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Progetto di Zona Valsusa

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Academic year: 2022

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Progetto di Zona Valsusa

2015-2018

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21-22 febbraio 2015 – Foresto

Il nostro nuovo progetto di zona è partito da una parola, CORAGGIO; l’esperienza della Route Nazionale, l’entusiasmo con il quale i ragazzi sono ritornati a casa e le tante azioni di coraggio che si stanno concretizzando nel nostro territorio ci hanno spinto a fare una riflessione: le parole che sono state scritte sulla Carta del Coraggio non devono essere prese alla leggera, perchè i primi destinatari siamo proprio noi Capi. Ed ecco che allora ci viene affidata una missione importante: accogliere quei pensieri, quelle provocazioni e diventare noi per primi uomini e donne coraggiosi. I nostri ragazzi, dai Lupetti fino al Clan, ci chiedono di credere in loro, di accompagnarli e di essere testimoni credibili. Questo nuovo progetto vuole allora mettere davanti a tutto la parola Coraggio al fine di poter incidere in maniera concreta in questo territorio.

CORAGGIO è responsabilità, è vincere l’indifferenza e metterci in gioco, sporcarci le mani, assumerci dei rischi per fare ciò in cui crediamo.

CORAGGIO è scegliere ciò che è giusto: difendere la vita, difendere chi è più debole, agire con coerenza sanza lasciarci intimorire dalla paura di fallire, dalla consapevolezza dei nostri limiti, ma provando a superarli per essere migliori e abbattere i pregiudizi.

CORAGGIO è cogliere la sfida di ciò che è nuovo e diverso, è aprirci al dialogo, al confronto, alla condivisione, è accogliere l’altro con serenità e positività, disposti a rinunciare a qualcosa, a metterci in discussione

con umiltà e perdonare. CORAGGIO è perseverare, avere costanza negli impegni presi, senza

arrendersi di fronte alle difficoltà, alla fatica, al sacrificio, alla sofferenza, senza cedere alla tentazione di tornare indietro, di rinunciare.

CORAGGIO è saper riconoscere i propri sbagli e ritornare sui propri passi, rialzarsi e ripartire con speranza e fiducia nella società, imparando ad amarci per ciò che siamo, ad essere sempre noi stessi fino in fondo, saendo chiedere aiuto agli altri.

CORAGGIO è essere curiosi ed attenti, è avere la determinazione e la forza di mettere in discussione le informazioni che riceviamo e che ci circondano, di formare un pensiero critico, è prendere una posizione con consapevolezza ed esprimerla informando, sensibilizzando e coinvolgendo gli altri.

CORAGGIO è lottare, per la giustizia, andare contro lo status quo, è scegliere quando andare controcorrente. È scendere in piazza consapevolmente, è combattere la corruzione che si nasconde dietro al

compromesso. CORAGGIO è essere Chiesa, vivendo secondo l’esempio di Gesù: è

rivolgersi a Dio, è riuscire ad affidarsi a qualcuno che non si comprende appieno.

CORAGGIO è riconoscere le proprie paure, e saperle affrontare.

CORAGGIO è testimoniare nel quotidiano le nostre convinzioni, certi che nell’agire singolo possa generarsi la forza del noi; è sentirsi parte attiva della società, riconoscendo l’importanza della collaborazione.

CORAGGIO è fermarsi e riflettere, è partire ma anche restare.

CORAGGIO è cambiare rimanendo autentici.

La vita vissuta con CORAGGIO è autentica: CORAGGIO è sogno, è vivere, non lasciarci vivere.

(Carta del Coraggio – San Rossore, Agosto 2014)

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...dopo un lungo e faticoso cammino, le Casate più prestiogiose del mondo consociuto, accompagnate dall’inesauribile Leo da Vinci, dal famigerato Niki Machiavelli e della seducente Kate Sforza, hanno espugnato il Castello dei Borgia!!!

Le Porte sono state aperte....

...i Sogni sono stati condivisi...

... il Progetto è stato scritto...

ORA è TEMPO di AGIRE!!!

