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FORMATIVO PER TUTTI L’ INCLUSIONE SCOLASTICA CHIAVE DEL SUCCESSO

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Academic year: 2022

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(1)

L’ INCLUSIONE SCOLASTICA CHIAVE DEL SUCCESSO

FORMATIVO PER TUTTI

Dall’integrazione, fattore statico, del singolo alunno/

studente con disabilità, all’inclusione

P ROF . D ANIELE F EDELI – UNIUD

14.05.2018

(2)

Disturbi del neurosviluppo

DSA ADHD Disabilità intellettive Disturbi del

linguaggio Disprassie

Disturbi da comportamento

dirompente

Disturbo oppositivo provocatorio Disturbo della

condotta

Disturbo antisociale

Disturbi da sostanze

Disturbi emotivi

Disturbi ansiosi

Disturbi dell’umore

Disturbi alimentari

(3)

L’autoregolazione è la capacità di guidare, in modo consapevole e flessibile, pensieri, emozioni e comportamenti verso obiettivi personalmente significativi, inibendo tutti i possibili distrattori

interni ed esterni.

(4)
(5)

AUTO-

REGOLAZIONE

Processi d’apprendimento

Regolazione dei processi attentivi e mnestici, della pianificazione, del

timing delle attività, ecc.

Nei processi emozionali

Regolazione della consapevolezza e dell’espressività emozionale, propria

ed altrui, ecc.

Nei processi comportamentali

Regolazione dei livelli d’attivazione, dei processi di inibizione e

programmazione, ecc.

Nei processi relazionali

Regolazione dei livelli di interazione sociale, della conflittualità, della

cooperazione, ecc..

A MBITI DELL ’ AUTOREGOLAZIONE

(6)

AUTO-

REGOLAZIONE

Processi d’apprendimento

Il bambino fatica a dirigere

l’attenzione sull’istruttore, dimentica le regole, ecc.

Nei processi emozionali

Il bambino sperimenta emozioni di ansia invalidanti, presenta un forte

abbassamento dell’autostima, ecc.

Nei processi comportamentali

Il bambino appare troppo irruente nelle attività, oppure goffo e poco

coordinato, ecc.

Nei processi relazionali

Il bambino fatica ad accettare limiti e rimproveri, vive in modo competitivo

il rapporto coi compagni, ecc.

A MBITI DELL ’ AUTOREGOLAZIONE

(7)

AUTO-

REGOLAZIONE Nei processi d’apprendimento

DSA

Nei processi emozionali Disturbi emotivi

Nei processi comportamentali ADHD

Nei processi relazionali DOP, DC

A UTOREGOLAZIONE E DISTURBI

(8)

Disregolazione neurobiologica dei

ritmi (difficoltà d’adattamento)

Disregolazione emotiva (inconsolabilità)

Disregolazione comportamentale

(irrequietezza)

Disregolazione cognitiva (disattenzione, carente

pianificazione)

Indicatori precoci di

disregolazione

(9)

Clima emotivo Contesto fisico

Percorso didattico e educativo Concetti e abilità

Applicazioni e sperimentazioni Valutazione

T HE B RAIN -T ARGETED T EACHING M ODEL Un modello per la progettazione di classi

inclusive

(10)

Step 1. Il clima emotivo

◦ Promuovere un clima emotivo positivo e regolato

◦ Pianificare attività didattiche personalmente

ed emotivamente significative

(11)

PROMUOVERE UN CLIMA EMOTIVO POSITIVO E REGOLATO

◦ Linguaggio positivo

◦ Creare prevedibilità

◦ La gestione dell’emotività quotidiana

◦ Controllo e scelta

◦ Training di alfabetizzazione emozionale

◦ Espressione artistica e humor

(12)

RINFORZARE LO SFORZO PIUTTOSTO

CHE LE ABILITÀ

MANIFESTATE

(13)

CREARE PREVEDIBILITÀ

Routine

Rituali

Celebrazioni

(14)

La gestione dell’emotività quotidiana

◦ Processare l’emozione

◦ Riorientare l’attenzione e il coinvolgimento emotivo

◦ Ignorare

(15)

Controllo e scelta…

◦ … nei contenuti (centri di interessi, selezione di

materiali di lettura, gruppi di approfondimento, ecc.)

