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Bozza del Piano Annuale per l Inclusività a.s. 2014/2015

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(1)

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “A.F.GALIANI” MONTORO

Via Municipio, 1 – 83026 Montoro (AV) Tel. 0825523155 – 0825523029 fax 08251640073

@: avic880003@istruzione.it - Pec: avic880003@pec.istruzione.it web: http://www.istitutocomprensivomontorosuperiore.gov.it/

C. M. AVIC880003 C.F. 92088180648

Montoro, 10/01/2015

Bozza del Piano Annuale per l’Inclusività a.s. 2014/2015

A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013, la nostra scuola ha elaborato per l’Anno Scolastico 2014/15, il “Piano Annuale per l’Inclusività”, alla stesura del quale hanno collaborato il DS, Trivisone Luigia, il Vicario, il secondo collaboratore del DS, il DSGA, le FF.SS., i coordinatori di plesso e le referenti del GLH.

Premessa

La nozione di inclusione, oggetto della nuova normativa d’indirizzo per la programmazione didattica delle scuole, apporta una significativa precisazione rispetto alla precedente semplice attività di integrazione.

Il concetto di inclusione, infatti, attribuisce importanza all’operatività che agisce su tutto il contesto, mentre col concetto di integrazione l’azione si focalizzava solo sul singolo soggetto, cui si imputavano deficit psicofisici o limiti di vario genere e a cui si offriva un aiuto di carattere didattico e strumentale per il superamento o il mitigamento degli stessi e per essere integrato nella società in generale. Oggi siamo arrivati ad acquisire la consapevolezza che ogni individuo è differente e unico e che perciò ha diritto all’interno dell’istituzione scolastica a ricevere un’offerta formativa personale e flessibile lungo tutto il suo percorso.

Si tratta di un cambiamento di prospettiva che impone al sistema “scuola” una nuova impostazione e, quindi, importanti modifiche che debbono avvenire nella concretezza e nella prassi ordinaria, quindi dall’interno dell’istituzione stessa.

Il nuovo punto di vista deve essere la linea guida dell’attività educativo-didattica quotidiana e l’adozione di questa ottica olistica impone la personalizzazione dei percorsi educativi e di apprendimento per i soggetti individuati come BES (Bisogni Educativi Speciali), ma anche per tutti gli studenti della scuola, che sono parte integrante del contesto formativo.

L’Istituto Comprensivo “Galiani” di Montoro riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e ritiene doveroso procedere alla redazione di un piano di inclusività generale, da ripresentare annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei bisogni che emergono dal contesto di riferimento. Nel rispetto dell’individualità e delle sue caratteristiche, si deve operare nella programmazione e nell’effettuazione di un percorso personalizzato, con piena consapevolezza dello specifico delle diverse categorie di bisogno educativo, evitando quanto più possibile la generalizzazione. Per tali motivi è necessario far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli strumenti che la scuola ha già elaborato e attuato, in relazione a individuate categorie di BES (alunni senza nessuna certificazione ma con difficoltà di attenzione e iperattività, con difficoltà specifiche del linguaggio, della coordinazione motoria, disprassia, disturbo dello spettro autistico lieve, studenti con funzionamento intellettivo limite…), ma anche alunni stranieri con difficoltà linguistiche, come pure alunni in situazione di svantaggio socio-economico-culturale, oltre che a studenti DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento certificati) e DA (Diversamente Abili).

È compito della scuola predisporre tutte quelle iniziative che possano favorire e garantire maggiori opportunità formative attraverso l’adozione di forme di flessibilità quali i percorsi didattici personalizzati e i piani educativi individualizzati. In quest’ottica, il Piano Didattico Personalizzato e il Piano Educativo Individualizzato devono essere intesi come strumenti che permettono la valorizzazione delle diversità e delle potenzialità degli alunni, migliorando sempre più la qualità dell’inclusione scolastica. Si propone altresì un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (ministero, enti locali ecc., es. facilitatore linguistico, psicologo).

Si ritiene infine necessario operare per abbattere i limiti di accesso al reale diritto allo studio che possono

qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere architettoniche per quanto riguarda i DA) o funzionali (mancanza

della dotazione della strumentazione individuale: libri di testo, materiali etc., per quanto riguarda lo svantaggio

socioeconomico e culturale).

(2)

Situazione attuale

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A.

