppo e di organizzazione della nostra Scuola, con la titolarità del diritto di libertà di istituzione e la pubblicità del servizio offerto dalla nostra Congregazione. La logica del modello comunitario di educazione e della tradizione salesiana proviene dal Sistema Preventivo di Don Bosco, che è ispirato alla famiglia, non alle assemblee legislative, e sviluppa nelle relazioni uno stile familiare. Lo stile educativo di Don Bosco diviene, per le famiglie che fanno parte della comunità educativa della nostra Scuola, proposta di uno stile di relazione e di crescita dei coniugi e di dialogo educativo con i figli.

Esso illumina i rapporti con le istituzioni e le agenzie educative, un impegno di cittadinanza attiva nella società civile e di presenza laicale nella comunità ecclesiale. Lo scambio degli apporti reciproci diviene, nella Scuola, stile di vita informata al Sistema Preventivo di Don Bosco, modello decisionale, fatto culturale.

Sono attivate, ai sensi della lettera c), comma 4, articolo unico della legge n. 62/2000, le seguenti strutture di partecipazione:

 Collegio docenti, al quale compete, dal punto di vista professionale, la programmazione degli orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di presentazione, discussione, proposta al gestore e verifica.

 Consiglio della scuola, strumento di analisi dei problemi della scuola, di ricerca di soluzioni adeguate e di confronto tra docenti e genitori sulla programmazione in atto e sule diverse iniziative che la Scuola propone.

 Assemblea di sezione, nella quale i genitori vengono informati sull’andamento delle attività, possono esprimersi in merito alla vita della scuola, avanzare eventuali proposte e suggerimenti, esporre domande e richieste.

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Docenti

Il docente ha la responsabilità di occuparsi di:

- operare una scelta di fede coerente con una visione cristiana della vita;

- prendersi a cuore le varie dimensioni del Progetto Educativo della scuola;

- curare con responsabilità l’attuazione delle proposte educative e didattiche;

- verificare l’efficacia del lavoro svolto per la crescita dei Bambini;

- conoscere l’alunno, le sue potenzialità e le sue possibilità di apprendimento;

- relazionarsi con i bambini con disponibilità affettiva ed atteggiamento di fiducia;

- favorire nei bambini i processi di conoscenza di sé, acquisizione della propria identità e conquista dell’autonomia.

Genitori:

Sono invitati a:

- abbracciare la “proposta cristiana” della Scuola Salesiana;

- collaborare con i docenti, al fine di unificare le proposte educative ai Bambini;

- conoscere l’identità della scuola e collaborare per la realizzazione del progetto educativo;

- partecipare alle assemblee, ai momenti formativi ed ai momenti di vita della scuola.

- assicurare la regolarità della frequenza ed il rispetto dell’orario scolastico.

Bambini:

I bambini dovrebbero essere predisposti a:

- acquisire abilità e nuove conoscenze;

- instaurare relazioni con i compagni e gli adulti;

- accettare le prime regole di convivenza civile proposte dalla scuola.

Personale Ausiliario:

E’ richiesta la collaborazione per:

- creare un clima sereno di accoglienza;

- la cura e l’aiuto con i bambini, a sostegno degli insegnanti;

- mantenere l’ordine e l’igiene nei vari ambienti.

4.2.3 Comitato di verifica:

È l’organo preposto alla verifica del Bilancio, così come previsto dalla Convenzione con il Comune di Torino.

Si riunisce su richiesta degli organi competenti (Servizi Educativi della Città di Torino) per verificare il Bilancio della Scuola dell’Infanzia dell’anno precedente e preventivare le necessità per l’anno successivo.

Il Comitato di Verifica è costituito dal Rappresentante dell’Ente Gestore, dalla Coordinatrice delle attività educative e didattiche, da due Rappresentanti dei Genitori, dal Rappresentante della Circoscrizione di appartenenza della scuola.

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4.2.4 Mensa Interna

La Mensa è preparata all’interno dell’Istituto dalla Ditta Lovera, ed è aperta a tutti i bambini frequentanti la scuola. Per quanto concerne la preparazione degli alimenti destinati alla mensa scolastica, la Ditta Lovera applica il sistema di autocontrollo H.A.C.C.P. per garantire l’igiene del cibo (Reg. 852/04). La Mensa è in linea con le Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica emanate dal Ministero della salute nel 2010. "Come è noto, l'obiettivo di favorire nella popolazione corretti stili di vita è prioritario a livello internazionale. L'accesso e la pratica di una sana e corretta alimentazione è uno dei diritti fondamentali per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale, in particolare nei primi anni di vita. Docenti e addetti al servizio, adeguatamente formati, giocano un ruolo di rilievo nel favorire l'arricchimento del modello alimentare casalingo del bambino di nuovi sapori, gusti ed esperienze alimentari gestendo, con serenità, le eventuali difficoltà iniziali di alcuni bambini ad assumere un cibo mai consumato prima o un gusto non gradito al primo assaggio. A scuola, fornire le linee guida per una corretta alimentazione significa educare il bambino all'apprendimento di abitudini e comportamenti alimentari salutari. I bambini imparano a stare a tavola, a mangiare ciò che hanno nel piatto, senza sprechi, e ad apprezzare sapori nuovi, a volte inconsueti; la variazione stagionale di frutta e verdura consente di proporre alimenti che, per diversità di gusti, abitudini e, a volte, mancanza di tempo per le preparazioni, non vengono consumati a casa. L'introduzione di alimenti nuovi può essere facilmente accettata se si supera l'eventuale iniziale rifiuto grazie alla collaborazione degli insegnanti e/o personale addetto che stimola il bambino allo spirito di imitazione verso i compagni".

4.3 CONTINUITÀ E VALUTAZIONE

La valutazione implica una conoscenza approfondita degli alunni per rilevare attitudini, competenze, abilità, comportamenti e sollecita a prestare attenzione alla qualità dei processi attivati e alla crescita formativa della personalità d’ogni alunno.

Ogni bambino viene indirizzato, seguito, stimolato e supportato durante tutta l’attività scolastica.

Nel colloquio/confronto con la Famiglia, organizzato dalla scuola, si individuano le strategie di miglioramento per una crescita integrale personalizzata.

Il passaggio da un’esperienza educativa specifica a quella successiva rappresenta per ogni bambino/a un momento delicato e merita una particolare attenzione, volta a creare le condizioni necessarie per favorire l’inserimento.

Le Indicazioni Nazionali per la scuola dell’Infanzia segnalano la grande importanza della continuità educativa nel passaggio alla scuola Primaria.

Al termine del percorso della scuola dell’infanzia, il Team delle insegnanti, in un’ottica di continuità e di collaborazione, realizza, nel confronto collegiale, una scheda valutativa delle competenze acquisite da ogni bambino nello sviluppo del percorso formativo e didattico.

Alla famiglia di ciascun bambino viene consegnato il portfolio delle competenze individuali, consistente in una Scheda di osservazione e verifica, in una Scheda di orientamento e nel profilo descrittivo specifico per ogni fascia di età.

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Le Insegnanti sono disponibili all’eventuale collaborazione richiesta dalle varie Scuole Primarie in cui si iscriveranno i Bambini della nostra Scuola.

Per valutare la qualità del servizio offerto, al termine di ogni anno scolastico, la scuola sottopone alle famiglie un questionario di verifica e gradimento.

Ogni rilievo o suggerimento viene utilizzato per migliorare la proposta organizzativa e didattica dell’anno successivo.

Rivisto e approvato in data ________________

La Coordinatrice La Referente didattica

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