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Pertini,raccontato Rapè

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Academic year: 2022

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Un inedito Sandro Pertini,raccontato da Aldo Rapè

Nonostante la pioggia incessante ,un pubblico in maggioranza giovanile era presente,nella serata appena conclusa al Teatro Miela, per assistere a un divertente riadattamento della vita di Sandro Pertini,uno dei protagonisti della storia italiana del ‘900.

Il protagonista,Aldo Rapè,si è esibito in un monologo a tratti esilarante,narrando la giovinezza del Partigiano - Presidente.Con l’accompagnamento musicale di canzoni dell’epoca ,Rapè,con un curioso accento siculo,si addentrato negli stati da animo di “Pert” Dalla partenza dal suo paese di origine(Stella in Liguria),all’avvento del Fascismo,alla f u g a i n F r a n c i a , a l c o n f i n o i n v a r i e l o c a l i t à d ’ Italia,all’incontro con Antonio Gramsci nel carcere di Turi,fino alla sua lotta in montagna affianco ai partigiani ,dove ha conosciuto la sua compagna Carla.

Man mano che la storia andava avanti, è stato posto l’accento all’assoluta devozione di Sandro Pertini al Socialismo e alla Libertà.L’attore , durante tutta la messa in scena, ha spesso in bocca, l’immancabile pipa, segno che contraddistingueva

“Pert”.La rappresentazione è terminata al momento della Liberazione del 25 Aprile. Durante gli attimi di legittima euforia per la sconfitta del Nazifascismo, ci si domandava a che tipo di libertà si andava incontro.Una previsione,a mio avviso, non priva di lungimiranza.

Un folto e appassionato applauso hanno accompagnato l’uscita di scena di un bravo Aldo Rapè.

Andrea Forliano

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Tutto pronto per Jazz Area Metropolitana! (dal 23 marzo)

Venezia, 14 marzo 2018. Jazz Area Metropolitana, il network diffuso tra le ex province di Padova, Venezia e Treviso, torna per il suo secondo anno di attività e coinvolge nuovamente diversi paesi della riviera del Brenta. “Flussi” è il titolo del percorso di concerti che – tra marzo e maggio – coinvolge e dà nuova linfa al territorio regionale.

Teatri, ville, scuole, strade e negozi sono “invasi” da nuove energie, idee e proposte all’insegna del comun denominatore della musica d’oggi: un modo creativo di generare occasioni di incontro e rafforzare la comunità.

Planmkton

La serie di appuntamenti comincia a Martellago venerdì 23 marzo 2018 alle ore 21 con Giaro TangJazz, nella Barchessa di Ca’ della Nave (Ingresso libero, prenotazione consigliata).

Sul palcoscenico, insieme all’appassionato titolare del progetto – Paolo Giaro – sono Eliana Melone (voce), Raffaele Damen (fisarmonica), Carlo Colocci (sax), Massimiliano Tonelli (contrabbasso) e Ivan Gambini (batteria). Giaro è chitarrista, compositore e arrangiatore, ma è soprattutto

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un’anima accogliente, che assorbe suoni e sentimenti dalle strade del mondo per farli propri e per restituirli con un vestito nuovo. Ha lavorato con i più grandi ed ha sperimentato incisioni, festival, direzioni artistiche. Nel progetto

“TangJazz” la musica del Rio de la Plata sposa il jazz meno convenzionale e si aggancia al contesto musicale contemporaneo europeo, per una miscela sonora affascinante, dal sentimento struggente e ricchissimo di colori.

HYPER+ feat. AMIR ELSAFFAR

Si prosegue sabato 24 marzo, dalle ore 18, quando a Dolo torna

“Jazz in the Shops”: il centro storico del paese (negozi, cortili, strade) è palcoscenico per diversi concerti diffusi:

i musicisti e le loro sonorità fanno parte della vita del paese, ne compongono il paesaggio e si accostano alla gente che normalmente vi abita.

Tra i luoghi protagonisti sono il nuovo Punto Vela, i negozi Dimore e Clarté – tutti in via Matteotti – e (per finire) la storica location de I Molini del Dolo. Ensemble di fiati, solisti o gruppi da camera si divertono a “jazzare” tra la gente e, punta di diamante degli incontri, la funambolica band di Helga Plankensteiner (artista altoatesina oggi sulla breccia nazionale), protagonista anche del concerto di domenica 25 marzo.

Ed è proprio una giornata speciale, quella di domenica 25 marzo. ben due concerti e un brunch sono ospitati a Dolo nella sede dell’Ex Macello, restituita alla città come “contenitore”

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culturale.