Rilevazione dei BES presenti:

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 12

 minorati vista 1

 minorati udito 1

 Psicofisici 10

2. disturbi evolutivi specifici 16

 DSA 14 (non ceritificato)

 ADHD/DOP 2

 Borderline cognitivo /

 Altro /

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 7

 Socio-economico 2

 Linguistico-culturale 2

 Disagio comportamentale/relazionale 3

 Altro

Totali 35

% su popolazione scolastica 3,7%

N° PEI redatti dai GLHO 12

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 0 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 3

B.

Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di

piccolo gruppo Si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC(assistente educativo culturale) Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione (mediatore linguistico)

Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No Attività laboratoriali integrate

(classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Funzioni strumentali / coordinamento

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

Psicopedagogisti e affini esterni/interni (Sportelli d’ascolto nell’Istituto)

Docenti tutor/mentore No

Altro: /

Altro: /

(3)

C.

Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili (coordinatori di plesso)

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva

Altro: /

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni No

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva No

Altro: /

Altri docenti

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni No

Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva No

Altro: /

D.

Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili

Progetti di inclusione / laboratori integrati No

Altro: /

E.

Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva No Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante

Altro: /

F.

Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità

Procedure condivise di intervento su

disagio e simili

Progetti territoriali integrati

(per alunnni stranieri)

Progetti integrati a livello di singola scuola No

Rapporti con CTS / CTI

Altro: /

G.

Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati No

Progetti integrati a livello di singola scuola No Progetti a livello di reti di scuole No

H.

Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo-

didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 No Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche

disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive,

sensoriali…) No

Altro: /

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

* Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento

degli insegnanti *

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; *

(4)

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

* Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola,

in rapporto ai diversi servizi esistenti; *

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare

alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; * Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi

formativi inclusivi; *

Valorizzazione delle risorse esistenti

*

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione *

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

inserimento lavorativo. *

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

(5)

Programmazione

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

La scuola elabora il POF seguendo una politica di promozione dell’integrazione e dell’inclusione, si organizza per gruppi di lavoro differenziati (GLH, GLI), sensibilizza le famiglie condividendo con loro il progetto educativo e invitandola a farsi aiutare, se necessario, presso i servizi presenti sul territorio (ASL e/o Servizi Sociali).

Il Dirigente Scolastico convoca e presiede il GLI e il GLH, convoca il Consiglio di Classe/Intercalasse/Intersezione, convoca per un colloquio orientativo le famiglie di casi segnalati.

La Funzione strumentale (Area 4 – Bes e Disagio) collabora con il Dirigente, raccorda le diverse realtà (Scuola, Enti territoriali, famiglia), attua il monitoraggio su casi segnalati e relativi progetti educativi, collabora alla stesura della documentazione relativa.

I consigli di classe/interclasse/intersezione informano il Dirigente e la famiglia sulle situazioni/problema, incontrano i genitori, collaborano all’osservazione sistematica e alla raccolta dati, definiscono e condividono il PEI, il PDP o le altre scelte educativo-didattiche da attuare.

La famiglia informa i docenti della situazione problema, si attiva per portare il figlio a visita specialistica se necessario, partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, collabora all’attuazione dei progetti educativi.

L’ASL effettua gli accertamenti, fa le diagnosi e redige le relazioni, partecipa con uno specialista ai GLH.

I Servizi Sociali stipulano accordi di rete, partecipano agli incontri del GLH, si attivano con procedure specifiche su casi segnalati, collaborano con la propria equipe multidisciplinare all’osservazione e risoluzione di situazioni problema rilevate dai consigli di classe/interclasse/intersezione.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Formazione e aggiornamento sulla didattica speciale a prevalente tematica inclusiva:

BES DSA

Corsi di Aggiornamento su:

- utilizzo della LIM nella didattica

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

Le strategie di valutazioni coerenti con prassi inclusive si basano su:

- osservazione e valutazione iniziale - in itinere (bimestrali)

- finali

I contenuti delle valutazioni riguardano:

- Attività di apprendimento e di applicazione delle conoscenze.

- Attività di comunicazione e di relazione interpersonali.

- Attività motorie.

- Attività relative alla cura della propria persona.

- Attività di autonomia personale e sociale.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Relativamente al PDF, al PEI, al PDP, il consiglio di classe/interclasse e intersezione ed ogni insegnante che ne fa parte metteranno in atto fin dalle prime settimane di scuola le strategie metodologiche necessarie ed un’attenta osservazione iniziale, per raccogliere tutti gli elementi utili alla progettazione del percorso educativo-didattico dell’alunno.

La FS Area 4 si occuperà della rilevazione dei BES (predisponendo Schede di rilevazione e griglie di osservazione per i docenti), usufruendo delle risorse presenti sui siti ministeriali e sul CTS di riferimento.

