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COMUNE DI VIESTE. Provincia di Foggia. Approvato con Delibera del C.C. n. del. Delibera C nr. *6* del 20/02/2012 (COPIA) - Pag.

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6 maggioranza dirà “ma possiamo ancora tenere questo regolamento” e semmai va su internet e si scarica venti, trenta regolamenti del consiglio comunale e propone anche copiando gli altri (interrotto)…; lo so che a voi interessa solo degli interessi vostri, noi stiamo parlando degli interessi generali.

L’ultima cosa: mi dispiace, devo dirla veramente, mi dispiace che sui regolamenti comunali, sugli atti fondamentali importanti di un’assemblea ecc. non si arrivi all’unanimità. Di solito si arriva sempre all’unanimità.

Questo perché c’è un vizio originario, cioè l’atto importante non viene, ecco perché la legge (interrotto).”

Il consigliere Falcone Giuseppina:

“A nome del gruppo “PDL” esprimo il voto favorevole sull’accapo richiamando le motivazioni espresse nella relazione iniziale.”

Ultimate le dichiarazioni di voto e proceduto, infine, a votazione complessiva del regolamento come risultante dalle modifiche, integrazioni e adeguamenti apportati e con una nuova numerazione progressiva dal n. 1 al n. 65, innanzi spiegati ed accertato e proclamato il seguente risultato:

presenti n. 14, assenti n. 3 (Clemente Parisi e Notarangelo), votanti n.14, voti a favore n. 9, voti contrari n. 5 (Calderisi, Giuffreda,Spina Diana, Montecalvo e Caruso)

D E L I B E R A

1. Di approvare, così come approva le modifiche ed integrazioni al vigente regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale .

2. Di approvare, come approva, il nuovo regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari che, composto di n. 65 articoli, progressivamente numerati dal n. 1 al n. 65, è allegato alla presente delibera di cui costituisce parte integrante e sostanziale.

3. Di demandare al competente ufficio comunale gli adempimenti successivi previsti d a tutte le prescrizioni di legge o regolamentari.

4. Di abrogare, come abroga, il precedente regolamento approvato con delibere del Consiglio comunale n. 20 del 19/04/2002 e n. 72 del 16 /12/2002.

5. Di abrogare, come abroga, ogni precedente norma regolamentare contenuta in precedenti regolamenti incompatibile con quanto previsto dal presente regolamento.

COMUNE DI VIESTE

Pro vincia d i Fo ggia

R R R e e e g g g o o o ll l a a a m m m e e e n n n tt t o o o

dddeeelll CCCooonnnsssiiigggllliiiooo CCCooommmuuunnnaaallleee eee dddeeelllllleee CCCooommmmmmiiissssssiiiooonnniii CCCooonnnsssiiillliiiaaarrriii

Approvato con Delibera del C.C. n. ____ del ________

(2)

7

COMUNE DI VIESTE

Pro vincia d i Fo ggia

R R R e e e g g g o o o ll l a a a m m m e e e n n n tt t o o o

dddeeelll CCCooonnnsssiiigggllliiiooo CCCooommmuuunnnaaallleee eee dddeeelllllleee CCCooommmmmmiiissssssiiiooonnniii CCCooonnnsssiiillliiiaaarrriii

Approvato con Delibera del C.C. n. ____ del ________

INDICE NORME GENERALI

Disposizioni preliminari

Art. 1 Materia del Regolamento Art. 2 Interpretazione

I CONSIGLIERI COMUNALI Prerogative

Art. 3 Partecipazione alle sedute

Art. 4 Astensione

Art. 5 Divieto di consulenze Art. 6 Funzioni rappresentative

Art. 7 Dimissioni

Diritti

Art. 8 Diritto d'iniziativa

Art. 9 Richiesta di convocazione del Consiglio

Art. 10 Diritto d'informazione e di rilascio di copia di atti e documenti amministrativi

Art. 11 Compenso ai Consiglieri

ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Presidente - Vice Presidente

Art. 12 Elezione del Presidente del Consiglio e del Vice Presidente Art. 13 Mozione di sfiducia al Presidente

Art. 14 Competenze del Presidente del Consiglio Art. 15 Vice Presidente del Consiglio

Art. 16 Ufficio di Presidenza (I Gruppi consiliari) Art. 17 Costituzione

Art. 18 Conferenza dei Capigruppo consiliari

Commissioni consiliari permanenti

Art. 19 Costituzione e composizione

Art. 20 Funzioni e competenze delle Commissioni Art. 21 Funzionamento delle Commissioni

Art. 22 Presidenza e convocazione delle Commissioni

(3)

8 INDICE

NORME GENERALI Disposizioni preliminari

Art. 1 Materia del Regolamento Art. 2 Interpretazione

I CONSIGLIERI COMUNALI Prerogative

Art. 3 Partecipazione alle sedute

Art. 4 Astensione

Art. 5 Divieto di consulenze Art. 6 Funzioni rappresentative

Art. 7 Dimissioni

Diritti

Art. 8 Diritto d'iniziativa

Art. 9 Richiesta di convocazione del Consiglio

Art. 10 Diritto d'informazione e di rilascio di copia di atti e documenti amministrativi

Art. 11 Compenso ai Consiglieri

ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Presidente - Vice Presidente

Art. 12 Elezione del Presidente del Consiglio e del Vice Presidente Art. 13 Mozione di sfiducia al Presidente

Art. 14 Competenze del Presidente del Consiglio Art. 15 Vice Presidente del Consiglio

Art. 16 Ufficio di Presidenza (I Gruppi consiliari) Art. 17 Costituzione

Art. 18 Conferenza dei Capigruppo consiliari

Commissioni consiliari permanenti

Art. 19 Costituzione e composizione

Art. 20 Funzioni e competenze delle Commissioni Art. 21 Funzionamento delle Commissioni

Art. 22 Presidenza e convocazione delle Commissioni

Commissioni speciali

Art. 23 Commissioni di studio

Art. 24 Commissioni di garanzia, indagine e controllo

LE ADUNANZE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Insediamento

Art. 25 Prima adunanza

Convocazione

Art. 26 Competenza

Art. 27 Avviso

Art. 28 Termini di consegna

Ordine del giorno

Art. 29 Norme di compilazione ed iniziative sulle proposte Art. 30 Sede delle adunanze

Art. 31 Deposito degli atti

Art. 32 Adunanze di prima convocazione

Art. 33 Adunanze di seconda convocazione - Modalità Art. 34 Adunanze segrete

Disciplina delle adunanze

Art. 35 Compiti e poteri del Presidente Art. 36 Gli scrutatori

Art. 37 Comportamento dei Consiglieri Art. 38 Comportamento del pubblico

Art. 39 Ammissione di funzionari e consulenti in aula Art. -40 Partecipazione dei rappresentanti dell’informazione Art. 41 Ripresa televisiva delle sedute del Consiglio comunale

Ordine dei lavori

Art. 42 Comunicazioni

Art. 43 Interrogazioni

Art. 44 Ordine di trattazione degli argomenti

Art. 45 Norme per la discussione generale - Chiusura e dichiarazione di voto

Art. 46 Gli emendamenti

(4)

9 Commissioni speciali

Art. 23 Commissioni di studio

Art. 24 Commissioni di garanzia, indagine e controllo

LE ADUNANZE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Insediamento

Art. 25 Prima adunanza

Convocazione

Art. 26 Competenza

Art. 27 Avviso

Art. 28 Termini di consegna

Ordine del giorno

Art. 29 Norme di compilazione ed iniziative sulle proposte Art. 30 Sede delle adunanze