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(5)

1) AIUTO ALLE CO.CA.: la responsabilità del servizio deve essere gestita con continuità, e le coca non si devono sentire sole

2) PERCORSO DI TIROCINIO : supporto e gestione di zona con molta attenzione ai capi giovani

Porta la Coca

1

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Obiettivo 1: Aiuto alle co.ca.

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. CONDIVIDERE A INIZIO ANNO LE ESIGENZE DELLE CO.CA. PER FARE RETE, OTTIMIZZARE LE FORZE E ARRICCHIRE IL CONFRONTO.

(ESEMPI: PERCORSI DI

FORMAZIONE, APPROFONDIMENTI CON ESTERNI, AE)

Consiglio Ogni anno Verificare se la condivisione è

stata fatta entro la seconda riunione di consiglio dell’anno

2. POPOLARE ED UTILIZZARE IL SITO INTERNET

Comitato Per tutto il progetto Conta accessi: almeno 200 accessi

mensili (prima verifica a metà progetto, se no rivedere)

3. MOMENTI DI FORMAZIONE PER I CAPI GRUPPO DURANTE LE

RIUNIONI DI CONSIGLIO

Comitato Almeno un evento all’anno Verifica di soddisfazione a fine anno

4. FARE UN LETTURA REALE DELLE FORMAZIONI DELLE UNITÀ AL FINE DI SUPPORTARE LE CO.CA. CHE NON RIESCONO A GARANTIRE STAFF SOLIDE E COMPETENTI. VERIFICARE PERIODICAMENTE TALE LETTURA PER TROVARE SOLUZIONI

CONCRETE. NELLE ZONALI DI BRANCA LASCIARE SPAZIO DI CONFRONTO TRA STAFF SOLIDE/STAFF IN DIFFICOLTÀ

Consiglio Capi gruppo

Staff solide (che da più anni lavorano insieme)

Iabz

Inizio, metà e fine anno (di ogni anno)

A consiglio si verifica l’andamento del tutto. Verificare la continuità delle staff nel tempo

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Obiettivo 2: percorso di tirocinio

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. LINEE GUIDA E STRUMENTI CONCRETI A CUI LE CO.CA.

DEVONO ATTENERSI.

VERIFICA IN CONSIGLIO DEL PERCORSO DI TIROCINIO

Consiglio Pattuglia Comitato

Linee guida pronte per metà dell’anno 2015/2016.

Dall’anno 2016/2017 utilizzo a regime

A fine anno verifica sull’utilizzo degli strumenti (anche da utilizzare come indicatore di bontà delle linee guida stesse)

2. CREARE UN PERCORSO TIROCINANTI CHE

COMPRENDA EVENTI DI CONDIVISIONE E VERIFICA DURANTE L’ANNO, INTEGRATI AGLI OBIETTIVI DEL CFT

Consiglio di zona Staff cft

Inizio, metà e fine anno (gli eventi sono integrati nelle zonali)

Almeno 3 momenti di 30 minuti ciascuno prima delle zonali

ATTENZIONE AL TEMPO: Momenti di confronto di Co.Ca. durante le assemble e convegni. Non inventarsi momenti

extra.

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Porta Educata

2

1) RAGAZZO E FUTURO: I ragazzi fanno fatica a sognare e noi Capi non li stimoliamo a sufficienza. I ragazzi hanno paura del loro futuro)

2) RAGAZZO E RELAZIONI : educare al fallimento e

alla fatica, anche nelle relazioni, educare a

relazioni autentiche. Noi capi diamo fiducia ai

ragazzi?

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Obiettivo 1: ragazzO e futuro

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. INCORAGGIARE LE ATTIVITÀ OCCASIONALI

(USCITE,ATTIVITÀ, CAMPI),IN RETE TRA BRANCHE O PARTI DI ESSE (CONCA, CDA, ALTA SQ.)

Consiglio Iabz

Proposta ogni anno dagli iabz Verifica di zona a fine anno

2. RISCOPRIRE L'IMPORTANZA DI SOGNARE INSIEME,

PROVARE AD AVERE UN SOGNO COLLETTIVO DI ZONA.>> IMPRESA

Rdz

(formano una pattuglia)

Realizzarla entro due anni del progetto

Verificare entro due anni la progettazione dell'impresa.