Il GLI predisporrà o aggiornerà il PAI.

(6)

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti

Con gli esperti dell’ASL si organizzano incontri iniziali per redigere, con le famiglie, i docenti curriculari e di sostegno, il PEI per gli alunni Diversamente Abili.

La DS, tramite la FS Area 4, si attiva per l’apertura dello Sportello d’Ascolto, curato dalla Psicologa del Piano di Zona (Servizi Sociali).

La DS, tramite i Servizi Sociali, assegna l’Assistente Educativo Culturale agli alunni che ne necessitano e che si affiancherà al docente di sostegno di riferimento.

La DS, tramite il GLH, richiede la collaborazione degli Educatori dei Servizi Sociali per interventi educativi mirati da attivare al di fuori del contesto scolastico su casi segnalati dai coordinatori di classe.

La DS richiede ai Servizi Sociali interventi specifici di sostegno a minori, su segnalazione del Consiglio di Classe, interclasse e intersezione.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

Sono previsti incontri scuola-famiglia con cadenza trimestrale.

Con le famiglie i contatti telefonici e per iscritto (avvisi e comunicazioni) saranno frequenti e tempestivi, in modo da attuare un costante controllo dell’andamento didattico-disciplinare e agevolare il percorso di crescita degli alunni.

Si potranno attivare, su richiesta delle famiglie, in relazione a difficoltà specifiche, risorse territoriali (Servizi sociali, ma anche strutture sportive e/o ludico-ricreative appartenenti al volontariato e/o al privato sociale).

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

Accoglienza degli alunni con BES e passaggio di informazioni relative a studenti con BES da un ordine di scuola all’altro, attraverso le Funzioni Strumentali, Bes e Continuità.

Curricolo con obiettivi/competenze attente al progetto di vita. Le attività saranno adattate e differenziate se necessario, si svolgeranno attività di approfondimento e recupero a gruppi o personalizzate, si attiverà il tutoraggio tra pari in classe, si favoriranno attività di piccolo gruppo anche nell’esecuzione dei compiti a casa, si realizzeranno attività laboratoriali e si utilizzeranno materiali specificamente predisposti.

I contenuti, a seconda del caso, potranno essere comuni, alternativi, ridotti, facilitati.

Gli spazi utilizzati saranno: le aule, i laboratori, la palestra.

Si potranno prevedere tempi aggiuntivi per l’esecuzione di attività specifiche.

Gli strumenti utilizzati potranno comprendere materiale concreto, visivo, sonoro, musicale. I testi saranno adattati e specifici se necessario, si utilizzeranno calcolatrici, formulari, mappe, video, LIM, computer…

Le verifiche che saranno predisposte potranno essere comuni, adattate, differenziate sulla base del PEI e del PDP. Esse mireranno alla rilevazione di quei comportamenti che rivelano l’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze, riconoscibili come risultato degli interventi e dei percorsi personalizzati attuati e rispondenti ai Bisogni educativi rilevati a inizio anno scolastico.

(7)

Valorizzazione delle risorse esistenti

Si implementerà l’utilizzo della LIM (di cui ogni classe è dotata), che è uno strumento in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi. Si valorizzerà l’uso del computer e di software in relazione agli obiettivi didattici da raggiungere per favorire l’interazione e la partecipazione attiva di tutti gli alunni.

Saranno valorizzate le competenze specifiche di ogni docente, in base alle attività proposte.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Risorse materiali: laboratori (arte, musica, informatica), palestra, attrezzatura informatica e software didattici.

Risorse umane: psicologo, educatore, mediatore linguistico, docenti disciplinari, docenti specializzati, docenti specificamente formati su Bes e Disagio.

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

La Funzione strumentale BES e Disagio si coordinerà con la FS Orientamento e Continuità per documentare e portare a conoscenza delle difficoltà, ma anche dei progressi raggiunti nel corso del ciclo scolastico, degli studenti con Bisogni Educativi Speciali, in modo da rendere meno traumatica la transizione di questi alunni da un ordine di scuola all’altro e facilitarne il successo scolastico.

Si curerà, in particolare, l’archiviazione dei dati rilevati col monitoraggio iniziale e finale attuato all’interno dell’Istituto nell’anno scolastico in corso.

P.S. Tale Piano Annuale dell’Inclusività verrà rivisto e deliberato in modo formale nel mese di Giugno 2015 dal Collegio Docenti dell’istituto Comprensivo Galiani di Montoro

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