Art. 31 Deposito degli atti

Art. 32 Adunanze di prima convocazione

Art. 33 Adunanze di seconda convocazione - Modalità Art. 34 Adunanze segrete

Disciplina delle adunanze

Art. 35 Compiti e poteri del Presidente Art. 36 Gli scrutatori

Art. 37 Comportamento dei Consiglieri Art. 38 Comportamento del pubblico

Art. 39 Ammissione di funzionari e consulenti in aula Art. -40 Partecipazione dei rappresentanti dell’informazione Art. 41 Ripresa televisiva delle sedute del Consiglio comunale

Ordine dei lavori

Art. 42 Comunicazioni

Art. 43 Interrogazioni

Art. 44 Ordine di trattazione degli argomenti

Art. 45 Norme per la discussione generale - Chiusura e dichiarazione di voto

Art. 46 Gli emendamenti

Art. 47 Fatto personale Ordini del giorno, mozioni e risoluzioni Art. 48 Termine dell'adunanza Art. 49 Diritto di presentazione Art. 50 Gli ordini del giorno Art. 51 Le risoluzioni Art. 52 Mozione di sfiducia

FUNZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE Competenze del Consiglio

Art. 53 La competenza esclusiva Le deliberazioni

Art. 54 Forma e contenuti

Art. 55 Revoca - Modifica - Nullità (Le votazioni) Art. 56 Modalità generali

Art. 57 Votazioni in forma palese

Art. 58 Votazione per appello nominale Art. 59 Votazioni segrete

Art. 60 Votazione con dispositivo elettronico Art. 61 Esito delle votazioni

Verbale delle adunanze

Art. 62 La partecipazione del Segretario Art. 63 Deposito - Rettifica - Approvazione

DISPOSIZIONI FINALI

Applicazione

Art. 64 Entrata in vigore

Art. 65 Diffusione

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Art. 47 Fatto personale

Ordini del giorno, mozioni e risoluzioni Art. 48 Termine dell'adunanza Art. 49 Diritto di presentazione Art. 50 Gli ordini del giorno Art. 51 Le risoluzioni Art. 52 Mozione di sfiducia

FUNZIONI DEL CONSIGLIO COMUNALE Competenze del Consiglio

Art. 53 La competenza esclusiva Le deliberazioni

Art. 54 Forma e contenuti

Art. 55 Revoca - Modifica - Nullità (Le votazioni) Art. 56 Modalità generali

Art. 57 Votazioni in forma palese

Art. 58 Votazione per appello nominale Art. 59 Votazioni segrete

Art. 60 Votazione con dispositivo elettronico Art. 61 Esito delle votazioni

Verbale delle adunanze

Art. 62 La partecipazione del Segretario Art. 63 Deposito - Rettifica - Approvazione

DISPOSIZIONI FINALI

Applicazione

Art. 64 Entrata in vigore

Art. 65 Diffusione

NORME GENERALI

Disposizioni preliminari

Art. 1 - Materia del Regolamento

1. Il Consiglio Comunale organizza l'esercizio delle proprie funzioni ed i suoi lavori secondo il presente Regolamento, adottato nel rispetto della legge e dello Statuto comunale.

2. L'applicazione delle disposizioni regolamentari è affidata al Presidente del Consiglio.

Art. 2 - Interpretazione

1. Quando nel corso delle sedute si presentino situazioni non disciplinate spetta al Presidente decidere in merito, sentito il Segretario Generale.

2. Le eccezioni sollevate durante le sedute dai Consiglieri relative all'interpretazione del Regolamento sono decise dal Presidente, sentiti i Capigruppo presenti in aula e il Segretario Generale.

I CONSIGLIERI COMUNALI

Prerogative

Art. 3 – Partecipazione alle sedute

1. Il Consigliere comunale partecipa a tutte le sedute del Consiglio Comunale e ai lavori delle Commissioni consiliari di cui faccia parte.

2. Il Presidente del Consiglio, qualora un Consigliere non intervenga a 3 sedute consecutive del Consiglio, senza giustificato motivo, avvia d'ufficio il procedimento amministrativo di decadenza, notificando allo stesso contestazione delle assenze effettuate e non giustificate. Il Consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze entro 20 giorni dalla notifica. Decorso tale termine il Consiglio esamina e delibera in merito procedendo, nella stessa seduta in caso di decadenza alla surroga.

3. Il consigliere che non possa intervenire alla seduta del Consiglio Comunale deve darne preventiva comunicazione alla segreteria comunale.

Art. 4 - Astensione

1. Il Sindaco e i Consiglieri debbono astenersi dalla seduta, lasciando la sala consiliare, quando siano in discussione temi o argomenti ai quali essi stessi e/o parenti o affini abbiano interesse tale da imporre per legge l'astensione.

2. Il dovere di astensione impone al Consigliere di dichiarare il proprio interesse non appena venga enunciato il tema sul quale l'Assemblea è chiamata a discutere, allontanandosi dall'aula subito dopo e astenendosi da qualsiasi dichiarazione o precisazione.

Art. 5 – Divieto di consulenze

(6)

11 NORME GENERALI

Disposizioni preliminari

Art. 1 - Materia del Regolamento

1. Il Consiglio Comunale organizza l'esercizio delle proprie funzioni ed i suoi lavori secondo il presente Regolamento, adottato nel rispetto della legge e dello Statuto comunale.

2. L'applicazione delle disposizioni regolamentari è affidata al Presidente del Consiglio.

Art. 2 - Interpretazione

1. Quando nel corso delle sedute si presentino situazioni non disciplinate spetta al Presidente decidere in merito, sentito il Segretario Generale.

2. Le eccezioni sollevate durante le sedute dai Consiglieri relative all'interpretazione del Regolamento sono decise dal Presidente, sentiti i Capigruppo presenti in aula e il Segretario Generale.

I CONSIGLIERI COMUNALI

Prerogative

Art. 3 – Partecipazione alle sedute

1. Il Consigliere comunale partecipa a tutte le sedute del Consiglio Comunale e ai lavori delle Commissioni consiliari di cui faccia parte.

2. Il Presidente del Consiglio, qualora un Consigliere non intervenga a 3 sedute consecutive del Consiglio, senza giustificato motivo, avvia d'ufficio il procedimento amministrativo di decadenza, notificando allo stesso contestazione delle assenze effettuate e non giustificate. Il Consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze entro 20 giorni dalla notifica. Decorso tale termine il Consiglio esamina e delibera in merito procedendo, nella stessa seduta in caso di decadenza alla surroga.

3. Il consigliere che non possa intervenire alla seduta del Consiglio Comunale deve darne preventiva comunicazione alla segreteria comunale.

Art. 4 - Astensione

1. Il Sindaco e i Consiglieri debbono astenersi dalla seduta, lasciando la sala consiliare, quando siano in discussione temi o argomenti ai quali essi stessi e/o parenti o affini abbiano interesse tale da imporre per legge l'astensione.

2. Il dovere di astensione impone al Consigliere di dichiarare il proprio interesse non appena venga enunciato il tema sul quale l'Assemblea è chiamata a discutere, allontanandosi dall'aula subito dopo e astenendosi da qualsiasi dichiarazione o precisazione.

Art. 5 – Divieto di consulenze

1. Al Sindaco e ai Consiglieri comunali è vietato assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo e alla vigilanza del Comune.

Art. 6 – Funzioni rappresentative

1. La rappresentanza del Consiglio Comunale è assicurata dal Presidente o, in caso di sua impossibilità, dal Vice Presidente.

2. I Consiglieri sono invitati a partecipare alle cerimonie, celebrazioni e manifestazioni indette dall'Amministrazione Comunale. Le delegazioni consiliari costituite dal Presidente devono prevedere la partecipazione di tutti i gruppi.