Alle 11.30 si “aprono le danze” con un aperitivo di benvenuto, seguito alle 12 dal concerto di Helga Plankensteiner e del suo vulcanico progetto “Plankton”. A seguire il brunch (ore 13) curato dall’Osteria-Ristorante Galleria 24 e alle 14 il concerto del trio Hyper+ con il trombettista Amir ElSaffar.

Musica, cibo e luogo sono all’insegna della commistione tra la tradizione e la ricerca del nuovo.

Così l’esplosivo concerto della sassofonista, cantante, compositrice Helga Plankensteiner con il suo progetto

“Plankton” (Italia, Germania, Austria) intende spazzare via qualsiasi possibile confine tra vecchio e nuovo, tra classico e jazz, tra narrazione e improvvisazione. Gli interpreti di

“Plankton” sono eccellenti musicisti che provengono da ambo i versanti alpini (dalla Baviera al Veneto): Matthias Schriefl alla tromba; Gerhard Gschlössl al trombone, Michael Lösch all’Hammond e pianoforte, Enrico Terragnoli alla chitarra e banjo e Nelide Bandello alla batteria. Una band di grande livello e incontenibile fantasia che supporta l’eclettismo di Helga nel suo ultimo lavoro di ricerca, raccolto nel cd

“Lieder/Songs” recentemente pubblicato da Jazzwerkstatt. Sono in particolare i romantici Lieder di Schubert ad essere r i v i s i t a t i e r i g e n e r a t i t r a i m p r o v v i s a z i o n e e reinterpretazioni avvenieristiche, tra jazz non convenzionale, rispetto dello schema canzone e suo stravolgimento.

Alle 13 un originale “Jazz Brunch”, proposto dal Ristorante Osteria Galleria 24 (di Dolo) – delle vere delizie in armonia fra tradizione e nuove frontiere della cucina – in attesa del secondo concerto, con il progetto in trio Hyper+, una combinazione veneto-friulana composta dal sassofonista Nicola Fazzini, dal bassista Alessandro Fedrigo e dal percussionista Luca Colussi: strumentisti di spessore e fantasia, la cui musica si muove tra jazz, improvvisazione e musica contemporanea alla ricerca di nuove dimensioni sonore. Il trio accoglie nuovamente (dopo il successo di “Saadif” del 2016) il

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trombettista di origine irachena Amir ElSaffar, figura di grande rilievo nell’attuale scena musicale newyorkese, già collaboratore, tra gli altri, di Vijar Iyer, Cecil Taylor, Marc Ribot. La tradizione che in questo caso l’ensemble esplora è proposta dallo stesso ElSaffar, che accosta alla sua innata necessità di ricerca alle più antiche tradizioni del suo paese. Il mâquam ottomano è tra gli spunti principali degli arrangiamenti dell’ensemble, così come gli elementi microtonali e i modi musicali arabi, di antichissima derivazione. La loro musica è un viaggio evocativo, un incontro tra panorami sonori urbani e antichi, che si avventura ogni volta attraverso strade originali, mai percorse prima.

In questa prima parte di Jazz Area Metropolitana hanno collaborato alla realizzazione delle attività il Comune di Dolo, il Comune di Martellago, Centromarca Banca, Fondazione Riviera Miranese e Galleria 24. Si confermano al fianco del network, che prosegue nella programmazione fino a maggio, anche i Comuni di Stra, di Mogliano Veneto, di Mirano e di Santa Maria di Sala con il loro contributo insieme a Conte 131 e Ca’ della Nave; Cortivo 2.0, Novarex e Voltan come partner;

lo Studio 15 Design per le grafiche, I-Jazz e Europe Jazz Network – di cui fanno parte gli organizzatori – e Pro Helvetia per l’ospitalità all’interno delle proposte musicali.

Il Giornale della Musica si conferma media partner di Jazz Area Metropolitana.

Nei prossimi mesi Jazz Area Metropolitana si sposta (per la prima volta) anche in provincia di Rovigo e a Santa Maria di Sala; tornano tra le mete anche Padova e Stra, con nuovi partner, progetti sempre innovativi e con ospiti illustri e di fama internazionale.

Info e prenotazioni

info@jazzareametropolitana.com

mob.: +39 347 5793170 (Giorgia Masiero)

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Andrea Forliano

Teatro San Giovanni TRIESTE:

16 e 17 marzo,il Petit Soleil in scena Shakespeare Drafts – Macbeth Antonio e Cleopatra, per la regia di Aldo Vivoda.