A fine impresa le co.ca verificano e poi portano in consiglio

3. FALLIMENTO E FIDUCIA (ASSEMBLEE DI ZONA DI FORMAZIONE). AFFRONTARE LE TEMATICHE PER CAPIRLE, FARLE NOSTRE E INCIDERE NELLA RELAZIONE CON IL RAGAZZO

Consiglio Trattare il tema al massimo in due anni

Verificare in coca se gli input ricevuti dalla formazione sono stati utili

(10)

Obiettivo 2: ragazzO e relazioni

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. RETE DI PERSONE COMPETENTI NELLA

FORMAZIONE DI DINAMICHE DI GRUPPO E PSICOLOGIA EVOLUTIVA (E CASI

PROBLEMATICI) DA SFRUTTARE IN TUTTI I LIVELLI DELLA ZONA.

Consiglio Aggiornare ogni anno Verificare la presenza della lista

sul sito, verificare l'utilizzo e il numero di co.ca che l'hanno usata, se i contatti sono di qualità e se rispondono alle nostre esigenze.

2. FORMAZIONE SUL TEMA DEL

“DIALOGO” E DELLA

“COMUNICAZIONE CON IL RAGAZZO” APERTO ANCHE ALLE FAMIGLIE (FORNIRE STRUMENTI CONCRETI PER UNA COMUNICAZIONE

EFFICACE). EVENTO ADEGUATO ALLE DIVERSE FASCE D’ETÀ.

Consiglio

(eventi aperti alle famiglie) Branche

(dedicarne del tempo nelle zonali)

Una volta sola durante tutto il progetto facendo attenzione a farlo tutti insieme

Verificare l'evento nelle tre

branche valutando le ricadute nel gruppo e nelle unità.

Verificare anche la partecipazione delle famiglie

ATTENZIONE AL TEMPO: Accorpare tematiche simili

(11)

Porta Il Prete

3

1) CAPO EVANGELIZZATORE: adeguatezza al ruolo e formazione

2) VOCAZIONE PERSONALE DEI CAPI : necessità di approfondirla

3) NOI PARTE VIVA DELLA CHIESA E DELLA

DIOCESI

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Obiettivo 1: CAPO EVANGELIZZATORE

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. MOMENTI DI FORMAZIONE INERENTI AL METODO DI AMPIO RESPIRO E “ALTI”

(MOMENTI DEDICATI CHE INDIVIDUANO LE BRANCHE)

zonali di branca,

ausilio esterno, se serve

Nell’arco della durata del Progetto

Dopo aver fatto i momenti, capire gli strumenti individuati nel

metodo e verificare se sono stati inventati ad hoc o se sono stati presi effettivamente dal metodo (come si spera)

2.STUDIARE SE E COME SIAMO CAPACI AD UTILIZZARE IL LINGUAGGIO DEL METODO NELL’EVANGELIZZAZIONE

pattuglia

zonali di branca

Nell’arco della durata del Progetto

Sono stati creati degli eventi per la diocesi?

Nelle zonali sono stati utilizzati gli spunti della pattuglia?

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. RACCONTARSI I PERCORSI DI FEDE DELLE COCA

consiglio Aggiornare ogni anno La condivisione è stata fatta

oppure no?

2. SCEGLIERE PERCORSI DI FEDE COMUNI E DI COCA

CONVIVERLI (A COPPIE O SECONDO ESIGENZE ANCHE DI PIÙ)

co.ca attraverso il consiglio coppie di Co.ca. o altre modalità idonee

consiglio come garante

Aggiornare ogni anno Capire quante coca hanno lavorato insieme

Obiettivo 2: VOCAZIONE PERSONALE DEI CAPI

(13)

Obiettivo 3: NOI PARTE VIVA DELLA CHIESA E DELLA DIOCESI

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. APPLICARE IL METODO

“STUDIATO” (VEDI AZIONE 1.1) IN UN MOMENTO PER I RAGAZZI CREATO PER

L’OCCASIONE O SFRUTTANDO I MOMENTI GIÀ PREVISTI DALLA DIOCESI, DA FAR DIVENTARE PERIODICO

Tutta la zona Pattuglia

Nell’arco della durata del progetto Numero di eventi svolti

(preparati da noi o dalla diocesi)