Art. 7 – Dimissioni

1. Il Consigliere decade, oltre che nei casi d'incompatibilità previsti dalla legge, anche per dimissioni volontarie indirizzate al Presidente del Consiglio e consegnate al Segretario Generale. Le dimissioni devono essere assunte immediatamente al protocollo dell'Ente nell'ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre 10 giorni, procede alla surroga.

Diritti

Art. 8 – Diritto d’iniziativa

1. I Consiglieri hanno diritto d'iniziativa su ogni questione di competenza del Consiglio Comunale. Esercitano tale diritto mediante la presentazione di proposte di deliberazioni, emendamenti, interrogazioni, mozioni, risoluzioni e ordini del giorno.

2. La proposta di deliberazione, formulata per iscritto ed accompagnata da una relazione illustrativa sottoscritta dal Consigliere proponente, è inviata al Presidente del Consiglio il quale la trasmette al Segretario Generale che ne coordina l'istruttoria. La proposta e la relazione devono essere presentate anche su supporto digitale. Nel caso in cui la proposta risulti non legittima ed estranea alle competenze del Consiglio Comunale o priva della copertura finanziaria, il Presidente del Consiglio comunica al Consigliere proponente che la stessa non può essere sottoposta al Consiglio Comunale. Se l'istruttoria si è conclusa favorevolmente il Presidente del Consiglio, acquisito il parere della Commissione consiliare competente, iscrive la proposta all'ordine del giorno del Consiglio, indicando nell'oggetto il consigliere proponente. Non sono oggetto di proposte le variazioni di bilancio.

Art. 9 – Richiesta di convocazione del Consiglio

1. Almeno un quinto dei Consiglieri può richiedere la convocazione del Consiglio Comunale. Il Presidente è tenuto a riunire il Consiglio, in un termine non superiore a 20 giorni e inserendo all'ordine del giorno le questioni richieste, purchè le stesse rientrino nelle competenze del Consiglio ai sensi dell’art. 42 del D.lgs 18/08/2000 n. 267 e non siano state già oggetto di discussione in precedente seduta.

Art. 10 – Diritto d'informazione e di rilascio di copia di atti e documenti

1. I Consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune tutti gli atti e le informazioni utili all'espletamento del mandato consiliare. Hanno l'obbligo, al contempo, di rispettare il dovere del segreto nei casi espressamente determinati dalla legge e dal regolamento.

2. L'elenco delle deliberazioni affisse all'albo pretorio è trasmesso al Presidente del

(7)

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1. Al Sindaco e ai Consiglieri comunali è vietato assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo e alla vigilanza del Comune.

Art. 6 – Funzioni rappresentative

1. La rappresentanza del Consiglio Comunale è assicurata dal Presidente o, in caso di sua impossibilità, dal Vice Presidente.

2. I Consiglieri sono invitati a partecipare alle cerimonie, celebrazioni e manifestazioni indette dall'Amministrazione Comunale. Le delegazioni consiliari costituite dal Presidente devono prevedere la partecipazione di tutti i gruppi.

Art. 7 – Dimissioni

1. Il Consigliere decade, oltre che nei casi d'incompatibilità previsti dalla legge, anche per dimissioni volontarie indirizzate al Presidente del Consiglio e consegnate al Segretario Generale. Le dimissioni devono essere assunte immediatamente al protocollo dell'Ente nell'ordine temporale di presentazione. Esse sono irrevocabili, non necessitano di presa d'atto e sono immediatamente efficaci. Il Consiglio, entro e non oltre 10 giorni, procede alla surroga.

Diritti

Art. 8 – Diritto d’iniziativa

1. I Consiglieri hanno diritto d'iniziativa su ogni questione di competenza del Consiglio Comunale. Esercitano tale diritto mediante la presentazione di proposte di deliberazioni, emendamenti, interrogazioni, mozioni, risoluzioni e ordini del giorno.

2. La proposta di deliberazione, formulata per iscritto ed accompagnata da una relazione illustrativa sottoscritta dal Consigliere proponente, è inviata al Presidente del Consiglio il quale la trasmette al Segretario Generale che ne coordina l'istruttoria. La proposta e la relazione devono essere presentate anche su supporto digitale. Nel caso in cui la proposta risulti non legittima ed estranea alle competenze del Consiglio Comunale o priva della copertura finanziaria, il Presidente del Consiglio comunica al Consigliere proponente che la stessa non può essere sottoposta al Consiglio Comunale. Se l'istruttoria si è conclusa favorevolmente il Presidente del Consiglio, acquisito il parere della Commissione consiliare competente, iscrive la proposta all'ordine del giorno del Consiglio, indicando nell'oggetto il consigliere proponente. Non sono oggetto di proposte le variazioni di bilancio.

Art. 9 – Richiesta di convocazione del Consiglio

1. Almeno un quinto dei Consiglieri può richiedere la convocazione del Consiglio Comunale. Il Presidente è tenuto a riunire il Consiglio, in un termine non superiore a 20 giorni e inserendo all'ordine del giorno le questioni richieste, purchè le stesse rientrino nelle competenze del Consiglio ai sensi dell’art. 42 del D.lgs 18/08/2000 n. 267 e non siano state già oggetto di discussione in precedente seduta.

Art. 10 – Diritto d'informazione e di rilascio di copia di atti e documenti

1. I Consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli uffici del Comune tutti gli atti e le informazioni utili all'espletamento del mandato consiliare. Hanno l'obbligo, al contempo, di rispettare il dovere del segreto nei casi espressamente determinati dalla legge e dal regolamento.

2. L'elenco delle deliberazioni affisse all'albo pretorio è trasmesso al Presidente del

Consiglio, ai Capigruppo ed ai Consiglieri Comunali non costituiti in un gruppo consiliare.

Art. 11 - Compenso ai Consiglieri

1. Ai consiglieri compete l’erogazione di indennità e/ o gettone di presenza, nei modi e nella misura prevista dall’art. 82 del D.lgs 18/08/2000 n. 267.

ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Presidente - Vice Presidente

Art. 12 – Elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio

1. Il Presidente del Consiglio è eletto nella prima adunanza, subito dopo la convalida degli eletti, con la maggioranza assoluta dei membri del Consiglio e a scrutinio palese con voto per appello nominale.

2. L'elezione del Vice Presidente ha luogo subito dopo, con votazione separata e con le stesse modalità.

Art. 13 – Mozione di sfiducia al Presidente

1. Con la stessa maggioranza assoluta dei membri, il Consiglio Comunale può revocare il Presidente solo ed esclusivamente per violazione di leggi, dello Statuto e dei regolamenti.

Art. 14 – Competenze del Presidente del Consiglio

Il Presidente del Consiglio svolge le seguenti funzioni:

1. presiede il Consiglio Comunale.

2. rappresenta l'unità del Consiglio Comunale in tutte le manifestazioni e celebrazioni ufficiali.

3. predispone l'ordine del giorno delle sedute consiliari.

4. convoca il Consiglio fissando la data delle riunioni, anche su richiesta del Sindaco o di 1/5 dei Consiglieri.

5. dirige e coordina la discussione degli argomenti iscritti all'ordine del giorno dando attuazione a quanto previsto dal presente Regolamento.

6. presiede la Conferenza dei Capigruppo.

7. sovrintende e coordina le attività delle Commissioni Consiliari, ricevendone le conclusioni.

8. interviene per la tutela dei diritti dei Consiglieri nell'esercizio del mandato elettivo, attuando ogni iniziativa utile per consentire l'acquisizione di notizie, informazioni e documenti relativi all'attività deliberativa.

9. al fine di assicurare il buon andamento dei lavori del Consiglio, programma periodicamente il calendario dell'attività consiliare, sentito il Sindaco, la Conferenza dei Capigruppo e i Presidenti delle Commissioni Consiliari.

10. cura e promuove i rapporti del Consiglio con il Sindaco, la Giunta e il Revisore dei Conti.