Due realizzazioni in chiave moderna, che vedono in scena i soli protagonisti e si soffermano sulle relazioni emotive e psicologiche, con un’idea di regia quasi beckettiana, in cui le parole diventano carne. Terzo personaggio una voce fuori campo che recita i sonetti di Shakespeare, dà ordini, illustra scene ed emozioni dei personaggi, provoca attori e pubblico come nelle tragedie greche.Un teatro dove una voce risponde ad un’altra voce, perché non c’è altro teatro.

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Perché Drafts?

Questa parola “drafts” – schizzo, non va intesa in senso riduttivo o parziale, ma al contrario indica l’intento di mettere in valore ed esaltare ancor di più, attraverso la sua riduzione, la storia delle scene e le emozioni dei due protagonisti.

I Drafts, concepiti con ritmi e tempi moderni, hanno l’ambizione di raccogliere, attraverso la tecnica del presente qui e ora, gli “attimi” importanti rispettando l’autore, arrivando a toccare l’essenza più pura dell’opera.

Proprio l’immensa ricchezza del teatro Shakespeareano consente di intraprendere questo viaggio artistico, il cui punto d’arrivo è una proposta teatrale innovativa e molto

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interessante.

MACBETH

Macbeth è un uomo retto e onesto, ma la sua coscienza e lealtà vengono compromesse dalla malefica predizione della Strega e dalla sconfinata ambizione della moglie, Lady Macbeth, priva del senso morale del marito. Quest’ultima lo spingerà a tramutarsi in regicida per ottenere quel potere che rovinerà entrambi.

Antonio e Cleopatra

La storia è quella di Antonio, valoroso condottiero romano, che si invaghisce di Cleopatra, regina d’Egitto, raccontata attraverso i momenti più significativi delle loro battaglie amorose sulle rive del Nilo. In scena due attori: un attore, un’attrice – un uomo, una donna – sfidati da una voce fuoricampo, sfidati dal destino. Due eroi che si credono ragazzi. Tre personaggi: la loro solitudine non cessa mai…

Biglietto intero 8€; ridotto (studenti e over 65) 5€.

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Per informazioni e prenotazioni: 348-3940159 (Aldo Vivoda).

A.F.

TRIESTE GIORNATA EUROPEA DELLA MUSICA ANTICA: SI FESTEGGIA CON WUNDERKAMMERDAL 16 AL 21 MARZO 2018

La Giornata Europea della Musica Antica è la celebrazione di più di un millennio di musica, attraverso concerti, eventi e avvenimenti che si svolgono contemporaneamente in tutta Europa. Con il supporto di molti enti e istituzioni Wunderkammer Trieste partecipa alle celebrazioni con un calendario che si sviluppa su più giornate e comprende concerti, conferenze e proiezioni, a Palazzo Gopcevich, al Teatro Miela, a Palazzo Economo e al Conservatorio Tartini.

Promosso dalla Rete Europea della Musica Antica (REMA) nel primo giorno di primavera e compleanno di Johann Sebastian Bach, il 21 marzo è un punto focale per la promozione del patrimonio musicale storico in Europa.

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Al via dunque i festeggiamenti venerdì 16 marzo alle 17 nella Sala Bazlen del Palazzo Gopcevich di Trieste con una conferenza-esibizione sulla danza antica dal titolo “Il segno in movimento”. Ne parleranno il maestro di danza antica Bepi Santuzzo e la danzatrice Flandi Virello; l’incontro ad ingresso libero è organizzato dal Comune di Trieste (Servizio Musei e Biblioteche).

La sera del 16 marzo alle 20.30 al Teatro Miela Evangelina Mascardi alla chitarra barocca e Lincoln Almada con l’arpa gesuita suoneranno la “Musica al tempo dei conquistadores”. Il programma, intitolato “Barocco Criollo” riunisce l’arpa diatonica del secolo XVI con la chitarra barocca di fine secolo XVII, che, pur non essendo collegati all’origine, si incontrarono nell’ambiente culturale eterogeneo del Sudamerica di metà Settecento. Nobiltà e commercianti europei, schiavi africani e indios, l’incrocio si riflette anche nella musica:

nei manoscritti dell’epoca troviamo brani di corte nella forma classica della suite insieme ai “Zarambeques” (ritmo africano) o alle “Jàcaras” (danza spagnola). Il ricco spettro di forme musicali presenti nel programma viene ulteriormente arricchito dall’improvvisazione sui motivi di tradizione guaranì, dove reminiscenze melodiche e armoniche della Spagna dei Conquistadores si intrecciano al ritmo e al colore della musica locale. L’evento è realizzato in collaborazione con l’Ente regionale teatrale.