◦ … nei metodi (modalità, canali espressivi, materiali utilizzati, ecc.)

◦ … nella valutazione (orale,

grafica, ecc.)

(16)

Training sulle emozioni Forme di espressione artistica

Humor

(17)

Step 2. Contesto fisico

◦ Caratteristiche di novità

◦ Aspetti strutturali

◦ Le possibilità di movimento

◦ Ordine e organizzazione

(18)

Tre network attentivi (Posner)

◦ Network d’allerta

◦ Network d’orientamento

◦ Network di controllo esecutivo

(19)

Aspetti di novità

 Alternare i luoghi di apprendimento

 Cambiamenti nei metodi di insegnamento

 Cambiamenti nelle disposizioni dei banchi

 Innovazioni negli arredi e altri elementi

Network d’allerta

Network d’orientamento

Aspetti di significato

 Comprendere il significato delle attività

 Avere il quadro d’insieme di luoghi e tempi

Network di controllo

esecutivo

(20)

ZENTALL & MEYER, 1987

(21)

La possibilità di guardare

fuori la finestra accelera il ri-

orientamento attentivo, in

quanto sarebbe una fonte di

distrazione meno focalizzata

rispetto ad altre.

(22)

IL RUOLO DEL

RUMORE

(23)

Controlli

Stimolo/

rinforzo

Effetto di saturazione

Attività neurale

tonica Attività neurale

tonica Attività neurale

fasica

IL SISTEMA DOPAMINERGICO MESOLIMBICO

(24)

LE COMPROMISSIONE DOPAMINERGICHE

A. Il livello tonico di dopamina nei bambini ADHD è più basso della norma.

B. La loro risposta fasica (risposta a stimoli) è più alta della norma.

Sikstrom & Soderlund(2007)

(25)

ADHD

Il basso gradiente associativo richiede più ripetizioni per apprendere per associazione, con conseguente reiterazione di

condotte inadeguate.

Stimolo/

rinforzo

Effetto di saturazione

La risposta fasica non modulata determina un eccessivo orientamento a

qualsiasi stimolo ambientale distraente.

Moderate Brain Arousal Theory

Sikstrom and Soderlund (2007)

(26)

Iperattività e distraibilità

Stimolazione visiva

Stimolazione motoria

Stimolazione cinestesica

Regolazione ottimale del livello

di stimolazione Meccanismo

omeostatico

Il comportamento iperattivo come compensazione e tentativo di

autoregolazione

(27)

Signal-to-Noise Ratio Rumore Segnale

Rumore

Segnale

(28)

Il rumore di fondo (white noise) incrementa la prestazione dei soggetti ADHD e riduce quella dei controlli. Soderlund, Sikstrom, & Smart (2007)

(29)

Effetto di diversi livelli di stimolazione uditiva su compiti di recupero

mnestico a lungo

termine

(30)

Una prima conclusione sull’organizzazione del contesto di apprendimento

Tipologia di compito

White noise

Feedback

ISIs

Prevedibilità

+ + +

+ PERFORMANCE

(31)

Movimento:

allerta e

persistenza

(32)

Step 3. Il percorso

o Obiettivi o Contenuti o Attività

o Valutazione

Rappresentazione

grafica globale

(33)
(34)

Step 4. Concetti e abilità

o Ripetizione o Elaborazione o Produzione o Generazione

o Rappresentazione

(35)

◦Multisensorialità dei metodi

◦Adeguato tempo di sedimentazione

◦Giusto livello di sforzo cognitivo

◦Coinvolgimento emotivo

◦Lavoro collaborativo

(36)

L’uso delle mappe per studiare,

memorizzare,

produrre, verificare,

ecc.