11. ha facoltà di invitare alle sedute del Consiglio, di concerto con l'Amministrazione, per una audizione, persone esterne al consiglio stesso, quando venga ritenuto utile in relazione all'esame di specifici problemi o anche di singole deliberazioni.

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Consiglio, ai Capigruppo ed ai Consiglieri Comunali non costituiti in un gruppo consiliare.

Art. 11 - Compenso ai Consiglieri

1. Ai consiglieri compete l’erogazione di indennità e/ o gettone di presenza, nei modi e nella misura prevista dall’art. 82 del D.lgs 18/08/2000 n. 267.

ORGANIZZAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Presidente - Vice Presidente

Art. 12 – Elezione del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio

1. Il Presidente del Consiglio è eletto nella prima adunanza, subito dopo la convalida degli eletti, con la maggioranza assoluta dei membri del Consiglio e a scrutinio palese con voto per appello nominale.

2. L'elezione del Vice Presidente ha luogo subito dopo, con votazione separata e con le stesse modalità.

Art. 13 – Mozione di sfiducia al Presidente

1. Con la stessa maggioranza assoluta dei membri, il Consiglio Comunale può revocare il Presidente solo ed esclusivamente per violazione di leggi, dello Statuto e dei regolamenti.

Art. 14 – Competenze del Presidente del Consiglio

Il Presidente del Consiglio svolge le seguenti funzioni:

1. presiede il Consiglio Comunale.

2. rappresenta l'unità del Consiglio Comunale in tutte le manifestazioni e celebrazioni ufficiali.

3. predispone l'ordine del giorno delle sedute consiliari.

4. convoca il Consiglio fissando la data delle riunioni, anche su richiesta del Sindaco o di 1/5 dei Consiglieri.

5. dirige e coordina la discussione degli argomenti iscritti all'ordine del giorno dando attuazione a quanto previsto dal presente Regolamento.

6. presiede la Conferenza dei Capigruppo.

7. sovrintende e coordina le attività delle Commissioni Consiliari, ricevendone le conclusioni.

8. interviene per la tutela dei diritti dei Consiglieri nell'esercizio del mandato elettivo, attuando ogni iniziativa utile per consentire l'acquisizione di notizie, informazioni e documenti relativi all'attività deliberativa.

9. al fine di assicurare il buon andamento dei lavori del Consiglio, programma periodicamente il calendario dell'attività consiliare, sentito il Sindaco, la Conferenza dei Capigruppo e i Presidenti delle Commissioni Consiliari.

10. cura e promuove i rapporti del Consiglio con il Sindaco, la Giunta e il Revisore dei Conti.

11. ha facoltà di invitare alle sedute del Consiglio, di concerto con l'Amministrazione, per una audizione, persone esterne al consiglio stesso, quando venga ritenuto utile in relazione all'esame di specifici problemi o anche di singole deliberazioni.

12. vigila sulla corretta attuazione degli istituti di partecipazione popolare previsti dalla legge e dallo Statuto Comunale.

13. organizza riunioni con il Segretario Generale e i dirigenti o responsabili di servizi sulle questioni di competenza consiliari più rilevanti.

14. di intesa con il Sindaco, svolge attività di concertazione per la preventiva discussione di argomenti di particolare rilevanza per la città.

Art. 15 – Vice Presidente del Consiglio

1. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in tutte le sue funzioni, compresa la convocazione e la presidenza del Consiglio Comunale, in caso di assenza o di impedimento temporaneo o di momentanea assenza nel corso delle adunanze.

Art. 16– Ufficio di Presidenza

1. L'Ufficio di Presidenza è organismo consultivo del Presidente per la definizione del programma dei lavori del Consiglio e per il coordinamento delle attività delle Commissioni Consiliari.

2. L'Ufficio di Presidenza si riunisce su convocazione del Presidente. È costituito dal Presidente, dal Vice Presidente, dai Presidenti delle Commissioni Consiliari permanenti.

3. Sulla base delle direttive del Presidente del Consiglio Comunale, l'Ufficio di Presidenza provvede:

- al ricevimento delle interrogazioni e all'istruttoria, verificando che alle stesse sia data risposta nei tempi previsti e in maniera completa;

- al ricevimento degli schemi di deliberazioni e proposte trasmessi dalle Commissioni consiliari permanenti e dai singoli Consiglieri;

- al deposito degli atti a disposizione dei Consiglieri per le adunanze del Consiglio;

- a rilasciare ai componenti del Consiglio le certificazioni prescritte ai fini della fruizione dei permessi retribuiti e non retribuiti, nei casi e nei modi previsti dalla vigente normativa in materia di certificazioni di cui al D.P.R. 28.12.2000, n. 445, conservandone copia.

Gruppi Consiliari

Art. 17 –Costituzione

1. I Consiglieri eletti nella medesima lista formano, di regola, un Gruppo Consiliare.

2. I Consiglieri che non intendono far parte di uno dei gruppi così formati o che si dimettono, possono aderire ad uno degli altri gruppi costituiti, allegando la dichiarazione scritta di accettazione da parte del Capogruppo al quale aderiscono.

3. Il Consigliere che si dimette o aderisca ad altro gruppo consiliare decade automaticamente come componente della Commissione consiliare designato dal gruppo di precedente appartenenza.

4. I Consiglieri che non possono o non vogliono far parte di uno dei gruppi così costituiti formano il gruppo misto.

5. Nella prima seduta del Consiglio Comunale successiva a quella d'insediamento, i Gruppi Consiliari, costituiti in conformità ai precedenti commi, comunicano al Presidente del Consiglio il nominativo del proprio Capogruppo.

In mancanza di tale comunicazione, o di comunicazioni contrastanti, viene considerato Capogruppo il Consigliere che ha conseguito più voti individuali nella lista.

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12. vigila sulla corretta attuazione degli istituti di partecipazione popolare previsti dalla legge e dallo Statuto Comunale.

13. organizza riunioni con il Segretario Generale e i dirigenti o responsabili di servizi sulle questioni di competenza consiliari più rilevanti.

14. di intesa con il Sindaco, svolge attività di concertazione per la preventiva discussione di argomenti di particolare rilevanza per la città.

Art. 15 – Vice Presidente del Consiglio

1. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in tutte le sue funzioni, compresa la convocazione e la presidenza del Consiglio Comunale, in caso di assenza o di impedimento temporaneo o di momentanea assenza nel corso delle adunanze.

Art. 16– Ufficio di Presidenza

1. L'Ufficio di Presidenza è organismo consultivo del Presidente per la definizione del programma dei lavori del Consiglio e per il coordinamento delle attività delle Commissioni Consiliari.

2. L'Ufficio di Presidenza si riunisce su convocazione del Presidente. È costituito dal Presidente, dal Vice Presidente, dai Presidenti delle Commissioni Consiliari permanenti.

3. Sulla base delle direttive del Presidente del Consiglio Comunale, l'Ufficio di Presidenza provvede:

- al ricevimento delle interrogazioni e all'istruttoria, verificando che alle stesse sia data risposta nei tempi previsti e in maniera completa;

- al ricevimento degli schemi di deliberazioni e proposte trasmessi dalle Commissioni consiliari permanenti e dai singoli Consiglieri;

- al deposito degli atti a disposizione dei Consiglieri per le adunanze del Consiglio;

- a rilasciare ai componenti del Consiglio le certificazioni prescritte ai fini della fruizione dei permessi retribuiti e non retribuiti, nei casi e nei modi previsti dalla vigente normativa in materia di certificazioni di cui al D.P.R. 28.12.2000, n. 445, conservandone copia.