Le celebrazioni proseguono con gli incontri del ciclo “Le culture della musica nell’Europa Moderna (XVII-XIX)”, organizzato dalla prof. Cinzia Ferrini del Dipartimento Studi Umanistici dell’Università di Trieste. Gli incontri, tutti a ingresso libero e ospitati presso il Salone Piemontese di palazzo Economo, sede della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia (P.zza della Libertà, 7), sono affidati alla musicologa statunitense Carolyn Gianturco, e al prof Wolfgang Pross. Alle conferenze dei due emeriti studiosi, entrambi membri dell’Academia

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Europaea, si affianca la proiezione del film “La rete di Santini”.

Lunedì 19 marzo alle 15 a Palazzo Economo, la prima conferenza

“Mozart tra Arcadia e Utopia, arcadie perdute e utopie politiche: le ultime opere di Mozart” sarà tenuta da Wolfgang D. Pross, professore emerito dell’Università di Berna. Per ricostruire il contesto delle

ultime Opere di Mozart nei primi anni della Rivoluzione francese, verrano indagati il conflitto t r a p a s s i o n i e r a g i o n e nell’esperimento di Così fan tutte, la rappresentazione del

“buon governo” nella Clemenza di

Tito, e l’utopia di una società ideale nel Flauto Magico;

nella triade Ragione, Natura, Verità scolpita sulle porte del tempio degli “Illuminati” si mescolano suggestioni coloniali, colorate ed esotiche, del paradiso perduto della repubblica del Paraguay, tanto celebrata dall’Illuminismo europeo.

Martedì 20 marzo alle 15 sempre nella Sala Piemontese di Palazzo Economo si parlerà con il Prof. Carolyn Gianturco, dell’Università di Pisa, di Stradella in “Sulle tracce di Stradella. False verità e depistaggi: sulle tracce di stradella attraverso i secoli”. Le leggende sul compositore Alessandro Stradella cominciarono a fiorire dopo il suo impunito assassinio nel febbraio del 1682. La verità su questo episodio, sulla sua vita e la sua stessa musica, caddero presto in oblio e per tre secoli circolarono su di lui molte fake news, alimentate da falsi documenti, riproposte anche di recente. Carolyn Gianturco ci offre i risultati sorprendenti di anni di ricerche condotte in tutta Europa e negli Stati Uniti, svelando una verità abbastanza intrigante che non aveva bisogno di depistaggio.

Seguirà alle 17 la proiezione del docufilm “La rete di Santini” di Georg Brintrup (WDR, 2013, 85’). Il film racconta

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la vita e l’opera dell’abate romano Fortunato Santini (1777-1861) che riesce in soli cinquanta anni a mettere insieme la biblioteca musicale privata più completa al mondo.

Ultimo appuntamento del ciclo mercoledì 21 marzo alle 15 con il Prof. Em. Wolfgang D. Pross che introdurrà “Monteverdi a Venezia: uomini e dei nell’età della controriforma”. Un confronto tra le ultime due Opere di Monteverdi, Il ritorno di Ulisse e L’incoronazione di Poppea, mostra un sorprendente intreccio di mitologia, teologia e politica nel rapporto tra uomini e Dèi. Tale rapporto controverso verrà chiarito esplorando le riprese di temi centrali della produzione letteraria del primo Seicento a Venezia, in segno di resistenza alla Controriforma romana.

Concluderà questa 6^ edizione della Giornata Europea della Musica Antica il c o n c e r t o a d i n g r e s s o l i b e r o ( s u prenotazione, dal 20 marzo telefonando O4O 6724911) con Claudia Caffagni e Paola Erdas “Giovanna d’Arco e l’albero della vita” che si terrà al Conservatorio Tartini di via Ghega alle 20.30. La serata, inserita nel caledndario dei

“Concerti del Conservatorio 2018” e condotta da Nicola Pedone, sarà registrata in collaborazione con la sede RAI FVG e andrà in onda su RAI Radio3 Suite per la trasmissione “la stanza della musica” in data ancora da destinarsi.

Lo spettacolo inscena attraverso la musica e la realizzazione in cartone di un albero in 3D alto tre metri, su cui verranno proiettati filmati e luci, la storia di Giovanna d’Arco.

Nel bosco di Domremy, la piccola cittadina in cui nacque Jehanne d’Arc c’era una fontana, e vicino alla fontana un albero speciale, chiamato Albero di Maggio o Albero della Vita. Da tempi immemorabili le giovani donne del villaggio andavano in questo luogo di pace per chiedere alla Vergine

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Maria la grazia di essere felici, con un fidanzato o con la venuta di un bambino. Ed è qui, in un luogo di culto, frequentato per la sua energia benefica, che la giovanissima Jehanne sente per la prima volta le voci che la spingeranno alla folle e incredibile avventura di spiritualità e di guerra per il Delfino di Francia contro gli Inglesi e i Borgognoni.