(37)

Step 5. Applicazioni e sperimentazioni

o Progettare esperimenti

o Trovare più soluzioni ad un problema o Proporre domande e problemi

o Analizzare prospettive diverse

o Creare storie

(38)

Step 6. Valutazione

◦ Perché si valuta

◦ Cosa si valuta

◦ Come si valuta

◦ Come si comunicano i risultati

(39)

Non ha molto senso mostrare all’allievo

l’errore non

momento in cui non

è in grado di gestirlo

(40)

La gestione dell’errore

Lo mostriamo nel momento in cui l’allievo è in grado di gestirlo

Non lo mostriamo momentaneamente, ma lo usiamo per capire i processi

cognitivi attuati dall’allievo

Lo mostriamo ma lo reinterpretiamo come momento di crescita

Lo mostriamo e indichiamo come correggerlo

Lo mostriamo e lo affrontiamo in un processo di autovalutazione

(41)

Alcune cose che sappiamo dell’errore…

◦ L’errore è fondamentale per promuovere una maggiore autoconsapevolezza ed una maggiore flessibilità procedurale.

◦ Il riconoscimento dell’errore determina, negli istanti immediatamente successivi, un restringimento del canale attentivo ed un aumentato rischio di ripetere l’errore.

◦ Il riconoscimento dell’errore determina un leggero rallentamento nel processamento informativo, che consente un’analisi maggiormente approfondita degli stimoli seguenti.

(42)

Come presentare la valutazione

all’allievo

Indicare gli aspetti positivi del compito

Sottolineare i progressi rispetto allo stato precedente

Discutere eventuali incongruenze di

valutazione

Discutere le aspettative

dell’allievo

Suggerire modalità di

correzione Proporre obiettivi di

miglioramento

(43)

Attenzione alle variabili che

‘sporcano’ i risultati:

le prove a tempo

le prove non previste

l’ambiguità della consegna

la non corrispondenza tra

metodi d’insegnamento e metodi valutativi

l’effetto alone

l’effetto pigmalione

l’induzione di stati d’ansia

(44)

ANSIA E

PERFORMANCE

COGNITIVA

(45)

ANSIA E

PERFORMANCE

COGNITIVA

(46)

Ansia relativa al compito (livelli modulati)

Potenziamento della

focalizzazione attentiva ed

inibizione di interferenze off-task

Ansia non relativa al compito (livelli non modulati)

Aumento della distraibilità e della

caoticità comportamentale

(47)

Meccanismi di interferenza tra ansia e processi esecutivi (memoria di lavoro, inibizione,

pianificazione, vigilanza, ecc.) per:

1. deattivazione

(Chepenik et al., 2007)

2. overload

(Eysenck & Calvo, 1992)

3. competizione

(Shackman et al., 2006)

(48)

Prova di WM verbale preservata Prova di WM visuospaziale compromessa

(49)

Quattro conclusioni:

il livello di ansia correlava con il livello di compromissione

visuospaziale ma non verbale,

la compromissione visuospaziale riguarda sia la dimensione

dell’accuratezza che quella della velocità,

le maggiori compromissioni erano evidenti in soggetti con le migliori performance in assenza di ansia indotta,

le maggiori compromissioni erano evidenti in soggetti con elevati livelli di ansia di tratto.

(50)

E l’umore positivo?

Effetti positivi:

1. aumento della fluenza verbale 2. aumento della generatività

3. aumento del controllo inibitorio di risposte prepotenti

4. ampliamento del focus attentivo

Effetti negativi:

1. aumento della distraibilità (visuospaziale) 2. compromissione della WM (verbale) 3. compromissione della pianificazione

(51)

Stato dell’umore positivo

Indebolimento dei processi inibitori

Ampliamento precoce del focus percettivo visuospaziale

Ampliamento tardivo del focus concettuale/rappresentazionale

Quali effetti in presenza di una mancata proceduralizzazione delle competenze in via di acquisizione?

(52)

UMORE

POSITIVO E

PERFORMA

COGNITIVA NCE

(53)

Abilità

organizzative Abilità

didattiche

Abilità personali

(54)

Livello di abilità Punti di forza e criticità

Abilità personali

Abilità didattiche

Abilità organizzative

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