Gruppi Consiliari

Art. 17 –Costituzione

1. I Consiglieri eletti nella medesima lista formano, di regola, un Gruppo Consiliare.

2. I Consiglieri che non intendono far parte di uno dei gruppi così formati o che si dimettono, possono aderire ad uno degli altri gruppi costituiti, allegando la dichiarazione scritta di accettazione da parte del Capogruppo al quale aderiscono.

3. Il Consigliere che si dimette o aderisca ad altro gruppo consiliare decade automaticamente come componente della Commissione consiliare designato dal gruppo di precedente appartenenza.

4. I Consiglieri che non possono o non vogliono far parte di uno dei gruppi così costituiti formano il gruppo misto.

5. Nella prima seduta del Consiglio Comunale successiva a quella d'insediamento, i Gruppi Consiliari, costituiti in conformità ai precedenti commi, comunicano al Presidente del Consiglio il nominativo del proprio Capogruppo.

In mancanza di tale comunicazione, o di comunicazioni contrastanti, viene considerato Capogruppo il Consigliere che ha conseguito più voti individuali nella lista.

6. Qualora si costituisca il Gruppo misto e lo stesso sia formato da più di un Consigliere, viene nominato al suo interno il Capogruppo. Della costituzione del Gruppo misto deve essere data, da parte dei Consiglieri interessati, comunicazione per iscritto al Presidente del Consiglio.

Art. 18 - Conferenza dei Capigruppo consiliari

1. La Conferenza dei Capigruppo è organismo consultivo del Presidente, concorre a definire la programmazione e a stabilire quant'altro risulti utile per il proficuo andamento dell'attività del Consiglio.

2. È convocata e presieduta dal Presidente, o in assenza di questi dal Vice Presidente.

3. I Capigruppo hanno facoltà di delegare un Consigliere del proprio Gruppo a partecipare alla Conferenza, quand'essi siano impossibilitati ad intervenire personalmente.

4. Alla riunione il Sindaco ha facoltà di partecipare e possono essere convocati, secondo gli argomenti posti all'ordine del giorno, gli Assessori competenti per materia. Alla stessa può partecipare il Segretario Generale e i Dirigenti invitati dal Presidente.

5. La Conferenza dei Capigruppo è convocata ordinariamente almeno due giorni prima della seduta del Consiglio Comunale.

In casi di particolare urgenza, il Presidente può convocarla prima dell'ora prevista per la riunione del Consiglio e anche in qualsiasi momento della seduta, sospendendo la stessa.

6. Le sedute della Conferenza dei Capigruppo sono valide quando sono presenti i Capigruppo in rappresentanza di almeno la metà dei componenti il Consiglio Comunale.

Commissioni Consiliari permanenti

Art. 19 - Costituzione e composizione

1. Il Consiglio Comunale, nel rispetto delle norme statutarie, per tutta la sua durata in carica, costituisce al suo interno Commissioni permanenti, stabilendone il numero, le competenze e la loro composizione.

2. Le Commissioni permanenti sono costituite da Consiglieri comunali che rappresentano, con criterio proporzionale, complessivamente tutti i Gruppi consiliari e sono nominati con votazione palese nella prima adunanza o in quella immediatamente successiva.

3. Nel caso d'impedimento temporaneo ciascun membro ha facoltà di farsi sostituire nelle singole sedute da un altro Consigliere del suo gruppo.

Art. 20 - Funzioni e competenze delle Commissioni

1. Le Commissioni permanenti concorrono alle funzioni di indirizzo e di controllo mediante la valutazione preliminare degli atti di programmazione e pianificazione operativa e finanziaria.

2. Le Commissioni permanenti si riuniscono:

• in sede consultiva per esprimere pareri nelle materie di propria competenza;

• in sede referente per l'elaborazione di atti da sottoporre all'esame del Consiglio.

3. Gli atti rimessi o rinviati dal Consiglio Comunale sono sottoposti obbligatoriamente all'esame delle Commissioni che devono licenziarli entro cinque giorni dalla richiesta.

Art. 21 - Funzionamento delle Commissioni

1. La riunione della Commissione è valida in prima convocazione quando è/sono presente/i il/i componente/i che rappresenti/ino almeno la metà dei Consiglieri in carica; in

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6. Qualora si costituisca il Gruppo misto e lo stesso sia formato da più di un Consigliere, viene nominato al suo interno il Capogruppo. Della costituzione del Gruppo misto deve essere data, da parte dei Consiglieri interessati, comunicazione per iscritto al Presidente del Consiglio.

Art. 18 - Conferenza dei Capigruppo consiliari

1. La Conferenza dei Capigruppo è organismo consultivo del Presidente, concorre a definire la programmazione e a stabilire quant'altro risulti utile per il proficuo andamento dell'attività del Consiglio.

2. È convocata e presieduta dal Presidente, o in assenza di questi dal Vice Presidente.

3. I Capigruppo hanno facoltà di delegare un Consigliere del proprio Gruppo a partecipare alla Conferenza, quand'essi siano impossibilitati ad intervenire personalmente.

4. Alla riunione il Sindaco ha facoltà di partecipare e possono essere convocati, secondo gli argomenti posti all'ordine del giorno, gli Assessori competenti per materia. Alla stessa può partecipare il Segretario Generale e i Dirigenti invitati dal Presidente.

5. La Conferenza dei Capigruppo è convocata ordinariamente almeno due giorni prima della seduta del Consiglio Comunale.

In casi di particolare urgenza, il Presidente può convocarla prima dell'ora prevista per la riunione del Consiglio e anche in qualsiasi momento della seduta, sospendendo la stessa.

6. Le sedute della Conferenza dei Capigruppo sono valide quando sono presenti i Capigruppo in rappresentanza di almeno la metà dei componenti il Consiglio Comunale.

Commissioni Consiliari permanenti

Art. 19 - Costituzione e composizione

1. Il Consiglio Comunale, nel rispetto delle norme statutarie, per tutta la sua durata in carica, costituisce al suo interno Commissioni permanenti, stabilendone il numero, le competenze e la loro composizione.

2. Le Commissioni permanenti sono costituite da Consiglieri comunali che rappresentano, con criterio proporzionale, complessivamente tutti i Gruppi consiliari e sono nominati con votazione palese nella prima adunanza o in quella immediatamente successiva.

3. Nel caso d'impedimento temporaneo ciascun membro ha facoltà di farsi sostituire nelle singole sedute da un altro Consigliere del suo gruppo.

Art. 20 - Funzioni e competenze delle Commissioni

1. Le Commissioni permanenti concorrono alle funzioni di indirizzo e di controllo mediante la valutazione preliminare degli atti di programmazione e pianificazione operativa e finanziaria.

2. Le Commissioni permanenti si riuniscono:

• in sede consultiva per esprimere pareri nelle materie di propria competenza;

• in sede referente per l'elaborazione di atti da sottoporre all'esame del Consiglio.

3. Gli atti rimessi o rinviati dal Consiglio Comunale sono sottoposti obbligatoriamente all'esame delle Commissioni che devono licenziarli entro cinque giorni dalla richiesta.

Art. 21 - Funzionamento delle Commissioni

1. La riunione della Commissione è valida in prima convocazione quando è/sono presente/i il/i componente/i che rappresenti/ino almeno la metà dei Consiglieri in carica; in

seconda convocazione, da tenersi decorsi i due giorni successivi la riunione è valida quando è/sono presente/i il/i componente/i che rappresenti/ino almeno un terzo dei Consiglieri in carica.

2. Il Presidente, attesa un'ora dall'inizio della seduta, senza che si sia raggiunto il numero legale dichiara deserta la Commissione, ne fa redigere apposito verbale e provvede alla riconvocazione della stessa.

3. Le sedute delle Commissioni non sono pubbliche. Alle stesse possono essere invitati esperti e funzionari dell'Ente.

4. Il Presidente del Consiglio, il Sindaco e gli Assessori possono partecipare con facoltà di relazionare sugli argomenti posti all'ordine del giorno, senza diritto di voto.