È i n t o r n o a q u e s t o a l b e r o c h e l o spettacolo si anima: un albero che fa da schermo per una proiezione di spezzoni del film La Passion de Jeanne d’Arc di Carl Theodor Dreyer (1928). Sulle sue fronde scorrono in immagini le ansie e le speranze che animano la prodigiosa pulzella, esaltate dalle musiche quanto le musiche sono esaltate dalle immagini.

Modernità e Musica Antica uniti per dare nuova vita a Jehanne d’Arc. Musiche di Binchois, Dufay, Anonimi francesi dal Codex Reina.

Gli eventi sono realizzati con il patrocinio del Centro per l ’ U N E S C O d i T r i e s t e e d e l l ’ A c a d e m i a E u r o p a e a , i n collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Trieste, Ente Regionale Teatrale, Università di Trieste, Conservatorio di Trieste, Container120, Teatro Miela, La Via dell’Anima, Lichtspiel Entertainment e Musicaimmagine.

a.f.

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Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Muggia 16 marzo l’Orchestra Serenade Ensemble in “Fabrizio De Andrè:

ricordi”

“Fabrizio De Andrè: ricordi” è il titolo del concerto dell’Orchestra Serenade Ensemble che si terrà venerdì 16 marzo 2018 alle ore 20.30 presso il Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di via San Giovanni, 4 a Muggia.

Lo spettacolo, inserito nella “Stagione Teatrale 2017-2018 – Il tuo Teatro a Muggia” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Muggia, si avvale di due voci narranti (Carla Rotta e Francesco Fait) e di un gruppo di otto musicisti guidati da Giacomo Sfetez alla voce e alla chitarra.

Il mondo e la musica del cantautore genovese, sempre in bilico tra i toni profondi e non di rado drammatici di alcuni pezzi e quelli picareschi e divertenti di altri, vengono raccontati attraverso una selezione dei suoi brani più apprezzati e coinvolgenti, una dozzina circa, tra cui Don Raffé, Fiume Sand C r e e k , L a c a n z o n e d i M a r i n e l l a , B o c c a d i r o s a , I l pescatore, Maria nella bottega del falegname, ecc.

La biglietteria del Teatro Verdi aprirà un’ora prima dello spettacolo. Ingresso 8 €.

L’Accademia Regionale di Strumenti a Fiato “Serenade Ensemble”

è un’associazione culturale nata a Muggia 25 anni fa che si è prefissata lo studio e la divulgazione con strumenti a fiato del repertorio musicale dal ‘700 ad oggi, attraverso organici che impiegano professionisti e giovani studenti di musica, proponendo anche spettacoli di teatro musicale. La conduzione

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artistica è di Andrea Sfetez, che ha anche curato ed arrangiato i brani.

La Serenade Ensemble

L’Associazione musicale Serenade Ensemble, che nel 2012 ha oltrepassato il prestigioso traguardo dei 25 anni di attività, in poco più di un quarto di secolo ha sostenuto oltre 500 concerti in Italia e all’estero, con complessi di solo fiati o con piano, archi, voce e percussioni, spaziando dalle musiche del ‘700 a quelle dei giorni nostri, in una sorta di “lungo viaggio” interpretato dai numerosi musicisti che hanno collaborato con l’associazione. Tre i cd finora prodotti (“Fiati nel ‘900”, “Serenate Romantiche”, “Kurt Weill mix”) e alcuni dvd (tra cui l’Omaggio a Gershwin), e degne di menzione tra le numerose attività collaterali che hanno dato un respiro ancora più profondo all’anima della Serenade, il Progetto Giulio Viozzi, le stagioni concertistiche come “Muggia in Musica” in palcoscenici storici quali l’ex Goethe Institut, volte in particolare all’esecuzione di pagine di autori conterranei quali Giulio Viozzi, FabioVidali, Pavle Merkù, Antonio Smareglia, Luigi Dallapiccola e Stefano Sacher. Anche il teatro musicale è stato affrontato con “Jesus Christ Under the Star” o “InQuieto900” o ancora negli spettacoli per giovani (l’Usignolo e la Rosa e il Pesciolino d’oro) nonché la commedia dialettale “Machinista machinista daghe oio”.

Sito Web: www.muggiamusica.org Andrea Forliano

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Colui che impersonificherà il lato umano di Sandro Pertini:Aldo Rape’

Giovedi’ 15 andrà in scena al Teatreo Miela :PERT ,vita e miracoli del partigiano Pertini.