2. LETTERA AI VESCOVI DELLE DUE DIOCESI PER ESPORRE ESIGENZE NOSTRE DEI NOSTRI RAGAZZI E CHIEDERE DI

RACCONTARCI LA LORO LETTURA DELLA REALTÀ

Comitato Consiglio

Una nel corso del progetto Verifica di consiglio: che risonanza ha avuto la lettera nelle diocesi?

I parroci hanno sentito parlare della nostra lettera?

La bontà della nostra lettera è in funzione delle risposte e dal numero di spunti che il consiglio prende da queste lettere.

(14)

1) TEMATICHE SOCIALI :

approfondire tematiche legate al territorio così da essere preparati

2) EMERGENZE SOCIALI :

gestirle per tempo, dandosi delle regole provandosi a muovere in anticipo

Porte Aperte

4

(15)

Obiettivo 1: TEMATICHE SOCIALI

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. FAR DIVENTARE UNA PRASSI PERIODICA LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI CON I PROPRI COMUNI E/O ALTRE AGENZIE EDUCATIVE DEL TERRITORIO.

Confrontandosi su:

a) emergenze del territorio b) percorsi educativi

c) servizi

Ogni coca

Ogni anno a inizio anno

ogni fine anno il consiglio verifica la presenza del documento e il suo aggiornamento. Se il

documento c’è ed è aggiornato significa che ogni coca ha portato informazioni. Verificare che il documento sia utile e attuale e con una ricaduta positiva. Non solo fatto/non fatto, ma anche: ci è servito?

1bis. PRODURRE UN

DOCUMENTO (CONDIVISO SUL SITO, A DISPOSIZIONE DI TUTTI I GRUPPI) UTILE PER TUTTE LE COCA ED EVENTUALMENTE PER UN’ANALISI DEL CONSIGLIO

Consiglio comitato

2. PROPORRE ASSEMBLEA DI ZONA/EVENTI IN LUOGHI SIGNIFICATIVI DELLA VALLE, LEGATI ALLE TEMATICHE AFFRONTATE

Consiglio branche Per tutta la durata del progetto, in ogni occasione

gli iabz e il consilgio a fine

progetto verificano quanti eventi sono stati fatti in luoghi simili e che ricaduta hanno avuto

3. CI IMPEGNIAMO A PROPORRE UN EVENTO SIGNIFICATIVO SU UNA TEMATICA CRITICA SCELTA, APERTO AL TERRITORIO (VEGLIA O ALTRO)

Consiglio Almeno Uno Nel Corso Del

Progetto

il consiglio a fine progetto verifica se è stato fatto e che ricaduta ha avuto

(16)

Obiettivo 2: emergenze SOCIALI

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. VALUTARE A LIVELLO DI CONSIGLIO SE LA SITUAZIONE È UNA SITUAZIONE DI

EMERGENZA DI TIPO SOCIALE, AMBIENTALE E POLITICO GIOVANILE CHE RICHIEDE UN'ASSEMBLEA DI ZONA CON LA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I CAPI.

Consiglio

A seconda dell’emergenza, comunque brevi

Di volta in volta si verificherà a posteriori come è stata gestita l’emergenza

1bis. SE LO RICHIEDE, L’ASSEMBLEA VIENE CONVOCATA CON UNA

PROPOSTA DI GESTIONE FATTA DAL CONSIGLIO. L'ASSEMBLEA È CHIAMATA AD ESPRIMERSI SULL'EMERGENZA ALLA LUCE DEL LAVORO COLLEGIALE SVOLTO E DELLE SCELTE DEL PATTO ASSOCIATIVO.