5. Gli atti relativi agli affari scritti all'ordine del giorno sono depositati presso la sede comunale almeno ventiquattro ore prima della riunione, a disposizione dei membri della Commissione.

Art. 22 - Presidenza e convocazione delle Commissioni

1. L'elezione del Presidente avviene con unica votazione a scrutinio palese durante la prima riunione della Commissione convocata dal Presidente del Consiglio, entro venti giorni da quello in cui è divenuta esecutiva la deliberazione di nomina. Risulta eletto Presidente della Commissione colui che ha ottenuto, mediante voto plurimo, un numero di voti pari alla maggioranza dei componenti del Consiglio Comunale. A parità di voti risulta eletto il componente più anziano di età.

2. In caso di assenza del Presidente lo sostituisce il componente più anziano di età della Commissione.

3. Il Presidente convoca e presiede la Commissione, tiene i contatti con il Presidente del Consiglio, fissa la data delle adunanze e gli argomenti da trattare in ciascuna di esse.

4. Le convocazioni di cui ai precedenti commi sono disposte con avviso scritto contenente l'indicazione del giorno, ora, luogo ove si tiene la riunione e dell'ordine del giorno da trattare e recapitate ai componenti della Commissione con strumenti telematici di comunicazione all’indirizzo di posta elettronica certificata del consigliere, ovvero, in casi eccezionali, recapitato presso il proprio domicilio, almeno due giorni liberi prima di quello in cui si tiene l'adunanza, salvo i casi di urgenza. Della convocazione è data comunicazione, entro lo stesso termine, al Sindaco, al Presidente del Consiglio e al Segretario Generale. Il Presidente del Consiglio, per taluni argomenti interessanti più Commissioni, o per particolari circostanze, può provvedere a convocare collegialmente più Commissioni, sentiti i rispettivi Presidenti.

Le Commissioni possono riunirsi nello stesso giorno nel quale vi è la seduta del Consiglio Comunale,qualora l’urgenza lo richiede, salvi gli adempimenti obbligatori .

5. Le funzioni di Segretario della Commissione sono svolte da un dipendente comunale nominato dal Segretario Generale.

6. Spetta al Segretario organizzare il tempestivo recapito degli avvisi di convocazione, curare la predisposizione degli atti da sottoporre alla Commissione ed il loro deposito preventivo. Il Segretario provvede ad ogni altro adempimento necessario e conseguente al funzionamento della Commissione. Redige il verbale sommario delle adunanze che viene dallo stesso sottoscritto e depositato con gli atti dell'adunanza. I verbali sono approvati nell'adunanza successiva a quella cui si riferiscono, con gli emendamenti eventualmente richiesti dai membri interessati.

7. A cura del Segretario della Commissione, copie dei verbali delle adunanze delle Commissioni sono trasmesse con strumenti telematici di comunicazione al Presidente del Consiglio, al Sindaco, ai Capigruppo e al Segretario Generale e vengono depositate per estratto nei fascicoli degli atti deliberativi ai quali si riferiscono perché possano essere consultati dai Consiglieri Comunali. Tale deposito ha carattere obbligatorio. Il Presidente del Consiglio informa il Sindaco dei contenuti del verbale ed il Segretario Generale segnala ai responsabili dei servizi interessati indirizzi, osservazioni, rilievi relativi a quanto di loro

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seconda convocazione, da tenersi decorsi i due giorni successivi la riunione è valida quando è/sono presente/i il/i componente/i che rappresenti/ino almeno un terzo dei Consiglieri in carica.

2. Il Presidente, attesa un'ora dall'inizio della seduta, senza che si sia raggiunto il numero legale dichiara deserta la Commissione, ne fa redigere apposito verbale e provvede alla riconvocazione della stessa.

3. Le sedute delle Commissioni non sono pubbliche. Alle stesse possono essere invitati esperti e funzionari dell'Ente.

4. Il Presidente del Consiglio, il Sindaco e gli Assessori possono partecipare con facoltà di relazionare sugli argomenti posti all'ordine del giorno, senza diritto di voto.

5. Gli atti relativi agli affari scritti all'ordine del giorno sono depositati presso la sede comunale almeno ventiquattro ore prima della riunione, a disposizione dei membri della Commissione.

Art. 22 - Presidenza e convocazione delle Commissioni

1. L'elezione del Presidente avviene con unica votazione a scrutinio palese durante la prima riunione della Commissione convocata dal Presidente del Consiglio, entro venti giorni da quello in cui è divenuta esecutiva la deliberazione di nomina. Risulta eletto Presidente della Commissione colui che ha ottenuto, mediante voto plurimo, un numero di voti pari alla maggioranza dei componenti del Consiglio Comunale. A parità di voti risulta eletto il componente più anziano di età.

2. In caso di assenza del Presidente lo sostituisce il componente più anziano di età della Commissione.

3. Il Presidente convoca e presiede la Commissione, tiene i contatti con il Presidente del Consiglio, fissa la data delle adunanze e gli argomenti da trattare in ciascuna di esse.

4. Le convocazioni di cui ai precedenti commi sono disposte con avviso scritto contenente l'indicazione del giorno, ora, luogo ove si tiene la riunione e dell'ordine del giorno da trattare e recapitate ai componenti della Commissione con strumenti telematici di comunicazione all’indirizzo di posta elettronica certificata del consigliere, ovvero, in casi eccezionali, recapitato presso il proprio domicilio, almeno due giorni liberi prima di quello in cui si tiene l'adunanza, salvo i casi di urgenza. Della convocazione è data comunicazione, entro lo stesso termine, al Sindaco, al Presidente del Consiglio e al Segretario Generale. Il Presidente del Consiglio, per taluni argomenti interessanti più Commissioni, o per particolari circostanze, può provvedere a convocare collegialmente più Commissioni, sentiti i rispettivi Presidenti.

Le Commissioni possono riunirsi nello stesso giorno nel quale vi è la seduta del Consiglio Comunale,qualora l’urgenza lo richiede, salvi gli adempimenti obbligatori .

5. Le funzioni di Segretario della Commissione sono svolte da un dipendente comunale nominato dal Segretario Generale.

6. Spetta al Segretario organizzare il tempestivo recapito degli avvisi di convocazione, curare la predisposizione degli atti da sottoporre alla Commissione ed il loro deposito preventivo. Il Segretario provvede ad ogni altro adempimento necessario e conseguente al funzionamento della Commissione. Redige il verbale sommario delle adunanze che viene dallo stesso sottoscritto e depositato con gli atti dell'adunanza. I verbali sono approvati nell'adunanza successiva a quella cui si riferiscono, con gli emendamenti eventualmente richiesti dai membri interessati.

7. A cura del Segretario della Commissione, copie dei verbali delle adunanze delle Commissioni sono trasmesse con strumenti telematici di comunicazione al Presidente del Consiglio, al Sindaco, ai Capigruppo e al Segretario Generale e vengono depositate per estratto nei fascicoli degli atti deliberativi ai quali si riferiscono perché possano essere consultati dai Consiglieri Comunali. Tale deposito ha carattere obbligatorio. Il Presidente del Consiglio informa il Sindaco dei contenuti del verbale ed il Segretario Generale segnala ai responsabili dei servizi interessati indirizzi, osservazioni, rilievi relativi a quanto di loro

competenza. I verbali della Commissione che tratta le materie finanziarie, i bilanci, il controllo di gestione, gli investimenti, sono trasmessi anche al Revisore dei Conti.

Commissioni speciali

Art. 23 – Commissioni di studio

1. Il Consiglio Comunale, su proposta del Presidente del Consiglio o di un terzo dei Consiglieri Comunali, può istituire Commissioni speciali con l'incarico di approfondire determinati argomenti o tematiche di rilevante importanza e complessità.