In questa occasione Sandro P e r t i n i a v r à l e s e m b i a n z e dell’attore Aldo Rapè,il quale mi ha concesso una breve ma s i g n i f i c a t i v a i n t e r v i s t a . L’interprete ha voluto porre l’accento al contesto storico e politico in cui viviamo, la così detta “era digitale “.Questa epoca è ormai quasi priva di uomini di carisma come lo era Pertini e qualche altro autorevole personaggio della metà del secolo scorso.Un uomo che io stesso, come tanti, abbiamo definito “fuori dalle righe” ,ma che non lo era affatto, come mi ha confidato Rapè. Il grande politico Ligure, nonostante abbia avuto svariati ruoli nella sua lunga vita, da detenuto politico a Presidente della Repubblica, non ha mai smesso di essere se stesso e portare avanti con grande energia le sue opinioni, senza cambiare ideologia; come spesso si sente di questi giorni.

La scelta di interpretare l’uomo Pertini,continua Rapè, è stata voluta da lui stesso, in

quanto tutti lo abbiamo visto come combattente per la Libertà, Presidente della Camera dei Deputati e infine a capo del Quirinale. In pochi, come mi ha

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ricordato l’attore, credo che sappiano come è stato come uomo ,Sandro Pertini. Un uomo semplice pieno di pregi e anche , probabilmente, con molte debolezze e incertezze.

Ricordo,infine,per chi volesse assistere a questo inedito Pertini, col volto di Aldo Rapè, l’appuntamento sarà al Teatro Miela , giovedi 15 marzo alle ore 20,30.

Andrea Forliano

NUOVO TEATRO COMUNALE DI GRADISCA D’ISONZO VENERDì 16 MARZO ‘Viaggio nell’operetta – Il musical’

Il Nuovo Teatro Comunale di Gradisca d’Isonzo ospiterà venerdì 16 marzo, alle 21, in prima nazionale, il primo degli appuntamenti fuori abbonamento dedicati all’operetta e programmati dall’Amministrazione Comunale. ‘Viaggio nell’operetta – Il musical’, produzione Golden Show di Trieste,

Un fantastico itinerario in due parti, adatto agli amanti del Musical e dell’Operetta e a un pubblico di ogni età, che da Vienna e Budapest ci porta a Londra, Parigi e Roma. Un itinerario musicale dalle operette di Strauss, Lehar, Kalman, Offenbach, Lombardo, Ranzato, arriverà alla commedia Musicale di Garinei & Giovannini.

Protagonisti sono i beniamini locali Andrea Binetti e Marzia

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Postogna, con Maria Giovanna Michelini e Riccardo Gatto, uno dei più promettenti tenori del panorama nazionale che r e c e n t e m e n t e h a v i n t o i l P r e m i o L i m i t i .

L’Ensemble musicale è così composto: pianoforte Bruno De Caro, violini Lucy Passante e Giovanna Rados, violoncello Cecilia Barruca, clarinetto Alessio Bergamasco, batteria Alessandro Perosa. Le Girls sono Alice Pertot, Sofia Kafol, Cler Bosco dirette da Morena Barcone. La regia è di Alessandro Gilleri,

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assistente ai costumi Antonella Guglielmi.

Lo spettacolo in due parti è un Musical condito con arie d’operetta, una spruzzata di musical e alcune partiture delle commedie musicali di Garinei & Giovannini.

Lo spettacolo, è un format di intrattenimento e di educazione musicale e prevede nella tournée il coinvolgimento delle scuole di danza locali per i numeri di danza di massa dello spettacolo, che saranno preparati dalla coreografa della compagnia in loco ed inseriti poi in ogni piazza. Localmente ci si avvarrà anche delle bande cittadine. A Gradisca parteciperanno la Scuola Axis Danza e la Filarmonica di Gradisca

Prevendite martedì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30.

LE VIE DELLE FOTO: 100 fotografi in 50 locali pubblici a Trieste dal 1 – 30 APRILE 2018

Per un mese Trieste diventa una grande mostra fotografica d i f f u s a : a l l ’ o t t a v a e d i z i o n e d e L e V i e d e l l e F o t o parteciperanno infatti 100 fotografi divisi in collettivi e singoli che con i loro scatti “invaderanno” 50 locali pubblici

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del centro cittadino.

Il calendario delle inaugurazioni sarà reso noto in conferenza stampa il prossimo 27 marzo, ma gli organizzatori anticipano che quest’anno Le Vie delle Foto si arricchisce di un tour con degustazioni, che partono il pomeriggio del 7 aprile da Adoro Cafè.

I tour in programma accompagneranno gli iscritti in una passeggiata attraverso le vie, piazze, monumenti, edifici di pregio di Trieste, porteranno i visitatori nei locali pubblici aderenti e spiegheranno i portfolio in mostra.