Consiglio + assemblea

ATTENZIONE AL TEMPO: Avere tempistiche brevi nel caso di emergenze (preferire una zonale unificata al

passaggio: consiglio-coca-consiglio)

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5 Porta & Party

1) ATTENZIONE AI PARTENTI : gestione di questo momento delicato:

formazione e condivisione in Zona e promozione del servizio associativo, visto come gioia e non come peso

2) NOVIZIATO DI ZONA : deve essere

data la possibilità a tutti di fare

noviziato. La zona può essere una

risorsa. Come gestirlo nei prossimi

anni?

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Obiettivo 1: ATTENZIONE AI PARTENTI

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. RENDERE I RAGAZZI PROTAGONISTI IN ZONA:

I. durante la prima zonale R/S si

decidono le modalità più opportune per coinvolgere i ragazzi

II. approfondire il discorso “Consiglio Rover”: creare un percorso per poter usare questo strumento in Zona

IABZ RS e branca RS

IABZ RS e branca RS

Ogni anno

Il Consiglio Rover avrà due spazi all’interno delle zonali (primo momento per esporre il progetto, secondo momento per far verifica)

Verifica a dicembre / gennaio per valutare l’andamento delle azioni

=> si deciderà se portare la verifica a maggio o cambiare modalità

A fine anno verifica di branca r/s sull’andamento del percorso

2. ORGANIZZARE EVENTI PER I RAGAZZI:

I. organizzare una ROSS di Zona Valsusa

II. organizzare un evento per partenti:

confronto tra i ragazzi e veglia pensata per loro

III. pensare ad un percorso per arrivare ad organizzare una Route RS di zona

Comitato e singoli capi

Branca RS, Consiglio e Comitato

Branca RS

Entro dicembre 2015 prime indicazioni sul progetto Un evento partenti all’anno

Il percorso deve durare due anni (la route sarà fatta nel corso del

progetto)

Verifica di comitato sulla formazione della staff

Alla prima zonale utile verificare l’evento partenti fatto. Gli iabz portano in consiglio gli aspetti importanti della verifica

Dopo il primo anno di percorso si fa una verifica intermedia.

A fine route si verifica l’evento

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Obiettivo 2: NOVIZIATO DI ZONA

ATTENZIONE AL TEMPO: I capi devono vivere il loro servizio con serenità (attenzione al tempo che si dedica alle attività).

AZIONE COMPETENZA TEMPI VERIFICA

1. GARANTIRE IL TEMPO DEL NOVIZIATO A TUTTI I RAGAZZI, PROMUOVENDO DOVE POSSIBILE IL NOVIZIATO INTER GRUPPO:

I. durante l’ultima zonale RS:

confronto sulle esigenze / bisogni e sui numeri dei futuri noviziati e capi

II. Consiglio di zona a giugno e settembre fatto con gli IABZ RS: la zona decide le modalità (possono essere diverse a seconda dei gruppi) sui gemellaggi e sui capi

III. Organizzare almeno un evento di noviziato di zona (prima del passaggio in clan)

IV. Dedicare un momento per i maestri dei novizi alle zonali di branca

V. Organizzare un evento di formazione tra gruppi gemellati

IABZ RS e branca RS

IABZ RS e consiglio

IABZ RS e branca RS

IABZ RS e branca RS

Capi gruppo

Ogni anno all’ultima zonale RS

Ogni anno

Almeno un momento all’anno

Ogni anno

Impegnarsi per organizzarne uno all’anno

Verifica a fine anno se questo momento e’ stato fatto

Verifica a fine anno se questo momento e’ stato fatto

Alla prima zonale utile verificare

l’evento (invitare il consiglio rover se già esistente)

Verifica di branca ad inizio e fine anno sull’andamento dei noviziati

Verifica di coca dell’evento.

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6 Porta del Tempo

ATTENZIONI TRASVERSALI:

- Momenti di confronto di Co.Ca.

durante le assemble e convegni.

Non inventarsi momenti extra - Accorpare tematiche simili

- Avere tempistiche brevi nel caso di emergenze (preferire una zonale unificata al passaggio: consiglio- coca-consiglio)

- I capi devono vivere il loro servizio

con serenità (attenzione al tempo

che si dedica alle attività)

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“Dove c’è una grande volontà non

possono esserci grandi difficoltà.”

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