2. La composizione di tali Commissioni è stabilita di volta in volta dal Consiglio Comunale e la nomina è effettuata su designazione dei Gruppi. Ogni Gruppo ha diritto di essere rappresentato in ciascuna Commissione. Con l'atto istitutivo vengono altresì individuate le modalità di funzionamento e di nomina del Presidente, l'ambito operativo e i tempi assegnati per lo svolgimento dei lavori.

Art. 24 – Commissioni di garanzia, indagine e controllo

1. A maggioranza assoluta dei propri membri il Consiglio può istituire al proprio interno Commissioni di garanzia, d'indagine e di controllo sull'attività dell'amministrazione. La proposta d'istituzione può essere avanzata dal Presidente del Consiglio o da almeno un quinto dei Consiglieri assegnati.

2. La deliberazione istitutiva della Commissione definisce l'oggetto e l'ambito dell'indagine e il termine per concluderla e riferire al Consiglio Comunale. Della Commissione fanno parte con criterio proporzionale i rappresentanti di tutti i Gruppi consiliari.

3. La Commissione nella prima seduta convocata dal Presidente del Consiglio elegge, con votazione palese, il Presidente, scegliendolo tra i componenti appartenenti alla minoranza.

Risulta eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti e, a parità di voti, il più anziano d'età.

4. La Commissione ha tutti i poteri necessari per l'espletamento dell'incarico. Su richiesta del Presidente, i dirigenti e i responsabili degli uffici e servizi sono tenuti a mettere a disposizione della Commissione tutti gli atti e documenti afferenti all'oggetto dell'inchiesta.

5. Nella relazione al Consiglio la Commissione espone i fatti accertati ed i risultati dell'indagine eseguita. Il Consiglio Comunale, preso atto della relazione della Commissione, adotta i provvedimenti conseguenti se di sua competenza, in caso diverso, rappresenta al Sindaco i propri orientamenti.

6. Con la presentazione della relazione al Consiglio Comunale la Commissione conclude la propria attività ed è sciolta.

LE ADUNANZE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Insediamento

Art. 25 – Prima adunanza

1. La prima adunanza del Consiglio Comunale deve 'essere convocata entro il termine perentorio di dieci giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di dieci giorni dalla convocazione.

2. La prima adunanza è convocata e presieduta dal Sindaco fino all'elezione del Presidente del Consiglio.

3. Nella prima seduta il consiglio comunale, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, ancorché non sia stato prodotto alcun reclamo, deve esaminare la condizione degli eletti a norma del capo II Titolo III del Dlgs 18/08/2000, n. 267 e dichiarare la ineleggibilità di essi quando sussista

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competenza. I verbali della Commissione che tratta le materie finanziarie, i bilanci, il controllo di gestione, gli investimenti, sono trasmessi anche al Revisore dei Conti.

Commissioni speciali

Art. 23 – Commissioni di studio

1. Il Consiglio Comunale, su proposta del Presidente del Consiglio o di un terzo dei Consiglieri Comunali, può istituire Commissioni speciali con l'incarico di approfondire determinati argomenti o tematiche di rilevante importanza e complessità.

2. La composizione di tali Commissioni è stabilita di volta in volta dal Consiglio Comunale e la nomina è effettuata su designazione dei Gruppi. Ogni Gruppo ha diritto di essere rappresentato in ciascuna Commissione. Con l'atto istitutivo vengono altresì individuate le modalità di funzionamento e di nomina del Presidente, l'ambito operativo e i tempi assegnati per lo svolgimento dei lavori.

Art. 24 – Commissioni di garanzia, indagine e controllo

1. A maggioranza assoluta dei propri membri il Consiglio può istituire al proprio interno Commissioni di garanzia, d'indagine e di controllo sull'attività dell'amministrazione. La proposta d'istituzione può essere avanzata dal Presidente del Consiglio o da almeno un quinto dei Consiglieri assegnati.

2. La deliberazione istitutiva della Commissione definisce l'oggetto e l'ambito dell'indagine e il termine per concluderla e riferire al Consiglio Comunale. Della Commissione fanno parte con criterio proporzionale i rappresentanti di tutti i Gruppi consiliari.

3. La Commissione nella prima seduta convocata dal Presidente del Consiglio elegge, con votazione palese, il Presidente, scegliendolo tra i componenti appartenenti alla minoranza.

Risulta eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti e, a parità di voti, il più anziano d'età.

4. La Commissione ha tutti i poteri necessari per l'espletamento dell'incarico. Su richiesta del Presidente, i dirigenti e i responsabili degli uffici e servizi sono tenuti a mettere a disposizione della Commissione tutti gli atti e documenti afferenti all'oggetto dell'inchiesta.

5. Nella relazione al Consiglio la Commissione espone i fatti accertati ed i risultati dell'indagine eseguita. Il Consiglio Comunale, preso atto della relazione della Commissione, adotta i provvedimenti conseguenti se di sua competenza, in caso diverso, rappresenta al Sindaco i propri orientamenti.

6. Con la presentazione della relazione al Consiglio Comunale la Commissione conclude la propria attività ed è sciolta.

LE ADUNANZE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Insediamento

Art. 25 – Prima adunanza

1. La prima adunanza del Consiglio Comunale deve 'essere convocata entro il termine perentorio di dieci giorni dalla proclamazione e deve tenersi entro il termine di dieci giorni dalla convocazione.

2. La prima adunanza è convocata e presieduta dal Sindaco fino all'elezione del Presidente del Consiglio.

3. Nella prima seduta il consiglio comunale, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, ancorché non sia stato prodotto alcun reclamo, deve esaminare la condizione degli eletti a norma del capo II Titolo III del Dlgs 18/08/2000, n. 267 e dichiarare la ineleggibilità di essi quando sussista

alcuna delle cause ivi previste, provvedendo secondo la procedura indicata dall'articolo 69.

4. L'adunanza prosegue sotto la presidenza del Presidente neo-eletto per l'elezione del Vice Presidente, il giuramento del Sindaco e la comunicazione dei componenti della Giunta.

5. Il consiglio comunale, nella prima seduta, elegge tra i propri componenti la commissione elettorale comunale ai sensi degli articoli 12 e seguenti del D.P.R. 20 marzo 1967, n.223.

Convocazione

Art. 26 – Competenza

1. La convocazione del Consiglio Comunale è effettuata dal Presidente. Nel caso d'assenza o impedimento del Presidente, o per incarico o d'intesa con lo stesso, la convocazione è disposta dal Vice Presidente.

Art. 27 – Avviso

1. La convocazione del Consiglio è disposta a mezzo di avviso scritto e comprende la data di emissione, l'indicazione del giorno e dell'ora dell'adunanza e della sede dove la stessa sarà tenuta.

2. Quando è previsto che i lavori si svolgano in più giorni, sono indicate la data e l'ora di inizio di ciascuna riunione, con la precisazione che trattasi di prosecuzione della medesima adunanza.

3. L'avviso di convocazione del Consiglio e l'ordine del giorno dei lavori sono firmati dal Presidente.

4. L'avviso di convocazione, con l'ordine del giorno è pubblicato all’albo pretorio on- line ed è inoltrato ai consiglieri a mezzo di posta elettronica certificata (P.E.C.). L’avviso, la cui consegna è attestata dal sistema di P.E.C., si considera consegnato anche se il destinatario non provvede alla relativa lettura.

5. A tal fine, i consiglieri e il sindaco, sono tenuti a comunicare tempestivamente e, comunque, entro dieci giorni dalla proclamazione, all’ufficio di segreteria il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. Solo in casi eccezionali, l’avviso è consegnato al domicilio comunicato dai Consiglieri da un messo comunale che deposita presso l'Ufficio di Segreteria Generale le dichiarazioni d'avvenuta consegna.