Nel corso del mese di aprile si terrà inoltre un evento esclusivo, una cena “fotografica” con Gyula Salusinszky, fotografo di origine ungherese, in Italia da oltre 40 anni, vive a Trieste dove si dedica alla passione fotografica, in particolar modo alla street photography.Quest’anno espone all’Arcoriccardo 20 fotografie della serie “La vita nei campi veneziani” in cui ha cercato di raffigurare, in una città principalmente turistica, come vivono la loro vita i veneziani residenti in una città “rubata” a loro dai turisti.

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Novità del 2018 è inoltre la collaborazione con gli allievi del corso di grafica dell’Istituto Civiform di Trieste che hanno realizzato il progetto grafico da noi successivamente rielaborato che sarà a breve visibile in grandi cartelloni sparsi per la città.

Particolarmente sorprendente è la varietà di temi e soggetti proposti dai partecipanti a questa grande mostra diffusa, dalla fotografia naturalistica, alla urban e street photography, al ritratto, dal reportage sui luoghi della memoria come Auschwitz o la Risiera San Sabba alla fotografia sperimentale.

L’ottava edizione segna anche due partnership importanti, con Trieste ESOF 2020 Capitale Europea della Scienza e il Lions Club Duino Aurisina.

Andrea Forliano

giovedì 15 marzo ore 20.30

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Teatro Miela ON/OFF PERT Vita e miracoli del partigiano Sandro Pertini

Il partigiano Pert, ma soprattutto l’Uomo. Un viaggio negli anni caotici e cruenti della Resistenza attraverso il partigiano ligure che un giorno diverrà Presidente. La vita di Sandro Pertini come cartina di tornasole della drammaticità che è insita in tutte le grandi scelte dell’esistenza. Un racconto di un uomo di ESEMPIO, in un’epoca dove sono rimasti solo uomini di parole e dove la libertà di parola è divenuta parola in libertà.

PERT lungi dal narrare semplicemente le gesta straordinarie di un eroe vissuto in un determinato contesto storico, vuole essere una riflessione profonda sui grandi interrogativi dell’uomo di ogni tempo.

Un racconto di immagini, suoni, parole sublimate dal linguaggio poetico del teatro.

Il partigiano Sandro Pertini come figura universale di ogni combattente che in ogni tempo ed

ad ogni latitudine ha avversato la tirannide, l’ingiustizia sociale e l’oppressione. Una cronologia dell’anima narrata attraverso i fatti nodali della vita di Pertini, quelli che hanno determinato i passaggi

fondanti di un’intera esistenza, per trarre una lezione per l’oggi.

Lo spettacolo fa parte di un progetto “Il Partigiano Pert in un tour per la Liberazione” che parte dalla Sicilia e tocca le principali città d’Italia, i luoghi simbolo della Resistenza Italiana e i piccoli Comuni della nostra penisola e si concluderà il 25 Aprile 2018 a Milano, nel giorno della

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liberazione.

L’evento è nato sotto la direzione artistica di Moni Ovadia, (in residenza presso il Teatro Comunale di Caltanissetta) sullo sfondo della “Resistenza” come scenario privilegiato del riscatto morale e civile di un intero popolo.

“Resistenza” intesa non solo nell’accezione storica della lotta partigiana al nazi-fascismo in Italia, ma anche nel suo significato di battaglia interiore in favore dell’impegno per la costruzione di un domani migliore per tutti.

Un modo per imparare ad essere sempre partigiani. Partigiani nel significato più bello che questa parola può assumere. Il partigiano come uomo di parte, che si assume la responsabilità delle proprie scelte, prende posizione e non si lascia compare da nessuno.

“una prova d’attore per Rapè, che come un funambolo ha camminato sul filo della storia senza mai cadere, a tratti mettendo da parte la recitazione, nel senso tradizionale, del termine, per dar solo spazio alle parole, ai simboli, ad ogni personaggio, quello dei pupi di cartapesta… uno spettacolo romantico per la scelta delle luci che accompagnano, riscaldano, senza disturbare, per la scelta della chiave narrativa senza durezze, senza crudeltà,… tanti i minuti interminabili gli applausi sul finale… (TFN WEB, SICILIA) Segnaliamo che Giovedì 23 ore 20.30 al Miela andrà in scena GRAMSCI, Antonio detto Nino i due spettacoli ci raccontano due uomini, legati da un’amicizia profonda e sincera nata nel carcere di Turi. Due militanti che, pur avendo idee diverse e spesso contrastanti, non rinunciavano al confronto.

organizzazione: Bonawentura

Ingresso € 12,00, ridotto soci Bonawentura e under 26 € 10,00.

Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.it

a.f.

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Martedì 13 marzo al Miela

concerto benefico

dell’Original Klezmer Ensemble & Friends

Più di 300 concerti tenuti sia in Italia che all’estero passando per la Germania, gli Stati Uniti, la Slovenia e p r a t i c a m e n t e t u t t i i f e s t i v a l i t a l i a n i d i m u s i c a folkloristica. The Original Klezmer Ensemble festeggia i 25 anni di attività con un concerto a ingresso libero, presentato dall’Associazione Musica Libera, che si terrà mercoledì 13 marzo 2018 alle ore 20.45 al Teatro Miela di Piazza Duca degli Abruzzi a Trieste in collaborazione con Cooperativa Bonawentura.

Il gruppo strumentale e vocale “The Original Klezmer Ensemble”, nato per volontà di Davide Casali nel 1993, ha potuto contare sul prezioso apporto dei tantissimi musicisti che in questi anni hanno suonato nel gruppo.

La band è stata invitata ai maggiori festival italiani di musica Klezmer, tra cui quelli di Torino e Ancona ed è stato ospite di numerose manifestazioni, in particolare di Teatro Volterra, dov’è stato presente per tre anni consecutivi.

The Original Klezmer Ensemble ha aperto nel 1994 il festival di musica di strada “On the road” considerato il più importante d’Italia.

Il gruppo ha registrato la colonna sonora composta da Davide Casali “Era meglio morire da piccoli” della regista Alessandra Scaramuzza.

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Nel 1995 è uscito il primo Cd “Altaster” a cui è seguito nel 1997 il secondo lavoro, “Retsatla”.

The Original Klezmer Ensemble ha preso parte a varie trasmissioni radiofoniche e televisive (italiane, slovene e tedesche) tra cui “Quelli che il calcio” condotto da Fabio Fazio su Rai 3 e “Sorgente di Vita” su Rai 2.

In seguito all’uscita dell’ultimo Cd “Moira Stù”, l’ensemble è stato invitato a esibirsi come miglior gruppo Klezmer italiano negli Stati Uniti (tenendo più di 10 concerti a Boston) e in Germania (realizzando tre concerti a Berlino) ottenendo unanimi consensi sia dalla critica giornalistica che da parte del pubblico in virtù della propria caratteristica principale:

la ricerca filologica musicale. Sempre nel 2000 ha ricevuto da Pepe Barra il premio al Festival internazionale di musica etnica di Sulmonte come gruppo emergente. La formazione triestina ha partecipato anche al Ravenna festival Jazz e alla Stagione musicale di Fiesole. Nello stesso anno la città di Trieste ha conferito un premio a Davide Casali per il lavoro di ricerca svolto in questi anni.

Nel 2005 The Original Klezmer Ensemble ha suonato alla serata finale di Folkest nella. In questi ultimi anni è stato più volte invitato a vari festival e giornate della cultura ebraica, a tutti i festival più importanti di musica Klezmer e ha suonato ripetutamente negli Stati uniti, in Germania, Croazia e Slovenia. Negli ultimi anni i concerti dell’Original Klezmer Ensemble si sono susseguiti in tutta Italia ora il gruppo ritorna per festeggiare il raggiungimento dei 25 anni di attività.

Sul palco si alterneranno le varie formazioni susseguitesi nel corso degli anni.

Nella prima parte del concerto saliranno la formazione base degli anni ‘90 con Davide Casali al clarinetto e voce, Matej Spacapan alla tromba, Aleksander Ipavec alla fisarmonica, Luca

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Demicheli al basso elettrico e Pietro Sponton alla batteria.

Il gruppo ha potuto contare per un lungo periodo sulla presenza alle tastiere del giovane musicista Samuele Orlando recentemente scomparso che successivamente a questa esperienza aveva creato la Alef Band. Nella seconda parte della serata verrà dato spazio a questo gruppo nato per volontà di Samuele e composto da: alla chitarra Giovanni Settimo e Tiziano Bole, al basso elettrico Saverio Gaglianese, alla batteria Anton Volpi e Andrea Paoletti, al sax Giorgio Giacobbi e alla voce Gianantonio Gallina e Maddalena Murano.

Nella speciale occasione si potrà acquistare, dietro a un’offerta minima di 10 euro, il doppio cd “Music is for winners” realizzato grazie al prezioso contributo del “Caffè degli Specchi” e contenente una selezione di brani originali e cover suonati da Samuele Orlando. Il ricavato sarà interamente devoluto per finanziare una borsa di studio.

Andrea Forliano

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