6. Tutta la corrispondenza con i consiglieri deve essere inoltrata e deve pervenire tramite P.E.C.

Art. 28 – Termini di consegna

1. L'avviso di convocazione deve essere consegnato ai Consiglieri almeno quattro giorni interi prima di quello della seduta.

2. Nel termine di cui al precedente comma sono compresi i giorni festivi ricorrenti per calendario.

3. Quando sussistono motivi rilevanti ed indilazionabili, il Consiglio è convocato d'urgenza.

In tal caso, l'avviso deve essere consegnato almeno ventiquattro ore prima di quella stabilita per la riunione.

4. Per le adunanze di seconda convocazione l'avviso va consegnato almeno ventiquattro ore prima di quella stabilita per la riunione.

5. Nel caso che, dopo la consegna degli avvisi di convocazione, si debbano aggiungere all'ordine del giorno argomenti urgenti o sopravvenuti, occorre darne avviso scritto con sistemi telematici di comunicazione all’indirizzo di posta elettronica certificata ai Consiglieri almeno ventiquattro ore prima dell'adunanza, comunicando l'oggetto degli argomenti aggiunti.

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alcuna delle cause ivi previste, provvedendo secondo la procedura indicata dall'articolo 69.

4. L'adunanza prosegue sotto la presidenza del Presidente neo-eletto per l'elezione del Vice Presidente, il giuramento del Sindaco e la comunicazione dei componenti della Giunta.

5. Il consiglio comunale, nella prima seduta, elegge tra i propri componenti la commissione elettorale comunale ai sensi degli articoli 12 e seguenti del D.P.R. 20 marzo 1967, n.223.

Convocazione

Art. 26 – Competenza

1. La convocazione del Consiglio Comunale è effettuata dal Presidente. Nel caso d'assenza o impedimento del Presidente, o per incarico o d'intesa con lo stesso, la convocazione è disposta dal Vice Presidente.

Art. 27 – Avviso

1. La convocazione del Consiglio è disposta a mezzo di avviso scritto e comprende la data di emissione, l'indicazione del giorno e dell'ora dell'adunanza e della sede dove la stessa sarà tenuta.

2. Quando è previsto che i lavori si svolgano in più giorni, sono indicate la data e l'ora di inizio di ciascuna riunione, con la precisazione che trattasi di prosecuzione della medesima adunanza.

3. L'avviso di convocazione del Consiglio e l'ordine del giorno dei lavori sono firmati dal Presidente.

4. L'avviso di convocazione, con l'ordine del giorno è pubblicato all’albo pretorio on- line ed è inoltrato ai consiglieri a mezzo di posta elettronica certificata (P.E.C.). L’avviso, la cui consegna è attestata dal sistema di P.E.C., si considera consegnato anche se il destinatario non provvede alla relativa lettura.

5. A tal fine, i consiglieri e il sindaco, sono tenuti a comunicare tempestivamente e, comunque, entro dieci giorni dalla proclamazione, all’ufficio di segreteria il proprio indirizzo di posta elettronica certificata. Solo in casi eccezionali, l’avviso è consegnato al domicilio comunicato dai Consiglieri da un messo comunale che deposita presso l'Ufficio di Segreteria Generale le dichiarazioni d'avvenuta consegna.

6. Tutta la corrispondenza con i consiglieri deve essere inoltrata e deve pervenire tramite P.E.C.

Art. 28 – Termini di consegna

1. L'avviso di convocazione deve essere consegnato ai Consiglieri almeno quattro giorni interi prima di quello della seduta.

2. Nel termine di cui al precedente comma sono compresi i giorni festivi ricorrenti per calendario.

3. Quando sussistono motivi rilevanti ed indilazionabili, il Consiglio è convocato d'urgenza.

In tal caso, l'avviso deve essere consegnato almeno ventiquattro ore prima di quella stabilita per la riunione.

4. Per le adunanze di seconda convocazione l'avviso va consegnato almeno ventiquattro ore prima di quella stabilita per la riunione.

5. Nel caso che, dopo la consegna degli avvisi di convocazione, si debbano aggiungere all'ordine del giorno argomenti urgenti o sopravvenuti, occorre darne avviso scritto con sistemi telematici di comunicazione all’indirizzo di posta elettronica certificata ai Consiglieri almeno ventiquattro ore prima dell'adunanza, comunicando l'oggetto degli argomenti aggiunti.

6. Qualora una seduta venga sospesa e la trattazione degli affari rimasti sia rinviata ad altra adunanza non prevista nell'avviso di convocazione, il cui giorno e ora siano stabiliti dal Consiglio al momento della sospensione, l'avviso del rinvio va inviato ai soli Consiglieri assenti al momento della sospensione e almeno ventiquattro ore prima del giorno stabilito per la prosecuzione dell'adunanza.

7. L'eventuale ritardata consegna dell'avviso di convocazione è sanata quando il Consigliere interessato partecipa all'adunanza del Consiglio alla quale era stato invitato.

L'ordine del giorno

Art. 29 – Norme di compilazione e iniziativa sulle proposte

1. L'elenco degli argomenti da trattare in ciascuna adunanza del Consiglio Comunale è stabilito dal Presidente che rettifica o integra l'ordine del giorno con proprie autonome decisioni, salvo l'obbligo di iscrivere le proposte:

• su richiesta del Sindaco;

• su richiesta scritta di almeno un quinto dei Consiglieri, per la trattazione di argomenti da essi indicati, questa deve avere luogo entro venti giorni dalla richiesta;

• su richiesta degli istituti di partecipazione e consultazione dei cittadini.

2. Il Presidente, di concerto con il Segretario Generale, può decidere di non iscrivere le proposte all'ordine del giorno del Consiglio, qualora non ravvisi la competenza da parte di quest'organo a trattare l'argomento. Di tale decisione deve dare comunicazione scritta al proponente.

3. Il Presidente può, altresì, decidere di non iscrivere le proposte all'ordine del giorno del Consiglio, qualora le stesse siano già state oggetto di discussione in precedenti sedute,salvo che non sussistono sopraggiunti motivi non trattati in precedenza.

4. Gli argomenti sono indicati nell'ordine del giorno con definizioni chiare e specifiche tali da consentire ai Consiglieri di individuarne con certezza l'oggetto.

5. L'ordine del giorno è inserito o allegato all'avviso di convocazione del quale costituisce parte integrante.

6. L'ordine del giorno dell'adunanza e l'elenco degli argomenti iscritti è pubblicato nell'albo pretorio del Comune e sulla rete civica.

7. Copia dell'avviso completo dell'ordine del giorno viene inviata, a cura dell'Ufficio di Segreteria Generale:

• al Segretario Generale

• ai dirigenti e responsabili dei servizi;

• agli organismi di partecipazione popolare previsti dallo Statuto;

• agli organi d'informazione locale;

• i cittadini e gli altri soggetti interessati ad assistere all'adunanza hanno comunicazione della convocazione a mezzo della pubblicazione di manifesti.

Ordine delle adunanze

Art. 30 – Sede delle adunanze

1. Le adunanze del Consiglio si tengono, di regola, presso la sede comunale in apposita sala. Queste sono pubbliche e chiunque può assistervi nell'apposito spazio riservato. Ogni altro eventuale utilizzo della sala consiliare dovrà essere preventivamente concordato col Presidente del Consiglio.

2. Il Presidente, sentito il Sindaco e d'intesa con la Conferenza dei Capigruppo, può convocare il Consiglio Comunale in "seduta aperta", anche fuori della propria sede, per rilevanti motivi d'interesse della comunità locale.

3. Tali adunanze hanno carattere straordinario e alle stesse possono essere invitati

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